mrmic
08-02-2005, 19:06
IRAQ: FINO A 15 MILA INSORTI, UN MIGLIAIO TERRORISTI, CNN
(ANSA) - WASHINGTON, 08 FEB - Gli insorti in Iraq sarebbero
tra i 12 e i 15 mila, fra cui la meta' circa, tra i 5 e i 7
mila, costituirebbero il nucleo duro degli ''irriducibili''
del regime di Saddam Hussein.
Lo indicano fonti del Pentagono anonime citate dalla Cnn,
che afferma di avere l'informazione in esclusiva.
La banda terroristica di Abu Musab al Zarqawi, luogotenente
in Iraq di al Qaida, avrebbe un migliaio di elementi, fra cui
vi sarebbero al massimo 500 estremisti integralisti stranieri.
Il Pentagono stima che i militari americani e alleati
abbiano fisicamente eliminato tra i 10 e i 15 mila insorti
-non e' chiaro in che arco di tempo-, di cui circa 3.000
nella battaglia di Falluja a novembre.
Questi numeri, se confermati, sono i primi del genere che
vengono dall'intelligence militare degli Stati Uniti, almeno
dallo scorso dicembre. Dopo il voto in Iraq del 30 gennaio,
il generale Richard Myers, capo di Stato Maggiore americano,
ed altri alti ufficiali statunitensi non avevano voluto fare
cifre, neppure di fronte a commissioni del Congresso.(ANSA).
GP
08-FEB-05 18:24 NNNN
18:29 08-02-05 QXQX
(ANSA) - WASHINGTON, 08 FEB - Gli insorti in Iraq sarebbero
tra i 12 e i 15 mila, fra cui la meta' circa, tra i 5 e i 7
mila, costituirebbero il nucleo duro degli ''irriducibili''
del regime di Saddam Hussein.
Lo indicano fonti del Pentagono anonime citate dalla Cnn,
che afferma di avere l'informazione in esclusiva.
La banda terroristica di Abu Musab al Zarqawi, luogotenente
in Iraq di al Qaida, avrebbe un migliaio di elementi, fra cui
vi sarebbero al massimo 500 estremisti integralisti stranieri.
Il Pentagono stima che i militari americani e alleati
abbiano fisicamente eliminato tra i 10 e i 15 mila insorti
-non e' chiaro in che arco di tempo-, di cui circa 3.000
nella battaglia di Falluja a novembre.
Questi numeri, se confermati, sono i primi del genere che
vengono dall'intelligence militare degli Stati Uniti, almeno
dallo scorso dicembre. Dopo il voto in Iraq del 30 gennaio,
il generale Richard Myers, capo di Stato Maggiore americano,
ed altri alti ufficiali statunitensi non avevano voluto fare
cifre, neppure di fronte a commissioni del Congresso.(ANSA).
GP
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