PDA

View Full Version : Recensione e valutazione di un film


gik25
05-02-2005, 03:43
Premetto che non sono un critico cinematografico, ma un ragazzo, uno studente di ingegneria informatica con la passione del cinema.

Tuttavia, visto che mi piace giudicare i film, non posso esimermi dall'essere giudicato.

Ognuno sui film e sul cinema ha la propria opinione (anche se qualcuno crede che sia universale), c'è chi dice che "The Dreamers" è un capolavoro e chi lo considera scandaloso, chi dice di aver dormito durante la visione del film "Dogville" e chi gli regala un 7,5...
Infine c'è chi contesta il 7,5 perchè vede in "Dogville" un capolavoro unico...

C'è chi sostiene che il cinema sia la settima arte e chi contesta nettamente questa affermazione.

Ma quello che mi chiedo è: in base a quali elementi è giusto formulare il giudizio di un film?

Un film carente sotto determinati profili, ma altamente innovativo sotto altri, può essere considerato un capolavoro? Un film tedioso all'inverosmile, ma bellissimo sotto tutti gli altri aspetti, è un film perfetto oppure un film bellissimo ma molto noioso?

Definito il target per cui si recensisce un film, definiti i criteri di valutazione, è giusto perdonare tutte le imperfezioni in film d'autore?


Io personalmente credo di no, se un sistema non rispetta determinati vincoli ed è eccellente sotto altri punti di vista ha comunque dei difetti, che in alcuni casi potrebbero persino essere inaccettabili. Per me è dunque sbagliato idolatrare film con grandi messaggi se poi si rivelano pieni di difetti non trascurabili. Ritengo che i difetti vadano quantomeno elencati insieme ai pregi...

PS: Alcuni ritengono che per esprimere il proprio parere su un determinato argomento sia necessario un approfondimento e una conoscenza particolare di tale argomento.
Io temo che sia un grave errore confondere un parere con un parere autorevole, argomenti soggettivi con argomenti oggettivi (fisica, matematica, ingegneria, ecc).
Conoscere Laars Von Trier è necessario per giudicare Dogville? Conoscere la natura atomica dell'atomo o l'anatomia umana è necessario per esprimere il proprio parere su una bella ragazza?
No, direi proprio di no. La conoscenza aumenta solo le probabilità che il proprio parere sia corretto, cioè supportato da qualcosa di più solido e oggettivo. Nulla di più.

skullboy
06-02-2005, 12:09
i film non sono fatti per essere giudicati,
ma per essere visti

gargamella75
07-02-2005, 12:13
Bella discussione (anche se non credo attecchirà molto) ...ho avuto voglia di iniziarne una simile tantissime volte...ora che l'hai fatto tu ne approfitto per dire quello che penso! :)

Quello che penso è che il cinema sia a suo modo una forma d'arte moderna, come lo può essere anche la musica, o andando a scomodare le arti classiche, come lo può essere un dipinto piuttosto che una scultura.

In questo senso, è giusto cercare di dare un giudizio, ma è altrettanto giusto che ognuno abbia una propria idea di fondo, che difficilmente verrà cambiata dalle critiche/recensioni di altri. Ma anche queste fanno riflettere, perchè permettono spesso di vedere la cosa con occhi altrui, in maniera più distaccata. In altre parole, nessuno riuscirà mai a convincermi che la Gioconda sia più bella dei Girasoli di Van Gogh...io preferisco 100 volte questi ultimi per tutta una serie di motivi miei, ma cionostante rispetto quello che pensano gli altri e cerco di comprenderne le motivazioni.

Detto questo, io personalmente quando guardo un film ne do un giudizio complessivo, e raramente (ma veramente molto raramente) stronco qualche lavoro, perchè ci vedo dietro sempre e comunque quello che il regista ha cercato di metterci, e non mi sembra giusto buttargli m...da addosso solo perchè non apprezzo/condivido il suo modo di eprimersi. Il giudizio rimane sempre e comunque qualcosa di personale...inutile portarlo all'esasperazione!

Poi viene la parte più squisitamente tecnica, che riguarda l'uso della macchina da presa, le interpretazioni degli attori, il montaggio, la fotografia, la sceneggiatura...tutte cose molto importanti, ma che solitamente colgo meglio alla seconda visione, quando conosco già il film e penso maggiormente a quest'altro aspetto piuttosto che all'opera nel suo complesso.

Quello che non mi piace è la saccenza (che spesso sconfina nell'arroganza) di certa gente, che è convinta di essere esperta in fatto di cinema, e che pretende che si prenda per oro colato quello che esce dalle loro labbra. Guai a dire frasi del tipo "A me è piaciuto" riferite ad un film stroncato dalla critica, subito si viene additati di essere superficiali/non capire un c..zo di cinema.
Qui succede molto di rado, ma garantisco che su altri forum di gente del genere ce n'è a bizzeffe! ;)

In altre parole, quello che tutti dovrebbero capire è che la valutazione dell'arte è soggettiva, non è facilmente collocabile dentro clichè prestabiliti...ma pare che tanta gente questo non lo capisca...

gik25
07-02-2005, 12:32
Indubbiamente è importante riconoscere che il proprio giudizio è soggettivo almeno quanto quello degli altri.

Molti dimenticano che non c'è un'opinione giusta e una sbagliata. Un'opione è un'opinione! E' qualcosa di soggettivo e come tale va rispettata. Il rispetto e la condivisione sono due cose separate, ma il primo è qualcosa di necessario e legato alla civiltà. Purtroppo c'è chi non ne tiene conto.

gargamella75
07-02-2005, 12:47
Originariamente inviato da gik25
Indubbiamente è importante riconoscere che il proprio giudizio è soggettivo almeno quanto quello degli altri.

Molti dimenticano che non c'è un'opinione giusta e una sbagliata. Un'opione è un'opinione! E' qualcosa di soggettivo e come tale va rispettata. Il rispetto e la condivisione sono due cose separate, ma il primo è qualcosa di necessario e legato alla civiltà. Purtroppo c'è chi non ne tiene conto.

Verisimo...ma ti garantisco che ci sono in giro personaggi così estremisti e intransigenti nelle loro convinzioni da non accettare neanche il dialogo...ho abbandonato un forum 'a tema' proprio perchè ero arrivato al punto da aver quasi paura ad esprimere un mio giudizio personale perchè temevo un 'linciaggio'! :D

E poi...diciamocelo chiaramente...c'è gente che gode nel vedere un film iraniano con i sottotitoli in polacco, che magari 'tecnicamente' sarà anche ben fatto, ma complessivamente fa veramente schifo! ;)

lucio68
07-02-2005, 12:49
Personalmente in un film cerco un paio d'ore di svago, possibilmente intelligente, e magari qualche spunto di riflessione e, magari, di discussione.
Posso dire "quel film mi è piaciuto" oppure "mi sono divertito", ma non posso certo dire "è un buon film", perché non ne so abbastanza.
Credo che un film possa essere giudicato in tanti modi diversi, ponendo l'attenzione sulla sceneggiatura, sulla scelta e sulla recitazione degli attori, sulla mano del regista, sulla fotografia, sul messaggio che il film vuole trasmettere e chissà quanti altri aspetti si possano considerare.
In definitiva credo che per criticare un film servano competenza, conoscenza e se possibile obiettività, mentre per giudicare un film sia sufficiente averlo visto, a patto che sia chiaro a tutti (soprattutto a chi lo formula) che il giudizio è assolutamente soggettivo.

gik25
07-02-2005, 14:43
Originariamente inviato da gargamella75
Verisimo...ma ti garantisco che ci sono in giro personaggi così estremisti e intransigenti nelle loro convinzioni da non accettare neanche il dialogo...ho abbandonato un forum 'a tema' proprio perchè ero arrivato al punto da aver quasi paura ad esprimere un mio giudizio personale perchè temevo un 'linciaggio'! :D

E poi...diciamocelo chiaramente...c'è gente che gode nel vedere un film iraniano con i sottotitoli in polacco, che magari 'tecnicamente' sarà anche ben fatto, ma complessivamente fa veramente schifo! ;)

Condivido pienamente!

gik25
07-02-2005, 15:37
Originariamente inviato da lucio68
Personalmente in un film cerco un paio d'ore di svago, possibilmente intelligente, e magari qualche spunto di riflessione e, magari, di discussione.
Posso dire "quel film mi è piaciuto" oppure "mi sono divertito", ma non posso certo dire "è un buon film", perché non ne so abbastanza.
Credo che un film possa essere giudicato in tanti modi diversi, ponendo l'attenzione sulla sceneggiatura, sulla scelta e sulla recitazione degli attori, sulla mano del regista, sulla fotografia, sul messaggio che il film vuole trasmettere e chissà quanti altri aspetti si possano considerare.
In definitiva credo che per criticare un film servano competenza, conoscenza e se possibile obiettività, mentre per giudicare un film sia sufficiente averlo visto, a patto che sia chiaro a tutti (soprattutto a chi lo formula) che il giudizio è assolutamente soggettivo.

In linea di massima il tuo ragionamento non fa una piega, ma criticare significa in primo luogo "muovere delle critiche verso" ed è in questo senso che mi trovo in disaccordo col tuo ragionamento.

Per muovere una critica ad un modello di autovettura bisogna averla provata, avere una qualche cognizione dell'argomento automobili in generale e delle proprie competenze a riguardo.
Ma non serve essere ingegneri meccanici, piloti professionisti o esperti di auto.

E non è nemmeno detto, a priori, che il parere di un esperto sia più corretto del mio. Tale parere potrebbe essere infatti viziato da un pregiudizio di fondo. Cosa direbbe Shumacker di una utilitaria?

Senza nulla togliere a chi ha approfondito un determinato argomento, se per muovere una critica uno dovesse essere un esperto, sarebbe impossibile criticare, perchè si dovrebbe essere contemporaneamente esperti in tutte le disciplince che sono in qualche modo collegabili (più o meno direttamente) alle automobili...

lucio68
07-02-2005, 16:06
Originariamente inviato da gik25
In linea di massima il tuo ragionamento non fa una piega, ma criticare significa in primo luogo "muovere delle critiche verso" ed è in questo senso che mi trovo in disaccordo col tuo ragionamento.

Per muovere una critica ad un modello di autovettura bisogna averla provata, avere una qualche cognizione dell'argomento automobili in generale e delle proprie competenze a riguardo.
Ma non serve essere ingegneri meccanici, piloti professionisti o esperti di auto.

E non è nemmeno detto, a priori, che il parere di un esperto sia più corretto del mio. Tale parere potrebbe essere infatti viziato da un pregiudizio di fondo. Cosa direbbe Shumacker di una utilitaria?

Senza nulla togliere a chi ha approfondito un determinato argomento, se per muovere una critica uno dovesse essere un esperto, sarebbe impossibile criticare, perchè si dovrebbe essere contemporaneamente esperti in tutte le disciplince che sono in qualche modo collegabili (più o meno direttamente) alle automobili...
Dipende dall'accezione di significato che vogliamo attribuire al verbo "criticare".
Dal dizionario on-line di Paravia (l'unico che conosco in linea) ho questi due significati:
1 sottoporre a esame critico un autore o un’opera letteraria o artistica esprimendo giudizi per lo più negativi: c. un romanzo, uno spettacolo teatrale, un autore contemporaneo
2 biasimare, disapprovare: c. i comportamenti altrui, farsi c. per le proprie scelte; anche ass.: smettila di c.!
Il primo di questi non implica necessariamente un giudizio negativo, anche se la derivazione del termine è tale da far pensare che tali giudizi siano solo raramente positivi.
Il critico cinematografico (e la cosa vale per qualsiasi altra forma di critica artistica) è un profondo conoscitore del cinema, della sua storia, dei suoi protagonisti e delle tecniche impiegate, ed ha maturato un'esperienza tale da riuscire ad andare oltre alla sensibilità dello spettatore medio, per offrire chiavi di lettura più ampie dell'opera che analizza.
Un po' come un sommelier è in grado di riconoscere il vitigno, l'annata e la tecnica di fermentazione di un vino, così il critico cinematografico dovrebbe riuscire a fornire un'analisi il più possibile obiettiva dell'opera che si trova di fronte.
Secondo me una critica può essere anche priva di un giudizio, e resta il fatto che se per me un film è una ciofeca, Claudio G Fava può osannarlo quanto vuole, ma per me rimane una ciofeca (e viceversa).

gik25
07-02-2005, 16:54
Originariamente inviato da lucio68
Dipende dall'accezione di significato che vogliamo attribuire al verbo "criticare".
Dal dizionario on-line di Paravia (l'unico che conosco in linea) ho questi due significati:
1 sottoporre a esame critico un autore o un’opera letteraria o artistica esprimendo giudizi per lo più negativi: c. un romanzo, uno spettacolo teatrale, un autore contemporaneo
2 biasimare, disapprovare: c. i comportamenti altrui, farsi c. per le proprie scelte; anche ass.: smettila di c.!
Il primo di questi non implica necessariamente un giudizio negativo, anche se la derivazione del termine è tale da far pensare che tali giudizi siano solo raramente positivi.
Il critico cinematografico (e la cosa vale per qualsiasi altra forma di critica artistica) è un profondo conoscitore del cinema, della sua storia, dei suoi protagonisti e delle tecniche impiegate, ed ha maturato un'esperienza tale da riuscire ad andare oltre alla sensibilità dello spettatore medio, per offrire chiavi di lettura più ampie dell'opera che analizza.
Un po' come un sommelier è in grado di riconoscere il vitigno, l'annata e la tecnica di fermentazione di un vino, così il critico cinematografico dovrebbe riuscire a fornire un'analisi il più possibile obiettiva dell'opera che si trova di fronte.
Secondo me una critica può essere anche priva di un giudizio, e resta il fatto che se per me un film è una ciofeca, Claudio G Fava può osannarlo quanto vuole, ma per me rimane una ciofeca (e viceversa).


Sono assolutamente daccordo su quello che dici, tuttavia dipende anche da quale film si deve recensire.


Se parliamo di "Dogville" o ancora più de "Il tempo dei lupi" per esprimere una critica assennata bisogna conoscere lo stile dei rispettivi registi e quant'altro.

Ma ci sono anche film di stampo ben diverso e credo che si debba fare distinzione.

Che ne pensi?

lucio68
07-02-2005, 17:24
Originariamente inviato da gik25
Sono assolutamente daccordo su quello che dici, tuttavia dipende anche da quale film si deve recensire.


Se parliamo di "Dogville" o ancora più de "Il tempo dei lupi" per esprimere una critica assennata bisogna conoscere lo stile dei rispettivi registi e quant'altro.

Ma ci sono anche film di stampo ben diverso e credo che si debba fare distinzione.

Che ne pensi?
Beh, certo! Se prendiamo un film di Antonioni o di Ingmar Bergman è ben difficile poter formulare una critica seria senza conoscere un minimo della storia dei due registi, cosa invece che risulta molto più semplice con un film dei fratelli Vanzina (senza voler togliere nulla a nessuno).
Negli ultimi anni Wim Wenders è uno dei registi che più hanno fatto scrivere e parlare di se e dei suoi lavori, e talvolta viene il sospetto o che in fondo nei suoi film non ci sia nulla da cercare, o che viceversa ancora nessuno ci abbia capito nulla.
Lars von Trier anche è un regista molto particolare, il cui pensiero è peraltro "pubblico" (leggasi Dogma), e alterna lavori come il televisivo (e visionario) "The Kingdom" a "Idioti", dei quali si è detto tutto il bene e tutto il male possibile.
Al momento potrei citare anche Greenaway tra i registi di cui spesso c'è molto da dire, e i fratelli Cohen, seppur di diverso stampo.
Credo che se vogliamo parlare di critica nel vero senso della parola si debbano prendere film di un certo spessore (senza peraltro dover necessariamente scomodare il film d'autore), perché mettersi a formulare una critica seria su film come "Top secret" o "L'aereo più pazzo del mondo" (che peraltro mi piacciono tantissimo) mi pare un tantino pretenzioso...

brochure
09-02-2005, 20:03
Penso che il caso cinematografico sia particolare e che il cinema vada distinto dalle altre forme d'arte se si vuole considerarlo secondo l'ottica in esame: è necessario discriminare tra cinema e spettacolo, data la sottilissima linea di demarcazione che al giorno d'oggi li separa.
Pensandoci bene, nessun'altra forma d'arte è così correlata con interessi che di artistico non hanno proprio niente, ed è questo il fattore che rende così necessaria la distinzione cui accennavo.
Ora, il cinema d'essai, che suppongo sia quello maggiormente in esame, a mio avviso necessita di una certa documentazione per poter essere compreso, ancor prima che giudicato...ritengo sia un'opportunità che nessuno si deve precludere, ed anzi penso si debba quasi lottare per affermare questo diritto: una visione matura del cinema, così come di altri campi (anche quelli da calcio...), non è certo sponsorizzata dalla TV e dalla comunicazione moderna.
D'altra parte la questione non si esaurisce nella sola documentazione (sottintendendo in essa anche la cultura cinematografica): a mio avviso è necessaria anche una certa dose di sensibilità, e con questo non intendo comunque dire che quest'ultima non si possa "allenare" e che sia del tutto indipendente dall'aspetto precedente.
E ci vuole anche pazienza, a volte: molti film possono apparire oggettivamente noiosi, pesanti, ma non per questo meno interessanti. Anzi, talvolta questo aspetto contribuisce ancor più al valore dell'opera, è quasi un prezzo da pagare per ottenere qualcosa veramente di valore.
In definitiva, secondo me una visione matura non si esaurisce nella pragmatica fruizione di un prodotto, ma quasi in un rapporto in cui per ottenere in qualche modo si deve anche "dare" qualcosa, e ritengo il tutto anche una forma di rispetto verso l'opera e l'autore stesso.
Poi, di certo nessuno nega a qualcun altro il diritto di parola, e giudizi "non autorevoli" possono cmq contenere le proprie verità.
Interessante, ancora, l'aspetto "formale" del film: ritengo che un'opera "tutto contenuto" dall'aspetto essenziale possa rappresentare al meglio il genio dell'autore, soprattutto nell'ottica del film prodotto per esprimere qualcosa, e non per soddisfare la "domanda" proveniente dal pubblico.

Bye!

gik25
10-02-2005, 18:47
Originariamente inviato da lucio68
Credo che se vogliamo parlare di critica nel vero senso della parola si debbano prendere film di un certo spessore (senza peraltro dover necessariamente scomodare il film d'autore), perché mettersi a formulare una critica seria su film come "Top secret" o "L'aereo più pazzo del mondo" (che peraltro mi piacciono tantissimo) mi pare un tantino pretenzioso...

Si, forse è proprio questo il punto...
Ci sono due modi di parlare di critica quando ci si riferisce ai film.

E questo accade perchè i film sono al contempo espressioni di due realtà diverse: arte e... cinema puro e semplice.

Come puoi definire "arte" capolavori come "Pitch Black", "Terminator 2", "Alien", ecc?

Non sono certo capolavori perchè hanno un valore artistico, ma perchè sono curati maniacalmente nella regia, perchè sono spettacolari, ecc.

Il film dei fratelli Vanzina non ha nulla di artistico, ma non per questo si può dire che sia totalmente da buttare. Idem per film horror di serie C come "Dal tramonto all'alba 2". Sono belli perchè sono particolari, perchè ci piacciono, perchè sono pochi i film belli in quel determinato genere, ecc.


Bisogna distinguere tra critica e Critica

gik25
10-02-2005, 18:57
Originariamente inviato da brochure
In definitiva, secondo me una visione matura non si esaurisce nella pragmatica fruizione di un prodotto, ma quasi in un rapporto in cui per ottenere in qualche modo si deve anche "dare" qualcosa, e ritengo il tutto anche una forma di rispetto verso l'opera e l'autore stesso.


Poi, di certo nessuno nega a qualcun altro il diritto di parola, e giudizi "non autorevoli" possono cmq contenere le proprie verità.
Interessante, ancora, l'aspetto "formale" del film: ritengo che un'opera "tutto contenuto" dall'aspetto essenziale possa rappresentare al meglio il genio dell'autore, soprattutto nell'ottica del film prodotto per esprimere qualcosa, e non per soddisfare la "domanda" proveniente dal pubblico.

Bye!


Ti esprimi veramente molto bene e devo dire che condivido buona parte di quello che dici.

La frase che ho riportato poi mi è piaciuta moltissimo.



Tutto sommato però continuo a credere che ci sia critica e Critica.



PS: Posso fare una domanda diretta rivolta a tutti?
L'alto valore artistico di un film, giustifica la totale carenza sotto altri profili?

In altre parole un film con diversi difetti di regia, o sceneggiatura, o recitazione, o ancora troppo breve, troppo diluito, ecc. può comunque essere un capolavoro?

libero81
10-02-2005, 20:28
E poi...diciamocelo chiaramente...c'è gente che gode nel vedere un film iraniano con i sottotitoli in polacco, che magari 'tecnicamente' sarà anche ben fatto, ma complessivamente fa veramente schifo!



se uno considera il cinema un arte, i film se li guarda in lingua originale.. ovviamente se il film è iraniano,i sottotitoli saranno in italiano.. metterli in polacco è masochismo.. (oppure è il datore di lavoro di fantozzi)

Fradetti
10-02-2005, 22:03
Bisogna almeno conoscerne la storia e le pietre miliari..... c'è gente che considera Spiderman un capolavoro e che quando gli parli di Pulp Fiction o del Padrino ti rispondono "non l'ho visto".

Non dico di vedersi ogni film ma per valutare un quadro di Monet o di Manet conoscere la storia dell'arte è indispensabile

HellSt0rm
11-02-2005, 15:35
Originariamente inviato da Fradetti
Bisogna almeno conoscerne la storia e le pietre miliari..... c'è gente che considera Spiderman un capolavoro e che quando gli parli di Pulp Fiction o del Padrino ti rispondono "non l'ho visto".

Non dico di vedersi ogni film ma per valutare un quadro di Monet o di Manet conoscere la storia dell'arte è indispensabile

Mah... quello che dici tu in ambito oggettivo è vero sicuramente. Ma nel mondo di oggi, esistono le critiche esperte e le critiche di pubblico. Infatti in molti articoli si legge "Film osannato da critica e pubblico". La differenza è che, i primi in teoria lo fanno x mestiere e colgono il lato dell'opera cinematografica, quindi osservano la fotografia, la regia, la recitazione e via dicendo. Il pubblico giudica il film attraverso la storia, la trama, ciò che vede e ciò che prova vedendolo. Quindi non scandalizzarti se qualcuno ti dice che Spiderman è un capolavoro pur nn avendo visto film quali Pulp Fiction. In effetti a loro non è dovuto conoscerli. Ma se fosse un critico cinematografico a dirti di non aver visto Pulp Fiction, eh beh... allora lì dovresti preoccuparti. ;)

In ogni caso, non penso che per giudicare qualcosa c'è bisogno di una conoscenza approfondita. C'è gente che pensa di saper parlare italiano e poi scrive la terza persona presente del verbo avere senza la H, oppure gente che giudica la musica metal senza neanke sapere di cosa sta parlando... :D

Giudichiamo le cose xkè è umano farlo. Non sempre possiamo permetterci di informarci su qualcosa prima di giudicarla, anke se in generale sicuramente andrebbe fatto.