View Full Version : Astronomia/Meccanica: Da Aristotile a Einstein, le influenze.
Matrixbob
01-02-2005, 14:33
Di tutti i personaggi studiati ne tracciamo un rapido riassunto d'influenze ...
Insomma Chi ha influenzato Chi?!
Io ne tiro giù una voi correggetemi.
Aristotele (400 ac) > Copernico (1400 dc) > Galilei (1500 dc) > Keplero (1500 dc) > Newton (1600 dc) > Einstein (1800 dc) ?!
Matrixbob
01-02-2005, 15:15
Anzi io direi di fare un bel grafo con sugli archi gli influssi ;)
Originariamente inviato da Matrixbob
Anzi io direi di fare un bel grafo con sugli archi gli influssi ;)
Mach(1800) > Einstein(1900)
Democrito(300 a.C?) > Dalton(1800)
Plank > Bohr > Heisemberg > Dirac > Feynman (tutti 1900)
:D
Ma perchè hai intitolato il thread "Astronomia/Meccanica"?
Niels Bohr '900 ---> Landau '900
Lucrezio
01-02-2005, 23:24
Andiamo sul difficile!
Soprattutto perché un inizio di interpretazione del "movimento" - nel senso filosofico del termine - si ha già con le teogonie di Esiodo.
Saranno le scuole Moniste, in particolare Eraclito ed Anassimene con le loro "vie" ( in su e in giù... sono quelle per cui uno degli elementi alchemici diventa l'altro: fuoco<-->aria<-->acqua<-->terra ) a "teorizzare" un po' più accuratamente e soprattutto in maniera filosofica e non mistico-teologica una delle prime idee ( occidentali! Non so nulla di filosofia orientale... ) di movimento.
Uno strappo- sempre filosofico- si ha con gli Eleati: l'essere è immobile, e il movimento è un accidente, ovvero una "doxa" illusoria e fallace da non doversi considerare "essere".
Un'interessante ipotesi di movimento in quanto tale si ha con Democrito, che vuole gli atomi ( i principi o i semi, come dice il grande Lucrezio :sofico:) roteare e muoversi vorticosamente nel vuoto ( a dir la verità su Lucrezio ci sarebbe un sacco da discutere, ma penso di essere già tedioso a sufficienza! ).
E' Aristotele il primo a cercare una spiegazione "meccanica" del moto, con la sua teoria dei luoghi naturali.
Cerca di giustificare il moto tramite la dottrina degli elementi, spiegando che ogni elemento è attirato dalla parte di universo che da esso è in maggioranza composta!
A causa proprio del povero Aristotele iniziano i secoli bui... si deve quindi volare a Buridano ( XIII sec ), insegnante e filosofo parigino, che per primo inizia a ipotizzare l'esistenza di... sembra incredibile... qualcosa di molto simile alla quantità di moto!
La sua scuola si estende e coinvolge altri illustri quali Guglielmo da Ockham e Benedetti... il maestro di Galileo!
Poi la meccanica classica viene esaustivamente discussa dal grande Newton... finché non decidono che le cose non sono abbastanza complicate :cry:....
Matrixbob
16-02-2005, 18:07
MECCANICA: da moto planetario a motore.
Socrate nacque in Atene il 469 A. C.
Platone nacque in Atene il 427 A. C.
Aristotele nacque nel nord della Grecia il 384 A. C.
Archimede nacque in Siracusa, nella Sicilia greca, il 287 A. C.
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Tolomeo nacque in Alessandria d’Egitto il 150 D. C.
Nikolaus Koppernigk (latinizzato in Nicola Copernico) nacque in Polonia il 1473.
Galileo Galilei nacque a Pisa, in Italia, il 1564.
Giovanni Keplero nacque in Germania il 1571.
Renè Descartes (latinizzato in Cartesio) nacque in Francia il 1596.
Isaac Newton nacque in Inghilterra il 1642.
Albert Einstein nacque in Germania il 1879.
Influssi:
Einstein < Newton < Copernico & Galilei & Keplero & Cartesio.
Copernico < Aristotele & Tolomeo.
Galilei < Aristotele & Archimede & Tartaglia.
Keplero < Galilei & Copernico.
Aristotele < Platone < Socrate.
Cartesio < Galilei.
Matrixbob
16-02-2005, 18:09
Cosa dite, può andare così?!
Direi che quello degli influssi è un problemone non polinomiale :D nella storia della scienza.
Cmq non dimentichiamoci di tutti i filosofi presocratici, che sono stati gli ideatori della fysis, lo studio della natura :)
Matrixbob
17-02-2005, 00:33
Originariamente inviato da lowenz
Direi che quello degli influssi è un problemone non polinomiale :D nella storia della scienza.
Cmq non dimentichiamoci di tutti i filosofi presocratici, che sono stati gli ideatori della fysis, lo studio della natura :)
Cavolo, lo so che c'è gente che ha lavorato tanto e purtroppo rischia di essere dimenticata dalla storia ed altri che si sono appropriati dei lavori di terze persone e purtroppo saranno ricordati.
Il mondo ha sempre girato così!
Se volete correggere, cambiare lo stile ed approfondire fate pure.
Gli "scienziati" che compaiono sono solo quelle capocchie che + o - si studiano durante l'esame di fisica 1: meccanica.
Matrixbob
17-02-2005, 00:35
Ho notato che c'è un buco di + di 1000 anni tra "Tolomeo nacque in Alessandria d’Egitto il 150 D. C." e "Nikolaus Koppernigk (latinizzato in Nicola Copernico) nacque in Polonia il 1473".
Possibile?!
Non mi pare che sia già medioevo quello. :)
Originariamente inviato da Matrixbob
Ho notato che c'è un buco di + di 1000 anni tra "Tolomeo nacque in Alessandria d’Egitto il 150 D. C." e "Nikolaus Koppernigk (latinizzato in Nicola Copernico) nacque in Polonia il 1473".
Infatti ci sarebbe Guglielmo di Occam (Ockham, Surrey 1280), che ha formulato per la prima volta il principo del rasoio di Occam, su cui si basa il metodo scientifico.
Manca anche Francesco Bacone (Londra, 1561) che per primo ha esperesso l'idea che l'avanzamento della conoscenza dovesse avere base empirica (cioè, verificare con esperimenti le proprie idee).
Matrixbob
17-02-2005, 11:33
Siamo sull'orlo della filo/fisica e filo/scienza :)
Originariamente inviato da Matrixbob
Siamo sull'orlo della filo/fisica e filo/scienza :)
beh filosofia della scienza esiste :) e ha pure un nome: EPISTEMOLOGIA ;)
Originariamente inviato da lowenz
beh filosofia della scienza esiste :) e ha pure un nome: EPISTEMOLOGIA ;)
Infatti Bacone e Occam sono loro malgrado i primi epistemologi della scienza moderna :D
Comunque Platone, Aristotele e compagnia erano tutti filosofi. Solo nei tempi moderni c'è stata la separazione fra scienza e filosofia... ancora ai tempi di Newton la scienza era chiamata "filosofia naturale" e nel 1800 Hegel inseriva nella sua filosofia le conoscenze scientifiche note fino a quel momento.
Originariamente inviato da Banus
Infatti Bacone e Occam sono loro malgrado i primi epistemologi della scienza moderna :D
Comunque Platone, Aristotele e compagnia erano tutti filosofi. Solo nei tempi moderni c'è stata la separazione fra scienza e filosofia... ancora ai tempi di Newton la scienza era chiamata "filosofia naturale" e nel 1800 Hegel inseriva nella sua filosofia le conoscenze scientifiche note fino a quel momento.
Non dimentichiamoci di Kant, Banus.....come diceva il nostro professore al liceo
Kant:Newton=Popper:Einstein
Aggià, non dimentichiamoci di tutti i Positivisti (Laplace & amici) e Neopositivisti (Circolo di Vienna & Popper).
Originariamente inviato da lowenz
Neopositivisti (Circolo di Vienna & Popper).
Ma Popper non si era opposto ai neopositivisti? La sua nozione di falsaficabilità serviva proprio a combattere l'idea di "evidenza empirica" dei neopositivisti, per quello che ne so...
Poi adesso la vedo dura per i neopositivisti... la scienza non fa che distruggere sempre di più la nostra idea di realismo ingenuo (vedi la fisica quantistica).
Originariamente inviato da Banus
Ma Popper non si era opposto ai neopositivisti? La sua nozione di falsaficabilità serviva proprio a combattere l'idea di "evidenza empirica" dei neopositivisti, per quello che ne so...
Poi adesso la vedo dura per i neopositivisti... la scienza non fa che distruggere sempre di più la nostra idea di realismo ingenuo (vedi la fisica quantistica).
"&" era una "&" temporale: il periodo era quello (primo '900) ;)
Infatti di solito vengono trattati vicini in storia della filosofia, tutto qui :)
http://www.storiafilosofia.it/popper.htm
Nasce a Vienna nel 1902 da una famiglia ebraica e muore nel 1994. Si avvicinò ben presto al Circolo di Vienna ma non vi partecipò mai. In seguito alle leggi razziali si trasferì prima a Cambridge, poi ad Oxford e in Nuova Zelanda tenendo conferenze sul suo razionalismo critico. Popper rappresentò il punto di riferimento della riflessione scientifica e filosofica di tutto il ‘900. Fu un grande musicista. Le sue opere filosofiche più importanti sono: “La logica della ricerca”, “Congetture e confutazioni”, “Città aperta”.
Egli afferma che è finito il tempo dell’empirismo classico che si basava sulla raccolta dei dati dall’esperienza, ma per Popper non ha importanza il metodo induttivo. La conoscenza si basa sulle intuizioni: anche Einstein si basa sull’intuizione soggettiva, su ipotesi. Il metodo induttivo non ha a che fare con la scienza, con Einstein ha inizio la rivoluzione scientifica; il nucleo è stato l’argomento cosmologico.
Tutta la conoscenza scientifica ha questo nucleo: quale deve essere la linea di demarcazione tra la scienza e ciò che non lo è?
Spesso la conoscenza scientifica arriva fino ad un certo punto dove si ferma e lascia che ognuno dia la sua risposta. Quindi lascia il campo alla metafisica e all’etica.
Per Popper la linea di demarcazione è costituita dal principio di fallibilità. Al contrario del principio della certezza noi dobbiamo dire che qualcosa è scienza solo se è fallibile.
Nella scienza noi procediamo sempre per congetture e confutazioni.
Le congetture sono proposizioni, ipotesi non spiegate. Le confutazioni sono risposte critiche alle congetture.
“Più nelle ipotesi che io vado avanzando trovo critiche, più vado avanti”.
Il nostro procedere scientifico è basato su:
1) Il problema
2) Ipotesi di risoluzione del problema
3) Orizzonte prospettico (si aprono nuove prospettive)
La scienza quindi non può dare la risoluzione finale, ma permette di andare avanti infatti: “Nella scienza si procede senza certezze”.
Cosa significa essere fallibile? Essere come Socrate: “Io so di non sapere” (dotta ignoranza). In questo senso ogni scienziato deve essere come dice Socrate: deve essere sempre in prospettiva di superare se stesso.
La nostra società deve essere una società aperta (riprende Berson).
Popper va contro tutte le politiche dette solistiche (Marxismo, Stalinismo,…) cioè organiche, non consone ala natura umana, che ha bisogno di libertà e di democrazia.
La società aperta
“Noi abbiamo tre mondi: il primo è il mondo degli enti fisici (la natura, il mondo, l’universo); il secondo è il mondo dello spirito, delle coscienze; il terzo mondo, è quello dell’arte e della produzione dell’uomo, è il mondo di tutto ciò che fa l’uomo.
I primi due mondi non sono atti per noi e quindi noi non li possiamo padroneggiare. Solo il terzo mondo è tutto nostro, perché solo questo riguarda la produzione dell’uomo.”
(Vico dice che la storia è l’unica scienza, una scienza tutta nuova perché l’abbiamo fatta tutta noi).
L’ultima sua parola fu: “Noi possiamo definire solo quello che esce dalle nostre mani, ma la nostra coscienza ci presenta l’orizzonte prospettico che si va spostando sempre di più”.
Rapporto Popper-Neopositivismo
http://www.paolomalerba.it/epistemologia/Testi/ContributoKP.htm
Il rapporto fra Popper e il neopositivismo rappresenta uno dei problemi più controversi e discussi da parte degli studiosi. A tal proposito, come ha ricordato recentemente Luigi Lentini (1), sono state elaborate tre interpretazioni principali.
Per la prima, dominante sino alla fine degli anni Cinquanta, Popper sarebbe stato una sorta di neopositivista " dissidente ". Per la seconda, affermatasi a partire dagli anni Sessanta, Popper sarebbe stato l'avversario par excellence del neopositivismo, anzi colui che avrebbe contribuito a determinarne la fine.
Secondo una terza interpretazione, più recente, nel suo pensiero sarebbero presenti sia elementi neopositivistici, sia elementi anti-neopositivistici.
In altri termini, secondo questa lettura, che oggi ha un certo seguito, Popper rappresenterebbe il punto di transizione dal neopositivismo alla cosiddetta "epistemologia post-positivistica".
Ma se Popper non ha geneticamente formulato i suoi problemi e le sue idee direttive in relazione al neopositivismo, qual è dunque l'autentico punto di riferimento in rapporto a cui si è storicamente costituito il suo pensiero?
Da una lettura attenta delle sue opere risulta chiaro, come egli stesso scrive in La ricerca non ha fine, che "l'influenza dominante e a lungo andare, forse, l'influenza più importante di tutte l'ha esercitata Einstein.
Infatti, è in relazione al padre della relatività, come puntualizza ancora Lentini, che Popper formula i suoi problemi teorici fondamentali - quello della demarcazione tra scienza e pseudoscienza e quello della certezza del sapere scientifico - ed elabora il nucleo centrale del suo pensiero epistemologico con le idee di fallibilismo e falsificabilità.
Di conseguenza, è possibile dire che la rivoluzione epistemologica di Popper rappresenti il riflesso, in filosofia, della rivoluzione scientifica effettuata da Einstein in fisica.
In altre parole, Popper sta ad Einstein, come Kant sta Newton.
(visto :D :D :D, mi ricordavo bene ;) )
Se la teoria di Newton - scrive Popper - che era stata controllata nel modo più rigoroso ed era stata confermata meglio di quanto uno scienziato si sarebbe mai potuto sognare, era poi stata smascherata come ipotesi malsicura e superabile, allora era cosa disperata l'aspettarsi che una qualsiasi altra teoria fisica potesse raggiungere qualcosa di più che non lo stato di un'ipotesi.
In altre parole, Popper ha tratto da Einstein princìpi di fondo della sua epistemologia, sui quali ci dobbiamo soffermare ora: il falsificazionismo e il fallibilismo.
Originariamente inviato da lowenz
"&" era una "&" temporale: il periodo era quello (primo '900) ;)
Infatti di solito vengono trattati vicini in storia della filosofia, tutto qui :)
A ecco, Popper neopositivista mi fa un po' paura :D
A questo punto puoi citare anche Kuhn... se fosse ancora vivo si divertirebbe come un matto vedendo la comunità degli stringhisti che aggredisce i fisici che cercano altre strade, come se fossero eretici :D
Originariamente inviato da Banus
A ecco, Popper neopositivista mi fa un po' paura :D
Beh guarda il link che ho riportato sopra.....il rapporto fra Neopositivismo e Popper è ancora da ben capire :)
Originariamente inviato da lowenz
Beh guarda il link che ho riportato sopra.....il rapporto fra Neopositivismo e Popper è ancora da ben capire :)
E' chiaro comunque che non era neopositivista in senso stretto... un tratto tipico del neopositivismo era di negare valore di verità a tutto quello che non era possibile verificare, o dimostrare rigorosamente. Da questo punto di vista la metafisica era ridotta a "discorsi senza senso". Questo almeno era l'orientamento del Circolo di Vienna (positivismo logico).
Originariamente inviato da Banus
Da questo punto di vista la metafisica era ridotta a "discorsi senza senso"
C'è un mio caro amico, appassionatissimo di scienza e frequentatore anche di un forum di hardware, che dice di avere la stessa idea sulla filosofia in generale (e per questo si scontra con quell'inossidabile "metafisico" che sono io :D).....lo conosci per caso? :asd:
Originariamente inviato da lowenz
C'è un mio caro amico, appassionatissimo di scienza e frequentatore anche di un forum di hardware, che dice di avere la stessa idea sulla filosofia in generale (e per questo si scontra con quell'inossidabile "metafisico" che sono io :D).....lo conosci per caso? :asd:
Ho un'idea ma non sono sicuro :D
Ne ho incontrato uno simile su un altro forum... però eravamo due ingegneri (uno ero io :D), un chimico, un fisico e un filosofo (studia all'università) appassionato di Nietzsche. Gli abbiamo distrutto tutte le argomentazioni possibili :D
ChristinaAemiliana
17-02-2005, 16:45
Originariamente inviato da Matrixbob
Ho notato che c'è un buco di + di 1000 anni tra "Tolomeo nacque in Alessandria d’Egitto il 150 D. C." e "Nikolaus Koppernigk (latinizzato in Nicola Copernico) nacque in Polonia il 1473".
Possibile?!
Non mi pare che sia già medioevo quello. :)
E' vero, ma purtroppo tutto ciò è conseguenza della storia del periodo. :)
I Romani, che si sostituirono ai Greci, avevano una mentalità molto pratica e poco incline alle teorie astratte...furono capaci di colossali opere di ingegneria (edifici, acquedotti, strade, navi) madal punto di vista strettamente speculativo della scienza produssero davvero poche novità. Quindi, spento l'ultimo barlume della scienza greca con la fine della scuola alessandrina, il progresso scientifico si arrestò.
Poi dall'Impero Romano passiamo al tristemente noto Medioevo, dove la scienza viene oscurata e sostituita dalla magia e dalla superstizione.
Per vedere della vera scienza in quei secoli dobbiamo spostarci e andare a cercare gli Arabi. Ma purtroppo la filosofia araba, e quindi il contributo di questi alle pagine della storia della scienza, a scuola non si studia. :rolleyes:
Questo è grave perché agli Arabi in realtà dobbiamo molto, a cominciare dal sistema di numerazione che Fibonacci introdusse in Europa. Algebra, astronomia, chimica, fisica, medicina ritornarono a noi insieme con i commerci delle Repubbliche Marinare.
Da lì poi la nostra scienza ricomincia con Leonardo Da Vinci, Galileo, Newton e compari. ;)
Tra i successori di Galileo perché non ricordare oltre al grande Newton anche Torricelli, che almeno è italiano...:sofico:
Aggiungerei tra i grandi nella cronologia anche Pascal, Leibniz ed Eulero tra i matematici, e Carnot. ;)
Matrixbob
17-02-2005, 17:07
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Tra i successori di Galileo perché non ricordare oltre al grande Newton anche Torricelli, che almeno è italiano...:sofico:
Aggiungerei tra i grandi nella cronologia anche Pascal, Leibniz ed Eulero tra i matematici, e Carnot. ;)
Qui siamo sconfinati verso la Termodinamica con Carnot che da poco ho scoperto riprese gli studi di Erone del 50 A. C. consultatore di testi della bibblioteca d'Alessandira d'Egitto.
Già da un sacco di tempo prima si conosceva la Termodinamica con progetti rudimentali (ma poi mica tanto) simili a sfere termiche rotanti :)
Matrixbob
17-02-2005, 17:12
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Per vedere della vera scienza in quei secoli dobbiamo spostarci e andare a cercare gli Arabi. Ma purtroppo la filosofia araba, e quindi il contributo di questi alle pagine della storia della scienza, a scuola non si studia. :rolleyes:
Allora gli Arabi mi pare vengano considerati scientificamente di "serie B".
1 po' come succedeva all'Italia 100 anni fa, ovvero considerazione sceintifica praticamente nulla.
Quando Amedeo Avogadro (Torino) pubblicò, i suoi lavori non furono presi in considerazioni per decenni!!!!
Grande Avogadro!!!!
Ci sono scienziati che si suicidarono anche perchè nessuno gli credeva. :rolleyes:
Matrixbob
17-02-2005, 17:15
CMQ rimarrei sull'argomentazione "MECCANICA: da moto planetario a moto motore".
Anche se vale sempre:
"L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento" art. 33 della Costituzione.
Leggete qui:
http://www.feltrinelli.it/FattiLibriInterna?id_fatto=237
Eggià :(
Originariamente inviato da lowenz
Leggete qui:
http://www.feltrinelli.it/FattiLibriInterna?id_fatto=237
Eggià :(
Secondo me è un po troppo pessimistica la conclusione... la matematica avanza eccome, a grandi balzi. Non so quanti hanno sentito parlare dei "numeri surreali" (esistono :D) o della teoria delle categorie. Ci sono tentativi di fondare la teoria degli insiemi con diversi assiomi (quelli che definiscono i fuzzy set, ad esempio). Con la teoria delle classi si evitano i paradossi degli insiemi "normali" e con la teoria delle categorie puoi definire la matematica che vuoi (c'è una intera branca di studio, che tratta i cosidetti topoi), ad esempio una matematica costruttiva.
Inutile dire che questi concetti sono già usati da tempo in fisica matematica per fondare una teoria unificante. E addirittura la teoria delle superstringhe si basa su una matematica in larga parte inesplorata, ad esempio sulla teoria dei knot (nodi) in cui ha portato risultati importanti.
Il ":(" era riferito alla fine di queste grandi menti che tanto hanno dato alla scienza.
ChristinaAemiliana
17-02-2005, 18:47
Originariamente inviato da Matrixbob
CMQ rimarrei sull'argomentazione "MECCANICA: da moto planetario a moto motore".
Anche se vale sempre:
"L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento" art. 33 della Costituzione.
:eek:
Chiedo venia, non mi ero accorta che il thread volesse essere solo sulla meccanica...:p :ops2:
Matrixbob
17-02-2005, 19:06
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
:eek:
Chiedo venia, non mi ero accorta che il thread volesse essere solo sulla meccanica...:p :ops2:
Christina tu sei un idolo per me, quindi non chiedere venia. :)
Quello che chiedevo era solo di non renderlo una cosa filosofica altrimenti alla fine qualcuno tirava fuori da un momento all'altro Freud. :D :rolleyes:
Originariamente inviato da Matrixbob
altrimenti alla fine qualcuno tirava fuori da un momento all'altro Freud. :D :rolleyes:
Sei tu che hai tirato in ballo la pazzia :D
Matrixbob
17-02-2005, 20:02
Originariamente inviato da lowenz
Sei tu che hai tirato in ballo la pazzia :D
:fagiano:
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