diafino
30-01-2005, 22:38
Dunque, il tema è:
Una "banda" per gio@care
Il gioco, da sempre attività di svago di gruppo, ha rischiato, con l'avvento della tecnologia e dei personal computer, di chiudersi in una dimensione individuale.
Oggi, con l'affermarsi della banda larga, il gioco potrà recuperare quella connotazione socializzante che lo ha sempre caratterizzato, permettendo a giocatori di tutto il pianeta di ritrovarsi in
tempo reale intorno ad un unico "tavolo da gioco" virtuale. Inventate o rielaborate un gioco, consentendo e organizzando la partecipazione di più concorrenti, sfruttando i vantaggi offerti dalla banda larga.
Nel titolo (provvisorio) aggiungerei:
Un "bandito" tra le mura scolastiche
Partiamo dalle proposte tematiche che sono distinte in due filoni: uno focalizzato sui contenuti e l'altro sugli aspetti tecnici. Noi abbiamo scelto il primo che richiede comunque la realizzazione di un sito Internet come piattaforma tecnologica attraverso la quale erogare l'eventuale applicazione software implementata o il possibile servizio confezionato secondo quanto sollecitato dal titolo del tema scelto. Però nel filone "contenuti" dovranno essere valorizzate soprattutto le funzionalità e gli aspetti più propriamente legati al trattamento, all'organizzazione e alla valorizzazione delle informazioni... tenendo conto della scheda di valutazione.
Partendo dal concetto che vogliamo realizzare un gioco ex-novo e quindi puntare all'"originalità di invenzione", pensavo - come discutavamo l'ultimo sabato all'ora di pranzo - di dividere il lavoro in 2 parti.
La prima che riguarda l'organizzazione del gioco stesso e cioè la stesura delle regole fino a specificare più possibilmente i dettagli. Lo studente che "si configura", che si muove all'interno della scuola, che può compiere un insieme di azioni e quindi con un minimo di interazioni col "sistema" gioco e con gli altri (futuri) giocatori.
La seconda, che riguarda una minima implementazione del gioco stesso, diciamo una versione 1.0 minimale, nella quale sono realizzate le funzionalità di base-base per permettere ad un'unica persona di "giocare" immedesimandosi nello studente virtuale.
E qui potremmo anche cercare di cogliere un pò di aspetti sociologici con l'aiuto della prof. di Scienze Sociali
Inoltre se puntiamo anche alla realizzazione di disegni fatti "a mano" (magari tanti, evitando così lo squallido copia-incolla con quanto già presente sul web e racimolando più punti per l'originalità...), poche materie e "regole comportamentali", direi che il quanto da fare non è molto da un punto di vista "digitativo" quanto invece di pensiero!
Ora, mi sembra che nella tua classe solo un gruppo di persone ha preso a cuore il progetto che invece penso sia una possibilità di confronto e di lavoro di gruppo-classe non indifferente. E capisco anche che non sia cosa facile, soprattutto all'inizio, stabilire che cosa fare e chi si occupa di cosa. E anche l'interazione tra le persone per costruire un unico prodotto.
Però penso che sia effettivamente un'opportunità di studio e di applicazione differente del classico modo di stare tra i banchi di scuola a seguire una lezione frontale con annessi e connessi.
Se i primi concetti del lavoro espressi più sopra pensi di poterli
condividere, possiamo cercare di - adoperando la tecnologia del divide et impera - specificare meglio alcuni punti del problema, raffinandolo. Purtroppo non ci si vede per una ventina di giorni, però spero anche via e-mail di portare avanti questo progetto che reputo quantomeno "interessante". Attendo le tue osservazioni, ciao!
Una "banda" per gio@care
Il gioco, da sempre attività di svago di gruppo, ha rischiato, con l'avvento della tecnologia e dei personal computer, di chiudersi in una dimensione individuale.
Oggi, con l'affermarsi della banda larga, il gioco potrà recuperare quella connotazione socializzante che lo ha sempre caratterizzato, permettendo a giocatori di tutto il pianeta di ritrovarsi in
tempo reale intorno ad un unico "tavolo da gioco" virtuale. Inventate o rielaborate un gioco, consentendo e organizzando la partecipazione di più concorrenti, sfruttando i vantaggi offerti dalla banda larga.
Nel titolo (provvisorio) aggiungerei:
Un "bandito" tra le mura scolastiche
Partiamo dalle proposte tematiche che sono distinte in due filoni: uno focalizzato sui contenuti e l'altro sugli aspetti tecnici. Noi abbiamo scelto il primo che richiede comunque la realizzazione di un sito Internet come piattaforma tecnologica attraverso la quale erogare l'eventuale applicazione software implementata o il possibile servizio confezionato secondo quanto sollecitato dal titolo del tema scelto. Però nel filone "contenuti" dovranno essere valorizzate soprattutto le funzionalità e gli aspetti più propriamente legati al trattamento, all'organizzazione e alla valorizzazione delle informazioni... tenendo conto della scheda di valutazione.
Partendo dal concetto che vogliamo realizzare un gioco ex-novo e quindi puntare all'"originalità di invenzione", pensavo - come discutavamo l'ultimo sabato all'ora di pranzo - di dividere il lavoro in 2 parti.
La prima che riguarda l'organizzazione del gioco stesso e cioè la stesura delle regole fino a specificare più possibilmente i dettagli. Lo studente che "si configura", che si muove all'interno della scuola, che può compiere un insieme di azioni e quindi con un minimo di interazioni col "sistema" gioco e con gli altri (futuri) giocatori.
La seconda, che riguarda una minima implementazione del gioco stesso, diciamo una versione 1.0 minimale, nella quale sono realizzate le funzionalità di base-base per permettere ad un'unica persona di "giocare" immedesimandosi nello studente virtuale.
E qui potremmo anche cercare di cogliere un pò di aspetti sociologici con l'aiuto della prof. di Scienze Sociali
Inoltre se puntiamo anche alla realizzazione di disegni fatti "a mano" (magari tanti, evitando così lo squallido copia-incolla con quanto già presente sul web e racimolando più punti per l'originalità...), poche materie e "regole comportamentali", direi che il quanto da fare non è molto da un punto di vista "digitativo" quanto invece di pensiero!
Ora, mi sembra che nella tua classe solo un gruppo di persone ha preso a cuore il progetto che invece penso sia una possibilità di confronto e di lavoro di gruppo-classe non indifferente. E capisco anche che non sia cosa facile, soprattutto all'inizio, stabilire che cosa fare e chi si occupa di cosa. E anche l'interazione tra le persone per costruire un unico prodotto.
Però penso che sia effettivamente un'opportunità di studio e di applicazione differente del classico modo di stare tra i banchi di scuola a seguire una lezione frontale con annessi e connessi.
Se i primi concetti del lavoro espressi più sopra pensi di poterli
condividere, possiamo cercare di - adoperando la tecnologia del divide et impera - specificare meglio alcuni punti del problema, raffinandolo. Purtroppo non ci si vede per una ventina di giorni, però spero anche via e-mail di portare avanti questo progetto che reputo quantomeno "interessante". Attendo le tue osservazioni, ciao!