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View Full Version : Prodotti a prezzo equo e censura.


Lucio Virzì
28-01-2005, 23:09
Sono riuscito ad acquistare la scorsa settimana questo latte in polvere:

http://www.coopfirenze.it/info/salastampa/comunicato.asp?ID=151

E' di alta qualità, è COOP, e costa 9 Euro ogni 900 g, contro i 25 di media delle altre marche, Nestlé, Plasmon, ecc.ecc.

Perchè non se ne sente parlare? Perchè questo prodotto può essere venduto (facendo realizzare al venditore, ed al produttore, comunque, un margine di guadagno) senza per questo alimentare la spirale dei prezzi a cui ormai siamo tristemente abituati?

http://italy.indymedia.org/news/2004/11/685787_comment.php



Esce il latte molto meno caro e non lo dice nessuno?

AFFARI DI STAMPA
Niente latte, c'è la pubblicità
Caccia alla notizia. L'altroieri uno dei principali gruppi alimentari italiani - la Coop - ha annunciato che metterà in vendita un latte per l'infanzia a prezzo più che dimezzato rispetto a quello dei concorrenti. In tempi di crisi e dato lo scalpore che da mesi suscita il caso del latte in polvere - venduto in Italia a prezzi doppi o tripli rispetto al resto d'Europa -, ci si sarebbe aspettati una certa attenzione da parte dei quotidiani italiani. Qualche settimana fa, un annuncio minore conquistò tutte le prime pagine. L'annuncio veniva da una sede governativa - ministero della salute, con una Sirchia contento e autocelebrante - e le firme erano pesanti - Nestlé, Heinz, Humana, Star e compagnia consimile -, dunque, anche se si trattava della promessa di un taglio del 30% dei prezzi entro il 31 dicembre, la buona novella fu data con clamore. Altrettanto clamore ci si sarebbe aspettati ieri. Invece, niente. Se si esclude Il Messaggero - quotidiano che, va riconosciuto, ha fatto tutta la «campagna del latte» - dell'annuncio Coop sui grandi giornali di ieri non c'è traccia. Naturalmente ognuno è libero di dare le notizie che vuole, ma stupisce questa disattenzione quasi corale in un momento in cui l'attenzione dei consumatori sui prezzi è spasmodica. La Coop non ha molti altri modi per far girare l'informazione sul nuovo prodotto, dato che la pubblicità del latte in polvere è proibita (giustamente, in attuazione delle convenzioni che promuovono l'allattamento al seno). Al contrario la pubblicità di tutti gli altri prodotti che le multinazionali del latte vendono è benvenuta, soprattutto sui grandi giornali che ieri non hanno dato la notizia del ribasso del prezzo del latte. (r. c.)


__________il giorno prima:


Cooperative alla guerra del biberon
Latte in polvere La «formula» per neonati a 9 euro la confezione. La Coop lancia il suo marchio e sfida le multinazionali: «La riduzione dei prezzi è rimasta solo una promessa». Per le famiglie un risparmio di 8-900 euro l'anno. E un'avvertenza: «Il latte della mamma resta il migliore»
ROBERTA CARLINI
ROMA
La Coop sbarca nel mercato dei lattanti e sfida le multinazionali sul terreno del biberon: da dicembre sugli scaffali dei supermercati del colosso cooperativo si troveranno barattoli di latte in polvere a marchio coop, a 9 euro a confezione. Ossia, 1 euro all'etto, insomma un prezzo europeo, di quelli che attualmente i consumatori di latte - o meglio i loro genitori - riescono a spuntare solo acquistando dall'estero via internet o consorziandosi per andare a fare la spesa oltrefrontiera. «Il prezzo è un terzo di quello dei latti venduti al supermercato e un quarto rispetto ai prodotti venduti in farmacia», ha detto ieri il presidente della Coop Aldo Soldi presentando la «creatura». Che gode di un atto di nascita di tutto rispetto, aggiungendo alle varie certificazioni di qualità europee il «visto» del prestigioso Istituto Gaslini di Genova. Il nuovo latte, che attualmente viaggia su camion dalla Francia all'Italia e arriverà nei supermercati all'inizio di dicembre, è stato presentato ieri a Roma. Con un incipit assai inusuale, per un venditore: «Per quanto buono possa essere il latte industriale, quello materno è e resterà sempre infinitamente migliore, da tutti i punti di vista», ha premesso Aldo Soldi presentando i due barattoloni nuovi di zecca di «Crescendo Coop 1» e «Crescendo Coop 2». Se proprio non si può evitare di dare in biberon, noi vi facciamo risparmiare, è il passo successivo. La grancassa suonata da Sirchia e dal suo «tavolo dei produttori», dal quale qualche settimana fa uscì la decisione di una riduzione del 30% del prezzo dei latti in polvere in Italia, non c'entra niente, assicurano i dirigenti Coop. «Stavamo studiando la questione da tempo», racconta Soldi. «La questione» è l'abnorme prezzo del latte artificiale in Italia, ormai nota dopo anni di denunce, istruttorie antitrust, iniziative dei consumatori. Risolta dalla Coop con un accordo con un gruppo francese di cooperative - Unicopa Group - per la produzione della preziosa polvere: Unicopa fa il latte, Coop lo marchia, importa e distribuisce. «Crescendo Coop 1» andrà da 0 a 6 mesi, «Crescendo Coop 2» per il proseguimento, con tutti i contenuti di proteine, carboidrati, lipidi, sali minerali, ferro, calcio, fosforo, selenio, vitamine ecc. ecc. richiesti dagli standard di qualità. Rigorosamente Ogm free, i latti presentati ieri vantano anche le certificazioni di rito (Vision 2000, Iso 14.000, Ecocert, Agriconfianze). «A 9 euro a confezione ci guadagniamo anche, non è un'iniziativa promozionale», chiarisce Vincenzo Tassinari, presidente di Coop Italia. Com'è possibile? «Con il controllo di tutta la filiera della produzione e distribuzione», è la prima risposta. Alla quale poi si aggiungono altri elementi: non abbiamo le spese di «promozione» che le grandi case sostengono per arrivare nel circuito ospedaliero e pediatrico, aggiunge poi Tassinari, augurandosi che il patto siglato dalle multinazionali con Sirchia sull'autoriduzione della propaganda medica sia rispettato. «Certo anche noi informeremo i pediatri, ma non a colpi di benefits». Nei conti dei megaconcorrenti i responsabili Coop non vogliono entrare più di tanto, «vi diciamo però che per quanto riguarda la nostra filiera produttiva possiamo garantire qualità e sicurezza a prezzi europei»: e per una famiglia con neonato che si alimenta al biberon il vantaggio può essere dell'ordine di 8-900 euro all'anno.

Con queste premesse, il latte a marchio Coop dovrebbe sbancare il mercato, che è di 200 milioni di euro e 6.600 tonnellate all'anno. Ma i capi del gruppo cooperativo italiano sanno che non sarà così, dato che il 95% del prodotto è venduto in farmacia (dove il latte a marchio Coop non arriverà), il 5% nei supermercati: Coop punta ad accaparrarsi almeno tutta la quota dei supermercati (attualmente ne ha la metà). Nella scelta del latte per la prima infanzia, hanno appurato tutte le ricerche a partire da quella dell'Antitrust, dipende in modo cruciale dall'indicazione del reparto maternità dell'ospedale e del pediatra, dove le multinazionali sono ben presenti con un ferreo accordo di rotazione. Perché il latte Coop a 9 euro dovrebbe sfondare un cartello così resistente? «Perché ha le stesse qualità e perché con la crisi i consumatori sono diventati più razionali e attenti», dicono i capi della Coop. «Noi speriamo che siano le stesse mamme a chiedere ai pediatri: posso prendere questo latte, che costa meno della metà?», si augura Tassinari. Che non si aspetta ringraziamenti né tappeti rossi da Nestlé & co., ma si augura «che le contromisure siano tutte commerciali», ossia che anche i big facciano scendere i prezzi, perché «la riduzione del 30% promessa a Sirchia non s'è ancora vista».

Si può fare, basta volerlo, anche per tutti gli altri prodotti.

LuVi

SaMu
28-01-2005, 23:43
E che dovrebbero fare i giornali, fare pubblicità gratuita alla COOP?:confused:

Ho visto anch'io l'altro giorno proprio fuori da una COOP la pubblicità di questo latte, se le caratteristiche sono le stesse delle altre marche è un'ottima cosa, la concorrenza farà aumentare le vendite della COOP e/o abbassare il prezzo agli altri.

Onisem
29-01-2005, 00:07
E' un'ottima cosa, visto che i costi attuali di quel prodotto sono assolutamente ingiustificati. Pubblicità a parte, se il consumatore italiano è abbastanza maturo, l'iniziativa avrà certamente successo.

FastFreddy
29-01-2005, 00:34
Ma allora perchè la coop non fa pubblicità a sto latte invece di farci vedere i porcellini salvadanaio che piangono?? :confused: :confused: :confused:

buster
29-01-2005, 09:58
Originariamente inviato da SaMu
E che dovrebbero fare i giornali, fare pubblicità gratuita alla COOP?:confused:


Originariamente inviato da FastFreddy
Ma allora perchè la coop non fa pubblicità a sto latte invece di farci vedere i porcellini salvadanaio che piangono??:confused: :confused:

La Coop non ha molti altri modi per far girare l'informazione sul nuovo prodotto, dato che la pubblicità del latte in polvere è proibita (giustamente, in attuazione delle convenzioni che promuovono l'allattamento al seno).

Questo vale anche per Nestlè, Mellin, Milupa etc... solo che del loro accordo per abbassare i prezzi (?) ne parlavano dal corriere alla gazzetta del mezzogiorno, dell'iniziativa coop lo sanno come al solito solo i consumatori che hanno accesso a notizie meno diffuse.
La disparità c'è e non si può negare.

sider
29-01-2005, 16:58
Originariamente inviato da SaMu
E che dovrebbero fare i giornali, fare pubblicità gratuita alla COOP?:confused:

.


Si parla di latte artificiale, NECESSARIO per l'alattamento nei casi in cui la madre non può.
Forse non sei a conoscenza del cartello che c'è in italia sui latti artficiali, al punto che molti congressi medici di pediatri li rifiutano come sponsor per il comportamento speculativo e antietico.
Qiui a Trieste si compera in Slovenia , di ottima qualità e costa circa il 60% in meno rispetto alle farmacie italiane. Stessa cosa in tutto i resto d'europa. Dato il consumo, il peso sulle tasche delle neo-famiglie italiane è notevole.
Una cosa tipicamente italiana.

SaMu
29-01-2005, 17:11
Non capisco se quello che hai scritto è una risposta a quello che mi hai quotato.

Se è una risposta, non l'ho capita, quindi ribadisco la domanda: cosa dovrebbero fare i giornali, pubblicità gratuita al prodotto della COOP?

majin mixxi
29-01-2005, 17:55
Originariamente inviato da SaMu
Non capisco se quello che hai scritto è una risposta a quello che mi hai quotato.

Se è una risposta, non l'ho capita, quindi ribadisco la domanda: cosa dovrebbero fare i giornali, pubblicità gratuita al prodotto della COOP?


i giornali di solito dovrebbero informare

sider
29-01-2005, 19:16
Originariamente inviato da SaMu
Non capisco se quello che hai scritto è una risposta a quello che mi hai quotato.

Se è una risposta, non l'ho capita, quindi ribadisco la domanda: cosa dovrebbero fare i giornali, pubblicità gratuita al prodotto della COOP?


Dovrebbero parlarne dato che si tratta di un genere di primissima necessità su cui le case farmaceutiche speculano in modo vergognoso, vendendolo ad un prezzo + del 50-60% rispetto al resto d'europa. Ora qualcuno ha deciso di "rompere" questo cartello, è questa la "notizia" . Probabilmente assisteremo ad un adeguamento dei prezzi di tutte le marche grazie a questa coraggiosa iniziativa. Non è una notizia importante da divulgare?

Lucio Virzì
29-01-2005, 20:17
Originariamente inviato da sider
Dovrebbero parlarne dato che si tratta di un genere di primissima necessità su cui le case farmaceutiche speculano in modo vergognoso, vendendolo ad un prezzo + del 50-60% rispetto al resto d'europa. Ora qualcuno ha deciso di "rompere" questo cartello, è questa la "notizia" . Probabilmente assisteremo ad un adeguamento dei prezzi di tutte le marche grazie a questa coraggiosa iniziativa. Non è una notizia importante da divulgare?

Per Samu no, è da tacere, perchè è lesiva del superTurboCapitalismo...

LuVi

SaMu
29-01-2005, 20:20
Tempo fa il Corriere aveva dedicato più articoli a questo, Striscia lo stesso, il TG5 anche.

Se dovessero dedicargliene ancora, penso sarebbe opportuno citare anche l'offerta della COOP.

Da qui a dire che poichè non fanno un'articolo apposta, allora è censura (come detto a inizio thread, ed è a quello che ho risposto) ce ne passa.

SaMu
29-01-2005, 20:22
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Per Samu no, è da tacere, perchè è lesiva del superTurboCapitalismo...

LuVi

Visto il tuo passato da imprenditore, non capisco perchè in questi anni invece di assistere al cartello dei venditori di latte, non hai aperto un import-export a metà prezzo..:p

Lucio Virzì
29-01-2005, 20:25
Originariamente inviato da SaMu
Visto il tuo passato da imprenditore, non capisco perchè in questi anni invece di assistere al cartello dei venditori di latte, non hai aperto un import-export a metà prezzo..:p

Non mi conviene.
E poi ricordati, quando parli del mio passato, che ho lavorato in diversi paesi in medio ed estremo oriente, e che sono stato imprenditore di me stesso, di altri e di una fabbrica. :sofico:

LuVi

IpseDixit
29-01-2005, 22:09
C'è chi festeggiava per la riduzione di prezzo ottenuta dal Ministro Sirchia :rolleyes:

Lucio Virzì
31-01-2005, 06:38
Originariamente inviato da IpseDixit
C'è chi festeggiava per la riduzione di prezzo ottenuta dal Ministro Sirchia :rolleyes:

E' già qualcosa che qualcuno al governo si sia posto il problema... ma il passo della COOP è già qualcosa in più.
E' ora di rompere il circolo vizioso che vede spesi più soldi in promozione, convegni medici alle Maldive per gli informatori del farmaco, per i pediatri, che per il latte in se o le medicine in generale!

LuVi