View Full Version : Meno tasse per tutti!
E' pronto il decreto del ministero dell'Economia che aumenterà bolli, imposte di registro e concessioni governative per circa 1,12 miliardi di euro. Il decreto, come prevede il comma 303 della Finanziaria 2005, deve essere varato entro il 31 gennaio prossimo e il testo è sul tavolo dei tecnici. Il pacchetto rischia di contenere una sorpresa amara per gli utenti della telefonia cellulare: l'estensione della tassa di concessione governativa, oggi riservata esclusivamente agli utenti che hanno un contratto di abbonamento, anche alle schede prepagate.
Sulla materia è in corso tuttavia un braccio di ferro tra il Tesoro che vorrebbe l'estensione alle prepagate e il ministro delle Comunicazioni Gasparri che si opporrebbe. Quello che pare probabile è che l'aumento delle tasse di concessione riguarderà almeno la vecchia tassa sugli abbonamenti business e family ferma dal 1993.
La tassa sul telefonino, riservata agli abbonamenti, fu introdotta nella prima metà degli Anni Novanta, come tassa sul lusso, quando il telefonino era un bene riservato a pochi e fortunati utenti e attualmente si pagano 12,9 euro al mese per il contratto business e 5,16 euro mensili per il contratto family. Da tempo è stato sollevato il problema della discriminazione tra i 500 mila utenti in abbonamento, che pagano la tassa, e le circa 50 milioni di utenze che invece pagano la nuda tariffa gravata tuttavia da un "diritto di ricarica" (5 euro per ogni prepagato oltre i 15 euro) che viene incassato dal rivenditore al dettaglio della scheda (banche, tabaccai, agenzie) a titolo di commissione per la vendita.
Ora di fronte alla necessità di reperire oltre un miliardo di euro per coprire il finanziamento del taglio dell'Irpef per il 2005, il governo si sta orientando ad utilizzare il decreto ministeriale per estendere la tassa di concessione anche alle schede prepagate con un incasso che dovrebbe aggirarsi intorno ai 500 milioni di euro.
Il resto del decreto dovrebbe riguardare un aumento, in ragione dell'incremento dell'indice dei prezzi al consumo calcolato dall'Istat, come indica la Finanziaria, delle altre micro-tasse che complessivamente danno ogni anno allo Stato circa 10 miliardi di euro. Si tratterà dunque di un aumento in media di circa il 10 per cento che potrebbe andare a toccare l'imposta di bollo (domande in carta da bollo, cambiali, tasse sui blocchetti di assegni e sugli estratti conto di carta di credito e conto corrente); le imposte di registro (registrazione di contratti di affitto, compravendita di immobili, atti di divorzio e separazione); le altre concessioni governative (rilascio del passaporto, della licenza di caccia, del porto d'armi e dei brevetti).
Intanto sul fronte fiscale è stato raggiunto un accordo volto all'anticipo dei rimborsi fiscali da parte delle banche. Il presidente dell'Abi, Sella, il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ferrara e il presidente di Confindustria, Montezemolo, hanno siglato ieri un protocollo d'intesa che rende possibile alle imprese che vantano crediti Iva nei confronti dell'erario, di ottenere l'anticipazione dalle banche del denaro che il fisco restituirà ad un tasso d' interesse ridotto. Nel complesso sono già tredici le convenzioni firmate con le diverse banche per un valore previsto pari a 1.750 milioni di euro.
http://www.repubblica.it/popup/servizi/2005/microtasse/1.gif
L'imposta di bollo sui c/c a quanto ammonta attualmente?
Lucio Virzì
20-01-2005, 10:20
Booom!
6 miliardi di Euro.
LuVi
pur non essendo il massimo è già qualcosa: anche se le entrate restassero le stesse almeno pagherebbe di più chi fà uso dei servizi invece di pagare tutti.
In generale si dovrebbe pagare di meno nonostante tutto.
Originariamente inviato da evelon
pur non essendo il massimo è già qualcosa: anche se le entrate restassero le stesse almeno pagherebbe di più chi fà uso dei servizi invece di pagare tutti.
In generale si dovrebbe pagare di meno nonostante tutto.
Peccato che il cellulare l'abbiano praticamente tutti così come il conto corrente...
E poi, che c'entra lo stato con i servizi di banca e telefonia?
La sanità è a carico dello stato, è lui che ti offre servizi, il telefono e il conto corrente no.
Si narra di una "Tassa sul macinato" (carne e farina) allo studio dei tecnici ....... ah no, non siamo nel medioevo ...... :D :D
Originariamente inviato da Enel
Peccato che il cellulare l'abbiano praticamente tutti così come il conto corrente...
E poi, che c'entra lo stato con i servizi di banca e telefonia?
La sanità è a carico dello stato, è lui che ti offre servizi, il telefono e il conto corrente no.
vedi: la tassa sul guadagno la paghi volente o nolente.
l'imposta sul cellulare la paghi solo se hai il cellulare.
Per i servizi di banca mi pare ci sia proprio un settore di legislazione apposita e ci vorrebbe un fiscalista.
RiccardoS
20-01-2005, 10:59
Originariamente inviato da alex10
Si narra di una "Tassa sul macinato" (carne e farina) allo studio dei tecnici ....... ah no, non siamo nel medioevo ...... :D :D
sicuro sicuro? :D
ALBIZZIE
20-01-2005, 11:03
Originariamente inviato da evelon
vedi: la tassa sul guadagno la paghi volente o nolente.
l'imposta sul cellulare la paghi solo se hai il cellulare.
Per i servizi di banca mi pare ci sia proprio un settore di legislazione apposita e ci vorrebbe un fiscalista.
potresti avere anche ragione, bada bene sto solo facendo un ipotesi. :D
solo che di due uan. o usiamo l'irpef o usiamo a tutto spiano iva e balzelli vari.
non puoi tenere pressochè invariata la prima checche se ne dica, e poi aumentare le altre tasse, per poi scoprire e lamentarsi che l'italia ha i servizi più cari d'europa e nello stesso tempo si vogliono aumentare i cosnumi.
Originariamente inviato da evelon
vedi: la tassa sul guadagno la paghi volente o nolente.
l'imposta sul cellulare la paghi solo se hai il cellulare.
Ma anche la tassa sul cellulare la paghi volente o nolente, xchè oggi quasi tutti hanno il cellulare, come quasi tutti guadagnano.
Mi spieghi poi perchè è giusto tassare chi ha un cellulare?
Allora proponiamo una bella tassa annuale sul pc!
ALBIZZIE
20-01-2005, 11:06
Originariamente inviato da Enel
Ma anche la tassa sul cellulare la paghi volente o nolente, xchè oggi quasi tutti hanno il cellulare, come quasi tutti guadagnano.
Mi spieghi poi perchè è giusto tassare chi ha un cellulare?
Allora proponiamo una bella tassa annuale sul pc!
perchè il cellulare è ritenuto un bene di lusso :O
:eek: :eek: :eek:
Originariamente inviato da ALBIZZIE
perchè il cellulare è ritenuto un bene di lusso :O
:eek: :eek: :eek:
E che lusso!
:D :D :D
Conosco gente che per evitare di pagare il canone telecom ha disdetto la linea ed ora usa solo il cellulare, risparmiando...:eek:
jumpermax
20-01-2005, 11:18
5 euro al mese sul cellulare? :eek:
LittleLux
20-01-2005, 11:23
Originariamente inviato da jumpermax
5 euro al mese sul cellulare? :eek:
Moltiplica per 55 mln. di cellulari...questi ripianano il debito pubblico:asd:
jumpermax
20-01-2005, 11:27
Originariamente inviato da LittleLux
Moltiplica per 55 mln. di cellulari...questi ripianano il debito pubblico:asd:
credo che se ne perderanno un bel po' di quelle schede... se fanno due conti e guardano quanto ci rimetteranno di mancata iva e mancata ricarica... e poi comunque la tassa c'è già i 5 euro che ti prelevano al momento della ricarica sono tasse...
ALBIZZIE
20-01-2005, 11:29
Originariamente inviato da jumpermax
5 euro al mese sul cellulare? :eek:
è quello che si paga sugli abbonamenti.
per le prepagate non credo arrivino a tanto.
diciamo... un euro a scheda? :D
Originariamente inviato da ALBIZZIE
potresti avere anche ragione, bada bene sto solo facendo un ipotesi. :D
solo che di due uan. o usiamo l'irpef o usiamo a tutto spiano iva e balzelli vari.
non puoi tenere pressochè invariata la prima checche se ne dica, e poi aumentare le altre tasse, per poi scoprire e lamentarsi che l'italia ha i servizi più cari d'europa e nello stesso tempo si vogliono aumentare i cosnumi.
su questo sono d'accordo (o mio dio...:eek: ) cmq mi pare che sia scesa (almeno per molti) l'irpef.
Io sono del tutto favorevole ad un "paghi ciò che usi": Chi vuole risparmiare fà le rinunce del caso e imho favorirebbe il consumo intelligente.
Chi vuole qualcosa invece paga ciò che usa.
RiccardoS
20-01-2005, 11:34
Originariamente inviato da Enel
E che lusso!
:D :D :D
Conosco gente che per evitare di pagare il canone telecom ha disdetto la linea ed ora usa solo il cellulare, risparmiando...:eek:
non serve una volpe per capire che così facendo si risparmia: quando mi son sposato la linea voce non l'ho proprio attivata: 1 cell io, 1 mia moglie e la linea dati adsl tin.it
anche mettendo assieme il costo di queste 3 cose, al mese, pago meno del solo canone che avrei dovuto pagare a telecom (figuriamoci con le telefonate...)
Originariamente inviato da evelon
su questo sono d'accordo (o mio dio...:eek: ) cmq mi pare che sia scesa (almeno per molti) l'irpef.
Io sono del tutto favorevole ad un "paghi ciò che usi": Chi vuole risparmiare fà le rinunce del caso e imho favorirebbe il consumo intelligente.
Chi vuole qualcosa invece paga ciò che usa.
Secondo me è una cosa sbagliatissima!
Considerando che la nostra società è basata sul consumismo!
Bisognerebbe favorire il consumo e non castrarlo. :eekk:
Originariamente inviato da Enel
Secondo me è una cosa sbagliatissima!
Considerando che la nostra società è basata sul consumismo!
Bisognerebbe favorire il consumo e non castrarlo. :eekk:
Infatti si favorisce.
Ovviamente il (lieve come mi sembra) aumento delle imposte segue ad una riduzione delle tasse.
Se ci pensi è una spinta non un freno ;)
Originariamente inviato da evelon
Infatti si favorisce.
Ovviamente il (lieve come mi sembra) aumento delle imposte segue ad una riduzione delle tasse.
Se ci pensi è una spinta non un freno ;)
A quanto pare tu giustificheresti una "imposta" del genere, giusto?
Se è così, devi avere uno stomaco di ferro....:) +
Ciao
Originariamente inviato da Picarus
A quanto pare tu giustificheresti una "imposta" del genere, giusto?
Se è così, devi avere uno stomaco di ferro....:) +
Ciao
stai parlando di quella sui cellulari?
se non ho letto male già c'è, alcuni vorrebbero "estenderla" anche ai non abbonati (anche se non sò in che modo).
Cmq parliamo in generale: io vorrei una riduzione delle tasse (ancora più consistente dell'attuale che è comunque un inizio).
Ovviamente non essendo nel paese dei balocchi non si possono ridurre a dismisura e quindi se una parte consistente di quei soldi dovrebbe essere presa "tagliando" l'enorme macchina statale una parte ricadrà necessariamente sui cittadini.
Piuttosto che reperire quei soldi con tasse (che sarebbero tutti costretti a pagare indiscriminatamente) preferisco che si mettano delle imposte su beni di consumo.
E dato che non vogliamo (o non dovremmo volere) l'ipertassazione di un settore o addirittura l'affossamento dello stesso è preferibile "spalamare" le imposte (o gli aumenti) su imposte leggere (o leggeri ritocchi) su beni di largo consumo (e su più beni contemporaneamente).
Così si salvaguardia la possibilità di scelta del cittadino di risparmiare se vuole (rinunciando ai beni/servizi in oggetto) e non si penalizza il troppo chi di quei beni vuole usufruire.
Se applicati bene non mi sembra che per accettare questi principi sia necessario uno stomaco particolare, anzi si quadrano i conti senza penalizzare il mercato (o un settore dello stesso).
dantes76
20-01-2005, 12:14
Originariamente inviato da evelon
vedi: la tassa sul guadagno la paghi volente o nolente.
l'imposta sul cellulare la paghi solo se hai il cellulare.
Per i servizi di banca mi pare ci sia proprio un settore di legislazione apposita e ci vorrebbe un fiscalista.
1°: strano che non tassino i palmari: a vero c'e l hanno in pochi
considerando che i cell hanno passato i fissi..
ma non dovevano abbassare veramente le tasse?
jumpermax
20-01-2005, 12:16
Originariamente inviato da evelon
stai parlando di quella sui cellulari?
se non ho letto male già c'è, alcuni vorrebbero "estenderla" anche ai non abbonati (anche se non sò in che modo).
Cmq parliamo in generale: io vorrei una riduzione delle tasse (ancora più consistente dell'attuale che è comunque un inizio).
Ovviamente non essendo nel paese dei balocchi non si possono ridurre a dismisura e quindi se una parte consistente di quei soldi dovrebbe essere presa "tagliando" l'enorme macchina statale una parte ricadrà necessariamente sui cittadini.
Piuttosto che reperire quei soldi con tasse (che sarebbero tutti costretti a pagare indiscriminatamente) preferisco che si mettano delle imposte su beni di consumo.
E dato che non vogliamo (o non dovremmo volere) l'ipertassazione di un settore o addirittura l'affossamento dello stesso è preferibile "spalamare" le imposte (o gli aumenti) su imposte leggere (o leggeri ritocchi) su beni di largo consumo (e su più beni contemporaneamente).
Così si salvaguardia la possibilità di scelta del cittadino di risparmiare se vuole (rinunciando ai beni/servizi in oggetto) e non si penalizza il troppo chi di quei beni vuole usufruire.
Se applicati bene non mi sembra che per accettare questi principi sia necessario uno stomaco particolare, anzi si quadrano i conti senza penalizzare il mercato (o un settore dello stesso).
già con l'effetto che poi si affossano definitivamente i consumi. Il grande successo delle ricaricabili è stato fino ad ora l'assenza di costi fissi. Faccio notare che le tasse sui cellulari già si pagano perché sulla ricarica c'è l'iva al 20% perché il gestore della rete paga una tassa di concessione perché i 5€ che ti fan pagare sono tasse ulteriori. Una manovra del genere può far tracollare il mercato delle ricaricabili... dato che va a colpire settori di popolazione tradizionalmente con poche risorse economiche.
dantes76
20-01-2005, 12:16
Originariamente inviato da RiccardoS
non serve una volpe per capire che così facendo si risparmia: quando mi son sposato la linea voce non l'ho proprio attivata: 1 cell io, 1 mia moglie e la linea dati adsl tin.it
anche mettendo assieme il costo di queste 3 cose, al mese, pago meno del solo canone che avrei dovuto pagare a telecom (figuriamoci con le telefonate...)
vedi le tasse le abbassano(???)..il prob e' il costo della vita...
Belzebub
20-01-2005, 12:24
Originariamente inviato da Enel
Allora proponiamo una bella tassa annuale sul pc!
shhhhh! non lo dire neanche per scherzo che ti potrebbero prendere sul serio!
piuttosto anzichè affamare il popolo xchè non aumentano le tasse sui beni elitari? che so... se compri un 3000cc benzina, se hai una barca lunga oltre n metri, se sei proprietario di tot appartamenti...
Fabbro76
20-01-2005, 15:01
Originariamente inviato da Belzebub
piuttosto anzichè affamare il popolo xchè non aumentano le tasse sui beni elitari? che so... se compri un 3000cc benzina, se hai una barca lunga oltre n metri, se sei proprietario di tot appartamenti...
Ma in questo modo la destra si contraddirebbe......togliere ai ricchi? Ma perchè quando si può togliere ai più a vantaggio dei pochi? Suvvia!
Originariamente inviato da Belzebub
piuttosto anzichè affamare il popolo xchè non aumentano le tasse sui beni elitari? che so...
1 se compri un 3000cc benzina,
2 se hai una barca lunga oltre n metri,
3 se sei proprietario di tot appartamenti...
ehm...
1) c'è sempre stato anche più restrittivo (da 2000c benzina, 2500cc diesel).
Peccato che era talmente alta (l'iva passava dal 19% al 38%!!) che le industrie italiane hanno avuto la scelta obbligata restando di fatto tagliate fuori dall'esportazione.
L'hanno tolta perchè estremamente penalizzante e non rendeva ciò che dava.
2) esiste.
Oltre i 10m di scafo si immatricolano "imbarcazioni" (mi pare) sotto i 10m "natanti".
3) esistono differenza di prezzi e costi già dalla seconda casa.
Gianpaolo81
20-01-2005, 15:14
Ma non sarebbe più facile investire nella lotta all'evasione fiscale? Lì sì che si potrebbero recuperare entrate molto ingenti che vengono sottratte sistematicamente allo Stato, e magari evitare di ammazzarci continuamente con gli aumenti di benzina, imposte varie, bolli, ecc...
Solo che sarebbe una politica di difficile attuazione e soprattutto "scomoda"....
Originariamente inviato da Gianpaolo81
Ma non sarebbe più facile investire nella lotta all'evasione fiscale? Lì sì che si potrebbero recuperare entrate molto ingenti che vengono sottratte sistematicamente allo Stato, e magari evitare di ammazzarci continuamente con gli aumenti di benzina, imposte varie, bolli, ecc...
Solo che sarebbe una politica di difficile attuazione e soprattutto "scomoda"....
nessun governo ha mai detto (nè potrebbe) dichiararsi a favore dell'evasione.
In realtà un governo di qualunque colore sia non credo possa fare molto in quel senso se non snellire la legislatura per renderla più chiara e semplificare indirettamente le indagini.
Il problema imho è che il fisco è diventato così complesso attualmente che non è raro sentire anche 2 persone esperte dissentire su alcune regole e regolette.
Un sistema del genere si presta facilmente ad essere usato nelle sue "pieghe" ed infatti c'è e prospera un'intera classe di esperti in "paga meno tasse sfuttando ogni interpretazione possibile della legge".
Ovviamente mi riferisco a chi elude delle imposte, per quanto riguarda gli evasori totali il problema è puramente investigativo (Guardia di Finanza)
Lucio Virzì
20-01-2005, 16:07
Originariamente inviato da Gianpaolo81
Ma non sarebbe più facile investire nella lotta all'evasione fiscale? Lì sì che si potrebbero recuperare entrate molto ingenti che vengono sottratte sistematicamente allo Stato, e magari evitare di ammazzarci continuamente con gli aumenti di benzina, imposte varie, bolli, ecc...
Solo che sarebbe una politica di difficile attuazione e soprattutto "scomoda"....
Ma per quello ci sono i condoni tombali, ma che ce frega... ma che c'emporta....
Belzebub
20-01-2005, 17:28
Originariamente inviato da evelon
ehm...
1) c'è sempre stato anche più restrittivo (da 2000c benzina, 2500cc diesel).
Peccato che era talmente alta (l'iva passava dal 19% al 38%!!) che le industrie italiane hanno avuto la scelta obbligata restando di fatto tagliate fuori dall'esportazione.
L'hanno tolta perchè estremamente penalizzante e non rendeva ciò che dava.
2) esiste.
Oltre i 10m di scafo si immatricolano "imbarcazioni" (mi pare) sotto i 10m "natanti".
3) esistono differenza di prezzi e costi già dalla seconda casa.
1) scusa non capisco bene quale è il legame tra tassazioni più elevate per le auto vendute in Italia e una penalizzazione nell'export di auto
2) infatti io sostengo che dovrebbero "aumentare" le tasse ai possesori di natanti a lungo metraggio, il fatto che già ci sia una tassa non comporta che non possa essere aumentata.
3) vedi punto 2) Io sostengo che bisognerebbe aumentare le tasse a chi ha più di che so.. 10 appartamenti piuttosto che aumentarle uniformemente a tutti i possessori di casa.
Putroppo il controllo dell'evasione fiscale in Italia è una pura chimera, ad esempio io conosco molti finanzieri che sono grandi evasori di tasse
Originariamente inviato da evelon
stai parlando di quella sui cellulari?
se non ho letto male già c'è, alcuni vorrebbero "estenderla" anche ai non abbonati (anche se non sò in che modo).
Cmq parliamo in generale: io vorrei una riduzione delle tasse (ancora più consistente dell'attuale che è comunque un inizio).
Ovviamente non essendo nel paese dei balocchi non si possono ridurre a dismisura e quindi se una parte consistente di quei soldi dovrebbe essere presa "tagliando" l'enorme macchina statale una parte ricadrà necessariamente sui cittadini.
Piuttosto che reperire quei soldi con tasse (che sarebbero tutti costretti a pagare indiscriminatamente) preferisco che si mettano delle imposte su beni di consumo.
E dato che non vogliamo (o non dovremmo volere) l'ipertassazione di un settore o addirittura l'affossamento dello stesso è preferibile "spalamare" le imposte (o gli aumenti) su imposte leggere (o leggeri ritocchi) su beni di largo consumo (e su più beni contemporaneamente).
Così si salvaguardia la possibilità di scelta del cittadino di risparmiare se vuole (rinunciando ai beni/servizi in oggetto) e non si penalizza il troppo chi di quei beni vuole usufruire.
Se applicati bene non mi sembra che per accettare questi principi sia necessario uno stomaco particolare, anzi si quadrano i conti senza penalizzare il mercato (o un settore dello stesso).
Il tuo punto di vista, come metodo di politica fiscale, può essere condiviso; il problema risiede, secondo me, nella natura del bene che nel caso di specie si vuole colpire: il cellulare.
Istituire una tassa su un bene che ormai non si può non riconoscere come "necessario", poichè sconsideratamente questo è per noi oggi il telefonino, equivale ad assicurarsi una entrata comoda ,sicura e consistente. Perciò, la libera scelta del cittadino di godere del bene o del servizio, a cui tu facevi riferimento, è sì rispettata nella forma,ma tradita subdolamente nella sostanza.
Poi si potrebbe parlare della curiose cause sociali per le quali oggi il cellulare si è imposto come bene primario; ma di fatto, è questo.
Quindi, tra una politica fiscale basata su una imposizione prevalentemente diretta, ed una che invece si esprima attraverso l'imposizione indiretta o la tassazione di beni irrinunciabili, io non vedo alcuna differenza se non quella che la prima, almeno, da meno la sensazione di essere presi in giro.
Già paghiamo la "tassa per l'autoradio", per il possesso di apparecchi radio-televisivi, etc...: sta diventando sempre più una farsa.
Ciao
Originariamente inviato da Picarus
Quindi, tra una politica fiscale basata su una imposizione prevalentemente diretta, ed una che invece si esprima attraverso l'imposizione indiretta o la tassazione di beni irrinunciabili, io non vedo alcuna differenza se non quella che la prima, almeno, da meno la sensazione di essere presi in giro.
Ciao
Aggiungo anche che una tassa sul cellulare colpisce indistintamente ricchi e poveri, non si ha quindi una tassazione in base alla ricchezza e questo è molto grave.
Originariamente inviato da Belzebub
1) scusa non capisco bene quale è il legame tra tassazioni più elevate per le auto vendute in Italia e una penalizzazione nell'export di auto
2) infatti io sostengo che dovrebbero "aumentare" le tasse ai possesori di natanti a lungo metraggio, il fatto che già ci sia una tassa non comporta che non possa essere aumentata.
3) vedi punto 2) Io sostengo che bisognerebbe aumentare le tasse a chi ha più di che so.. 10 appartamenti piuttosto che aumentarle uniformemente a tutti i possessori di casa.
Putroppo il controllo dell'evasione fiscale in Italia è una pura chimera, ad esempio io conosco molti finanzieri che sono grandi evasori di tasse
1) la ragione la capisci bene se guardi il listino delle auto nuove di qualche anno fà.
Tutte le industrie normalmente progettano modelli di auto rispondenti alle caratteristiche del mercato d'elezione.
Il mercato d'elezione per le industrie nazionali (allora separate) è ovviamente quello italiano e le sue richieste (causa tassazione) erano per lo più per auto di cilindrata piccola e medio piccola mentre all'estero la situazione era più "spalmata" su archi di cilindrate più grandi.
Questa cosa, di fatto, "estraniò" le industrie nazionali dall'esportazione dove potevano contare solo su modelli di fasce basse e medio basse che oltre a consentire bassi margini ne penalizzò fortemente l'immagine.
Solo con il recepimento di alcune direttive si riusci a modificare la cosa.
2) non capisco.
L'UCINA è riuscita faticosamente (con una battaglia durata anni) a far ridurre le tasse (il settore dei natanti da diporto è già molto tassato) per permettere uno sviluppo del mercato e tu proponi di tornare indietro?
Tanto per spiegarmi meglio: grazie alle battaglie dell'UCINA l'Italia è diventata il primo costruttore al mondo di yatch da diporto battendo (questo sì in modo storico) nazioni fortissime come gli USA, GB o Olanda.
Il guadagno del paese in termini di immagine e, soprattutto, soldi e posti di lavoro per un settore che è decollato è innegabile tanto che per contrastarci l'Olanda ha recentemente varato un pacchetto di leggi volte a favorire la sua produzione cantieristica di lusso nel settore yatch.
Anche GB si appresta a questo.
Perdere questo vantaggio sarebbe imho sbagliato.
3) ma le tasse (e non solo quelle, anche acqua etc..) già aumentano tra la prima e la seconda casa (e di conseguenza le altre) quindi ben prima del tuo limite di 10.
In ogni caso considera che per non affossare un settore (con il conseguente suicidio economico o fuga di capitali all'estero) non puoi aumentare oltremisura le tasse e le imposte....devi sempre mantenerti in bilico tra la competitività e l'incasso.
Il controllo dell'evasione è uno dei punti dolenti dell'Italia :(
Originariamente inviato da Enel
Aggiungo anche che una tassa sul cellulare colpisce indistintamente ricchi e poveri, non si ha quindi una tassazione in base alla ricchezza e questo è molto grave.
Infatti non è una tassa, è un'imposta. ;)
ALBIZZIE
20-01-2005, 18:03
Originariamente inviato da Belzebub
1) scusa non capisco bene quale è il legame tra tassazioni più elevate per le auto vendute in Italia e una penalizzazione nell'export di auto
fino agli anni 70-80, quando il mercato auto interno era molto più importante di quanto lo è oggi, ogni costruttore basava la propria produzione privilegiando il proprio. la fiat e tutti gli altri costruttori nazionali si guardavano bene dal produrre auto super motorizzate sapendo bene che le tasse ne avrebbero impedito la diffusione e tuttora nell'immaginario collettivo la famosa cilindrata oltre il 2.000 ha un qualcosa di 'lusso'
azz, eve già ha risposto.
Originariamente inviato da Picarus
Il tuo punto di vista, come metodo di politica fiscale, può essere condiviso; il problema risiede, secondo me, nella natura del bene che nel caso di specie si vuole colpire: il cellulare.
Istituire una tassa su un bene che ormai non si può non riconoscere come "necessario", poichè sconsideratamente questo è per noi oggi il telefonino, equivale ad assicurarsi una entrata comoda ,sicura e consistente. Perciò, la libera scelta del cittadino di godere del bene o del servizio, a cui tu facevi riferimento, è sì rispettata nella forma,ma tradita subdolamente nella sostanza.
Poi si potrebbe parlare della curiose cause sociali per le quali oggi il cellulare si è imposto come bene primario; ma di fatto, è questo.
Quindi, tra una politica fiscale basata su una imposizione prevalentemente diretta, ed una che invece si esprima attraverso l'imposizione indiretta o la tassazione di beni irrinunciabili, io non vedo alcuna differenza se non quella che la prima, almeno, da meno la sensazione di essere presi in giro.
Già paghiamo la "tassa per l'autoradio", per il possesso di apparecchi radio-televisivi, etc...: sta diventando sempre più una farsa.
Ciao
Personalmente ho il cellulare solo per esigenze di lavoro e se cambio lavoro il cellulare finisce i suoi giorni :D ma mi rendo conto di non far testo.
Cmq il discorso che fai tu si può applicare a tanti beni ormai necessari (quanto e più di un cellulare) ed altrettanto diffusi.
Un mezzo di trasporto (auto, moto) è un bene necessario per moltissime persone, un cellulare, un pc, un frigorifero, un condizionatore....etc...
In realtà qualsiasi cosa può essere tassata ma occorre scegliere con intelligenza cosa.
Ed è (dovrebbe essere) il compito di un buon economista.
Originariamente inviato da evelon
Personalmente ho il cellulare solo per esigenze di lavoro e se cambio lavoro il cellulare finisce i suoi giorni :D ma mi rendo conto di non far testo.
Cmq il discorso che fai tu si può applicare a tanti beni ormai necessari (quanto e più di un cellulare) ed altrettanto diffusi.
Un mezzo di trasporto (auto, moto) è un bene necessario per moltissime persone, un cellulare, un pc, un frigorifero, un condizionatore....etc...
In realtà qualsiasi cosa può essere tassata ma occorre scegliere con intelligenza cosa.
Ed è (dovrebbe essere) il compito di un buon economista.
Infatti, il punto è che penso che questa scelta non sia stata tanto intelligente.Furba senz'altro invece...;)
I cell li hanno tutti, bambini compresi
Ciao
ALBIZZIE
20-01-2005, 18:51
cmq alla fine non penso che una mossa così impopolare verrà fatta.
Lucrezio
20-01-2005, 19:10
Originariamente inviato da Enel
Secondo me è una cosa sbagliatissima!
Considerando che la nostra società è basata sul consumismo!
Bisognerebbe favorire il consumo e non castrarlo. :eekk:
Con buona pace dello sviluppo sostenibile... consumiamo e buttiamo via, tanto dell'ambiente chissenesbatte!
Il secondo principio della termodinamica ci assegna un destino tremendo... ma stiamo continuando ad accelerare il corso degli eventi!
Non è possibile continuare ad aumentare i consumi; è ormai NECESSARIO per questioni di sopravvivenza economica e fisica attuare una politica di riduzione degli stessi, di recupero e di sostenibilità!
Avete in mente quegli striscioni "taroccati" che dicevano
"Meno tasse per totti!"
"Meno tasse per titti!"
:asd:
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