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View Full Version : Realtà o immaginazione?


shambler1
18-01-2005, 16:40
Propongo anche qui un tema che ho inserito
nel mio salottino. (http://www.forumfree.net/?t=2729723&view=getlastpost#lastpost)

Prendo spunto da un fatto di cronaca accaduto negli USA.
Essendo gli usa in guerra, gli organizzatori degli spettacoli di wrestling hanno riesumato l'uso di assegnare l'identità dell'arabo cattivo a qualche atleta in modo da creare interesse. Qualcuno però , pur essendo perfettamente normale , non distingue bene fra realtà e finzione:"Khosrow Daivari ha ricevuto delle minacce da un fan sulla sua message board personale.
Il messaggio recitava allincirca così: "Daivari ed Hassan, non fatevi vedere nel raggio di 300 miglia da dove mi trovo, perchè altrimenti nessuno potrà impedirmi di spararvi 3 colpi nel culo con la mia 9 mm! Se non vi piacciono gli States andatevene, prima che qualcuno vi rispedisca nel vostro Medio Oriente dentro una bara! Dunque non state nel raggio di 300 miglia, così io e i miei 15 amici possiamo acquistare biglietti di bordo ring quando venite da noi, senza rischiare di farvi fuori. E non ci importa di finire in galera!".

Il minaccioso fan è stato rintracciato, ed ha detto di essere il cugino di un soldato che attualmente è in Afghanistan con le Forze Speciali.

Daivari si è espresso così: "Io non mi sento di interpretare al 100% un personaggio, perchè mai si costruisce completamente un character quando si crea un ruolo che va in tv. Non è la prima volta che mi succede una cosa del genere, soprattutto da quando le mie origini sono diventate pubbliche". Daivari è infatti originario di Theran, in Iran.

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Questo è un esempio macroscopico nel senso che un adulto lo sa che il wrestling è preparato (anche se è una attività tutt'altro che facile ) e dovrebbe intuire che i personaggi eseguono un copione .
Fa sorridere "l'ingenuità " degli americani,no?
Eppure anche noi siamo condizionati da un meccanismo simile ma più sottile.
Per esempio, quanti di noi attribuirebbero stupidità ad un comico stupido come Alvaro Vitali (ad esempio) e invece doti di grande moralità e saggezza ad altri artisti (fate voi...).
Invece l'immagine è sapientemente costruita, magari da altri, magari allo scopo di intercettare una tendenza della società.
Esiste una fascia di giovani di sinistra che non si riconosce nei partiti dell'arco costituzionale ? Ecco il cantante "alternativo" con la sua voce calda e raffinata e tutti a crederci, quando costui appoggia apertamente le misure penali della legge Urbani ..allora le cose iniziano ad essere più chiare.
L'atleta iranoamericano probabilmente di politica non capisce una sega ed esegue quello che gli sceneggiatori gli dicono di eseguire e non saprebbe nemmeno dire "buonasera" in parsi.
Il comico "stupido" che esaspera la sua faccia dai tratti curiosi davanti alle nudità della attricetta , magari non è per niente stupido e continua a recitare il suo personaggio anche quando lo intervistano.
Nella vita reale non è nemmeno simpatico; è notorio che tanti attori comici siano stati scostanti e depressi. Si diceva la stessa cosa anche di Fernandel, gli abitanti di Brescello non ne parlano volentieri ma pare che l'attore francese sia stato tutt'altro che amichevole.
ci sono due livelli: l'attribuzione all'attore delle caratteristiche del personaggio che egli recita nei film o negli spettacoli e siamo tutti consapevoli che non c'è identità ,no? Stallone come pugile farebbe pietà , Arnold con una pistola in mano in potrebbe sbagliare un elefante e cosi via.
E c'è un secondo livello...