maxsona
18-01-2005, 12:49
Dodge Viper Coupé
Il mito Viper Coupè nacque nel 1992 ad Auburn Hills (Michigan) sotto il marchio Dodge, e si sviluppò in tutta la sua magnificenza con l’introduzione, nel 1996, del modello Viper GTS Coupe. Siamo ora arrivati alla terza generazione di questo modello: inizialmente, questa della Viper fece il suo debutto nel 2003 come auto “aperta”; mentre per il 2006 è attesa la versione Coupè, richiesta a grande voce dai sostenitori di questa splendida auto sparsi in tutto il mondo.
Il design esterno della Dodge Viper SRT10 Coupe (questo il nome completo) è certamente singolare e affascinante: a partire dal tetto, denominato “double-bubble” per il particolare rigonfiamento, simile per l’appunto ad una bolla, che consente a passeggero e guidatore di indossare un casco senza rimanere incastrati nel basso abitacolo; o ancora lo stile unico della coda, con le luci posteriori abbracciate dallo spolier che scende lungo la fiancata, e le striscie bianche longitudinali: tutti dettagli, questi, che corrono alla mente e richiamano la prima, mitica, Viper RT/10 Roadster.
Quando ci troviamo di fronte ad una spider, o anche semplicemente ad una cabrio, molto probabilmente essa deriva da un già esistente modello coupè (ovvero chiuso): per garantire la rigidità torsionale necessaria, che in un modello chiuso è assicurata anche dalla porzione superiore del tetto, nell’omologo aperto si rendono necessari dei robusti irrigidimenti strutturali, che per forza di cose comportano un consistente aggravio di massa. Nel caso di questa Viper SRT10 Coupè, invece, il punto di partenza era già un modello aperto, con valori già ottimi di rigidità strutturale: con l’aggiunta della struttura del tetto, quindi, la nuova versione Coupè diviene ancora più rigida e resistente a torsione e flessione, rispetto alla sua base di partenza.
Dal punto di vista aerodinamico, la nuova coupè di casa Dodge è stata disegnata in modo tale da riuscire ad sviluppare valori di deportanza e di stabilità del retrotreno molto grandi, alle alte velocità, grazie ad un tetto dall’andamento inclinato e ad uno spolier di grandi dimensioni. Le uniche parti di carrozzeria che il Coupè condivide con la Convertible sono il paraurti anteriore, il cofano e le portiere; mentre finestrini posteriori, giro porta, interno posteriore sono completamente nuovi.
Passando all’interno, troviamo un’auto decisamente spartana, in pieno rispetto di tradizioni e filosofia della vere “muscle car” americane. Grande cura tuttavia è stata giustamente dedicata alla strumentazione, con ben 7 differenti indicatori tutti ben leggibili, alcuni disposti sul bordo della plancia; al centro della consolle invece si trovano 2 bocchette per l’aria condizionata (ovviamente di serie), i comandi dell’autoradio e del clima – semplici, ma di facile comprensione.
Un’altra particolarità che differenza la Coupè dalla Convertible è lo schema bicolore degli interni.
Dopo aver analizzato la vettura dal fuori, aprendo il cofano troviamo ciò che differenzia maggiormente la Dodge Viper SRT10 Coupe rispetto alla concorrenza: il suo propulsore fuori dal comune, un 10 cilindri a V di 90° di 8300cc!!! Il blocco motore (testa più basamento) è realizzato interamente in allumino: disposto in posizione longitudinale, assicura alle ruote posteriori poco più di 500cv a 5600giri e 711Nm di coppia a 4200giri, con il 90% del valore di coppia agevolmente sfruttabile fra i 1500 e i 5600 giri.
Agli occhi di un appassionato europeo questo motore può sembrare “sorpassato”, a causa delle 2 sole valvole per cilindro comandate dal vetusto schema ad aste e bilancieri, o per la “linea rossa” del contagiri posta a soli 6000 giri (...basti pensare che un altro famoso V10 marchiato BMW arriva ad 8250!), o il rapporto di compressione fermo a 9,6:1; ma il rapporto corsa\alesaggio prossimo ad 1 assicura a questo motore “quadro” una buona capacità di salire di giri.
La spinta viene trasferita alle ruote posteriore tramite un cambio manuale Tremec a 6 marce; il sistema di frenata è costituito sia all’anteriore sia al posteriore da pinze Brembo a 4 pistoncini e dischi da 356 mm autoventilati. Viene inoltre fornito di serie l’ABS.
Le sospensioni della Viper Coupè sono in alluminio di tipo “indipendente”, con schema a quadrilatero e barre anti-rollio all’anteriore e al posteriore.
La potenza del poderoso V10 viene gestita da un differenziale a slittamento limitato, unica sorta di “aiuto” concesso al guidatore per domare questi cinquecento, selvaggi puledri americani, poichè l’auto è sprovvista di ogni controllo elettronico di trazione o stabilità.
Le dimensioni dell’auto infine sono davvero abbondanti, arrivando a quasi 4,5 metri in lunghezza e 1,9 metri in larghezza.
Il risultato di tutto questo mix è una super-car oltremodo sportiva, esuberante, che fa del suo peso ridotto rispetto alla concorrenza (1550kg, a dispetto dell’enorme motore) la sua arma vincente contro avversarie europee ben più raffinate ma anche pesanti.
La commercializzazione è prevista inizialmente negli USA per l’autunno 2005, e con molta probabilità anche in Europa nei primi mesi del 2006.
http://www.dazeroacento.com/public/immagini/viper_12012005_big_1.jpg
http://www.dazeroacento.com/public/immagini/viper_12012005_big_2.jpg
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Dazeroacento.com (http://www.dazeroacento.com)
Il mito Viper Coupè nacque nel 1992 ad Auburn Hills (Michigan) sotto il marchio Dodge, e si sviluppò in tutta la sua magnificenza con l’introduzione, nel 1996, del modello Viper GTS Coupe. Siamo ora arrivati alla terza generazione di questo modello: inizialmente, questa della Viper fece il suo debutto nel 2003 come auto “aperta”; mentre per il 2006 è attesa la versione Coupè, richiesta a grande voce dai sostenitori di questa splendida auto sparsi in tutto il mondo.
Il design esterno della Dodge Viper SRT10 Coupe (questo il nome completo) è certamente singolare e affascinante: a partire dal tetto, denominato “double-bubble” per il particolare rigonfiamento, simile per l’appunto ad una bolla, che consente a passeggero e guidatore di indossare un casco senza rimanere incastrati nel basso abitacolo; o ancora lo stile unico della coda, con le luci posteriori abbracciate dallo spolier che scende lungo la fiancata, e le striscie bianche longitudinali: tutti dettagli, questi, che corrono alla mente e richiamano la prima, mitica, Viper RT/10 Roadster.
Quando ci troviamo di fronte ad una spider, o anche semplicemente ad una cabrio, molto probabilmente essa deriva da un già esistente modello coupè (ovvero chiuso): per garantire la rigidità torsionale necessaria, che in un modello chiuso è assicurata anche dalla porzione superiore del tetto, nell’omologo aperto si rendono necessari dei robusti irrigidimenti strutturali, che per forza di cose comportano un consistente aggravio di massa. Nel caso di questa Viper SRT10 Coupè, invece, il punto di partenza era già un modello aperto, con valori già ottimi di rigidità strutturale: con l’aggiunta della struttura del tetto, quindi, la nuova versione Coupè diviene ancora più rigida e resistente a torsione e flessione, rispetto alla sua base di partenza.
Dal punto di vista aerodinamico, la nuova coupè di casa Dodge è stata disegnata in modo tale da riuscire ad sviluppare valori di deportanza e di stabilità del retrotreno molto grandi, alle alte velocità, grazie ad un tetto dall’andamento inclinato e ad uno spolier di grandi dimensioni. Le uniche parti di carrozzeria che il Coupè condivide con la Convertible sono il paraurti anteriore, il cofano e le portiere; mentre finestrini posteriori, giro porta, interno posteriore sono completamente nuovi.
Passando all’interno, troviamo un’auto decisamente spartana, in pieno rispetto di tradizioni e filosofia della vere “muscle car” americane. Grande cura tuttavia è stata giustamente dedicata alla strumentazione, con ben 7 differenti indicatori tutti ben leggibili, alcuni disposti sul bordo della plancia; al centro della consolle invece si trovano 2 bocchette per l’aria condizionata (ovviamente di serie), i comandi dell’autoradio e del clima – semplici, ma di facile comprensione.
Un’altra particolarità che differenza la Coupè dalla Convertible è lo schema bicolore degli interni.
Dopo aver analizzato la vettura dal fuori, aprendo il cofano troviamo ciò che differenzia maggiormente la Dodge Viper SRT10 Coupe rispetto alla concorrenza: il suo propulsore fuori dal comune, un 10 cilindri a V di 90° di 8300cc!!! Il blocco motore (testa più basamento) è realizzato interamente in allumino: disposto in posizione longitudinale, assicura alle ruote posteriori poco più di 500cv a 5600giri e 711Nm di coppia a 4200giri, con il 90% del valore di coppia agevolmente sfruttabile fra i 1500 e i 5600 giri.
Agli occhi di un appassionato europeo questo motore può sembrare “sorpassato”, a causa delle 2 sole valvole per cilindro comandate dal vetusto schema ad aste e bilancieri, o per la “linea rossa” del contagiri posta a soli 6000 giri (...basti pensare che un altro famoso V10 marchiato BMW arriva ad 8250!), o il rapporto di compressione fermo a 9,6:1; ma il rapporto corsa\alesaggio prossimo ad 1 assicura a questo motore “quadro” una buona capacità di salire di giri.
La spinta viene trasferita alle ruote posteriore tramite un cambio manuale Tremec a 6 marce; il sistema di frenata è costituito sia all’anteriore sia al posteriore da pinze Brembo a 4 pistoncini e dischi da 356 mm autoventilati. Viene inoltre fornito di serie l’ABS.
Le sospensioni della Viper Coupè sono in alluminio di tipo “indipendente”, con schema a quadrilatero e barre anti-rollio all’anteriore e al posteriore.
La potenza del poderoso V10 viene gestita da un differenziale a slittamento limitato, unica sorta di “aiuto” concesso al guidatore per domare questi cinquecento, selvaggi puledri americani, poichè l’auto è sprovvista di ogni controllo elettronico di trazione o stabilità.
Le dimensioni dell’auto infine sono davvero abbondanti, arrivando a quasi 4,5 metri in lunghezza e 1,9 metri in larghezza.
Il risultato di tutto questo mix è una super-car oltremodo sportiva, esuberante, che fa del suo peso ridotto rispetto alla concorrenza (1550kg, a dispetto dell’enorme motore) la sua arma vincente contro avversarie europee ben più raffinate ma anche pesanti.
La commercializzazione è prevista inizialmente negli USA per l’autunno 2005, e con molta probabilità anche in Europa nei primi mesi del 2006.
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