alex10
13-01-2005, 11:07
Ho trovato questo articolo interessante .......
----------------
Tra fuochi d'artificio ed annunci roboanti è finalmente partito il calcio a pagamento per i poveri appassionati rimasti fino a ora esclusi dalle esose tariffe satellitari. Ieri mattina nei centri Mediaworld le tessere "premium" e i decoder a 69 euro sono spariti in un lampo, nonostante il cartello ricordasse la necessità di essere in regola con il canone 2005 per usufruire dello sconto governativo di 70 euro per l’acquisto di un decoder che al massimo ne vale 30 (ma questa è un’altra storia). Tessere introvabili anche dai giornalai e nelle tabaccherie, in cui l’arrivo è previsto per il 22 Gennaio e gli esercenti sono già furiosi per il «vergognoso margine di guadagno che ci hanno riservato». Insomma un successo, anche se limitato ai pochi numeri dovuti ad una macchina distributiva che sta muovendo i primi passi.
L’incredibile celerità con cui molti italiani si sono recati alla posta per adempiere al proprio dovere di bravi cittadini è indubbiamente il primo paradossale risultato di questa iniziativa, e già risuona nelle nostre orecchie la voce del ministro Maurizio Gasparri mentre si vanta di aver portato, alla modica cifra di 240 milioni di euro, qualche migliaio di italiani a mettersi in regola con il canone. Quello che forse non ci si aspettava è invece la celerità con cui alcuni "bravi ragazzi" si sono messi all’opera per fornire tessere "alternative" con cui inondare le strade in un futuro prossimo, visto che usare i sistemi di crittografia utilizzati dai due principali player, Nagravision e Irdeto, equivale a mettere Riccardo Schicchi a guardia del coniuge (ma anche questa è una storia a parte). E’ infatti risaputo come l’unico attualmente in grado di resistere con efficacia all’attacco dei "cracker" informatici sia il sistema Nds, di proprietà di quel Rupert Murdoch che non sta di certo guardando con piacere questo sconvolgimento delle regole a partita iniziata, e che non T perderebbe l’occasione per rendere la pariglia.
E’ forse anche per questo che mentre la carta "Premium" di Mediaset viene venduta a prezzo pieno, la "Cartapiù" di La7 permette di vedere tutte le partite del circuito gratuitamente sino all’8 Aprile. Un'altra ragione potrebbe comunque essere trovata nel differente circuito offerto dai due player: mentre infatti Mediaset concentra la sua offerta nelle tre grandi città, dove la copertura comincia ad essere affidabile, è indubbio come le squadre del circuito La7 abbiano ancora problemi di copertura del segnale, tranne forse Firenze e Bologna. Problemi che comunque affliggeranno molti utenti il cui sistema di antenna non sia adeguato alla ricezione del segnale. Non basta infatti la "copertura", occorre anche che il sistema di antenna sia adeguato e mentre gli utenti meridionali non avranno molte difficoltà a sistemarsi l’antenna singola, quelli del nord con problemi di ricezione dovranno sudare non poco a convincere il condominio ad un adeguamento di quella in essere, adeguamenti che notoriamente hanno un costo ben più elevato del risparmio rispetto all’offerta Sky.
Dove sia poi tutto questo gran risparmio non si riesce proprio a capire: 3 euro per 4 partite al mese fanno 12 euro, se poi aggiungiamo anticipi e posticipi superiamo senza problemi i 16 euro dell’offerta Sky sport, che comunque offre anche il Basket, il Football americano, il Calcio internazionale, il Golf, ecc. Fatti i conti, alla fine potremmo ritrovarci a spendere di più. Non vorremmo fare il lavoro degli altri, ma se Sky rinuncerà ad una politica che obbliga all’acquisto del famigerato "pacchetto base" cui pochi sono effettivamente interessati e si metterà a vendere i pacchetti sport a prezzi anche di poco superiori alla "concorrenza", il giocattolo terrestre potrebbe incepparsi ben presto. Anche perché Sky potrebbe richiedere di usufruire anch’essa del contributo, visto che attualmente i confini del cosiddetto "terrestre" (che viaggia dai meno 10 metri del segnale Fastweb sino ai 2.500 metri di altezza delle baite alpine che comunque pagano il canone) non sono definiti, e Sky non è propriamente una tv marziana.
Piuttosto, ora si apre il problema dei bar e dei ristoranti che pagano cifre abbastanza alte per vedere le partite. Chi potrà proibire loro di chiudere l’oneroso contratto satellitare per dotarsi di una più conveniente "prepagata"? Insomma, un vero vaso di Pandora, i cui mali ancora non hanno cessato di dispiegarsi, e che rischia comunque di travolgere sia il sistema televisivo che quello calcistico. Perché poi ogni utente sintonizzato sulla pay Tv è comunque un utente in meno sulle emittenti in chiaro, e pare che Mediaset stia meditando la chiusura di Rete4 sul Dtt durante le partite per liberare un canale da dedicare alla pay per view. Una vera e propria nemesi.
----------------
Tra fuochi d'artificio ed annunci roboanti è finalmente partito il calcio a pagamento per i poveri appassionati rimasti fino a ora esclusi dalle esose tariffe satellitari. Ieri mattina nei centri Mediaworld le tessere "premium" e i decoder a 69 euro sono spariti in un lampo, nonostante il cartello ricordasse la necessità di essere in regola con il canone 2005 per usufruire dello sconto governativo di 70 euro per l’acquisto di un decoder che al massimo ne vale 30 (ma questa è un’altra storia). Tessere introvabili anche dai giornalai e nelle tabaccherie, in cui l’arrivo è previsto per il 22 Gennaio e gli esercenti sono già furiosi per il «vergognoso margine di guadagno che ci hanno riservato». Insomma un successo, anche se limitato ai pochi numeri dovuti ad una macchina distributiva che sta muovendo i primi passi.
L’incredibile celerità con cui molti italiani si sono recati alla posta per adempiere al proprio dovere di bravi cittadini è indubbiamente il primo paradossale risultato di questa iniziativa, e già risuona nelle nostre orecchie la voce del ministro Maurizio Gasparri mentre si vanta di aver portato, alla modica cifra di 240 milioni di euro, qualche migliaio di italiani a mettersi in regola con il canone. Quello che forse non ci si aspettava è invece la celerità con cui alcuni "bravi ragazzi" si sono messi all’opera per fornire tessere "alternative" con cui inondare le strade in un futuro prossimo, visto che usare i sistemi di crittografia utilizzati dai due principali player, Nagravision e Irdeto, equivale a mettere Riccardo Schicchi a guardia del coniuge (ma anche questa è una storia a parte). E’ infatti risaputo come l’unico attualmente in grado di resistere con efficacia all’attacco dei "cracker" informatici sia il sistema Nds, di proprietà di quel Rupert Murdoch che non sta di certo guardando con piacere questo sconvolgimento delle regole a partita iniziata, e che non T perderebbe l’occasione per rendere la pariglia.
E’ forse anche per questo che mentre la carta "Premium" di Mediaset viene venduta a prezzo pieno, la "Cartapiù" di La7 permette di vedere tutte le partite del circuito gratuitamente sino all’8 Aprile. Un'altra ragione potrebbe comunque essere trovata nel differente circuito offerto dai due player: mentre infatti Mediaset concentra la sua offerta nelle tre grandi città, dove la copertura comincia ad essere affidabile, è indubbio come le squadre del circuito La7 abbiano ancora problemi di copertura del segnale, tranne forse Firenze e Bologna. Problemi che comunque affliggeranno molti utenti il cui sistema di antenna non sia adeguato alla ricezione del segnale. Non basta infatti la "copertura", occorre anche che il sistema di antenna sia adeguato e mentre gli utenti meridionali non avranno molte difficoltà a sistemarsi l’antenna singola, quelli del nord con problemi di ricezione dovranno sudare non poco a convincere il condominio ad un adeguamento di quella in essere, adeguamenti che notoriamente hanno un costo ben più elevato del risparmio rispetto all’offerta Sky.
Dove sia poi tutto questo gran risparmio non si riesce proprio a capire: 3 euro per 4 partite al mese fanno 12 euro, se poi aggiungiamo anticipi e posticipi superiamo senza problemi i 16 euro dell’offerta Sky sport, che comunque offre anche il Basket, il Football americano, il Calcio internazionale, il Golf, ecc. Fatti i conti, alla fine potremmo ritrovarci a spendere di più. Non vorremmo fare il lavoro degli altri, ma se Sky rinuncerà ad una politica che obbliga all’acquisto del famigerato "pacchetto base" cui pochi sono effettivamente interessati e si metterà a vendere i pacchetti sport a prezzi anche di poco superiori alla "concorrenza", il giocattolo terrestre potrebbe incepparsi ben presto. Anche perché Sky potrebbe richiedere di usufruire anch’essa del contributo, visto che attualmente i confini del cosiddetto "terrestre" (che viaggia dai meno 10 metri del segnale Fastweb sino ai 2.500 metri di altezza delle baite alpine che comunque pagano il canone) non sono definiti, e Sky non è propriamente una tv marziana.
Piuttosto, ora si apre il problema dei bar e dei ristoranti che pagano cifre abbastanza alte per vedere le partite. Chi potrà proibire loro di chiudere l’oneroso contratto satellitare per dotarsi di una più conveniente "prepagata"? Insomma, un vero vaso di Pandora, i cui mali ancora non hanno cessato di dispiegarsi, e che rischia comunque di travolgere sia il sistema televisivo che quello calcistico. Perché poi ogni utente sintonizzato sulla pay Tv è comunque un utente in meno sulle emittenti in chiaro, e pare che Mediaset stia meditando la chiusura di Rete4 sul Dtt durante le partite per liberare un canale da dedicare alla pay per view. Una vera e propria nemesi.