MAREMOTO: INDONESIA CHIEDE RITIRO STRANIERI ENTRO TRE MESI

[Paganetor]

da Ansa.it

GIAKARTA - L'Indonesia intende chiedere il ritiro delle forze militari e delle organizzazioni umanitarie straniere impegnate nelle operazioni di soccorso nel nord dell'isola di Sumatra, al massimo entro tre mesi: lo ha detto a Giakarta il segretario di Stato Sudi Silalahi al termine di una seduta straordinaria del governo.
''Noi siamo molto grati della solidarieta' ottenuta dalla comunita' internazionale - ha spiegato Silalahi - ma il governo e' deciso a completare con le proprie forze le operazioni di soccorso''.

Il ministro della Difesa Juwono Sudarsono, ha aggiunto che ''e' giunto il momento per l'Indonesia di accelerare i propri sforzi nella zona di Banda Aceh, perche' e' fondamentale utilizzare il nostro potenziale domestico''. A questo scopo nella zona disastrata saranno dislocati tre nuovi battaglioni dell'esercito, 1.000 cadetti dell'accademia militare ed un reparto mobile della polizia, quest'ultimo appena giunto a Banda Aceh.
La decisione del governo giunge a poche ore dall'annuncio da parte del comandante del'esercito di voler introdurre un permesso speciale di due settimane per tutti gli operatori umanitari stranieri (che sono ormai alcune migliaia) che stanno operando nella zona di Banda Aceh: ''Lo facciamo solo per garantire la loro sicurezza'', ha spiegato il generale Endriartono Sutarto, che ha segnalato il pericolo di azioni dimostrative contro gli operatori internazionali da parte dei ribelli indipendentisti del ''Movimento per Aceh libera'' (Gam) che dal 1976 combattono nel distretto del nord contro l'esercito regolare. Prima del disastro del 26 dicembre l'intera zona di Banda Aceh era interdetta dal governo a tutti i cittadini stranieri.





non so che pensare...

sarà proprio "vi chiediamo di andare via per non farvi rischiare la pelle" o "levatevi dalle palle che ci avete già rotto abbastanza venendo a frugare tra i cavoli nostri"?

[Nevermind]

O forse gli indonesiani sanno che nessuno fa niente per niente o per fare bella figura.

Saluti.

[Paganetor]

Originariamente inviato da filippom
Orgoglio nazionale?


nel caso sarebbe "coglionaggine nazionale"... scusa la franchezza, ma se io fossi con il culo per terra e qualcuno si offrisse di aiutarmi e il mio governo dicesse "no, ci penso io, andatevene" e poi invece resto col culo per terra... be', mi girerebbero parecchio!

[Paganetor]

Originariamente inviato da Nevermind
O forse gli indonesiani sanno che nessuno fa niente per niente o per fare bella figura.

Saluti.


:confused:

[bluelake]

Originariamente inviato da Nevermind
O forse gli indonesiani sanno che nessuno fa niente per niente o per fare bella figura.
se non ricordo male, lo dissero fin dai primissimi giorni dopo il maremoto...

[Nevermind]

Originariamente inviato da Paganetor
nel caso sarebbe "coglionaggine nazionale"... scusa la franchezza, ma se io fossi con il culo per terra e qualcuno si offrisse di aiutarmi e il mio governo dicesse "no, ci penso io, andatevene" e poi invece resto col culo per terra... be', mi girerebbero parecchio!

Beh comunque potrebbe essere benissimo un problema di sicurezza.

Magari non volgiono complicazioni...figuriamoci che macello se venisse fatto un attentato a qualche gruppo di stranieri...

Così oltre allo tzunami anche una simil guerra...

Saluti.

[juninho85]

sezione attualita:O

[cerbert]

Infatti, lo adotto io questo thread.
:D

[juninho85]

IO C EEEEEEEEEERO:ops2:

[Paganetor]

Originariamente inviato da cerbert
Infatti, lo adotto io questo thread.
:D


hai ragione, scusa... è che purtroppo la tua sezione la associoo a "politica", dimenticandomi tutto il resto... :fagiano:



per gli altri commenti, io non ci vedo tutta questa malafede nell'aiutare la gente... cavoli, cosa possono chiedere in cambio (leggi "ricatto") all'Indonesia? non hanno il petrolio (giusto? :confused: ), sono turistici e basta...

insomma, non deve esserci per forza sempre qualcosa sotto...

[Paganetor]

Originariamente inviato da juninho85
IO C EEEEEEEEEERO:ops2:


:ciapet:

[juninho85]

Originariamente inviato da Paganetor
:ciapet:
ti tengo sott occhio eh:nonsifa::D

[Paganetor]

Originariamente inviato da juninho85
ti tengo sott occhio eh:nonsifa::D


:eek:

























:ciapet: :ciapet: :ciapet: :ciapet:

[juninho85]

Originariamente inviato da Paganetor
:eek:
:ciapet: :ciapet: :ciapet: :ciapet:
:spam:

[cerbert]

Ragaaaaazzziiiii....

:mbe:

[batmone]

Al di là delle motivazioni magari anche valide per le quali protestano (meno valide se lo fanno con la violenza), ...se il problema sono dei ribelli che difronte ad una simile tragedia pensano di poterne approfittare per punire qualche occidentale venuto ad aiutare il loro popolo, al di là di opportunismi più o meno reali di questi ultimi, ...sono gli stessi ribelli che compiono un atto disumano e forse il primo impegno dovrebbe essere quello di assicurarli alla giustizia locale una volta per tutte (sempre che abbia l'interesse e la capacità di farlo, altrimenti non esiterei a chiedere aiuto alla comunità int.le/ONU).
Possibilie che difronte ad una tragedia di queste proporzioni che ha conivolto tutto il pianeta debbano prevalere le divisioni politiche, raziali, religiose? C'è un tempo per combattere e un tempo per deporre le armi, ...adesso mi pare ci debba essere quello di tirarsi tutti su le maniche e lavorare fianco a fianco per ricostruire (o per contribuire economicamente a farlo), ...magari alla fine potremmo cogliere l'occasione per sederci davanti ad un tavolo e capire che ogni divisione che alberga nelle nostre menti, davvero non risiede nei ns cuori.

...ma forse tutto questo odio fa parte della natura dell'essere umano e quindi ci saranno sempre teorie/pratiche del sospetto e della violenza che lotteranno le une contro le altre semplicemente per sopravvivere a scapito dei propri simili.

[kaioh]

se non sbaglio in quelle zone ci sono sempre state scaramuccie tra esercito e gruppi locali , forse vogliono avere mano libera senza avere tra le scatole personale umanitario internazionale che come sanno bene rapprensentano un problema .