teogros
09-01-2005, 10:56
http://www.tgcom.it/sport/articoli/articolo237465.shtml
A un anno esatto dal suo annuncio di un rientro all'attività agonistica, l'olimpionico Jury Chechi ha reso noto il suo secondo ritiro dalle competizioni. "Come in tutte le cose ci deve essere una fine - ha detto nell'ambito di uno stage di ginnastica a Fai - e questo per me è il momento migliore per dire basta. Ho 35 anni, cinque campionati del mondo, due medaglie olimpiche, una d'oro e una di bronzo: ora mi fermo e mi riposo un po'".
Lo scenario è lo stesso, quello di Fai della Paganella, in Trentino. Ma se un anno fa, con il suo annuncio di un rientro in vista delle Olimpiadi aveva stupito tutti, questa volta, quella del secondo ritiro è solo la conferma a una notizia che in fondo era nell'aria già dal giorno dopo l'incredibile bronzo conquistato ad Atene, tra lo scetticismo di molti.
In questi giorni il campione sta conducendo nel Palasport della località turistica trentina uno stage di ginnastica per una trentina di giovani atleti provenienti da varie regioni d'Italia. Nel corso di una festa organizzata per lui, ospite fedele di Fai, Chechi ha dichiarato ai microfoni del Tg regionale Rai che "come in tutte le cose ci deve essere una fine e questo per me è il momento migliore per dire basta". Il bronzo di Atene è stato il coronamento di un sogno, una rivincita contro la malasorte che gli aveva fatto perdere due appuntamenti olimpici (Barcellona '92 e Sydney 2000) a causa di gravissimi infortuni. Un bronzo peraltro ottenuto con un esercizio che, come Chechi non ha mancato di sottolineare, alcuni giudici della giuria gli hanno confidato "poteva valere tranquillamente l'oro o almeno l'argento".
:ave:
:(
A un anno esatto dal suo annuncio di un rientro all'attività agonistica, l'olimpionico Jury Chechi ha reso noto il suo secondo ritiro dalle competizioni. "Come in tutte le cose ci deve essere una fine - ha detto nell'ambito di uno stage di ginnastica a Fai - e questo per me è il momento migliore per dire basta. Ho 35 anni, cinque campionati del mondo, due medaglie olimpiche, una d'oro e una di bronzo: ora mi fermo e mi riposo un po'".
Lo scenario è lo stesso, quello di Fai della Paganella, in Trentino. Ma se un anno fa, con il suo annuncio di un rientro in vista delle Olimpiadi aveva stupito tutti, questa volta, quella del secondo ritiro è solo la conferma a una notizia che in fondo era nell'aria già dal giorno dopo l'incredibile bronzo conquistato ad Atene, tra lo scetticismo di molti.
In questi giorni il campione sta conducendo nel Palasport della località turistica trentina uno stage di ginnastica per una trentina di giovani atleti provenienti da varie regioni d'Italia. Nel corso di una festa organizzata per lui, ospite fedele di Fai, Chechi ha dichiarato ai microfoni del Tg regionale Rai che "come in tutte le cose ci deve essere una fine e questo per me è il momento migliore per dire basta". Il bronzo di Atene è stato il coronamento di un sogno, una rivincita contro la malasorte che gli aveva fatto perdere due appuntamenti olimpici (Barcellona '92 e Sydney 2000) a causa di gravissimi infortuni. Un bronzo peraltro ottenuto con un esercizio che, come Chechi non ha mancato di sottolineare, alcuni giudici della giuria gli hanno confidato "poteva valere tranquillamente l'oro o almeno l'argento".
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