View Full Version : Fecondazione, il governo si costituisce contro il referendum
ROMA - La decisione del governo di costituirsi davanti alla Corte Costituzionale contro i referendum sulla procreazione assistita riaccende lo scontro politico. E non solo dal fronte dei promotori, ma anche all'interno della maggioranza. A sollevare perplessità è anche l ministro delle Pari opportunità Stefania Prestigiacomo, che insiste sulla necessità di modificare la legge in Parlamento e considera i quesiti ammissibili. E dall'esponente di Forza Italia arriva l'invito ad affrontare la controversa questione in parlamento visto che i quesiti posti dai referendum "sono fondati".
Contro la decisione del governo scendono in campo oltre a Capezzone anche gli altri promotori dei referendum, i Verdi e i Ds, mentre a difenderne la scelta è gran parte della maggioranza. Con l'eccezione dei laici della Cdl, come il vice presidente della Camera Alfredo Biondi, secondo il quale non si tratta di "una buona notizia di inizio di anno per l'esecutivo".
A ritenerla una scelta inopportuna è anche Chiara Moroni del Nuovo Psi: "E' inappropriata" dice spiegando che oltre tutto "è una legge di iniziativa popolare e non governativa" e quindi senza alcun diritto di "interferire" sulla legge. Toni più bassi per la leghista Carolina Lussana che più diplomaticamente, pur difendendo la legge, resta favorevole alla possibilità che siano i cittadini a dire l'ultima parola sulle norme della delicate e importanti della legge sulla fecondazione che deve salvaguardare i diritti del nascituro. Più secco e diretto il commento di Alessandra Mussolini. Secondo la leader di Alternativa sociale il governo è stato costretto a costituirsi contro il referendum per paura di una vittoria del referendum e di restare quindi senza legge.
A recriminare anche il Pri che critica la decisione del governo come "legittima ma inopportuna". Tra i promotori dei quesiti, oltre Capezzone, attaccano anche Antonio Del Pennino (Pri) e Lanfranco Turci (Ds), stupiti dalla "grave" decisione che dimostra chiaramente la volontà del governo a non voler cambiare la legge e che dimostra così di essere "spaventato dalla prospettiva del referendum".
E nel centrosinistra il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, è convinto che "il governo teme che i cittadini possano bocciare una pessima legge" aggiungendo che però la scelta conferma il segno della "deriva antidemocratica" dell'esecutivo.
A fianco del governo per l'Udc si schierano Dorina Bianchi e Olimpia Tarzia che ritengono giusta la decisione. "Sarà pure inusuale - dice quest'ultima - ma quanto mai opportuna" e che rappresenta un chiaro segnale di volersi assumersi la responsabilità su un tema così delicato come il diritto alla vita". Sulla stessa linea il parere espresso per An da Riccardo Pedrizzi che definisce la scelta governativa "una sacrosanta e doverosa scelta di coerenza".
A smorzare i toni è il forzista Francesco Giro, secondo il quale l'obiettivo del governo è quello di difendere "un presidio invalicabile di valori che i cinque quesiti referendari mettono a rischio", rassicurando sul fatto che l'esecutivo non intende "scoraggiare l'impegno di chi oggi vuole migliorare la legge".
ci vogliono levare pure questo... poi su una delle leggi peggiori che sia state fatte
che bella cosa questo governo:rolleyes:
Battersi contro i supermercati di bambini vi sembra una cosa vergognosa?:rolleyes: :rolleyes:
Originariamente inviato da Spytek
Battersi contro i supermercati di bambini vi sembra una cosa vergognosa?:rolleyes: :rolleyes:
Non è un supermercato di bambini quello che questa legge vieta, vieta semplicemente un diritto fondamentale, cioè quello della libertà dell'individuo.
Originariamente inviato da DNA_RNA
Non è un supermercato di bambini quello che questa legge vieta, vieta semplicemente un diritto fondamentale, cioè quello della libertà dell'individuo.
Bravo l'ignorante:rolleyes:
Questa è una legge che vuole mettere una minimo di ordine in un settore della scienza potenzialmente nocivo. E' giusto che si basi su dei valori cristiani, perché su questi ci siamo sempre basati, e se non ci basassimo su qualcosa di concreto e che ha avuto funzione di guida dell nostra civiltà, beh, tutto diventerebbe relativo, facendo sprofondare tutto nel caos.
-kurgan-
07-01-2005, 07:18
Originariamente inviato da Spytek
E' giusto che si basi su dei valori cristiani, perché su questi ci siamo sempre basati, e se non ci basassimo su qualcosa di concreto e che ha avuto funzione di guida dell nostra civiltà, beh, tutto diventerebbe relativo, facendo sprofondare tutto nel caos.
io non so cosa ne pensi chi sta in parlamento, ma me ne strasbatto dei valori cristiani.
senza offesa per i cristiani, naturalmente.
per fortuna un minimo di liberta' di pensiero esiste ancora.
Lucio Virzì
07-01-2005, 09:21
Originariamente inviato da Spytek
Bravo l'ignorante:rolleyes:
Ecco cosa succede a permettere a certe persone di rappresentare l'Italia; ci si sente in diritto di poter offendere il prossimo. :rolleyes:
Per quanto concerne l'argomento del thread: sono senza vergogna.
Vorrebbero contrastare anche la possibilità di avere decisioni popolari, evidentemente SANNO di non avere più dietro la maggioranza del paese.
LuVi
Originariamente inviato da Spytek
Bravo l'ignorante:rolleyes:
Cerbert è stato molto chiaro su questo tipo di insulti (vedi regolamento ad hoc della sezione politica)... dare dell'ignorante a qualcuno mascherandolo con la scusa del "nel senso che ignora" non regge...
Segnalato ai mod di sezione...
Originariamente inviato da Spytek
Bravo l'ignorante:rolleyes:
Questa è una legge che vuole mettere una minimo di ordine in un settore della scienza potenzialmente nocivo. E' giusto che si basi su dei valori cristiani, perché su questi ci siamo sempre basati, e se non ci basassimo su qualcosa di concreto e che ha avuto funzione di guida dell nostra civiltà, beh, tutto diventerebbe relativo, facendo sprofondare tutto nel caos.
Perchè devi imporre dei valori a chi non crede in questi?
perchè devi limitare la libertà individuale di tutti in nome di valori non condivisi da tutti?
Ciaozzz
Originariamente inviato da CYRANO
Perchè devi imporre dei valori a chi non crede in questi?
perchè devi limitare la libertà individuale di tutti in nome di valori non condivisi da tutti?
vaticano vicino?
;)
jesusquintana
07-01-2005, 11:33
ha ragione luvi.
Originariamente inviato da DNA_RNA
Non è un supermercato di bambini quello che questa legge vieta, vieta semplicemente un diritto fondamentale, cioè quello della libertà dell'individuo.
Giusto, la libertà prima di tutto!
Anch'io voglio la possibilità di detenere liberamente un'arma in casa e difendere a tutti i costi la sicurezza della stessa contro malintenzionati e delinquenti che vanno a rubare in casa della gente onesta!
Senza ovviamente finire sotto processo io al posto del farabutto...come si usa qui in italia dopotutto...
jumpermax
07-01-2005, 11:59
Originariamente inviato da Spytek
Bravo l'ignorante:rolleyes:
Questa è una legge che vuole mettere una minimo di ordine in un settore della scienza potenzialmente nocivo. E' giusto che si basi su dei valori cristiani, perché su questi ci siamo sempre basati, e se non ci basassimo su qualcosa di concreto e che ha avuto funzione di guida dell nostra civiltà, beh, tutto diventerebbe relativo, facendo sprofondare tutto nel caos.
Gli insulti ad altri utenti del forum non sono ammessi. Considerati ammonito, al prossimo sei sospeso.
Originariamente inviato da Spytek
E' giusto che si basi su dei valori cristiani, perché su questi ci siamo sempre basati, e se non ci basassimo su qualcosa di concreto e che ha avuto funzione di guida dell nostra civiltà, beh, tutto diventerebbe relativo, facendo sprofondare tutto nel caos.
Scusa ma ti rendi conto che dici che un valore è una cosa concreta?
Un valore è un'astrazione di comportamento ottimale, mica una cosa concreta!
Concreti sono i comportamenti individuali delle persone che accettano o meno di questi valori, quella è l'unica cosa concreta.
Che i valori cristiani poi abbiano avuto funzione di guida.....mmmmm.....direi più strada che guida.
Il discorso del "perché su questi ci siamo sempre basati", scusa tanto, ma proprio non tiene: il mondo che c'è stato prima di ora è stato pieno di errori ed orrori cmq.
Cmq lascio alle donne il diritto di discutere sulle loro caratteristiche proprie. Io non ci metto mano :)
jumpermax
07-01-2005, 12:09
Originariamente inviato da lowenz
Scusa ma ti rendi conto che dici che un valore è una cosa concreta?
Un valore è un'astrazione di comportamento ottimale, mica una cosa concreta!
Concreti sono i comportamenti individuali delle persone che accettano o meno di questi valori, quella è l'unica cosa concreta.
Che i valori cristiani poi abbiano avuto funzione di guida.....mmmmm.....direi più strada che guida.
Il discorso del "perché su questi ci siamo sempre basati", scusa tanto, ma proprio non tiene: il mondo che c'è stato prima di ora è stato pieno di errori ed orrori cmq.
Cmq lascio alle donne il diritto di discutere sulle loro caratteristiche proprie. Io non ci metto mano :)
Stavolta poi la discussione sulla legge passa in secondo piano: anche chi è a favore della legge 40 ha criticato questa decisione del governo, non si vede su che basi ci si possa opporre all'ammissibilità dei referendum.
twinpigs
07-01-2005, 13:59
Originariamente inviato da pyon
Giusto, la libertà prima di tutto!
Anch'io voglio la possibilità di detenere liberamente un'arma in casa e difendere a tutti i costi la sicurezza della stessa contro malintenzionati e delinquenti che vanno a rubare in casa della gente onesta!
Senza ovviamente finire sotto processo io al posto del farabutto...come si usa qui in italia dopotutto...
la proprietà privata e la vita umana non sono comparabili :rolleyes:
Originariamente inviato da pyon
Giusto, la libertà prima di tutto!
Anch'io voglio la possibilità di detenere liberamente un'arma in casa e difendere a tutti i costi la sicurezza della stessa contro malintenzionati e delinquenti che vanno a rubare in casa della gente onesta!
Senza ovviamente finire sotto processo io al posto del farabutto...come si usa qui in italia dopotutto...
Hai mai sentito parlare dello stato etico, cioè di quei stati che si dotano di una propria fede da imporre a tutti?:rolleyes:
Originariamente inviato da Spytek
Bravo l'ignorante:rolleyes:
Questa è una legge che vuole mettere una minimo di ordine in un settore della scienza potenzialmente nocivo. E' giusto che si basi su dei valori cristiani, perché su questi ci siamo sempre basati, e se non ci basassimo su qualcosa di concreto e che ha avuto funzione di guida dell nostra civiltà, beh, tutto diventerebbe relativo, facendo sprofondare tutto nel caos.
Voglio ignorare l'ignorante.
Potenzialmente nocivo per cosa?:confused:
Relativismo?:confused:
Perché i tuoi valori dovrebbero essere adottati da tutti?:rolleyes:
Originariamente inviato da Spytek
Battersi contro i supermercati di bambini vi sembra una cosa vergognosa?:rolleyes: :rolleyes:
Informati meglio........
Originariamente inviato da sider
Informati meglio........
QUOTO, per uno che da dell'ignorante così alla leggera.
Originariamente inviato da lowenz
Scusa ma ti rendi conto che dici che un valore è una cosa concreta?
Un valore è un'astrazione di comportamento ottimale, mica una cosa concreta!
Concreti sono i comportamenti individuali delle persone che accettano o meno di questi valori, quella è l'unica cosa concreta.
Che i valori cristiani poi abbiano avuto funzione di guida.....mmmmm.....direi più strada che guida.
Il discorso del "perché su questi ci siamo sempre basati", scusa tanto, ma proprio non tiene: il mondo che c'è stato prima di ora è stato pieno di errori ed orrori cmq.
Cmq lascio alle donne il diritto di discutere sulle loro caratteristiche proprie. Io non ci metto mano :)
i valori fanno da guida x la nostra societa, su di essi ci basiamo per formulare le nostre leggi e le nostre consuetudini. Nei 10 comandamenti c'era già scritto di non rubare e non uccidere, o sbaglio? Il cristianesimo è il perno dei nostri valori, tu vorresti rinunciarci per poi passare a cosa, a quali garanzie, a quelle musulmane?
Originariamente inviato da Spytek
i valori fanno da guida x la nostra societa, su di essi ci basiamo per formulare le nostre leggi e le nostre consuetudini. Nei 10 comandamenti c'era già scritto di non rubare e non uccidere, o sbaglio? Il cristianesimo è il perno dei nostri valori, tu vorresti rinunciarci per poi passare a cosa, a quali garanzie, a quelle musulmane?
Misurati la febbre
jumpermax
07-01-2005, 19:13
Originariamente inviato da Spytek
i valori fanno da guida x la nostra societa, su di essi ci basiamo per formulare le nostre leggi e le nostre consuetudini. Nei 10 comandamenti c'era già scritto di non rubare e non uccidere, o sbaglio? Il cristianesimo è il perno dei nostri valori, tu vorresti rinunciarci per poi passare a cosa, a quali garanzie, a quelle musulmane?
Che i principi che sono alla base della nostra società siano stati profondamente influenzati dalla religione cristiana è indiscutibile. Ma non si capisce come questo possa avere attinenza col discorso, i comandamenti dicono non uccidere non definiscono che vita non deve essere spezzata. Che l'embrione sia equiparabile in questo ad un essere umano è un discorso a parte che poco ha a che fare coi principi, ma tocca il concetto di persona. Il discorso musulmano è del tutto fuori luogo. Anche perché molti dei problemi del mondo musulmano derivano dall'incapacità di scindere tra stato e religione, e questa semmai sarebbe una critica che si potrebbe muovere solo a te in questo thread e non ad altri.
Originariamente inviato da jumpermax
Che i principi che sono alla base della nostra società siano stati profondamente influenzati dalla religione cristiana è indiscutibile. Ma non si capisce come questo possa avere attinenza col discorso, i comandamenti dicono non uccidere non definiscono che vita non deve essere spezzata. Che l'embrione sia equiparabile in questo ad un essere umano è un discorso a parte che poco ha a che fare coi principi, ma tocca il concetto di persona. Il discorso musulmano è del tutto fuori luogo. Anche perché molti dei problemi del mondo musulmano derivano dall'incapacità di scindere tra stato e religione, e questa semmai sarebbe una critica che si potrebbe muovere solo a te in questo thread e non ad altri.
Non avrei saputo dirlo meglio
Originariamente inviato da Spytek
i valori fanno da guida x la nostra societa, su di essi ci basiamo per formulare le nostre leggi e le nostre consuetudini. Nei 10 comandamenti c'era già scritto di non rubare e non uccidere, o sbaglio? Il cristianesimo è il perno dei nostri valori, tu vorresti rinunciarci per poi passare a cosa, a quali garanzie, a quelle musulmane?
Le consuetudini e le leggi cambiano nel tempo: si chiama EVOLUZIONE della cultura e, a meno che tu non ci dica a tutti che la "fine dei tempi" sia giunta e SOPRATTUTTO come, non puoi dire nulla su ciò che sarà a venire.
Ragioni in una prospettiva escatologica? Spero tu sappia cosa significa la parola dato che dalle tue parole sembri praticante.
Le garanzie sono quelle della ragione, che c'erano già prima del Cristianesimo, basta considerare Socrate che è venuto PRIMA di Cristo.
Inoltre mi verrebbe da dire che i Comandamenti ci sono per i DURI DI CUORE, citando chi tu dovresti conoscere (si lo so che stava parlando d'altro, ma è estendibile anche qui ;) ).
Inoltre i valori possono essere dedotti da principi esistenziali umani senza tirare in ballo Dio.
Invece ogni religione moderna MONOTEISTA (cristiana, musulmana, ebrea) afferma che è dio (Dio) la fonte dei valori e non l'uomo, che invece ne è solo beneficiario per il suo cammino di ritorno a dio (Dio).
Semplicemente reputo questa posizione NON NECESSARIA (mai detto sbagliata o erronea) per dare valori alla società.
Forse è necessaria per chi non crede che l'uomo da solo possa limitarsi nelle sue azioni. Io invece lo credo, e addirittura credo che basti un poco di logica (principio di non-contraddizione) e un poco di conoscenza di come si comporta un generico sistema (retroazione o feedback se preferisci) per ottenere una buona base di valori insovvertibile.
Questo teoricamente perchè anche tu concorderai che non esiste una persona sulla faccia della Terra che rispetti completamente i valori che si dà, nemmeno sapendo che c'è l'Inferno ad attenderla come punizione o il Paradiso ad attenderla come ricompensa.
A meno che tu mi dica che l'istinto è una pura invenzioni degli psicologi e che in realtà sia un'espressione subdola della volontà di un "demonio".
Originariamente inviato da jumpermax
Che i principi che sono alla base della nostra società siano stati profondamente influenzati dalla religione cristiana è indiscutibile.
Influenzati è appunto la parola corretta, perchè l'origine è rapportabile (non ho detto SOLAMENTE rapportabile, ma rapportabile senza avverbio, non leggete male) al classico discorso psicologico dei tabù e delle paure che TUTTE le culture umane condividono, anche quelle NON cristiane.
Come ho già detto in un altro thread questa NON è una dimostrazione contro ciò che vien detto dalle religioni (ovvero che è Dio a mettere nel cuore umano i valori che poi dobbiamo coltivare) ma è una semplice constatazione che è usabile in vari modi, sia dalle religioni che dalla morale laica.
Originariamente inviato da sider
Misurati la febbre
E' bello essere vittime dell'intolleranza altrui, complimenti:rolleyes:
x Spytek:
Cmq sappi che io personalmente non avrei mai creato uno strumento come la fecondazione assistita, ma questo non perchè io lo leghi a principi morali, ma semplicemente per come vedo io il cammino evolutivo di una specie.
Originariamente inviato da jumpermax
Che i principi che sono alla base della nostra società siano stati profondamente influenzati dalla religione cristiana è indiscutibile. Ma non si capisce come questo possa avere attinenza col discorso, i comandamenti dicono non uccidere non definiscono che vita non deve essere spezzata. Che l'embrione sia equiparabile in questo ad un essere umano è un discorso a parte che poco ha a che fare coi principi, ma tocca il concetto di persona. Il discorso musulmano è del tutto fuori luogo. Anche perché molti dei problemi del mondo musulmano derivano dall'incapacità di scindere tra stato e religione, e questa semmai sarebbe una critica che si potrebbe muovere solo a te in questo thread e non ad altri.
I regimi musulmani sarebbe più corretto chiamarli teocrazie, forma di governo che qui da noi fortunatamente non esiste. Il mio discorso non è quello di adottare la bibbia come cardine giuridico di un paese, bensì quello di basarsi su di un qualcosa di sicuro e solido, che funga da guida che ci indirizzi verso il percorso più giusto. In questo caso la guida sarebbero i valori di una società laica e cristiana. Il problema è che la parola laica oggi presuppone un ateismo di stato, ma in realtà non è così, la Chiesa e lo Stato sono sì separati ma non significa che un governo non debba avere un minimo di rigore morale ed etico, e cosa potrebbe essere la fonte di questo rigore se non il cristianesimo?
Originariamente inviato da lowenz
x Spytek:
Cmq sappi che io personalmente non avrei mai creato uno strumento come la fecondazione assistita, ma questo non perchè iolo leghi a principi morali, ma semplicemente per come vedo io il cammino evolutivo di una specie.
l'uomo interviene su troppe cose su quando ancora non è abbastanza maturo per saperle gestire al meglio. E' meglio tenere ben in vista i propri ideali e lasciare che il creato agisca secondo le sue direttive.
Originariamente inviato da Spytek
e cosa potrebbe essere la fonte di questo rigore se non il cristianesimo?
Rigore non è sinonimo di eticità.
Il problema è che le religioni in generale sono tutte tese (altra caratteristica delle religioni è la tendenza teleologica - leggere bene, la parola è corretta) in un'ottica redentrice/divina e non strettamente pragmatico-umana! O meglio dovrebbero esservi tese.....
Originariamente inviato da Spytek
l'uomo interviene su troppe cose su quando ancora non è abbastanza maturo per saperle gestire al meglio. E' meglio tenere ben in vista i propri ideali e lasciare che il creato agisca secondo le sue direttive.
Direttive? Chi parla di direttive! io parlo di rapporti causa-effetto in natura, non fini!
E' la religione che introduce il concetto di fine nel creato e vi lega indissolubilmente quello di valore.
E' qui che il discorso ha un punto critico! I 2 concetti non sono per forza legati IMHO!
Originariamente inviato da lowenz
Rigore non è sinonimo di eticità.
Il problema è che le religioni in generale sono tutte tese (altra caratteristica delle religioni è la tendenza teleologica - leggere bene, la parola è corretta) in un'ottica redentrice/divina e non strettamente pragmatico-umana! O meglio dovrebbero esservi tese.....
Se preferisci rigore morale era quello che volevo dire.
Sarebbe preferibile un adattament dei criteri finalistici del cristianesimo alla dimensione umana.
Originariamente inviato da lowenz
Direttive? Chi parla di direttive! io parlo di rapporti causa-effetto in natura, non fini!
E' la religione che introduce il concetto di fine nel creato e vi lega indissolubilmente quello di valore.
E' qui che il discorso ha un punto critico! I 2 concetti non sono per forza legati IMHO!
Questo è quello che voglio dire io, il creato non ha una funzione meccanicistica bensì finalistica. Avendo il creato un fine, e l'uomo facendo parte del creato, così come tutti gli esseri tende verso quel fine, e per giungerci si dota di un sistema etico-morale che gli permette di avvicinarsi il più possibile alla sua meta.
Originariamente inviato da Spytek
Se preferisci rigore morale era quello che volevo dire.
Sarebbe preferibile un adattament dei criteri finalistici del cristianesimo alla dimensione umana.
Bello, ma "adattamento" è una parola complicata: chi si adatta a chi? :)
Originariamente inviato da Spytek
Questo è quello che voglio dire io, il creato non ha una funzione meccanicistica bensì finalistica. Avendo il creato un fine, e l'uomo facendo parte del creato, così come tutti gli esseri tende verso quel fine, e per giungerci si dota di un sistema etico-morale che gli permette di avvicinarsi il più possibile alla sua meta.
il problema e' sempre lo stesso : te puoi anche credere che il genere umano percorra la meta fino alla redenzione e per questo debba seguire alla lettera i dettami cristiani.
ma non puoi obbligare chi non credere a fare la stessa cosa. punto.
Ciaozzz
Originariamente inviato da Spytek
Questo è quello che voglio dire io, il creato non ha una funzione meccanicistica bensì finalistica. Avendo il creato un fine, e l'uomo facendo parte del creato, così come tutti gli esseri tende verso quel fine, e per giungerci si dota di un sistema etico-morale che gli permette di avvicinarsi il più possibile alla sua meta.
Il problema che questo è un atto di fede, è un tuo modo di concepire il mondo. Nessuna saprà mai se è quello corretto o meno.
Io per esempio lo trovo pochetto probabile :D, ma soprattutto e più seriamente non necessario per stabilire valori.
Ho già detto che possono essere fondati per mezzo di altre mezzi, oltre alla fede. Mai sentito parlare di Spinoza?
Cerca, cerca che fa bene un po' di filosofia.....è del '600 quindi non c'era la fecondazione assistita ;)
Originariamente inviato da Korn
ROMA - La decisione del governo di costituirsi davanti alla Corte Costituzionale contro i referendum sulla procreazione assistita
Cosa vuol dire questo? La Corte Costituzionale dovrà stabilire l'ammissibilità del referendum?
Originariamente inviato da CYRANO
il problema e' sempre lo stesso : te puoi anche credere che il genere umano percorra la meta fino alla redenzione e per questo debba seguire alla lettera i dettami cristiani.
ma non puoi obbligare chi non credere a fare la stessa cosa. punto.
Ciaozzz
Non è che deve seguire alla lettera le parole della Bibbia, ma l'uomo non si può avventurare in settori ancora poco conosciuti e mai percorsi, in nome di un relativismo assurdo. Il loro ragionamento è che l'uomo grazie alla scienza e al suo potere sul creato, può sfondare in qualsiasi campo, senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze, per questo è necessario un minimo, dico un minimo di rigore etico.
si sta andando ot, qua si parla solamente di questa specifica legge sulla procreazione assistita
Originariamente inviato da Spytek
Il loro ragionamento è che l'uomo grazie alla scienza e al suo potere sul creato, può sfondare in qualsiasi campo, senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze, per questo è necessario un minimo, dico un minimo di rigore etico.
"Loro"? I miei amici massoni non mi hanno detto che avevano dei nuovi rivali per contendere il titolo "LORO" :D :D :D
Scherzi a parte.....la metti giù un po' dura secondo me. Tutti "scienziati pazzi"?
Penso che uno più pragmatico del sottoscritto lowenz inizierebbe a tirar fuori l'argomento COSTI.....e vedresti gli "scienziati pazzi" estinguersi all'istante.
Originariamente inviato da Spytek
Non è che deve seguire alla lettera le parole della Bibbia, ma l'uomo non si può avventurare in settori ancora poco conosciuti e mai percorsi, in nome di un relativismo assurdo. Il loro ragionamento è che l'uomo grazie alla scienza e al suo potere sul creato, può sfondare in qualsiasi campo, senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze, per questo è necessario un minimo, dico un minimo di rigore etico.
io posso avere un rigore etico dovuto alla mia fede verso Chtulu.
perche' dovrei per forza seguire la bibbia ?
imho il punto centrale e' questo.
ma forse ha ragione korn , si sta andando troppo ot.
Ciaozzz
jumpermax
07-01-2005, 21:18
Originariamente inviato da Korn
si sta andando ot, qua si parla solamente di quesa specifica legga sulla procreazione assistita
giusto e tanto per tornare in tema vi riporto l'articolo di Ferrara di oggi sul foglio
La legge è niente, il referendum è tutto
La libertà di pronunciarsi sulla bioetica non si tocca nemmeno con un fiore
Mentre i nostri amici radicali fanno il loro mestiere, cavalcare l’etica materiale della maggioranza e alimentare con toni libertini il conformismo di massa, quella parte di società che si domanda se desiderio, diritto e libertà non siano diventati un problema di fronte alla manipolazione tecnica dell’esistenza rifiuta ostinatamente di fare il suo, di mestiere. L’idea che si possa aggiustare la questione dell’embrione con un ricorso governativo in difesa di una legge è ridicola. L’idea che si possa aggirare il problema di un pronunciamento pubblico diretto sull’embrione con un nuovo compromesso parlamentare è espressione di un metodo stanco e avvilente. I referendum abrogativi sono il frutto migliore della legge 40 sulla fecondazione artificiale, sono la nostra unica speranza e non si toccano nemmeno con un fiore. La libertà di coscienza e di voto è assodata, scontata, doverosa per tutti: figuriamoci se su questioni simili il voto possa essere disciplinato dalla lealtà politica verso Capezzone, Rutelli, Berlusconi, Fassino, Follini o La Russa. E nemmeno la fedeltà alle autorità religiose, che in teoria avrebbe ben altro carisma, ha in questo caso alcun senso, se non privato. Ci si deve pronunciare liberamente, dopo una battaglia aperta fatta di informazione conflittuale, decente e rispettosa.
La legge è niente, il referendum è tutto. La legge 40 si può aggirare con un viaggio o un’elusione delle sue fragilissime norme, è un flatus vocis, mentre un pronunciamento sul suo oggetto diventerebbe un limite sociale e insieme una speranza. L’abrogazione parziale o totale della legge significherebbe un progresso nel senso di questa modernità, nella sua dignità ma anche nella sua inconsapevolezza o indifferenza: vorrà dire che una maggioranza considera superstiziose le ragioni della vita nascente, della vita concepita e poi crioconservata e poi distrutta in nome del diritto al desiderio o alla salute di chi è già nato. La minoranza si organizzerebbe e aprirebbe una questione sociale e culturale destinata a pesare, per rovesciare nel tempo la coscienza pubblica di quel che siamo e di quel che dobbiamo essere (l’etica è poi solo questo). Nel caso contrario, se la legge tenesse, non sarebbe quell’insieme di norme a trionfare ma ciò che è molto più importante e che sta sotto quelle norme e le sostiene: l’amore razionale e religioso, ma non superstizioso, per una libertà morale laica che emancipa dall’onnipotenza tecnica e dalla sua mistica dei diritti indifferenti al bene e al male. Questo esito sarebbe una bomba etica, una rivoluzione contro la corrente, ma la minoranza modernista troverebbe i modi di organizzarsi per riprendersi nel tempo la sua nozione di libertà e di dignità della donna, del malato, dei diritti della scienza e della tecnica. Più di questo, sul terreno comune di una democrazia che affida al corpo elettorale quella funzione legislativa negativa che è il referendum, non si può fare: fissare un limite all’efficacia pubblica delle nostre idee, e garantire a chiunque la speranza di superarlo in futuro. Ma è molto, qualunque sia il risultato.
(07/01/2005)
Originariamente inviato da Spytek
Bravo l'ignorante:rolleyes:
Questa è una legge che vuole mettere una minimo di ordine in un settore della scienza potenzialmente nocivo. E' giusto che si basi su dei valori cristiani, perché su questi ci siamo sempre basati, e se non ci basassimo su qualcosa di concreto e che ha avuto funzione di guida dell nostra civiltà, beh, tutto diventerebbe relativo, facendo sprofondare tutto nel caos.
tu ci credi.
Io no.
tu rispettali.
Io no.
Facile vero?
Originariamente inviato da pyon
Giusto, la libertà prima di tutto!
Anch'io voglio la possibilità di detenere liberamente un'arma in casa e difendere a tutti i costi la sicurezza della stessa contro malintenzionati e delinquenti che vanno a rubare in casa della gente onesta!
Senza ovviamente finire sotto processo io al posto del farabutto...come si usa qui in italia dopotutto...
OT
Ma ora si può o no ?
Non era stata approvata la legge in questione?
/OT
Originariamente inviato da twinpigs
la proprietà privata e la vita umana non sono comparabili :rolleyes:
Beh...questo forse è discutibile..
Cmq per restare nel tema del 3D:
spero che il referendum si faccia, onestamente trovo questa legge decisamente retrograda (per non dire filo-religiosa) e fatta male.
Posso mostrare un ulteriore punto di vista, spesso dimenticato perchè non è moderno, non è scientifico, non è religioso, insomma non è nulla di attuale, ma secondo me FUNZIONA abbastanza? La filosofia proprio non la caga più nessuno :D
http://www.filosofico.net/spinoza6.htm
E Spinoza non era un religioso, di nessuna religione. Eppure ha scritto un trattato di morale imponente ;)
Quello che veramente mi stupisce è come scienza e religione si tengano lontane entrambe della filosofia.....Bah, sarò un nostalgico vecchio con idee assurde :D :D
Lucio Virzì
07-01-2005, 21:30
Originariamente inviato da evelon
Cmq per restare nel tema del 3D:
spero che il referendum si faccia, onestamente trovo questa legge decisamente retrograda (per non dire filo-religiosa) e fatta male.
Accade di rado ma, ovviamente, sono d'accordo.
LuVi
alphacygni
07-01-2005, 21:31
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Accade di rado ma, ovviamente, sono d'accordo.
LuVi
az, mi hai rubato il reply ed il quote :D
jumpermax
07-01-2005, 21:44
qualche info più precisa, sempre dal foglio del 7 gennaio
La parola alla Consulta
Il governo contro i referendum, per Letta è prassi, anzi atto dovuto
“La delibera del Consiglio dei ministri è del 28 dicembre, la Prestigiacomo non lo sa perché non c’era”
Roma. Tanto rumore per nulla, dice il sottosegretario Gianni Letta. E’ lui a spiegare al Foglio che “la decisione della presidenza del Consiglio di costituirsi in giudizio contro l’ammissibilità dei cinque quesiti referendari che da lunedì saranno esaminati alla Consulta, e che riguardano la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, è semplicemente un atto dovuto. Ed è, in ogni caso, un atto corroborato da una delibera del Consiglio dei ministri, presa durante la riunione del 28 dicembre scorso”.
Alla presidenza del Consiglio tocca la prerogativa esclusiva di “resistere” in giudizio di fronte alla Corte costituzionale in materia di referendum. Ma più che di prerogativa, continua Letta, “bisogna parlare di atto dovuto. Nella tradizione e nella prassi, la presidenza del Consiglio si costituisce sempre davanti alla Corte costituzionale a difesa delle leggi vigenti, siano esse d’iniziativa del governo siano esse di iniziativa del Parlamento. Ho notato che molti si sono scandalizzati della decisione in nome del fatto che la legge 40 è una legge parlamentare. Ma il governo si costituisce sempre a difesa delle leggi, addirittura di leggi fatte da altri governi. Per principio il governo è tenuto a difendere l’ordinamento, e lo ha fatto anche in questa occasione”. E’ stato sottolineato, tuttavia, che dal 1993 non succedeva… “Non è vero, è sempre successo. Ci può essere stata qualche eccezione, deliberata dal Consiglio dei ministri, che per particolari ragioni può aver deciso di non procedere (anche se di questi precedenti, a dire la verità, non me ne viene in mente nemmeno uno). Nel caso dei referendum sulla legge 40, comunque, la costituzione in giudizio è stata sottoposta al vaglio del Consiglio dei ministri e in quella sede è stata approvata”. E se il ministro delle Pari opportunità, Stefania Prestigiacomo, dichiara di non averne saputo nulla fino a ieri, conclude Letta, “è perché a quella riunione non era presente”.
Un atto dovuto, praticamente automatico, tanto da non meritare alcun rilievo mediatico. Sono stati i radicali, infatti, a rendere nota la presentazione della memoria governativa alla Consulta. Ed è il radicale Daniele Capezzone che al Foglio dice di respingere in toto la tesi di Letta, “per la cui sapienza e saggezza ho grande rispetto. Ma le sue affermazioni costituiscono o un piccolo ma significativo infortunio o un tentativo di mettere una toppa che non copre lo strappo. Non è affatto vero che sia un atto dovuto, da parte del governo, costituirsi in giudizio quando sono in questione davanti alla Corte costituzionale domande referendarie. Si tratta, certo, di un atto consentito dalla legge, ma rispetto al quale il governo sceglie, com’è naturale, in relazione a criteri di opportunità politica. Il dato di fatto è che dal 1991-’93, cioè da quando i governi di allora si opposero ai referendum in materia elettorale, questo non avveniva, così come non è avvenuto per tutte le tornate referendarie successive. Perfino il ‘perfido’ D’Alema, nel 2000, quando erano in gioco quesiti economico-sociali, ritenne che il governo non dovesse costituirsi”.
Non succedeva da quindici anni
Capezzone ribadisce che “non è in causa, naturalmente, la legittimità delle scelte del governo, ma un dato di opportunità. E allora, dopo aver evocato la sapienza di Letta passo all’aspetto della sua saggezza. Non si faccia riferimento a inesistenti atti dovuti per mettere in secondo piano la scelta politica. Quella scelta c’è, e il governo la dovrebbe apertamente rivendicare: per la prima volta dopo quindici anni un governo della Repubblica ritiene di doversi costituire contro l’ammissibilità dei referendum per impedire che i cittadini possano pronunciarsi sulla legge 40. Del resto, l’identico meccanismo lo abbiamo visto riprodotto nell’iter della legge. Che era di origine parlamentare, mentre il governo ha lungamente riaffermato la propria neutralità. Poi, a un certo punto, c’è stata un’accelerazione, un vero cambio di rotta, e hanno cominciato ad andare in aula i sottosegretari alla Sanità, con il compito di respingere tutti gli emendamenti. Lo stesso presidente del Consiglio, del resto, ha pubblicamente segnalato, rivolgendosi ad autorevoli cardinali, i meriti della maggioranza che quella legge aveva approvato. Ritengo che l’atto di costituzione in giudizio di fronte alla Consulta – conclude Capezzone – rientri esattamente in questa stessa logica. E’ una scelta politica legittima che il governo farebbe bene a rivendicare come tale, senza ipocrisie e fumisterie, e senza evocare il carattere dovuto di atti che dovuti non sono”.
Excursus logico-scherzoso :D
Ma il governo si costituisce sempre a difesa delle leggi, addirittura di leggi fatte da altri governi
Quindi lo strumento della fiducia parlamentare usato indirettamente da un governo sarebbe pertanto antigovernativo.....
:what: :what: :what:
Alice nel Paese degli Ital....mmm...delle Meraviglie RULEZ :asd: :asd:
jumpermax
07-01-2005, 22:22
qualquno mi fa un commento a tema? vi prego... :cry:
Originariamente inviato da jumpermax
qualquno mi fa un commento a tema? vi prego... :cry:
Mi sembra che nessuno voglia realmente pensare al problema, e non parlo dei membri del forum ;)
Cmq, sottolineando questo:
Lo stesso presidente del Consiglio, del resto, ha pubblicamente segnalato, rivolgendosi ad autorevoli cardinali, i meriti della maggioranza che quella legge aveva approvato
Perchè si dà sempre per scontato che sia la religione ad occuparsi in maniera esclusiva di etica? E' questo che purtroppo non capirò mai: perchè ne ha di fatto (non so se poi lo voglia, sinceramente) l'esclusiva?
E come dicevo in altri momenti sul forum forse la colpa non è della religione ma di alcuni di questi "nuovi" scienziati che sono più tecnici che veri e completi scienziati, soprattutto in ambito medico.
La tecnica non è tutto ;)
Originariamente inviato da Spytek
E' bello essere vittime dell'intolleranza altrui, complimenti:rolleyes:
Devo quotare altri tuoi post in questo forum? Chi è l'intollerante?
Non giriamo la frittata please
Originariamente inviato da Spytek
Non è che deve seguire alla lettera le parole della Bibbia, ma l'uomo non si può avventurare in settori ancora poco conosciuti e mai percorsi, in nome di un relativismo assurdo. Il loro ragionamento è che l'uomo grazie alla scienza e al suo potere sul creato, può sfondare in qualsiasi campo, senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze, per questo è necessario un minimo, dico un minimo di rigore etico.
Forse confondi la fecondazione ASSISTITA o FIVET che dir si voglia con la CLONAZIONE, per questo ti esortavo ad informarti meglio, senza polemica.
Originariamente inviato da SaMu
Cosa vuol dire questo? La Corte Costituzionale dovrà stabilire l'ammissibilità del referendum?
jesusquintana
08-01-2005, 02:37
almeno questa volta, se il referendum non sara' ammesso, potremmo parlare di "regime"?
altro che sms di magistrati, qui siamo ai pazzi... Luttazzi lo chiamerebbe un golpe al rallentatore
Originariamente inviato da jesusquintana
almeno questa volta, se il referendum non sara' ammesso, potremmo parlare di "regime"?
altro che sms di magistrati, qui siamo ai pazzi... Luttazzi lo chiamerebbe un golpe al rallentatore
Se la Corte Costituzionale giudica inammissibile un referendum, è un golpe?
jumpermax
08-01-2005, 13:11
Originariamente inviato da SaMu
Se la Corte Costituzionale giudica inammissibile un referendum, è un golpe?
No ovviamente. Ma viene da chiedersi come mai in questo paese ci sia una paura così radicata del voto popolare. Il referendum non solo è fortemente limitato nei poteri (solo abrogativo) non solo ha una scappatoia grande una casa per farlo fallire (il quorum) ma è pure molto difficile che passi. Visto e considerato quanto poco riesca a fare la classe politica credo invece che andrebbe rivisto ed ampliato. Se fosse passato il referendum per la depenalizzazione delle droghe leggere qualche anno fa ora manco si discuterebbe della legge Fini ad esempio. Ma la consulta pure allora lo bocciò...
Non ho un'opinione sul merito della questione, solo mi fa specie leggere "è un golpe" "è vergognoso" "è un regime" perchè il governo ha richiesto alla corte costituzionale una valutazione se il referendum è ammissibile.
Evidentemente si è completamente perso il senso delle cose, se domani un cane mi piscia sul cerchione dirò "è un golpe", se un tipo al ristorante mi fuma in faccia "è un regime", tanto ormai sono parole senza senso visto l'uso.
jumpermax
08-01-2005, 13:37
Originariamente inviato da SaMu
Non ho un'opinione sul merito della questione, solo mi fa specie leggere "è un golpe" "è vergognoso" "è un regime" perchè il governo ha richiesto alla corte costituzionale una valutazione se il referendum è ammissibile.
Evidentemente si è completamente perso il senso delle cose, se domani un cane mi piscia sul cerchione dirò "è un golpe", se un tipo al ristorante mi fuma in faccia "è un regime", tanto ormai sono parole senza senso visto l'uso.
Samu non cambiamo le carte in tavola, il governo non ha chiesto un parere si è costituito in giudizio contro i referendum che è cosa ben diversa. Non solo insomma su una decisione così delicata che tocca le libertà individuali e la coscienza di ognuno non si ritiene opportuno di consultare gli italiani, ma quando gli italiani stessi raccolgono le firme per poter dire la loro gli si vuol togliere il diritto di parola. Parlare di golpe è fuori luogo, ma ridurre il tutto ad una richiesta di opinioni lo è altrettanto.
^TiGeRShArK^
08-01-2005, 15:12
quoto in pieno jumper!
Originariamente inviato da jumpermax
Samu non cambiamo le carte in tavola, il governo non ha chiesto un parere si è costituito in giudizio contro i referendum che è cosa ben diversa. Non solo insomma su una decisione così delicata che tocca le libertà individuali e la coscienza di ognuno non si ritiene opportuno di consultare gli italiani, ma quando gli italiani stessi raccolgono le firme per poter dire la loro gli si vuol togliere il diritto di parola. Parlare di golpe è fuori luogo, ma ridurre il tutto ad una richiesta di opinioni lo è altrettanto.
Se mi spieghi la differenza, l'ho chiesto ben 2 volte e nessuno mi ha risposto: dormivi?:D
Cosa vuol dire "il governo si è costituito in giudizio alla corte costituzionale"?
Grazie
von Clausewitz
08-01-2005, 18:53
Originariamente inviato da SaMu
Se mi spieghi la differenza, l'ho chiesto ben 2 volte e nessuno mi ha risposto: dormivi?:D
Cosa vuol dire "il governo si è costituito in giudizio alla corte costituzionale"?
Grazie
boh? bisognerebbe chiederlo al governo
però una mia opinione l'avrei e te la dico :D
qualcuno dall'altra sponda del tevere, dopo aver dettato la legge e averla blindata deve aver fatto sapere a orecchie sensibili e vicine, chesso quelle di un gianni letta, che una difesa di questa legge sarebbe stata molto gradita preso le alte sfere vaticane
ora berlusconi su questa legge non ha una convinzione ferrea ne in un senso ne nell'altro, semplicemente ritiene come su quasi tutto che per opportunismo contingente e utilitaristico sia meglio raccogliere questo invito e continuare ad aggraziarsi le "alte sfere" vaticane, ad appoggiarsi a un potere come quello clericale che ancora una certa influenza l'ha in italia
per questo mitivo in sede di giudizio davanti alla corte costituzionale si costituisce a difesa della legge dando un parere negativo sul referendum, malgrado questo parere sia del tutto facoltativo ee riguardi una legge a iniziativa parlamentare
naturalmente la corte costituzionale se ne impippera altamente delle prese di posizione di questo governo, come già ha fatto altre volte, e quasi certamente darà parere favorevole :)
Lucio Virzì
08-01-2005, 19:29
Originariamente inviato da von Clausewitz
boh? bisognerebbe chiederlo al governo
però una mia opinione l'avrei e te la dico :D
qualcuno dall'altra sponda del tevere, dopo aver dettato la legge e averla blindata deve aver fatto sapere a orecchie sensibili e vicine, chesso quelle di un gianni letta, che una difesa di questa legge sarebbe stata molto gradita preso le alte sfere vaticane
ora berlusconi su questa legge non ha una convinzione ferrea ne in un senso ne nell'altro, semplicemente ritiene come su quasi tutto che per opportunismo contingente e utilitaristico sia meglio raccogliere questo invito e continuare ad aggraziarsi le "alte sfere" vaticane, ad appoggiarsi a un potere come quello clericale che ancora una certa influenza l'ha in italia
per questo mitivo in sede di giudizio davanti alla corte costituzionale si costituisce a difesa della legge dando un parere negativo sul referendum, malgrado questo parere sia del tutto facoltativo ee riguardi una legge a iniziativa parlamentare
naturalmente la corte costituzionale se ne impippera altamente delle prese di posizione di questo governo, come già ha fatto altre volte, e quasi certamente darà parere favorevole :)
Ti quoto con piacere, ed auspico la conclusione che predichi. ;)
LuVi
jumpermax
08-01-2005, 22:02
Originariamente inviato da SaMu
Se mi spieghi la differenza, l'ho chiesto ben 2 volte e nessuno mi ha risposto: dormivi?:D
Cosa vuol dire "il governo si è costituito in giudizio alla corte costituzionale"?
Grazie
ho già risposto riportando il secondo articolo. Il meccanismo è che i comitati raccolgono le firme la consulta verifica prima che ci sia il numero minimo indispensabile e poi decide sull'ammissibilità. Il governo in tutti questi passaggi non c'entra niente, può comunque opporsi all'ammissibilità dei referendum e chiedere alla consulta che non vengano approvati. Il che ovviamente non vuol dire chiedere un'opinione alla consulta, perché è la consulta che deve decidere e non il governo.
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