Lucio Virzì
03-01-2005, 21:51
http://www.repubblica.it/2005/a/sezioni/esteri/trasparenza/trasparenza/trasparenza.html
Svelati i segreti di governo e pubblica amministrazione
I cittadini possono avere informazioni di interesse non strategico
Arriva la legge sulla trasparenza
la Gran Bretagna apre gli archivi
Gatti stipendiati, razzismo nell'esercito, gli ospiti di Blair
il provvedimento ha creato già qualche imbarazzo
Tony Blair
LONDRA - Dai rapporti tra governo e magnati dei media ai gatti arruolati per cacciare i topi al ministero. Dagli ospiti nella residenza del premier ai fascicoli sulle discriminazioni razziali nelle forze armate. La Gran Bretagna apre i suoi archivi e svela i segreti della pubblica amministrazione. Quasiasi cittadino ora ha diritto di accedere alle informazioni conservate in polverosi faldoni o dischetti di computer. Basta fare una regolare domanda, pagare il costo delle fotocopie e - a meno di non trovarsi davanti a fascicoli rubricati come "interesse nazionale" o "segreto di stato" - portarsi a casa il documento che si è chiesto.
Lo consente la legge sulla trasparenza, Freedom of Information Act, approvata nel 2000, ma entrata in vigore da tre giorni, cioè il primo gennaio 2005. L'ha voluta il governo laburista di Tony Blair per rendere più aperta e trasparente la gestione della cosa pubblica.
In Gran Bretagna oggi è ancora festa e gli uffici pubblici riapriranno soltanto domani, quindi i comuni cittadini non hanno avuto ancora modo di sperimentare il loro nuovo potere.
Ma qualche politico e giornalista che ha giocato d'anticipo presentando le sue richieste prima dell'entrata in vigore ufficiale della legge ha già messo le mani su storie potenzialmente imbarazzanti per il governo ed in particolare per il premier Tony Blair.
Il Guardian ha ottenuto, e pubblicato oggi, un file del ministero della Cultura nel quale sono annotati tutti i contatti avuti da esponenti del governo con rappresentanti del magnate dei media Rupert Murdoch nel 2003 quando il Parlamento stava discutendo un'importante legge di riforma dell'editoria. Sono tanti, troppi, soprattutto perché nella legge venne inserita, su proposta del governo, una clausola che consente ai proprietari di giornali di acquisire canali televisivi terrestri, che era esattamente quello che stava a cuore a Murdoch.
Invece il liberaldemocratico Norman Lamb, dopo una battaglia durata 18 mesi e conclusasi positivamente solo grazie alla nuova legge, ha messo le mani sulla lista degli invitati ai Chequers, la residenza di campagna dei primi ministri britannici. E così oggi tutti hanno potuto leggere i nomi degli ospiti che Blair, a spese dei contribuenti, ha intrattenuto in questi ultimi anni. Divi dello spettacolo, musicisti, avvocati, imprenditori, molti finanziatori del partito laburista e il barone del tabacco Alain-Dominique Perrin. Niente di scandaloso, ma sufficiente per consentire a Lamb di chiedere perché mai dovrebbe essere speso denaro pubblico per intrattenere queste persone.
Grazie alla nuova legge sono diventati pubblici anche 50.000 dossier governativi che prima avrebbero dovuto attendere 30 anni prima di essere accessibili. Fra essi alcune storie divertenti come quella del gatto acchiappatopi del ministero dell'Interno. Tutto comincia il 3 giugno 1929 con l'autorizzazione del Tesoro a spendere un penny al giorno per il mantenimento di "un felino efficiente" in grado di tenere a bada i topi che impazzavano per i corridoi del ministero. Da quel giorno fino al 1976 vengono catalogati stipendi, note di servizio e rapporti sull'efficienza dei felini che si susseguirono in quel compito.
Ma oltre alle storielle ci sono anche documenti imbarazzanti come i file del ministero della Difesa dai quali si scopre che per almeno due decenni le forze armate hanno seguito una politica di restrizione razziale, cioè hanno contenuto il reclutamento di personale non bianco.
La legge sulla trasparenza non copre le informazioni sulla sicurezza dello stato, le indagini giudiziarie, i procedimenti legali, le comunicazioni fra la Regina e e gli altri membri della famiglia reale e tutte le altre informazioni che non è nell'interesse pubblico divulgare. Il che lascia ovviamente intatto il segreto di stato che protegge i documenti riservati per 50 anni.
Dunque trasparenza sì, ma solo per i piccoli segreti della burocrazia. I segreti, quelli veri, continueranno ad essere tali, come il parere legale avuto dal governo Blair sulla legittimità dell'invasione dell'Iraq. Diversi giornalisti hanno già chiesto di vedere il documento, ma il governo ha detto no.
(3 gennaio 2005)
Ma vi immaginate cosa succederebbe qui?
LuVi
Svelati i segreti di governo e pubblica amministrazione
I cittadini possono avere informazioni di interesse non strategico
Arriva la legge sulla trasparenza
la Gran Bretagna apre gli archivi
Gatti stipendiati, razzismo nell'esercito, gli ospiti di Blair
il provvedimento ha creato già qualche imbarazzo
Tony Blair
LONDRA - Dai rapporti tra governo e magnati dei media ai gatti arruolati per cacciare i topi al ministero. Dagli ospiti nella residenza del premier ai fascicoli sulle discriminazioni razziali nelle forze armate. La Gran Bretagna apre i suoi archivi e svela i segreti della pubblica amministrazione. Quasiasi cittadino ora ha diritto di accedere alle informazioni conservate in polverosi faldoni o dischetti di computer. Basta fare una regolare domanda, pagare il costo delle fotocopie e - a meno di non trovarsi davanti a fascicoli rubricati come "interesse nazionale" o "segreto di stato" - portarsi a casa il documento che si è chiesto.
Lo consente la legge sulla trasparenza, Freedom of Information Act, approvata nel 2000, ma entrata in vigore da tre giorni, cioè il primo gennaio 2005. L'ha voluta il governo laburista di Tony Blair per rendere più aperta e trasparente la gestione della cosa pubblica.
In Gran Bretagna oggi è ancora festa e gli uffici pubblici riapriranno soltanto domani, quindi i comuni cittadini non hanno avuto ancora modo di sperimentare il loro nuovo potere.
Ma qualche politico e giornalista che ha giocato d'anticipo presentando le sue richieste prima dell'entrata in vigore ufficiale della legge ha già messo le mani su storie potenzialmente imbarazzanti per il governo ed in particolare per il premier Tony Blair.
Il Guardian ha ottenuto, e pubblicato oggi, un file del ministero della Cultura nel quale sono annotati tutti i contatti avuti da esponenti del governo con rappresentanti del magnate dei media Rupert Murdoch nel 2003 quando il Parlamento stava discutendo un'importante legge di riforma dell'editoria. Sono tanti, troppi, soprattutto perché nella legge venne inserita, su proposta del governo, una clausola che consente ai proprietari di giornali di acquisire canali televisivi terrestri, che era esattamente quello che stava a cuore a Murdoch.
Invece il liberaldemocratico Norman Lamb, dopo una battaglia durata 18 mesi e conclusasi positivamente solo grazie alla nuova legge, ha messo le mani sulla lista degli invitati ai Chequers, la residenza di campagna dei primi ministri britannici. E così oggi tutti hanno potuto leggere i nomi degli ospiti che Blair, a spese dei contribuenti, ha intrattenuto in questi ultimi anni. Divi dello spettacolo, musicisti, avvocati, imprenditori, molti finanziatori del partito laburista e il barone del tabacco Alain-Dominique Perrin. Niente di scandaloso, ma sufficiente per consentire a Lamb di chiedere perché mai dovrebbe essere speso denaro pubblico per intrattenere queste persone.
Grazie alla nuova legge sono diventati pubblici anche 50.000 dossier governativi che prima avrebbero dovuto attendere 30 anni prima di essere accessibili. Fra essi alcune storie divertenti come quella del gatto acchiappatopi del ministero dell'Interno. Tutto comincia il 3 giugno 1929 con l'autorizzazione del Tesoro a spendere un penny al giorno per il mantenimento di "un felino efficiente" in grado di tenere a bada i topi che impazzavano per i corridoi del ministero. Da quel giorno fino al 1976 vengono catalogati stipendi, note di servizio e rapporti sull'efficienza dei felini che si susseguirono in quel compito.
Ma oltre alle storielle ci sono anche documenti imbarazzanti come i file del ministero della Difesa dai quali si scopre che per almeno due decenni le forze armate hanno seguito una politica di restrizione razziale, cioè hanno contenuto il reclutamento di personale non bianco.
La legge sulla trasparenza non copre le informazioni sulla sicurezza dello stato, le indagini giudiziarie, i procedimenti legali, le comunicazioni fra la Regina e e gli altri membri della famiglia reale e tutte le altre informazioni che non è nell'interesse pubblico divulgare. Il che lascia ovviamente intatto il segreto di stato che protegge i documenti riservati per 50 anni.
Dunque trasparenza sì, ma solo per i piccoli segreti della burocrazia. I segreti, quelli veri, continueranno ad essere tali, come il parere legale avuto dal governo Blair sulla legittimità dell'invasione dell'Iraq. Diversi giornalisti hanno già chiesto di vedere il documento, ma il governo ha detto no.
(3 gennaio 2005)
Ma vi immaginate cosa succederebbe qui?
LuVi