vegalox
02-01-2005, 15:59
Aumenterà il canone del telefono
Le esigenze del debito Telecom Italia potrebbero presto spingere il management dell'azienda a chiedere un nuovo aumento del canone.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - News, 02-01-2005]
Inizia l'anno nuovo e inizia con nuovi aumenti di tariffe come luce, gas e autostrade. Sul versante della telefonia c'è stata la richiesta per ora stoppata, ma non sappiamo per quanto, di un aumento delle tariffe delle telefonate da fisso a mobile nelle ore diurne, in cambio di una loro riduzione nelle altre ore, che ha suscitato le proteste delle associazioni dei consumatori.
Intanto è cresciuto l'indebitamento di Telecom Italia a causa degli oneri finanziari per la fusione con Tim con la conseguente Ops (offerta pubblica di scambio); l'indebitamento preoccupa le grandi società internazionali che giudicano il rating (il grado di affidabilità) e che hanno chiesto lumi su come Tronchetti Provera e i suoi collaboratori intendano gestire il nuovo stock del debito che si è accresciuto, certo per incassare direttamente i lauti utili di Tim, ma comunque è una montagna ancora più alta.
La risposta ufficiale dell'azienda è quella che si intende sviluppare ancora di più servizi a valore aggiunto voce/dati per aumentare il tasso di redditività per abbonato; ma è probabile che il management di Telecom Italia si appresti a chiedere all'Authority l'autorizzazione per un nuovo aumento del canone delle linee fisse, essendo proprio i canoni che costituiscono la maggior parte delle entrate del più grande gestore telefonico italiano.
Un nuovo aumento del canone, che compensi anche nuove uscite di abbonati in unbundling verso altri gestori, facilmente prevedibili nel 2005, potrebbe essere compensato con una quota aggiuntiva di traffico gratis, oltre l'ora attuale di telefonate locali.
Rimarrebbe sempre la fascia sociale degli abbonati che pagano un canone ridotto rispetto a quello ordinario ma crescerebbe anche questo. E' molto improbabile che in questo contesto si vada a una riduzione dei canoni per l'Adsl che potrebbe aumentare la velocità ma non ridurre i costi.
Il momento giusto per la richiesta dell'aumento del canone potrebbe essere dopo la nomina, da parte dell'attuale Parlamento, dei nuovi membri dell'Authority per le Comunicazioni; difficilmente il Governo, visti i buoni rapporti tra Berlusconi e Tronchetti Provera, potrebbe mettersi di traverso.
Le esigenze del debito Telecom Italia potrebbero presto spingere il management dell'azienda a chiedere un nuovo aumento del canone.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - News, 02-01-2005]
Inizia l'anno nuovo e inizia con nuovi aumenti di tariffe come luce, gas e autostrade. Sul versante della telefonia c'è stata la richiesta per ora stoppata, ma non sappiamo per quanto, di un aumento delle tariffe delle telefonate da fisso a mobile nelle ore diurne, in cambio di una loro riduzione nelle altre ore, che ha suscitato le proteste delle associazioni dei consumatori.
Intanto è cresciuto l'indebitamento di Telecom Italia a causa degli oneri finanziari per la fusione con Tim con la conseguente Ops (offerta pubblica di scambio); l'indebitamento preoccupa le grandi società internazionali che giudicano il rating (il grado di affidabilità) e che hanno chiesto lumi su come Tronchetti Provera e i suoi collaboratori intendano gestire il nuovo stock del debito che si è accresciuto, certo per incassare direttamente i lauti utili di Tim, ma comunque è una montagna ancora più alta.
La risposta ufficiale dell'azienda è quella che si intende sviluppare ancora di più servizi a valore aggiunto voce/dati per aumentare il tasso di redditività per abbonato; ma è probabile che il management di Telecom Italia si appresti a chiedere all'Authority l'autorizzazione per un nuovo aumento del canone delle linee fisse, essendo proprio i canoni che costituiscono la maggior parte delle entrate del più grande gestore telefonico italiano.
Un nuovo aumento del canone, che compensi anche nuove uscite di abbonati in unbundling verso altri gestori, facilmente prevedibili nel 2005, potrebbe essere compensato con una quota aggiuntiva di traffico gratis, oltre l'ora attuale di telefonate locali.
Rimarrebbe sempre la fascia sociale degli abbonati che pagano un canone ridotto rispetto a quello ordinario ma crescerebbe anche questo. E' molto improbabile che in questo contesto si vada a una riduzione dei canoni per l'Adsl che potrebbe aumentare la velocità ma non ridurre i costi.
Il momento giusto per la richiesta dell'aumento del canone potrebbe essere dopo la nomina, da parte dell'attuale Parlamento, dei nuovi membri dell'Authority per le Comunicazioni; difficilmente il Governo, visti i buoni rapporti tra Berlusconi e Tronchetti Provera, potrebbe mettersi di traverso.