Dante_Cruciani
30-12-2004, 23:07
Dopo l'inchiesta di Roma anche Milano apre un fascicolo
Sotto accusa il meccanismo delle plusvalenze e dei bilanci allegri
Calcio, doping amministrativo
indagate anche Milan e Inter
MILANO - Dopo Roma, Milano. Dopo le due squadre della capitale la magistratura apre un fascicolo su Milan e Inter. Doping amministrativo: l'abitudine delle società di calcio ad aggiustare i bilanci di fine anno giocando sulle plusvalenze ricavate dal presunto aumento di valore di mercato del proprio parco giocatori. Il fascicolo è stato aperto in procura a Milano e assegnato al pm Carlo Nocerino dopo che la procura di Roma, che da tempo ha aperto un'inchiesta, ha trasmesso gli atti ai colleghi milanesi.
A Roma risultano indagati il presidente della Roma, Franco Sensi e l'ex patron della Lazio, Sergio Cragnotti.
A Milano al momento risulta soltanto aperto il fascicolo con l'assegnazione delle indagini, ma non è stato compiuto alcun atto istruttorio.
Siamo in una fase più che preliminare, dunque. Ma intanto anche Milano, dopo Roma, trema. E soprattutto si rafforza il sospetto che la pratica del doping ammnistrativo non fosse una pratica solitaria. Il fatto che fino a questo momento solo Lazio e Roma fossero finite nel mirino dei magistrati è dovuto alla nuova legge sul falso in bilancio che prevede la contestazione d'ufficio soltanto alle aziende quotate in Borsa. Anche per questo il fscicolo aperto su Inter e Milan, che non sono quotate a Piazza Affari, è solo un primo passo.
La vicenda dei conti allegri iniziò nel febbraio scorso quando la Guardia di Finanza, aveva sequestrato, per conto della procura della Repubblica di Roma, i bilanci di 51 società professionistiche. L'iniziativa partì in seguito a una denuncia di Gazzoni, patron del Bologna che mise in luce il meccanismo delle plusvalenze.
In pratica, secondo la Procura, il sistema funizonava in questo modo: una società X cedeva il calciatore Y alla società Z a un prezzo molto alto in modo da ridare ossigeno alle proprie casse sfiatate. Subito dopo la chiusura del bilancio, il giocatore Y veniva riacquistato da X. In questo modo la società Z aveva avuto solo una spesa fittizia e la società X poteva rinviare il rpoblema di gestire i conti in rosso alla fine del successivo anno fiscale.
(30 dicembre 2004)
fonte repubblica.it
Sotto accusa il meccanismo delle plusvalenze e dei bilanci allegri
Calcio, doping amministrativo
indagate anche Milan e Inter
MILANO - Dopo Roma, Milano. Dopo le due squadre della capitale la magistratura apre un fascicolo su Milan e Inter. Doping amministrativo: l'abitudine delle società di calcio ad aggiustare i bilanci di fine anno giocando sulle plusvalenze ricavate dal presunto aumento di valore di mercato del proprio parco giocatori. Il fascicolo è stato aperto in procura a Milano e assegnato al pm Carlo Nocerino dopo che la procura di Roma, che da tempo ha aperto un'inchiesta, ha trasmesso gli atti ai colleghi milanesi.
A Roma risultano indagati il presidente della Roma, Franco Sensi e l'ex patron della Lazio, Sergio Cragnotti.
A Milano al momento risulta soltanto aperto il fascicolo con l'assegnazione delle indagini, ma non è stato compiuto alcun atto istruttorio.
Siamo in una fase più che preliminare, dunque. Ma intanto anche Milano, dopo Roma, trema. E soprattutto si rafforza il sospetto che la pratica del doping ammnistrativo non fosse una pratica solitaria. Il fatto che fino a questo momento solo Lazio e Roma fossero finite nel mirino dei magistrati è dovuto alla nuova legge sul falso in bilancio che prevede la contestazione d'ufficio soltanto alle aziende quotate in Borsa. Anche per questo il fscicolo aperto su Inter e Milan, che non sono quotate a Piazza Affari, è solo un primo passo.
La vicenda dei conti allegri iniziò nel febbraio scorso quando la Guardia di Finanza, aveva sequestrato, per conto della procura della Repubblica di Roma, i bilanci di 51 società professionistiche. L'iniziativa partì in seguito a una denuncia di Gazzoni, patron del Bologna che mise in luce il meccanismo delle plusvalenze.
In pratica, secondo la Procura, il sistema funizonava in questo modo: una società X cedeva il calciatore Y alla società Z a un prezzo molto alto in modo da ridare ossigeno alle proprie casse sfiatate. Subito dopo la chiusura del bilancio, il giocatore Y veniva riacquistato da X. In questo modo la società Z aveva avuto solo una spesa fittizia e la società X poteva rinviare il rpoblema di gestire i conti in rosso alla fine del successivo anno fiscale.
(30 dicembre 2004)
fonte repubblica.it