View Full Version : .:. ORIENTAMENTO .:. Che ingenieria scelgo? ELE-TELE-INFO
manuele.f
22-12-2004, 21:46
Come da titolo l'argomento della discussione riguarda la scelta di vita dei miei prossimi 5 anni(sperem:D ) e probabilmente di tutta l'esistenza.
Sono al quindo anno di scuole superiori e così mi trovo davanti a questo bivio,parto per tempo sperando di saltarci fuori:p
Ora...quello che intaressa a me non è tanto sapere/capire le mie attitudini/capacità(ho ben chiaro in testa ciò che mi piace fare) quanto capire che differenze ci sono fra le tre specializzazioni sopracitate...a livello prettamente pratico!
Frequento un ITI specializzazione in "elettronica & telecomunicazioni".....a priori escludo telecomunicazioni che per quanto mi rigurda non mi attrae quanto lo studio di sistemi elettronici.
ora però la domanda è una...
magari saprà rispondere chi si trova dentro a questo mondo...
Il corso di elettronica oltre allo studio dei sistemi elettronici classici comprende anche tutta la parte di sviluppo di codice a basso livello(assembler)?
E di conseguenza...il corso di informatica è un percorso sviluppato attravarso lo studio di linguaggi esclusivamente ad alto livello,oppure in parte o in modo approfondito vengono trattati lingiaggi quali assembler e in generale codici a basso livello?
grazie...se mi chiarite questo dubbio...:muro: :muro:
ti dico com'era nel vecchio ordinamento, ora immagino che sia cambiato (in peggio).
ING Informatica:
Assembler lo vedi nel corso di Info I, più o meno per una settimana di lezione.
da lì in poi te lo dimentichi, nessun corso ne parla.
Ho trovato solo un corso, in 5a, (informatica industriale) in cui il prof dice che assembler è importantissimo, peccato che nessuno te lo insegni.
se fossi in te farei elettronica, oppure valuterei automatica (se c'è). informatica e telecom sembrano essere troppo di alto livello per te, almeno da quel che hai scritto.
Io faccio informatica indirizzo automatica, se potessi tornare indietro farei elettronica, con l'indirizzo più informatico che esista. lì dovrebbero parlarti di microcontrollori e assembler
manuele.f
23-12-2004, 12:26
hai esattamente centrato il punto...;)
manuele.f
23-12-2004, 12:32
ora...con il nuovo ordinamento,tuttora che si sceglie ad esempio ingenieria elettronica...al dilà di una serie di corsi obbligatori,nella parte di corsi in cui posso sceglire fra + proposte,si può scegliere volta per volta o si fa una scelta che comporta una percorso di + corsi?
a questo non posso risponderti, la cosa migliore che puoi fare è anadre in università, e prendere in segreteria tutti i libretti dei piani di studi. (a proposito, di che città sei?)
poi già che sei in uni, cerchi una lezione degli elettrronici (meglio del 3o anno) e inizi a fare domande, non penso che abbiano problemi a risponderti.
PS: non vorrei spaventarti, ma per chi NON fa il liceo scientifico di solito il primo anno è molto duro, soprattutto analisi matematica. quindi o sei molto portato per la matematica o fatichi molto. l'importante è non perdersi d'animo.
:eek: sei ancora in tempo per ripensarci
ps. da noi in ing info di palermo si fa assembler anche in architetture dei calcolatori, per il resto fai tutti linguaggi ad alto livello, soprattutto object oriented, in ogni caso in maniera molto superficiale, giusto per dire che hai una vaga idea di che cosa poi devi andare a progettare dato che alla fine in teoria sono i programmatori a scrivere i programmi
ps2. anch'io se tornassi indietro, con un po' più voglia di studiare, sceglierei elettronica
Originariamente inviato da deggial
PS: non vorrei spaventarti, ma per chi NON fa il liceo scientifico di solito il primo anno è molto duro, soprattutto analisi matematica. quindi o sei molto portato per la matematica o fatichi molto. l'importante è non perdersi d'animo.
:cry: io sono uscita da un classico dove non facevamo niente di niente
però se quelli usciti dallo scientifico non hanno problemi in analisi, ho notato che hanno problemi nelle altre materie, per quento riguarda soprattutto l'approccio allo studio
invece ho notato che quelli più "avvantaggiati" sono quelli usciti dall'industriale
;)
Originariamente inviato da manuele.f
[CUT]ad esempio ingenieria elettronica...[CUT]
andiamo per gradi, si scrive INGEGNERIA :D
Originariamente inviato da Ja]{|e
:cry: io sono uscita da un classico dove non facevamo niente di niente
però se quelli usciti dallo scientifico non hanno problemi in analisi, ho notato che hanno problemi nelle altre materie, per quento riguarda soprattutto l'approccio allo studio
invece ho notato che quelli più "avvantaggiati" sono quelli usciti dall'industriale
;)
questo non l'avevo notato!
sarà che frequento/frequentavo soprattutto dei grandi cazzeggiatori, quindi l'approccio allo studio non era visto come un gran problema.
i problemi più gravi erano decidere dove fare l'happy hour dopo l'università.
se sei certo di voler fare una delle ingegnerie che hai citato direi che all'inizio puoi scegliere quella che ti pare:p visto che il primo anno è quasi uguale per i vari indirizzi, quindi un cambiamento non creerebbe problemi.
manuele.f
24-12-2004, 08:50
bhè...sui problemi della preparazione dei 5 anni di superiori ci sarebbe da discutere una vita...imho cmq tutto dipende da classe a classe..ogni persona ha i proprio professori e ti posso dire che per quanto mi riguarda mi sento abbastanza coperto...penso di avere una buono preparazione alle spalle.:)
a dir la verità analisi spaventa anche me...cmq con il nuovo ordinamento è stata divisa in analisi A,B,C e mi garantiscono che rispetto al vecchio ordinamento e tutta un'altra storia...:) :rolleyes:
Espinado
24-12-2004, 19:12
Originariamente inviato da ilnave
andiamo per gradi, si scrive INGEGNERIA :D
e vabbeh se ha scelto ingegneria e non lettere ci sarà un motivo ;)
Scoperchiatore
24-12-2004, 20:36
dipende troppo dalle univeristà... addirittura nel mio caso dai canali.
In Calcolatori elettronici I e II, io ho fatto C, i miei amici con un prof diverso (stesso corso, esame allo stesso livello sul libretto), hanno fatto Assembly.
Trova i programmi e i corsi dell'università in cui vuoi andare tu, confrontali e prendi una scelta. Noi possiamo darti un parere di poco valore dato che al 99% abbiamo frequentato un'altra università.
Bilancino
24-12-2004, 20:40
Io parlo di ingegneria del vecchi ordinamento :
Mai pensare di avere una preparazione delle sup ottima, con ing nulla è sicuro ho visto cadere teste e passare a altre facoltà con 60 delle superiori.......
Elettronica da più scelta ma ora il nuovo ordinamento è un diplomino rivalutato.
Un liceale che fa ing elettronica di 3 anni sa pochino di più di un perito elettronico fatto bene (quel pochino può essere teoria dei segnali sempre di meno rispetto al VO come programma). E poi il perito avrà una visione vera dell'elettronica grazie ai laboratori che si fanno mentre il liceale rimarrà sempre per aria perchè non vedrà mai nulla neanche usare un oscilloscopio........
Ciao
manuele.f
24-12-2004, 21:04
è prorpio questo il motivo per cui ho scelto di non fare un liceo...
ore e ore di laboratorio imho danno tanta esperienza..e vi garantisco che in laborotatorio ci si scontra con i problemi reali,che sono ben + complicati di quelli studiati analiticamente:)
Originariamente inviato da manuele.f
è prorpio questo il motivo per cui ho scelto di non fare un liceo...
ore e ore di laboratorio imho danno tanta esperienza..e vi garantisco che in laborotatorio ci si scontra con i problemi reali,che sono ben + complicati di quelli studiati analiticamente:)
su questo non c'è dubbio, una volta superata l'università è avvantaggiato chi ha fatto un istituto tecnico, però le basi per superare l'università le dà maggiormente il liceo (da quel che ho visto io).
comunque il mio era solo un invito a non mollare quando vedrai un integrale difficile e non saprai risolverlo, non volevo dirti che il liceo è meglio di ogni altra cosa!
poi ripeto, se sei portato per la matematica troverai analisi a, b, c degli esami facili
spinbird
25-12-2004, 22:49
io sto facendo elettronica al poli di milano
sono al secondo anno
l'unica cosa che per ora posso dirti è che telecomunicazioni, elettronica e informatica sono abbastanza intercambiabili essendo della stessa facoltà (almeno al poli...cmq in generale sono simili)
cioè, se ti iscrivi a info ma poi ti accorgi che preferiresti fare elettronica non ci sono molti problemi, anzi quasi nessuno
ho amici che fanno info e tlc: il primo anno è praticamente identico: si comincia a variare dal primo semestre del secondo anno (e manco tanto, visto che 3 corsi su 4 sono uguali)
RBlade79
27-12-2004, 13:16
Io mi sono laureato in ing. elettronica VO...posso dirti che effettivamente tra le facoltà che hai detto non ci sono praticamente differenze al primo anno. Se vuoi puntare su linguaggi di basso livello, architetture,... credo che elettronica faccia per te (andando avanti negli anni dovrai scegliere i corsi che meglio si adattano ai tuoi desideri, ma questo dipende da facoltà a facoltà). Prima di fare la scelta conviene sempre e comunque, come già ti hanno detto, andare all'uni e chiedere quante più informazioni puoi...è una scelta importante.
Ah, un'ultima cosa...essendo un corso di ingegneria ti dovrai sorbire un mucchio di cose che probabilmente non ti interessano, e ci saranno dei corsi pesanti (VERAMENTE pesanti) che non c'entrano nulla con quello che vuoi fare, ma credo che dappertutto sia così ;)
Beh, che dire...in bocca al lupo!
Sono d'accordo con deggial... Secondo me il liceo dà un'ottima preparazione, penso che per questo primo anno non avrò problemi... Però vedo che un mio amico, perito informatico, come programmazione è molto più avanti di me che al liceo ho fatto un anno di pascal, ed in seconda... :(
Una domanda: perché assembler è fondamentale?
Io frequento ing. Informatica a Bologna, sono al primo anno e sono uscito dall'ITI - Elettronica. Per quanto riguarda la mia preparazione, non è nemmeno da paragonare con i liceali, infatti io di Geometria non so nulla, perchè non l'ho mai fatta al contrario dei liceali che, a parte qualche teorema, sono andati senza problemi.
In ogni caso non bisogna farne un peso, basta "semplicemente" lavorare un po' di più, ma se la voglia e lo studio ci sono, puoi tranquillamente stare in pari. Non puoi nemmeno pretendere di capire immediatamente appena terminata la lezione perchè comunque sono concetti nuovi che ti vengono sparati là e dimostrati. Capita che io mi perda immediatamente all'inizio di una spiegazione perchè mi soffermo su un punto...però gli appunti continuo a prenderli ed eventualmente il prof (o al ricevimento o un paio di minuti a lezione) o il tutor possono chiarirti i dubbi anche in un secondo tempo.
Ovviamente se uno parte dal presupposto che non c ela farà mai, che non ne ha voglia, che non è la sua facoltà, ecc ecc può tranquillamente pigliare zappa e andare a lavorare.
Ti consiglio, inoltre, di andare un giorno in quelel facoltà che ti interessano per vedere qualche ora di lezione e il clima che c'è. Puoi anche, farti passare qualche appunto o chiedere ad altri studenti come la pensano del prof o del corso.
Ciao
Il mio personale consiglio é di NON fare ingegneria , sono anni buttati nel cesso .
In Italia non esistono aziende in grado di dare un lavoro degno di questo nome a un ingegnere elettronico , TC o informatico che sia .
Per fare il programmatore basta e avanza un diploma .
Non é per spaventarti , ma é l' amara esperienza mia e di altri come me , gli ingegneri prendono come i diplomati a parità di esperienza , quindi partirai ( se ti va bene ) con 5 anni di ritardo , il foglio di carta non ti apre nessuna strada e non ti offre nessuna possibilità aggiuntiva , tanto meno porta a un maggior stipendio .
Gli unici due soddisfatti sono quello che ha aperto un chiosco di bibite a Cancun e quello che ha aperto un' agenzia di viaggi in Thailandia ( Tsunami a parte ) .
stessa età, stessi dubbi
dalla mia parte ho intelligenza, soprattutto logica, molto sviluppata , xo voglia di studiare poca
mi hanno detto che ing ele, almeno qui da noi, è la + dura, xo anche quella che da + possibiltà
personalmente sono molto attratto da ing. inf o inf, xo mi rimangono dubbi sull'utilità di qst laurea x trovare un lavoro e in futuro un lavoro ben pagato
un messaggio a favore di chi dice che lavorare subito è meglio:
lunedì dovrò fare un colloquio per una società che si occupa di progettazioni schemi elettrici ed elettronici per automazione (più precisamente non so), cmq loro cercano un laureato o un perito elettronico, non gli fa nessuna differenza.
quindi io che ho 5 anni di studio in più dei periti parto allo stesso livello (forse più basso, visto che loro hanno più pratica di me con schemi elettrici e simili)
Scoperchiatore
20-01-2005, 21:55
Ma uno studia anche per cultura, cazzo!
Se tutti dicessero che fare l'uni non serve, addio progresso tecnologico!
Io sono contento della mia scelta, ho potuto conoscere cose che da solo non avrei neanche letto perchè non le avrei trovate interessanti, e sto notando che hanno un impatto molto forte a livello pratico.
Poi se dovessi partire come un diplomato, pazienza, ormai non pretendo di guadagnare di più, spero di far fruttare almeno un minimo quello che sto studiando nel mondo del lavoro unendolo alla mia testa.
Originariamente inviato da Scoperchiatore
Ma uno studia anche per cultura, cazzo!
Allora fai l' universita` che ti piace , non quella che "ti garantisce un lavoro"
Se tutti dicessero che fare l'uni non serve, addio progresso tecnologico!
In Italia il progresso tecnologico non esiste , da noi i ricercatori con esperienza pluriennale li assumiamo con contratto cococo da 900 euro al mese tutto escluso , da noi un laurato non serve a niente , l' unica cosa che conta e` che costi poco , quello che sa non serve a niente per definizione , la sai la storiella che " la scuola non prepara i giovani al lavoro " ?
Bene , tutto quello che ho imparato lavorando e` come pararsi il culo , ho imparato che un chilo di parole vuote contano piu` di una tonnellata di fatti , ho imparato che il capo non sa niente ma ha sempre ragione , ho imparato che chi e` intelligente e sa le cose viene trattato peggio di chi non sa una mazza ma e` vestito bene e dice sempre di si` .
All' estero e` diverso , uno bravo ha possibilita` , ma in Italia no .
Io sono contento della mia scelta, ho potuto conoscere cose che da solo non avrei neanche letto perchè non le avrei trovate interessanti, e sto notando che hanno un impatto molto forte a livello pratico.
Poi se dovessi partire come un diplomato, pazienza, ormai non pretendo di guadagnare di più, spero di far fruttare almeno un minimo quello che sto studiando nel mondo del lavoro unendolo alla mia testa.
Alla fine ammetti anche tu che da diplomato avresti preso gli stessi soldi , o no ?
Originariamente inviato da deggial
un messaggio a favore di chi dice che lavorare subito è meglio:
lunedì dovrò fare un colloquio per una società che si occupa di progettazioni schemi elettrici ed elettronici per automazione (più precisamente non so), cmq loro cercano un laureato o un perito elettronico, non gli fa nessuna differenza.
quindi io che ho 5 anni di studio in più dei periti parto allo stesso livello (forse più basso, visto che loro hanno più pratica di me con schemi elettrici e simili)
mi ero dimeticato: primo anno a 800 euro al mese
Scoperchiatore
21-01-2005, 16:38
Originariamente inviato da Cfranco
Allora fai l' universita` che ti piace , non quella che "ti garantisce un lavoro"
In Italia il progresso tecnologico non esiste , da noi i ricercatori con esperienza pluriennale li assumiamo con contratto cococo da 900 euro al mese tutto escluso , da noi un laurato non serve a niente , l' unica cosa che conta e` che costi poco , quello che sa non serve a niente per definizione , la sai la storiella che " la scuola non prepara i giovani al lavoro " ?
Bene , tutto quello che ho imparato lavorando e` come pararsi il culo , ho imparato che un chilo di parole vuote contano piu` di una tonnellata di fatti , ho imparato che il capo non sa niente ma ha sempre ragione , ho imparato che chi e` intelligente e sa le cose viene trattato peggio di chi non sa una mazza ma e` vestito bene e dice sempre di si` .
All' estero e` diverso , uno bravo ha possibilita` , ma in Italia no .
Alla fine ammetti anche tu che da diplomato avresti preso gli stessi soldi , o no ?
Ma i soldi non sono tutto nella vita.
Preferisco vivere una VITA serena (in modo accettabile) piuttosto che vivere nel lusso e stressarmi tutti i giorni perchè da un mio errore potrebbero rimetterci 3000 persone e tutta la mia famiglia.
Studiare una rete complessa, inventare protocolli o nuove architetture software, studiare i problemi irrisolvibili ad oggi, migliorare gli algoritmi esistenti nel milione di modi possibili, inventare nuovi mezzi di studio dell'informatica, non è una cosa che fai SOLO con l'esperienza e con una cultura "a punti" in cui nessuno ti ha dato un metodo e percorso da eseguire. Ti serve l'università.
Tutto ciò poi è inutile...? L'informatica non esisterebbe o non sarebbe possibile studiarla senza questa teorica campata in aria.
Tu parli SOLO di lavoro. Io ti dico che, perchè tu ed io oggi possiamo fare un programma in un linguaggio funzionale, 50 anni fa qualcuno studiò il lambda calcolo e arrivò come Turing a definirne i limiti. Ma senza lo studio, il linguaggio non sarebbe venuto fuori.
Poi, ognuno decide cosa fare nella sua vita. Ma qualche povero sfigato che inventi quello che tu userai fra 20 anni ci deve essere.
Tutto ciò è OT rispetto a questo thread, sia ben chiaro.
PS: la favoletta dell'università che non prepara bene al mondo del lavoro è vera, ma non preparare adeguatamente non vuol dire precludere.
Scoperchiatore
21-01-2005, 16:42
Originariamente inviato da Cfranco
Alla fine ammetti anche tu che da diplomato avresti preso gli stessi soldi , o no ?
All'inizio probabilmente sì, nessun dubbio.
Spero che quello che ho studiato mi serva poi. Se non sarà così, amen, ho fatto delle cose interessanti per 5 anni.
Ma qualcuno i lavori complessi, tipo nuovi protocolli per reti fino alla 4° generazione di cellulari, li farà? Oppure vengono su da soli? E questi tizi sono pagati come un diplomato? Mi devo precludere a priori la strada per arrivare a farlo anche io? Oppure devo essere cosciente che sicuramente sono solo diplomati quelli che fanno queste cose? (e ad una cosa del genere, sinceramente, credo poco)
manuele.f
21-01-2005, 17:04
cmq siamo veramente OT...
io personalmente penso che fino a certi livelli mediamente un neoingeniere possa ricoprire quasi le mansioni di un buon diplomato con 5 anni di esperienza in +...
ora....se poi parliamo di personalità che nel loro lavoro trovano passione e che vogliono scalare in gradi il perito non penso penso abbia le stesse probabilità dell'ingeniere.
chiaro è che se ci mettiamo a ragionare su periti e ingenieri che come unico scopo quello di portare a casa lo stipendio....:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Originariamente inviato da Scoperchiatore Ma qualcuno i lavori complessi, tipo nuovi protocolli per reti fino alla 4° generazione di cellulari, li farà? Oppure vengono su da soli? E questi tizi sono pagati come un diplomato? Mi devo precludere a priori la strada per arrivare a farlo anche io? Oppure devo essere cosciente che sicuramente sono solo diplomati quelli che fanno queste cose? (e ad una cosa del genere, sinceramente, credo poco)
1- In Italia non esistono aziende che producano componenti HW avanzati , si riciclano i pezzi che arrivano da Taiwan .
2- La produzione di SW é lavoro di bassa manovalanza , i tempi in cui il programmatore era un tecnico specializzato che conosceva cose difficilissime é passato da un pezzo , al giorno d' oggi si usano linguaggi e strumenti che consentirebbero anche a una scimmia di produrre codice , la crisi del settore non aiuta , si cerca sempre il programmatore più economico che si riesca a trovare , al limite si commissionano programmi da sviluppare in India , se questo permette di risparmiare .
3- Checché ne dica Confindustria il mercato degli ingegneri é saturo , e le aziende ne approfittano per tirare sul prezzo e proporre contratti-capestro ( cococo , a progetto etc. )
4- Generalmente chi guida le aziende é totalmente incompetente nel campo IT e non sa affatto valutare la qualità del lavoro dei suoi lavoratori .
5- La cosa più importante in questo mercato non é produrre prodotti migliori degli altri , ma venderne di più , la differenza tra le due cose é significativa e vuol dire che si investe molto nel marketing e poco nello sviluppo .
Originariamente inviato da manuele.f
chiaro è che se ci mettiamo a ragionare su periti e ingenieri che come unico scopo quello di portare a casa lo stipendio....:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Il primo scopo di un lavoro é quello di portare a casa la pagnotta , altrimenti sarebbe un hobby , se vuoi vivere dignitosamente bisogna portare a casa qualche soldo , se uno é ricco di famiglia può permettersi di scegliersi il lavoro solamente in base alle proprie inclinazioni , ma chi deve mantenere una famiglia deve necessariamente pensare alle responsabilità che ha , e trovarsi a 30 anni con un contratto a progetto da 850 euro al mese non aiuta .
Northern Antarctica
21-01-2005, 18:13
ma l'ipotesi di prendere uno degli indirizzi industriali di ingegneria (meccanica, elettrica) l'hai presa in considerazione? ti ci vedi a passare 20 anni a programmare in assembler??
Scoperchiatore
22-01-2005, 15:49
Originariamente inviato da Cfranco
1- In Italia non esistono aziende che producano componenti HW avanzati , si riciclano i pezzi che arrivano da Taiwan .
2- La produzione di SW é lavoro di bassa manovalanza , i tempi in cui il programmatore era un tecnico specializzato che conosceva cose difficilissime é passato da un pezzo , al giorno d' oggi si usano linguaggi e strumenti che consentirebbero anche a una scimmia di produrre codice , la crisi del settore non aiuta , si cerca sempre il programmatore più economico che si riesca a trovare , al limite si commissionano programmi da sviluppare in India , se questo permette di risparmiare .
3- Checché ne dica Confindustria il mercato degli ingegneri é saturo , e le aziende ne approfittano per tirare sul prezzo e proporre contratti-capestro ( cococo , a progetto etc. )
4- Generalmente chi guida le aziende é totalmente incompetente nel campo IT e non sa affatto valutare la qualità del lavoro dei suoi lavoratori .
5- La cosa più importante in questo mercato non é produrre prodotti migliori degli altri , ma venderne di più , la differenza tra le due cose é significativa e vuol dire che si investe molto nel marketing e poco nello sviluppo .
Veramente il settore militare è sempre bello attivo, e io ho fatto 3 colloqui in aziende militari, di cui uno per assunzione, e ho ricevuto, a 22 anni con la laurea triennale, una proposta di lavoro a tempo indeterminato come normalissimo programmatore C#.
Lì conta la qualità non la quantità.
Io non sono totalmente in disaccordo col tuo discorso, anzi, diciamo che lo condivido anche se non vedo le tinte così fosche come le dipingi tu, ma forse mi ricrederò lavorando.
Ti dico che visto cos'è oggi l'Italia, nei miei discorsi tengo anche in considerazione l'ipotesi del trasferimento. Il paese se non è allo sfascio, poco ci manca....
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