Harvester
13-12-2004, 15:29
http://www.repubblica.it/2004/l/sezioni/economia/parmalat/parmalat/parmalat.html
I magistrati valutano le posizioni di Alemanno e La Loggia
L'indagine č iniziata a Parma dopo le dichiarazioni di Tanzi
La Parmalat e i soldi ai partiti
sotto esame due ministri
ROMA - Gianni Alemanno ed Enrico La Loggia, due ministri accomunati dalla stessa indagine: i finanziamenti illeciti fatti dalla Parmalat ai partiti. Un fascicolo che riguarda la posizione del ministro per le politiche Agricole, Alemanno, č all'attenzione della procura di Roma, per la precisione del pm Pietro Giordano, che lo invierā al Tribunale dei ministri. Il magistrato ha avuto in esame anche la posizione del ministro per gli Affari regionali, La Loggia, sempre nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Parma che ipotizza finanziamenti illeciti ai partiti da parte di Calisto Tanzi. E quest'ultimo fascicolo sarebbe stato giā inviato al Tribunale dei ministri insieme alla richiesta del pm Giordano di effettuare alcuni approfondimenti.
Sia Alemanno sia La Loggia non sono iscritti nel registro degli indagati. Sarā il Tribunale dei ministri a compiere gli accertamenti richiesti per chiarire la loro posizione.
Il filone dell'inchiesta Parmalat che sta valutando l'ipotesi di violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti era stato avviato dal Procuratore capo di Parma Vito Zincani, in seguito agli interrogatori di Calisto Tanzi, nei quali si parlava di finanziamenti a esponenti di diversi partiti. I magistrati devono ora verificare la reale esistenza di ciascun finanziamento denunciato da Tanzi e, poi, se questo č stato legalmente denunciato e registrato, o meno.
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Nelle scorse settimane nell'ambito dello stesso filone d'indagine si era appreso che, come persone informate dei fatti, erano stati ascoltati anche Massimo D'Alema, Francesco Cossiga, Lamberto Dini e la moglie Donatella. A ottobre si era invece saputo delle audizioni, sempre come persone informate dei fatti, del ministro per le Politiche agricole Gianni Alemanno e del presidente della Camera Pier Ferdinando Casini.
(13 dicembre 2004)
I magistrati valutano le posizioni di Alemanno e La Loggia
L'indagine č iniziata a Parma dopo le dichiarazioni di Tanzi
La Parmalat e i soldi ai partiti
sotto esame due ministri
ROMA - Gianni Alemanno ed Enrico La Loggia, due ministri accomunati dalla stessa indagine: i finanziamenti illeciti fatti dalla Parmalat ai partiti. Un fascicolo che riguarda la posizione del ministro per le politiche Agricole, Alemanno, č all'attenzione della procura di Roma, per la precisione del pm Pietro Giordano, che lo invierā al Tribunale dei ministri. Il magistrato ha avuto in esame anche la posizione del ministro per gli Affari regionali, La Loggia, sempre nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Parma che ipotizza finanziamenti illeciti ai partiti da parte di Calisto Tanzi. E quest'ultimo fascicolo sarebbe stato giā inviato al Tribunale dei ministri insieme alla richiesta del pm Giordano di effettuare alcuni approfondimenti.
Sia Alemanno sia La Loggia non sono iscritti nel registro degli indagati. Sarā il Tribunale dei ministri a compiere gli accertamenti richiesti per chiarire la loro posizione.
Il filone dell'inchiesta Parmalat che sta valutando l'ipotesi di violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti era stato avviato dal Procuratore capo di Parma Vito Zincani, in seguito agli interrogatori di Calisto Tanzi, nei quali si parlava di finanziamenti a esponenti di diversi partiti. I magistrati devono ora verificare la reale esistenza di ciascun finanziamento denunciato da Tanzi e, poi, se questo č stato legalmente denunciato e registrato, o meno.
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Nelle scorse settimane nell'ambito dello stesso filone d'indagine si era appreso che, come persone informate dei fatti, erano stati ascoltati anche Massimo D'Alema, Francesco Cossiga, Lamberto Dini e la moglie Donatella. A ottobre si era invece saputo delle audizioni, sempre come persone informate dei fatti, del ministro per le Politiche agricole Gianni Alemanno e del presidente della Camera Pier Ferdinando Casini.
(13 dicembre 2004)