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View Full Version : I forestali vengono al pettine!


Freeride
10-12-2004, 08:51
Un cut da l'Unità:
È accaduto che per fabbricarsi lo spot pubblicitario sulle tasse, dalla Finanziaria hanno cancellato con un tratto dei penna 160 miliardi di vecchie lire, i fondi necessari per assicurare l'attività e il salario degli operai forestali. Per intuire il cumulo pericolosissimo di tensioni provocate dal governo e i possibili sbocchi drammatici, bisogna tenere conto che i forestali non sono giovani precari ma undicimila lavoratori, quasi tutti di famiglie dove entra un salario solo (il loro) e insostituibile (hanno zero alternative di lavoro).
È questo che spiega perché sono scattati come un solo uomo facendo dilagare per le strade della Calabria una disperazione e una paura antiche che si mescolano all'incubo di essere rigettati nel fosso di una miseria da cui non si sono mai sentiti definitivamente fuori. Quasi mi aggredisce Antonio Galluzzo di San Giovanni di Gerace, paesino della Locride, inzuppato dalla pioggia che continua a cadere dal primo mattino quando hanno bloccato il grande piazzale auto di Villa San Giovanni da dove ci si imbarca per Messina: "Abbiamo lavorato sempre: prima, quattro mesi; poi, sei; e finalmente, salariati fissi. Ora quel... di Berlusconi vuole toglierci il pane togliendoci tutti dai c...". Ha cinque figli e la moglie, Galluzzo e in famiglia è il solo a lavorare. E' nella forestazione da 24 anni. Il salario, quando c'è l'indennità di alta montagna, che scatta sopra i mille metri, è poco meno di mille e cento euro. Si asciuga il viso e si sfoga: "Torneremo a quando eravamo analfabeti perché nessuno poteva andare a scuola. Valigie, treni e via a Milano". Lo interrompe Salvatore Sità di Grotteria: "Dicono che siamo parassiti. Lo sa che significa non pulire più le mostre montagne? Non curare il sottobosco, la pulizia delle piante, la manutenzione delle strade tra i paesi di montagna? Ci sono molti incendi in Calabria, ma senza di noi sarebbe un deserto di cenere. Un disastro".
...
La mobilitazione del sindacato è piena. Si gioca una partita drammatica. Intere zone della Calabria senza quei 160 miliardi verrebbero giù: fisicamente, come sfasciumi penduli sul mare, e socialmente. Un esempio: San Luca, meno di 5000 abitanti e 495 operai forestali. Mandarli a casa punto e basta sarebbe un disastro. I governi nazionali hanno sempre ignorato il problema usando i forestali come bacino elettorale. Incredula per tanta irresponsabilità, Liliana Frascà, alle spalle una vita da dirigente Cgil: "La giunta Regionale sapeva che avevano cancellato dalla Finanziaria non solo gli investimenti ma anche i finanziamenti consolidati e storici come quello per i forestali sempre assicurati negli ultimi trenta anni". E' indignata la Frascà, anche lei inzuppata, venuta qui a dare una mano: "Non hanno fatto niente. Solo il centro sinistra, D'Alema e sottosegretario Minniti, ha firmato e finanziato un 'Patto di programma' con la giunta Meduri-Bova (di centro sinistra, ndr) per riqualificare il settore e bloccare le assunzioni. Poi loro hanno sbaraccato tutto". Mi dice un giovane operaio di Antonimina: "Deve scrivere che la Regione prima delle europee ha fatto un bando aum-aum (clandestino, ndr) per un migliaio di nuovi forestali. Non ci sono riusciti perché dalla sola provincia di Reggio hanno presentato 45mila domande. Com'è che sotto elezioni ne servivano altri mille e ora non ne serve più nessuno?".
"Il governo sta giocando col fuoco" dice Agazio Loiero, candidato presidente alla Regione della Gad. La Lega esulta. Luigino Vascon annuncia che il suo partito si è assunto "l'onore e l'onere di fermare l'assistenzialismo clientelare che a volte fa capolino anche in alcuni esponenti della maggioranza". E sui forestali: "E' ora che inizino a pensare in proprio". Cinismo a parte, la polemica è con Gasparri e Alemanno che dopo aver approvato come ministri il taglio nella Finanziaria ora chiedono di ripensarci, come altri parlamentari meridionali di Udc e Fi.
"Siamo al massimo dell'irresponsabilità - protesta Luigi Sbarra, leader della Cisl calabrese - è come se il governo giocasse allo sfascio. La verità è che la Calabria non ha voce in capitolo col centro destra. Il governo ci scippa i soldi". Come se ne esce? "Deve arrivare una dichiarazione scritta del governo alle prefetture sul finanziamento". E Marco Minniti avverte: "Il governo deve subito convocare i sindacati a Palazzo Chigi se non vuole assumersi gravissime responsabilità".
FINE


I forestali per regione italiana variano da 300 a 1000 a seconda delle dimensioni del territorio: in calabria si sussurava 20000, forse 30000, adesso protestano per 11000 ma saranno qualcuno in più ...beh, sempre tanti erano quindi!
Devo dire che in passato è stata proprio una brillante idea risolvere i problemi occupazionali (e anche elettorali) della calabria regalando posti di lavoro economicamente inutili ma socialmente utili!
E adesso che si vuol dare un taglio alla spesa pubblica è logico che i forestali siano arrivati al pettine.

Lucio Virzì
10-12-2004, 08:54
Originariamente inviato da Freeride
I forestali per regione italiana variano da 300 a 1000 a seconda delle dimensioni del territorio: in calabria si sussurava 20000, forse 30000, adesso protestano per 11000 ma saranno qualcuno in più ...beh, sempre tanti erano quindi!
Devo dire che in passato è stata proprio una brillante idea risolvere i problemi occupazionali (e anche elettorali) della calabria regalando posti di lavoro economicamente inutili ma socialmente utili!
E adesso che si vuol dare un taglio alla spesa pubblica è logico che i forestali siano arrivati al pettine.

Hai deciso tu che sono inutili? :confused:
Non hai seguito bene la vicenda.
Tutto ciò per un taglio di tasse inutile e risibile (che, fra l'altro, non mi tange, anzi...).

LuVi

Freeride
10-12-2004, 09:06
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Hai deciso tu che sono inutili? :confused:


Sei mai stato in Calabria? Beh, non mi è sembrata ne il borneo e ne la norvegia quindi se guardi solo al lato pratico, perchè in calabria dovevano fare con 11000 e passa unità quello che in altre regioni fanno con meno di 1000?
Semplice, perchè quei posti di lavoro non sono posti di lavoro ma sono "aiuti umanitari" ad una zona disagiata dell'italia.

plutus
10-12-2004, 09:08
Originariamente inviato da Freeride

Semplice, perchè quei posti di lavoro non sono posti di lavoro ma sono "aiuti umanitari" ad una zona disagiata dell'italia.

Lucio Virzì
10-12-2004, 09:13
Originariamente inviato da Freeride
Sei mai stato in Calabria? Beh, non mi è sembrata ne il borneo e ne la norvegia quindi se guardi solo al lato pratico, perchè in calabria dovevano fare con 11000 e passa unità quello che in altre regioni fanno con meno di 1000?

Direi di si, visto che mia moglie è Calabrese, e ci ho passato un bel po di tempo.
Evidentemente ti sfugge il fatto che i boschi della Sila sono fra i più estesi d'Italia.
Inoltre, le cifre di cui parli, mi piacerebbe leggerle in qualche rapporto ministeriale.

LuVi

dibe
10-12-2004, 09:26
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Direi di si, visto che mia moglie è Calabrese, e ci ho passato un bel po di tempo.
Evidentemente ti sfugge il fatto che i boschi della Sila sono fra i più estesi d'Italia.
Inoltre, le cifre di cui parli, mi piacerebbe leggerle in qualche rapporto ministeriale.

LuVi


qua in friuli c'è una proprietà FEC di 23000 Ha gestita da 50 forestali del CFS...

plutus
10-12-2004, 09:28
Originariamente inviato da Lucio Virzì

Evidentemente ti sfugge il fatto che i boschi della Sila sono fra i più estesi d'Italia.
i

non sei mai stato in trentino o in veneto allora ;)

il friuli ha una superficie boschiva paragonabile a quella della calabria e ne ha 178 di forestali...(dato del 2000, se poi si sono moltiplicati per 10 nno so ma dubito...)

Lucio Virzì
10-12-2004, 09:30
Originariamente inviato da plutus
non sei mai stato in trentino o in veneto allora ;)

il friuli ha una superficie boschiva paragonabile a quella della calabria e ne ha 178 di forestali...(dato del 2000, se poi si sono moltiplicati per 10 nno so ma dubito...)

Ehehe... ho lavorato in un rifugio al confine fra Veneto e Trentino, sulle Dolomiti di Sesto, fai te.... ci ho vissuto per anni... .:D:D
Tiriamo fuori un po di dati... qui si confrontano cifre campate in aria con dati di lavoratori campati in aria.... ;)

LuVi

plutus
10-12-2004, 09:34
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Ehehe... ho lavorato in un rifugio al confine fra Veneto e Trentino, sulle Dolomiti di Sesto, fai te.... ci ho vissuto per anni... .:D:D
Tiriamo fuori un po di dati... qui si confrontano cifre campate in aria con dati di lavoratori campati in aria.... ;)

LuVi

io i dati te li ho irati fuori se poi non li vuoi leggere ;)
...se ne hai degli altri, spara
:mc:

Lucio Virzì
10-12-2004, 09:44
Regione Calabria: http://www.artes-research.com/brochure/laregionecalabria.html

...

I suoi oltre 15000 Kmq di territorio sono occupati per il 91% da montagne e colline in parti uguali e solo per il 9% sono costituiti da pianura.

La superficie boschiva è pari al 31.8% del territorio tanto che la Regione può vantare ben due parchi nazionali: il Parco Nazionale d'Aspromonte e il Parco Nazionale del Pollino nonché una catena appenninica che la percorre quasi per intero comprendendo la Catena costiera, la Sila greca, la Sila Grande e la Sila Piccola

3000 Kmq

Veneto: http://it.encarta.msn.com/encnet/refpages/RefArticle.aspx?refid=761555795

boschi sono complessivamente poco estesi: da tempo le vaste foreste che ricoprivano la pianura sono state distrutte. Là dove sono rimasti, come nelle Prealpi, prevalgono boschi di castagni alle basse quote e di faggi sopra i 900 metri. Nelle zone alpine più elevate, soprattutto nel Cadore – l'alto bacino del Piave tra le Dolomiti e le Alpi Carniche – si trovano fitte foreste di abeti e larici. Nel cosiddetto "distretto euganeo", ovvero l'area costituita dai monti Berici e dai Colli Euganei, crescono le specie sempreverdi, tipicamente mediterranee. Aspetti originali assume infine la vegetazione delle lagune, con specie resistenti all'acqua e al sale.

Alla distruzione del bosco (oggi la superficie boschiva del Veneto è circa la metà di quella della Lombardia e poco più di un terzo di quella del Piemonte) si è accompagnata la quasi totale scomparsa della fauna selvatica. Sulle montagne si trovano ancora il camoscio e non rari sono il capriolo, la volpe, il tasso; tra gli uccelli è presente il gallo cedrone. Le lagune sono popolate da specie di uccelli acquatici.

Da: http://statistica.regione.veneto.it/Pubblicazioni/RapportoStatistico2004/index.jsp?sezione=6

i boschi, di considerevole estensione soprattutto nella zona montana, rappresentano il 14% (di 18.386 Kmq)

2637 Kmq



Trentino:

http://www.tn.camcom.it/informazioneeconomica/lineamentisullaeconomia/ilterritoriolacultura/

SUPERFICIE A BOSCO 2.932,09

Alto Adige:



Devi considerare, inoltre, in Veneto-Trentino-Friuli, la presenza di ecosistemi oltre i 2000 metri su cui l'uomo non ha alcuna facoltà di intervento.

LuVi

Lucio Virzì
10-12-2004, 09:45
Originariamente inviato da plutus
io i dati te li ho irati fuori se poi non li vuoi leggere ;)
...se ne hai degli altri, spara
:mc:
Tu non hai tirato fuori proprio nulla.
Hai sparato delle cifre a caso.
Riguardo le estensioni delle zone boschive, oltre alla mia esperienza, ho perso tempo a fare una ricerca per chi vuole leggere i dati e non il labiale di Fede.
Per il resto fai te, che accusi.

LuVi

plutus
10-12-2004, 09:48
attendo il numero esatto di forestali a sto punto ;)

plutus
10-12-2004, 09:52
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Tu non hai tirato fuori proprio nulla.
Hai sparato delle cifre a caso.
Riguardo le estensioni delle zone boschive, oltre alla mia esperienza, ho perso tempo a fare una ricerca per chi vuole leggere i dati e non il labiale di Fede.
Per il resto fai te, che accusi.

LuVi

uhm....il 14% di 18836 fa 1937? magari sbaglio i conti io...
il friuli fa 3200kmq di boschi....e diciamo 200 forestali...mmmm

vabbè spara quello che vuoi...

(non mi pare di aver accusato nessuno..)

Lucio Virzì
10-12-2004, 09:52
Originariamente inviato da plutus
attendo il numero esatto di forestali a sto punto ;)
Non ho tutto questo tempo, sei tu a dover dimostrare che le tue cifre, a questo punto sparate ad cazzum, hanno una parvenza di contatto con la realtà.

LuVi

Lucio Virzì
10-12-2004, 09:53
Originariamente inviato da plutus
uhm....il 14% di 18836 fa 1937? magari sbaglio i conti io...
il friuli fa 3200kmq di boschi....e diciamo 200 forestali...mmmm

vabbè spara quello che vuoi...

(non mi pare di aver accusato nessuno..)
Perdo 10 minuti in una ricerca e tu continui a parlare di "sparare"?!??! :confused:
Va beh, +1, bye bye, continua a sparare cifre a cazzo.

LuVi

plutus
10-12-2004, 09:54
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Perdo 10 minuti in una ricerca e tu continui a parlare di "sparare"?!??! :confused:
Va beh, +1, bye bye, continua a sparare cifre a cazzo.

LuVi

scusa, ma se hai dato i numeri del lotto che ci posso fare?

sapatai
10-12-2004, 09:56
scusa luvi, ma veramente ti sembrano necessari 11000 persone di pattuglia nei boschi calabresi? tutti tutti necessari? non ti sembra un tantino sovradimensionato?

plutus
10-12-2004, 09:58
Originariamente inviato da sapatai
scusa luvi, ma veramente ti sembrano necessari 11000 persone di pattuglia nei boschi calabresi? tutti tutti necessari? non ti sembra un tantino sovradimensionato?

tasi polenton! e paga!
:D

Lucio Virzì
10-12-2004, 10:04
Originariamente inviato da sapatai
scusa luvi, ma veramente ti sembrano necessari 11000 persone di pattuglia nei boschi calabresi? tutti tutti necessari? non ti sembra un tantino sovradimensionato?
Non abbiamo alcuna cifra di riferimento su cui ragionare.
Il paragone dovremmo farlo con altre regioni italiane con pari estensioni boschive.
Potrebbero sembrarmi tanti 100 o pochi un milione.

LuVi

dibe
10-12-2004, 10:05
i forestali (dati ufficiali del CFS) sono poco meno di 10000 unità sparse su tutto il territorio nazionale (regioni a statuto speciale escluse, dove c'è il corpo forestale regionale)

Lucio Virzì
10-12-2004, 10:09
Originariamente inviato da dibe
i forestali (dati ufficiali del CFS) sono poco meno di 10000 unità sparse su tutto il territorio nazionale (regioni a statuto speciale escluse, dove c'è il corpo forestale regionale)

Quindi non si tratta solo di forestali, quando si parla della Regione Calabria?
E, comunque, escono dal confronto le regioni Trentino AA e Valle D'Aosta.

LuVi

dibe
10-12-2004, 10:11
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Quindi non si tratta solo di forestali, quando si parla della Regione Calabria?
E, comunque, escono dal confronto le regioni Trentino AA e Valle D'Aosta.

LuVi


gli operai di cui parla l'articolo sono lavoratori assunti dalla regione calabria per rimboschire, e pulire i boschi della sila... boschi che poi vengono prontamente bruciati in modo da indurre a nuove assunzioni.

non c'è un'effettivo bisogno di questi 11000 operai, sono li per una pura e semplice opera assistenzialista del governo centrale.

Lucio Virzì
10-12-2004, 10:11
Qui qualche dato su cui ragionare:

http://www.corpoforestale.it/wai/Archivio/statistiche/index.html

Lucio Virzì
10-12-2004, 10:13
Originariamente inviato da dibe
gli operai di cui parla l'articolo sono lavoratori assunti dalla regione calabria per rimboschire, e pulire i boschi della sila... boschi che poi vengono prontamente bruciati in modo da indurre a nuove assunzioni.

non c'è un'effettivo bisogno di questi 11000 operai, sono li per una pura e semplice opera assistenzialista del governo centrale.

A me questo sembra un leghista luogo comune.
Ragioniamo su dati e fatti, non su supposizioni, illazioni e calderolesche boutade.

http://www.corpoforestale.it/wai/serviziattivita/NucleiInvestigativi/Attivita2001/AO2001.html

LuVi

dibe
10-12-2004, 10:14
Originariamente inviato da Lucio Virzì
A me questo sembra un leghista luogo comune.
Ragioniamo su dati e fatti, non su supposizioni, illazioni e calderolesche boutade.

http://www.corpoforestale.it/wai/serviziattivita/NucleiInvestigativi/Attivita2001/AO2001.html

LuVi


questo è quello che pensa un ex funzionario del cfs...

che poi sia vero o no, è un'altro paio di maniche...

Lucio Virzì
10-12-2004, 10:16
Originariamente inviato da dibe
questo è quello che pensa un ex funzionario del cfs...

che poi sia vero o no, è un'altro paio di maniche...

Io non pongo pregiudiziali a crederlo, ma vorrei un link, un riferimento, una lettura! Capisci? ;)

LuVi

Lucio Virzì
10-12-2004, 10:18
Rivolta dei forestali contro i tagli del Governo, Calabria bloccata
di Aldo Varano

Aeroporto internazionale di Lamezia Terme: bloccato. Tratto autostradale calabrese della Salerno Reggio Calabria (meglio nota come: la mulattiera): bloccato. Imbarcaderi pubblici e privati per e dalla Sicilia: bloccati. Stazione ferroviaria di Villa (arrivi e partenze con la Sicilia): bloccata. Statale 106 (meglio nota come: la strada della morte) che scorre lungo la costa ionica tra Taranto e Reggio: bloccata all'altezza di Crotone Nord (intasata anche Messina dove i tir arrivati da tutta la Sicilia in direzione nord sono fermi).

È in fiamme la Calabria e ad appiccare il fuoco con un atteggiamento irresponsabile (usiamo un eufemismo) è stato il governo Berlusconi. Irresponsabilità, superficialità, pressapochismo sono i termini che ricorrono nelle dichiarazioni di sindacalisti ed esponenti del centro sinistra. È accaduto che per fabbricarsi lo spot pubblicitario sulle tasse, dalla Finanziaria hanno cancellato con un tratto dei penna 160 miliardi di vecchie lire, i fondi necessari per assicurare l'attività e il salario degli operai forestali. Per intuire il cumulo pericolosissimo di tensioni provocate dal governo e i possibili sbocchi drammatici, bisogna tenere conto che i forestali non sono giovani precari ma undicimila lavoratori, quasi tutti di famiglie dove entra un salario solo (il loro) e insostituibile (hanno zero alternative di lavoro).

È questo che spiega perché sono scattati come un solo uomo facendo dilagare per le strade della Calabria una disperazione e una paura antiche che si mescolano all'incubo di essere rigettati nel fosso di una miseria da cui non si sono mai sentiti definitivamente fuori. Quasi mi aggredisce Antonio Galluzzo di San Giovanni di Gerace, paesino della Locride, inzuppato dalla pioggia che continua a cadere dal primo mattino quando hanno bloccato il grande piazzale auto di Villa San Giovanni da dove ci si imbarca per Messina: "Abbiamo lavorato sempre: prima, quattro mesi; poi, sei; e finalmente, salariati fissi. Ora quel... di Berlusconi vuole toglierci il pane togliendoci tutti dai c...". Ha cinque figli e la moglie, Galluzzo e in famiglia è il solo a lavorare. E' nella forestazione da 24 anni. Il salario, quando c'è l'indennità di alta montagna, che scatta sopra i mille metri, è poco meno di mille e cento euro. Si asciuga il viso e si sfoga: "Torneremo a quando eravamo analfabeti perché nessuno poteva andare a scuola. Valigie, treni e via a Milano". Lo interrompe Salvatore Sità di Grotteria: "Dicono che siamo parassiti. Lo sa che significa non pulire più le mostre montagne? Non curare il sottobosco, la pulizia delle piante, la manutenzione delle strade tra i paesi di montagna? Ci sono molti incendi in Calabria, ma senza di noi sarebbe un deserto di cenere. Un disastro".

L'esasperazione è al culmine. Sono quasi dodici ore che stanno qui sotto la pioggia impietosa. Non ce ne andiamo, dicono facendosi coraggio tra loro. Sebastiano Nirta di San Luca, 4 figli, parla un po' più forte degli altri: "Alvaro (Corrado Alvaro, ndr) che era del nostro paese diceva che il Sud sarebbe rimasto povero e pazzo. E così è. Si sapeva da agosto - urla - com'era il fatto: perché non hanno mosso un dito. La verità è che nessuno a Catanzaro, come a Roma, ci difende. Vengono tutti per il voto e basta".

Alla stazione di Villa, un po' più in là del piazzale auto, è tutto paralizzato. Operai, camionisti in cerca di notizie, studenti in transito da Messina al resto della Calabria bloccati anche loro, convivono senza incidenti ma senza molto amarsi. Immacolata Cardaciotto, che studia biologia, confida: "Io lo capisco il loro dramma. Hanno ragione. Ma io che colpa ho?". Non sa come tornare a casa, a settanta chilometri. Neanche il padre può venire a prenderla: in autostrada ci sono decine e decine di chilometri di paralisi, le strade Statali e Provinciali si sono intasate. Rosario Fichera, invece, dovrebbe tornare col tir ad Acicatena (accanto a Catania). E' fermo da otto ore. Dice che i baracchini raccontano scene allucinanti di suoi colleghi bloccati dentro i camion senza uno straccio di assistenza e sotto la pioggia. "C'è anche chi ha merci deperibili. Mi creda - sussurra quand'è sicuro che non lo sente nessuno - siamo proprio nell'Africa più nera". Da Crotone arriva la notizia di un tentativo di forzare un blocco: quattro feriti, per fortuna lievi,

La mobilitazione del sindacato è piena. Si gioca una partita drammatica. Intere zone della Calabria senza quei 160 miliardi verrebbero giù: fisicamente, come sfasciumi penduli sul mare, e socialmente. Un esempio: San Luca, meno di 5000 abitanti e 495 operai forestali. Mandarli a casa punto e basta sarebbe un disastro. I governi nazionali hanno sempre ignorato il problema usando i forestali come bacino elettorale. Incredula per tanta irresponsabilità, Liliana Frascà, alle spalle una vita da dirigente Cgil: "La giunta Regionale sapeva che avevano cancellato dalla Finanziaria non solo gli investimenti ma anche i finanziamenti consolidati e storici come quello per i forestali sempre assicurati negli ultimi trenta anni". E' indignata la Frascà, anche lei inzuppata, venuta qui a dare una mano: "Non hanno fatto niente. Solo il centro sinistra, D'Alema e sottosegretario Minniti, ha firmato e finanziato un 'Patto di programma' con la giunta Meduri-Bova (di centro sinistra, ndr) per riqualificare il settore e bloccare le assunzioni. Poi loro hanno sbaraccato tutto". Mi dice un giovane operaio di Antonimina: "Deve scrivere che la Regione prima delle europee ha fatto un bando aum-aum (clandestino, ndr) per un migliaio di nuovi forestali. Non ci sono riusciti perché dalla sola provincia di Reggio hanno presentato 45mila domande. Com'è che sotto elezioni ne servivano altri mille e ora non ne serve più nessuno?".

"Il governo sta giocando col fuoco" dice Agazio Loiero, candidato presidente alla Regione della Gad. La Lega esulta. Luigino Vascon annuncia che il suo partito si è assunto "l'onore e l'onere di fermare l'assistenzialismo clientelare che a volte fa capolino anche in alcuni esponenti della maggioranza". E sui forestali: "E' ora che inizino a pensare in proprio". Cinismo a parte, la polemica è con Gasparri e Alemanno che dopo aver approvato come ministri il taglio nella Finanziaria ora chiedono di ripensarci, come altri parlamentari meridionali di Udc e Fi.

"Siamo al massimo dell'irresponsabilità - protesta Luigi Sbarra, leader della Cisl calabrese - è come se il governo giocasse allo sfascio. La verità è che la Calabria non ha voce in capitolo col centro destra. Il governo ci scippa i soldi". Come se ne esce? "Deve arrivare una dichiarazione scritta del governo alle prefetture sul finanziamento". E Marco Minniti avverte: "Il governo deve subito convocare i sindacati a Palazzo Chigi se non vuole assumersi gravissime responsabilità".

Niente cut.
Leggetelo tutto.

LuVi

plutus
10-12-2004, 10:19
Originariamente inviato da Lucio Virzì
A me questo sembra un leghista luogo comune.
Ragioniamo su dati e fatti, non su supposizioni, illazioni e calderolesche boutade.


mi pare che di pregiudizi tu ne abbia q.b.

Rebo
10-12-2004, 10:36
LuVi è inutile che combatti sempre la tua battaglia solitaria e demagogica a difesa dei più deboli, anche quando di deboli non si tratta, dato che è palese e ovvio che in realtà molti (ma non tutti) di questi forestali più che uno stipendio ricevono una rendita vitalizia senza lavorare veramente(nel vero senso della parola...).
Puoi tirare fuori tutti i numeri che vuoi ma non cambieranno la realtà.
In Calabria ci sono stato due volte in ferie, e devo dire che dopo i due viaggi da Brescia fino in Calabria e ritorno ho notato una piccola cosa: in tutti i tratti autostradali fuori dalla Calabria avrò visto forse due addetti alla manutenzione delle autostrade, mentre sulla Salerno-Reggio Calabria ne avrò visti a decine in parte alla carreggiata, uno che sventola la bandierina per dirti di rallentare, uno o due poco dopo che non si capisce cosa stiano facendo (giuro che mi è rimasto impresso uno che tranquillo e beato nella sua divisa arancione si leggeva un quotidiano in piedi in parte alla carreggiata!:eek: ) e uno che sventola per dirti di accelerare, come se io, se non ci fosse lui, proseguirerei a passo di lumaca... Possibile che solo in Calabria siano veramente necessari tutti questi addetti alla manutenzione delle strade? Poi, se tutte queste migliaia di forestali "indispensabili", si prendo cura dei boschi e dei parchi come i manutentori si prendono cura delle strade allora siamo messi lo stesso un pò maluccio! I cespugli in mezzo a guard rail che separano le due carreggiate della Salerno- Reggio Calabria sembrano una foresta vergine, non vedono una forbice da potatura da anni e rendono ogni curva una curva cieca e molto pericolosa, le piazzole e le aree di sosta sono tranquillamente paragonabili a delle discariche abusive, dove esistono un paio di bidoni dello sporco non svuotati da mesi, con intorno sporcizia per un raggio di dieci metri. L'anno scorso in una di queste moderne e ben tenute areee di sosta, mi sono sporto per vedere al di la della recinzione e cosa ho visto? Un TIR seminuovo con rimorchio in fondo ad una scarpata!:eek: Roba da matti!Considerando poi come paesaggi e territori bellissimi vengano letteralmente deturpati e violentati da innumerevoli, vomitevoli e intollerabili costruzioni abusive di ogni dimensione e stato di avanzamento lavori (il tetto comunque non lo fanno quasi mai, dato che non si può mai sapere se in futuro può servire un'altro piano...), i boschi perchè dovrebbero essere tenuti meglio?
Comunque, il morale della favola è che negare che la presenza di migliaia di forestali in Calabria è una forma di assistenzialismo per ovviare in maniera errata alla disoccupazione, al disagio e all'aretratezza di qualla regione è una cosa assolutamente ridicola. Questa e la triste realtà.
Personalmente, aggiungo che è finalmente ora che lo stato smetta di regalare soldi in maniera più o meno giustificabile a chi fa molto poco o nulla per guadagnarseli, e sono sicuro che tanti la pensano come me.
Ciao.

Lucio Virzì
10-12-2004, 10:40
Originariamente inviato da Rebo
LuVi è inutile che combatti sempre la tua battaglia solitaria e demagogica a difesa dei più deboli, anche quando di deboli non si tratta


A m e sembra che la demagogia la stia facendo tu.
Io non ho dati per affermare che si tratti di onestissimi ed indispensabili lavoratori, esattamente come tu non li hai per dichiararli mangiapane a tradimento.
Del resto, con le tue osservazioni sulla scorta della tua esperienza, non fai che confermare la necessità di manodopera in maniera straordinaria.
Ti ricordo, inoltre, che la tua esperienza è basata su un paio di periodi di ferie, la mia da qualcosina in più.


Personalmente, aggiungo che è finalmente ora che lo stato smetta di regalare soldi in maniera più o meno giustificabile a chi fa molto poco o nulla per guadagnarseli, e sono sicuro che tanti la pensano come me.
Ciao.

Si, certo, troppi la pensano come te, istruiti populisticamente dal partito de "gli statali magnano e lo stato butta i soldi del nord".

LuVi

plutus
10-12-2004, 10:50
Originariamente inviato da Lucio Virzì
la mia da qualcosina in più.


voglio i dati i numeri, poi quando me li avrai dati, non li leggerò continuando a sostenere le mie tesi....

Originariamente inviato da Lucio Virzì
Si, certo, troppi la pensano come te, istruiti populisticamente dal partito de "gli statali magnano e lo stato butta i soldi del nord".

perchè non è vero?
:D

wolf64
10-12-2004, 11:10
Originariamente inviato da Lucio Virzì
A me questo sembra un leghista luogo comune.
Ragioniamo su dati e fatti, non su supposizioni, illazioni e calderolesche boutade.

http://www.corpoforestale.it/wai/serviziattivita/NucleiInvestigativi/Attivita2001/AO2001.html

LuVi

A me invece sembra il tuo un classico atteggiamento comunista (scusa, ma ti restituisco la palla! :D) per il quale più gente lavora per lo stato e meglio è! ;)

Ma parliamo di cifre, dai dati che sono riuscito a reperire sino ad ora ho visto in questa (http://www.corpoforestale.it/aib/archivio/anno2000/page38.html) pagina che la maggiore estensione forestale è presente in Toscana, Sardegna e Piemonte, purtroppo non ho trovato dei dati riguardanti il numero dei forestali presenti in tali regioni, mi sembra che siano notevolmente inferiori a quelli presenti nella regione Calabria, però non ho trovato documenti in cui compaiano questi dati, se qualcuno li ha e li posta mi fa un favore. :)

In quest'altra (http://www.corpoforestale.it/wai/serviziattivita/AntIncedioBoschivo/pubblicazioni/Antincendio/distribuzione_incendi.html) pagina si vede che la Calabria ha il maggior numero di incendi per cause volontarie, ma in una regione con un numero di guardie forestali tale da garantire quasi un adetto per ogni albero :D non ci dovrebbe essere una maggior vigilanza?
Cioè, i dati sono del 2000, ma si parla di 956 incendi dolosi in un anno!!! E' ovvio che poi "certi sospetti" vengano, anche senza... essere leghisti! ;)

In sostanza, io vivo nel "ricco nord" ;), però se lavoro per un'azienda che richiede 100 dipendenti e ce ne sono 1000, non si tratta più di lavoro, ma di assistenzialismo, in più parliamoci chiaro e tondo, quei 1000 non faranno un ca*zo dalla mattina alla sera se devono coprire tutti assieme il lavoro di 100.
Con tutto questo posso capire, in difesa di questi signori, che quei pseudo-posti di lavoro sono stati creati in tempi passati e per motivi politici, in parte mi spiace per loro, però io devo lavorare per vivere, e con "lavorare" intendo "faticare" (che poi sia una fatica fisica, mentale, o tutte e due le cose), altrimenti, qua, nel "ricco nord", io potrei anche andare a vivere sotto un ponte che nessuno mi da niente, capito il principio?

In poche parole, un posto di lavoro, pubblico o privato che sia, oggi deve essere produttivo, la borsa è vuota e si è già raschiato anche il fondo, i soldini europei sono dirottati verso paesi molto più indigenti di certe nostre aree geografiche, per questo o tutti ci mettiamo a lavorare o tutti si va a fondo, e con "tutti" intendo sia chi lavora e sia chi fa finta di lavorare o lavora poco o niente e prende uno stipendio.

Il fatto di lavorare per lo stato non garantisce una sicurezza, perchè, per come stanno andando le cose in Italia, se mancano le entrate del lavoro privato dei cittadini, e deve essere un lavoro produttivo, lo stato crolla come una casa a cui vengano erose le fondamenta, e i dipendenti pubblici si trovano col cu*o per terra esattamente come i dipendenti privati! ;)

Saluti :)
Gigi

Lucio Virzì
10-12-2004, 11:14
Gigi, hai cominciato bene, con dati e link (anche se non definitivi e non conclusivi sulla vicenda) ed hai tratto conclusioni palesemente "di parte" e basate su pregiudizi e pregne di luoghi comuni. ;)
In conclusione, hai detto:"Dato A, B, ecc.ecc. non lo dimostro, ma è come dico io".

LuVi

wolf64
10-12-2004, 11:35
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Gigi, hai cominciato bene, con dati e link (anche se non definitivi e non conclusivi sulla vicenda) ed hai tratto conclusioni palesemente "di parte" e basate su pregiudizi e pregne di luoghi comuni. ;)
In conclusione, hai detto:"Dato A, B, ecc.ecc. non lo dimostro, ma è come dico io".

LuVi

In parte hai ragione Lucio, però ti dico una cosa, quello che ho scritto è anche dato dall'impressione che si ha in altre zone d'Italia pensando ad un numero notevolmente più alto di presenza di guardie forestali in un territorio dove alla fine non è che ci siano tante più foreste di altre regioni.
Il fatto è che se, per fare un esempio, in Piemonte ci sono, diciamo, 8000 forestali (attenzione, sto sparando cifre a caso perchè, come ho scritto, non ho dati, e ho chiesto se qualcuno li ha) e in Calabria 11000, la cosa può anche essere capita, nel senso che il divario c'è, ma non è poi gigantesco e si può motivare con molte ragioni, se però in Piemonte ci sono 1000 forestali, la cura delle foreste viene fatta bene, e in Calabria, dove per i dati che ho portato l'estensione forestale è più bassa, ce ne sono 11000, allora posso pensare due cose, o che i forestali del Piemonte siano tutti figli di Superman, Wonderwoman, Spiderman & soci :D e che in 1000 riescono a fare il lavoro di 10000, o che in Calabria il bisogno di personale da parte del corpo forestale è notevolmente più basso delle reali assunzioni, e che il surplus (spero di averlo scritto giusto! :O) di personale sia motivato da politiche di voti di scambio in tempi passati, favoritismi e/o altro, capisci?

La cosa ovviamente da fastidio quando ti rendi conto che parte dei soldini di quei signori vengono dal tuo sudato stipendio (o reddito se sei un lavoratore autonomo), fastidio dato non tanto dal dare parte del tuo reddito a un dipendente statale, se tale dipendente fa il suo lavoro nessuno dice niente, anzi, però se un'individuo sano e in grado di lavorare campa sulle tue spalle, beh, penso che questo dia fastidio a chiunque, o no?

Con questo ti ho spiegato il perchè di quella parte di messaggio in cui ho tratto delle conclusioni di parte. ;)

Per proseguire in modo razionale questa discussione, a questo punto, bisognerebbe avere dei dati reali riguardanti i numeri effettivi dei forestali nelle varie regioni, però se corrispondono a quanto so in modo "ufficioso", confermo le conclusioni di questo e dell'altro messaggio.

Ciao (e buon appetito vista l'ora) :)
Gigi

plutus
10-12-2004, 11:38
Originariamente inviato da wolf64
deve essere un lavoro produttivo,

non è totalmente vero, lo stato deve (meglio: dovrebbe) garantire le attività non necessariamente "produttive" nel senso classico del termine. Penso per esempio alla ricerca, che, per definizione, non necessariamente "produce"...

Lucio Virzì
10-12-2004, 11:39
Originariamente inviato da wolf64
In parte hai ragione Lucio, però ti dico una cosa, quello che ho scritto è anche dato dall'impressione che si ha in altre zone d'Italia pensando ad un numero notevolmente più alto di presenza di guardie forestali in un territorio dove alla fine non è che ci siano tante più foreste di altre regioni.


Il fatto è che nè io nè te facciamo parte della task force ambiente del ministero dell'ambiente, e non possiamo conoscere nè le esigenze nè le peculiarità del territorio di cui stiamo parlando.
Il fatto è che le cifre di cui si parla vengono riportate dai giornali ma è palese che non si possa trattare di 11000 persone del cfs se tale ente ne dichiara 10000 per tutta Italia.


Il fatto è che se, per fare un esempio, in Piemonte ci sono, diciamo, 8000 forestali (attenzione, sto sparando cifre a caso perchè, come ho scritto, non ho dati, e ho chiesto se qualcuno li ha) e in Calabria 11000, la cosa può anche essere capita, nel senso che il divario c'è, ma non è poi gigantesco e si può motivare con molte ragioni, se però in Piemonte ci sono 1000 forestali, la cura delle foreste viene fatta bene, e in Calabria, dove per i dati che ho portato l'estensione forestale è più bassa, ce ne sono 11000, allora posso pensare due cose, o che i forestali del Piemonte siano tutti figli di Superman, Wonderwoman, Spiderman & soci :D e che in 1000 riescono a fare il lavoro di 10000, o che in Calabria il bisogno di personale da parte del corpo forestale è notevolmente più basso delle reali assunzioni, e che il surplus (spero di averlo scritto giusto! :O) di personale sia motivato da politiche di voti di scambio in tempi passati, favoritismi e/o altro, capisci?


Io penso che non si possano fare illazioni sulla pelle di persone che stanno lottando per il loro posto di lavoro.
Quantomeno dovremmo cercare di ragionare su cifre e dati reali.


La cosa ovviamente da fastidio quando ti rendi conto che parte dei soldini di quei signori vengono dal tuo sudato stipendio (o reddito se sei un lavoratore autonomo), fastidio dato non tanto dal dare parte del tuo reddito a un dipendente statale, se tale dipendente fa il suo lavoro nessuno dice niente, anzi, però se un'individuo sano e in grado di lavorare campa sulle tue spalle, beh, penso che questo dia fastidio a chiunque, o no?


Pago le mie tasse e, nonostante la manovra fiscale, ne pagherò di più, nel 2005; ciononostante preferisco sapere che l'ambiente viene tutelato, nonostante ci siano degli sprechi, piuttosto che non si faccia nulla.


Con questo ti ho spiegato il perchè di quella parte di messaggio in cui ho tratto delle conclusioni di parte. ;)

Per proseguire in modo razionale questa discussione, a questo punto, bisognerebbe avere dei dati reali riguardanti i numeri effettivi dei forestali nelle varie regioni, però se corrispondono a quanto so in modo "ufficioso", confermo le conclusioni di questo e dell'altro messaggio.

Ciao (e buon appetito vista l'ora) :)
Gigi

Esattamente, un po di dati sulla geografia li ho trovati, se avete tempo (e voglia di dimostrare la non liceità della manifestazione calabrese) trovatene sull'organico e sulla distribuzione per regione. ;)

Ciao, buon appetito anche a te. :)

LuVi

wolf64
10-12-2004, 11:55
Originariamente inviato da plutus
non è totalmente vero, lo stato deve (meglio: dovrebbe) garantire le attività non necessariamente "produttive" nel senso classico del termine. Penso per esempio alla ricerca, che, per definizione, non necessariamente "produce"...

Forse mi sono espresso male Plutus, però con "produttivo" io parlo di lavoro "reale", il contrario di quando hai un posto di lavoro dove puoi far finta di lavorare, o dove addirittura dovresti lavorare ma non lo fai, sia che produci beni e sia che produci servizi.
Anche la ricerca produce qualcosa, cioè, ad esempio è finalizzata alla ricerca di nuove tecnologie, in diversi campi, anche un matematico puro produce qualcosa, per quanto il suo lavoro possa sembrare astratto, ma il suo operato aiuta, per fare degli esempi, il lavoro di un fisico o di un chimico, se questi ultimi trovano una nuova tecnologia o ne migliorano una esistente, la cosa viene poi applicata in ambito produttivo, per cui, tornando a monte, anche il lavoro altamente teorico del matematico è stato produttivo, anzi, forse "il più produttivo"!
Qualsiasi lavoro produce qualcosa, guardiamo il termine "produrre" in un senso ampio. ;)

Ciao :)

wolf64
10-12-2004, 12:08
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Il fatto è che nè io nè te facciamo parte della task force ambiente del ministero dell'ambiente, e non possiamo conoscere nè le esigenze nè le peculiarità del territorio di cui stiamo parlando.
Il fatto è che le cifre di cui si parla vengono riportate dai giornali ma è palese che non si possa trattare di 11000 persone del cfs se tale ente ne dichiara 10000 per tutta Italia.


Aspetto anch'io dei dati più precisi...



Io penso che non si possano fare illazioni sulla pelle di persone che stanno lottando per il loro posto di lavoro.
Quantomeno dovremmo cercare di ragionare su cifre e dati reali.


Mi dilungherò un po su questo punto Lucio.
Se è un posto di lavoro "produttivo" (mi sono espresso negli altri post sul concetto), sono il primo ad essere vicino a queste persone, ma se la cosa non è così, molti di quei posti di lavoro non avrebbero senso, a quel punto che li chiamino sussidi di assistenza e almeno si toglie l'ipocrisia di dire che si tratta di posti di lavoro.
Ovviamente queste sono congetture in attesa di dati reali, come giustamente dici.



Pago le mie tasse e, nonostante la manovra fiscale, ne pagherò di più, nel 2005; ciononostante preferisco sapere che l'ambiente viene tutelato, nonostante ci siano degli sprechi, piuttosto che non si faccia nulla.


Guarda, io sono un appassionato di natura e in particolare di trekking in montagna, non concordo con moltissima della politica finalizzata al profitto e menefreghista dell'ambiente che si sta realizzando sull'intero pianeta, però questo non toglie che non deve essere una scusa per assumere molti più forestali di quelli che effettivamente occorrerebbero, anche perchè così si rischia di sotrarre risorse anche ad altre iniziative finalizzate alla stessa tutela ambientale.
Il discorso degli sprechi in questo momento non ce lo si può permettere, che ci piaccia o no.



Esattamente, un po di dati sulla geografia li ho trovati, se avete tempo (e voglia di dimostrare la non liceità della manifestazione calabrese) trovatene sull'organico e sulla distribuzione per regione. ;)


Riamando sempre ai soliti dati richiesti...


Ciao, buon appetito anche a te. :)

LuVi

Ora vado veramente a mangiare!!!! :D

plutus
10-12-2004, 12:46
Originariamente inviato da wolf64
anche un matematico puro produce qualcosa, per quanto il suo lavoro possa sembrare astratto, ma il suo operato aiuta, per fare degli esempi, il lavoro di un fisico o di un chimico, se questi ultimi trovano una nuova tecnologia o ne migliorano una esistente,

ho capito cosa vuoi dire, certo, ma la ricerca può portare anche ad un nulla di fatto...mi spiego? e visto da "lontano" può apparire come un "perdere tempo" o un "lavorare poco"

wolf64
10-12-2004, 13:08
Originariamente inviato da plutus
ho capito cosa vuoi dire, certo, ma la ricerca può portare anche ad un nulla di fatto...mi spiego? e visto da "lontano" può apparire come un "perdere tempo" o un "lavorare poco"

Dipende dai punti di vista Plutus, diciamo che se guardiamo la produttività da uno che lavora in produzione anche vedere un impiegato davanti ad un computer può sembrare uno che lavora meno, però il sottoscritto, nei suoi primi 40 anni, ha svolto sia lavori fisici anche pesanti e sia lavori non fisici anche molto stressanti, ma ti assicuro che spesso sono più stancanti i secondi, dalla stanchezza fisica ti riprendi spesso con una buona dormita, dalla stanchezza psichica, vedi anche "stress" oltre certi limiti, fai molto più fatica a riprenderti, per questo è... tutto relativo! ;)

Ma, tornando in topic, e a parte queste disquisizioni, penso che abbiamo molti punti comuni sulla discussione del thread. ;)

Ciao :)

plutus
10-12-2004, 13:10
Originariamente inviato da wolf64
Ma, tornando in topic, e a parte queste disquisizioni, penso che abbiamo molti punti comuni sulla discussione del thread. ;)


direi di sì....

Freeride
10-12-2004, 13:59
Alcune considerazioni di legambiente (anno 2000) sugli operatori forestali:
http://www.legambienteonline.it/news2000/incendi3.htm

Lucio Virzì
10-12-2004, 14:08
Originariamente inviato da Freeride
Alcune considerazioni di legambiente (anno 2000) sugli operatori forestali:
http://www.legambienteonline.it/news2000/incendi3.htm

Interessante!

Incendi: un esercito di operatori forestali
Ma al Sud il fuoco continua a devastare migliaia di ettari

Nonostante un esercito di operatori forestali (ben 54.000) all’opera nelle Regioni più a rischio-incendi (Sardegna, Sicilia, Campania e Calabria) e centinaia di miliardi spesi, il fuoco continua a devastare migliaia di ettari di bosco soprattutto al Sud.

L’Italia brucia non per mancanza di fondi o di uomini, ma per la loro cattiva gestione. La Sicilia ad esempio gestisce 30.000 operatori forestali (tra stagionali ed assunti a contratto indeterminato) addetti alla selvicoltura, alla prevenzione incendi ed alle attività di cura dei boschi. Il dato si traduce in un operaio forestale ogni 4,6 ettari e la Sicilia lo scorso anno ha visto bruciare quasi 14.000 ettari di territorio.

In Calabria ci sono 13.000 operatori forestali e la Regione spende circa 400 miliardi per la cura del patrimonio forestale. Ma in Calabria lo scorso anni sono andati in fumo quasi 4.100 ettari di territorio. La Campania spende meno soldi (138 miliardi), per 5.500 guardie all’opera e lo scorso anno sono bruciati 1.200 ettari di bosco. Infine, la Sardegna arruola circa 7.000 forestali per una spesa dichiarata di 270 miliardi annui.

------------------

E perchè tutto ciò sta accadendo in Calabria e non in Sicilia? :confused:


LuVi

Lucio Virzì
10-12-2004, 14:15
Come non detto:

Catania. Proteste anche a Catania. I braccianti agricoli che protestano "contro i tagli annunciati dalla Finanziaria nei confronti del settore" hanno occupato la stazione ferroviaria, bloccandone l' attività. Una parte dei manifestanti è infatti uscita dal corteo promosso da Cgil, Cisl e Uil e sta protestando sui binari.

Agrigento. Alcune centinaia di forestali hanno manifestato questa mattina contro la finanziaria nazionale. I forestali hanno attraversato in corteo il centro della città, quindi hanno bloccato alcune strade, creando problemi al traffico. La manifestazione si è sciolta poco prima delle 12,30.

SaMu
10-12-2004, 16:07
Berlinguer si batteva contro queste vergogne Lucio.

ENGINE
10-12-2004, 19:09
Originariamente inviato da Freeride
Sei mai stato in Calabria? Beh, non mi è sembrata ne il borneo e ne la norvegia quindi se guardi solo al lato pratico, perchè in calabria dovevano fare con 11000 e passa unità quello che in altre regioni fanno con meno di 1000?
Semplice, perchè quei posti di lavoro non sono posti di lavoro ma sono "aiuti umanitari" ad una zona disagiata dell'italia.

Sacrosanta verita'........

e la Padania paga......... ma il gioco sta' finendo.

Korn
10-12-2004, 19:24
perchè al nord non ci sono ste cose vero? :asd:

Freeride
10-12-2004, 21:12
Originariamente inviato da Korn
perchè al nord non ci sono ste cose vero? :asd:
I tagli al settore degli operatori/operai forestali è esteso a tutta italia.
Oggi, ad esempio, protestavano anche gli operai forestali piemontesi, solo che a Torino erano "solo" 700, non 11000!

Lucio Virzì
10-12-2004, 21:32
Originariamente inviato da SaMu
Berlinguer si batteva contro queste vergogne Lucio.


Ti aspettavo al varco. :D
Comunque ho un altra considerazione da fare.... io di gente, in Calabria che "voto a perluscone così mi fa travagliare" ne ho sentita parecchia....

LuVi

LittleLux
10-12-2004, 21:37
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Ti aspettavo al varco. :D
Comunque ho un altra considerazione da fare.... io di gente, in Calabria che "voto a perluscone così mi fa travagliare" ne ho sentita parecchia....

LuVi

:asd:

P.S.: comunque son troppi davvero.:eek:

Korn
10-12-2004, 22:35
Originariamente inviato da Freeride
I tagli al settore degli operatori/operai forestali è esteso a tutta italia.
Oggi, ad esempio, protestavano anche gli operai forestali piemontesi, solo che a Torino erano "solo" 700, non 11000!
non mi riferivo solo a questo, ma intendevo dire che meridionalizzare la questione non mi sembra saggio

Freeride
10-12-2004, 22:46
Originariamente inviato da Korn
non mi riferivo solo a questo, ma intendevo dire che meridionalizzare la questione non mi sembra saggio
Non c'è problema, la questione è già "meridionalizzata" da se!

bagoa
11-12-2004, 05:57
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Ehehe... ho lavorato in un rifugio al confine fra Veneto e Trentino, sulle Dolomiti di Sesto, fai te.... ci ho vissuto per anni... .:D:D
Tiriamo fuori un po di dati... qui si confrontano cifre campate in aria con dati di lavoratori campati in aria.... ;)

LuVi
http://homemondadori.com/panorama/parchi/01/01.htm
l'articolo specifica che circa 100 guardie forestali,proteggono flora e fauna del piu esteso parco nazionale italiano.

SaMu
11-12-2004, 14:24
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Ti aspettavo al varco. :D

Ma non mi hai risposto nel merito.. te la ripropongo: la "questione morale" si batteva contro queste vergogne clientelari.

Freeride
11-12-2004, 21:55
Status quo:
http://www.adnkronos.com/Economia/2004/Settimana50da06-12a12-12/forestali_111204.html

Lucio Virzì
11-12-2004, 22:00
''la vigilanza dei lavoratori continuerà''

E lo credo bene... con gente di questa risma al governo non c'è da fidarsi mai.
Ora fanno marcia indietro.. :asd: "noi non volevamo, noi aspettavamo, noi non dicevamo" :rotfl:

LuVi

Freeride
11-12-2004, 22:05
Originariamente inviato da bagoa
http://homemondadori.com/panorama/parchi/01/01.htm
l'articolo specifica che circa 100 guardie forestali,proteggono flora e fauna del piu esteso parco nazionale italiano.
Non funziona il link.

Giusto per far chiarezza i "forestali" in cui si è ampiamente parlato in questo thread non sono l'arma Guardia Forestale/Corpo Forestale dello Stato.
Sono invece "semplici impiegati" assunti a tempo indeterminato/determianto/stagionale dagli enti locali/regioni con il titolo di operaio/operatore idraulico-forestale.
Scusa la quantità di slash ma era per inquadrare la situazione.

Freeride
11-12-2004, 22:49
Originariamente inviato da Lucio Virzì
''la vigilanza dei lavoratori continuerà''
E lo credo bene... con gente di questa risma al governo non c'è da fidarsi mai.
Ora fanno marcia indietro.. :asd: "noi non volevamo, noi aspettavamo, noi non dicevamo" :rotfl:

Se hai voglia leggiti questo editoriale:
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=EDITO&TOPIC_TIPO=E&TOPIC_ID=39641

In poche parole elenca i paradossi di questa vicenda: il popolo calabrese che ha eletto il centrodestra, governato in regione dal centrodestra va contro al centrodestra di roma, contro la finanziaria dello stesso centrodestra.
Il vecchio che si scontra con il nuovo e alla fine tutto ritorna come prima! Storia vecchia.

Trovo anche assurdo un altro passaggio:
"Se un imprenditore del Nord protesta contro l’Europa per le quote latte ottiene la massima attenzione. Se protestano undicimila forestali calabresi devono bloccare l’Italia per poter essere ascoltati. E questo è ingiusto in sé perché condanna una parte del Paese all’insignificanza politica."
Anzi a rileggerlo mi sembra una pura ca22ata per riempire l'articolo!

SaMu
12-12-2004, 10:07
E' una vergogna.. 160 milioni di euro tolti all'assistenza e alla ricerca, regalati al clientelismo.

Le forze che un tempo si indignavano e combattevano, ora approvano.. siamo proprio un paese alla frutta.

Korn
12-12-2004, 12:27
hai ragione voterò berlusconi! :D

Lucio Virzì
12-12-2004, 18:22
Originariamente inviato da Freeride
Se hai voglia leggiti questo editoriale:
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=EDITO&TOPIC_TIPO=E&TOPIC_ID=39641

In poche parole elenca i paradossi di questa vicenda: il popolo calabrese che ha eletto il centrodestra, governato in regione dal centrodestra va contro al centrodestra di roma, contro la finanziaria dello stesso centrodestra.
Il vecchio che si scontra con il nuovo e alla fine tutto ritorna come prima! Storia vecchia.

Trovo anche assurdo un altro passaggio:
"Se un imprenditore del Nord protesta contro l’Europa per le quote latte ottiene la massima attenzione. Se protestano undicimila forestali calabresi devono bloccare l’Italia per poter essere ascoltati. E questo è ingiusto in sé perché condanna una parte del Paese all’insignificanza politica."
Anzi a rileggerlo mi sembra una pura ca22ata per riempire l'articolo!

Si, in effetti c'è una certa idiosincrasia, evidenziata anche dall'episodio di "colore" che ho citato poco sopra.

LuVi

CYRANO
12-12-2004, 19:00
Originariamente inviato da Freeride
Se hai voglia leggiti questo editoriale:
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=EDITO&TOPIC_TIPO=E&TOPIC_ID=39641

In poche parole elenca i paradossi di questa vicenda: il popolo calabrese che ha eletto il centrodestra, governato in regione dal centrodestra va contro al centrodestra di roma, contro la finanziaria dello stesso centrodestra.
Il vecchio che si scontra con il nuovo e alla fine tutto ritorna come prima! Storia vecchia.

Trovo anche assurdo un altro passaggio:
"Se un imprenditore del Nord protesta contro l’Europa per le quote latte ottiene la massima attenzione. Se protestano undicimila forestali calabresi devono bloccare l’Italia per poter essere ascoltati. E questo è ingiusto in sé perché condanna una parte del Paese all’insignificanza politica."
Anzi a rileggerlo mi sembra una pura ca22ata per riempire l'articolo!

beh spetta , c'e' scritto : " Negli ultimi tempi nella società meridionale di sinistra e di destra si sono consolidati due convincimenti. "

ossia , la storia delle quote latte e' una convinzione che si e' incuneata nella gente del sud , non una realta' oggettiva.
almeno dall'articolo si capisce questo...




Ciaozzz

Freeride
13-12-2004, 09:58
Originariamente inviato da CYRANO
beh spetta , c'e' scritto : " Negli ultimi tempi nella società meridionale di sinistra e di destra si sono consolidati due convincimenti. "

ossia , la storia delle quote latte e' una convinzione che si e' incuneata nella gente del sud , non una realta' oggettiva.
almeno dall'articolo si capisce questo...

...e io che avevo capito che chi ha bloccato le autostrade del nord, chiuso gli accessi agli aeroporti della lombardia, preso botte dalla polizia per manifastare contro a delle multe europee inique fosse stato messo sullo stesso piano di chi ha bloccato le autostrade, i porti aerei e navali delle calabria per manifestare contro ad uno stato di fatto che nessuna finanziaria deve toccare! :rolleyes:

Valo
14-12-2004, 06:57
"Dicono che siamo parassiti. Lo sa che significa non pulire più le mostre montagne? Non curare il sottobosco, la pulizia delle piante, la manutenzione delle strade tra i paesi di montagna? Ci sono molti incendi in Calabria, ma senza di noi sarebbe un deserto di cenere. Un disastro".


Inquietante minaccia?

Ecco un interessante articolino


Elencare le opere inutili in Calabria è di per se un opera impossibile. Sono talmente tante e talmente tanto è stato il fiume di danaro giunto nei nostri paesi che farne un conto o una mappa risulterebbe sempre approssimativo. Ma oggi è necessario farlo proprio per andare alla radice dei nostri mali, capirne il significato ed evitare che a queste se ne aggiungano altre rovinando ulteriormente il nostro ambiente, scavando nelle cronache del passato, facendo un lavoro di archeologia giornalistica. Più facile è il lavoro sugli enti inutili. Questi nonostante le varie leggi che ne decretavano lo scioglimento, sono ancora ben vivi e ancora succhiano soldi alle nostre casse.



Un primo lavoro interessante a proposito delle opere inutili è stato svolto da Ortensio Longo assessore all'ambiente del Comune di Cosenza e vicepresidente di Italia Nostra che in un libro stampato nel gennaio 1995 rastrellava in lungo e in largo la Calabria censendo tutto ciò che era inutilizzato ed inutilizzabile. Recentemente, invece la rivista bimestrale Cantiere diretta da Rosanna Grisolia di Lametia terme lanciava un appello all'opinione pubblica calabrese perche si mobilitasse per sciogliere tutti gli enti inutili. Ma andiamo per ordine nella nostra inchiesta settimanale.

UNA CATERVA DI DIGHE

La maggior parte delle dighe costruite o in via di costruzione in Calabria sono opere inutilizzate, ancora in cantiere, e che ovunque siano state costruite hanno determinato un grave danno all'ambiente oltre che all'economia. Gli enti che partecipano alla costruzione di una diga sono: Lo Stato che offre il finanziamento attraverso i propri ministeri dell'agricoltura, dell'industria, del Cipe e della Svimez; il dipartimento presso la Presidenza del Consiglio dei ministri; la regione; la provincia; la comunità montana; il comune; il consorzio gestore. Troppi enti hanno le mani in pasta a queste opere, e proprio per questo è sempre difficile quantificare il flusso di danaro che passa da un ente all'altro. Ma vediamo un quadro completo delle dighe:

1) DIGA SUL METRANO (prov.RC): è la diga più alta del mondo,104 metri con una capacità di 27 milioni mcubi di acqua, la procura di Palmi ha messo sotto accusa 150 imprese per vari illeciti connessi ai lavori di sbancamento e per legami con la mafia. Sono stati già spesi oltre 500 miliardi.

2) DIGA SUL LORDO (Torrente Pantaleo, prov. RC): per 1'assenza delle opere di canalizzazione a valle della diga l'opera non è compiuta. Sono stati spesi fino ad ora circa 100 miliardi.

3) DIGA SUL MONTE MARELLO (torrente Angitola, prov. CZ): 1'opera è finita ma mancano ancora e sono da finanziare le opere di adduzione.

4) DIGA SUL MELITO(prov.CZ): I lavori sono da poco terminati dopo venti anni e dopo aver speso oltre 200 miliardi. L'impianto dovrebbe dare acqua a Catanzaro e irrigare le colline di Lamella e Squillace, ma le opere di canalizzazione mancano ancora e non sono finanziate.

5) DIGA SULL'ALACO (prov.CZ): Per il cedimento di una roccia ali'interno di questa imponente diga i lavori sono sospesi. Dopo 9 perizie sono state spesi fino ad oggi circa 100 miliardi.

6) DIGA DI REDISOLE (torrente Fiumarella, prov.CZ): un piccolo invaso finito, ma mancano le opere di canalizzazione.

7)DIGA DEL PASSANTE (torrente Alli, prov. CZ): informazioni incomplete, ma pare che sia finita.

8) DIGA SUL LAURENZANA (fiume Trionto, prov.CS): La diga è stata finanziata con fondi FIO ,i lavori sono fermi ed è incompleta.

9) DIGA SUL VOTTURINO (prov.CS).

10) DIGA DI TARSIA (prov. CS).

11) DIGA BASSO ESARO (prov. CS): Queste tre dighe per uso irriguo sono finite da moltissimi anni ma non sono mai state utilizzate secondo le loro progettualità iniziali per mancanza delle opere di canalizzazione, la Diga del Votturino è stata svuotata perché dopo venti anni sono stati scoperti dei danni sulla muratura di contenimento delle acque. La Confederazione degli Agricoltori ha presentato una denuncia alla Procura della repubblica di Cosenza per i danni subiti dai contadini che per anni si sono serviti di quel sistema di irrigazione.

12) DIGA SUL MONTE PETTINASCURA (prov. CS): Per realizzarla sono stati spesi oltre lOO miliardi ed è stato realizzato solo lo sbarramento. Dovrebbe servire gli agricoltori di San Giovanni in Fiore rimasti senz'acqua a seguito dei lavori per scopi idroelettrici dei laghi di Cecità e Aria Macina. I lavori durati circa 30 anni sono stati più volte sospesi.

13) DIGA SUL MENTA (prov. RC): In pieno parco dell'Aspromonte. Una diga inutile, devastante e certamente illegale. Costata centinaia di miliardi l'opera non è ancora terminata.

14) DIGA SUL BATTENDIERO (prov. CS): Parco Pollino.

15) DIGA SUL BASSO SAVUTO (prov. CS): due piccoli sbarramenti ancora in costruzione.

16)DIGA SULL'ALTO ESARO: la diga degli scandali. L'elenco dei politici indagati,delle imprese colluse con la mafia, dei miliardi spesi, sarebbe lunghissimo e meriterebbe un capitolo a parte. Vale una cosa per tutte: dopo una frana prevedibilissima tutto è fermo.

Almeno altre 15 dighe sono in progettazione e nel cassetto di qualche assessore, pronte a venire fuori al minimo finanziamento possibile. In tutto le dighe in Calabria se venissero realizzate sarebbero ben 35. Un lago ogni 50/60 mila abitanti. E' logico che tutti questi lavori hanno determinato un grave scempio ambientale in tutta la nostra regione. A seguito delle costruzioni delle dighe e di molti acquedotti, molti torrenti sono stati prosciugati, fiumi interi scomparsi, altri ancora cementificati, sorgenti millenarie prosciugate interamente, apportando gravi danni alla pastorizia. Senza contare un fiume che non finisce mai e che va sempre nelle solite tasche, che è quello del danaro. E' dell'll giugno di quest'anno che il vicepresidente Bova e 1'assessore Tripodi hanno dichiarato che il governo ha deciso lo stanziamento di 120 miliardi per il settore idraulico-forestale. Dice Bova che nei prossimi tre anni la regione si avvierà al completamento delle dighe ed alla realizzazione delle reti di distribuzione. Dell'utilità di controllare quali siano le opere utili sulle quali reinvestire il finanziamento non se ne parla proprio. I sindacati esultano.

GLI IMPIANTI SPORTIVI

Altra strada per far arrivare danaro è la costruzione di impianti sportivi. Si sa che lo sport fa bene alla salute, e che i giovani sono assetati di impianti per praticare i propri sport, anche per fermare il dilagare dela droga: le relazioni da parte dei comuni per ottenere i finanziamenti sono pieni di queste banalità.

CATANZARO: una piscina a Pontepiccolo con oltre due miliardi di finanziamento non è stata ancora completata.

LAMETIA TERME: il comune ha due impianti sportivi: lo stadio di calcio Ippolito e il palasport di via Marconi. Entrambi gli impianti nonostante fiumi di danaro ottenuto in varie fasi dagli anni Cinquanta in poi non sono ultimati e ovunque vi sono carenze strutturali. L'unica struttura funzionante è la piscina olimpionica, ma è privata.

VIBO VALENTIA: mancano assolutamente gli impianti sportivi.

CROTONE: Le uniche vere strutture sportive furono quelle di Milone vincitore di numerose olimpiadi. Da allora non s'è fatto niente. Lo stadio Enzio Scida risale agli anni Trenta con un terreno di gioco al limite del regolamento. Nel qurtiere Tufolo esiste un altro campo di calcio dove i lavori sono fermi dal '75 e nessuno sa perché.

PAOLA: stadio, l'opera doveva essere consegnata entro il mese di settembre '92,il finanziamento cospicuo di 2 miliardi; è stata costruita solo la tribuna lato mare il resto è ancora fermo.

LA MALASANITA'

Sette come le maledizioni bibbliche sono gli ospedali finiti e mai entrati in funzione: Cassano Ionio, Pizzo, Tropea, Nicotera, Siderno, Girifalco, Posarne. Sono pure sette gli ospedali attivati solo in parte: Serra San Bruno, S.Marco Argentano, Lungro, Cittanova, Cetraro, Praia a Mare, Scilla, Trebisacce. Quattro sono quelli eternamente in costruzione : Scalea, Gerace, Lamella Terme, Camigliatello. Nonostante questa mole di strutture, la malasanità in Calabria è cronica e nessuno ne sa cacciare le mani, quelli che ne soffrono naturalmente sono i cittadini calabresi che spesso sono costretti a rivolgersi fuori regione con spese maggiori per le ASL e il cittadino stesso. Sono centinaia gli emodializzati in lista d ' attesa, così i malati dell'ospedale psichiatrico di Girifalco e di Reggio ancora funzionanti si può immaginare come. L'elenco di ogni ospedale della Calabria è lunghissimo. In ogni ospedale manca qualcosa, o dal punto di vista di reparti mai aperti, o chiusi, o trasferiti in altre strutture, per non parlare di come sono mantenuti dal punto di vista dell'igiene e della struttura vera e propria.

LE INCOMPIUTE

Le opere di difficile classificazione in Calabria ne siamo pieni. Mattatoi, asili nido, scuole pubbliche, strade senza uscita, è un elenco lunghissimo che sintetizziamo.

CASOLE BRUZIO: Mattatoio consortile: mai finito.

CETRARO: grande mattatoio consortile sulla strada per S. Ianni, finito ma mai utilizzato.

DIAMANTE: mattatoio consortile in pieno parco del Corvino. Terminato si accorgono di non avere l'allaccio alla fogna, tentano un tubo abusivo di scarico nel fiume. Scoperti dagli ambientalisti sono costretti a chiuderlo, inutilizzato ora è usato per deposito mezzi. Mercato coperto sotto il lungomare costruito negli anni settanta. Utilizzato per soli dieci mesi è stato abbandonato e mai utilizzato; Sala Conferenze sotto il lungomare. Utilizzato per pochi anni susseguentemente abbandonata e oggi deposito di siringhe; nuovo mercato coperto, sotto una piazza nuova del paese. mai utilizzato; Scuola materna all'interno del paese. Mai utilizzata oggi è sede dell'Aias prima della capitaneria di porto.

BUONVICINO: casa albergo sulla suggestiva Madonna della neve. Intervento di oltre 1 miliardo, iniziata ma mai terminata né utilizzata.

SARACENA: A Piano di Novacco costruzione di casa albergo in uno dei pianori più belli del Pollino. Ultimati e mai utilizzati. hanno seguito le alterne vicende delle varie giunte, fino al definitivo abbandono.

S.PIETRO DI GUARANO: mattatoio comunale mai utilizzato e ultimato.

CI SONO ANCHE ENTI INUTILI

Ma non esistono solo opere inutili in Calabria, ma anche enti inutili. Si è fatto carico di controllare il lungo elenco la direttrice della rivista "Cantiere", Rosanna Grisella, che attraverso il giornale ha lanciato un appello alla classe politca ed intellettuale calabrese perché questi enti vengano definitivamente sciolti.

ARSSA (Agenzia regionale per lo sviluppo ed i servizi in agricoltura), istituita con legge regionale nel dicembre '93 avrebbe dovuto riformare il vecchio ente di sviluppo agricolo, ESAC. Invece non è cambiato nulla. Le vecchie strutture costate centinaia di miliardi rimangono inutilizzate. Se si riuscisse a chiudere l'ARSSA continuando a pagare tutti gli stipendi ai dipendenti si risparmierebbero circa 30 miliardi all'anno.

CONSORZIO DI BONIFICA Sibari-Media valle del Crati. Attraverso questo ente sono state finanziate dighe ed invasi mai completati (vedi elenco precedente). Attualmente il consorzio non riesce a pagare i dipendenti mentre sta pagando cifre superiori ai 100 miliardi per la progettazione di opere mai iniziate.

FINCALABRIA. Società finanziaria della regione nata nel 1986 per consentire la partecipazione della stessa al capitale azionario di imprese calabresi in difficoltà. Nobile compito, ma dopo 13 anni non è stato realizzato nessun intervento di questo tipo. Pagano solo le indennità, tramite gli interessi, ai membri del consiglio d'amministrazione e del collegio sindacale.

AFOR (azienda per le foreste regionali). Istituita con legge regionale nell'ottobre del '92 per sopprimere i 22 enti forestali calabresi, oggi gli enti operanti sono diventati 26 e circa 50 miliardi all'anno vengono spesi per tenerli in vita.

APT (Aziende provinciali per il turismo), nel 96 la regione approva l'abolizione delle 5 APT regionali. Nasce l'Azienda regionale e si costituiscono 5 comitati con il compito di coordinare le aziende provinciali con quelle regionali.

Altri enti presi di mira da "CANTIERE" sono la TELCAL (consorzio telematico Calabria); il CUD(consorzio per l'università a distanza). E così conclude l'inchiesta di "Cantiere": basterebbe sciogliere questi enti e altri enti regionali per risparmiare 150 miliardi ogni anno senza licenziare i dipendenti. Io aggiungo che se a questo risparmio si aggiungesse un registro regionale dove si dimostra 1'utilità dell'opera prima ancora che venga finanziata si risparmierebbe ancora di più.

Articolo di Francesco Cirillo

Tratto da: Hotkalabria

Fumereo
14-12-2004, 13:36
confermo la storia degli incendi...
Purtoppo chi toglie il "lavoro" a queste persone perde anche il voto...mi sembra pure strano che sia venuto fuori il problema...(o forse lo so ma e' meglio non dirlo)

Per risolvere il problema della disoccupazione c'e' sempre il solito sistema... si prendono due disoccupati, uno fa un buco e l'altro lo riempie...

Poi...possiamo decidere che sia una solidarieta' che facciamo...mi sta bene...

Ma a me la solidarieta' piace decidere di farla...perche' qualcuno che mi infila la mano in tasca per fare solidarieta' e che poi mi insulta dicendo che non sono abbastanza solidale mi fa' girare i cocones...
(solidarieta' poi per modo di dire visto che ci guadagna la mafia e la corruzione...mica la povera gente)

Sommiamola alle pensioni di invalidita' triple che nel resto di italia, alle opere pubbliche incompiute e creiamo una bella voce sulla dichiarazione delle tasse "imposta mafia"....come dite? cosi' se ne accorgono?
bel problema...perche' se se ne accorgono, e un giorno succedera', sara' un bel casino...

Freeride
15-12-2004, 13:28
11mila forestali? Un’enormità
Anche il Piemonte ha bisogno di forestali stipendiati dallo Stato per la salvaguardia del proprio territorio e la difesa dell’occupazione dei propri abitanti. Con questa la provocazione il presidente del Consiglio regionale e segretario della Lega Nord Piemont, Roberto Cota, commenta il caso forestali in Calabria.
«Il Piemonte - afferma Cota - è un territorio montano, ricco di boschi e di parchi. Eppure ha solo 550 guardaparco, i cui stipendi vengono pagati dalla Regione Piemonte, a fronte degli undicimila forestali della Calabria, per cui lo stato dovrà sborsare 160 milioni di euro anche quest’anno».
«Se in Piemonte 550 persone sono sufficienti a tenere pulito e in ordine un territorio montano molto vasto - aggiunge - allora cerchiamo una buona volta di essere seri. Le persone bisognose ci sono ovunque e la nostra regione sta attraversando un momento molto critico dal punto di vista occupazionale. Abbiamo tante aziende che chiudono, la Fiat è nelle condizioni che conosciamo. Una situazione parzialmente tamponata dai cantieri olimpici che però nel 2006 finiranno». Secondo Cota «da un lato ben venga la nomina del ministro Calderoli come commissario per i forestali calabresi; dall’altro lato, non è giusto che i politici del Nord siano obbligati a stare zitti: se la quota di stipendiati statali “assistiti” deve essere di undicimila per regione, allora nel giro di pochi giorni non avremmo difficoltà a recuperare undici mila persone da beneficiare, realmente bisognose. Non si capisce come si possa giustificare un numero così elevato di forestali per una sola Regione: undicimila è un vero e proprio esercito».
[Data pubblicazione: 15/12/2004] La Padania



Nel 2003 la Lega Nord aveva già denunciato l’anomalia della regione meridionale
In Friuli 450 uomini invece di 4.000
PIER LUIGI PELLEGRIN
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- La situazione dei forestali calabresi era balzata all’onore delle cronache friulane anche nella primavera del 2003, quando l’allora assessore regionale alle Foreste, Danilo Narduzzi, chiese al ministero della Politiche Agricole 100 milioni di euro per assumere 4.000 lavoratori forestali in Friuli-Venezia Giulia. La richiesta dell’assessore leghista era una reazione alla notizia che Gianni Alemanno stava per far assumere altri 7.300 forestali in Calabria (arrivando così a un totale di 13.000). Un rapporto assolutamente sproporzionato con il Friuli-Venezia Giulia dove, con circa la metà di superficie boschiva rispetto alla regione calabra, i lavoratori forestali erano 30 volte di meno, cioè 450 unità complessive. E non risulta che, in un anno e mezzo di amministrazione, il centrosinistra abbia fatto alcunché per migliorare la loro situazione. «Ritengo per lo meno provocatorio – aveva dichiarato Narduzzi a la Padania – il fatto che in Calabria ci possano essere 13.000 forestali, contro i nostri 450. Anzi, per essere alla pari invece di 4.000 dovrei chiederne ad Alemanno 6.000, ma penso sia più corretto restare nei parametri europei».
Il lato quasi comico della vicenda, infatti, consisteva nella “regolarità” dell’iniziativa calabra, assolutamente in linea con i parametri europei, che prevedono la presenza di un forestale ogni 57 ettari di bosco. Ma, a questo punto, cosa dovrebbero fare regioni ricche di superfici boschive, come Piemonte e Lombardia, per adeguarsi ai parametri calabro-europei? «In realtà – aggiungeva l’assessore leghista – non ci sono pretesti europei che riescano a nascondere la gigantesca operazione assistenzialista, messa in atto dalla Regione Calabria con la complicità dello stato italiano». In quei giorni, tra l’altro, il Sole 24 Ore avanzava, in modo neanche tanto velato, l’ipotesi che tra quei 7.300 nuovi assunti ci fossero anche molti precari fortemente sospettati di incendiare i boschi per procurarsi lavoro, ovvero per “giustificare” in qualche modo la loro presenza e lo stipendio percepito. Un’ipotesi avvalorata anche dal fatto che quando gli stagionali sono stati assunti a tempo pieno, gli incendi sono diminuiti del 60 per cento. Due, quindi, le possibilità: o i forestali calabresi hanno un sesto senso che permette loro di avvertire in anticipo i pericoli di incendio, oppure sotto c’era qualcosa di poco pulito. «È un po’ come – aveva commentato con sarcasmo Narduzzi – se la polizia assumesse i delinquenti che non riesce ad arrestare». L’esponente del Carroccio nello stesso periodo aveva anche sollecitato i parlamentari friulani di tutti i partiti, affinché sbloccassero la legge che permetteva alle Regioni a statuto speciale (insieme alle Province di Trento e Bolzano) di gestire autonomamente la guardia forestale. Alla fine, come dimostra anche il caso calabrese, l’ebbe vinta l’interpretazione centralista.
[Data pubblicazione: 11/12/2004] La Padania