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View Full Version : Bhopal, 3 dicembre 1984


Gemma
02-12-2004, 23:21
La notte fra il 2 e il 3 dicembre 1984, a Bhopal, in India, si consumò il più grande disastro nella storia dell'industria chimica. Quaranta tonnellate di una miscela di gas letali fuoriuscirono dall’impianto di produzione di pesticidi della Union Carbide, acquisita dalla Dow Chemical nel 2001. Oggi si contano 20.000 morti e 500.000 sopravvissuti che sopportano le conseguenze di quel disastro. Il suolo e le risorse idriche sono fortemente contaminate da sostanze tossiche, e la popolazione è costretta ad usare acqua contaminata.

L'incidente fu solo l'inizio di una tragedia che, a distanza di 20 anni, continua ancora a pesare sui sopravvissuti al disastro e sulla popolazione residente. Ad esempio, un recente studio condotto a Bhopal sui modelli di crescita degli adolescenti ha riscontrato un ritardo selettivo nella crescita e uno sviluppo anormale nei bambini nati da genitori esposti alla miscela gassosa emessa a seguito dell'incidente.

La Union Carbide abbandonò precipitosamente il sito industriale senza garantire alcun risanamento dell’area, lasciando sul posto enormi quantità di composti inquinanti. Dow Chemical ha sempre rifiutato di farsi carico delle conseguenze legali e finanziarie delle malefatte di Union Carbide, Greenpeace è attivamente impegnata affinché Dow Chemical riconosca i propri obblighi nell’opera di risanamento a Bhopal.

[tratto da ... (http://www.greenpeace.it/bhopal/) ]

-------------------------------------------------------------
La notte tra il 2-3 dicembre del 1984, più di 40 tonnellate di metil isocianato, idrogeno cyanyde e altri gas mortali cominciarono a fuoriuscire da un impianto per la produzione di pesticidi di proprietà della Union Carbide nella località di Bhopal.

La nuvola di gas tossici prese la popolazione nel sonno. Non ci furono allarmi se non le urla degli abitanti che tentavano di fuggire, come raccontò un testimone. La perdità dei gas non poté essere bloccata perché la progettazione e la realizzazione dell'impianto e dei sistemi di sicurezza erano sin dall'inizio inadeguati per un complesso chimico di quelle dimensioni. Come risultò poi dai documenti della Union Carbide, erano in molti ad esserne a conoscenza. E non fu fatto nulla per prevenire la strage, perché nella logica delle compagnie transnazionali gli uomini, le donne, i bambini, soprattutto nei paesi definiti "in via di sviluppo", sono considerati una risorsa rinnovabile e quindi "expendable", spendibile.

Il bilancio della catastrofe fu terribile: seimila morti nella prima settimana, più di 500.000 uomini, donne e bambini contaminati dai gas velenosi. Nell'arco di 13 anni i morti sono diventati 16.000 e gli invalidi senza possibilità di recupero sono tra i 50/7O mila.

Centinaia di migliaia di scampati continuano a soffrire di disturbi multisistemici causati dall'esposizione ai gas tossici. La ricerca di cure specifiche per i sopravvissuti è stata impedita dal fatto che la Union Carbide ha mantenuto segrete tutte le informazioni mediche e cliniche in suo possesso e da parte sua il governo indiano ha abbandonato qualunque ulteriore ricerca.

[tratto da ... (http://www.mobydick.it/giorno/giorno.html) ]

per non dimenticare

http://www.wintricks.it/forum/images/smilies/rose.gif

Car|o
02-12-2004, 23:28
Immagino sia già a tua conoscenza. Segnalo lo stesso che Paolini dedicò all'evento uno dei suoi monologhi andati in onda qualche tempo fa.

P.S.: è mia impressione o la tua firma ha un che di Emanuele Severino?

Car|o
02-12-2004, 23:29
:error:

Gemma
02-12-2004, 23:33
Originariamente inviato da Car|o
Immagino sia già a tua conoscenza. Segnalo lo stesso che Paolini dedicò all'evento uno dei suoi monologhi andati in onda qualche tempo fa.

P.S.: è mia impressione o la tua firma ha un che di Emanuele Severino?
si, mi ricordo perfettamente la puntata di Report con il monologo di Paolini: un grande

edit per aggiunta:
ne ha scritto anche un libro e fatto uno spettacolo teatrale, se ho letto correttamente le info che ho trovato in rete :)

[la mia firma riporta due miei pensieri e una frase che non ho formulato io ma che fa da fulcro ad un tipo di pensiero :) Emanuele Severino è un nome a me sconosciuto]

GioFX
02-12-2004, 23:50
Meno male che non tutti hanno la memoria corta e se ne sono dimenticati di questo tristissimo anniversario. Brava!

alphacygni
03-12-2004, 07:03
vi ricordo che la puntata di report in oggetto e' reperibilissima sul file sharing (questo mostro da combattere assolutamente, vero urban legend? :rolleyes: ), e vale la pena di vederla....

cmq.... :(

Gemma
03-12-2004, 07:37
L'episodio di Bhopal per me è estremamente rappresentativo di una mentalità che divide il mondo in parti usanti e parti usabili, come per Mururoa e gli esperimenti nucleari.
Considerare gli indiani "sacrificabili" è una vergogna degna dei migliori terroristi.
Mi chiedo quanti, oggi, osserrveranno un minuto di silenzio per le vittime di questa forma di speculazione.

Gemma
03-12-2004, 08:00
I responsabili di questa tragedia, a cominciare da Warren Anderson, amministratore capo della Union Carbide al tempo dell’accaduto, non sono mai stati portati di fronte ad una corte per spiegare il motivo per cui, per solo ‘amor di profitto’, furono chiusi, uno dopo l’altro, i dispositivi di sicurezza atti a garantire la sicurezza dell’impianto stesso. Nel 1992, la Corte di Giustizia di Bhopal, emanò un mandato di comparizione per Warren Anderson per “omicidio colposo”, un’accusa questa che ne motivava l’estradizione in India. Le autorità americane non diedero mai risposta a tale richiesta. Nulla fu fatto per arrestare Warren Anderson. Durante i tre anni dedicati con Javier Moro alla ricerca di tutti i particolari, i dettagli che portarono alla tragedia di Bhopal, (Mezzanotte e Cinque a Bhopal, Warner books), noi non fummo in grado di dare una collocazione all’uomo che è stato dopo tutto il responsabile, anche se involontariamente, di un numero di vittime cinque volte maggiore di quelle causate dall’attacco terroristico al New York Word Trade Center. La sua casa a Vero Beach, Florida, dove si era rifugiato una volta andato in pensione è abbandonata da anni. Come Bin Laden anche Warren Anderson è un fuggitivo.

Eppure, con una sorprendente decisione, il Governo Indiano sta facendo pressione affinché la Corte di Giustizia di Bhopal riduca l’accusa di Anderson da “ omicidio colposo” in “negligenza avventata”. In questo caso cascherebbe ogni procedura di estradizione. Il 17 luglio la Corte di Giustizia di Bhopal esprimerà il suo verdetto. Nessuno dubita che sarà espresso il volere del governo centrale. Quali pressioni sono state esercitate da Washington per cui New Delhi ha deciso di intervenire su organi di giustizia locali onde scagionare l’uomo responsabile della tragedia di Bhopal? Una pressione fortissima, senza dubbio. Come ha potuto George W. Bush accettare il fatto che l’amministratore capo di una prestigiosa multinazionale americana possa essere tenuto in scacco da una richiesta di estradizione presentata da un paese del terzo mondo?

[tratto da ... (http://www.bhopal.net/oldsite/mercy-italian.html) ]

Gemma
03-12-2004, 08:02
ecco un collegamento alla puntata di Report sopracitata che contiene anche il monologo di Paolini (23/09/2003):



Realvideo (http://www.report.rai.it/ram/vid20030923.ram)

alex10
03-12-2004, 08:23
Pensavano di chiudere tutto in un cassetto con 500 dollari di risarcimento ....... :rolleyes:

Ho visto i servizi del TG3 da Bhopal ci sono concentrazioni di mercurio nell'acqua di migliaia se non milioni di volte superiori al consentito ......

Gemma
03-12-2004, 08:27
Originariamente inviato da alex10
Pensavano di chiudere tutto in un cassetto con 500 dollari di risarcimento ....... :rolleyes:

Ho visto i servizi del TG3 da Bhopal ci sono concentrazioni di mercurio nell'acqua di migliaia se non milioni di volte superiori al consentito ......
il sito non è mai stato bonificato, semplicemente abbandonato...
tutt'oggi gli abitanti di Bhopal bevono acqua avvelenata da MIC.

alex10
03-12-2004, 08:30
Originariamente inviato da Gemma
il sito non è mai stato bonificato, semplicemente abbandonato...
tutt'oggi gli abitanti di Bhopal bevono acqua avvelenata da MIC.


:rolleyes: :rolleyes: che schifo ....... ne farei bere un pò ai dirigenti della Dow Chemical che si sono coprati la UC .....

Gemma
03-12-2004, 08:36
Originariamente inviato da alex10
:rolleyes: :rolleyes: che schifo ....... ne farei bere un pò ai dirigenti della Dow Chemical che si sono coprati la UC .....
La Dow Chemical ha comprato la Union nel 2001, l'incidente non è loro responsabilità.
Mi piacerebbe sapere come vive il signor Anderson...

Gli indiani oggi in manifestazione compiranno il loro solito rito:

Con puntualità, da ormai diciannove anni, a dicembre, le vie di Bhopal, India, si popolano di manifestanti che danno alle fiamme un'immagine di Warren Anderson.
http://italy.peacelink.org/ecologia/images/2454_5070.jpg

ManyMusofaga
03-12-2004, 08:44
Ho sentito la notizia stamattina alla radio:( incredibile come nn ne sapessi niente...nell'84 avevo solo 2 anni....di Cernobyl xò so tutto....evidentemente la faccenda è stata insabbiata a dovere...ke schifo:( :mad:

Gemma
03-12-2004, 08:49
Originariamente inviato da ManyMusofaga
Ho sentito la notizia stamattina alla radio:( incredibile come nn ne sapessi niente...nell'84 avevo solo 2 anni....di Cernobyl xò so tutto....evidentemente la faccenda è stata insabbiata a dovere...ke schifo:( :mad:
certo, queste vicende hanno sempre poca risonanza...
in fondo è solo terzo mondo...

questo (http://www.bhopal.net/oldsite/mercy-italian.html) è un brano di Dominique Lapierre, autore del libro "Mezzanotte e cinque a Bhopal".

Mi sono chiesta, negli ultimi tempi, con quale arbitrarietà venisse deciso per cosa osservare un minuto di silenzio (p.e. nella scuola di mio figlio): evidentemente ci sono morti che valgono più di altre...

ecco una lettera di Urvashi Butalia, una scrittrice che vive a Nuova Delhi:

L’attacco suicida alle torri gemelle di New York ha causato migliaia di morti, e qui in India ci è stato chiesto di osservare due minuti di silenzio come atto di solidarietà verso le vittime. Dovunque voi siate - ci ha detto il primo ministro - fermatevi e state in silenzio.

Per quanto fossi commossa per quei morti, non potevo dimenticare le 3.000 persone uccise a Delhi nel 1984 durante le rivolte contro i Sikh, o le più di 2.000 uccise durante gli scontri anti-musulmani di Bombay nel 1993, o i più di 10.000 cittadini uccisi dal gas uscito da una fabbrica della Union Carbide a Bhopal nel 1984.

Perché non ci chiesero due minuti di silenzio per quei morti?

Forse perché non vennero uccise in quello che si potrebbe definire come un attacco terrorista?

A Delhi e a Bombay gli assassini aveva il tacito appoggio dello Stato, a Bhopal la Union Carbide aveva alle spalle la potenza degli Stati Uniti.

Ma le vittime di Delhi e Bombay non provarono forse attimi di terrore quando videro i loro assassini? E le madri di Bhopal non furono terrorizzate dal gas che entrava nelle case e che si portava via la vita dei loro bambini?.

Ricordo la mia reazione furiosa di fronte ai miserabili risarcimenti che la Union Carbide offriva alle vittime di Bhopal e di aver espresso questa mia rabbia durante un convegno negli Stati Uniti.

"Ma mia cara - mi rispose un americano che conosceva come va il mondo - non lo sai che il valore di un indiano è molto più basso di quello di un americano?"

Solo ora capisco il valore vero di quelle parole, ora che gli Usa stanno facendo la guerra in questa parte del mondo. Noi offriamo ogni aiuto possibile all’America. Spazio aereo? Basi? Prendetele pure, non abbiamo nemmeno aspettato la richiesta formale.

Conosciamo fin troppo bene lo sfruttamento e l’arroganza dei soldati americani stanziati nelle basi militari, eppure siamo qui, disposti ad accettare tutto.

Perché mai dovremmo essere coinvolti in una guerra "americana"? Conosco la risposta: questa guerra per noi è "buona". Quale migliore occasione per i nostri leader Hindu per avere una certificazione internazionale che i musulmani sono terroristi, che l’Islam è un nemico?

E’ facile credere di essere i guardiani di ogni valore morale, è molto più difficile riflettere, analizzare e capire che qualche volta la strada che va alla fonte del terrorismo potrebbe arrivare fino alla porta di casa nostra.

Non so cosa succederà dopo l’inizio della guerra. So che sia in America che in India saremo molto più vulnerabili. L’Islam verrà ulteriormente demonizzato, l’odio per le minoranze (coltivato dal fondamentalismo maggioritario dei nostri politici) crescerà e la pace e la tolleranza saranno qualcosa che appartiene al passato.

Bondy
03-12-2004, 08:53
e giusto per "chiudere" la faccenda, pare che qualche "mente eccelsa" stesse progettando di costruire, sullo stesso posto, Disneyland ...
ankora una volta alkune donne "coraggio" si sono imposte, e la "mente eccelsa" ha "dovuto" mettere da parte questa magnifica idea:rolleyes:

Nicky
03-12-2004, 08:59
Non ho parole.

jumpermax
03-12-2004, 09:05
Originariamente inviato da Gemma
certo, queste vicende hanno sempre poca risonanza...
in fondo è solo terzo mondo...

questo (http://www.bhopal.net/oldsite/mercy-italian.html) è un brano di Dominique Lapierre, autore del libro "Mezzanotte e cinque a Bhopal".

Mi sono chiesta, negli ultimi tempi, con quale arbitrarietà venisse deciso per cosa osservare un minuto di silenzio (p.e. nella scuola di mio figlio): evidentemente ci sono morti che valgono più di altre...

ecco una lettera di Urvashi Butalia, una scrittrice che vive a Nuova Delhi:

L’attacco suicida alle torri gemelle di New York ha causato migliaia di morti, e qui in India ci è stato chiesto di osservare due minuti di silenzio come atto di solidarietà verso le vittime. Dovunque voi siate - ci ha detto il primo ministro - fermatevi e state in silenzio.

Per quanto fossi commossa per quei morti, non potevo dimenticare le 3.000 persone uccise a Delhi nel 1984 durante le rivolte contro i Sikh, o le più di 2.000 uccise durante gli scontri anti-musulmani di Bombay nel 1993, o i più di 10.000 cittadini uccisi dal gas uscito da una fabbrica della Union Carbide a Bhopal nel 1984.

Perché non ci chiesero due minuti di silenzio per quei morti?

Forse perché non vennero uccise in quello che si potrebbe definire come un attacco terrorista?

A Delhi e a Bombay gli assassini aveva il tacito appoggio dello Stato, a Bhopal la Union Carbide aveva alle spalle la potenza degli Stati Uniti.

Ma le vittime di Delhi e Bombay non provarono forse attimi di terrore quando videro i loro assassini? E le madri di Bhopal non furono terrorizzate dal gas che entrava nelle case e che si portava via la vita dei loro bambini?.

Ricordo la mia reazione furiosa di fronte ai miserabili risarcimenti che la Union Carbide offriva alle vittime di Bhopal e di aver espresso questa mia rabbia durante un convegno negli Stati Uniti.

"Ma mia cara - mi rispose un americano che conosceva come va il mondo - non lo sai che il valore di un indiano è molto più basso di quello di un americano?"

Solo ora capisco il valore vero di quelle parole, ora che gli Usa stanno facendo la guerra in questa parte del mondo. Noi offriamo ogni aiuto possibile all’America. Spazio aereo? Basi? Prendetele pure, non abbiamo nemmeno aspettato la richiesta formale.

Conosciamo fin troppo bene lo sfruttamento e l’arroganza dei soldati americani stanziati nelle basi militari, eppure siamo qui, disposti ad accettare tutto.

Perché mai dovremmo essere coinvolti in una guerra "americana"? Conosco la risposta: questa guerra per noi è "buona". Quale migliore occasione per i nostri leader Hindu per avere una certificazione internazionale che i musulmani sono terroristi, che l’Islam è un nemico?

E’ facile credere di essere i guardiani di ogni valore morale, è molto più difficile riflettere, analizzare e capire che qualche volta la strada che va alla fonte del terrorismo potrebbe arrivare fino alla porta di casa nostra.

Non so cosa succederà dopo l’inizio della guerra. So che sia in America che in India saremo molto più vulnerabili. L’Islam verrà ulteriormente demonizzato, l’odio per le minoranze (coltivato dal fondamentalismo maggioritario dei nostri politici) crescerà e la pace e la tolleranza saranno qualcosa che appartiene al passato.
è anche da spiegare perché in caso di morte come risarcimento prende più la famiglia di un industriale milanese che quella di un contadino indiano? E poi anche questo continuo riferimento all'11 settembre... cos'è una questione di contabilità? La portata e la rilevanza di un evento non si misura da questo. L'11 settembre ha cambiato il mondo, Bophal no. E non venitemi a dire che queste cose accadono solo nei paesi poveri, a Seveso potrebbero non essere d'accordo.

dataman
03-12-2004, 09:18
Originariamente inviato da Gemma
La notte fra il 2 e il 3 dicembre 1984, a Bhopal, in India, si consumò il più grande disastro nella storia dell'industria chimica. Quaranta tonnellate di una miscela di gas letali fuoriuscirono dall’impianto di produzione di pesticidi della Union Carbide, acquisita dalla Dow Chemical nel 2001. Oggi si contano 20.000 morti e 500.000 sopravvissuti che sopportano le conseguenze di quel disastro. Il suolo e le risorse idriche sono fortemente contaminate da sostanze tossiche, e la popolazione è costretta ad usare acqua contaminata.

L'incidente fu solo l'inizio di una tragedia che, a distanza di 20 anni, continua ancora a pesare sui sopravvissuti al disastro e sulla popolazione residente. Ad esempio, un recente studio condotto a Bhopal sui modelli di crescita degli adolescenti ha riscontrato un ritardo selettivo nella crescita e uno sviluppo anormale nei bambini nati da genitori esposti alla miscela gassosa emessa a seguito dell'incidente.

La Union Carbide abbandonò precipitosamente il sito industriale senza garantire alcun risanamento dell’area, lasciando sul posto enormi quantità di composti inquinanti. Dow Chemical ha sempre rifiutato di farsi carico delle conseguenze legali e finanziarie delle malefatte di Union Carbide, Greenpeace è attivamente impegnata affinché Dow Chemical riconosca i propri obblighi nell’opera di risanamento a Bhopal.

[tratto da ... (http://www.greenpeace.it/bhopal/) ]

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La notte tra il 2-3 dicembre del 1984, più di 40 tonnellate di metil isocianato, idrogeno cyanyde e altri gas mortali cominciarono a fuoriuscire da un impianto per la produzione di pesticidi di proprietà della Union Carbide nella località di Bhopal.

La nuvola di gas tossici prese la popolazione nel sonno. Non ci furono allarmi se non le urla degli abitanti che tentavano di fuggire, come raccontò un testimone. La perdità dei gas non poté essere bloccata perché la progettazione e la realizzazione dell'impianto e dei sistemi di sicurezza erano sin dall'inizio inadeguati per un complesso chimico di quelle dimensioni. Come risultò poi dai documenti della Union Carbide, erano in molti ad esserne a conoscenza. E non fu fatto nulla per prevenire la strage, perché nella logica delle compagnie transnazionali gli uomini, le donne, i bambini, soprattutto nei paesi definiti "in via di sviluppo", sono considerati una risorsa rinnovabile e quindi "expendable", spendibile.

Il bilancio della catastrofe fu terribile: seimila morti nella prima settimana, più di 500.000 uomini, donne e bambini contaminati dai gas velenosi. Nell'arco di 13 anni i morti sono diventati 16.000 e gli invalidi senza possibilità di recupero sono tra i 50/7O mila.

Centinaia di migliaia di scampati continuano a soffrire di disturbi multisistemici causati dall'esposizione ai gas tossici. La ricerca di cure specifiche per i sopravvissuti è stata impedita dal fatto che la Union Carbide ha mantenuto segrete tutte le informazioni mediche e cliniche in suo possesso e da parte sua il governo indiano ha abbandonato qualunque ulteriore ricerca.

[tratto da ... (http://www.mobydick.it/giorno/giorno.html) ]

per non dimenticare

http://www.wintricks.it/forum/images/smilies/rose.gif


Quoto.

Avevo anch'io poco tempo fa aperto un 3d sullo stesso argomento, dopo avere letto il bel libro di Dominque Lapierre "Mezzanotte e cinque a Bophal".

A chi non l'avesse letto lo consiglio vivamente.

Non si parla solo dell'incidente e dei suoi effetti ma di tutto ciò che ha portato a quell'incidente, degli intrallazzi più o meno chiari tra il governo indiano (che ora si straccia le vesti) e la Union Carbide.

In ogni caso, un vecchietto come me si ricorda bene quella storia: avevo diciassette anni quando successe e le immagini che arrivavano dall'India mi sconvolsero oltre misura.

alex10
03-12-2004, 09:21
Originariamente inviato da jumpermax
è anche da spiegare perché in caso di morte come risarcimento prende più la famiglia di un industriale milanese che quella di un contadino indiano? E poi anche questo continuo riferimento all'11 settembre... cos'è una questione di contabilità? La portata e la rilevanza di un evento non si misura da questo. L'11 settembre ha cambiato il mondo, Bophal no. E non venitemi a dire che queste cose accadono solo nei paesi poveri, a Seveso potrebbero non essere d'accordo.

IMHO l'11/09 ha cambiato il mondo perchè è una questione di contabilità .... purtroppo alla base di tutto ci sono i profitti

Gemma
03-12-2004, 09:21
Originariamente inviato da jumpermax
è anche da spiegare perché in caso di morte come risarcimento prende più la famiglia di un industriale milanese che quella di un contadino indiano? E poi anche questo continuo riferimento all'11 settembre... cos'è una questione di contabilità? La portata e la rilevanza di un evento non si misura da questo. L'11 settembre ha cambiato il mondo, Bophal no. E non venitemi a dire che queste cose accadono solo nei paesi poveri, a Seveso potrebbero non essere d'accordo.
Jumper, lo so che abbiamo avuto scontri, ma ti prego, metti da parte le polemiche.
Molti degli interventi che ho potuto leggere da parte tua li condivido persino. Non mi si può tacciare di parlare per partito preso.
Desideravo solo sottolineare che ci sono disastri colposi che vengono buttati nel dimenticatoio, che non hanno eco, indipendentemente dal numero delle vittime, sono perchè non sono di interesse per nessuno, perchè non sono "usabili".
Bhopal è uno di questi, credo il più grande.
Non puoi fare un paragone con Seveso: anzitutto perchè l'ICMESA è un'industria italiana e non colonizzatrice, e secondariamente per la portata dell'evento (e il numero delle vittime).
Scusa, ma sarebbe come paragonare la bomba di piazza loggia con Hiroshima.
Gli abitanti di Seveso hanno tutto il mio rispetto, nulla da dire a riguardo.
Solo, per favore, evitiamo superflue polemiche.
Grazie.

P.S.
Il fatto che l'11 settembre abbia cambiato il mondo e Bhopal no è una mera questione di volontà di usare gli eventi.
Non fa onore al mondo il fatto che l'incidente della Union Carbide non abbia cambiato nulla.

jumpermax
03-12-2004, 10:01
Originariamente inviato da Gemma
Jumper, lo so che abbiamo avuto scontri, ma ti prego, metti da parte le polemiche.
Molti degli interventi che ho potuto leggere da parte tua li condivido persino. Non mi si può tacciare di parlare per partito preso.
Desideravo solo sottolineare che ci sono disastri colposi che vengono buttati nel dimenticatoio, che non hanno eco, indipendentemente dal numero delle vittime, sono perchè non sono di interesse per nessuno, perchè non sono "usabili".
Bhopal è uno di questi, credo il più grande.
Non puoi fare un paragone con Seveso: anzitutto perchè l'ICMESA è un'industria italiana e non colonizzatrice, e secondariamente per la portata dell'evento (e il numero delle vittime).
Scusa, ma sarebbe come paragonare la bomba di piazza loggia con Hiroshima.
Gli abitanti di Seveso hanno tutto il mio rispetto, nulla da dire a riguardo.
Solo, per favore, evitiamo superflue polemiche.
Grazie.

P.S.
Il fatto che l'11 settembre abbia cambiato il mondo e Bhopal no è una mera questione di volontà di usare gli eventi.
Non fa onore al mondo il fatto che l'incidente della Union Carbide non abbia cambiato nulla.

Il thread in questione non mi sembra idoneo ad affrontare l'argomento, visto che è essenzialmente commemorativo. Inviterei pertanto ad evitare commenti come quelli di prima basati su valutazioni che non sono certo condivise da tutti qua dentro. A meno che certo tu non lo voglia considerare un thread di discussione... in fin dei conti lo hai aprerto tu, a te la scelta.

Car|o
03-12-2004, 10:06
Originariamente inviato da Gemma
P.S.
Il fatto che l'11 settembre abbia cambiato il mondo e Bhopal no è una mera questione di volontà di usare gli eventi.
Non fa onore al mondo il fatto che l'incidente della Union Carbide non abbia cambiato nulla.

Tài hao le!!!

Gemma
03-12-2004, 10:08
Originariamente inviato da jumpermax
Il thread in questione non mi sembra idoneo ad affrontare l'argomento, visto che è essenzialmente commemorativo. Inviterei pertanto ad evitare commenti come quelli di prima basati su valutazioni che non sono certo condivise da tutti qua dentro. A meno che certo tu non lo voglia considerare un thread di discussione... in fin dei conti lo hai aprerto tu, a te la scelta.
una discussione ed una polemica a mio parere sono cose diverse.
La discussione è aperta, i commenti sono sempre postabili.
Se vuoi mi dici quali sono i commenti che hai trovato che sono basati su valutazioni non certo condivise da tutti...
L'importante è che non si perda il senso del 3D, che per me era, principalmente, quello di togliere un po' di coperte.

Gemma
03-12-2004, 10:10
Originariamente inviato da Car|o
Tài hao le!!!
che significa? :confused:

Car|o
03-12-2004, 10:21
Originariamente inviato da Gemma
che significa? :confused:

Qualcosa come: "molto bene" in mandarino. Nel contesto intende esprimere condivisione per la frase citata.

LittleLux
03-12-2004, 11:16
Originariamente inviato da jumpermax
è anche da spiegare perché in caso di morte come risarcimento prende più la famiglia di un industriale milanese che quella di un contadino indiano? E poi anche questo continuo riferimento all'11 settembre... cos'è una questione di contabilità? La portata e la rilevanza di un evento non si misura da questo. L'11 settembre ha cambiato il mondo, Bophal no. E non venitemi a dire che queste cose accadono solo nei paesi poveri, a Seveso potrebbero non essere d'accordo.

Per capire come mai a Seveso, per quanto grave quel che è accaduto, non si sia verificato un disastro come quello di Bhopal, ti consiglio la lettura di questo libro (forse lo conosci già): Mezzanotte e cinque a Bhopal. Un incidente come quello poteva accadere solo in India od altro paese del terzo mondo, ed anche il successivo sviluppo della vicenda, così come è stato, si sarebbe potuto avverare solo in un paese sottosviluppato, dove la vita, si sa, vale assai poco.

Gemma
03-12-2004, 11:22
Originariamente inviato da LittleLux
Per capire come mai a Seveso, per quanto grave quel che è accaduto, non si sia verificato un disastro come quello di Bhopal, ti consiglio la lettura di questo libro (forse lo conosci già): Mezzanotte e cinque a Bhopal. Un incidente come quello poteva accadere solo in India od altro paese del terzo mondo, ed anche il successivo sviluppo della vicenda, così come è stato, si sarebbe potuto avverare solo in un paese sottosviluppato, dove la vita, si sa, vale assai poco.
se hai letto i miei post ho già citato il libro e addotto un ragionamento più o meno come il tuo, anche se continuo a ritenere scorretto un paragone fra Seveso e Bhopal :)

LittleLux
03-12-2004, 11:36
Originariamente inviato da Gemma
se hai letto i miei post ho già citato il libro e addotto un ragionamento più o meno come il tuo, anche se continuo a ritenere scorretto un paragone fra Seveso e Bhopal :)

Ho letto di fretta, mi spiace. Anche io, come te infatti, ritengo il paragone tra Seveso e Bhopal del tutto fuorviante. Leggendo quel libro lo si capisce immediatamente. Realtà totalmente diverse.

Ciao;)

alphacygni
03-12-2004, 14:50
si ma non dimentichiamoci che a bhopal, al di la' delle cause che portarono all'evento, il sacrificio umano fu molto superiore a quello (cmq gia' tragico) che ci sarebbe stato inevitabilmente per quell'incidente... questo perche' c'era molto piu' interesse alla sopravvivenza del brevetto che quella di quella povera gente.

Lucio Virzì
03-12-2004, 17:56
Non dimenticamo.
Vergogna.

LuVi

GioFX
03-12-2004, 19:40
un successo... :nono:

Alexi@
03-12-2004, 19:58
Ho letto anche io poco tempo fa letto il bel libro di Dominque Lapierre "Mezzanotte e cinque a Bophal". Consiglio a chi non l'ha fatto di leggerlo (al di là di ogni ideologia o partito politico è un libro davvero interessante). Quello che successe quella notte e gli avvenimenti successivi hanno solo una causa:la povertà; le vittimefurono tutti poveri e si sa che i poveri, specialmente nei paesi poveri, non hanno voce.

Quetzal
03-12-2004, 20:29
Ritornando al paragone Seveso/Bhopal, IMHO, i punti di confronto ci sono eccome.

La Icmesa non era colonizzatrice, ma semmai colonizzata: era infatti interamente controllata dalla svizzera Givaudan, che aveva scelto di compiere all' estero (ad esempio a Seveso) alcune lavorazioni chimiche giudicate pericolose.
Come nel caso di Bhopal, la Icmesa_Givaudan se ne e' lavata le mani delle conseguenze dell' incidente. Prima, per 3 o 4 giorni, se ne sono stati zitti, poi, quando in paese comiciavano a girare voci di un grave incidente nello stabilimento, hanno minimizzato. Solo dopo una settimana buona, messi alle strette, hanno rivelato la vera portata dell' incidente.
Ugualmente come a Bhopal, gli indennizzi sono stati ridicoli. Considera che, chi abitava nella zona A (la più inquinata) ha perso TUTTO: la casa, con tutto quanto vi era dentro, magari l' azienda, quasi tutti l' auto, qualcuno anche la faccia (decine d persone, in gran parte bambini rimasero sfigurati dalla cloracne). I primi indennizzi arrivarono nel '91 (15 anni dopo l' incidente), ed erano indennizzi dell' ordine di 10-20 mln lire. Cioè molto meno di quanto effettivamente perduto. A chi si lamentava della cifra ridicola, i legali della Givaudan risposero di fargli causa... :muro:
Last but not least, come a Bhopal, l' azienda che ha fatto il danno non ha cacciato un quattrino per la bonifica dell' area inquinata, i cui ingentissimi costi sono caduti interamente sulle istituzioni pubbliche (prevakentemente provincia e regione, con qualche briciola dallo stato).

Jumper, dici che queste cose non accadono solo nei paesi poveri...., però dimentichi che, in confronto alla Svizzera, l' Italia E' un paese povero. E i ricchi si comportano da colonizzatori... :mad: