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View Full Version : Traduzioni


Maxmel
28-11-2004, 18:11
Volevo riportare qua le imprese migliori degli ignorantoni che sono i traduttori (già perchè per essere colti non basta conoscere conoscere le lingue...).
Succede infatti spesso e volentieri che nella traduzione vada perso l'intero senso di ciò che è tradotto e venga si riportata una frase che è si grammaticamente corretta ma di senso diverso dall'originale. Perchè?
Perchè come dicevo chi compie il lavoro magari conosce solo la lingua e ignora ciò di cui si parla.
Cmq riporterò qui gli esempi più lampanti quando sarà il caso e quando mi toneranno in mente.


Ed bunker "No beast so fierce" tradotto "Come una bestia feroce":
Si certo... bravi... peccato che il titolo fosse un citazione da Shakespeare che cosi è andata persa... peccato che cosi tradotto il senso non solo sia stravolto ma sia di segno opposto... tradurre "Non c'è bestia tanto feroce" pareva brutto? Cosa cazzo c'entra "COME una bestia feroce"? Cioè vi sembra che "Non c'è" abbia lo stresso significato di "come"? A me sembra l'esatto contrario...

aristotele
28-11-2004, 18:23
tradurre è un'arte, in quanto non è semplicemente riscrittura, ma scrittura vera e propria.
Per tradurre correttamente un qualsiasi testo è necessario conoscere la cultura della lingua di arrivo e quella della lingua di partenza.
Nel caso che riporti l'estratto che costituisce il titolo del libro andava contestualizzato nell'opera shakesperiana al fine di coglierne le implicazioni con il testo da tradurre.
Io avrei tradotto sulla scia di Lombardo "Nessuna bestia così feroce" oppure avrei adottato la tua soluzione.

Il traduttore in questione è invece un incompetente, in quanto ha introdotto una figura retorica assolutamente inesistente e fuori dal senso originario della frase.


Ma di questi esempi ce ne sono a bizzeffe.

Maxmel
28-11-2004, 18:33
Originariamente inviato da aristotele
tradurre è un'arte, in quanto non è semplicemente riscrittura, ma scrittura vera e propria.
Per tradurre correttamente un qualsiasi testo è necessario conoscere la cultura della lingua di arrivo e quella della lingua di partenza.
Nel caso che riporti l'estratto che costituisce il titolo del libro andava contestualizzato nell'opera shakesperiana al fine di coglierne le implicazioni con il testo da tradurre.
Io avrei tradotto sulla scia di Lombardo "Nessuna bestia così feroce" oppure avrei adottato la tua soluzione.

Il traduttore in questione è invece un incompetente, in quanto ha introdotto una figura retorica assolutamente inesistente e fuori dal senso originario della frase.


Ma di questi esempi ce ne sono a bizzeffe.
Completamente daccordo.
Il traduttore come figura proffessionale derivante da una carriera puramente linguistica non ha senso. Serve solo a rovinare un'opera. Serve invece una conoscenza approfondita dei temi che l'opera và a interessare.
Nella fattispecie per l'esempio che ho citato una conoscenza de genere noir e dell'ambiente in cui è nato.

Cmq volevo riportare gli esempi più scandalosi.

Maxmel
28-11-2004, 18:36
E non soso neppure immaginare quanto senso mi sono perso in tutti i libri che ho letto per colpa della traduzione...:muro: meditate gente voi leggete una roba e magari la'utore originale diceva l'essato contrario... Non è un problema da poco.

Commando
30-11-2004, 20:47
Originariamente inviato da Maxmel
E non soso neppure immaginare quanto senso mi sono perso in tutti i libri che ho letto per colpa della traduzione...:muro: meditate gente voi leggete una roba e magari la'utore originale diceva l'essato contrario... Non è un problema da poco.
Sai, a volte non è colpa del traduttore ma dell'editore. Capita che rendere pari pari il significato dell'originale comporti giri di frase pesanti in italiano. A quel punto per cosa opti? Una traduzione adeguata (fedele all'intento dell'autore) o una traduzione accettabile (che si avvicina al fruitore del metatesto, ovverosia la traduzione)? Ti posso garantire che i traduttori letterari, specie di ultima generazione, prediligono il primo approcio ma poi le loro soluzioni vengono cambiate d'ufficio dalla casa editrice, la quale del resto opera nei propri interessi, ovverosia di pubblicare un libro che sia fruibile da un pubblico il più ampio possibile. I titoli poi spesso vengono stravolti dal copywriter, quindi...

Interessante è vedere come si traduce da solo un autore che padroneggi alla perfezione due o più lingue. Nabokov, ad esempio, ha scritto Lolita in inglese e se l'è tradotto per i fatti suoi in russo (era cresciuto parlando entrambe le lingue). E neppure lui stesso è riuscito a mantenere tutte le sfumature dell'originale, tanto che a questo proposito ha scritto anche un bel saggio.

L'esempio che più mi sta a cuore però è la traduzione che James Joyce fa in italiano di "Anna Livia Plurabelle", un capitolo del Finnegans Wake, suo ultimo libro nonché, a mio avviso, libro ultimo della letteratura mondiale. Un esempio?

Who sold you that jackalantern’s tale? Pemmican’s pasty pie! In a gabbard he barqued it, the boat of life, from the harbourless Ivernikan Okean, till he spied the loom of his landfall and he loosed two croakers from under his tilt, the gran Phenician rover. By the smell of her kelp they made the pigeonhouse.

Ah, ma chi ti vendé quella lucciolanterna? Pasta pesta di pappapanforte! Salpò in maona, l’Arca di Barca sull’inapprodabile Satantrionale, finché avvistò la sua sponsa promessa, e mollò due gracchi di sotto il saio, il gran fenicio lope de mara. Le alghe in fiordo li chiamar a Colombia.

Sembrano piuttosto diverse, vero? Eppure Joyce era ben consapevole di quello che faceva. Individuata e mantenuta una dominante musicale cui si unisce la volontà di rinnovare una lingua fin troppo statica nelle parole e nelle strutture, nonché i riferimenti alla mitologia di svariate culture, l'autore ricrea una prosa dal ritmo a volte dantesco, non potendo recuperare quello molto più diretto reso possibile in inglese dagli innumerevoli monosillabi.

Di cose da dire ce ne sarebbero ancora ma l'italiano non è il mio forte quindi taglio corto prima di generare ulteriore confusione :D

Maxmel
30-11-2004, 22:13
Originariamente inviato da Commando
Sai, a volte non è colpa del traduttore ma dell'editore. Capita che rendere pari pari il significato dell'originale comporti giri di frase pesanti in italiano. A quel punto per cosa opti? Una traduzione adeguata (fedele all'intento dell'autore) o una traduzione accettabile (che si avvicina al fruitore del metatesto, ovverosia la traduzione)? Ti posso garantire che i traduttori letterari, specie di ultima generazione, prediligono il primo approcio ma poi le loro soluzioni vengono cambiate d'ufficio dalla casa editrice, la quale del resto opera nei propri interessi, ovverosia di pubblicare un libro che sia fruibile da un pubblico il più ampio possibile. I titoli poi spesso vengono stravolti dal copywriter, quindi...

Interessante è vedere come si traduce da solo un autore che padroneggi alla perfezione due o più lingue. Nabokov, ad esempio, ha scritto Lolita in inglese e se l'è tradotto per i fatti suoi in russo (era cresciuto parlando entrambe le lingue). E neppure lui stesso è riuscito a mantenere tutte le sfumature dell'originale, tanto che a questo proposito ha scritto anche un bel saggio.

L'esempio che più mi sta a cuore però è la traduzione che James Joyce fa in italiano di "Anna Livia Plurabelle", un capitolo del Finnegans Wake, suo ultimo libro nonché, a mio avviso, libro ultimo della letteratura mondiale. Un esempio?

Who sold you that jackalantern’s tale? Pemmican’s pasty pie! In a gabbard he barqued it, the boat of life, from the harbourless Ivernikan Okean, till he spied the loom of his landfall and he loosed two croakers from under his tilt, the gran Phenician rover. By the smell of her kelp they made the pigeonhouse.

Ah, ma chi ti vendé quella lucciolanterna? Pasta pesta di pappapanforte! Salpò in maona, l’Arca di Barca sull’inapprodabile Satantrionale, finché avvistò la sua sponsa promessa, e mollò due gracchi di sotto il saio, il gran fenicio lope de mara. Le alghe in fiordo li chiamar a Colombia.

Sembrano piuttosto diverse, vero? Eppure Joyce era ben consapevole di quello che faceva. Individuata e mantenuta una dominante musicale cui si unisce la volontà di rinnovare una lingua fin troppo statica nelle parole e nelle strutture, nonché i riferimenti alla mitologia di svariate culture, l'autore ricrea una prosa dal ritmo a volte dantesco, non potendo recuperare quello molto più diretto reso possibile in inglese dagli innumerevoli monosillabi.

Di cose da dire ce ne sarebbero ancora ma l'italiano non è il mio forte quindi taglio corto prima di generare ulteriore confusione :D Io per dire casse-pipè di celine l'ho comprato con testo a fronte... E la traduzione mi è sembrata buona.

Commando
01-12-2004, 22:20
Originariamente inviato da Maxmel
Io per dire casse-pipè di celine l'ho comprato con testo a fronte... E la traduzione mi è sembrata buona.
Non l'ho letto, comunque io parlavo di autori che si sono tradotti da soli :)

Un altro esempio, sempre preso dal Finnegans di Joyce:

Latin me that, my trinity scholard, out of eure sanscreed into oure eryan!

Latinami ciò, laureata di Cuneo, da lingua aveta in gargagliano.

O ancora: (questa parte ce l'ho anche in francese, tradotta da Joyce con l'aiuto di Beckett e di un altro che ora non ricordo)

Tell us in lingua franca. And call a spate a spate. Did they never sharee you ebro at skol, you antiabecedarian? It's just the same as if I was to go par exemplum now in conservacy's cause out of telekinesis and proxenete you. For coxyt sake and is that what she is?

Dillo in lingua franca. E chiama piena piena. T'hanno mai imparato l'ebro all'iscuola, antebecedariana che sei? E' proprio siccome circassi io a mal d'esempio da tamigiaturgia di prossenetarti a te. Ostrigotta, ora capesco.

Pousse-le en lingua franca. Et appelle une crue une crue. Ne t'a-t-on pas instruit l'ébreu à l'escaule, espèce d'antibabébibobu? C'est tout pareil comme si par exemple je te prends subite par telekinesis et te proxénetise. Nom de flieuve, voilà ce qu'elle est?

Notare tutti i nomi di vari fiumi mascherati nella prosa :eek:

Commando
01-12-2004, 22:29
Originariamente inviato da Maxmel
Volevo riportare qua le imprese migliori degli ignorantoni che sono i traduttori (già perchè per essere colti non basta conoscere conoscere le lingue...).
Ci andrei piano a dire che i traduttori sono degli ignorantoni. Ce ne sono di capaci e di incapaci, come in tutti i mestieri. A volte quello che a te può sembrare uno sbaglio può invece essere una scelta consapevole (oltre alla lingua e alla cultura ci vogliono anche anni di esperienza e, perché no, di studio della traduzione e dei cultural studies, oltre a una miriade di altre cose che non sto a elencarti); a volte uno sbaglio può essere frutto non di un'incapacità del traduttore ma delle condizioni intrinseche del mestiere, leggi tempi di consegna disumani e compensi da terzo mondo.

Raven
01-12-2004, 22:53
... riporto un esempio relativo all'adattamento televisivo...

Futurama: puntata "The Werecar"

In inglese la parola "lupo mannaro" si traduce "werewolf", da qui "werecar", la macchina mannara... ed infatti la puntata verteva proprio su questo fatto...

Peccato solo che l'abbiano tradotta in "La macchina che era"!!! were=era. Voce del verbo essere!!! E in tutta la puntata veniva chiamata così! ("OOOhhh attenti!... la macchina che era!).... ma si puòòò?!?!?! :muro:

Commando
01-12-2004, 22:59
Questo sono errorini... guardate un po' come diavolo è stato tradotto Pavese (La luna e i falò):

Poi venne il treno. Cominciò che pareva un cavallo, un cavallo col carretto su dei ciottoli, e già s’intravvedeva il fanale. Lì per lì avevo sperato che fosse una macchina o quel carretto dei messicani. Poi riempì tutta la pianura di baccano e faceva faville. Chi sa cosa ne dicono i serpenti e gli scorpioni, pensavo. Mi piombò addosso sulla strada, illuminandomi dai finestrini l’automobile, i cacti, una bestiola che scappò a saltelli; e filava sbatacchiando, risucchiando l’aria, schiaffeggiandomi. L’avevo tanto aspettato, ma quando il buio ricadde e la sabbia tornò a scricchiolare, mi dicevo che nemmeno in un deserto questa gente ti lasciano in pace. Se domani avessi potuto scapparmene, nascondermi, per non farmi internare, mi sentivo già addosso la mano della polizia come l’urto del treno. Era questa l’America.

Then came the train. It began by looking like a horse, a horse with its cart raised up on the rough stones and then I had glimpses of the light. For a moment I almost hoped it was a car or the cartload of Mexicans. Then its din filled the whole plain and it gave off showers of sparks. I wonder what the serpents and scorpions say about it. The train came almost on top of me standing on the road, lighting up with its windows the track, the cactus plants, a terrified animal that bounded away; and as it tore along banging from side to side, sucking in the air, I felt as if it were slapping me in the face. I had waited for it so long, but when darkness closed in again and the sand began to hiss round me, I said to myself that not even in a desert do these people leave you in peace. If I’d wanted to run away and hide tomorrow, so that I wouldn’t be interned, I could already feel the hand of the policeman on my shoulder like the shock I got from the train. This was America.

:muro: :muro: :muro:

Maxmel
02-12-2004, 22:42
Originariamente inviato da Commando
Ci andrei piano a dire che i traduttori sono degli ignorantoni. Ce ne sono di capaci e di incapaci, come in tutti i mestieri. A volte quello che a te può sembrare uno sbaglio può invece essere una scelta consapevole (oltre alla lingua e alla cultura ci vogliono anche anni di esperienza e, perché no, di studio della traduzione e dei cultural studies, oltre a una miriade di altre cose che non sto a elencarti); a volte uno sbaglio può essere frutto non di un'incapacità del traduttore ma delle condizioni intrinseche del mestiere, leggi tempi di consegna disumani e compensi da terzo mondo. io parlo di certe cose ingiustificabili come l'esempio iniziale. Li si tratta semplicemente di non sapere di che si parla e di conoscere solo la lingua. Non giudico la bontà linguistca della traduzione ma la fedeltà al senso.

Commando
03-12-2004, 05:46
Originariamente inviato da Maxmel
io parlo di certe cose ingiustificabili come l'esempio iniziale. Li si tratta semplicemente di non sapere di che si parla e di conoscere solo la lingua. Non giudico la bontà linguistca della traduzione ma la fedeltà al senso.
Senz'altro. Mi sembra molto più clamorosa però la traduzione che ho riportato sopra di Pavese - quella sì che è bestiale, povero Cesare.

17mika
05-12-2004, 14:03
spezzo una lancia in favore di alcuni traduttori..

ci sono i traduttori che fanno porcate, ma spesso i traduttori devono fornteggiare (soprattutto nei film) traduzioni di battute e modi di dire assolutamente intraducibili... talvolta uscendone con trovate fantastiche..

Per es in frankenstein j il castello ululà e il lupo ululì in eng era un gioco di parole sul werewolf, che era tutt'altro.. ma ci sarebbero tanti esempi

Dëck†
05-12-2004, 14:34
Originariamente inviato da 17mika
spezzo una lancia in favore di alcuni traduttori..

ci sono i traduttori che fanno porcate, ma spesso i traduttori devono fornteggiare (soprattutto nei film) traduzioni di battute e modi di dire assolutamente intraducibili... talvolta uscendone con trovate fantastiche..

Per es in frankenstein j il castello ululà e il lupo ululì in eng era un gioco di parole sul werewolf, che era tutt'altro.. ma ci sarebbero tanti esempi

Vero...spesso nei film si trovano giochi di parole o battute che tradotti alla lettera non avrebbero senso o perderebbero il loro "impatto" originale...

Harvester
05-12-2004, 16:59
Originariamente inviato da 17mika
spezzo una lancia in favore di alcuni traduttori..

ci sono i traduttori che fanno porcate, ma spesso i traduttori devono fornteggiare (soprattutto nei film) traduzioni di battute e modi di dire assolutamente intraducibili... talvolta uscendone con trovate fantastiche..

Per es in frankenstein j il castello ululà e il lupo ululì in eng era un gioco di parole sul werewolf, che era tutt'altro.. ma ci sarebbero tanti esempi

già,

"Where wolf? there wolf, there castle!" :D

Commando
08-12-2004, 16:43
In "Splatter lo schizzacervelli" c'è il sosia di Leslie Nielsen che dice qualcosa del tipo:

Stand aside boy - I kick arse for the Lord!

che in italiano è diventato, con un colpo di genio:

Fatti da parte, ragazzo: è arrivato il ninja di Dio!