PDA

View Full Version : Olanda


Bizkaiko
15-11-2004, 14:56
C''era una volta in Europa un paese che aveva deciso di essere il migliore dei mondi possibili. Sembrava una società capace di esaudire i desideri di tutti: i gay potevano sposarsi, i malati gravi potevano essere uccisi se non volevano più soffrire, i musulmani potevano studiare in scuole islamiche pagate con i soldi dello stato. I Paesi Bassi erano il modello della tolleranza, dove ogni cultura poteva convivere, ma anche un posto che non si sarebbe mai fermato davanti al progresso. Finché il 6 maggio 2002 fu ucciso il politico Pim Fortuyn, un gay dichiarato, che voleva cacciare i musulmani che non si adattavano alla modernità olandese. Il 2 novembre 2004 è stato assassinato il regista Theo Van Gogh, che aveva mostrato in un film come i musulmani seviziano le loro donne in nome del Corano. E gli olandesi hanno definitivamente capito che tutto era stato secolarizzato, ogni religione era scomparsa dalla loro società, eccetto l''Islam più retrogrado e fondamentalista, che loro stessi avevano alimentato con il sogno del multiculturalismo. La pace sociale è finita nei Paesi Bassi. I musulmani immigrati sono un milione. L''80 per cento pensa di vivere in un paese "depravato", che accetta abomini come droga, prostituzione e matrimoni gay. Allo stesso tempo, la tolleranza degli olandesi è finita e sono cominciati gli attacchi alle moschee e alle scuole islamiche.

Siamo nel quartiere Est di Amsterdam, dove è stato ucciso Van Gogh. Transenne delimitano un rettangolo di pista ciclabile dove Mohamed Bouyari, 26 anni, di famiglia marocchina, ha ucciso con un rituale da sgozzatore il regista Theo Van Gogh, 47 anni. Cittadini depongono mazzi di fiori. Alexander Maijer, che ha fatto il soldato con l''Onu in Bosnia, dice: "Questo non è Islam, è terrorismo. Devono essere cacciati". Per sgozzare il pronipote del pittore Van Gogh, Mohamed si era vestito con la jallabiya, una tunica che lo copriva fino ai piedi. Ha seguito la vittima, che andava in bicicletta a finire un film sulla morte di Fortuyn. Gli ha sparato nove colpi di pistola, ha estratto una spada e ha cominciato a tagliuzzargli la gola. Poi ha preso cinque fogli di carta e li ha ficcati con un coltelletto nella pancia del regista, che in nome della libertà di espressione olandese aveva definito i musulmani dei "violentatori di capre". In quei fogli c''era una condanna a morte per i miscredenti, i musulmani traditori, cinque uomini politici olandesi duri contro i musulmani che violano le leggi. Sperava di morire come Mohamed Atta, dopo aver compiuto la sua missione suicida sulle Torri gemelle. Ma la polizia olandese, che ha cara ogni vita umana, gli ha sparato alle gambe. Per i servizi segreti, Mohamed fa parte di una brigata islamista che progetta attentati in Europa. Il gruppo comprenderebbe membri del Takfir wal Hijra, che chiede ai suoi adepti di uccidere i non musulmani. L''ordine di uccidere Van Gogh sarebbe arrivato da uno dei terroristi marocchini che avevano organizzato l''attentato ai treni di Madrid.

Dal giorno dell''omicidio di Fortuyn, la pace sociale è finita in Olanda. Una coppia che abitava nel quartiere Diamant Buurt di Amsterdam è dovuta andarsene perché veniva continuamente aggredita da giovani marocchini. Un gruppo di nordafricani ha urlato insulti sul luogo dove era stato ucciso Van Gogh. In una scuola musulmana, gli studenti hanno festeggiato la morte del regista. Il sito internet di condoglianze per Van Gogh è stato riempito di messaggi razzisti, sia contro i "i porci olandesi" sia contro "i violentatori di capre musulmani". Ma nei Paesi Bassi anche i siti internet sono politicamente corretti: ogni messaggio con parole volgari viene poi automaticamente cancellato. Eppure non serve. Nell''ultimo fine settimana varie moschee del paese sono state incendiate, un centro per l''immigrazione di Amsterdam è stato imbrattato di vernice rossa. L''8 novembre è stato messo dell''esplosivo in una scuola musulmana a Eindhoven. Ci sono stati danni, nessun ferito.

Dice Laurent Chambon, un gay che in Olanda si è sposato e fa parte di un''associazione per la tutela delle minoranze: "È finito il ''verzuiling'', il patto sociale di tolleranza reciproca tra minoranze, che aveva costruito il modello olandese e aveva impedito la guerra civile". Il verzuiling è una divisione della società in blocchi. Ogni blocco vive secondo la propria visione del mondo, ma s''impegna a rispettare le idee degli altri. Fortuyn ha rotto il tabù della tolleranza. Ha detto ciò che la borghesia olandese voleva: "Un Islam oscurantista che segrega le donne e propaga la guerra santa minaccia i nostri valori. O si integrano o se ne vanno". Dopo la sua morte, nulla è stato più come prima. I socialdemocratici hanno perso le elezioni. Al governo sono andati i liberaldemocratici. La società olandese si è "pim fortuynizzata". In ottobre un sondaggio del canale televisivo Kro ha decretato che Fortuyn è il più grande olandese di tutti i tempi. Le élite non si vergognano più di leggere De Telegraaf, il giornale più venduto, ma anche il più politicamente scorretto, che da 10 anni avvertiva del pericolo islamista. Il termine "multiculturalismo" è sparito anche dal vocabolario della sinistra. Da due anni si parla soltanto di "integrazione". Rita Verdonk, ministro dell''Immigrazione, sostiene: "Eravamo ingenui a pensare che la gente avrebbe convissuto pacificamente mantenendo la propria diversità".
Nella lettera infilzata sulla pancia di Van Gogh, Verdonk è stata minacciata di morte.

Del milione di immigrati musulmani, 320 mila sono turchi, 300 mila marocchini. Sono arrivati negli anni ''70, quando i Paesi Bassi erano ricchi e avevano bisogno di braccia. Andarono a lavorare nei campi o nelle acciaierie. Per loro vennero creati quartieri ordinati, dove avrebbero potuto, diceva il governo olandese, continuare a vivere secondo il loro stile di vita. Uno di questi quartieri è Amsterdam West, dove viveva Mohamed Bouyari. Se si vogliono chiamare le cose con il loro nome, Amsterdam West è un ghetto di brutte palazzine con le parabole sui balconi per captare la tv araba Al Jazeera. È abitato da turchi, marocchini, immigrati del Suriname. Ci sono macellerie marocchine, panetterie arabe. Il ghetto è politicamente corretto: una moschea, una chiesa evangelica, una cattolica. Gli uffici comunali hanno i giornali tradotti in arabo, turco e inglese. Ma la casa di Mohamed Bouyari al blocco è quanto di meno Fortuyn avrebbe sopportato: 16 famiglie, la più numerosa ha 17 figli, la meno ne ha sette, donne coperte sbirciano da dietro le finestre, vecchi con la jallabiya ordinano a ragazze con il velo portato alla maniera dei pirati, secondo la moda delle giovani musulmane olandesi, di rientrare in casa. Ragazzi in giubbotto scuro insultano donne bionde che passano in bicicletta sul vicino stradone. Per i critici del multiculturalismo, il mito della diversità culturale ha prodotto "il mostro dell''integralismo". Per le organizzazioni in difesa delle minoranze: "La società olandese, xenofoba e razzista, ha creato un apartheid culturale e lo ha mascherato di multiculturalismo".

Comunque sia, ora si cerca di rimediare con l''integrazione forzata. "Li obblighiamo a studiare olandese" dice il ministro Verdonk. "Dagli anni ''70" racconta Maurits Berger, esperto di Islam politico "sono stati chiamati professori dai paesi arabi per insegnare cultura musulmana agli studenti. Ora improvvisamente tutto è cambiato. Si chiede agli immigrati: ''Siete abbastanza olandesi per rimanere qui?'' ". Ayaan Hirsi Ali ha 35 anni, è una rifugiata somala. È bella, elegante, ha imparato l''olandese in modo smagliante. Ha abbandonato la famiglia quando il padre le impose di sposare un cugino residente in Canada. Cominciò a fare politica con i socialisti. È passata ai liberali, dopo aver denunciato che "l''Islam è una società estremamente arretrata". Da allora vive sotto scorta. Nelle pagine infilzate sulla pancia di Van Gogh l''assassino aveva scritto: "Tu, o Hirsi Ali, rinnegata passata ai soldati del male, perirai".

Diversamente da Hirsi Ali, Mohamed Bouyari è nato in Olanda, ha frequentato un buon liceo, si è iscritto alla facoltà di informatica. Ha cinque fratelli. Una sorella è stata cacciata di casa perché era incinta. Tre anni fa è morta sua madre e ci sono stati gli attacchi alle Torri gemelle. Lui ha smesso di bere birra, ha lasciato gli studi, si è fatto crescere la barba. Ha cominciato a frequentare la moschea El Tawheed, dove l''imam Mahmoud el-Shershaby predicava: "Ebrei e cristiani devono ardere all''inferno e gli omosessuali essere gettati dai piani alti dei palazzi". Oggi il governo vuole cacciare l''imam e bloccare i fondi, provenienti dall''Arabia Saudita, che finanziano la moschea. Come Mohamed Atta, Mohamed Bouyari ha studiato in Europa. Era apparentemente integrato, in realtà si sentiva a metà tra due culture. Ha scelto quella integralista. Sostiene Berger che, come Atta, Mohamed aveva imparato che cos''è la modernità, ma se ne era sentito escluso: "I genitori di Bouyari si sentivano degli stranieri. Ma Mohammed, nato in Olanda, non voleva essere considerato un outsider. I musulmani di cui dobbiamo avere più paura sono quelli cosiddetti integrati".

Gli olandesi non sanno più come convivere con l''Islam fanatico. Per anni il governo viola, un misto di liberali e socialisti, aveva cercato di praticare il multiculturalismo. Ma le prigioni si sono riempite all''80 per cento di detenuti di origine marocchina, turca o provenienti dalle ex colonie olandesi delle Antille. Racconta Roel den Outer, capo della redazione di De Telegraaf: "Il governo cercava di impedirci di parlare. Il capo della polizia ci telefonava dicendo: ''Non dovete scrivere che i criminali sono marocchini o turchi, ma semplicemente olandesi''. Poi lentamente ci è stato permesso di scrivere che erano nordafricani". Il politicamente corretto è talmente inculcato nella testa della gente che una testimone dell''omicidio di Van Gogh si è rifiutata di dire che l''assassino portava un vestito tradizionale arabo.

Quest''anno il governo ha varato una legge che rende più difficile l''immigrazione. Per venire accolti come rifugiati bisogna dimostrare di essere perseguitati. Ma alla gente non basta. Geert Wilders, un politico che è contrario all''entrata della Turchia nell''Unione Europea, è ora in ascesa. Ha lasciato il Vvd, il partito dei liberaldemocratici al governo, per fondare il Groep-Wilders. Secondo i sondaggi, otterrebbe 18 seggi, uno in più del Vvd. Ma su internet è stato diffuso un video che promette il paradiso a chi lo decapiterà. Wilders vive sotto scorta. Van Gogh l''aveva rifiutata. Pensava che nulla gli sarebbe capitato in Olanda, il paradiso della libertà di espressione.
da "Panorama" ©

Lucio Virzì
15-11-2004, 15:02
http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=804734

cerbert
15-11-2004, 15:04
Infatti, consiglierei di riportare e proseguire sul thread già iniziato.