PDA

View Full Version : Memoria incancellabile


Lucio Virzì
15-11-2004, 13:24
http://www.repubblica.it/2004/k/sezioni/politica/ciampidiscorso/ciampidiscorso/ciampidiscorso.html

Il messaggio del presidente della Repubblica a Palestrina
per l'anniversario dell'eccidio tedesco del 1944
Ciampi: "Ideali della resistenza origine dell'unificazione europea"
"E' la nostra fonte per costruire un mondo di pace"

ROMA - "Gli ideali della Resistenza a cui tanti uomini e donne sacrificarono generosamente la loro vita, in Italia come in tutti i paesi dell'Europa occupata dal nazismo, furono all'origine del movimento per la pacificazione e l'unificazione dei popoli europei". Parole del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che è intervenuto a Palestrina alla commemorazione del sessantesimo anniversario dell'eccidio di Vigesimo nel quale i nazifasciti uccisero 121 martiri della libertà.

La strada che ha condotto alla nascita dell'Unione Europea, ha continuato Ciampi, ''che ora abbraccia quasi tutto il nostro continente è stata lunga''.
Con la recente approvazione del trattato costituzionale ''abbiamo rinnovato un patto di pace e costruito istituzioni che offrono nuove certezze di pacifica convivenza con le generazioni future''.

Ciampi, ricordando l'eccidio del 28 maggio 1944 di undici cittadini di Palestrina da parte dei tedeschi (una rappresaglia per l'uccisione di un militare) si augura che ''il ricordo di coloro che sacrificarono, con abnegazione e coraggio la loro vita per il bene della patria, sappia infonderci un rinnovato impegno per la piena realizzazione degli ideali di unità e di democrazia che li ispiravano".

"La memoria incancellabile del loro sacrificio - ha concluso il capo dello Stato - è la fonte del nostro impegno per la costruzione di un'Europa e di un mondo di pace''.


(15 novembre 2004)

Io non sono così sicuro che non ci siano persone che hanno cancellato questi valori dalla loro testa.
Voi che importanza e significato date a queste parole?

LuVi

kikki2
16-11-2004, 08:59
Quali sono gli ideali della resistenza?

skywalker77
16-11-2004, 13:58
Quali sono gli ideali della resistenza?



Che tristezza :rolleyes:


pessimismo e fascitidio

Lucio Virzì
16-11-2004, 19:46
Originariamente inviato da skywalker77
Che tristezza :rolleyes:


pessimismo e fascitidio
:confused:

"fascitidio" cosa?

LuVi

IpseDixit
16-11-2004, 21:15
:rolleyes:

kikki2
17-11-2004, 08:09
Originariamente inviato da skywalker77
Che tristezza :rolleyes:


pessimismo e fascitidio
Tu li sai? visto che se ne parla spesso senza specificare, potresti essere così cortese da esplicitare cosa intendi per ideali della resistenza ?
giusto per capire esattamente di che si parla

Anakin
17-11-2004, 10:03
no apparte gli scherzi,la domanda non è affatto campata in aria.

che cosa sono per voi questi ideali della resistenza?
perche' io non mi esprimerei in quei termini,mi parrebbe di fare un discorso retorico(alla Ciampi:D) a impostare un discorso oggi,partendo con questa terminologia.

la resistenza è sorta per rispondere al "ideale" di liberta'..
ma allora parlerei degli ideali di liberta',non degli ideali della resistenza,userei casomai la resistenza come esempio della risposta al desiderio di liberta'.
poi per carita' nel discorso citato si capisce,ma spesso altrove si parla di questi ideali della resistenza come se fossero qualcosa di originale,di "nuovo".

per me,
l'aspetto della resistenza che va esaltato e ricordato è quello di uomini che non abbassano la testa e si mettono insieme rischiando la pelle per essere liberi di fronte ad un potere che li opprimeva e li guidava in un mondo non desiderabile(nel particolare nostro italiano,questo potere era il nazismo e il fascismo).
ma questo è l'ideale di liberta',non parlerei con cosi enfasi degli ideali della resistenza.

anche perche' dicendo le cose come stanno,e facendo un discorso poco politically correct diciamo anche che questi ideali della resistenza sono molto spesso "strumentalizzati" da una certa parte politica,che ha preso il discorso resistenza e l'ha considerato proprio personale,utilizzandolo per autocelebrarsi(noi siamo stati bravi non come gli altri) e condannare colui che considera il fascista di turno.
a condannare il fascismo non c'è nulla di male,c'è di male l'ipocrisia che non sempre ma almeno molto spesso si cela dietro tutto questo.
ed è il dimenticare che una non indifferente fetta dei partigiani della propria area politica(chissa quale:D),ai tempi non combattevano per gli ideali di cui parliamo oggi,e per cui noi oggi vorremmo celebrarli.

storicamente (che scandalizzi o meno,non ha alcuna importanza,la storia è quella che è) coloro che militarono in brigate come la garibaldi,credevano nel modo piu' assoluto al comunismo storico,quindi nel URSS e anche nella figura di Stalin(che era addirittura mitizzato).
infatti si arriva a decisioni come contrastare la brigata Osoppo(che oltre che antifascista era pure anticomunista)fino ad assassinarne dei membri,o "liberare" Trieste favorendo l'avanzata di Tito invece che quella alleata(poi si è visto in cosa consisteva la "liberazione" titina),ecc ecc.

è ambiguo appiccicare a posteriori certi ideali a delle persone,il merito di qualcuno è solo di essersi trovato dalla parte giusta a combattere.
quindi W la resistenza,ma niente retorica...
non stiamo a filosofeggiare troppo su ideali mica ideali...se eravamo qualche centinaia di km piu' a est,è evidente che molti dei resistenti che inneggiamo oggi per il loro amore alla liberta',avrebbero appoggiato l'ingresso nella dittatura sovietica.
chi rinnega questo ha una memoria storica..moooolto cancellabile.

squadraf
17-11-2004, 20:06
Ma resistere contro chi?
Resistere contro l' "attacco" di Italiani che facevano la scelta di servire la patria, o come dicevano loro ai tempi, "combattere dalla parte sbagliata per non rinnegare la patria"?
Resistere vuol dire generare una guerra civile?
Perfavore, bisogna guardare la storia per come realmente è andata, non come la si descrive nei libri di storia moderni.
E' ora di uscire da decine di anni di cultura strettamente antifascista e guardare le cose in maniera più obiettiva.

Lucio Virzì
17-11-2004, 20:18
Originariamente inviato da squadraf
E' ora di uscire da decine di anni di cultura strettamente antifascista e guardare le cose in maniera più obiettiva.

No, direi proprio che non è ora, e non lo sarà mai.

LuVi

Anakin
17-11-2004, 20:40
Originariamente inviato da squadraf
Ma resistere contro chi?
Resistere contro l' "attacco" di Italiani che facevano la scelta di servire la patria, o come dicevano loro ai tempi, "combattere dalla parte sbagliata per non rinnegare la patria"?
Resistere vuol dire generare una guerra civile?
Perfavore, bisogna guardare la storia per come realmente è andata, non come la si descrive nei libri di storia moderni.
E' ora di uscire da decine di anni di cultura strettamente antifascista e guardare le cose in maniera più obiettiva.

se combatti dalla parte sbagliata per la tua patria,stai rinnegando la tua patria.

bisogna badare alla sostanza non ai discorsi di principio astratti..
eravamo in una dittatura(blanda se vuoi,ma una dittatura),e con Hitler di mezzo,rischiavamo che le cose andassero anche peggio(come di fatto accadde con l'introduzione delle leggi raziali,ecc ecc).

altrimenti si finisce per amare di piu' il proprio amore alla patria,piuttosto che amare la patria stessa.
si difendeva l'onore della patria,o si difendeva il proprio attaccamento (un po ideologico) al amor patrio e al onore?

cmq sebbene possa capire la difficolta che certi uomini hanno avuto nello scegliere cosa fare(e quindi non li giudico),non vedo come 60 anni dopo,qualcuno possa avere dubbi sul fatto che resistere alla dittatura fascista e tedesca era la cosa migliore.

Lucio Virzì
17-11-2004, 20:45
Originariamente inviato da Anakin
se combatti dalla parte sbagliata per la tua patria,stai rinnegando la tua patria.

bisogna badare alla sostanza non ai discorsi di principio astratti..
eravamo in una dittatura(blanda se vuoi,ma una dittatura),e con Hitler di mezzo,rischiavamo che le cose andassero anche peggio(come di fatto accadde con l'introduzione delle leggi raziali,ecc ecc).

altrimenti si finisce per amare di piu' il proprio amore alla patria,piuttosto che amare la patria stessa.
si difendeva l'onore della patria,o si difendeva il proprio attaccamento (un po ideologico) al amor patrio e al onore?

cmq sebbene possa capire la difficolta che certi uomini hanno avuto nello scegliere cosa fare(e quindi non li giudico),non vedo come 60 anni dopo,qualcuno possa avere dubbi sul fatto che resistere alla dittatura fascista e tedesca era la cosa migliore.

Grazie per permettermi di quotarti. :)

LuVi

ENGINE
17-11-2004, 23:38
Originariamente inviato da kikki2
Quali sono gli ideali della resistenza?


se li sono mangiati insieme ai soldi alla mafia al voto di scambio ecc... ecc...

prio
18-11-2004, 08:17
Originariamente inviato da ENGINE
se li sono mangiati insieme ai soldi alla mafia al voto di scambio ecc... ecc...

Aspetta almeno che si sia sotto elezioni, suvvia.

Lucio Virzì
18-11-2004, 08:58
Originariamente inviato da prio
Aspetta almeno che si sia sotto elezioni, suvvia.
Ma perchè mi quoti sta roba!!! :muro:

LuVi

squadraf
18-11-2004, 15:23
Dicevo e ripeto semplicemente di guardare la cosa in maniera obiettiva, dato che tante ma tante idee ci sono state imposte dal sistema nel quale oggi viviamo (dei vincitori).
La testa andrebbe usata anche per valutare delle cose che magari sfuggono (soprattutto si vogliono fare sfuggire) dalla storia.

BountyKiller
18-11-2004, 18:03
Originariamente inviato da Anakin
se combatti dalla parte sbagliata per la tua patria,stai rinnegando la tua patria.


se per patria intendi l'Italia, vatti a leggere come (ipotizzando che sia tutto vero) è stata messa insieme e ti farai due risate e scoprirai (forse) che la tua patria esiste solo nei discorsi di Ciampi:p :D :)

Anakin
18-11-2004, 18:36
che l'unita' d'Italia da parte dei Savoia sia stata una cosa artificiosa,è da tempo che lo dico.

difesa della patria è per me,difesa della terra in cui vivo,delle tradizioni che amo(dal cibo all'arte) e della gente che ci abita.
io sono nato e cresciuto a Milano,ma mio padre è friulano e mia madre è pugliese.terre che e amo entrambe e di cui amo i popoli e le tradizioni.

non idolatro astratti altari della patria e via dicendo.

io mica avrei fatto la resistenza in nome di un astratta italia..l'avrei fatta perche' voglio vivere in un posto migliore.fine.
un lombardo puo anche sentirsi estraneo al calabrese,ma è evidente che si era entrambi nella stessa barca e bisognava lottare assieme per la stessa cosa.

thotgor
18-11-2004, 18:44
mah, per me Ciampi sta volta ha fatto un po un frullatone di tutto, finendo per impasticciarsi in cose che poi alla fine non sono propriamente "vicine".

Lucio Virzì
18-11-2004, 19:10
Originariamente inviato da squadraf


OT: potresti ridurre la dimensione dell'immagine in signature? E' fuori regolamento e ora sono collegato a 2.4 Kbps. :)

LuVi

jumpermax
18-11-2004, 19:46
Originariamente inviato da Lucio Virzì
OT: potresti ridurre la dimensione dell'immagine in signature? E' fuori regolamento e ora sono collegato a 2.4 Kbps. :)

LuVi
:eek: Cribbio vado più veloce io a parlare direttamente col modem.... :D

Lucio Virzì
18-11-2004, 20:37
Originariamente inviato da jumpermax
:eek: Cribbio vado più veloce io a parlare direttamente col modem.... :D

Decisamente... :muro:

LuVi

jumpermax
18-11-2004, 21:08
Comunque qua resta la domanda... quali sono i valori della resistenza? E soprattutto perchè dovrebbero essere assoluti?

citus
19-11-2004, 08:26
Originariamente inviato da squadraf
Ma resistere contro chi?
Resistere contro l' "attacco" di Italiani che facevano la scelta di servire la patria, o come dicevano loro ai tempi, "combattere dalla parte sbagliata per non rinnegare la patria"?
Resistere vuol dire generare una guerra civile?
Perfavore, bisogna guardare la storia per come realmente è andata, non come la si descrive nei libri di storia moderni.
E' ora di uscire da decine di anni di cultura strettamente antifascista e guardare le cose in maniera più obiettiva.

Il discorso pecca quando ti rendi conto che PATRIA potrebbe essere sinonimo di POPOLO, non STATO.
É lo stato inteso come governo che strumentalizza il POPOLO. Gli ideali sono del POPOLO, quindi gli ideali di cui si parla sono quelli che hanno portato gente a morire per difendere le proprie famiglie, il proprio popolo, non lo stato. Quello che ti raccontano le canzoni e la storia è che morirono per lo stato, ma se parli con chi è sopravvissuto ti dirà certamente che la motivazione era cambiare le cose, difendere le proprietà, dare da mangiare ai propri figli, scacciare l'invasore. O, in gran parte dei casi, trovare occupazione... forse sono cinico, ma è così.
Lo stato non ha ideali, ha solo interessi e sapeva, come sa anche oggi, strumentalizzare gli ideali per spingere il popolo ad agire come desidera.
Quegli ideali devono restare vivi e liberi. Giusti o sbagliati che fossero, sono appartenuti a chi ci ha preceduto ed ha perso la vita per cambiare le cose. Così come reputo sbagliati gli ideali di chi scelse di servire un governo che non condivido, ma li rispetto ed anche questi vanno ricordati, che restino come antico monito per le generazioni future.

Mai rinnegare la storia, mai dimenticarla. Ma ancor di più, mai dimenticare chi è morto non per cause naturali e soprattutto donare il giusto rispetto e tempo all'ascolto di chi è sopravvissuto.

prio
19-11-2004, 11:36
Originariamente inviato da Lucio Virzì
OT: potresti ridurre la dimensione dell'immagine in signature? E' fuori regolamento e ora sono collegato a 2.4 Kbps. :)

LuVi

Ma vai a prenderli dal provider a piedi i bit? :D

Lucio Virzì
19-11-2004, 11:40
Originariamente inviato da prio
Ma vai a prenderli dal provider a piedi i bit? :D

Mi arrivano per posta, 16 alla volta. :D

LuVi

Lucio Virzì
20-11-2004, 20:50
Originariamente inviato da Proteus
Non capisco caro Lucio come sia possibile che la tua connessione faccia così schifo, anche con uno sfigatissimo modem standard, no adsl, dovresti viaggiare almeno a 33 e passa se non a 45/50. Sei sicuro che non sia qualche problema alla tua linea telefonica o alle connessioni ?. Il fatto merita un'indagine perchè potresti avere brutte sorprese sulle bollette.

Ciao

E' una zona disastrata, servita da centrali di strada obsolete (anche se la centrale telefonica principale è connessa in FO).
Inoltre abbiamo tre derivazioni sulla stessa linea (necessariamente, siamo in tre famiglie attestate sullo stesso doppino).
Quindi la linea è molto disturbata, la connessione cade spesso ed ha un alta percentuale di errori.
Ma mi sto attrezzando. ;)
Per ora ogni post da casa è un bagno di sangue....

LuVi

Lucio Virzì
21-11-2004, 14:19
Originariamente inviato da Proteus
Azzarola, non credevo possibile che a Roma si potessero trovare situazioni simili, casomai in un paesino sperduto, non lo giustificherei ma potrei comprenderne le ragioni, invece proprio nella capitale non me lo sarei mai aspettato.

Ciao
Roma è grande. ;)
Il Comune di Roma ha un area superiore a quella di qualunque altro comune in Europa. ;)
Io stesso vivo in un quartiere che fa parte del Comune di Roma e non rientra nel GRA.
Ciao.

LuVi