View Full Version : Notebook Taiwanesi: la produzione si sposta in Cina
Redazione di Hardware Upg
02-11-2004, 09:10
Link alla notizia: http://news.hwupgrade.it/13454.html
Tutti i principali produttori taiwanesi di notebook sposteranno tutta la produzione di portatili in territorio cinese, anche a seguito delle pressioni di brand quali Acer, HP e Dell
Click sul link per visualizzare la notizia.
E' davvero squallido come tutti sfruttino manovalanza cinese solo perchè si accontenta di un tozzo di pane come compenso.Ovviamente abbattono i costi di produzione e la concorrenza diventa impossibile.
Motosauro
02-11-2004, 10:13
Però tu compreresti una geffo 4 mx a 200€ perché costruita da manovalanza europea?
Io personalmente dubito che lo farei...
Il problema andrebbe risolto in sede politica, ma a tanti fa comodo che le cose stiano così; non ultimi noi utenti finali che ci troviamo il lettore divx a 60€, la scheda madre a 40 e così via.
Ma come si fa anon essere ottimisti?....
... e intanto a noi ci fanno pagare sempre uguale.
Come si fa a non essere ottimisti appena tornati dalla Germania? :cry:
Symonjfox
02-11-2004, 11:09
Originariamente inviato da Motosauro
Però tu compreresti una geffo 4 mx a 200€ perché costruita da manovalanza europea?
Se manovalanza Italiana, sicuramente si (ovviamente la qualità deve essere adeguata al prezzo).
Cmq sia, è economia: Se noi compriamo prodotti fabbricati interamente in Italia e li paghiamo di più, quei soldi, vanno ad operai e comunque a Italiani, i quali li rispenderanno in Italia creando comunque una certa ricchezza e stabilità (anche riguardo i posti di lavoro).
Facendo uscire tutti i soldi in Cina, noi ci stiamo preparando un piatto che tra 20 anni non ci piacerà ingoiare, anzi, forse anche noi dovremo lavorare 20 ore per un tozzo di pane ...
danytrevy
02-11-2004, 11:10
io non sono un intenditore di politica economica, ma con un poco di protezionismo non limiteremmo in parte il problema?
soft_karma
02-11-2004, 11:23
In teoria con le esportazioni dovremmo bilanciare le importazioni, ma non mi risulta che riusciamo ad esportare qls...
Motosauro
02-11-2004, 11:34
Se io faccio in modo che i tuoi prodotti a casa mia costino il doppio, sarà probabile che tu farai in modo che i miei prodotti costino il doppio a casa tua. Le barriere doganali sono sempre armi a doppio taglio... Le barriere sono anche il motivo per cui tante ditte asiatiche aprono fabbriche in UE in modo da evitarle (ad esempio quella che fa le Yaris)
Motosauro
02-11-2004, 11:44
Occhio che cinese è la manovalanza, quasi mai la proprietà delle aziende. Le aziende veronesi che fanno produrre in Cina, in Cina ci lasciano soltanto i salari, i profitti arrivano qui (o nelle banche offshore)
B|4KWH|T3
02-11-2004, 12:11
X motosauro:
la seconda che hai detto...
e io pago... (le tasse)
jappilas
02-11-2004, 12:56
Originariamente inviato da Motosauro
Se io faccio in modo che i tuoi prodotti a casa mia costino il doppio, sarà probabile che tu farai in modo che i miei prodotti costino il doppio a casa tua. Le barriere doganali sono sempre armi a doppio taglio... Le barriere sono anche il motivo per cui tante ditte asiatiche aprono fabbriche in UE in modo da evitarle (ad esempio quella che fa le Yaris)
si fa anche per quello ma anche per motivi logistici... e in effetti riguardo la produzione di autovetture, il discorso è diverso che se dovessi produrre notebook in un solo posto per poi esportarli in tutto il mondo...
leggevo giusto ieri una cosa che prima ignoravo del tutto, la Skoda per dirne una, avrebbe delle fabbriche in India e Cina per servire il mercato asiatico...
riguardo ia notebook cinesi... credo l' unica cosa che importi per noi consumatori, sia che la riduzione dei costi di produzione non si ripsrcuota negativamente sulla qualità ...
danytrevy
02-11-2004, 13:00
x motosauro: che il protezionismo fosse un arma a doppio taglio lo sapevo, ma credo che in questo caso sia ugualmente a nostro favore in quanto non credo che il mercato cinese sia particolarmente significante per l'italia al momento. (credo, se poi mi sbaglio correggetemi, sono solo supposizioni le mie).
Sinceramente se allo stesso presso devo comperare un made in china o un made in italy compro il secondo, ma finche quello cinese costa 1/4 di quello italiano...
jappilas
02-11-2004, 13:13
Originariamente inviato da danytrevy
... non credo che il mercato cinese sia particolarmente significante per l'italia al momento.
... c' è qualcuno che riterrebbe un miliardo di potenziali compratori per le Ferrari, le camicie "coi baffi" e i vestiti Versace e D&G, sufficientemente significante... :D
l' unico piccolo problema, sarebbe che per poterseli permettere, dovrebbero crescere finanziariamente ancora un po'...
ma se gli si dà troppo tempo per crescere, usano quel tempo per realizzare copie *perfette* dei vestiti e delle scarpe di lusso che volevamo vendergli: quindi non ne avrebbero più necessità, se non per dotarsi di "status symbol", e dall' altra parte si sarebbero arricchiti al nostro livello e anche di più...
Originariamente inviato da rob-roy
E' davvero squallido come tutti sfruttino manovalanza cinese solo perchè si accontenta di un tozzo di pane come compenso.
Mah, squallido non direi proprio, se non fosse così non avrebbero neanche quel pezzo di pane.
Originariamente inviato da geng@
... e intanto a noi ci fanno pagare sempre uguale.
Come si fa a non essere ottimisti appena tornati dalla Germania?
:muro:
Concordo! Abbasso cartelli e trust!!!
Originariamente inviato da Motosauro
Però tu compreresti una geffo 4 mx a 200€ perché costruita da manovalanza europea?
Io personalmente dubito che lo farei...
Il problema andrebbe risolto in sede politica, ma a tanti fa comodo che le cose stiano così; non ultimi noi utenti finali che ci troviamo il lettore divx a 60€, la scheda madre a 40 e così via.
Ma come si fa anon essere ottimisti?....
E questa ti sembra una cattiva situazione? Perché mai dovremmo risolvere in modo politico una situazione che favorisce noi consumatori?
A proposito cito un famoso passo di Francois Bastiat
"Siamo sottoposti alla intollerabile concorrenza di un rivale straniero, il quale gode di tali superiori vantaggi nella produzione di luce, da essere in grado di inondare il nostro mercato nazionale a prezzi ridotti. Questo rivale è il sole. La nostra petizione è che si approvi una legge che imponga la chiusura di tutte le finestre, ... e di ogni fessura attraverso cui la luce del sole suole penetrare nelle nostre abitazioni, a danno della profittevole manifattura di cui siamo stati in grado di dotare il Paese. Firmato: i fabbricanti di candele"
Il protezionismo non è una soluzione. Potrebbe essere un mezzo temporaneo per aiutare l'economia italiana in un ristretto periodo di tempo, ma a lungo termine porta al contro protezionismo degli altri stati e al sorgere di monopoli all'interno del nostro stato.
Che la bilancia commerciale (esportaz. meno importaz.) debba essere in positivo è ovvio, ma non dovete pensare che la soluzione sia bloccare le importazioni, al contrario bisogna favorire l'importazioni di prodotti la cui produzione a noi costa di più e aumentare l'esportazione di prodotti che a noi costano meno e spingere con gli investimenti in questi settori. Con il protezionismo ci chiuderemmo in noi stessi come un riccio, degenerando in una economia dai prezzi sempre più alti e arretrata sotto ogni punto di vista.
Io sinceramente vedo dei prezzi già troppo alti qui in Italia, quindi che si svegli quest'economia e si dia da fare piùttosto che chiedere degli inutili protezionismi!!!
jappilas
02-11-2004, 13:23
Originariamente inviato da geng@
Come si fa a non essere ottimisti appena tornati dalla Germania? :cry:
scusa mi sono perso qualcosa... che c' era di bello in germania? :O :confused:
Invito chiunque sia convinto che stiamo parlando di morti di fame e bancolano nella sporcizia per n tozzo di pane a farsi un viaggio ad Hong Kong e province cinesi confinanti ( Shenzeng , Guandong ) per capire di cosa stimo parlando... PRIMA DI APRIRE LA BOCCA A VANVERA.
Sapete ... il tozzo di pane in cina ha un costo commisurato agli stipendi!
E grazie alla politica di industrializzazione cinese tante persone che prima morivano di fame adesso hanno di che vivere dignitosamente.
P.S.: Per chi non lo sapesse in cina ci fabricano anche le BMW che qualcuno di voi ha comprato pensando che siano fabricate da sapienti mani tedesche.
Originariamente inviato da lamp76
Invito chiunque sia convinto che stiamo parlando di morti di fame e bancolano nella sporcizia per n tozzo di pane a farsi un viaggio ad Hong Kong e province cinesi confinanti ( Shenzeng , Guandong ) per capire di cosa stimo parlando... PRIMA DI APRIRE LA BOCCA A VANVERA.
Sapete ... il tozzo di pane in cina ha un costo commisurato agli stipendi!
E grazie alla politica di industrializzazione cinese tante persone che prima morivano di fame adesso hanno di che vivere dignitosamente.
P.S.: Per chi non lo sapesse in cina ci fabricano anche le BMW che qualcuno di voi ha comprato pensando che siano fabricate da sapienti mani tedesche.
Allora ero rimasto un po' indietro. Beh comunque era ovvio che l'industrializzazione avrebbe portato degli evidenti miglioramenti di vita. D'altronde è stato così anche per noi: all'inizio della rivoluzione industriale non guadagnavamo molto e lavoravamo tanto, ora invece basta guardarsi attorno per vedere gli evidenti benefici che ci ha portato. Con il tempo e con il progredire della loro industria anche la loro manodopera verrà a costare come da noi
Mr. Nippo
02-11-2004, 13:45
Originariamente inviato da Motosauro
Se io faccio in modo che i tuoi prodotti a casa mia costino il doppio, sarà probabile che tu farai in modo che i miei prodotti costino il doppio a casa tua. Le barriere doganali sono sempre armi a doppio taglio... Le barriere sono anche il motivo per cui tante ditte asiatiche aprono fabbriche in UE in modo da evitarle (ad esempio quella che fa le Yaris)
troppo semplice messa cosi...
bisogna considerare che la cina ha più di un miliardo di potenziali consumatori, ed è un mercato praticamente vergine visto che si parla solo da pochi anni di libera economia di mercato. Quindi tutti i vendor sono attratti, tanto più se si parla del mercato ITC (Mi dicono che alle startup cinesi lo stato fornisca di default qualche Mbit di banda...quindi la spinta per dotarsi di infrastrutture informatiche è fortissima, e di conseguenza nessuno dei grandi vendor vuole perdere questo treno)
La cina si trova cosi a poter sfruttare una potentissima leva commerciale, della serie: o produci in casa mia oppure da me non vendi niente.
ciao
Nippo
Sony vende le PS2 in cina a prezzi stracciati ( solo ai cinesi ) ... AMD sta per uscire con un PC low-cost ( per il mercato asiatico ) ... i servizi di telecomunicazione/internet li pagano con due lire e hanno molta + banda di quanta ne abbiamo avuta noi pagango 30 euro al mese!!!
nicgalla
02-11-2004, 14:32
raga la Cina si sta occidentalizzando, da un paio d'anni è stata legalizzata la proprietà privata (essendo un paese di stampo comunista questa è una vera e propria rivoluzione), anche se il 98% della popolazione continua ad essere povera, quel 2% di imprenditori che si stanno arricchendo su una popolazione di 1,3 miliardi di persone è assai considerevole.
Infatti qualcuno ha detto che BMW, come molti altri, ha messo una fabbrica di Serie 7 in Cina perchè ne vende di più la che nel resto del mondo. Però le BMW destinate agli europei continuano ad essere prodotte in Germania.
Dunque la Cina sta diventando un nuovo mercato che le aziende stanno colonizzando, dunque più lavoro: ma è davvero tutte rose e fiori?
Secondo me ci sarà un bel problema quando:
- le aziende cinesi avranno sufficiente competenza e tecnologia per produrre in proprio senza dipendere dagli occidentali
- più avanti gli operai cinesi si accontenteranno sempre meno del tozzo di pane e quindi il costo della manodopera sale, e allora dove si va?
- la Cina diventerà un gigante economico e politico in grado di competere per numeri e influenza con Europa e USA, un paese che si fa chiamare Repubblica ma che ce ne passa prima che si possa chiamare come tale, visto la considerazione nulla per i diritti umani, la censura ecc...
Tutto questo è assai preoccupante... dobbiamo sempre sperare in Gianni e l'ottimismo!!!
Motosauro
02-11-2004, 15:19
Originariamente inviato da nicgalla
- più avanti gli operai cinesi si accontenteranno sempre meno del tozzo di pane e quindi il costo della manodopera sale, e allora dove si va?
in Africa, ovvio
luther_zero
02-11-2004, 16:54
Uscendo dalla polemica, io comunque vorrei solo rimarcare come la qualità dei componenti taiwanesi di una volta (solo 2 o 3 anni fa) e' sempre pie' un ricordo lontano...
Vi ricordate quanto duravano i pezzi? Io ho ancora una motherboard 486 del 1994 che funziona indefessamente da 10 anni, ora come router...
Adesso se una mobo riesce a finire la garanzia c'e' quasi da esserne contenti... condensatori che muoiono come mosche, potenze troppo elevate in circolo, regolatori di tensione che si surriscaldano; per cosa poi...
maradona22
02-11-2004, 17:19
io spero che la cina non diventi un tumore per il pianeta!!!! 1,3 miliardi di persone sono tantissime ca**o, ma vi immaginate fra 20 anni arrivaro a 5 miliardi solo loro, il mondo si collasserà!!!
gianni ma come si fà a non essere pessimisti ;)
jappilas
02-11-2004, 18:20
Originariamente inviato da maradona22
io spero che la cina non diventi un tumore per il pianeta!!!! 1,3 miliardi di persone sono tantissime ca**o, ma vi immaginate fra 20 anni arrivaro a 5 miliardi solo loro, il mondo si collasserà!!!
gianni ma come si fà a non essere pessimisti ;)
beh se è per quello ... c' è anche l' India con quasi un miliardo di abitanti... :rolleyes:
zerothehero
02-11-2004, 18:43
Originariamente inviato da Motosauro
in Africa, ovvio
Non credo che l'unico criterio per impiantare una fabbrica sia quello economico...ci sono fattori come la stabilità politica, l'istruzione della manodopera, le infrastrutture...generalizzando tutte caratteristiche che nella maggior parte degli stati africani sono del tutto assenti.
attualmente conviene delocalizzare in Cina, non solo perchè si ha una manodopera a basso prezzo (magari fosse solo quello)..ma anche perchè la Cina nell'ultimo periodo sta sfornando a ciclo continuo MILIONI di ingegneri che spesso rivaleggiano per competenze con quelli americani e indiani..
l'idea della Cina come nazione di morti di fame non è del tutto esatta..dato che le città della costa del pacifico sono delle città assolutamente moderne...anzi più moderne di quelle europee..è l'entroterra che è povero.
Fabius_c
02-11-2004, 19:42
io lavoro in una ditta che produce circuiti elettronici (conto terzi) e sinceramente quando sento parlare di cina mi viene la pelle d'oca....
credo che tanti come me che sono parte del comparto produttivo dell'italia si aspettino di essere "silurati" prima o poi in favore della cina.
che prospettive possono avere milioni di persone in futuro ?? fare figli, costruirsi una casa e via discorrendo ( cose che ora sto facendo) vivendo col timore di trovarsi con il culo per terra ??
Risparmiatevi le solite frasi del tipo " tutto a vantaggio di noi consumatori " perchè se le cose continueranno ad andare così in futuro di gente che possa permettersi di "comprare cose superflue" ce ne saranno mooolte meno.
La germania è la capostipite di ciò che piano piano accadrà ovunque, si continuano a sentire notizie di riduziuone salari o aumento ore lavorative a parità di stipendio.
La ruota gira e arrivata al culmine ricomincia il suo giro........
L'unica eccezzione la rappresentano gli Usa che possono permettersi di vivere sui milioni di brevetti che partoriscono ogni anno e che gli garantiscono le risorse per sostenersi facendo tranquillamente a meno del comparto produttivo, in italia
certo da questo lato siamo alla frutta..... :(
infine consideriamo la lealtà della concorrenza cinese marchio ce = china export per citarne uno...... senza contare gli altri trucchetti economici che mettono in campo.....
fermo restando che tutti al mondo hanno diritto a svilupparsi e vivere dignitosamente. :)
gianni come si fa a essere ottimisti ??? :confused: :D
YaYappyDoa
02-11-2004, 21:18
breve excursus di storia cinese contemporanea a quest'indirizzo:
http://www.cronologia.it/storia/mondiale/cina011.htm
I cinesi di Taiwan hanno imparato alla svelta dagli occidentali le tecnologie necessarie a produrre microcircuiti elettronici e le loro applicazioni. Asus, Abit, Soltek, Tsc, Umc, Tsmc, (e altre) sono società interamente appartenenti ad imprenditori asiatici ed hanno fior fiore di ingegneri preparatissimi. Le fabbriche di Taiwan pian piano saranno spostate in Cina? Forse fondamentalmente nel nome del profitto (non nostro)... nuovo terreno di scontro e riscontro per gli analisti economisti moralisti opinionisti e altri "isti" a non finire... Ne vedremo delle belle (e brutte!)
jappilas:
c' è qualcuno che riterrebbe un miliardo di potenziali compratori per le Ferrari, le camicie "coi baffi" e i vestiti Versace e D&G, sufficientemente significante...
ed infatti e' per questo che si sta' cercando di entrare nel mercato cinese in tutti i modi, ma il loro protezionismo e' quantomai tenace (e direi anche A RAGIONE)
l' unico piccolo problema, sarebbe che per poterseli permettere, dovrebbero crescere finanziariamente ancora un po'...
un piccolo calcolo ti potrebbe far vedere che se in italia ci sono 1000 persone su 50 milioni disposti a spendere per una ferrari, che da' una percentuale di 20 a milione, basta un ventesimo di questo valore per aumentare i guadagni della ferrari del doppio (rispetto all'italia, naturalmente), ossia cercare 1 persona su un milione che vuole una ferrari per venderne altre 1000.
questo sui beni di lusso (e ci sono parecchie persone in cina ad avere la possibilita' di comprare anche una decina di ferrari senza battere ciglio); per i beni a piu' larg consumo le cifre lievitano considerevolmente, ed il calcolo che si fanno parecchi investitori e' quello di farli costruire ai cinesi, per poi venderli agli stessi cinesi, ad un prezzo "necessariamente" di lusso (e si' perche' dal non avere nulla abitando in una capanna di legno, ad avere un frigorifero o un televisore, e' come passare dal medioevo all'eta' inustriale, e percio' se per un TVcolor antidiluviano viene chiesto un controvalore come 6 mesi di stipendio, e' anche accettabile!)..
il problema non e' dove si produce o chi produce o per chi produce, ma che comunque il capitalismo spinge ad accentrare i capitali in poche mani, rendendo il tutto un giro vizioso;
gia', perche' dopo che uno a 10 ferrari, 4 ville al mare,2 in montagna e una ai tropici, 1 mogle e 4 amanti sparse per i vari continenti, una schiera di figli e figliocci da mantenere.. insommauno che guadagna 1000 miglioni di euro l'anno quanti ne puo' rimettere in circolo, anche facendo le pazie piu' insane? 10, 100, ma non riuscira' a riggettare tutto il guadagno nel sistema da cui lo ha prelevato, percio' le risorse economiche rimarranno capitalizzate e non godute dalla massa, ma solo stragodute ad avanzo da pochi eletti.
il giro vizioso dove porta... la storia racconta che porta sempre ad una guerra. :(
scusate, mi sono svegliato pessimista' sta' sera...
PS
"insommauno che guadagna 1000 miglioni di euro l'anno"
necessito di un buon caffe'.. mancava l'h e facevo bingo..
DioBrando
02-11-2004, 23:53
Originariamente inviato da jappilas
beh se è per quello ... c' è anche l' India con quasi un miliardo di abitanti... :rolleyes:
un miliardo e 300 mln...praticamente ha raggiunto la Cina che riesce a contenere il numero delle nascite con il max di figli per nucleo famigliare ( legge dello Stato)
DioBrando
02-11-2004, 23:56
Originariamente inviato da Motosauro
in Africa, ovvio
fesserie...
sn 30 anni che la Cina compra il know-how e la tecnologia dal vicino Giappone e dagli Stati Uniti ( ma anche dagli Europei stessi).
Nonostante la loro struttura governativa dittatoriale ( repubblica democratica giusto per il nome) la loro economia è di stampo capitalistico e grazie ai giusti investimenti e alla spinta verso un boom economico della domanda interna, in relativamente pochi anni sn riusciti a diventare una potenza mondiale.
In Africa, manca tutto, stabilità politica in primis ( molti stati sn dominati dalle guerre tribali).
Nessuna grossa azienda sana di mente svilupperebbe progetti di outsourcing da quelle parti, salvo casi eccezionali, vedi Repubblica Sudafricana.
DioBrando
03-11-2004, 00:03
Originariamente inviato da rob-roy
E' davvero squallido come tutti sfruttino manovalanza cinese solo perchè si accontenta di un tozzo di pane come compenso.Ovviamente abbattono i costi di produzione e la concorrenza diventa impossibile.
anche questi sn luoghi comuni...
le fabbriche cinesi non sn quelle dove bambini di 11 anni vengono sfruttati e pagati "un tozzo di pane" perchè è così tanta la manodopera in giro che se lo possono permettere.
Per produrre componentistica sofisticata come quella dei computers c'è bisogno di personale molto specializzato e preparato nonchè di strutture adeguate.
Il fatto è che in un mercato in espansione con un potenziale IMMENSO ( immenso per il numero di abitanti, risorse, estensione geografica ecc.) è logico che i prezzi siano talmente concorrenziali che invoglino i produttori a trasferirsi lì.
E non escludo ci siano anche politiche fiscali a loro vantaggio da parte del governo che giustamente cerca di portare + Nomi possibili nel loro territorio.
Anche il costo della vita è molto + basso rispetto a noi, ciò non vuol dire che chi lavora in quelle strutture faccia la fame.
Perchè allora ci sarebbe da chiedersi, un operaio della FIAT in Italia ( dove il tenore di vita è generalmente + alto) che porta a casa 900 Euro al mese invece cos'è?
Lui non fà la fame? A stento riesce ad arrivare a fine mese...
P.S.: vedere x informazioni l'ultima fabbrica Abit installata in cina...
DioBrando
03-11-2004, 00:13
Per commentare infine la news, la delocalizzazione è un fenomeno + che normale al gg d'oggi, quando un'azienda con una multitudine di spese da tenere sotto controllo, la concorrenza sempre + agguerrita, ovviamente se può tagliare da qlc parte ( senza perderci in resa produttiva, qualità ecc.) lo fà + che volentieri.
La Cina in questo senso rappresenta una gallina dalle uova d'oro e quindi è inutile piangere IMHo sul latte versato ( in casa nostra) e sulla Cina che "ruba manodopera" e così via.
Qualunque stato si trovasse nella sua situazione agirebbe allo stesso modo; noi europei, come al solito, quando abbiamo un primato in mano ( la tecnologia, la scienza per dirne due) ci sediamo e ora paghiamo le conseguenze di decenni di tagli di investimenti, una politica economica europea praticamente INESISTENTE, lotte intestine per far prevalere un D.O.P. italiano +ttosto che francese e altre menate.
Per le riforme importanti siamo sempre restati a guardare ( mercato del lavoro in primis), soprattutto noi italiani.
Sarebbe ora che qlc1 la capisse sta storia, per es che la ricerca và sovvenzionata; ci devono essere sgravi fiscali pesanti per invogliare le grosse corporation a venire in Italia, si dovrebbe puntare sulla qualità, ancor di + sull'Export, sul turismo.
E invece...tra 20 anni saremo ancora qui a sfottere i cinesi per "l'involtino plimavela" mentre loro avranno comprato interi quartieri delle nostra città ( già lo stanno facendo).
Psychnology
03-11-2004, 18:34
ragazzi,
mi sembra che pur in buona fede si sian dette nel complesso un mucchio di mezze verità e mezze cavolate.
Sono d'accordo con molte cose dette, e ci tengo a sottolineare che a parte una cultura universitaria ho mediocri mediocrissime consocenze di tipo economico.
Credo che un giudizio da "profani" sulle ripercussioni della concorrenza della manodopera cinese sul sistema economico europeo non potrebbe che fare venire i brividi, ma è anche chiaro che le cose sono un tantino più articolate e complesse.
Se poi ci pensiamo, è chiaro che anche l'azione dei taiwanesi di produrre in Cina è apparentemente autodistruttiva, e forse lo è realmente, ma non ci sono alternative.
Ed allora si tratta di cercare nuovi equilibri che non puntino però a negare una realtà emergente come quella cinese, primo perchè è impossibile negarlo, secondo perchè è tutto sommato bello che un paese potente che potenzialmente avrebbe potuto rimanere ostile al sistema occidentale nel suo complesso abbia scelto invece di aderirvi. In fondo sono 1.500.000.000 di potenziali terroristi in meno... Cercate di capire queloo che volgio dire leggendo tra le righe e ciao a tutti.
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