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View Full Version : Piccolo sondaggio...chi vincera' le elezioni USA?


Everyman
28-10-2004, 16:02
Non vale dire "spero Bush/Kerry":D

Dite quello che pensate e basta...ergo un Nome.



Comincio io: Kerry:D


P.s.: il sondaggio non l'ho messo perche' non so come si fa:muro:

tatrat4d
28-10-2004, 16:07
Sper... ehm :p
Oggi dico Kerry 51 a 49 (intese come possibilità), ma prima di domenica (tira aria di october surprise) è troppo difficile.

Everyman
28-10-2004, 16:10
Originariamente inviato da tatrat4d
Sper... ehm :p
Oggi dico Kerry 51 a 49 (intese come possibilità), ma prima di domenica (tira aria di october surprise) è troppo difficile.

Dato che non hai rispettato il topic, sei condannato a fare una cena con Bush alla tua destra e il berlusca alla tua sinistra.

Cosi' tra un "God by our side" e un "maledetti comunisti" ti divertirai un sacco:asd:

tatrat4d
28-10-2004, 16:11
Originariamente inviato da Everyman
Dato che non hai rispettato il topic, sei condannato a fare una cena con Bush alla tua destra e il berlusca alla tua sinistra.

Cosi' tra un "God by our side" e un "maledetti comunisti" ti divertirai un sacco:asd:

Una delle due la posso scartare, vero? Chissà quale :asd:

Everyman
28-10-2004, 16:13
Originariamente inviato da tatrat4d
Una delle due la posso scartare, vero? Chissà quale :asd:

:asd:

Comunque sembra, dico sembra, che Kerry la stia spuntando.

Speriamo che Bill Gates non dia una mano a Bush come la volta scorsa, ma i casini in Florida non annunciano nulla di buono.

Vedremo:)

VICK
28-10-2004, 16:29
ovviamente vincerà BUSH

Harvester
28-10-2004, 16:35
come da topic.........

bush

topolina79
28-10-2004, 16:48
Mi auguro non è spero..vale uguale???

Kerry
:sofico:

Everyman
28-10-2004, 16:48
Originariamente inviato da VICK
ovviamente vincerà BUSH

perche' ovviamente?
:confused:

topolina79
28-10-2004, 16:51
Originariamente inviato da Everyman
perche' ovviamente?
:confused:


con tutto quello che ha combinato secondo me non è per nulla ovvio:O

*sasha ITALIA*
28-10-2004, 20:52
notizia di stasera: smarrite 60 000 tessere elettorali in florida...Bush rivince

majin mixxi
28-10-2004, 21:41
il 1° Novembre cattureranno Bin Laden,vince Bush per acclamazione

Korn
28-10-2004, 21:45
Originariamente inviato da *sasha ITALIA*
notizia di stasera: smarrite 60 000 tessere elettorali in florida...Bush rivince
scherzi? cmq ora come ora è un terno al lotto

HenryTheFirst
28-10-2004, 22:22
Originariamente inviato da majin mixxi
il 1° Novembre cattureranno Bin Laden,vince Bush per acclamazione

Non credo che riescano a catturarlo... In afganistan ci sono meno soldati di quanti siano i poliziotti di manhattan ;)

RaouL_BennetH
28-10-2004, 22:25
vince clinton :O

Everyman
29-10-2004, 10:22
Ma infatti! Pur di non far salire la prima presidentessa degli Stati Uniti d'America (Hilary Clinton), l'hanno fatta cornuta:asd:


Reputo Bush e le Lobbies che gli girano attorno un mezzo non proprio pacifico per affrontare i problemi di questo mondo.


A proposito di problemi mondiali: c'e' chi dice l'inquinamento, c'e' chi dice energia ecc ecc...ma non ho ancora visto una persona dire che il vero problema di questo mondo e' che siamo TROPPI.
Con queste risorse e con questo numero di persone (quasi 6 miliardi, correggettimi se sbaglio) e con questa ridistribuzione delle risorse...le guerre e porcherie varie sono inevitabili imho.

Saluti:)

IpseDixit
29-10-2004, 10:50
Nader

flisi71
29-10-2004, 11:59
Io vorrei proporvi questa lettera, giunta al Corriere e pubblicata oggi da Severgnini nella sua quotidiana rubrica Italians.

Mi ha colpito molto. La scrivente vive in USA

http://www.corriere.it/solferino/severgnini/04-10-29/02.spm

La vera America vota Bush, non il viscido Kerry

Caro Beppe,
vedo che l'ostilità degli organi d'informazione italiani contro il presidente Bush continua imperterrita. Come può chiamarsi giornalista chi presenta tutte le storie con patente simpatia per uno dei protagonisti? Questi «reportage» dovrebbero chiamarsi editoriali, ma vengono propinati come resoconti imparziali. Gli italiani sono inoltre all'oscuro della parzialità dei media americani in favore di Kerry: leggono dubbi sondaggi su NY Times e Washington Post, sentono opinioni sui grandi «network», e non si rendono conto che essi nutrono un odio viscerale per il presidente Bush. In questa selva di parzialità si salvano solo Fox News e il Wall Street Journal, che presentano entrambe le parti. Negli altri media, la minima notizia negativa su Bush viene spiattellata in prima pagina in termini apocalittici. Miriadi di notizie negative su Kerry e i democratici non sono state riportate come dovuto, incluso il tentativo di Dan Rather e della Cbs di diffamare il presidente con reportage fraudolenti.
Dove sono sui giornali italiani le accuse contro Kerry dei commilitoni in Vietnam? Dove sono riportati i gravissimi episodi di intolleranza e violenza contro i repubblicani da parte dei democratici? Sono successi in tante città: fanatici democratici che scassinano uffici, rubano computer e volantini, picchiano i volontari repubblicani. Dov'è la gravissima storia dell'istruttore universitario pro Kerry che ha preso a pugni uno studente pro Bush? Voi queste storie non le pubblicate, ma negli Usa noi le sentiamo, e arriviamo alle nostre conclusioni al di fuori dell'influenza dei media di parte. A leggere la stampa italiana si direbbe che Kerry abbia già vinto, mentre gran parte degli americani nei cosiddetti «fly-over states», il cuore degli Usa, la gente vera che lavora, alleva i figli e non ha grilli per la testa, non può nemmeno vedere il viscido, ambiguo e sleale Kerry. Al di fuori dei giardini zoologici liberali di New York, Los Angeles e San Francisco, l'America aborre Kerry e quello che rappresenta: l'aborto, il matrimonio fra gay, il governo troppo invadente, il permissivismo estremo che sta distruggendo la nostra cultura. Diversamente dagli europei, l'America crede ancora in certi valori fondamentali, e voterà di nuovo per il presidente Bush. Kerry vincerebbe solo con la frode, l'arma letale dei democratici.
Saluti dal New Mexico

Rachele Duke , rduke@unm.edu

Sinceramente, a prescindere dal vostro orientamento politico, voi cosa ne pensate?

Io premetto che sono ancora stupito. Non per le "convinzioni" di questa persona, ma bensì per come le espone, per quei "valori fondamentali" da salvare che solo in America sono preminenti - a differenza che in Europa?


Ciao

Federico

SaMu
29-10-2004, 12:05
Bush, perchè GioFX sostiene Kerry.:cool: :D

tatrat4d
29-10-2004, 12:12
Originariamente inviato da flisi71
Io vorrei proporvi questa lettera, giunta al Corriere e pubblicata oggi da Severgnini nella sua quotidiana rubrica Italians.

Mi ha colpito molto. La scrivente vive in USA

http://www.corriere.it/solferino/severgnini/04-10-29/02.spm



Sinceramente trovo che sia vero, almeno nella parte che evidenzia come in Europa arrivi solo una parte delle notizie.
Esempio, le frodi elettorali (veramente bipartisan) sono riportate in una direzione: c'è gente beccata a registrare 147 persone (tra cui Mary Poppins e Buggs Banny) in cambio di Crack, le notizie degli attacchi agli uffici della campagna BC04 sono veri. Oppure la sola dei documenti di 60' o il fatto che diversi ambasciatori ONU abbiano smentito Kerry sul fatto di averli mai incontrati. Di queste cose si hanno molte meno tracce che della lista di elettori registrati che finisce nel pattume, delle 400T di esplosivo (le versioni contrarie sulla vicenda trovano meno spazio).
Per non parlare del modo con cui in Italia (Televideo o corsera.it sono classici) vengono presentati i sondaggi.
Sono meno d'accordo sul fatto che Kerry non abbia sostegno o che la frode sia l'arma dei democratici. Diciamo che è una bella lotta a chi frega meglio (in alcune contee dell'Ohio ci sono più registrati che residenti), e neanche i repubblicani scherzano (falsi agenti elettorali che fanno credere alla gente di essersi registrata, ma nel caso si tratti di democatici questi avranno una brutta sorpresa al seggio).

flisi71
29-10-2004, 12:22
Senza entrare nel merito delle "convinzioni" o dei fatti riportati (che come dice tatrat4d sono in buona parte veri), a me ha colpito principalmente il tono pontificale, e anche la presunzione di superiorità nei confronti dell'europa in generale.
Questo mi ha colpito di più, in negativo, si sarà capito.
;)

Ciao

Federico

tatrat4d
29-10-2004, 12:29
Originariamente inviato da flisi71
Senza entrare nel merito delle "convinzioni" o dei fatti riportati (che come dice tatrat4d sono in buona parte veri), a me ha colpito principalmente il tono pontificale, e anche la presunzione di superiorità nei confronti dell'europa in generale.
Questo mi ha colpito di più, in negativo, si sarà capito.
;)

Ciao

Federico

Le convinzioni c'entrano purtroppo. Chi scrive la lettera è evidentemente un fan di Bush, e i suoi sentimenti risentono del fatto che sulla stampa europea non legge quella parte di america (la metà) che costiutuisce la sua visione del mondo. Segue il "voi che ne capite?" e la lista della spesa delle carognate altrui rivelate come fosse un segreto di Fatima. La reazione è sbagliata, ma anche la stampa europea (e forse la stessa opinione pubblica europea) potrebbero correggere un attimo il tiro.
Credo sia umano reagire in un modo simile. Poniamo che Bush vinca, ma se perde e prende la metà dei voti il discorso non cambia: come credi possa reagire uno a cui l'85% del mondo (così dicono i sondaggi) punta il dito dicendogli che ha appena eletto un cretino/macellaio/bugiardo?

flisi71
29-10-2004, 12:37
Originariamente inviato da tatrat4d
Le convinzioni c'entrano purtroppo. Chi scrive la lettera è evidentemente un fan di Bush
...
come credi possa reagire uno a cui l'85% del mondo (così dicono i sondaggi) punta il dito dicendogli che ha appena eletto un cretino/macellaio/bugiardo?

Se vedo che tutti mi danno contro, quantomeno tento di capirne il motivo: può darsi che loro siano in errore ma una percentuale di contrari così alta mi farebbe tenere un atteggiamento più cauto. Cercherei di evitare di presentarmi superiore agli altri (la presunta superiorità nei confronti dell'Europa la reputo allucinante o meglio squalificante per chi la pronuncia), sopratutto in ambiti che sono veri e propri terreni minati.
;)

Ciao

Federico

TXFW
29-10-2004, 14:02
Bush.

http://www.madblast.com/view.cfm?type=FunFlash&display=3169>http://www.madblast.com/view.cfm?type=FunFlash&display=3169

luigiaratamigi
29-10-2004, 15:16
Originariamente inviato da Proteus
In tutta franchezza, considerando che se non è zuppa è pan bagnato, non me ne frega un'emerita cippa. Sono diversi solo in apparenza e nelle lobbyes di riferimento mentre gli effetti saranno i medesimi per noi.

Ciao

P.S. Aggiungo che sono cavoli degli americani ed a noi non ne verrà in tasca nulla che sia l'uno o che sia l'altro ad occupare lo studio ovale della casa bianca.


Sostanzialmente daccordo sulla prima parte.
Sul P.S. non completamente:
se il petrolio sta a 55 dollari al barile di qualcuno sarà pure colpa...

dataman
29-10-2004, 16:05
Originariamente inviato da Proteus
In tutta franchezza, considerando che se non è zuppa è pan bagnato, non me ne frega un'emerita cippa. Sono diversi solo in apparenza e nelle lobbyes di riferimento mentre gli effetti saranno i medesimi per noi.

Ciao

P.S. Aggiungo che sono cavoli degli americani ed a noi non ne verrà in tasca nulla che sia l'uno o che sia l'altro ad occupare lo studio ovale della casa bianca.

Quoto, poco cambia per noi, con l'uno o l'altro.

In ogni caso preferirei Kerry. ;)

silversurfer
29-10-2004, 17:05
articolo sotto forma di lettera a luca sofri di christian rocca pubblicata sul foglio di oggi, rispecchia al 1000% il mio pensiero (è un pò lunga ma leggetela: è interessante, anche se non la condividete):

Caro Luca Sofri, mi inviti a ripensarci, a dire quello che davvero penso su Bush, come ha appena fatto Andrew Sullivan. E allora te lo dico spassionatamente, pur non sentendomi minacciato dal blocco conservatore americano visto che non sono gay come AS (hai capito perché ora preferisce Kerry, no?). Dunque. Fossi americano voterei George Bush. Fossi europeo, come sono, ancora di più. Per un solo motivo (ce ne sarebbero altri, ma sono meno importanti). Il motivo è questo. Bush ha capito che c’è un nemico che vuole ucciderci, e il suo avversario no. Bush ha capito che l’unico modo per sconfiggerlo è quello di stare all’offensiva, e il suo avversario no. Per capirci: Bush è Sacchi, Kerry è Trapattoni. Uno preferisce affrontare il nemico a Bassora anziché a Baltimora, l’altro lo vuole aspettare al limite dell’area e se il caso colpire in rare occasioni di contropiede. Calcio totale contro catenaccio. Bush ha capito che contro chi ama la morte più di quanto noi amiamo la vita non serve quello che è stato fatto finora, e che certamente avrei sostenuto anch’io se non ci fosse stato l’11 settembre ad aprirci gli occhi. Un blitz dei carabinieri contro il terrorismo è utile, ma insufficiente. Quelli ci vogliono uccidere non chiedono il pizzo. Vogliono ristabilire il califfato, conquistare l’Andalusia e pure la Sicilia, non vendere cd agli angoli delle strade.
L’unica strategia efficace è quella di andare diritti all’origine del fondamentalismo. Anzi, lo chiamo per nome e per cognome: all’origine di questo “male assoluto”, come il nazismo e il comunismo. La causa scatenante questo odio arabo e islamico (il terrorismo è solo uno strumento) è la dittatura in medio oriente, è l’oscurantismo in medio oriente, è il totalitarismo in medio oriente, è la tirannia in Arabia Saudita, è la cultura della morte in Iran, è l’odio che sgorga da quella parte del mondo. Non perché gli arabi o gli islamici siano cattivi o bruti, ma solo perché le dittature questo producono, di questo si alimentano e non possono fare altro che incitare l’antiamericanismo e l’antisemitismo, offrendo un facile capro espiatorio che li protegga dai loro fallimenti. E per abbattere tirannia, oscurantismo, dittatura e cultura della morte c’è bisogno, sia con le buone sia con le cattive, di rimuovere i regimi autoritari del medio oriente, cioè i responsabili della povertà, della tortura, dei massacri, della mancanza di libertà e di speranza. C’è bisogno di liberare quelle società, aprire quelle frontiere, far cadere quei muri, spaccare quelle cortine. Con la guerra? Sì, anche con la guerra, visto che te l’hanno dichiarata. Con le soluzioni tecniche e le nuances il nazismo prosperava, come sai bene. Con i summit internazionali si pappava la Polonia e sterminava i sudeti, come sai. Monaco, anno domini 1938, era un summit, o no? Sarà un’operazione pericolosa? Certo. Ci vorrà molto tempo? Sicuro. Bush ha fatto molti errori? Ci puoi giurare, ma Kerry propone esattamente il contrario (almeno fino a quando non dice la stessa cosa): il contenimento. L’ha detto chiaro, infine: il terrorismo deve tornare a essere come il gioco d’azzardo, come la prostituzione, cioè una seccatura, niente di più. Ma le puttane e i biscazzieri non si fanno saltare in aria e non ci uccidono. Anzi.
La strategia di Kerry è la stabilità in medio oriente, cioè la continuità, non la democrazia né la libertà: mettiamoci un nostro uomo e fuck the arabs. Suo obiettivo è quello di continuare con la politica rovinosa di Henry Kissinger, sintetizzabile con un “appoggiamo un dittatore amico nostro che ci passi il petrolio”. Ha funzionato, eh. Ed era probabilmente necessario finché il medio oriente era campo di battaglia della Guerra fredda. Mandato in soffitta l’orrore sovietico s’è scoperchiata la pentola, quasi come ora in casa di Simona Ventura. Su questo Kerry è la destra, Luca. E Bush è la sinistra, se solo valessero le etichette. Il primo non trova il modo di dire una parola che sia una sui popoli afghani e iracheni liberati da decenni di orrore, e anzi si lamenta che la Casa Bianca abbia chiuso stazioni dei pompieri a Cleveland o letti d’ospedale a Milwaukee per aprirli a Bassora e a Baghdad. Io mi vergogno di Kerry quando dice queste cose, anche se poi 5 minuti dopo dice il contrario e sembra di nuovo serio e presidenziale. Ma, questo, lo sai, è un altro motivo per cui non potrei mai votare Kerry o, che ne so, Cesco Rutelli. Insomma per chi modifica le proprie idee in base a chi si trova davanti. Per uscire a cena lo trovo un atteggiamento cortese e nobile verso i commensali, per guidare il mondo no. E, domandina, dimmi caro Luca: va bene tutto, Bush è un incasinatore ma, fammi sapere, secondo te, Zarqawi e bin Laden, i resistenti e i Fratelli musulmani, come prenderebbero una sconfitta di Bush? Come una sconfitta o con lo champagne? Come un lutto o come abbiamo visto al cinema in Black Hawk Down?
Per fortuna vince comunque un americano. Kerry è una specie di ingegnere che ti sa dare la soluzione tecnica a ogni problema, Bush è pasticcione. Ma io tra il pasticcione che ha capito che cosa c’è in gioco e l’ingegnere che non vede oltre il suo palmo di naso, nonostante abbia viaggiato e beva grandi rossi francesi, che si limita a sperare che non ci sia un altro attacco, che vuole contrastare una cultura potente come quella islamista nelle aule di tribunale, che al massimo chiude le frontiere e che gli arabi vadano a farsi fottere-perché-non-hanno-la-cultura-democratica – be’ non ho dubbi quale dei due scegliere. Mettila così. Tu ti trovi a New York e sai che devi andare a Miami. L’unica auto che va a Miami è guidata da un autista inesperto e magari ex ubriacone, uno che rischia di farti andare fuori strada a ogni curva, però sai che va certamente nella direzione giusta. Poi c’è un autista bravissimo, preparatissimo, fichissimo e che è stato finanche un asso nelle strade del Vietnam, ma va in su, verso Boston, invece che in giù, verso Miami. Tu che fai? Io vado a Miami, anche con il rischio di finire fuori strada, tanto più che tutta questa ficaggine in quell’altro non la vedo. E tu non dire che, da terzista, resteresti a New York, perché sennò ti corco. Ci sarebbero altri motivi per cui mi piacerebbe che vincesse Bush: è ottimista, cioè è più americano di Kerry; non vuole che lo Stato s’impicci nella vita del cittadino, ancora meno di Kerry; vuole meno tasse, non di più. Il conservatorismo americano ha questo di eccezionale, caro Luca: è progressista, è volto al futuro, l’unica cosa che vuole conservare è la libertà. Le cose che non mi piacciono di Bush sono molte altre: diciamo, per intenderci, il suo programma sociale. Non credo però che sia un fascista, che voglia togliere i diritti ai gay (è favorevole alle unioni civili, al contrario del Gad o come diavolo si chiama il centrosinistra italiano); non è vero che abbia vietato la ricerca sulle cellule staminali, ha soltanto limitato quella con i fondi federali (al contrario di quanto ha fatto una parte del Gad o come diavolo si chiama il centrosinistra italiano). Sì, d’accordo è contrario all’aborto e favorevole alla pena di morte. Ma chi è favorevole all’aborto? Nessuno, no? Una cosa è legalizzare una situazione penosa e criminogena, un’altra è garantire il diritto ad abortire-per-view o fare figli col bancomat. Non ho certezze su queste cose. Ma almeno a destra se lo pongono il problema della creazione o della distruzione di una vita al fine di curarne un’altra. Io, chiudendo gli occhi, sono favorevole al riconoscimento di questi diritti, ma da qui a dire con disinvoltura chic che si possa fare qualsiasi cosa, ce ne passa. Pena di morte, ok. Ma sull’altro fronte è uguale. L’ultima di Kerry è questa: è contrario, tranne che per i terroristi. Ma che vuol dire? E il nessuno tocchi Caino? Se vale il principio è proprio Caino quello che non deve essere toccato, il più tremendo, il più difficile da difendere. Kerry mi soddisfa su un paio di cose: sulla ricerca scientifica (unico argomento su cui non ha mai cambiato idea) e sulla necessità di ampliare il sistema di protezione sociale del cittadino americano. Su come farlo ha idee opposte rispetto a quelle di Bush, e non so quale ricetta sia più efficace. Certo questa è una priorità per i democratici, molto più di quanto lo sia per i repubblicani. E in tempi normali mi piacerebbe che vincessero i liberal. Ma oggi che te ne fai di un’assistenza sanitaria meravigliosa se non ti puoi bere in pace un caffè perché qualcuno anziché ordinare una brioche ti vuole far saltare in aria? Detto questo, se dovesse vincere Kerry sarebbe poco male, perché vincerebbe comunque un americano. E saremmo alle solite: per un quarto d’ora Le Monde sarebbe tutto un frisson di ritrovato americanismo, poi non più. Circondato dagli interventisti democratici di Bill Clinton, Kerry non potrà che continuare la dottrina Bush. E’ americano, Luca. Non c’è alternativa. Quando sono attaccati e minacciati fanno sempre così, per la fortuna di noi che ci possiamo permettere di chiacchierare in pace guardando l’Isola dei Famosi. Tanto ci sono loro, la Cavalleria. E se ci sarà da abbattere un dittatore, liberare due popoli, magari soltanto per ragioni geopolitiche, magari senza risoluzioni dell’Onu, magari senza prove, magari senza piani per il dopo, tu e io sappiamo bene che bosniaci e kosovari non hanno dubbi che dei clintoniani ci si può fidare.

rob-roy
29-10-2004, 17:55
Mai letto tante cazzate tutte insieme...:muro:

Bella lettera....:asd:

tatrat4d
29-10-2004, 18:05
Perfettamente d'accordo, invece.
E' molto bello anche lo speciale di Panorama sulle elezioni americane.

-kurgan-
29-10-2004, 21:42
vincera' bush, perche' qualsiasi idiozia commetta nessuno dei suoi sostenitori lo ammettera' mai.. e ha gia' vinto una volta.

-kurgan-
31-10-2004, 02:50
Originariamente inviato da Proteus
Saranno mica parenti di certi sostenitori nostrani sia della sx che della dx per caso.
:D :D :D :D

Ciao

per certe cose tutto il mondo è paese :D