pozzy666
20-10-2004, 21:15
Viste le numerose richieste ho deciso di aprire una seconda discussione per presentare il mio libro...
Tutto quello che settimanalmente inserirò sara preso direttamente dal mio libro COSI' GIRA IL MONDO....il mio mondo!
Buona lettura....
Accetto consigli e correzioni.....UN BACIO A TUTTI!!!
Vita sregolata, ma quale vita sregolata! Chi ha deciso che proprio il mio stile di vita sia anormale e non quello delle persone che vanno la domenica mattina in chiesa. Il paragone non è proprio azzeccato...
Premetto che io e la chiesa abbiamo divorziato parecchi anni fa, non ricordo il periodo preciso, ma in quel momento, finalmente, iniziavo a ragionare con il peso che mi porto sul collo.
Se solo avessi avuto la parola allorquando, nei miei primi mesi di vita venni inzuppato come un biscottino nell'acqua del battesimo, sicuramente mi avrebbero portato da don Gabriele Amorth, il più famoso esorcista italiano. Penso che i miei stessi genitori non siano poi così credenti, ma molte cose le si fanno per tradizione ed io, sono quasi convinto che da grande mi sposerò. Forse io e la chiesa non siamo mai stati fatti l'uno per l'altra, non c'è mai stata un'amicizia “vera” poiché lei non conosceva me ed io non conoscevo né lei, né me. Ricordo quel prete che saltuariamente mi richiamava alla mente di non masticare la particola, il tutto con importanza vitale. Seppur mettessi sempre una gran parte del mio impegno nel fare le cose, quell'ostia durava meno di una Fruit Joy. Nella mia bocca non esiste cosa che possa sciogliersi, tutto viene automaticamente macinato o inghiottito. E' una cosa automatica e le dita nude del mio dentista lo sanno molto bene. Sottolineo nude perché, quando osavano entrare nella mia tagliola (apparecchio super accessoriato) non erano mai coperte da guanti e non odoravano di lattice, ma di tabacco.
Ritornando a vita sregolata posso dire di avere dei vizi, ma come dice il mio amico Bogone i vizi aiutano a tirare avanti. Che brutta frase, brutta perché è vera.
Sentivo oggi alla radio che nelle grandi città italiane fare una passeggiata equivale a fumare quindici sigarette, chissà poi di quale marca. Siamo in Italia, M.S. (Merda secca, Malboro siciliane, Morte sicura...) è ovvio. La cosa più buffa e triste che in quest'istante mi passa per la mente è di fare un giro in città ed incontrare uno sportivo che fa footing tra i vicoli (se ne vedono comunque tanti). La domanda mi viene spontanea: ma se qualcuno mi dovesse chiedere le sigarette che ho fumato durante il giorno cosa dovrei rispondere?
Si dovrebbero sommare le sigarette effettivamente pippate al nome della propria città... mamma mia! E se il solito scroccone mi dovesse scroccare l'ennesima cicca? Avrei già la risposta pronta: << Ma scusa, ne hai già fumate quindici, non ti sembra di esagerare? Lo faccio per il tuo bene! >>
Tutto quello che settimanalmente inserirò sara preso direttamente dal mio libro COSI' GIRA IL MONDO....il mio mondo!
Buona lettura....
Accetto consigli e correzioni.....UN BACIO A TUTTI!!!
Vita sregolata, ma quale vita sregolata! Chi ha deciso che proprio il mio stile di vita sia anormale e non quello delle persone che vanno la domenica mattina in chiesa. Il paragone non è proprio azzeccato...
Premetto che io e la chiesa abbiamo divorziato parecchi anni fa, non ricordo il periodo preciso, ma in quel momento, finalmente, iniziavo a ragionare con il peso che mi porto sul collo.
Se solo avessi avuto la parola allorquando, nei miei primi mesi di vita venni inzuppato come un biscottino nell'acqua del battesimo, sicuramente mi avrebbero portato da don Gabriele Amorth, il più famoso esorcista italiano. Penso che i miei stessi genitori non siano poi così credenti, ma molte cose le si fanno per tradizione ed io, sono quasi convinto che da grande mi sposerò. Forse io e la chiesa non siamo mai stati fatti l'uno per l'altra, non c'è mai stata un'amicizia “vera” poiché lei non conosceva me ed io non conoscevo né lei, né me. Ricordo quel prete che saltuariamente mi richiamava alla mente di non masticare la particola, il tutto con importanza vitale. Seppur mettessi sempre una gran parte del mio impegno nel fare le cose, quell'ostia durava meno di una Fruit Joy. Nella mia bocca non esiste cosa che possa sciogliersi, tutto viene automaticamente macinato o inghiottito. E' una cosa automatica e le dita nude del mio dentista lo sanno molto bene. Sottolineo nude perché, quando osavano entrare nella mia tagliola (apparecchio super accessoriato) non erano mai coperte da guanti e non odoravano di lattice, ma di tabacco.
Ritornando a vita sregolata posso dire di avere dei vizi, ma come dice il mio amico Bogone i vizi aiutano a tirare avanti. Che brutta frase, brutta perché è vera.
Sentivo oggi alla radio che nelle grandi città italiane fare una passeggiata equivale a fumare quindici sigarette, chissà poi di quale marca. Siamo in Italia, M.S. (Merda secca, Malboro siciliane, Morte sicura...) è ovvio. La cosa più buffa e triste che in quest'istante mi passa per la mente è di fare un giro in città ed incontrare uno sportivo che fa footing tra i vicoli (se ne vedono comunque tanti). La domanda mi viene spontanea: ma se qualcuno mi dovesse chiedere le sigarette che ho fumato durante il giorno cosa dovrei rispondere?
Si dovrebbero sommare le sigarette effettivamente pippate al nome della propria città... mamma mia! E se il solito scroccone mi dovesse scroccare l'ennesima cicca? Avrei già la risposta pronta: << Ma scusa, ne hai già fumate quindici, non ti sembra di esagerare? Lo faccio per il tuo bene! >>