ally
20-10-2004, 16:20
...Sesso, italiani 'parsimoniosi' ma la qualità batte la quantità... (http://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/cronaca/sesso/sesso/sesso.html)
Gli italiani non sono fra i più precoci, non lo fanno troppo spesso, vanno alla svelta con i preliminari ma, come sosteneva Madonna, "Do it better", insomma si applicano, e alla fine garantiscono una certa soddisfazione alla partner. Come intuibile si parla di sesso, o meglio ne parla chi, per ragioni di marketing, ha interesse a scandagliare ogni aspetto dell'argomento, cioè la Durex, azienda produttrice di profilattici che ogni anno conduce un accurato sondaggio su difetti e virtù delle abitudini sessuali in 41 paesi nei cinque continenti.
Quante volte. Sono i francesi a sfatare il luogo comune secondo il quale gli italiani sarebbero infaticabili amatori. Al primo posto ci sono infatti i cugini d'oltralpe con 137 rapporti l'anno, seguiti dai greci con 133, e da serbi e ungheresi che invece si attestano sui 131 rapporti in dodici mesi. Secondo il sondaggio, bisogna arrivare al quinto posto per incontrare gli italiani che di poco oltrepassano la media (che è di 103), con 108 rapporti l'anno. Fanalino di coda: i giapponesi, che alla fine dell'anno contano in agenda solo 46 momenti di passione.
Numero di orgasmi. In questo caso le italiane si piazzano in testa, dunque per merito - si presume - dei connazionali. Il 61 per cento delle donne si dice "puntualmente soddisfatta". Meno bene per le signore spagnole (47 per cento), le inglesi (35 per cento) le tedesche (34 per cento). Una rivincita sui francesi, che lo faranno pure più spesso ma con scarsi risultati: solo il 32 per cento delle donne si dice soddisfatto dei risultati. Per non parlare delle finlandesi (24 per cento), delle indiane (21 per cento) e delle cinesi (19 per cento).
Preliminari. Gli italiani cedono alla passione o, forse, alla fretta. E finiscono al tredicesimo posto con una media di 20 minuti. Non che gli altri si dilunghino troppo: le coppie inglesi dedicano 22 minuti e cinque secondi al preludio di quel che seguirà, quelle tedesche 22 minuti e due secondi, quelle irlandesi 21 minuti e otto secondi. Le coppie asiatiche vanno quasi subito al sodo: 16 minuti di preliminari a Singapore, poco più di 15 in Vietnam, 14 minuti e due secondi a Hong Kong, 11 minuti e cinque secondi in Thailandia.
Rapporti non protetti. Sono gli scandinavi i meno accorti, con il 64 per cento di svedesi e danesi che non usano il preservativo, seguiti dal 58 per cento di sudafricani, norvegesi e giapponesi. In Italia, ad avere rapporti non protetti è il 38 per cento degli intervistati, poi c'è un 27 per cento di tedeschi e un 26 per cento di spagnoli.
Quando si inizia. I più precoci sono gli islandesi: la loro prima volta arriva, in media, a 15,7 anni. Vengono poi i tedeschi (16,2) e gli austriaci (16,3). Gli italiani (17,6) sono in linea con la media di 17,7 anni, rilevata nei 41 paesi esaminati.
Educazione sessuale. A riceverne per primi una decente sono gli adolescenti tedeschi, che vengono informati a 11,3 anni. Seguono gli austriaci (11,6) e i finlandesi (11,8). In Italia l'età media è di 12,6 anni, poco lontana da quella generale di 13,1. Il 52 per cento degli italiani ritiene che debbano essere i genitori a fornire una buona educazione sessuale ai figli, mentre il 32 per cento crede che a farlo debba essere la scuola.
Cambio di partner. I più disinvolti sono i cinesi, che cambiano, secondo il sondaggio, 19 partner l'anno. Una classifica, questa, che vede gli italiani al diciottesimo posto (10,3 volte), più avanti dei francesi (8 volte l'anno) e dei tedeschi (6,3 volte l'anno).
La parte del corpo preferita. Il sondaggio, vagamente maschilista vista la vocazione produttiva dell'azienda che l'ha commissionato, ha indagato anche quali siano le preferenze degli uomini in quanto a parti del corpo femminile. Ne è emerso che l'italiano guarda prima di tutto il sedere (17 per cento), che non disdegna un corpo palestrato (16 per cento) e che anche un bel seno ha la sua importanza (13 per cento). Elementi trascurabili, invece, le gambe (ci fa caso solo il 3 per cento degli intervistati), il sorriso (5 per cento), gli occhi (9 per cento) e il viso (8 per cento). Pochi gli estimatori di un'intelligenza brillante e del senso dell'umorismo: solo il 4 per cento degli interpellati ha mostrato di apprezzarli.
(12 ottobre 2004)
Gli italiani non sono fra i più precoci, non lo fanno troppo spesso, vanno alla svelta con i preliminari ma, come sosteneva Madonna, "Do it better", insomma si applicano, e alla fine garantiscono una certa soddisfazione alla partner. Come intuibile si parla di sesso, o meglio ne parla chi, per ragioni di marketing, ha interesse a scandagliare ogni aspetto dell'argomento, cioè la Durex, azienda produttrice di profilattici che ogni anno conduce un accurato sondaggio su difetti e virtù delle abitudini sessuali in 41 paesi nei cinque continenti.
Quante volte. Sono i francesi a sfatare il luogo comune secondo il quale gli italiani sarebbero infaticabili amatori. Al primo posto ci sono infatti i cugini d'oltralpe con 137 rapporti l'anno, seguiti dai greci con 133, e da serbi e ungheresi che invece si attestano sui 131 rapporti in dodici mesi. Secondo il sondaggio, bisogna arrivare al quinto posto per incontrare gli italiani che di poco oltrepassano la media (che è di 103), con 108 rapporti l'anno. Fanalino di coda: i giapponesi, che alla fine dell'anno contano in agenda solo 46 momenti di passione.
Numero di orgasmi. In questo caso le italiane si piazzano in testa, dunque per merito - si presume - dei connazionali. Il 61 per cento delle donne si dice "puntualmente soddisfatta". Meno bene per le signore spagnole (47 per cento), le inglesi (35 per cento) le tedesche (34 per cento). Una rivincita sui francesi, che lo faranno pure più spesso ma con scarsi risultati: solo il 32 per cento delle donne si dice soddisfatto dei risultati. Per non parlare delle finlandesi (24 per cento), delle indiane (21 per cento) e delle cinesi (19 per cento).
Preliminari. Gli italiani cedono alla passione o, forse, alla fretta. E finiscono al tredicesimo posto con una media di 20 minuti. Non che gli altri si dilunghino troppo: le coppie inglesi dedicano 22 minuti e cinque secondi al preludio di quel che seguirà, quelle tedesche 22 minuti e due secondi, quelle irlandesi 21 minuti e otto secondi. Le coppie asiatiche vanno quasi subito al sodo: 16 minuti di preliminari a Singapore, poco più di 15 in Vietnam, 14 minuti e due secondi a Hong Kong, 11 minuti e cinque secondi in Thailandia.
Rapporti non protetti. Sono gli scandinavi i meno accorti, con il 64 per cento di svedesi e danesi che non usano il preservativo, seguiti dal 58 per cento di sudafricani, norvegesi e giapponesi. In Italia, ad avere rapporti non protetti è il 38 per cento degli intervistati, poi c'è un 27 per cento di tedeschi e un 26 per cento di spagnoli.
Quando si inizia. I più precoci sono gli islandesi: la loro prima volta arriva, in media, a 15,7 anni. Vengono poi i tedeschi (16,2) e gli austriaci (16,3). Gli italiani (17,6) sono in linea con la media di 17,7 anni, rilevata nei 41 paesi esaminati.
Educazione sessuale. A riceverne per primi una decente sono gli adolescenti tedeschi, che vengono informati a 11,3 anni. Seguono gli austriaci (11,6) e i finlandesi (11,8). In Italia l'età media è di 12,6 anni, poco lontana da quella generale di 13,1. Il 52 per cento degli italiani ritiene che debbano essere i genitori a fornire una buona educazione sessuale ai figli, mentre il 32 per cento crede che a farlo debba essere la scuola.
Cambio di partner. I più disinvolti sono i cinesi, che cambiano, secondo il sondaggio, 19 partner l'anno. Una classifica, questa, che vede gli italiani al diciottesimo posto (10,3 volte), più avanti dei francesi (8 volte l'anno) e dei tedeschi (6,3 volte l'anno).
La parte del corpo preferita. Il sondaggio, vagamente maschilista vista la vocazione produttiva dell'azienda che l'ha commissionato, ha indagato anche quali siano le preferenze degli uomini in quanto a parti del corpo femminile. Ne è emerso che l'italiano guarda prima di tutto il sedere (17 per cento), che non disdegna un corpo palestrato (16 per cento) e che anche un bel seno ha la sua importanza (13 per cento). Elementi trascurabili, invece, le gambe (ci fa caso solo il 3 per cento degli intervistati), il sorriso (5 per cento), gli occhi (9 per cento) e il viso (8 per cento). Pochi gli estimatori di un'intelligenza brillante e del senso dell'umorismo: solo il 4 per cento degli interpellati ha mostrato di apprezzarli.
(12 ottobre 2004)