ALBIZZIE
20-10-2004, 08:22
A VOLTE ritornano: per la precisione ad ogni ottobre, in concomitanza con l’apertura delle scuole di ogni ordine e grado, nei capelli di molti dei nostri figli. Ospiti indesiderati ma tenaci, i pidocchi si sono fatti furbi e, a colpi di mutazioni genetiche, ormai convivono felicemente con le polverine insetticide tradizionali, le lozioni e quant’altro era stato apparecchiato per estirparli dal loro nido abusivo. Per farli fuori ci vogliono medicine di nuova concezione e altrettanta tenacia, ma non c’è bisogno di dirlo ai vicini o ai colleghi dell’ufficio: avere i pidocchi in casa, sulla testa di qualche nostro familiare, è ancora sentito come qualcosa di poco decente, di cui vergognarsi, da tenere nascosto.Per noi i pidocchi sono ancora una scomoda prerogativa dei poveri, che chiamiamo appunto “pidocchiosi”, sono legati ad un’idea di case umide e affollate, poco pulite, dove si vive in elevata promiscuità e mangiando poco e male. Case senza acqua corrente e senza bagno, dove ci si lava con l’acqua fredda, un po’ come il ragazzo della via Gluck di Adriano Celentano che sognava: “potrai lavarti in casa senza andar - giù nel cortile”. Soprattutto, case accuratamente tenute lontane dagli ordinati quartieri dei ricchi, in modo che quella sporcizia, e conseguenti parassiti, non dessero fastidio.
Le scuole, naturalmente, erano al limite del quartiere dei ricchi. Austere e un po’ povere negli arredi, ma rigorosamente pulite da un bidello tutto fare: portinaio, assistente del professore, pulitore di corridoi (con scopa di saggina e grembiule grigio), sorvegliante per evitare che si fumasse di nascosto nei cessi; qualche volta, anche organizzatore di spacci di panini e merende. Le nostre scuole di adesso, cosparse di graffiti come i muri di Bagdad, blindate per evitare vandalismi e furti dei registri, appena sopra il limite della pulizia con “ausiliari” che - come succede anche in molti ospedali - non puliscono più. E le pulizie chi le fa? Apposite ditte, o cooperative, partecipanti ad appalti talvolta chiacchierati, spesso soggette a ribaltoni politici; e in concreto giovani extracomunitari col carrellino su cui campeggiano sacchi di plastica e flaconi di detersivi spray. Nella scuola di oggi la promiscuità è totale, e il pidocchio - forse ormai passato alla democrazia - non discrimina più fra le classi sociali e salta spesso e volentieri da una collottola borghese a una popolare (che sono poi assolutamente identiche). Tuttavia i pidocchi così diffusi segnalano forme di degrado, in cui è difficile pensare che l’inquinamento non giochi una sua parte. Una città che sembra talvolta una immensa periferia, eternamente in bilico fra metropoli e campagna e mai capace di prendere una decisione in merito; inabile a staccarsi definitivamente da forme di miseria e di degrado, come quella segnalata da questi piccoli parassiti, e ad entrare nella modernità senza portarsi dietro forme arcaiche di pregiudizio.
da ilmessaggero.it
possibile che io non ho mai avuto incontri con questi simpatici animaletti, eppure una volta i capelli li avevo, mentre oggi, immancabilmente ogni anno c'è un'emergenza pidocchi nelle scuole elemntari (almeno)???
vi risulta?
Le scuole, naturalmente, erano al limite del quartiere dei ricchi. Austere e un po’ povere negli arredi, ma rigorosamente pulite da un bidello tutto fare: portinaio, assistente del professore, pulitore di corridoi (con scopa di saggina e grembiule grigio), sorvegliante per evitare che si fumasse di nascosto nei cessi; qualche volta, anche organizzatore di spacci di panini e merende. Le nostre scuole di adesso, cosparse di graffiti come i muri di Bagdad, blindate per evitare vandalismi e furti dei registri, appena sopra il limite della pulizia con “ausiliari” che - come succede anche in molti ospedali - non puliscono più. E le pulizie chi le fa? Apposite ditte, o cooperative, partecipanti ad appalti talvolta chiacchierati, spesso soggette a ribaltoni politici; e in concreto giovani extracomunitari col carrellino su cui campeggiano sacchi di plastica e flaconi di detersivi spray. Nella scuola di oggi la promiscuità è totale, e il pidocchio - forse ormai passato alla democrazia - non discrimina più fra le classi sociali e salta spesso e volentieri da una collottola borghese a una popolare (che sono poi assolutamente identiche). Tuttavia i pidocchi così diffusi segnalano forme di degrado, in cui è difficile pensare che l’inquinamento non giochi una sua parte. Una città che sembra talvolta una immensa periferia, eternamente in bilico fra metropoli e campagna e mai capace di prendere una decisione in merito; inabile a staccarsi definitivamente da forme di miseria e di degrado, come quella segnalata da questi piccoli parassiti, e ad entrare nella modernità senza portarsi dietro forme arcaiche di pregiudizio.
da ilmessaggero.it
possibile che io non ho mai avuto incontri con questi simpatici animaletti, eppure una volta i capelli li avevo, mentre oggi, immancabilmente ogni anno c'è un'emergenza pidocchi nelle scuole elemntari (almeno)???
vi risulta?