View Full Version : Federalismo fiscale...
Performances
19-10-2004, 22:51
... siete favorevoli o contrari?
Ciaoz
Decisamente favorevole se affiancato da un fondo di solidarietà nazionale. Per il resto: le tasse vengano reinvestite per migliorare la vita di che le paghe (può essere visto anche come uno stimolo per fare emergere tutte le realtà produttive che, ad esempio a Napoli e dintorni, operano solo in nero...).
Byezz
:sofico:
IpseDixit
19-10-2004, 23:52
Abitando in una regione ricca sicuramente sono contento.... certo che sentir parlare di federalismo da un governo che ha 12 miliardi di debiti nei confronti delle regioni....
Antonio Avitabile
21-10-2004, 07:56
tra il si ed il no secco, ho votato si, sebbene non sia una soluzione conveniente per le regioni povere, perché sicuramente rappresenta un momento di sensibilizzazione ed efficienza per gli enti locali, e forse di un rilancio di una politica non clientelare.
Altra cosa è la piena autonomia finanziaria, che pochissimi possono permettersi.
Ciò che si somma ad un fondo di solidarietà si compensa in altre voci di costo/beneficio come avviene già oggi; ad esempio lo Stato porta a Sud risorse finanziarie pari a 1000 (forse), il risparmio gestito ed il sistema bancario li riportano a Nord.
Il sistema tende all'equilibrio (e noi lo si prende comunque in saccoccia)
si direi che è fondamentale per far affondare definitivamente questo paese :asd:
Black Dawn
21-10-2004, 09:52
Originariamente inviato da Korn
si direi che è fondamentale per far affondare definitivamente questo paese :asd:
E meno male che ero io quello che doveva evitare frasi trollesche... :asd:
Black Dawn
21-10-2004, 09:53
Originariamente inviato da Proteus
Se servisse a togliere dai piedi i tuoi pari affronterei pure un naufragio e scopriremmo che, alla fin fine, ne è valsa pure la pena. :asd:
Ciao
muahahahaha....:rotfl:
jumpermax
21-10-2004, 10:08
io inizio a pensare che squilibri economici forti e i sistemi degli aiuti statali inneschino una spirale perversa. Credevo fosse solo un problema del mezzogiorno italiano e invece anche i tedeschi dopo la riunificazione si trovano peggio, sia ad ovest, e questo ha anche un senso, che ad est. Il punto centrale dovrebbe essere quale sistema può consentire il migliore sviluppo, ma il dibattito non mi sembra sia mai stato su questi termini. Ci sono gli indipendentisti da un lato e i teorici della ripartizione economica dall'altro.
Antonio Avitabile
21-10-2004, 12:31
Originariamente inviato da Proteus
Mi lascia perplesso l'osservazione sul risparmio, temo di non averne ben compreso il senso ed il significato.
Ciao
In effetti sono stato eccessivamente sintetico.
I soldi vanno dove hanno migliori opportunità di investimento.
Se forzatamente lo Stato li manda a Sud il mercato li rispedisce al mittente.
Oggi a Sud, infatti, le imprese non trovano credito presso le banche; più o meno per ogni euro prestato a sud ne vengono raccolti 5/6 presso i risparmiatori.
La deduzione è che gran parte del risparmio del sud viene reinvestito altrove (non necessariamente al Nord Italia).
Il capitalismo meridionale è debole anche perché non esiste più una banca inserita sul territorio (fine del Banco di Napoli ed altri Istituti)
Nel credito a Medio/Lungo termine nel Sud non c'è nulla, solo uffici di rappresentanza commerciale di Banche Centro settentrionali che fanno raccolta di risparmio o di istruttorie per pratiche agevoaltive per conto del Ministero.
ominiverdi
21-10-2004, 13:09
teoricamente secondo molti sarebbe un bene.
in pratica, personalmente non credo che qualsiasi cosa fatta e concepita dalla lega e dai suoi rappresentanti possa rivelarsi buono, costruttivo o utile per il paese.
da quelle parti mancano le basi del buon senso e della ragione, e soprattutto l'intelletto e le effettive capacita' per imbarcarsi in qualsiasi tipo di riforma, ponderata e studiata nel modo giusto.
quindi voto no.
la lega e' uno dei peggiori partiti in italia, come approccio politico, stile e modi di dialogare, spesso e volentieri volgare e risibile.
il biglietto da visita e' pessimo.
se il buongiorno si vede dal mattino... :rolleyes:
anzi, per quanto mi riguarda mi auguro e spero che questo partito secessionista-mascherato sparisca il piu' presto possibile dalla faccia della terra, assieme ai suoi rappresentanti.
sarebbe un bene per l'italia intera, nord compreso.
Antonio Avitabile
21-10-2004, 13:56
Originariamente inviato da ominiverdi
teoricamente secondo molti sarebbe un bene.
in pratica, personalmente non credo che qualsiasi cosa fatta e concepita dalla lega e dai suoi rappresentanti possa rivelarsi buono, costruttivo o utile per il paese.
da quelle parti mancano le basi del buon senso e della ragione, e soprattutto l'intelletto e le effettive capacita' per imbarcarsi in qualsiasi tipo di riforma, ponderata e studiata nel modo giusto.
quindi voto no.
la lega e' uno dei peggiori partiti in italia, come approccio politico, stile e modi di dialogare, spesso e volentieri volgare e risibile.
il biglietto da visita e' pessimo.
se il buongiorno si vede dal mattino... :rolleyes:
anzi, per quanto mi riguarda mi auguro e spero che questo partito secessionista-mascherato sparisca il piu' presto possibile dalla faccia della terra, assieme ai suoi rappresentanti.
sarebbe un bene per l'italia intera, nord compreso.
il rischio secessione c'è, se certe iniziative prendono il taglio tipico dei leghisti.
Anche qui non so se sarebbe un bene o un male, certo che concepito da geni da pulpito forcaiolo il richio sarebbe notevole.
PS ricordo tempo fa la proposta di un bollino "made in Padania", Voi avreste comprato quei prodotti, non dico per principio, ma a parità di altre condizioni?
IpseDixit
21-10-2004, 14:59
Originariamente inviato da Korn
si direi che è fondamentale per far affondare definitivamente questo paese :asd:
Certo che il sistema funziona come funziona adesso c'è da preoccuparsi... le competenze in tema di sanità per esempio sono passate alle regioni, i soldi no. Attualmente a Roma si tengono 9 miliardi di euro che spettano alle regioni che a loro volta sono costrette a fare debiti (...pagando gli interessi). Stessa cosa per la ovce "irpef regionale".. se questo è il federalismo che ci aspetta :rolleyes:
ominiverdi
22-10-2004, 23:30
Originariamente inviato da Proteus
Pare il tuo ritratto. :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: .
Scherzi a parte non condivido che poiche cose di quanto affermi, che i leghisti lascino a desiderare sotto l'aspetto diplomatico è fatto incontrovertibile ma alla prova dei fatti nessuno li ha mai contestati nel merito delle questioni ma solo nei modi scimmiottandone le idee in un secondo momento oppure arampicandosi su specchi e sfruttando sofismi impraticabili nella realtà per intorbidare le acque.
Ciao.
P.S. Il mattino del tuo buongiorno è andato da un pezzo, siamo al crepuscolo avanzato e tra breve, ferma restando la situazione, per questo paese sarà notte fonda ma è esattamente quello che i suoi abitanti si sono guadagnati dal primo dopoguerra ad oggi e te lo dice uno che ha girato il mondo per diversi anni lavorando in paesi diversi e che mai ha visto atteggiamenti simili neppure nel più scalcinato paese che ha avuto modo di frequentare.
ne ho fatto una questione di antipatia, verso un partito e i suoi leader (bossi, soprattutto), questo e' vero.
ad ogni modo, se il federalismo fiscale tanto voluto dalla lega riuscira' a stupire in positivo, per i risultati che portera' nel tempo, penso nessuno avra' nulla da ridire.
c'e' da augurarselo per il bene del paese.
anzi, l' occasione per la lega e' quella buona: avra' l'opportunita' di dimostrare al popolo italiano (detrattori inclusi, che potra' zittire), con i fatti, che oltre ad essere un partito che sfoggia spesso un linguaggio colorito e uno stile rozzo e discutibile, e' anche un partito con qualita' e buone idee, capace di migliorare il paese.
Antonio Avitabile
23-10-2004, 09:51
Originariamente inviato da Proteus
Condivido ma faccio un appunto, il denaro ritorna si al nord ma dopo aver cambiato di proprietà e se i meridionali stessi non credono nel futuro del loro territorio, sbagliando perchè ha un enorme potenziale di sviluppo se ciò asseconderà le inclinazioni della popolazione e non gli interessi del politico di turno, perchè dovrei crederci io ?.
Ciao
Lavorativamente mi occupo di finanza agevolata, quindi della materia possi dirmi esperto.
Che gli imprenditori meridionali non investano nel futuro del proprio territorio è una opinione diffusa ma in gran parte errata; chi vuole produrre a Sud c'è, almeno nella stessa misura che a Nord, purtroppo nel conto economico di un imprenditore meridionale, mooolto spesso vi sono voci di costo non presenti nei corrispettivi colleghi settentrionali, vuoi per carenze amministrative ed infrastrutturali, vuoi per la necessità di pagare "polizze assicurative per la sicurezza sociale".
Che a Sud arrivino i contributi pubblici è anch'esso un fatto sopravvalutato:
In teoria in Calabria, un imprenditore potrebbe ricevere un aiuto pubblico all'incirca dell'80% dell'investimento ed in Campania del 65%. Per un sistema di "lotta tra poveri" per accaparrarsi queste risorse, posso assicurarti che questa misura non eccede il 30%.
Il sistema degli incentivi pubblici è arrivato a paradossi per cui in un negozio di abbigliamento di 100 mq una imprenditrice si impegna ad assumere 9 commesse (hai mai visto a Nord una tale occupazione in un negozio simile? - A Sud, formalmente, si, salvo poi pagare solo tasse e contributi allo stato per personale "fantasma".
Il discorso è lungo ed anche un po' tecnico, e personalmente sull'argomento mi sono fatto promotore di due radiotrasmissioni di denuncia su "La radio a colori" Radio1 nell'ultimo paio d'anni.
Per il discorso dei soldi che tornano a Nord (ma anche altrove), intendo riferirmi alla raccolta di risparmio presso i tanti piccoli risparmiatori. Se le banche raccolgono 5 ed erogano 1, vuol dire che 4 vengono portati via dalle banche altrove - una scelta delle banche (a Sud non ne esistono quasi più) non dei meridionali!!!.
Antonio Avitabile
23-10-2004, 16:34
Purtroppo penso che nel meridione sia sempre esistito un certo distacco verso il potere centrale, per cui il politico viene visto nella forma più becera di colui che fa strettamente gli interessi del proprio elettorato.
Questo è tipico degli eletti leghisti, che fanno della loro territorialità politica una bandiera.
Purtroppo a Sud (scartando la faccia di qualcuno) vi è una forte tradizione di politici che basano la loro forza elettorale sulle proomesse di "posti facili" (spesso a pagamento). Questo ha significato, per lunghi anni lo sviluppo di un ceto parassitario, che faceva sfoggio della sua "furbizia" verso tutti gli altri che lavoravano sodo.
Altro tema è quello della malavita, le cui fila sono state rinforzate dai progressivi fallimenti delle iniziative industriali pubbliche e "parapubbliche" assistite.
Torre Annunziata, fino agli anni '60 era una città florida, ricca dei suoi commerci e delle industrie della pasta. Oggi è una città senza identità, divisa a metà tra persone che vivono di espedienti ed altre che si danno da fare sul serio.
Manca un ceto politico serio, mancano un paio di generazioni che abbiano il coraggio di credere nel futuro, c'è la lobby di coloro che distribuiscono promesse, sogni (e impunità).
Bene inteso queste lobby sono anche al Nord, quelle che tutelano il ceto finanziario "storico", quello della privatizzazione degli utili e la pubblicizzazione delle perdite, e spero che meridionali e settentrionali si uniscano per defenestrarli piuttosto che litigare a chi ha lo stereotipo più becero.
Anch'io sono stato a Sassuolo per ragioni di lavoro (solo un giorno, per commissionare un impianto ad un'industria meccanica locale)
Bizkaiko
24-10-2004, 11:53
Originariamente inviato da ominiverdi
teoricamente secondo molti sarebbe un bene.
in pratica, personalmente non credo che qualsiasi cosa fatta e concepita dalla lega e dai suoi rappresentanti possa rivelarsi buono, costruttivo o utile per il paese.
da quelle parti mancano le basi del buon senso e della ragione, e soprattutto l'intelletto e le effettive capacita' per imbarcarsi in qualsiasi tipo di riforma, ponderata e studiata nel modo giusto.
quindi voto no.
la lega e' uno dei peggiori partiti in italia, come approccio politico, stile e modi di dialogare, spesso e volentieri volgare e risibile.
il biglietto da visita e' pessimo.
se il buongiorno si vede dal mattino... :rolleyes:
anzi, per quanto mi riguarda mi auguro e spero che questo partito secessionista-mascherato sparisca il piu' presto possibile dalla faccia della terra, assieme ai suoi rappresentanti.
sarebbe un bene per l'italia intera, nord compreso.
Bravo, ottimo modo di ragionare, di argomentare e soprattutto di analizzare la questione.
Adesso torna a fare i compiti che altrimenti la promozione in seconda elementare te la scordi un'altra volta...
Bizkaiko
24-10-2004, 11:59
Ad ogni modo, per la domanda del sondaggio:
assolutamente favorevole.
Io lascerei allo stato centrale solo il 20% delle tasse raccolte, e la competenza in materia di difesa ed esteri. Sarebbe un modo di responsabilizzare le realtà locali.
Comunque ci vorrebbe un minimo di gradualità nel passaggio (diciamo 3-5 anni) in modo che anche le regioni più "arretrate" non vengano improvvisamente lasciate in balìa di se stesse (il che significherebbe la rovina definitiva) ma abbiano il tempo di organizzarsi e di gestire per il meglio la riforma, magari in collaborazione o con la consulenza di "esterni" (ad esempio regioni più progredite), perchè un impoverimento generale di una parte del paese avrebe ripercussioni negative a medio-lungo termine anche sulle realtà più avanzate
ominiverdi
24-10-2004, 16:09
Originariamente inviato da Bizkaiko
Bravo, ottimo modo di ragionare, di argomentare e soprattutto di analizzare la questione.
Adesso torna a fare i compiti che altrimenti la promozione in seconda elementare te la scordi un'altra volta...
se non quotavi evitavi anche di metterti al livello di uno di seconda elementare, no? :confused:
ti lascio alle analisi
Bizkaiko
24-10-2004, 19:07
Originariamente inviato da ominiverdi
se non quotavi evitavi anche di metterti al livello di uno di seconda elementare, no? :confused:
ti lascio alle analisi
Se ti sembrava un intervento ragionato quello che hai fatto...
Se sei contro il federalismo, ok, però metti una motivazione su cui si possa discutere; limitarsi a dire "in quel partito sono tutti dei deficienti, non capiscono un c..." senza spiegare perchè secondo te è così, non fa molto persona matura.
Quanto al buon garbo, ti quoto alcune parti del discorso precedente
Originariamente inviato da ominiverdi
in pratica, personalmente non credo che qualsiasi cosa fatta e concepita dalla lega e dai suoi rappresentanti possa rivelarsi buono, costruttivo o utile per il paese.
da quelle parti mancano le basi del buon senso e della ragione, e soprattutto l'intelletto
anzi, per quanto mi riguarda mi auguro e spero che questo partito secessionista-mascherato sparisca il piu' presto possibile dalla faccia della terra, assieme ai suoi rappresentanti.
Antonio Avitabile
24-10-2004, 20:26
Ah quanti sterotipi.
E' vero che istintivamente non si può amare un leghista forcaiolo, però genralizzare è sbagliato (chissà magari un leghista mi risponde?!?).
Quanto la tuo modello di federalismo fiscale, Bizkaiko, penso che nemmeno Bossi aspiri a tanto. Siamo ad un passo dall'autonomia, e a questo punto non vedo perché la poverissima Basilicata non debba proclamare la piena autonomia e nazionalizzare i pozzi di petrolio togliendoli al potere delle multinazionali che non hanno portato certo ricchezza alla regione.
No purtroppo penso che se federalismo fiscale deve essere, dovrà esserlo in maniera decisamente più limitata (nella misura e nelle competenze) e nella misura in cui il sistema diviene più efficiente.
L'autonomia impositiva infatti è una cosa, l'organizzazione dell'amministrazione fiscale è un'altra.
Lo Stato centrale dovrà comunque garantire una efficiente gestione. Tante amministrazioni fiscali regionali sarebbero un costo insostenibile (pensate che notoriamente l'imposta di registro non raccoglie risorse sufficienti per sostenere il costo della sua gestione).
Bizkaiko
24-10-2004, 20:59
Originariamente inviato da Antonio Avitabile
Quanto la tuo modello di federalismo fiscale, Bizkaiko, penso che nemmeno Bossi aspiri a tanto. Siamo ad un passo dall'autonomia, e a questo punto non vedo perché la poverissima Basilicata non debba proclamare la piena autonomia e nazionalizzare i pozzi di petrolio togliendoli al potere delle multinazionali che non hanno portato certo ricchezza alla regione.
Ci sono sempre dei principi costituzionali di cui si dovrebbe tener conto, però lasciare un'ampissimia autonomia alle regioni porterebbe dei benefici, perchè in fondo l'Italia è stata divisa per più di mille anni, il che ha portato a grossissime differenze che (imho) a Roma non si è in grado (o non si vuole per i vari clientelismi) di gestire in una maniera efficiente, e legiferare esclusivamente a livello nazionale non sempre è la soluzione migliore
Originariamente inviato da Antonio Avitabile
No purtroppo penso che se federalismo fiscale deve essere, dovrà esserlo in maniera decisamente più limitata (nella misura e nelle competenze) e nella misura in cui il sistema diviene più efficiente.
L'autonomia impositiva infatti è una cosa, l'organizzazione dell'amministrazione fiscale è un'altra.
Lo Stato centrale dovrà comunque garantire una efficiente gestione. Tante amministrazioni fiscali regionali sarebbero un costo insostenibile (pensate che notoriamente l'imposta di registro non raccoglie risorse sufficienti per sostenere il costo della sua gestione).
Ci sono vari esempi di federalismo anche fiscale che sono perfettamente funzionanti, e senza andare tanto lontano basta dare un'occhiata alla vicina Svizzera, dove ogni cantone si amministra come meglio crede, entro dei limiti (non certo restrittivi) imposti dal governo centrale.
E' chiaro che un cambiamento radicale come può essere il passaggio da stato centralista a stato federale porterà, almeno inizialmente, probabilmente a qualche confusione di troppo e avrà necessità di un periodo di assestamento (e ti ripeto che secondo me andrebbe anche portato avanti in maniera graduale per un periodo di 3-5 anni per non mettere veramente in ginocchio le parti più povere del paese), ma il ragionamento va fatto nel medio-lungo periodo.
Il problema di fondo è che lo stato centrale non è stato finora capace di garantire una gestione efficiente (e i nodi di decenni di malgoverno stanno venendo al pettine), ma a meno di rivoluzioni clamorose la classe politica che abbiamo è quella che è (purtroppo, secondo me, nessuno escluso né al governo, né all'opposizione, tranne pochissime eccezioni individuali) e ce la dobbiamo tenere con o senza federalismo.
Antonio Avitabile
24-10-2004, 21:28
La Svizzera è un modello difficilmente replicabile, per ragioni storiche e dimensioni nazionali.
Comunque si tratta di un Paese che non risulta in grado (a mio avviso) di proporre un modello valido nel contesto internazionale attuale (una volta la Svizzera aveva una sua importanza in forza del su proverbiale isolamento e neutralità - cosa che oggi non può adattarsi ad una nazione come l'Italia).
La transizione è il problema più serio, sia in termini tecnico/amministrativi ed economici, ma soprattutto sociali.
Se il tono di chi chiede il federalismo è quello dei leghisti nel loro stereotipo più diffuso (Terroni, Roma ladrona...) cosa impedirà che il discorso esca dal contesto "tecnico" per scadere nella polemica razziale.
Il passo successivo sarà definire una nazione padana rispetto alle altre fino a pretendere l'indipendenza del comune di Trepalle (che cito solo come esempio, per carità) perché portatore di una specifica identità nazionale un proprio dialetto e letteratura.
La cosa è troppo delicata per essere trattata in questa fase storica ed in questi termini. Occorrerebbe un politico di spicco in grado di traghettare il Paese verso questa transizione con la fiducia di una larghissima maggioranza dell'opinione pubblica... ma non si vede all'orizzonte nulla del genere.
Bizkaiko
24-10-2004, 22:32
Originariamente inviato da Antonio Avitabile
La Svizzera è un modello difficilmente replicabile, per ragioni storiche e dimensioni nazionali.
Comunque si tratta di un Paese che non risulta in grado (a mio avviso) di proporre un modello valido nel contesto internazionale attuale (una volta la Svizzera aveva una sua importanza in forza del su proverbiale isolamento e neutralità - cosa che oggi non può adattarsi ad una nazione come l'Italia).
Il fatto delle dimensioni di un paese conta in questo contesto fino a un dato punto, perchè è vero che la Svizzera conta pochi milioni di abitanti, però allora ti posso fare l'esempio degli Usa che invece sono un po' più grossi. Discorso diverso sarebbe se avessi detto di imitare il loro uso "abituale" dei referendum
Quanto all'isolamento svizzero, ormai non ne rimane più molto; ciò non ha tuttavia impedito che il modello venisse adattato alle nuove situazioni con cui la nazione elvetica ha avuto a che fare
La transizione è il problema più serio, sia in termini tecnico/amministrativi ed economici, ma soprattutto sociali.
Su questo siamo perfettamente d'accordo: è quello che per me alla fine farà la differenza tra una riforma ben fatta e un pastrocchio dei tanti
Se il tono di chi chiede il federalismo è quello dei leghisti nel loro stereotipo più diffuso (Terroni, Roma ladrona...) cosa impedirà che il discorso esca dal contesto "tecnico" per scadere nella polemica razziale.
I toni più "accesi" io li vedo più come una forma di provocazione che altro (anche se poi gli esaltati veri -pochi- ci sono, come in qualsiasi altro schieramento politico). E' il frutto di una spettacolarizzazione della politica in cui il dibattito vero e proprio viene a mancare e ci ritroviamo le flavia vento piuttosto che le iva zanicchi come candidate
Il passo successivo sarà definire una nazione padana rispetto alle altre fino a pretendere l'indipendenza del comune di Trepalle (che cito solo come esempio, per carità) perché portatore di una specifica identità nazionale un proprio dialetto e letteratura.
Questi sono più ragionamenti "provocatori" (passami il termine, ma è in un'accezione molto più lieve rispetto a prima) che pericoli reali
La cosa è troppo delicata per essere trattata in questa fase storica ed in questi termini. Occorrerebbe un politico di spicco in grado di traghettare il Paese verso questa transizione con la fiducia di una larghissima maggioranza dell'opinione pubblica... ma non si vede all'orizzonte nulla del genere.
La classe politica italiana è ormai quello che è, e se prima almeno salvava le apparenze, adesso non se ne preoccupa più.
E intanto le cose vanno sempre peggio.
Per come la vedo io una riforma federalista può dare una "scossa" a tutto il sitema ponendo a governare persone effettivamente legate al territorio in cui operano e quindi in grado di prendere anche decisioni migliori.
Se no davvero rischiamo di fare la fine dell'Argentina a lungo andare
ominiverdi
25-10-2004, 00:25
Originariamente inviato da Bizkaiko
Se ti sembrava un intervento ragionato quello che hai fatto...
Se sei contro il federalismo, ok, però metti una motivazione su cui si possa discutere; limitarsi a dire "in quel partito sono tutti dei deficienti, non capiscono un c..." senza spiegare perchè secondo te è così, non fa molto persona matura.
Quanto al buon garbo, ti quoto alcune parti del discorso precedente
le analisi su argomenti tanto complessi non le faccio, le lascio a chi piu' esperto e preparato di me, politologi, economisti, giornalisti, opinionisti.
mi limito a leggerle e a farmi un'idea.
ho gia' scritto in un post che si trattava di una risposta istintiva, mossa da antipatia ; una critica per stereotipi, come e' stato fatto notare.
rileggendo, non mi pare di aver scritto "deficiente"
mancanza di buon senso e di ragione, si'.
opinione come tante altre.
credo di aver chiarito tutti i punti.
ciao
Antonio Avitabile
25-10-2004, 20:58
noto con immenso piacere che i toni si sono fatti più pacati :mano:
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