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View Full Version : Emergenza petrolio e l'euro tocca i massimi


bluelake
18-10-2004, 15:33
Mentre il greggio supera i 55 dollari la moneta europea riconquista dopo un anno quota 1,25. La Bundesbank: crescita più lenta per il caro-greggio. Il Governo francese stanzia 230 milioni di euro a favore delle categorie di lavoratori più penalizzate

Non si arresta la corsa dell'oro nero. ll prezzo del petrolio greggio ha superato nei mercati asiatici il livello di 55 dollari americani per barile e ha raggiunto i 55,33 dollari a barile, 40 centesimi più del prezzo di venerdì sera. Si tratta del prezzo per consegna a novembre, riferito al Nyme, il New York Mercantile Exchange. Il prezzo è del 70% superiore a quello di un anno fa, ma rimane
del 25% inferiore al record del 1981, tenendo conto dell'inflazione.

Il nuovo rialzo ha depresso le Borse asiatiche. Tokio ha chiuso
gli scambi in calo, con il Nikkei che ha segnato un ribasso dello 0,16%, a 10.965,62 punti. A incidere sulla giornata sono stati anche i timori degli investitori nipponici per un possibile calo della domanda cinese, in attesa dei dati sulla crescita del Pil per il terzo trimestre della Cina.

Intanto il Governo francese ha sbloccato 230 milioni per venire in aiuto a categorie particolarmente penalizzate dal caro-petrolio, come agricoltori, camionisti e pescatori. Secondo il quotidiano «Les Echos», è questo lo
stanziamento previsto che figurerà nei bilanci 2004 e 2005.

La strategia della Ue

Per contenere gli aumenti dei prezzi dei carburanti dovuti al caro petrolio, è «meglio agire sull' Iva» anche se la decisione spetta comunque all' Ecofin. Lo ha affermato venerdì scorsoLoyola de Palacio, commissario europeo ai Trasporti e all'Energia, a margine dell' incontro Euromep, in corso a Roma al ministero delle Attività produttive. «Ne abbiamo parlato con Marzano. Come responsabile dell'energia ho sempre fatto un ragionamento - ha sottolineato - non è logico che il caro petrolio comporti entrate più alte per l'erario derivanti dall'Iva. È una riflessione che oggi ribadisco: mentre sulle accise non si può intervenire perchè sono fisse, è meglio agire sull'Iva».

A spingere la corsa dei prezzi energetici è sempre il timore di uno sbilanciamento tra domanda e offerta, vale a dire approvvigionamenti che rischiano di rivelarsi inadeguati a fronte dell' aumento della richiesta di greggio trainato dalla forte espansione delle economie emergenti, Cina in testa. E, in questa direzione, un segnale allarme è arrivato anche dall' Aie, che ha rilevato come la domanda stia crescendo quest'anno a un ritmo più veloce di quanto previsto finora. L'Aie ha infatti rivisto al rialzo le stime sulla crescita della domanda mondiale nel 2004 apportando una correzione all'insù nell'ordine di 190mila barili in più al giorno rispetto alle previsioni comunicate solo un mese fa.In totale, secondo l'Aie, quest'anno la domanda mondiale registrerà un incremento di 240 mila barili al giorno, attestandosi a quota 82,4 milioni di barili.

Una dinamica che mette sempre più sotto pressione il mercato, in un momento in cui gli Stati Uniti stanno ancora facendo i conti con gli effetti degli uragani che a settembre hanno flagellato le coste meridionali del Paese. A un mese di distanza dalle devastazioni provocate dall'uragano Ivan, molti impianti del Golfo del Messico non hanno ancora ripreso i normali ritmi di produzione. A mancare all'appello sono circa 475 mila barili al giorno (il 28% della produzione complessiva del Golfo). E nonostante le autorità americane abbiano rassicurato che entro la fine del mese un terzo degli impianti fuori uso tornerà sui livelli standard di estrazione, c'è ancora chi tra gli operatori di mercato è convinto che la situazione non tornerà alla normalità prima del prossimo anno.
Crescita più lenta in Germania
La crescita economica tedesca nel terzo trimestre risulterà più lenta dello 0,5% registrat nel secondo trimestre. Lo afferma la Bundesbank nel suo bollettino mensile in cui spiega che la domanda interna non è riuscita a compensare pienamente il calo delle esportazioni. «L'alta dipendenza dalla domanda straniera - si legge nel rapporto - resta il tallone d'Achille tedesco».
La Bundesbank lancia anche un allarme per il prezzi del greggio. «Se il prezzo del barile - scrive - rimarrà sopra i 50 dollari nel lungo periodo i prezzi al consumo nel 2006 saranno più alti di tre quarti di punto delle attuali
previsioni e il Pil sarà di tre quarti di punto più basso».
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=406903&chId=30&artType=Articolo&back=0

speriamo in bene...

jumpermax
18-10-2004, 15:35
siamo ben lontani dal peggio... l'Arabia Saudita non è ancora crollata.

Black Dawn
18-10-2004, 16:23
Se l'UE non taglia l'IVA la vedo veramente brutta...:mc:

Gnappoide
18-10-2004, 16:38
Credo che anche in Italia si potrebbe diminuire il costo del carburante, ma nessun governo lo ha mai voluto fare.. a parte Berlusconi quando aveva scontanto il carburante per un periodo (non mi ricordo più se era di 50 lire o meno.. sorry :( )

Comunque ho trovato sul sito di un amico (Gsp :p) questi importi che gravano sul costo della benzina al litro

1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935;
14 lire per la crisi di Suez del 1956;
10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966;
10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980;
205 lire per la missione in Libano del 1983;
22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
39 lire (0.020 euro) per il rinnovo del contratto degli
autoferrotranviari del 2004.

Credo che ormai la guerra in Abissinia sia bella che finita e non più di importanza strategico-militare per la conquista dell'universo.
La crisi di Suez dopo 50 anni saranno pure morti quelli che l'hanno creata :D
Per il Vajont magari ancora oggi se ricevessero finalmente i fondi derivanti dalla benzina farebbero i salti di gioia.
A Firenze ormai dovrebbero aver asciugato gli ultimi mobili inzuppati d'acqua... se non addirittura buttati via e comprati di nuovi all'Ikea (se aspettano il governo..) :D
Per quanto riguarda i vari terremoti, credo che i cittadini non abbiamo fatto molto affidamento sugli aiuti del governo e quindi avranno risolto con i loro mezzi e il loro sudore.
La missione in Libano (per altro la più cara come tassa )sarà anche finita...
La missione in Bosnia credo abbia altri fondi..
Il contratto dei ferrotranvieri ci può stare..

In sostanza, quello che voglio dire è che i rincari sulla benzina da parte del governo ci sono sin dal 1935.. non sarebbe ora di ripulire un pò il prezzo del carburante?

Ciauz!!!

Mailandre
18-10-2004, 17:54
Originariamente inviato da Gnappoide
Credo che anche in Italia si potrebbe diminuire il costo del carburante, ma nessun governo lo ha mai voluto fare.. a parte Berlusconi quando aveva scontanto il carburante per un periodo (non mi ricordo più se era di 50 lire o meno.. sorry :( )


Credo che proprio NON ti ricordi :

"La FAIB punta il dito contro il governo: "Nel novembre 2001 il governo levò lo sconto di 50 lire a litro sulla benzina deciso nel 2000 dal governo D'Alema. In quattro anni Berlusconi ha contribuito ad un aumento di 140 lire a litro dei carburanti. Una decisione che ha prodotto a favore dello Stato ben 7000 miliardi di vecchie lire, una cifra pari a una piccola finanziaria"."

Quindi ,l'unico Governo che ha abbassato la benzina è stato quello del baffetto...poka cosa ma rimane una verità storica!!
ciao

fonte:
http://redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=58985&doc=si

SaMu
18-10-2004, 18:20
Le cime tempestose della propaganda :D

Carissimo, ai tempi del bonus fiscale varato dal governo D'Alema il petrolio costava 23$ al barile oggi 55$, l'aumento del prezzo della benzina non lo decide Berlusconi (difficile pensare che non centri Berlusconi, in chi da 10 anni legge il mondo in virtù di Esso :D)

Ne' nel 2001 fu -annullato- il bonus, non c'era bisogno di annullare alcunchè essendo una misura temporanea, semplicemente non fu rinnovato perchè dato il recupero dell'euro sul dollaro non c'era più alcun bisogno di un bonus.

Ne' ti sfuggirà che ai tempi del governo D'Alema l'Italia cresceva del 2,5% l'anno (pur sotto media europea che cresceva al 3%), ora le cose sono ben diverse, l'andamento macroeconomico (che non decidono ne' il baffino ne' il Berluscone) determina i conti pubblici e se in tempi di vacche grasse si può far lo sconto sulla benzina, in tempi di vacche magre anche no.

Mailandre
18-10-2004, 18:45
Che ci sia del "tenero" fra me e te :D , potrebbe far ingelosire mia moglie.....mi riferisco al carissimo.....:)
Capisco che ti sia rimasto "incollato" la battuta dei 10 caffè,...ma nel mio piccolissimo appunto , c'era solo l'osservazione storica che l'unico Governo che ha abbassato la Benzina, è stato solo quello del baffetto (da te grande odiato).....il quale ha rinunciato ad una parte di accise .Chiaro quindi che D'Alema non decise il prezzo del petrolio........oppure faccio "propaganda"?!!
Sulle vacche grasse , vi dovete mettere d'accordo tu e il Nano,..lui dice che le vacche magre le avevamo con i comunisti!!!!:D
A volte penso che sei il figlio di Moratti......davvero ci ho pensato + di una volta....:rolleyes:
ciao bella gioia.....:kiss:

Gnappoide
18-10-2004, 18:54
Originariamente inviato da Mailandre
Credo che proprio NON ti ricordi :

"La FAIB punta il dito contro il governo: "Nel novembre 2001 il governo levò lo sconto di 50 lire a litro sulla benzina deciso nel 2000 dal governo D'Alema. In quattro anni Berlusconi ha contribuito ad un aumento di 140 lire a litro dei carburanti. Una decisione che ha prodotto a favore dello Stato ben 7000 miliardi di vecchie lire, una cifra pari a una piccola finanziaria"."

Quindi ,l'unico Governo che ha abbassato la benzina è stato quello del baffetto...poka cosa ma rimane una verità storica!!
ciao

fonte:
http://redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=58985&doc=si


Grazie ;)
Ricordavo sbagliato allora :) Cmq non volevo fare propaganda :)

Ciauz!!!

Mailandre
18-10-2004, 18:57
Originariamente inviato da Gnappoide
Grazie ;)
Ricordavo sbagliato allora :) Cmq non volevo fare propaganda :)

Ciauz!!!

SaMu dice che la faccio,.....va bè, lui è prevenuto ,...lo fa solo con il preservativo, non si sa mai potrebbe infettarsi di qualcosa di sinistro!!
ciao e grazie di aver inteso il senso vero dell'appunto.
ciao

sempreio
18-10-2004, 20:28
ma vi lamentate per pochi centesimi in più che costa la benzina, il vero problema è l' europa che non tira più nulla, la cina con i paesi asiatici da una parte dall' altra gli usa con i paesi arabi dall' altra, in pratica stiamo diventando inutili, ci vogliono schiacciare:rolleyes:

skywings
19-10-2004, 13:35
Originariamente inviato da sempreio
ci vogliono schiacciare:rolleyes:
detta così presuppone un'oggettiva centralità dell'entità 'Europa'.
Credo invece che proprio della Uezone non gli freghi più nulla a nessuno (escluso gli Uecitizens).
D'altro canto una volta c'era il Mediterraneo, poi è venuto l'Atlantico, ora tocca al Pacifico.
E l'Europa purtroppo non si sposta così velocemente...:rolleyes: :(

SaMu
19-10-2004, 17:18
Siamo già daccordo, al tempo dei comunisti le vacche erano grasse per tutti ma le nostre erano meno grasse.. dal 2001 le vacche sono magre per tutti ma le nostre ancora sono ancora dentro il trattato di Mastricht mentre quelle francotedesche ci hanno ruminato sopra :D

Mailandre
19-10-2004, 17:28
Noto che in questi ultimi tempi ,hai dei sani concetti antieuropeisti ....
non è che l'aria "padana" ti ha affumicato i pensieri????:)
ciao

SaMu
19-10-2004, 17:35
Originariamente inviato da Mailandre
Noto che in questi ultimi tempi ,hai dei sani concetti antieuropeisti ....
non è che l'aria "padana" ti ha affumicato i pensieri????:)
ciao

Prendo atto che Francia e Germania hanno ripetutamente scagazzato sul trattato di Mastricht, è antieuropeismo?

Mi sa che confondi "Europa" con il profilo greco di Chirac e quello un po' meno greco di Schroeder :D

John Cage
19-10-2004, 17:38
Originariamente inviato da SaMu
Siamo già daccordo, al tempo dei comunisti le vacche erano grasse per tutti ma le nostre erano meno grasse.. dal 2001 le vacche sono magre per tutti ma le nostre ancora sono ancora dentro il trattato di Mastricht mentre quelle francotedesche ci hanno ruminato sopra :D


come vedo ti ostini a rigirare la frittata a tuo vantaggio anche quando è evidente che sono forzature.

Ti riesce così difficile ammettere che l'Italia ANCHE ADESSO cresce MENO rispetto alla media europea?

Ti risce difficile ammettere che in quasi 4 anni di governo le tasse NON SONO DIMINUITE (anzi, sono aumentate) nonostante i ripetuti annunci? Sono sicuro che tu 4 anni fa credevi che con questo governo le tasse sarebbero diminuite. Sono sicuro che mentre D'Alema faceva lo sconto sulla benzina credevi a Fini che raccontava che avrebbero ridotto le tasse sulla benzina.
Io invece ero sicuro che si sarebbe verificato tutto quello che si è verificato (ho le mie fonti ;) ). Loro dicevano "non faremo condoni, bisogna fare interventi strutturali" io dicevo: "guardate che quelli rifanno addirittura anche il condono edilizio!"
Non c'è nulla da fare, è nella loro cultura fare quella politica. Se non ci arrivi e vuoi continuare ad illuderti fai pure...


..dai, vai a congratularti anche tu da Licio... il suo programma invece lo stanno attuando tutto!

Master_of_Puppets
19-10-2004, 23:58
Originariamente inviato da John Cage
come vedo ti ostini a rigirare la frittata a tuo vantaggio anche quando è evidente che sono forzature.

Ti riesce così difficile ammettere che l'Italia ANCHE ADESSO cresce MENO rispetto alla media europea?

Ti risce difficile ammettere che in quasi 4 anni di governo le tasse NON SONO DIMINUITE (anzi, sono aumentate) nonostante i ripetuti annunci? Sono sicuro che tu 4 anni fa credevi che con questo governo le tasse sarebbero diminuite. Sono sicuro che mentre D'Alema faceva lo sconto sulla benzina credevi a Fini che raccontava che avrebbero ridotto le tasse sulla benzina.
Io invece ero sicuro che si sarebbe verificato tutto quello che si è verificato (ho le mie fonti ;) ). Loro dicevano "non faremo condoni, bisogna fare interventi strutturali" io dicevo: "guardate che quelli rifanno addirittura anche il condono edilizio!"
Non c'è nulla da fare, è nella loro cultura fare quella politica. Se non ci arrivi e vuoi continuare ad illuderti fai pure...


..dai, vai a congratularti anche tu da Licio... il suo programma invece lo stanno attuando tutto!


Più che quotare non posso fare.

SaMu
20-10-2004, 00:18
Originariamente inviato da John Cage
come vedo ti ostini a rigirare la frittata a tuo vantaggio anche quando è evidente che sono forzature.

Ti riesce così difficile ammettere che l'Italia ANCHE ADESSO cresce MENO rispetto alla media europea?


Temo che prima di intervenire tu non abbia nemmeno letto il titolo del thread, due errori, 1.non averlo letto 2.intervenire :D

Si parlava di benzina, il buon Mailandre ci ricorda che D'Alema scontò 50 lire di accisa nel 1999, alchè gli rispondo che nel 1999 lo stato dei conti pubblici (a causa dell'andamento dell'economia, a causa del ciclo economico comune a tutto i paesi europei) lo permettevano, ora non più.

In altre parole, che D'Alema non scontò 50 lire perchè era più buono o più bravo di Berlusconi, ma perchè allora lo stato dei conti pubblici (grazie all'andamento dell'economia, non in particolare all'opera di D'Alema, se è vero che con lo stesso andamento economico altri paesi andavano meglio) lo permetteva.

Ti tornano i conti? Spero di sì. Buona propaganda :D

Originariamente inviato da Master_of_Puppets
Più che quotare non posso fare.

Potevi evitare di intervenire, che era pure meglio :cool:

p.s.forse non ti è arrivato il dispaccio dai compagni: si parlava di D'Alema qui, l'ordine su D'Alema è fuoco ad alzo zero e rinnegare, ricorda che è quello che ha detto "ci abbiamo messo 50 anni ad andare al governo, se ora questi (si riferisce grosso modo all'area in cui mi sembra ti riconosci Master;) ricominciano con queste idee ce ne metteremo altri 50 a tornarci".. più che quotarlo, non posso fare:D

Master_of_Puppets
20-10-2004, 08:54
Originariamente inviato da SaMu


Potevi evitare di intervenire, che era pure meglio :cool:

p.s.forse non ti è arrivato il dispaccio dai compagni: si parlava di D'Alema qui, l'ordine su D'Alema è fuoco ad alzo zero e rinnegare, ricorda che è quello che ha detto "ci abbiamo messo 50 anni ad andare al governo, se ora questi (si riferisce grosso modo all'area in cui mi sembra ti riconosci Master;) ricominciano con queste idee ce ne metteremo altri 50 a tornarci".. più che quotarlo, non posso fare:D



:cry: :cry: :cry: :cry:
Cattivoooooo!!!
Mi avevano detto che eri democratico, che esportavi la libertà e la democrazia in tutto il mondo conosciuto e, invece, a me vorresti impedire di intervenire.
:cry: :cry: :cry: :cry:


Oohhhhhh, te lo ripeto, visto che sei il biografo ufficiale del baffetto, mi vorresti riportare tutto il discorso del tuo eroe nazionale massimo d'alema?
Così come lo scrivi tu, non si capisce un cavolo.
Con chi ce l'ha, in quale contesto è stato detto, quando è stato detto, perché è stato detto.
Va bene un pò di sintesi ma tu esageri. :cool: :cool:

Car|o
20-10-2004, 11:53
Originariamente inviato da bluelake
Mentre il greggio supera i 55 dollari la moneta europea riconquista dopo un anno quota 1,25. La Bundesbank: crescita più lenta per il caro-greggio. Il Governo francese stanzia 230 milioni di euro a favore delle categorie di lavoratori più penalizzate

Non si arresta la corsa dell'oro nero. ll prezzo del petrolio greggio ha superato nei mercati asiatici il livello di 55 dollari americani per barile e ha raggiunto i 55,33 dollari a barile, 40 centesimi più del prezzo di venerdì sera. Si tratta del prezzo per consegna a novembre, riferito al Nyme, il New York Mercantile Exchange. Il prezzo è del 70% superiore a quello di un anno fa, ma rimane
del 25% inferiore al record del 1981, tenendo conto dell'inflazione.

Il nuovo rialzo ha depresso le Borse asiatiche. Tokio ha chiuso
gli scambi in calo, con il Nikkei che ha segnato un ribasso dello 0,16%, a 10.965,62 punti. A incidere sulla giornata sono stati anche i timori degli investitori nipponici per un possibile calo della domanda cinese, in attesa dei dati sulla crescita del Pil per il terzo trimestre della Cina.

Intanto il Governo francese ha sbloccato 230 milioni per venire in aiuto a categorie particolarmente penalizzate dal caro-petrolio, come agricoltori, camionisti e pescatori. Secondo il quotidiano «Les Echos», è questo lo
stanziamento previsto che figurerà nei bilanci 2004 e 2005.

La strategia della Ue

Per contenere gli aumenti dei prezzi dei carburanti dovuti al caro petrolio, è «meglio agire sull' Iva» anche se la decisione spetta comunque all' Ecofin. Lo ha affermato venerdì scorsoLoyola de Palacio, commissario europeo ai Trasporti e all'Energia, a margine dell' incontro Euromep, in corso a Roma al ministero delle Attività produttive. «Ne abbiamo parlato con Marzano. Come responsabile dell'energia ho sempre fatto un ragionamento - ha sottolineato - non è logico che il caro petrolio comporti entrate più alte per l'erario derivanti dall'Iva. È una riflessione che oggi ribadisco: mentre sulle accise non si può intervenire perchè sono fisse, è meglio agire sull'Iva».

A spingere la corsa dei prezzi energetici è sempre il timore di uno sbilanciamento tra domanda e offerta, vale a dire approvvigionamenti che rischiano di rivelarsi inadeguati a fronte dell' aumento della richiesta di greggio trainato dalla forte espansione delle economie emergenti, Cina in testa. E, in questa direzione, un segnale allarme è arrivato anche dall' Aie, che ha rilevato come la domanda stia crescendo quest'anno a un ritmo più veloce di quanto previsto finora. L'Aie ha infatti rivisto al rialzo le stime sulla crescita della domanda mondiale nel 2004 apportando una correzione all'insù nell'ordine di 190mila barili in più al giorno rispetto alle previsioni comunicate solo un mese fa.In totale, secondo l'Aie, quest'anno la domanda mondiale registrerà un incremento di 240 mila barili al giorno, attestandosi a quota 82,4 milioni di barili.

Una dinamica che mette sempre più sotto pressione il mercato, in un momento in cui gli Stati Uniti stanno ancora facendo i conti con gli effetti degli uragani che a settembre hanno flagellato le coste meridionali del Paese. A un mese di distanza dalle devastazioni provocate dall'uragano Ivan, molti impianti del Golfo del Messico non hanno ancora ripreso i normali ritmi di produzione. A mancare all'appello sono circa 475 mila barili al giorno (il 28% della produzione complessiva del Golfo). E nonostante le autorità americane abbiano rassicurato che entro la fine del mese un terzo degli impianti fuori uso tornerà sui livelli standard di estrazione, c'è ancora chi tra gli operatori di mercato è convinto che la situazione non tornerà alla normalità prima del prossimo anno.
Crescita più lenta in Germania
La crescita economica tedesca nel terzo trimestre risulterà più lenta dello 0,5% registrat nel secondo trimestre. Lo afferma la Bundesbank nel suo bollettino mensile in cui spiega che la domanda interna non è riuscita a compensare pienamente il calo delle esportazioni. «L'alta dipendenza dalla domanda straniera - si legge nel rapporto - resta il tallone d'Achille tedesco».
La Bundesbank lancia anche un allarme per il prezzi del greggio. «Se il prezzo del barile - scrive - rimarrà sopra i 50 dollari nel lungo periodo i prezzi al consumo nel 2006 saranno più alti di tre quarti di punto delle attuali
previsioni e il Pil sarà di tre quarti di punto più basso».
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=406903&chId=30&artType=Articolo&back=0

speriamo in bene...

Modalità osteria: Accesa

Ma speriamo c'aumenti ancora un poo ir prezzo degli idrocharburi, chosì vi desciderete ad andà più 'n bisci! Oimmena...

Modalità osteria: Spenta

bluelake
20-10-2004, 11:55
Originariamente inviato da Car|o
Modalità osteria: Accesa

Ma speriamo che aumenti ancora un poo ir prezzo degli idrocharburi, chosì vi desciderete ad andà più 'n bisci! Oimmena...

Modalità osteria: Spenta
o come diavolo parlano nelle osterie di Trieste? :mbe: :eek:

Car|o
20-10-2004, 11:58
Sono un toscano in esilio... E anche questo è in tema. Riporto il testo di una mail inviata ai miei conoscenti locali:

Domani molti giornali pubblicheranno un articolo di questo tono:

"Andare per un giorno a spasso per Milano, Palermo o Trieste equivale, senza saperlo, a fumare fino a 15 sigarette."

Si riferisce ad una ricerca appena condotta sulle concentrazioni di benzene nelle città italiane.
Non vi pare che, con città come Milano o Palermo, la "nostra" beneamata urbe non dovrebbe incastrarci molto? Ma vediamo qualche dato a riguardo:

Numero di Abitanti:

Milano: 1.182.693

Palermo: 652.640

Trieste: 209.520

Superficie (Km2):

Milano: 181,45

Palermo: 158,88

Trieste: 84,46


Decisamente non siamo allo stesso livello. Che dire, a scrivere emotivamente chiuderei snocciolando un rosario di oscenità. Invece mi accontento di invitarvi (se già non lo fate) a riflettere seriamente (tanto per cominciare), sulla questione e magari su stili di vita più auspicabili.

Grazie della pazienza, (domando scusa del tono bacchettone ma quando ce vo' ce vo'!)
Carlo



Insomma qui, con la scusa delle salite e con l'alta età media prendono l'auto anche per andare in cucina!

bluelake
20-10-2004, 12:37
Originariamente inviato da Car|o
Sono un toscano in esilio...
ecco perché allora! :)

Dardalo
20-10-2004, 14:35
Ciò che non è considerato è che le accise, essendo in genere a % (quantomeno l'iva) rendono alle casse statali tanto più quanto maggiore è il prezzo netto.

Nella situazione italiana, comunque, conta non poco la necessità di ricavare energia dal petrolio in grande misura, al contrario di altri paesi: in questo modo la richeista di petrolio è e rimane alta, contribuendo a far aumentare i prezzi.

D'altra parte in quasi tutta europa la benzina (tanto per tornare lì) costa più che in Italia (esempio forse unico di merci disponibili nel territorio UE, si vedano i vaccini anitinfluenzali, tanto per dire), quindi non si può parlare solo di tasse, o altro: in fondo la Fiat è italiana, più o meno, ed è sempre stata molto aiutata dai vari governi (qualunque fede (!) politica avessero).

In ultima analisi tenete conto che, al giorno d'oggi, sul totale del petrolio che giunge in raffineria un % tutto sommato minore finisce in benzina (o in gasolio, anch'esso aumentato moltissimo, guarda caso quando le auto diesel immatricolate superano i benzina), mentre la maggior parte è sfruttata per produrre energia e, ben pi+ importante, materie plastiche (polimeri di uso più che comune).