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View Full Version : Google Desktop Search: adesso si gioca al limite


Hal2001
15-10-2004, 00:12
http://desktop.google.com/images/tasktray.gif

Inanzitutto meglio dire di cosa si tratta: un piccolo tool di 446Kb che Google ha messo, come sua consueta abitudine senza fare grande pubblicità, a disposizione di chiunque voglia a questo indirizzo http://desktop.google.com/ e permette di sondare non soltanto il web, ma anche in locale i propri documenti, e le proprie abitudini di ricercare.

http://desktop.google.com/images/home.gif

I file supportati sono quelli di posta elettronica della casa di Redmond (Outlook/Outlook Express/Explorer) quelli di programmi d'ufficio, sempre targati Microsoft (Word, Excel, PowerPoint), testi (Txt) e log di conversazioni effettuate (AOL Instant Messenger).

Fra le varie informazioni e faq rese disponibili, si nota che si rassicura l'utente dicendo che nessun dato sarà portato al di fuori:

What information does Google receive?

By default, Google Desktop Search collects a limited amount of non-personal information from your computer and sends it to Google. This includes summary information, such as the number of searches you do and the time it takes for you to see your results, and application reports we'll use to make the program better. You can opt out of sending this information during the installation process or from the application preferences at any time.

Personally identifying information, such as your name or address, will not be sent to Google without your explicit permission.

How we use unique application numbers, cookies and related information.

Your copy of Google Desktop Search includes a unique application number. When you install Google Desktop Search, this number and a message indicating whether the installation succeeded is sent back to Google so that we can make the software work better. Additionally, when Google Desktop Search automatically checks to see if a new version is available, the current version number and the unique application number are sent to Google. If you choose to send us non-personal information about your use of Google Desktop Search, the unique application number with this non-personal information also helps us understand how you use Google Desktop Search so that we can make it work better. The unique application number is required for Google Desktop Search to work and cannot be disabled.

http://desktop.google.com/privacypolicy.html

Questo appena citato da quella pagina, è quanto di più generico e politicamente scorretto, che io abbia letto finora. Come fanno a dire, che generalmente, il programma non invia dati sensibili? e lo stesso riesce a distinguere dati di poco conto da quelli che regolano la nostra vita, specialmente lavorativa?
Ed ancora peggio perchè questa funzione dell'invio e dell'identificativo unico non sono disabilitabili?

Vi invito a non installare questo (seppur comodo bisogna ammetterlo) add-on, a rischio c'è qualcosa che va oltre la privacy, i vostri stessi documenti.

My2Cents

GHz
15-10-2004, 01:27
Concordo!

-kurgan-
15-10-2004, 01:36
Anche io concordo!

^O^ Yawn
15-10-2004, 07:03
Originariamente inviato da Hal2001
Vi invito a non installare questo (seppur comodo bisogna ammetterlo) add-on, a rischio c'è qualcosa che va oltre la privacy, i vostri stessi documenti.
My2Cents

:confused: :muro: :muro:

kingv
15-10-2004, 11:22
Originariamente inviato da Hal2001
Come fanno a dire, che generalmente, il programma non invia dati sensibili?



ma dove l'hai letto questo, non c'e' nella tua citazione :wtf:


lì dice che Come impostazione predefinita il tool manda delle informazioni non sensibili a Google.

che poi non ti fidi e' un'altra storia ;)

Ecio
15-10-2004, 21:18
By default, Google Desktop Search collects a limited amount of non-personal information from your computer and sends it to Google. This includes summary information, such as the number of searches you do and the time it takes for you to see your results, and application reports we'll use to make the program better. You can opt out of sending this information during the installation process or from the application preferences at any time.

Personally identifying information, such as your name or address, will not be sent to Google without your explicit permission.

Ehm l'inglese non e' un'opinione:

"by default" vuol dire "come impostazione predefinita" e
"you can opt out of sending...during the installation...or...at any time" vuol dire "puoi scegliere di non inviare le informazioni durante l'installazione o quando preferisci"

quindi dove sta il problema ? piu' di cosi' cosa vuoi ?

Senza contare che (non ho ancora provato l'applicazione quindi non ne sono sicuro al 100%) dovrebbe bastare impostare il proprio firewall per bloccare tutti i tentativi di connex verso internet di tale applicazione per evitare di farle inviare dati, personali e non.

Piu' che altro mi pare che la loro app sia troppo targettata su applicativi microsoft (passi quelli office ma IE e Outlook no grazie...): servirebbe il supporto per firefox, thunderbird senza contare l'indicizzazione full-text dei pdf e degli id3 di mp3 e altri file sonori. Ma essendo beta, stiamo a vedere cosa combinano.

Se qualcuno ha voglia di fare qualche test, c'e' anche questo (http://www.copernic.com/en/products/desktop-search/index.html) che in teoria dovrebbe essere un sw simile, sempre gratuito e con piu' funzionalita' (non ho ancora provato neanche questo)

Hal2001
16-10-2004, 11:56
kingv non ho mica fatto una traduzione letterale, ma il senso del mio discorso è proprio quello. Certo che non mi fido, come faccio a fidarmi di una multinazionale che ha più volte stretto accordi sotto banco per cercare di rivendere "gusti" e "preferenze" dei suoi utenti?
Non voglio dirti che Google è il male, i suoi servizi finora son sempre stati ottimi, ma ci son molte cose che spesso vengono ignorate: http://www.google-watch.org/

Hal2001
16-10-2004, 12:00
Originariamente inviato da Ecio
quindi dove sta il problema ? piu' di cosi' cosa vuoi ?

Il problema sta nel fatto che nessun utente medio conosce le tecniche per evitare ciò. Dimmi da quando anche sui firewall personali vi è un controllo non solo in entrata ma anche in uscita, e quanti utenti sanno perfettamente utilizzarlo, se escludi qualcuno più competente, in pochi.

Piu' che altro mi pare che la loro app sia troppo targettata su applicativi microsoft (passi quelli office ma IE e Outlook no grazie...): servirebbe il supporto per firefox, thunderbird senza contare l'indicizzazione full-text dei pdf e degli id3 di mp3 e altri file sonori. Ma essendo beta, stiamo a vedere cosa combinano.

Si questo è un forte limite, che penalizza quei milioni di utilizzatori di sistemi alternativi quali OpenOffice ed affini. Grave pecca anche le mancanze verso Thunderbird e dei documenti acrobat.

Ecio
16-10-2004, 12:10
Originariamente inviato da Hal2001
Il problema sta nel fatto che nessun utente medio conosce le tecniche per evitare ciò. Dimmi da quando anche sui firewall personali vi è un controllo non solo in entrata ma anche in uscita, e quanti utenti sanno perfettamente utilizzarlo, se escludi qualcuno più competente, in pochi.


A parte che dipende da che firewall usi, io usando sygate (o anche outpost) vengo avvertito con "il programma XYZ che cerca di uscire su internet, vuoi farlo uscire ? SI / NO / Crea una regola".
Dici che ci vuole tanta competenza per premere "no" ?!?

E cque, sei forse sicuro di tutti gli altri software che monti sul tuo pc ? o di windows stesso ? hai in mano le sorgenti? hai mai letto tutte le licenze che accetti installando tutti i vari freeware/shareware/adware/schifoware ?
Mi sembra solo che tutto sto casino sia uscito solo perche' si tratta di google (o volendo nel caso fosse Microsoft) ma nessuno si fa problemi per altro.... tipo (e' giusto un esempio) i software di fotoritocco che mandano informazioni online se provi a scansionare una banconota, o i sw che comunicano con il loro server per controllare se ci sono versioni nuove (e chi ti dice che non mandano altre info?!?)

PS Anche montando la google toolbar puoi scegliere se sfruttare le funzioni avanzate e mandare i dati verso il server o se usarla solo come semplice barra di ricerca...


Si questo è un forte limite, che penalizza quei milioni di utilizzatori di sistemi alternativi quali OpenOffice ed affini. Grave pecca anche le mancanze verso Thunderbird e dei documenti acrobat.

Speriamo venga inserito nelle prossime versioni, d'altra parte e' una beta....

Adric
16-10-2004, 15:44
Sposto in web e provider, è piu' attinente.
Oltre a concordare segnalo:
http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=772959

Leron
16-10-2004, 16:06
Originariamente inviato da GHz
Concordo!
:cool:

xcdegasp
16-10-2004, 22:59
cmq windows media player manda info su cosa si vede o si ascolta a microsoft e la procedura è per disabilitarla non è alla portata di un utente acerbo se non tramite tool, come xp-antispy, che cmq l'utente medio non ne conoscie l'esistenza...
quindi non facciamo i paladini di una bella fiaba con ipocrisia... l'utente acerbo ha ancora attivi tanti di quei servizi, utili solo a mamma microsoft, che la privacy l'ha gia persa da moltissimo tempo.. la privacy ormai paragoniamola alla verginità così forse capite veramente quando l'hanno e l'abbiamo persa...

e poi non sarà di certo il tool di google che li maderà nel baratro, bastano i click su email in inglese con allegati *.zip o *.exe quando non conoscono nessun sito e persona straniera. :rolleyes:

Leron
17-10-2004, 07:53
Originariamente inviato da xcdegasp
cmq windows media player manda info su cosa si vede o si ascolta a microsoft e la procedura è per disabilitarla non è alla portata di un utente acerbo se non tramite tool, come xp-antispy, che cmq l'utente medio non ne conoscie l'esistenza...
quindi non facciamo i paladini di una bella fiaba con ipocrisia... l'utente acerbo ha ancora attivi tanti di quei servizi, utili solo a mamma microsoft, che la privacy l'ha gia persa da moltissimo tempo.. la privacy ormai paragoniamola alla verginità così forse capite veramente quando l'hanno e l'abbiamo persa...

e poi non sarà di certo il tool di google che li maderà nel baratro, bastano i click su email in inglese con allegati *.zip o *.exe quando non conoscono nessun sito e persona straniera. :rolleyes:
beh, la "pollaggine" esiste sempre, ovvio meno occasioni gli si dà per essere manifestata e meglio è :)

Hal2001
23-10-2004, 02:25
Intanto il primo exploit è venuto a galla: http://jibbering.com/2004/10/google.html e dopo qualche giorno di attesa, all'autore non è arrivato nessun responso da parte dei gestori del colosso: http://jibbering.com/blog/index.php?p=148

Michele Nasi, a questo indirizzo (http://www.ilsoftware.it/indexsez.asp?ID=News#2202) dice che Google sembra ora aver risolto il problema, e non specifica altro, andando però sul blog di Jim Ley, http://jibbering.com/ si nota che c'è ancora qualcosa di cui parlare, l'ultimo post si intitola infatti Exploit working again for some?

http://vx1.altervista.org/img/nogooglesearch.gif

pierodj
23-10-2004, 11:19
Originariamente inviato da Hal2001
Il problema sta nel fatto che nessun utente medio conosce le tecniche per evitare ciò. Dimmi da quando anche sui firewall personali vi è un controllo non solo in entrata ma anche in uscita, e quanti utenti sanno perfettamente utilizzarlo, se escludi qualcuno più competente, in pochi.


ehm veramente penso che qualsiasi firewall che nn sia quello predefinito di windows :D lo faccia ;)

io ho provato sygate e zone alarm e internet security della norton e tutti mi avvisano ogni qualvolta un programma cerca di uscire su internet... :)
che poi l'utonto base sia in grado di installare un firewall e settarlo appropriatamente questo è un altro paio di maniche... :asd:

Hal2001
02-11-2004, 12:32
Salvatore Aranzulla a questo indirizzo: http://mirabilweb.altervista.org/pagina.php?pagina=google_bug2 scrive di aver scoperto un nuovo bug.

Ecco cosa ne dice Michele Nasi a proposito:
http://www.ilsoftware.it/indexsez.asp?ID=News#2223

Google Desktop Search ancora nel mirino. Nei giorni scorsi, Google aveva rilasciato la versione beta di Desktop Search, un motore di ricerca desktop, che si installa sul proprio PC (ved. questa pagina) e che permette di ricercare informazioni, né più né meno di come gli utenti fanno normalmente su Internet. Il programma (che viene eseguito in locale) è in grado di fare una ricerca full text su e-mail, documenti, chat, pagine Web visitate. In particolare la ricerca avviene nei messaggi di posta di Outlook (2000, 2003, Express dalla 5 in poi); nei file txt, doc (Word), xls (Excel) e ppt (PowerPoint), nelle chat di AOL (America on line) e nelle pagine Web visitate con Internet Explorer.
Dall'Italia arriva la segnalazione di una nuova falla di sicurezza riguardante Google Desktop Search, messaci in evidenza direttamente da Salvatore Aranzulla, giovane divulgatore informatico. Il problema di fondo è sempre lo stesso: le parole passate al nuovo tool di ricerca sviluppato da Google non vengono adeguatamente filtrate: è risultato quindi possibile inserire del codice html/javascript, con gli ovvi problemi che ne derivano. Il bug, infatti, potrebbe essere sfruttato - da parte di malintenzionati - per creare truffe online ("phishing"). Nello specifico, questa volta il bug di sicurezza riguarda il circuito degli annunci di Google ed i suoi sotto domini.
Nel sito di Aranzulla, è possibile consultare maggiori dettagli sul nuovo bug. In particolare sono stati pubblicati alcuni screenshot che illustrano come sia possibile modificare le pagine di Google creando falsi annunci o vere e proprie truffe. Per maggiori informazioni, è possibile far riferimento a questa pagina.
Chi volesse avere qualche dettaglio in più, può partecipare alla discussione dedicata sul nostro forum (ved. questa pagina).

mauriz83
02-11-2004, 13:55
scusate ma che serve sto programmino...non basta la stancante e complicatissima pressione di 2 tasti sulla tastiera: windows+F ?? :rolleyes: :p

Ecio
02-11-2004, 15:04
Originariamente inviato da mauriz83
scusate ma che serve sto programmino...non basta la stancante e complicatissima pressione di 2 tasti sulla tastiera: windows+F ?? :rolleyes: :p

With Google Desktop Search, you can search the full text of your email, files, viewed web pages, and chats. Specifically, you can:

* Search email from Outlook 2000+ and Outlook Express 5+
* Search files in TXT, HTML, DOC, XLS, and PPT formats (Office 2000+)
* Search chats from AOL 7+ and AOL Instant Messenger 5+
* Search web pages viewed in Internet Explorer 5+

Senza contare che con la ricerca integrata di win diventi vecchio...

Hal2001
04-12-2004, 22:08
Google Desktop Search, rischio privacy? da Punto-Informatico di martedì: http://punto-informatico.it/p.asp?i=50641
Fra gli esperti di sicurezza c'è chi accusa il software Google Desktop Search di mettere a serio rischio la privacy degli utenti a causa di un errore di progettazione. Ecco di cosa si tratta

30/11/04 - News - Roma - Come spesso accade ai servizi lanciati dal motorone di ricerca della grande G, la toolbar cercatutto Google Desktop Search ha riscosso un discreto successo fra gli utenti del Web e questo nonostante il programmino porti ancora l'esplicita dicitura "beta": un avvertimento che, secondo alcuni esperti di sicurezza, non andrebbe affatto ignorato.

Se è infatti vero, sostengono tali esperti, che in genere i servizi Web lanciati da Google in versione beta hanno sì causato polemiche ma in fin dei conti non hanno mai rappresentato una spina nel fianco della privacy e della sicurezza degli utenti, nel caso della Google Desktop Search il discorso si fa più delicato. Questo programma, infatti, oltre ad interfacciarsi al Web interagisce direttamente con i dischi locali dell'utente: ciò fa sì che un bug che si celasse all'interno della giovane toolbar potrebbe mettere a rischio i dati, anche quelli più sensibili, dei suoi utilizzatori.

Ad accrescere questo rischio interverrebbero quelli che taluni considerano "errori progettuali" del software. Il più serio sarebbe alla base di una funzione della Google Desktop Search che indicizza e memorizza nella cache del motore di ricerca locale anche i contenuti protetti, quali ad esempio pagine Web (incluse quelle HTTPS), documenti e dischi criptati con PGP. In entrambi i casi il programma di Google "cattura" una porzione o l'intero contenuto del documento, sia esso on-line o in locale, nel momento in cui l'utente inserisce il nome utente e la password, e lo archivia "in chiaro" all'interno della propria cache. Se da un lato questa funzionalità può risultare molto comoda, perché di fatto permette di cercare testi o parole chiave anche all'interno dei documenti o delle pagine Web protette, dall'altro può esporre l'utente al grave rischio di "seminare" su Internet i propri dati sensibili o top secret.

"Come se non bastasse, Google Desktop Search infila un indice completo ai vostri dati in un luogo noto dell'hard disk: questo file non viene protetto in alcun modo", ha spiegato Stephen Green, ricercatore presso l'Advanced Search Technologies Group di Sun Microsystems. "È solo questione di tempo prima che uno spyware o un worm inviino il vostro file indice ad un sito malevolo".

Google non ha ancora replicato a queste critiche ma nel recente passato, in seguito ad alcuni bug di sicurezza emersi proprio in Google Desktop Search, aveva sottolineato lo stato di beta version della propria toolbar. Come hanno però fatto notare alcuni, ciò non elimina il fatto che Google Desktop Search possa essere liberamente scaricato da tutti e, sospinto dalla grande popolarità di Google, si trovi già installato in un non trascurabile numero di PC.

Hal2001
20-12-2004, 23:55
Google Desktop tappa la falla da Punto-Informatico di oggi martedì 21 dicembre: http://punto-informatico.it/p.asp?i=50641

Sistemato un problema di sicurezza del motore di ricerca da scrivania che avrebbe potuto essere sfruttato da malintenzionati per rubare informazioni personali

21/12/04 - News - San Francisco (USA) - "Il contenuto del computer non è accessibile né a Google né a chiunque altro" recitano le FAQ (http://desktop.google.com/about.html) di Google Desktop Search (http://punto-informatico.it/p.asp?i=50031). Così in teoria dovrebbe essere, ma in pratica?

Tre informatici dell'università statunitense di Rice hanno scoperto che il tool desktop di Google soffre di una potenziale vulnerabilità di sicurezza che, in taluni casi, potrebbe rivelare ad un sito web malevolo parte delle informazioni che si trovano sul PC dell'utente.

Uno degli scopritori della falla, Dan Wallach, ha affermato che il problema riguarda il modo in cui Google Desktop interagisce con il motore di ricerca sul Web, inviando a quest'ultimo piccole porzioni dei risultati generati da una ricerca locale: Google utilizzerebbe queste informazioni come criterio per la selezione dei banner pubblicitari AdWords da mostrare nelle successive pagine di ricerca. Il problema, secondo Wallach, sta nel fatto che un aggressore possa intercettare l'invio di questi dati - che possono contenere, ad esempio, piccole porzioni di un documento o di una e-mail - e fare in modo che Google Desktop li inserisca all'interno di una pagina web sotto il suo controllo. Perché un simile attacco possa essere messo in pratica, l'aggressore deve prima indurre l'utente a visitare un sito malevolo.

I tre universitari americani hanno detto di aver messo a punto un'applet Java che, una volta installata sul computer della vittima, controlla tutte le connessioni che avvengono sulla porta TCP 80 e ritrasmette su di un sistema remoto tutte quelle stabilite con Google: in questo modo chi controlla il programma spia può intercettare le informazioni inviate da Google Desktop al portale di ricerca su web.

Wallach ha detto che la falla è stata segnalata a Google lo scorso mese e che, a partire dal 10 dicembre, la società dalla grande G ha iniziato a distribuire un aggiornamento automatico che corregge il problema.

Nel recente passato alcuni esperti di sicurezza hanno già messo in discussione (http://punto-informatico.it/p.asp?i=50641) diversi aspetti funzionali di Google Desktop, ma c'è chi afferma che questo stesso trattamento verrà presto riservato anche ai suoi più giovani rivali, come quelli presentati di recente da Microsoft (http://punto-informatico.it/p.asp?i=50829) e Yahoo! (http://punto-informatico.it/p.asp?i=50807) Proprio negli scorsi giorni uno studio firmato dalla società di analisi australiana Frost & Sullivan ha predetto che i programmi di ricerca per PC sono destinati a diventare il prossimo bersaglio di virus, spyware e cracker. Uomo avvisato...

Hal2001
13-01-2005, 22:50
Notizia che a dire il vero c'entra ben poco con Desktop Search, ma fa parte sempre del mondo Google: http://www.tweakness.net/index.php?topic=563

La news è presa da qui: http://dump.hbx.us/gmail_bug_hack/

HBX Networks UNIX Community Group, una comunità internazionale hacker-friendly, ha scoperto un bug nel servizio GMail che compromette la sicurezza e la privacy dei messaggi di posta.

Il bug, verificatosi durante il test di uno script Perl per newsletter su Gmail, consiste in una "poorly-managed boundary condition in the GMail server-side software" cioà una gestione non corretta del parsing del codice dei messaggi.

"We became curious as to what had gone wrong, and whether it was an error in the script, or in the GMail messaging system. We examined the the output of our Perl script, and discovered that it was not transmitting the "From" header (in the message body) correctly - the trailing ">" character was missing in the address area. This, apparently, was enough to get GMail to provide us with some portion of someone else's messages."

In definitiva basta trasmettere un messaggio di posta con codice scorretto per causare l'inserimento di altri contenuti della memoria nel messaggio spedito che potrebbe anche contenere informazioni sensibili come usernames e passwords (Vedi IMMAGINE 1).

Pur essendo GMail in fase di betatest e invitation-only, il bug è risuta grave visto il successo e la grande diffusione del servizio webmail di Google.

Blue Spirit
14-01-2005, 09:06
Originariamente inviato da GHz
Concordo!


quoto...ne parlano anche sul numero di questo mese di pcw

Hal2001
15-01-2005, 05:25
Originariamente inviato da Blue Spirit
quoto...ne parlano anche sul numero di questo mese di pcw

L'ho scritto solamente tre mesi prima :D

Ecio
15-01-2005, 09:14
Originariamente inviato da Hal2001
L'ho scritto solamente tre mesi prima :D

ci vuole anche un po' di tempo perche' un mensile venga scritto, stampato e distribuito eh :D

Hal2001
07-03-2005, 22:53
http://www.01net.it/01NET/HP/0,1254,4_ART_59193,00.html

Il programma esce dalla fase beta. Ora è in grado di ricercare anche file video e musicali, nonché dati all’interno di documenti PDF. Supportati anche Netscape, Firefox e Thunderbird
Google ha rilasciato la versione definitiva del proprio motore di ricerca locale Desktop Search.
Dopo circa 5 mesi di beta pubblica, gli utenti possono quindi scaricare gratuitamente la release finale da questo indirizzo: http://desktop.google.com/ (circa 700 KB), ancora in versione inglese
Google Desktop Search, come noto, è un software in grado di ricercare con tempi di risposta rapidissimi informazioni sul proprio disco fisso.
Il programma, che gira solo su Windows XP e 2000 SP3, si arricchisce di nuove funzioni. Risulta ora possibile ricercare informazioni all’interno dei documenti PDF e di attuare ricerche su file video, musicali e immagini. Supportati inoltre i programmi Netscape, Firefox e Thunderbird.
Già nella versione beta, Desktop Search era in grado di ricercare nei messaggi di posta di Outlook (2000, 2003, Express dalla 5 in poi); nei file txt, doc (Word), xls (Excel) e ppt (PowerPoint), nelle chat di AOL (America on line) e nelle pagine Web visitate con Internet Explorer.
La versione finale dispone anche di un SDK (Software Development Kit) che consente alle terze parti di sviluppare plug-in aggiuntivi. La stessa Google ne ha sviluppato uno per la ricerca nelle chat effettuate con Trillian.
Per venire incontro alle esigenze di sicurezza, il programma non va a indicizzare documenti Word ed Excel protetti da password o i siti Web sicuri.
Recentemente, il software era stato oggetto di critiche da parte delle società specializzate in sicurezza che avevano evidenziato possibili vulnerabilità nella gestione dei dati (poi risolte).

Hal2001
08-03-2005, 00:33
Lo sto provando, l'indicizzazione iniziale è lentissima, occorrono molte ore (o peggio giorni) per riuscire a completarla se si hanno molti archivi sulla macchina.
Di positivo nella versione finale, c'è che si indicizzano anche le email di Thunderbird, ma "email is indexed only when the application is open", quindi occorre tenerla sempre aperta.
Pensavo che in questa versione finale fosse integrato finalmente anche il supporto per i documenti creati da OpenOffice o in generale XML, ed invece sembra proprio di no.
Alla stessa maniera, non capisco perché sia supportato solo AOL, quando MSN Messenger e ICQ sono i più diffusi, però collegandomi a quanto riportato da me sopra "La versione finale dispone anche di un SDK (Software Development Kit) che consente alle terze parti di sviluppare plug-in aggiuntivi. La stessa Google ne ha sviluppato uno per la ricerca nelle chat effettuate con Trillian.", sono fiducioso.

Hal2001
08-03-2005, 02:05
Alcuni plug-in son già dispobili a questa pagina: http://desktop.google.com/plugins.html

Finora son pochi quelli disponibili, e quasi tutti realizzati da Larry Gadea: http://trivex.net/

Quello che più mi interessava era il supporto a OpenOffice.Org (o StarOffice), e qui è stato rilasciato una versione preliminare che a quanto però non è ancora adatta a ricercare dentro la ormai prossima versione 2.0 della suite: http://groups-beta.google.com/group/Google-Desktop-Plugin-Larrys-OpenOffice/browse_thread/thread/044b4e74fa9e3d82/0b6143ac2cc96a61#0b6143ac2cc96a61

http://trivex.net/gdsplugins/openoffice.png

L'autore rilascia anche il codice sorgente dei proprio plugin.

Tissot
08-03-2005, 18:04
ma non c'è un modo per visualizzare i risultati in una pagina di firefox o di opera????

Hal2001
16-03-2008, 18:12
Come ti infetto Google search

http://www.punto-informatico.it/punto/20080307/zdnetasia.jpg

Roma - È un sistema ingegnoso quello ideato dai malintenzionati che tentano di sfruttare il successo di siti come ZDNet Asia e TorrenReactor per veicolare spam e altri contenuti potenzialmente più dannosi. La pratica consolidata di effettuare il caching delle ricerche sui rispettivi domini e sottoporle all'indicizzazione di Google ha infatti dato origine ad una minaccia per i navigatori che giungono sulle pagine dei due siti, minaccia che sussiste anche se i loro server non sono stati crackati.

La scoperta http://www.theregister.co.uk/2008/03/06/googe_iframe_piggybacking/ è stata effettuata dal noto esperto di sicurezza Dancho Danchev, che ha identificato non meno di 11mila pagine "contraffatte" di ZDNet Asia (http://www.zdnetasia.com/) reperibili attraverso il search di Mountain View, e quasi 30mila appartenenti a TorrentReactor (http://www.torrentreactor.net/). Molte di queste sono state talmente ben mascherate da finire tra i primi 20 risultati quando si effettua una interrogazione che riguardi i due domini.

La vicenda nasce dalla pratica, adottata sia da ZDNet Asia che da TorrenReactor, di tenere traccia (caching) delle ricerche che gli utenti effettuano sul sito: una comune prassi SEO (Search Engine Optimization http://it.wikipedia.org/wiki/Ottimizzazione_(motori_di_ricerca), soprattutto sui domini di grosse dimensioni, che consente di indicizzare queste informazioni sui principali motori di ricerca e metterle a disposizione di chi fosse interessato a determinati argomenti. È proprio sfruttando questa pratica che un gruppo di pirati russi avrebbe cominciato a dare in pasto a Google indirizzi aggiuntivi riferiti ai due domini, contenenti stringhe di codice in grado di lanciare un iFrame (http://en.wikipedia.org/wiki/IFrame) sovrapposto alla visualizzazione della pagina legittima.
Nascosti all'interno dell'iFrame ci sono script (http://www.f-secure.com/weblog/archives/00001396.html) potenzialmente pericolosi, che vengono fatti girare sul computer del navigatore a sua insaputa e che lo espongono ai consueti pericoli: malware e spam. Il tutto, dice Danchev, senza che i vari programmi antispyware e antivirus si accorgano di quanto sta succedendo: dal punto di vista di chi naviga e del software il codice risiede tutto su un dominio legittimo.

Ma la faccenda, secondo Danchev (http://ddanchev.blogspot.com/2008/03/zdnet-asia-and-torrentreactor-iframe-ed.html), è ancora più raffinata di quanto non sembri a prima vista: se il server russo su cui risiede il codice maligno rileva che l'IP del computer che fa richiesta delle informazioni appartiene ad un nota organizzazione che si occupa di sicurezza, tenta di restituire una pagina vuota per evitare di essere individuato (errore 404). Una chicca in più per tentare di massimizzare l'effetto delle proprie trovate e minimizzare il rischio che venga elaborata in breve una contromisura.

Ricapitolando, un gruppo di malintenzionati ha deciso di sfruttare una comune tecnica SEO per rivoltarla contro i suoi stessi ideatori. La vicenda pone un problema piuttosto serio: nonostante l'impegno (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1892148) di Google per minimizzare i rischi per chi cerca informazioni attraverso il suo motore, sempre nuovi stratagemmi vengono studiati per scavalcare le protezioni poste a guardia dei netizen. E, come in questo caso, sfruttando la credibilità e l'autorevolezza altrui per veicolare materiale pericoloso residente altrove.

Luca Annunziata

http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2213335