thotgor
13-10-2004, 22:19
Beh,che dite? Riporto comunque un articolo dalla gazzetta!
PARMA, 13 ottobre 2004 - Presa per mano da un Totti in serata di grazia la nazionale azzurra segna 4 gol alla Bielorussia, ma ne subisce 3, in una partita infinita con sprazzi di bel gioco, ma anche tentennamenti che non ci si aspetterebbe in casa e contro un avversario tutto sommato modesto. I tre punti valgono comunque il controsorpasso alla Slovenia, caduta in Norvegia, in testa al girone 5 delle qualificazioni al Mondiale 2006.
LA PARTITA - Comincia subito tonica l'Italia, schierata secondo un 4-4-1-1 con Totti dietro a Gilardino, ma la Bielorussia si dimostra ordinata e precisa. Baidaychny attacca Lavrik alla maglia di Totti e gli ordina di seguirlo dovunque. Il numero 7 bielorusso esegue con dedizione il suo compito, ma non basta. Il divario tra le due squadre c'è e si fa sentire. Gli azzurri sembrano sornioni dapprima: portano il pallone a spasso per il campo, ma non affondano il colpo. Persino leziosi in alcuni passaggi in avanti. Ma dall'altra parte c'è una squadra che non può fare molto di più che muovere il pallone con geometrie semplici e cercare di non prenderle. In realtà però questo basta a contenere l'Italia che, come già sabato scorso a Celje, sembra avere difficoltà ad andare in gol. Per nostra fortuna al 26' Korytko ci dà una mano. In senso fisico, andando a togliere dalla testa di Pancaro con la mano un pallone che non sembrava poi così insidioso. Visto che il tutto avviene nell'area di rigore bielorussa, Megia Davila non può fare altro che assegnare il rigore che Totti al secondo tentativo (il primo fatto ripetere per la presenza di giocatori azzurri in area) realizza.
Con l'Italia in vantaggio la musica cambia decisamente: i nostri prendono coraggio e cominciano a dilagare, con la Bielorussia in evidente difficoltà. Totti e in serata d'estro e cerca giocate e tocchi spettacolari. Dopo il vantaggio comincia a trovare con più regolarità Gilardino e la coppia sembra funzionare. Però è emblematica l'azione che ha portato al raddoppio azzurro: Zambrotta (molto attivo sulla sinistra) mette in mezzo un pallone che Gilardino di tacco fa filtrare fino a Totti che però non riesce a insaccare. Sullo sviluppo dell'azione De Rossi riconquista con decisione il pallone e con un gran colpo da sinistra insacca. Come dire: va bene la poesia, ma se si vuole vincere la palla va buttata dentro. Per De Rossi è il secondo gol in 3 presenze azzurre, decisamente un inizio promettente.
La ripresa potrebbe essere quella di una partita già chiusa, ma i nostri non ci stanno e cominciano subito a complicarsi la vita: al 4' un brutto pasticcio tra Gattuso e Nesta mette in condizione Kutuzov di sparare su Buffon. E' solo il preludio al gol del 2-1 che arriva al 7', subito dopo una traversa colpita da Totti su punizione (deviata da Kulchiy). Sul rovesciamento di fronte Romashchenko lascia partire una gran botta da oltre 30 metri e la mette dove Buffon non può arrivare. E qui l'Italia, invece di reagire, si perde e comincia a subire la pressione bielorussa. Lippi cerca rimedio inserendo Perrotta al posto di uno spento Diana e, al 23' anche Cannavaro per Oddo, un marcatore in più per cercare di contenere le discese (ora frequenti) dei bielorussi.
Si continua a soffrire, ma Totti al 29' prova a chiudere la partita: cattura un pallone a metà campo e punta la porta. Per fermarlo ci vogliono le cattive e dalla punizione che ne scaturisce il capitano giallorosso confeziona una di quelle parabole impossibili da parare. Tentativo (di chiudere la partita) ammirevole, ma vano: non passano 3' che Bulyga accorcia nuovamente le distanze sfruttando un'incertezza difensiva di Gattuso. E' destino che si soffra fino alla fine: al 41' Gilardino ristabilisce il doppio vantaggio correggendo in rete una respinta corta di Khomutovsky su un gran tiro da fuori di Zambrotta, ma 2' più tardi risponde Romashchenko con una punizione che va a infilarsi dritta sotto la traversa di Buffon. La festa finisce così sul 4-3, l'Italia non esce benissimo dalla serata di Parma, ma quel che contava erano i tre punti, e almeno quelli sono arrivati.
Direi una Bilorussia con un culetto smodato cmq.
PARMA, 13 ottobre 2004 - Presa per mano da un Totti in serata di grazia la nazionale azzurra segna 4 gol alla Bielorussia, ma ne subisce 3, in una partita infinita con sprazzi di bel gioco, ma anche tentennamenti che non ci si aspetterebbe in casa e contro un avversario tutto sommato modesto. I tre punti valgono comunque il controsorpasso alla Slovenia, caduta in Norvegia, in testa al girone 5 delle qualificazioni al Mondiale 2006.
LA PARTITA - Comincia subito tonica l'Italia, schierata secondo un 4-4-1-1 con Totti dietro a Gilardino, ma la Bielorussia si dimostra ordinata e precisa. Baidaychny attacca Lavrik alla maglia di Totti e gli ordina di seguirlo dovunque. Il numero 7 bielorusso esegue con dedizione il suo compito, ma non basta. Il divario tra le due squadre c'è e si fa sentire. Gli azzurri sembrano sornioni dapprima: portano il pallone a spasso per il campo, ma non affondano il colpo. Persino leziosi in alcuni passaggi in avanti. Ma dall'altra parte c'è una squadra che non può fare molto di più che muovere il pallone con geometrie semplici e cercare di non prenderle. In realtà però questo basta a contenere l'Italia che, come già sabato scorso a Celje, sembra avere difficoltà ad andare in gol. Per nostra fortuna al 26' Korytko ci dà una mano. In senso fisico, andando a togliere dalla testa di Pancaro con la mano un pallone che non sembrava poi così insidioso. Visto che il tutto avviene nell'area di rigore bielorussa, Megia Davila non può fare altro che assegnare il rigore che Totti al secondo tentativo (il primo fatto ripetere per la presenza di giocatori azzurri in area) realizza.
Con l'Italia in vantaggio la musica cambia decisamente: i nostri prendono coraggio e cominciano a dilagare, con la Bielorussia in evidente difficoltà. Totti e in serata d'estro e cerca giocate e tocchi spettacolari. Dopo il vantaggio comincia a trovare con più regolarità Gilardino e la coppia sembra funzionare. Però è emblematica l'azione che ha portato al raddoppio azzurro: Zambrotta (molto attivo sulla sinistra) mette in mezzo un pallone che Gilardino di tacco fa filtrare fino a Totti che però non riesce a insaccare. Sullo sviluppo dell'azione De Rossi riconquista con decisione il pallone e con un gran colpo da sinistra insacca. Come dire: va bene la poesia, ma se si vuole vincere la palla va buttata dentro. Per De Rossi è il secondo gol in 3 presenze azzurre, decisamente un inizio promettente.
La ripresa potrebbe essere quella di una partita già chiusa, ma i nostri non ci stanno e cominciano subito a complicarsi la vita: al 4' un brutto pasticcio tra Gattuso e Nesta mette in condizione Kutuzov di sparare su Buffon. E' solo il preludio al gol del 2-1 che arriva al 7', subito dopo una traversa colpita da Totti su punizione (deviata da Kulchiy). Sul rovesciamento di fronte Romashchenko lascia partire una gran botta da oltre 30 metri e la mette dove Buffon non può arrivare. E qui l'Italia, invece di reagire, si perde e comincia a subire la pressione bielorussa. Lippi cerca rimedio inserendo Perrotta al posto di uno spento Diana e, al 23' anche Cannavaro per Oddo, un marcatore in più per cercare di contenere le discese (ora frequenti) dei bielorussi.
Si continua a soffrire, ma Totti al 29' prova a chiudere la partita: cattura un pallone a metà campo e punta la porta. Per fermarlo ci vogliono le cattive e dalla punizione che ne scaturisce il capitano giallorosso confeziona una di quelle parabole impossibili da parare. Tentativo (di chiudere la partita) ammirevole, ma vano: non passano 3' che Bulyga accorcia nuovamente le distanze sfruttando un'incertezza difensiva di Gattuso. E' destino che si soffra fino alla fine: al 41' Gilardino ristabilisce il doppio vantaggio correggendo in rete una respinta corta di Khomutovsky su un gran tiro da fuori di Zambrotta, ma 2' più tardi risponde Romashchenko con una punizione che va a infilarsi dritta sotto la traversa di Buffon. La festa finisce così sul 4-3, l'Italia non esce benissimo dalla serata di Parma, ma quel che contava erano i tre punti, e almeno quelli sono arrivati.
Direi una Bilorussia con un culetto smodato cmq.