Everyman
12-10-2004, 17:47
COVERCIANO (Firenze), 12 ottobre 2004 - Prende forma l'undici iniziale che Marcello Lippi schiererà domani sera a Parma contro la Bielorussia, nella quarta gara valida per le qualificazioni al Mondiale 2006. Nell'ultimo allenamento prima della partenza per l'Emilia, il c.t. dell'Italia ha fatto svolgere una partitella undici contro undici in cui ha provato a destra del centrocampo titolare Diana, con Zambrotta esterno sinistro di centrocampo, Pancaro in difesa e la coppia Totti-Gilardino davanti. Nell'ultima parte della partitella Perrotta ha rilevato Diana e Toni ha supportato in avanti Gilardino e Totti con Zambrotta terzino.
Se quella di Diana è solo un'indicazione, le assenze certe rispetto alla squadra sconfitta sabato in Slovenia, oltre allo squalificato Bonera, sono quelle degli juventini Cannavaro e Camoranesi. "Cannavaro domani non giocherà, quando l'ho chiamato avevo concordato con lui di fargli giocare solo la prima partita e non la seconda. Con la Bielorussia giocherà Materazzi", ha spiegato Lippi alla vigilia. Mauro Camoranesi torna invece a casa. D'intesa con il medico azzurro, prof. Castellacci, Lippi ha deciso di restituire alla Juventus il centrocampista indisponibile per Italia-Bielorussia di domani. Camoranesi ha lasciato il ritiro di Coverciano poco dopo il pranzo. Secondo il medico della Nazionale, ora il giocatore dovrà vedere se riuscirà a recuperare per l'anticipo Juventus-Messina di sabato.
Tornando al match con la Bielorussia, Lippi non intende cambiare molto tatticamente. "Il modulo inizialmente non cambierà. Non ci saranno tanti cambiamenti o sostanziali variazioni tattiche. Non ho avuto l'impressione che l'Italia si sia mai trovata in difficoltà in queste 3 gare: 2 le abbiamo vinte, una persa solo per un episodio. Vorrei più incisività in avanti per concretizzare il nostro gioco". Si passa poi a Totti e a cosa è giusto aspettarsi da lui: "Totti è cresciuto fisicamente. Da lui mi aspetto un'altra grande gara. Ma non solo da lui, da tutti".
Gilardino non ha voluto parlare. Lippi lo preserva da pressioni. "In questa situazione non mi sembra un segnale di nervosismo. Gilardino è un ragazzo di grande serietà e credo che voglia stare un po' con se stesso per ritrovare la concentrazione. Vuole ritrovare la serenità". Giocherà? "Sì, potrebbe giocare perché è uno dei 22". Lippi pare bocciare al momento Esposito ("Non credo sia molto abituato a due gare così ravvicinate"), ma tiene soprattutto a spiegare il suo progetto a lungo termine. "L'obiettivo è riportare l'amore e l'entusiasmo dei tifosi verso la Nazionale. C'è gran voglia da parte di tutti. Una scivolata non pregiudica nulla anche perché domenica ho visto una buona Italia sul piano del gioco".
Poi una frecciata ironica al cardinal Angelini in merito all'accusa di azzurri «raccomandati»: "Il Cardinale evidentemente sa perfettamente come vanno le cose da queste parti. Si vede che il cardinale ha la conoscenza perfetta dell'ambiente lui sa, evidentemente, che convochiamo i giocatori dopo colloqui con procuratori e dirigenti vari. Però al momento i raccomandati sono finiti. Quindi quelli che garantiscono il maggior tornaconto al momento sono esauriti". Infine la piccata reazione alle accuse di essere blasfemo in panchina: "Io faccio il mio lavoro con grande entusiasmo perché è quello che amo fare. E lo faccio al di fuori delle negatività che vengono dall'esterno. Perché poi i cardinali se la prendono perché io ho detto di aver sparato due o tre bestemmie dopo il gol, senza conoscere la cultura tradizionale della Toscana. Si tratta solo di un modo di parlare nostro: è come dire bianco, verde, giallo o rosso".
:asd: :asd:
Certo che in Italia non si puo che parlare di minchiate, quando si tratta di calcio:rolleyes:
Se quella di Diana è solo un'indicazione, le assenze certe rispetto alla squadra sconfitta sabato in Slovenia, oltre allo squalificato Bonera, sono quelle degli juventini Cannavaro e Camoranesi. "Cannavaro domani non giocherà, quando l'ho chiamato avevo concordato con lui di fargli giocare solo la prima partita e non la seconda. Con la Bielorussia giocherà Materazzi", ha spiegato Lippi alla vigilia. Mauro Camoranesi torna invece a casa. D'intesa con il medico azzurro, prof. Castellacci, Lippi ha deciso di restituire alla Juventus il centrocampista indisponibile per Italia-Bielorussia di domani. Camoranesi ha lasciato il ritiro di Coverciano poco dopo il pranzo. Secondo il medico della Nazionale, ora il giocatore dovrà vedere se riuscirà a recuperare per l'anticipo Juventus-Messina di sabato.
Tornando al match con la Bielorussia, Lippi non intende cambiare molto tatticamente. "Il modulo inizialmente non cambierà. Non ci saranno tanti cambiamenti o sostanziali variazioni tattiche. Non ho avuto l'impressione che l'Italia si sia mai trovata in difficoltà in queste 3 gare: 2 le abbiamo vinte, una persa solo per un episodio. Vorrei più incisività in avanti per concretizzare il nostro gioco". Si passa poi a Totti e a cosa è giusto aspettarsi da lui: "Totti è cresciuto fisicamente. Da lui mi aspetto un'altra grande gara. Ma non solo da lui, da tutti".
Gilardino non ha voluto parlare. Lippi lo preserva da pressioni. "In questa situazione non mi sembra un segnale di nervosismo. Gilardino è un ragazzo di grande serietà e credo che voglia stare un po' con se stesso per ritrovare la concentrazione. Vuole ritrovare la serenità". Giocherà? "Sì, potrebbe giocare perché è uno dei 22". Lippi pare bocciare al momento Esposito ("Non credo sia molto abituato a due gare così ravvicinate"), ma tiene soprattutto a spiegare il suo progetto a lungo termine. "L'obiettivo è riportare l'amore e l'entusiasmo dei tifosi verso la Nazionale. C'è gran voglia da parte di tutti. Una scivolata non pregiudica nulla anche perché domenica ho visto una buona Italia sul piano del gioco".
Poi una frecciata ironica al cardinal Angelini in merito all'accusa di azzurri «raccomandati»: "Il Cardinale evidentemente sa perfettamente come vanno le cose da queste parti. Si vede che il cardinale ha la conoscenza perfetta dell'ambiente lui sa, evidentemente, che convochiamo i giocatori dopo colloqui con procuratori e dirigenti vari. Però al momento i raccomandati sono finiti. Quindi quelli che garantiscono il maggior tornaconto al momento sono esauriti". Infine la piccata reazione alle accuse di essere blasfemo in panchina: "Io faccio il mio lavoro con grande entusiasmo perché è quello che amo fare. E lo faccio al di fuori delle negatività che vengono dall'esterno. Perché poi i cardinali se la prendono perché io ho detto di aver sparato due o tre bestemmie dopo il gol, senza conoscere la cultura tradizionale della Toscana. Si tratta solo di un modo di parlare nostro: è come dire bianco, verde, giallo o rosso".
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Certo che in Italia non si puo che parlare di minchiate, quando si tratta di calcio:rolleyes: