View Full Version : Cade da impalcatura e viene buttato per strada a morire
Copio da un'altro forum [anche il titolo + o -]:
Francesco Iacomino, 33 anni, è stato trovato in strada in fin di vita e con le caviglie spezzate ad Ercolano da due automobilisti
NAPOLI - E’ stato abbandonato ancora agonizzante sul ciglio di una strada, nel Napoletano, dopo essere precipitato da una impalcatura di un cantiere dove probabilmente lavorava in nero. Soccorso dai passanti è morto durante il trasporto in ospedale.
E’ questa la principale ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori del commissariato di Portici che indagano sul decesso di Francesco Iacomino, 33 anni, trovato in strada in fin di vita e con le caviglie spezzate ad Ercolano da due automobilisti.
L’uomo, che indossava una tuta da lavoro, era riverso sul selciato all’incrocio tra via Quattro Orologi e via Gabriele D’Annunzio quando intorno alle 7 e 30 due passanti lo hanno notato e soccorso. Iacomino è però arrivato all’ospedale Maresca già morto.
Il dirigente del commissariato di Portici Pasquale Errico ha presentato un rapporto alla Procura della Repubblica per omicidio colposo, omissione di soccorso, alterazione dei luoghi e violazione delle norme sull’infortunistica.
Iacomino era sposato, aveva un figlio, viveva ad Ercolano e veniva da una famiglia di operai, suo padre è un operaio saldatore in pensione. L’ipotesi che sia morto a causa di un incidente sul lavoro è confortata dalle dichiarazioni dei familiari che hanno riferito che Iacomino da dieci giorni si alzava molto presto per andare al lavoro ma che non sapevano esattamente dove si trovasse il cantiere. Inoltre le caviglie fratturate fanno ritenere che l’uomo possa essere caduto in piedi da un’altezza di almeno tre metri, elemento che spiegherebbe anche eventuali lesioni interne che avrebbero potuto causarne la morte.
In attesa dei risultati dell’autopsia disposta sul cadavere di Iacomino, la polizia sta cercando di individuare il cantiere dove si sarebbe verificata la disgrazia. Gli investigatori cercano di far luce anche su ciò che è avvenuto dopo l’incidente e cioè come Iacomino sia arrivato a quell’incrocio, chi lo abbia trasportato lì e poi se ne sia liberato, come si fa con un sacco di rifiuti, pensando forse che l’operaio fosse già morto.
D’altronde con le caviglie in quelle condizioni Iacomino avrebbe potuto solo strisciare per spostarsi da un posto all’altro. La polizia sta ascoltando parenti ed amici della vittima, e svolgendo accertamenti per fare chiarezza sulla vicenda.
5/10/2004
:(
c'è qualcosa che non quadra.
perchè liberarsi di un uomo ferito e scappare via se si ha la coscienza a posto?
per me, volontario o no, è stato omicidio.
ManyMusofaga
05-10-2004, 14:36
Originariamente inviato da eriol
c'è qualcosa che non quadra.
perchè liberarsi di un uomo ferito e scappare via se si ha la coscienza a posto?
per me, volontario o no, è stato omicidio.
Forse se ne sono liberati x' lavorava in nero....
Originariamente inviato da ManyMusofaga
Forse se ne sono liberati x' lavorava in nero....
...credo che a napoli e provincia il 50% della gente lavori in nero...
più che altro penso che la preoccupazione di essere sgamati a dare del lavoro nero a una persona sia inferiore rispetto a quella derivante da un' omissione di soccorso o tentato omicidio.....
Originariamente inviato da eriol
c'è qualcosa che non quadra.
perchè liberarsi di un uomo ferito e scappare via se si ha la coscienza a posto?
per me, volontario o no, è stato omicidio.
Perché se assumi un operaio in nero e questo si infortuna sul lavoro si rischiano multe salatissime e si va anche nel penale. Se a tutto questo aggiungiamo che è molto probabile che non fossero rispettate neanche le norme antinfortunistiche allora il cerchio si chiude.
E' stato sicuramente omicidio (e aggiungerei volontario), più una serie di altri capi di imputazione.
Spero che gli inquirenti trovino in fretta i responsabili. :mad:
Originariamente inviato da lucio68
Perché se assumi un operaio in nero e questo si infortuna sul lavoro si rischiano multe salatissime e si va anche nel penale. Se a tutto questo aggiungiamo che è molto probabile che non fossero rispettate neanche le norme antinfortunistiche allora il cerchio si chiude.
E' stato sicuramente omicidio (e aggiungerei volontario), più una serie di altri capi di imputazione.
Spero che gli inquirenti trovino in fretta i responsabili. :mad:
non ci avevo pensato alle multe.....
cmq rimango dell' opinione che ci sia qualcosa di più losco sotto e che quello sia un omicidio premeditato (o preintenzionale, come si dice?)
ziozetti
05-10-2004, 17:25
Stavo per scrivere :old:, e invece, purtroppo, era un'altra storia... (http://www.temporis.org/ni_manif_operaiomarocchino.htm)
ci sia qualcosa di più losco sotto e che quello sia un omicidio premeditato
L' ipotesi non sta in piedi.
Se "devi" far fuori qualcuno, lo devi fare in maniera che muoia subito o entro pochi minuti. Perche' se la vittima ti riconosce e fa a tempo a dare il tuo nome (o almeno l' identikit), ti verranno sicuramente a cercare. Ti verrà a cercare la polizia, ma anche la banda rivale, e i secondi ti ammazzano di sicuro...
Per me è vera la versione "ufficiale", era un operaio in nero,magari in qualche cantiere abusivo, ha subito un infortunio ecc ecc.
preintenzionale
Preterintenzionale :D
Significa che l' omicida aveva l' intenzione di fare del male alla vittima, ma non di ucciderla.
Es: ti rullo di botte, da mandarti all' ospedale, ma non da ucciderti.
Non da ucciderti se tu fossi una persona normalmente sana, ma tu soffri di cuore... e allora muori dell' infarto provocato dalle mie botte... in questo caso potrebbe essere omicidio preterintenzionale.
Nulla di personale, eh... era solo un esempio :D
IpseDixit
05-10-2004, 18:13
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_cronache_NOTIZIA_01.asp?IDCategoria=273&IDNotizia=121533
http://www.adnkronos.com/IGNDispacci/20041004/ADN20041004154039.htm
http://www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp?id=%7B07351F6A-E38F-4932-A025-06EFFA836F18%7D
ManyMusofaga
05-10-2004, 18:48
Originariamente inviato da lucio68
Perché se assumi un operaio in nero e questo si infortuna sul lavoro si rischiano multe salatissime e si va anche nel penale. Se a tutto questo aggiungiamo che è molto probabile che non fossero rispettate neanche le norme antinfortunistiche allora il cerchio si chiude.
Intendevo dire esattamente qs;)
Originariamente inviato da Quetzal
....cut....
boh....:D
grazie per l' info del "preterintenzionale" ;)
IpseDixit
06-10-2004, 21:48
Operaio muore folgorato
in fuga i compagni di lavoro
Un episodio analogo due giorni fa in un cantiere di Ercolano
Gli inquirenti individuano l'impresa responabile del cantiere
NAPOLI - Folgorato in un negozio, nel quale erano in corso lavori di ristrutturazione, e abbandonato dai compagni di lavoro, fuggiti. La polizia non ha potuto che constatarne il decesso. E' finita così, oggi a Napoli, per un operaio di 26 anni. Una vicenda che segue di soli due giorni un episodio analogo: ad Ercolano, nell'area vesuviana, un manovale di 33 anni, precipitato da un'impalcatura, è stato abbandonato agonizzante, a 400 metri dal cantiere nel quale stava lavorando. E i sindacati annunciano battaglia "contro lo stillicidio degli incidenti sul lavoro": per domani le organizzazioni degli edili aderenti a Cgil, Cisl e Uil hanno indetto uno sciopero in tutta la provincia di Napoli con un presidio davanti alla prefettura.
L'operaio morto questo pomeriggio si chiamava Nicola Tricarico e abitava nel quartiere periferico di Piscinola. L'identificazione è stata possibile soltanto in serata, perché il giovane non aveva documenti indosso, e all'arrivo degli agenti nel cantiere non c'era nessuno. Stava lavorando, insieme ad altri, alla ristrutturazione di un esercizio commerciale in via Brindisi, una delle strade a ridosso della stazione ferroviaria centrale.
Tricarico, secondo i primi elementi raccolti dalla polizia, sarebbe stato impiegato al nero: proprio la posizione irregolare sarebbe all'origine della fuga dei colleghi, nessuno dei quali è stato finora rintracciato. Irreperibile anche il geometra che aveva la responsabilità del cantiere.
L'operaio sarebbe stato investito da una forte scossa elettrica, ma le cause della morte potranno essere chiarite soltanto dall'autopsia. I lavori in fase di esecuzione erano al di sotto del livello stradale, in una fossa seminterrata, dove è stato rinvenuto il corpo, poi recuperato dai vigili del fuoco.
In quanto all'altro episodio, quello che ha visto come vittima Francesco Iacomino, l'operaio di 33 anni abbandonato dai colleghi dopo essere precipitato in un cantiere di Ercolano, proprio oggi gli investigatori hanno individuato l'impresa edile di Napoli che stava eseguendo i lavori ad Ercolano, nel sito ora posto sotto sequestro. I titolari della ditta, interrogati dalla polizia, avrebbero sostenuto che Iacomino non era un loro dipendente, che non lo conoscevano e che i lavori in quel cantiere erano già terminati una settimana fa.
Gli investigatori stanno accertando la veridicità di queste affermazioni e stanno cercando di individuare, tuttavia in un clima di assoluta omertà, chi abbia trasportato Iacomino all'incrocio tra via quattro Orologi e via Gabriele d'Annunzio, dove è stato abbandonato. Finora non sono spuntati testimoni né compagni di lavoro, nonostante l'appello lanciato dal padre della vittima a chiunque sappia qualcosa dell'incidente in cui ha perso la vita il figlio.
(6 ottobre 2004)
http://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/cronaca/operaio/abbanegozio/abbanegozio.html
RaouL_BennetH
07-10-2004, 00:13
Purtroppo non ci dovrebbero essere molti misteri, solo l'ennesima tragedia.
Vede giusto chi dice che:
Se qualcuno che lavora in nero si infortuna, sono cavoli davvero acidi per l'azienda, e non solo per le multe ma perchè si va nel penale.
Anche perchè in genere quando succedono questi incidenti, è perchè tutte le norme relative alla sicurezza non vengono rispettate, ed anche questa è un'aggravante.
Molto logico da parte dei presunti responsabili, cercare di far in modo di liberarsi di un cadavere che, in quanto in nero, in quanto in assenza di misure di sicurezza, in pratica li quel poveretto non avrebbe dovuto nemmeno esserci.
Ma la cosa peggiore come reato è ovviamente l'omissione di soccorso e il tentato occultamento di cadavere e sono aggravanti imho serissime.
jokervero
07-10-2004, 08:12
L'Italia è il primo paese in Europa per numero "morti bianche" ossia di morti sul lavoro con la media di 1 al giorno.
Questa è una VERGOGNA ma ovviamente il Governo non ne parla.
Originariamente inviato da eriol
...credo che a napoli e provincia il 50% della gente lavori in nero...
più che altro penso che la preoccupazione di essere sgamati a dare del lavoro nero a una persona sia inferiore rispetto a quella derivante da un' omissione di soccorso o tentato omicidio.....
Si ma se poi esce fuori che nel cantiere non venivano adottate misure di sicurezza ti fanno un culo grosso come un capanno.
Purtroppo certi episodi non sono assolutamente episodici, se mi passate il triste gioco di parole.
E' vero che gli incidenti sul lavoro, anche mortali, sono quotidiani (anche se non capisco cosa c'entri il governo in questo), perché troppo spesso, soprattutto in certi settori, il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro vengono viste come un inutile costo. Aggiungiamo a questo il fatto che in certe attività si ricorre spesso a lavoratori in nero, che accettano di buon grado perché hanno bisogno di lavorare e perché in questo modo vengono pagati di più, anche se così facendo rinunciano alle tutele previste dalla legge.
La mancanza di lavoro aiuta questi che io definisco delinquenti, che si approfittano delle necessità dei lavoratori senza curarsi minimamente di metterli in condizioni di lavorare in sicurezza.
Credo che nessuno si metterebbe a scalare una parete di roccia senza avere gli strumenti necessari, mentre sul lavoro capita di vederne di tutti i colori
jokervero
07-10-2004, 09:27
Originariamente inviato da lucio68
Purtroppo certi episodi non sono assolutamente episodici, se mi passate il triste gioco di parole.
E' vero che gli incidenti sul lavoro, anche mortali, sono quotidiani (anche se non capisco cosa c'entri il governo in questo), perché troppo spesso, soprattutto in certi settori, il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro vengono viste come un inutile costo. Aggiungiamo a questo il fatto che in certe attività si ricorre spesso a lavoratori in nero, che accettano di buon grado perché hanno bisogno di lavorare e perché in questo modo vengono pagati di più, anche se così facendo rinunciano alle tutele previste dalla legge.
La mancanza di lavoro aiuta questi che io definisco delinquenti, che si approfittano delle necessità dei lavoratori senza curarsi minimamente di metterli in condizioni di lavorare in sicurezza.
Credo che nessuno si metterebbe a scalare una parete di roccia senza avere gli strumenti necessari, mentre sul lavoro capita di vederne di tutti i colori
Chi è che deve controllare che le norme di sicurezza vengano attuate ? Il Governo mi sembra....se tutti fanno quello che vogliono per guadagnare e speculare il più possibile a spese della pelle dei lavoratori che spesso muoiono oppure subiscono infortuni gravi è evidente che c'è una carenza di controllo imputabile solamente al Governo.
La legge c'è ed è molto restrittiva ma è inutile se NESSUNO vigila che questa venga applicata. Devo andare forse io nei cantieri a controllare ?
Originariamente inviato da jokervero
Chi è che deve controllare che le norme di sicurezza vengano attuate ? Il Governo mi sembra....se tutti fanno quello che vogliono per guadagnare e speculare il più possibile a spese della pelle dei lavoratori che spesso muoiono oppure subiscono infortuni gravi è evidente che c'è una carenza di controllo imputabile solamente al Governo.
La legge c'è ed è molto restrittiva ma è inutile se NESSUNO vigila che questa venga applicata. Devo andare forse io nei cantieri a controllare ?
Gli organi di controllo esistono: ispettorato del lavoro e asl prima di tutto, poi le varie polizie. Il problema è che spesso questi enti non si muovono se non c'è una segnalazione, soprattutto da parte dei lavoratori. E' una forma generalizzata di indolenza da parte degli organi di controllo (ma non escluderei a priori neanche forme di corruzione) a far sì che non si verifichino certe storture.
Senza polemica :)
jokervero
07-10-2004, 10:41
Originariamente inviato da lucio68
Gli organi di controllo esistono: ispettorato del lavoro e asl prima di tutto, poi le varie polizie. Il problema è che spesso questi enti non si muovono se non c'è una segnalazione, soprattutto da parte dei lavoratori. E' una forma generalizzata di indolenza da parte degli organi di controllo (ma non escluderei a priori neanche forme di corruzione) a far sì che non si verifichino certe storture.
Senza polemica :)
Appunto....lo hai detto tu stesso in che modo c'entra il Governo. L'ispettorato del lavoro e le ASL sono coordinate dal governo. Se questo non fanno bene il loro lavoro di chi è la colpa ? Se c'è corruzione la colpa è forse dei lavoratori ? Vuoi forse dire che l'indolenza è un comportamento "accettabile" ?
Originariamente inviato da jokervero
Appunto....lo hai detto tu stesso in che modo c'entra il Governo. L'ispettorato del lavoro e le ASL sono coordinate dal governo. Se questo non fanno bene il loro lavoro di chi è la colpa ? Se c'è corruzione la colpa è forse dei lavoratori ? Vuoi forse dire che l'indolenza è un comportamento "accettabile" ?
Alt. Probabilmente ho frainteso il senso di quello che avevi scritto, non interpretando "governo" nel senso di potere esecutivo, perché in tal caso ha sicuramente ragione.
Se c'è corruzione non è colpa dei lavoratori, che spesso sono ricattati dai datori di lavoro (o così o trovo qualcun altro), però è anche vero che troppo spesso si accettanto certe condizioni senza fare o dire nulla. Se nessuno denuncia gli abusi poi non lamentiamoci se le cose non funzionano.
E' un sistema perverso, in cui si viene presi per la gola per necessità, ma credo che troppo spesso l'omertà la faccia da padrone.
jokervero
07-10-2004, 11:18
Originariamente inviato da lucio68
Alt. Probabilmente ho frainteso il senso di quello che avevi scritto, non interpretando "governo" nel senso di potere esecutivo, perché in tal caso ha sicuramente ragione.
Se c'è corruzione non è colpa dei lavoratori, che spesso sono ricattati dai datori di lavoro (o così o trovo qualcun altro), però è anche vero che troppo spesso si accettanto certe condizioni senza fare o dire nulla. Se nessuno denuncia gli abusi poi non lamentiamoci se le cose non funzionano.
E' un sistema perverso, in cui si viene presi per la gola per necessità, ma credo che troppo spesso l'omertà la faccia da padrone.
Lo Stato dovrebbe automuoversi per tutelare i diritti dei suoi cittadini senza aspettare che siano sempre i cittadini a chiedere. I meccanismi di tutela e difesa dei diritti dove sono ?
Ovvio che l'operaio napoletano pur di lavorare accetta qualsiasi condizione ma secondo me se siamo arrivati a questo è perchè non c'è stato nessuno che ha fermato e punito chi commetteva abusi.
jokervero
08-10-2004, 09:13
Originariamente inviato da Proteus
Parlare è molto facile ma agire un tantino meno. E' necessario tener a mente che moltissimi si guadagnano di che vivere tramite il lavoro nero e la mancata osservanza delle norme di sicurezza da parte delle aziende e che se le asl e compagnia intervenissero con le dovute severe maniere tutti questi "posti di lavoro" sparirebbero lasciando un numero enorme di persone senza alcuna possibilità di guadagnarsi da vivere.
Sarebbe una responsabilità ben più elevata dell'inerzia attuale, il male è assai più profondo e radicato di quanto moltissimi immaginino ed una legge, per quanto dura possa essere, non rappresenta un rimedio ed anzi, tanto più dura e rigida essa è tanto più verrà disapplicata per i motivi sopraesposti peggiorando la situazione invece di migliorarla come si sarebbe potuto ottenere agendo con gradualità e buonsenso. Forse era assai più opportuno partire con una legge meno rigida e severa per stringerne le maglie man mano invece di voler dimostrare di essere all'avanguardia sorpassando i paesi europei più avanzati ma senza ottenere alcun beneficio reale perchè manca la mentalità necessaria ed il contesto ambientale.
Ciao.
P.S. Gli italianoi hanno sempre avuto il vezzo di fare i "gradassi o i fenomeni" dimostrandosi, alla fin fine, sempre i soliti arruffoni incapaci.
Certo hai ragione perchè ormai si è creato un "meccanismo perverso".
Ricorda però che le cose ingiuste e sbagliate rimangono tali anche se ormai sono lo standard. In un paese evoluto e civile si interverebbe per migliorare perchè non sta scritto da NESSUNA parte che per lavorare si debba rischiare la vita o qualche infortunio grave e ricordo che secondo una legge delle Stato le categorie esposte a rischi lavorativi più elevati devono percepire un indennità e alcuni privilegi. Ovvio che se le leggi ci sono ma non vengono applicate....
Ti lascio con una domanda antica: cui prodest ?
In materia di sicurezza sul lavoro, il testo di riferimento è il famosissimo decreto legge 626. Nato come tentativo di creare un testo unico sulla materia, riprende e amplia concetti già introdotti nella legislazione negli anni precedenti, senza peraltro sostituirli completamente.
Il 626, in tema di responsabilità, parla di 4 figure necessarie in ogni azienda: datore di lavoro, RSPP, preposti e RLS.
Il datore di lavoro è responsabile per tutti i dipendenti, congiuntamente al Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione, con il quale deve stilare il documento di rischio, che riporta i rischi connessi all'attività lavorativa e i mezzi adottati per ridurre la rischiosità. Il preposto (che potrebbe essere il capocantiere o il capoufficio) è responsabile di far rispettare, congiuntamente al datore di lavoro e al RSPP, le norme di sicurezza, interne ed esterne: un lavoratore che non rispetti le norme di sicurezza può essere "multato" da parte del datore di lavoro o del preposto.
Infine, c'è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Questi non ha responsabilità dirette, ma ha invece il compito di raccogliere le segnalazioni dei lavoratori in merito a mancanze o inosservanze da parte dei responsabili e segnalarle loro. I responsabili hanno il dovere di intervenire per risolvere le questioni aperte, altrimenti il RLS può/deve rivolgersi all'ispettorato del lavoro e alle ASL.
Vi posso assicurare che una segnalazione da parte di un RLS di solito viene presa in seria considerazione e partono le ispezioni.
Fin qui tutto bene, però la cronaca ci dice invece di situazioni che vedono i lavoratori operare senza la benché minima tutela e protezione, perché la sicurezza è vista solo come un costo senza valore aggiunto da parte di imprenditori miopi. Il lavoro nero ovviamente non fa che immalignire questo che non esito a definire un cancro della nostra società.
I datori di lavoro mirano solo a risparmiare i soldi che dovrebbero investire per la sicurezza, con la connivenza degli rspp e utilizzando i preposti come calmieri quando ci sia del malcontento o come sicari quando cìè da ricattare qualche lavoratore che minaccia di rivolgersi alle autorità competenti. In questo clima diventa molto difficile per i lavoratori ottenere quello che spetterebbe loro di diritto, e non si può certo dire che RSU e sindacati facciano molto in questo senso.
Gli organi di controllo sono obiettivamente in difficoltà nel loro compito, spesso sottodimensionati per poter controllare tutto, altrettanto spesso disposti a chiudere tutti e due gli occhi in cambio di piccoli favori, salvo poi lanciare proclami quando ci scappa il morto.
La situazione non è certo facile ed è difficile uscire dal vortice, almeno finché i datori di lavoro potranno continuare a ricattare i lavoratori senza che nessuno faccia nulla.
jokervero
08-10-2004, 09:50
Originariamente inviato da lucio68
I datori di lavoro mirano solo a risparmiare i soldi che dovrebbero investire per la sicurezza, con la connivenza degli rspp e utilizzando i preposti come calmieri quando ci sia del malcontento o come sicari quando cìè da ricattare qualche lavoratore che minaccia di rivolgersi alle autorità competenti. In questo clima diventa molto difficile per i lavoratori ottenere quello che spetterebbe loro di diritto, e non si può certo dire che RSU e sindacati facciano molto in questo senso.
Gli organi di controllo sono obiettivamente in difficoltà nel loro compito, spesso sottodimensionati per poter controllare tutto, altrettanto spesso disposti a chiudere tutti e due gli occhi in cambio di piccoli favori, salvo poi lanciare proclami quando ci scappa il morto.
La situazione non è certo facile ed è difficile uscire dal vortice, almeno finché i datori di lavoro potranno continuare a ricattare i lavoratori senza che nessuno faccia nulla.
Quoto al 110%.....e aggiungo che come al solito si scarica la responsabilità sul poveretto che va in cantiere o in fabbrica a rischiare la pelle per mantenere la famiglia....
Originariamente inviato da jokervero
Quoto al 110%.....e aggiungo che come al solito si scarica la responsabilità sul poveretto che va in cantiere o in fabbrica a rischiare la pelle per mantenere la famiglia....
La colpa è sua: è rimasto schiacciato sotto a due tonnellate di calcinacci e non usava il caschetto protettivo :muro: :muro: :muro:
jokervero
08-10-2004, 10:59
Originariamente inviato da lucio68
La colpa è sua: è rimasto schiacciato sotto a due tonnellate di calcinacci e non usava il caschetto protettivo :muro: :muro: :muro:
Io lavoro in fabbrica....e so come funziona. Il datore di lavoro è OBBLIGATO far indossare i mezzi di sicurezza come a creare i presidi di sicurezza. Se non lo fa è penalmente perseguibile. In poche parole il datore di lavoro doveva impedire che lavorasse senza caschetto siccome non lo ha fatto e l'operaio per una negligenza nel controllo da parte del datore di lavoro è morto ora è penalmente perseguibile.
La Legge punisce sia il lavoratore che è OBBLIGATO a indossare gli strumenti di protezione ma punisce in maniera più grave il datore di lavoro che è OBBLIGATO a controllare che i suoi lavoratori indossino gli strumenti di sicurezza.
Non ne parliamo poi se come accade nel 99,9% dei casi del lavoro nero il datore di lavoro se ne infischia altamenti di fornire gli strumenti di lavoro e di creare i presidi di sicurezza per non spendere soldi.....
si...ma...
anche a me sta storia puzza e molto...
che senso avrebbe liberarsi di una persona ancora viva???
metti che lo abbandoni li e lui guarisce e spiffera tutto??
strano molto strano...
Originariamente inviato da zuper
si...ma...
anche a me sta storia puzza e molto...
che senso avrebbe liberarsi di una persona ancora viva???
metti che lo abbandoni li e lui guarisce e spiffera tutto??
strano molto strano...
Credo che prima di abbandonarlo si siano sincerati delle condizioni del poveraccio. Resta comunque un margine di dubbio che possa trattarsi di atto intenzionale, anche il ferimento, intendo.
Il tipo di lesioni che accusava, però, farebbe pensare a una caduta e quindi resto più propenso a pensare che si sia trattato di un incidente.
IpseDixit
09-10-2004, 16:10
Nell'azienda applicando alcune semplici regole quali:
Tenere macchinari a norma con le dovute sicurezze inserite
Utilizzo dei DPI previsti (occhiali, scarpe antifortunistiche, cuffie/tappi per le orecchie)
Formazione personale
Hanno ottenuto un livezzo di infortuni molto al di sotto della media delle aziende metalmeccaniche bolognesi, che a sua volta è una delle più basse in Italia.
Però non bastava, gli standard della multinazionale per cui lavoriamo sono più severi quindo sono andati oltre. Per ogni impianto è stato fatto un inventario di tutti gli infortuni e microinfortuni degli ultimi due anni per capire quali fossero le cause, s'è scoperto che osservare pochissi semplici riduce notevolmente il rischio di infortuni.
Ovviamente per ottenere risultati serve la volontà....
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