Hal2001
16-09-2004, 02:11
Si tratta dei presunti componenti di un'organizzazione accusata di associazione per delinquere finalizzata al furto aggravato di prodotti petroliferi a danno dell'Eni, ed evasione delle relative imposte sull' accise.
http://www.gds.it/immagini/petroliogen190803FN.JPG
Una truffa all'Eni è stata scoperta dai magistrati di Palermo che hanno ordinato stamani l'arresto di 10 persone a Palermo e Trapani. Si tratta dei presunti componenti di un'organizzazione accusata di associazione per delinquere finalizzata al furto aggravato di prodotti petroliferi a danno dell'Eni, ed evasione delle relative imposte sull' accise.
Tra gli arrestati vi sono dipendenti dell'Eni, autotrasportatori e imprenditori locali. L'organizzazione criminale avrebbe sottratto 13 milioni di litri di carburanti da un deposito Eni.
Secondo le stime della Guardia di Finanza, i quantitativi «fraudolentemente commercializzati dai componenti dell' organizzazione, tra il 1999 e il 2003, ammontano ad oltre tredici milioni di litri di prodotti petroliferi vari».
Le indagini sono state coordinate dai procuratori aggiunti Giuseppe Pignatone e Roberto Scarpinato e dal sostituto procuratore Gianfranco Scarfò.
Con le accuse che vanno dall' associazione per delinquere al furto aggravato ed alla evasione delle accise (la parte più consistente della imposizione fiscale globalmente gravante sui carburanti) e delle altre imposte, i militari del Nucleo Regionale di Polizia Tributaria delle Fiamme Gialle hanno eseguito le misure disposte dal gip del Tribunale di Palermo, Marcello Viola.
I destinatari dei provvedimenti sono: Andrea Virzì, 59 anni, di Palermo, amministratore di fatto della ditta di trasporti prodotti petroliferi «Zampardi Giovanna» di Palermo; Giuseppe Vaccaro, 38 anni, di Palermo, genero e stretto collaboratore di Andrea Virzì; Michelangelo Scavo, 58 anni, di Palermo, dipendente del deposito Eni; Francesco Lo Coco, 36 anni, di Monreale (Palermo), dipendente del deposito Eni; Salvatore Polizzi, 33 anni, di Altofonte (Palermo) dipendente della ditta «Zampardi Giovanna» di Palermo; Giovanni Danzica, 43 anni, di Belmonte Mezzagno (Palermo), dipendente del deposito Eni; Rosario Priolo, 49 anni, di Palermo, dipendente del deposito Eni; Gaspare Pecorella, 56 anni, di Castellammare del Golfo (Trapani), titolare della GP Service di Pecorella Gaspare & C.
s.a.s. di Castellammare del Golfo; Giuseppe Giuliano, 43 anni, di Palermo, titolare della Giuliano Carburanti s.r.l. di Palermo; Michele Pagano, 34 anni, di Villabate (Palermo), dipendente della ditta Zampardi Giovanna.
Per i primi quattro è stata disposta la custodia cautelare in carcere, ai successivi cinque sono stati concessi gli arresti domiciliari, mentre Michele Pagano è stato sottoposto alla misura dell' obbligo di dimora nel comune di residenza.
Altre otto persone, per lo più dipendenti dell' Eni Spa e della ditta Zampardi Giovanna di Palermo, sono indagate a vario titolo nell' inchiesta.
Secondo gli investigatori «l' organizzazione era composta da dipendenti del deposito Eni Spa del quartiere Brancaccio di Palermo e da vari soggetti operanti nel settore petrolifero delle province di Palermo, Trapani ed Agrigento. I primi avevano il compito di creare, attraverso complessi artifici contabili ed ingegnose manomissioni dei contatori preposti alla quantificazione del prodotto petrolifero, le illecite disponibilità di prodotto, che poi i secondi, impiegando propri mezzi e uomini di fiducia, immettevano sul mercato attraverso prescelti canali di commercializzazione». Le indagini hanno preso il via due anni fa.
Palermo 15/09/2004 h.11.19.58
http://www.gds.it/read_art.asp?id=48967
Questa è una truffa.. 13 milioni di litri :eek:
http://www.gds.it/immagini/petroliogen190803FN.JPG
Una truffa all'Eni è stata scoperta dai magistrati di Palermo che hanno ordinato stamani l'arresto di 10 persone a Palermo e Trapani. Si tratta dei presunti componenti di un'organizzazione accusata di associazione per delinquere finalizzata al furto aggravato di prodotti petroliferi a danno dell'Eni, ed evasione delle relative imposte sull' accise.
Tra gli arrestati vi sono dipendenti dell'Eni, autotrasportatori e imprenditori locali. L'organizzazione criminale avrebbe sottratto 13 milioni di litri di carburanti da un deposito Eni.
Secondo le stime della Guardia di Finanza, i quantitativi «fraudolentemente commercializzati dai componenti dell' organizzazione, tra il 1999 e il 2003, ammontano ad oltre tredici milioni di litri di prodotti petroliferi vari».
Le indagini sono state coordinate dai procuratori aggiunti Giuseppe Pignatone e Roberto Scarpinato e dal sostituto procuratore Gianfranco Scarfò.
Con le accuse che vanno dall' associazione per delinquere al furto aggravato ed alla evasione delle accise (la parte più consistente della imposizione fiscale globalmente gravante sui carburanti) e delle altre imposte, i militari del Nucleo Regionale di Polizia Tributaria delle Fiamme Gialle hanno eseguito le misure disposte dal gip del Tribunale di Palermo, Marcello Viola.
I destinatari dei provvedimenti sono: Andrea Virzì, 59 anni, di Palermo, amministratore di fatto della ditta di trasporti prodotti petroliferi «Zampardi Giovanna» di Palermo; Giuseppe Vaccaro, 38 anni, di Palermo, genero e stretto collaboratore di Andrea Virzì; Michelangelo Scavo, 58 anni, di Palermo, dipendente del deposito Eni; Francesco Lo Coco, 36 anni, di Monreale (Palermo), dipendente del deposito Eni; Salvatore Polizzi, 33 anni, di Altofonte (Palermo) dipendente della ditta «Zampardi Giovanna» di Palermo; Giovanni Danzica, 43 anni, di Belmonte Mezzagno (Palermo), dipendente del deposito Eni; Rosario Priolo, 49 anni, di Palermo, dipendente del deposito Eni; Gaspare Pecorella, 56 anni, di Castellammare del Golfo (Trapani), titolare della GP Service di Pecorella Gaspare & C.
s.a.s. di Castellammare del Golfo; Giuseppe Giuliano, 43 anni, di Palermo, titolare della Giuliano Carburanti s.r.l. di Palermo; Michele Pagano, 34 anni, di Villabate (Palermo), dipendente della ditta Zampardi Giovanna.
Per i primi quattro è stata disposta la custodia cautelare in carcere, ai successivi cinque sono stati concessi gli arresti domiciliari, mentre Michele Pagano è stato sottoposto alla misura dell' obbligo di dimora nel comune di residenza.
Altre otto persone, per lo più dipendenti dell' Eni Spa e della ditta Zampardi Giovanna di Palermo, sono indagate a vario titolo nell' inchiesta.
Secondo gli investigatori «l' organizzazione era composta da dipendenti del deposito Eni Spa del quartiere Brancaccio di Palermo e da vari soggetti operanti nel settore petrolifero delle province di Palermo, Trapani ed Agrigento. I primi avevano il compito di creare, attraverso complessi artifici contabili ed ingegnose manomissioni dei contatori preposti alla quantificazione del prodotto petrolifero, le illecite disponibilità di prodotto, che poi i secondi, impiegando propri mezzi e uomini di fiducia, immettevano sul mercato attraverso prescelti canali di commercializzazione». Le indagini hanno preso il via due anni fa.
Palermo 15/09/2004 h.11.19.58
http://www.gds.it/read_art.asp?id=48967
Questa è una truffa.. 13 milioni di litri :eek: