quickenzo9
15-09-2004, 08:03
CRONACHE
Bruno Di Giovanangelo, prima postino poi «compagno Mt»,
Nuove Br, un altro parla dopo la Banelli
Il brigatista svela particolari sulle rapine. Il pibblico ministero: è parzialmente collaborativo
FIRENZE - «Sì, sono pronto a rispondere a tutte le vostre domande...». Accompagnato dagli avvocati di fiducia, Neri Pinucci e Isabella Bartoli, il «compagno Mt», Bruno Di Giovannangelo - ex impiegato delle poste, membro dei Cobas e poi sindacalista della Cgil, subito espulso dopo l’arresto - ai magistrati toscani che gli stavano davanti e l’hanno convocato nell’aula bunker del vecchio carcere di Firenze, ieri mattina ha mostrato la piena volontà di collaborare.
LE AMMISSIONI - Da chiarire c’è tutto quello che Cinzia Banelli, la brigatista pentita, ha detto di lui e del suo ruolo di «collaudato fiancheggiatore» all’interno delle Nuove Brigate rosse. «E’ vero che con gli omicidi "Mt" non c’entra - lo ha incastrato la "compagna So" - ma era già attivato quando io entrai nell’organizzazione. Di Giovannangelo mi forniva l’elenco dei movimenti dei furgoni postali. Lo passavo alla Lioce...».
I pm Giuseppe Nicolosi, Francesco Fleury e Luigi Bocciolini, l’hanno interrogato per quattro ore di fila. E lui, arrestato il 31 ottobre dell’anno scorso e poi messo ai domiciliari grazie alle prime parziali ammissioni, ha risposto punto su punto. Delle rapine in via Torcicoda e Tozzetti ha raccontato tutto, «adeguandosi» alle confessioni della bierre pentita. «Facevo dei favori alla Banelli - ha detto - perché la conoscevo da tempo, sin dall’esperienza pisana di "Italia-Cuba". Sì, sapevo bene che lei era una brigatista operativa, ed ero anche pienamente consapevole che le mie notizie sugli uffici postali e le abitudini interne delle varie sedi sarebbero servite per fare delle rapine...». Una valanga di ammissioni, per il «compagno Mt». Ma anche qualche impuntatura che, dicono gli investigatori, dovrà essere affrontata negli interrogatori che verranno.
Insomma, dopo la compagna troppo borghese (quella con due tv al plasma) che canta....adesso è il turno di quest'altro.
Bruno Di Giovanangelo, prima postino poi «compagno Mt»,
Nuove Br, un altro parla dopo la Banelli
Il brigatista svela particolari sulle rapine. Il pibblico ministero: è parzialmente collaborativo
FIRENZE - «Sì, sono pronto a rispondere a tutte le vostre domande...». Accompagnato dagli avvocati di fiducia, Neri Pinucci e Isabella Bartoli, il «compagno Mt», Bruno Di Giovannangelo - ex impiegato delle poste, membro dei Cobas e poi sindacalista della Cgil, subito espulso dopo l’arresto - ai magistrati toscani che gli stavano davanti e l’hanno convocato nell’aula bunker del vecchio carcere di Firenze, ieri mattina ha mostrato la piena volontà di collaborare.
LE AMMISSIONI - Da chiarire c’è tutto quello che Cinzia Banelli, la brigatista pentita, ha detto di lui e del suo ruolo di «collaudato fiancheggiatore» all’interno delle Nuove Brigate rosse. «E’ vero che con gli omicidi "Mt" non c’entra - lo ha incastrato la "compagna So" - ma era già attivato quando io entrai nell’organizzazione. Di Giovannangelo mi forniva l’elenco dei movimenti dei furgoni postali. Lo passavo alla Lioce...».
I pm Giuseppe Nicolosi, Francesco Fleury e Luigi Bocciolini, l’hanno interrogato per quattro ore di fila. E lui, arrestato il 31 ottobre dell’anno scorso e poi messo ai domiciliari grazie alle prime parziali ammissioni, ha risposto punto su punto. Delle rapine in via Torcicoda e Tozzetti ha raccontato tutto, «adeguandosi» alle confessioni della bierre pentita. «Facevo dei favori alla Banelli - ha detto - perché la conoscevo da tempo, sin dall’esperienza pisana di "Italia-Cuba". Sì, sapevo bene che lei era una brigatista operativa, ed ero anche pienamente consapevole che le mie notizie sugli uffici postali e le abitudini interne delle varie sedi sarebbero servite per fare delle rapine...». Una valanga di ammissioni, per il «compagno Mt». Ma anche qualche impuntatura che, dicono gli investigatori, dovrà essere affrontata negli interrogatori che verranno.
Insomma, dopo la compagna troppo borghese (quella con due tv al plasma) che canta....adesso è il turno di quest'altro.