View Full Version : Essere o non essere...
Sinclair63
06-09-2004, 13:11
...questo è il problema... :muro:
http://digilander.libero.it/Einsam/amleto.jpg
Harvester
06-09-2004, 13:17
ma è il teschio a essere retto sulla mano...............non il contrario :asd:
Praetorian
06-09-2004, 14:24
Originariamente inviato da Bardiel
ti vedo un po' deperito.
lol
è un problema....
parlane a un tombino:O
motogpdesmo16
06-09-2004, 14:33
Originariamente inviato da Bardiel
ti vedo un po' deperito.
ti giuro che ho letto "ti vedo un po' pervertito"
mi è successo appena ho scrollato leggermente la foto.
mah....
Sinclair63
06-09-2004, 16:22
Originariamente inviato da gas77
è un problema....
parlane a un tombino:O
Ci ho provato ma non mi ha risposto...:muro:
Jaguar64bit
06-09-2004, 17:52
Originariamente inviato da Sinclair63
Ci ho provato ma non mi ha risposto...:muro:
Meglio che vai a postare nella sez schede madri va , li sei più utile. :D e sciogli più dilemmi :D
Sinclair63
07-09-2004, 08:04
Originariamente inviato da Jaguar64bit
Meglio che vai a postare nella sez schede madri va , li sei più utile. :D e sciogli più dilemmi :D
Forse hai ragione...vado...:sob:
Era solo una piccola crisi esistenziale...:boh: :muro: :gluglu:
Sinclair63
07-09-2004, 22:10
Originariamente inviato da motogpdesmo16
ti giuro che ho letto "ti vedo un po' pervertito"
mi è successo appena ho scrollato leggermente la foto.
mah....
:D
ATTO III, SCENA I
AMLETO : Essere o non essere; questo é il problema: se sia più nobile nell'animo sopportare i sassi e i dardi dell' oltraggiosa Fortuna, o prender l' armi contro un mare di guai e contrastandoli por fine ad essi. Morire - dormire - nulla più; e con un sonno dire che noi poniamo fine alla doglia del cuore e alle infinite miserie naturali che sono retaggio della carne! Questa é soluzione da accogliere ardentemente. Morire - dormire - sognare forse: ma qui é l' intoppo, quali sogni possano assalirci in quel sonno di morte quando ci siamo disfatti di questo tumulto della vita mortale, deve farci riflettere: é la remora questa che di tanto prolunga la vita ai nostri tormenti. Chi vorrebbe, se no, sopportar le frustate e gli insulti del tempo, le angherie del tiranno, il disprezzo dell' uomo borioso, le angosce dell’amore respinto, gli indugi della legge, la prepotenza dei grandi, i calci in faccia che il merito paziente riceve dai mediocri, quando di mano propria potrebbe saldare il suo conto con due dita di pugnale? Chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli imprecando e sudando sotto il peso di tutta una vita stracca, se non fosse il timore di qualche cosa, dopo la morte, la terra inesplorata donde mai non tornò alcun viaggiatore, a sgomentare la nostra volontà e a persuaderci di sopportare i nostri mali piuttosto che correre in cerca d' altri che non conosciamo? Così ci fa vigliacchi la coscienza; così l' incarnato naturale della determinazione si scolora al cospetto del pallido pensiero. E così imprese di grande importanza e rilievo sono distratte dal loro naturale corso: e dell' azione perdono anche il nome .
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