View Full Version : Energia: Italia sempre più dipendente dall'estero
Italia sempre più dipendente dall'estero
Scarsi gli investimenti sul fronte della ricerca e dello sviluppo. Novità positive per le fonti rinnovabili.
di Nicoletta Cottone
L’Italia è sempre più dipendente dall’estero per le fonti energetiche. Lo segnala un’analisi dell’Eurispes, che indica segnali positivi, invece, sul fronte delle fonti energetiche rinnovabili: il contributo al bilancio energetico nazionale è cresciuto del 25% fra il 1995 e il 2001, pur restando al di sotto delle potenzialità di crescita.
La dipendenza del Belpaese dall’estero resta, comunque, elevatissima. Importiamo il 99% del fabbisogno di carbone, poco meno del 50% di petrolio (la media della dipendenza mondiale è del 38 per cento). La dipendenza dell’Italia nel fabbisogno di gas naturale utilizzato per l’energia elettrica è salita dal 21% degli anni Novanta al 45% di oggi.
Secondo lo studio, ad aggravare le carenze delle politiche energetiche attuate per diminuire la dipendenza dall’estero si sommano i ritardi nell’estrazione di petrolio dai giacimenti della Basilicata.
Si investe poco in ricerca e sviluppo nel settore energetico (appena l’1% del Pil), con cifre molto inferiori a Paesi come Francia e Germania.
Il solare termico
E’ profonda, in Italia, la crisi del mercato solare termico, che si è invece sviluppato in altri Paesi europei, consentendo la produzione di energia termica a costo contenuto e a basso impatto ambientale. Un’energia applicata al riscaldamento di ambienti, piscine e strutture ricreative, acqua calda sanitaria, gestione acque, agricoltura, riscaldamento centralizzato e refrigerazione. Da una rilevazione dell’Unione europea del 2000 risulta che l’energia impiegata nel settore residenziale e terziario (per lo più edifici) rappresenta più del 4% del consumo finale di energia della Comunità.
Le motivazioni della crisi del solare termico sono, secondo l’Eurispes, da ricercarsi nell’incapacità di creare un mercato, nella scarsa competenza tecnica degli operatori, nell’alta percentuale di sistemi difettosi, nell’assenza di servizio post-vendita, nella mancanza di una concreta volontà politica di orientare le scelte in questa direzione.
Il mercato registra attualmente qualche segno di ripresa , anche se non sembra facile il raggiungimento dell’obiettivo fissato per l’Italia dal Libro bianco delle fonti rinnovabili (tre milioni di metri quadrati al 2010). Negli ultimi 5 anni il parco complessivo installato è pari a circa 360mila metri quadrati.
Lo sviluppo di nuove fonti energetiche
Il decentramento ha conferito a enti locali e province autonome un ruolo di primo piano nello sviluppo di fonti energetiche rinnovabili tramite i Pea (Piani energetici ambientali). Non mancano strumenti finanziari e incentivi per le fonti rinnovabili che vanno dai certificati verdi (obbligo per le imprese di produzione di energia di riservare una quota di produzione alle fonti rinnovabili) ai fondi regionali e strutturali europei, alle tariffe verdi, fino ad azioni di incentivazione come il project financing e l’introduzione della responsabilità sociale.
Belzebub
05-09-2004, 23:29
checchè ne dica una buona frangia di utenti, dobbiamo aumentare il ricorso alle rinnovabili!
cominciamo a fare l'acqua calda con l'energia solare (come fanno in grecia)
cominciamo a istallare pannelli fotovoltaici e turbine eoliche sul modello della germania o olanda
cominciamo a sfruttare le biomasse in modo concreto
cominciamo ad usare energia in modo razionale
potenziamo i trasporti pubblici
facciamo un bel repowering delle vecchie centrali a carbone
e cominciamo a pensare a come produrre un po idrogeno...
non esiste una soluzione magica, ma un insieme di interventi che messi assieme porteranno ad una minore "dipendenza" dall'estero
Sono tutti pagliativi, specchietti per allodole.
La soluzione E' e RESTA il nucleare.
io sono per la riapertura delle centrali nucleari.
Belzebub
05-09-2004, 23:51
Originariamente inviato da ENGINE
Sono tutti pagliativi, specchietti per allodole.
La soluzione E' e RESTA il nucleare.
io sono per la riapertura delle centrali nucleari.
palliativi una cippa, se in Italia il ricorso alle rinnovabili passasse dal 7% al 20% (e quindi le importazioni di energia dall'estero diminuirebbero) secondo te le la nostra economia non migliorerebbe?
il nucleare potrebbe essere riaperto, e su questo sono d'accordo, ma non può essere l'unico intervento...
dobbiamo andare verso una diversificazione delle fonti energetiche! smetterla di dipemdere da un unica soluzione (oggi il petrolio, domani il nucleare).
Per coloro che diranno che il nucleare o le rinnovabili sono antieconomiche, vorrei far notare che con l'attuale trend del prezzo degli idrocarburi, qualunque soluzione alternativa sarà economicamente competitiva a breve con l'importazione di gas natura o petrolio!
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 00:42
Ehi, ehi! :D
http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=742706
Cmq io sono pronta a riparlarne daccapo...:D
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 00:55
Originariamente inviato da Belzebub
dobbiamo andare verso una diversificazione delle fonti energetiche! smetterla di dipemdere da un unica soluzione (oggi il petrolio, domani il nucleare).
Non è tanto quello il problema...
Puoi dipendere anche da una sola fonte energetica, i guai nascono se il combustibile per le tue centrali te lo deve vendere qualcun altro, magari qualcuno di poco raccomandabile che domani potrebbe non avere più l'intenzione di vendertene.
L'uranio naturale è distribuito praticamente in maniera uniforme sulla crosta terrestre, non è come il petrolio che è localizzato solo dove ahimè ben sappiamo.
Con i reattori autofertilizzanti, poi, le riserve di uranio durerebbero migliaia di anni.
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 01:20
Visto che siamo, almeno per ora, nella sezione politica, vi offro una chicca da tecnico del settore...insomma uno di quei commenti che ci facciamo tra di noi a riguardo dei vari governi e del mondo...:D
Mi è venuto in mente parlando di reattori autofertilizzanti. Una decina di anni fa i reattori autofertilizzanti sono diventati all'improvviso pericolosissimi e assolutamente da chiudere. La Francia ha chiuso Superphénix e tutti gli altri Paesi dietro a dire basta con questa tecnologia che non offre sicurezze sufficienti.
Peccato che i reattori autofertilizzanti esistano dagli anni '50-'60...se ne accorgono adesso che sono pericolosi? Che combinazione...
Tra l'altro questi reattori non hanno mai avuto molto successo...sono una filiera profondamente diversa dalle altre, concettualmente molto promettente ma con una tecnologia e un'analisi di sicurezza differenti...risposte diverse a problemi diversi, ovviamente rispetto ai reattori termici "normali". Diciamo in estrema sintesi che è più semplice continuare con i reattori soliti...quindi nessuno ha mai avuto lo stimolo di specializzarsi in reattori autofertilizzanti.
Quindi...viene da chiedersi perché quella crociata e perché non prima. Il fatto che i verdi siano andati al governo in quegli anni può essere una spiegazione ma non soddisfacente...
Se però pensiamo che i reattori autofertilizzanti producono molto plutonio, forse ci può venire in mente perché si è cercato di levarli di mezzo proprio in un certo momento. I reattori veloci possono favorire non di poco la produzione di armi nucleari. E guarda caso Paesi come l'India si stavano armando...e si sarebbero armati molto più in fretta se avessero deciso di costruire qualche bel reattore veloce. Meglio allora far scomparire questa tecnologia, tanto più che noialtri Paesi industrializzati il plutonio ce l'abbiamo già...Phénix, in Francia, il fratello minore di Superphénix, si dice che servisse in realtà proprio a produrre plutonio...e se è così ormai dovrebbe averne prodotto quasi 2 tonnellate. Se nessuno più usa e costruisce reattori veloci, nessuno fabbricherà pezzi per fare reattori veloci...e non correremo il rischio che anche altri li costruiscano. Di certo in India non possono permettersi di costruire i reattori veloci da zero...
Insomma, questi sono commenti da "sezione politica" del dipartimento di energia nucleare...:sofico:
jumpermax
06-09-2004, 01:31
Domanda... ma del Plutonio ottenuto se non usato per le bombe che fine fa? Insomma è anche peggio delle scorie a naso...
Originariamente inviato da jumpermax
Domanda... ma del Plutonio ottenuto se non usato per le bombe che fine fa? Insomma è anche peggio delle scorie a naso...
ci fanno i proiettili
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 01:46
Se non lo usi per le bombe è una scoria...ma cmq si può bruciare come combustibile nucleare, ad esempio nel reattorino sottocritico di Rubbia, l'ADS chiamato energy amplifier...
Domandona..........
se ricoprissimo l'Italia intera con pannelli solari, si avete capito bene, se si costruirebbe un pannello solare grande quanto TUTTA l'italia isole comprese, questo mega impianto riuscirebbe a soddisfare il fabbisogno energetico ??
rispostona...........
riuscirebbe a coprire neanche il 30% della richiesta energetica.
CAPITO ??????
per non parlare dell'energia eolica....... in Italia e' una follia.
lo ripeto, il nucleare e' l'unica soluzione, insieme alle roccie calde
chiaramente.
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Ehi, ehi! :D
http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=742706
Cmq io sono pronta a riparlarne daccapo...:D
forse ho sbagliato sezione semmai spostalo
Belzebub
06-09-2004, 08:58
Originariamente inviato da ENGINE
Domandona..........
se ricoprissimo l'Italia intera con pannelli solari, si avete capito bene, se si costruirebbe un pannello solare grande quanto TUTTA l'italia isole comprese, questo mega impianto riuscirebbe a soddisfare il fabbisogno energetico ??
rispostona...........
riuscirebbe a coprire neanche il 30% della richiesta energetica.
CAPITO ??????
per non parlare dell'energia eolica....... in Italia e' una follia.
lo ripeto, il nucleare e' l'unica soluzione, insieme alle roccie calde
chiaramente.
quello che dici tu è ovvio ed incontestabile, ed infatti nessuno ha la pretesa di coprire in fabbisogno energetico italiano con il fotovoltaico. Ma aumentare il ricorso alle rinnovabili secondo te è completamente inutile?
Belzebub
06-09-2004, 09:11
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Non è tanto quello il problema...
Puoi dipendere anche da una sola fonte energetica, i guai nascono se il combustibile per le tue centrali te lo deve vendere qualcun altro, magari qualcuno di poco raccomandabile che domani potrebbe non avere più l'intenzione di vendertene.
L'uranio naturale è distribuito praticamente in maniera uniforme sulla crosta terrestre, non è come il petrolio che è localizzato solo dove ahimè ben sappiamo.
Con i reattori autofertilizzanti, poi, le riserve di uranio durerebbero migliaia di anni.
Il mio punto di vista è diverso...
sono finiti i tempi in cui si ragionava a camera stagna (idrocarburi O nucleare O rinnovabili),
e per favore non usciamo il solito discorso qualunquista "se ricopriamo tutta l'italia di pannelli solari non combiniamo nulla"
la tendenza del mercato energetico è ormai verso la decentralizzazione, il concetto di grosso produttore di energia che rifornisce in regime di quasi monopolio è ormai obsoleta e controproducente.
l'energy web è ciò che molti studiosi prevedono per i prossimi anni. Tanti piccoli produttori che, ricorrendo a fonti energetiche diverse, forniranno un ampia gamma di servizi in regime di libera concorrenza.
E stai certa che se io potessi scegliere se usare elettricità prodotta da rinnovabili o da carbonaccio sceglierei la prima, anche pagando un po di più...
In questo ambito, le rinnovabili, così come il nucleare ed il gas naturale possono avere un ruolo importante.
Flessibilità e decentralizzazione! queste sono le parole chiave!
gradirei avere un tuo parere su queste mie idee...
Sul nucleare in Italia, pur andando contro i miei interessi ;) , anche io sostengo che abbia senso riaprirlo ma non è così semplice ed immediato... bisogna:
1) ricostituire una generazione di ingegneri nucleari che è andata completamente persa negli anni (20 anni almeno)
2) vincere la riottosità della gente peace 'n' love (e fotti il prossimo)
Quale dei due problemi è il più grosso?
FastFreddy
06-09-2004, 09:49
Originariamente inviato da kaioh
ci fanno i proiettili
Le munizioni sono realizzate in uranio impoverito, che non è altro che uno scarto. Usare il plutonio sarebbe semplicemente folle economicamente.....
L'uranio impoverito non è pericoloso per le radiazioni emesse, ma bensì per la sua tossicità (esattamente come l'amianto).
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 15:13
Originariamente inviato da Korn
forse ho sbagliato sezione semmai spostalo
Come "spostalo"??? :mbe: :D
Originariamente inviato da Korn
forse ho sbagliato sezione semmai spostalo
:sofico:
MOVED!!
>bYeZ<
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 15:15
Originariamente inviato da FreeMan
:sofico:
MOVED!!
>bYeZ<
Ah vabbè...allora...:D :D :D
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Ah vabbè...allora...:D :D :D
http://images.vnunet.com/v6_image/ca/pics/superman.gif
:asd:
stop OT ;)
>bYeZ<
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 15:32
Originariamente inviato da Belzebub
Il mio punto di vista è diverso...
sono finiti i tempi in cui si ragionava a camera stagna (idrocarburi O nucleare O rinnovabili),
e per favore non usciamo il solito discorso qualunquista "se ricopriamo tutta l'italia di pannelli solari non combiniamo nulla"
la tendenza del mercato energetico è ormai verso la decentralizzazione, il concetto di grosso produttore di energia che rifornisce in regime di quasi monopolio è ormai obsoleta e controproducente.
l'energy web è ciò che molti studiosi prevedono per i prossimi anni. Tanti piccoli produttori che, ricorrendo a fonti energetiche diverse, forniranno un ampia gamma di servizi in regime di libera concorrenza.
E stai certa che se io potessi scegliere se usare elettricità prodotta da rinnovabili o da carbonaccio sceglierei la prima, anche pagando un po di più...
In questo ambito, le rinnovabili, così come il nucleare ed il gas naturale possono avere un ruolo importante.
Flessibilità e decentralizzazione! queste sono le parole chiave!
gradirei avere un tuo parere su queste mie idee...
Certamente sono idee molto ragionevoli. Energeticamente parlando, tra l'altro, le centrali nucleari, che non si spengono mai e si possono regolare poco, dovrebbero servire a coprire la quota di energia da produrre sempre e comunque, mentre occorrerebbero impianti più versatili (tipo gli idroelettrici) per soddisfare i picchi di potenza richiesti.
Diversificazione, però, non deve significare costruire gli impianti senza un progetto base comune a quelli dello stesso tipo, senza specializzarsi in una tecnologia...le nostre centrali nucleari ad esempio erano praticamente una per filiera.
Idem per le rinnovabili, vanno impiegate dove si può senza idealismi che non hanno ragione d'essere. E ovviamente occorre razionalizzare i consumi e promuovere il risparmio energetico.
Sul nucleare in Italia, pur andando contro i miei interessi ;) , anche io sostengo che abbia senso riaprirlo ma non è così semplice ed immediato... bisogna:
1) ricostituire una generazione di ingegneri nucleari che è andata completamente persa negli anni (20 anni almeno)
2) vincere la riottosità della gente peace 'n' love (e fotti il prossimo)
Quale dei due problemi è il più grosso?
Il problema (1) non sussiste: lavoriamo ancora e la ricerca è attiva in campo nucleare...solo, i nostri studi li applicano all'estero.
Il (2) è serio ma più che vincere la riottosità della gente occorrerebbe combattere la demagogia di chi la indottrina facendo disinformazione.
Belzebub
06-09-2004, 16:05
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Certamente sono idee molto ragionevoli. Energeticamente parlando, tra l'altro, le centrali nucleari, che non si spengono mai e si possono regolare poco, dovrebbero servire a coprire la quota di energia da produrre sempre e comunque, mentre occorrerebbero impianti più versatili (tipo gli idroelettrici) per soddisfare i picchi di potenza richiesti.
Diversificazione, però, non deve significare costruire gli impianti senza un progetto base comune a quelli dello stesso tipo, senza specializzarsi in una tecnologia...le nostre centrali nucleari ad esempio erano praticamente una per filiera.
Idem per le rinnovabili, vanno impiegate dove si può senza idealismi che non hanno ragione d'essere. E ovviamente occorre razionalizzare i consumi e promuovere il risparmio energetico.
Finalmente qualcuno che non mi prende per pazzo! hai colto perfettamente nel segno, quello che è certo è che bisogna cambiare regime energetico, non possiamo più dipendere dalle importazioni di idrocarburi
e dobbiamo farlo presto!
1) le teorie più accreditate (tra cui amo citare quella di hubert), sostengono che tra 15-40 anni si raggiungerà il picco di produzione massima di petrolio, e da quel momento sarà crisi energetica globale.
2) a giudicare dall'attuale trend del prezzo del greggio, presto moltissime tecnologie attualmente non competitive diventeranno improvvisamente fattibili
Per cambiare bisogna diversificare, senza cadere in isterirsmi del tipo: solo il nucleare ci può salvare, copriamo l'italia di turbine eoliche, usiamo il metano prodotto dalle mucche
ma l'insieme di tutti questi fattori (anche la cacca delle mucche si...) ci parerà il culo da spiacevoli sorprese
riguardo la generazione di ingegneri nucleari, non mi riferivo ad i ricercatori, ma proprio agli ingegneri ed ai tecnici che dovrebbero gestire gli impianti... c'è una intera generazione da ricostruire e secondo me ci vogliono almeno venti anni
Originariamente inviato da Belzebub
Finalmente qualcuno che non mi prende per pazzo! hai colto perfettamente nel segno, quello che è certo è che bisogna cambiare regime energetico, non possiamo più dipendere dalle importazioni di idrocarburi
e dobbiamo farlo presto!
1) le teorie più accreditate (tra cui amo citare quella di hubert), sostengono che tra 15-40 anni si raggiungerà il picco di produzione massima di petrolio, e da quel momento sarà crisi energetica globale.
2) a giudicare dall'attuale trend del prezzo del greggio, presto moltissime tecnologie attualmente non competitive diventeranno improvvisamente fattibili
Per cambiare bisogna diversificare, senza cadere in isterirsmi del tipo: solo il nucleare ci può salvare, copriamo l'italia di turbine eoliche, usiamo il metano prodotto dalle mucche
ma l'insieme di tutti questi fattori (anche la cacca delle mucche si...) ci parerà il culo da spiacevoli sorprese
riguardo la generazione di ingegneri nucleari, non mi riferivo ad i ricercatori, ma proprio agli ingegneri ed ai tecnici che dovrebbero gestire gli impianti... c'è una intera generazione da ricostruire e secondo me ci vogliono almeno venti anni
io per le stime avevo sentito date molto più vicine dei 15-40 anni...
Ci sono stime che interessano un range dal 2006 al 2020 circa.
Qua vi sarà la massima probabilità di raggiungimento del picco di produzione.
Originariamente inviato da FastFreddy
L'uranio impoverito non è pericoloso per le radiazioni emesse, ma bensì per la sua tossicità (esattamente come l'amianto).
Il plutonio, dal punto di vista chimico, e' uno degli elementi piu' tossici.
Ne basta un grammo per inquinare in maniera letale una superficie di circa 500mq e provoca molto rapidamente cancro ai polmoni :eek: Infatti e' proprio un materiale artificiale non esistendo piu' in natura (se non molto raramente in qualche giacimento di uranio).
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 16:36
Originariamente inviato da Belzebub
Finalmente qualcuno che non mi prende per pazzo! hai colto perfettamente nel segno, quello che è certo è che bisogna cambiare regime energetico, non possiamo più dipendere dalle importazioni di idrocarburi
e dobbiamo farlo presto!
1) le teorie più accreditate (tra cui amo citare quella di hubert), sostengono che tra 15-40 anni si raggiungerà il picco di produzione massima di petrolio, e da quel momento sarà crisi energetica globale.
2) a giudicare dall'attuale trend del prezzo del greggio, presto moltissime tecnologie attualmente non competitive diventeranno improvvisamente fattibili
Per cambiare bisogna diversificare, senza cadere in isterirsmi del tipo: solo il nucleare ci può salvare, copriamo l'italia di turbine eoliche, usiamo il metano prodotto dalle mucche
ma l'insieme di tutti questi fattori (anche la cacca delle mucche si...) ci parerà il culo da spiacevoli sorprese
riguardo la generazione di ingegneri nucleari, non mi riferivo ad i ricercatori, ma proprio agli ingegneri ed ai tecnici che dovrebbero gestire gli impianti... c'è una intera generazione da ricostruire e secondo me ci vogliono almeno venti anni
Ad ogni modo il punto fondamentale è staccarsi dalla dipendenza dal greggio. Se per fare questo bisognasse stare per 20 anni solo con nucleare e idroelettrico, sarebbe il male minore...certamente meglio di dipendere dalle bizze della politica estera.
Se poi ci sono zone dove si può evitare una centrale perché si può usare il geotermico, tanto meglio per tutti.
Si può fare molto su tanti fronti: uso razionale dell'energia, ammodernamento degli impianti termoelettrici già esistenti, teleriscaldamento e cogenerazione dove si può (energeticamente è aberrante usare elettricità per produrre calore!) e soprattutto tanta, tanta corretta informazione.
E magari qualche incentivo al risparmio energetico...tipo sottolineare che se attacchi la lavatrice di sera risparmi molto, mentre se usi la stufetta elettrica non è proprio l'ideale...;)
Belzebub
06-09-2004, 16:37
Originariamente inviato da thotgor
io per le stime avevo sentito date molto più vicine dei 15-40 anni...
Ci sono stime che interessano un range dal 2006 al 2020 circa.
Qua vi sarà la massima probabilità di raggiungimento del picco di produzione.
effendi ci sono varie teorie, ma in tutti i casi non si danno più di 30 - 40 anni di vita al petrolio.
Per chi volesse saperne di più...
http://www.hubbertpeak.com/
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 16:39
Originariamente inviato da Zontar
Il plutonio, dal punto di vista chimico, e' uno degli elementi piu' tossici.
Ne basta un grammo per inquinare in maniera letale una superficie di circa 500mq e provoca molto rapidamente cancro ai polmoni :eek: Infatti e' proprio un materiale artificiale non esistendo piu' in natura (se non molto raramente in qualche giacimento di uranio).
E' vero, il plutonio fa tanta paura perché si pensa a bombe e radiazioni, ma in realtà la sua pericolosità sta soprattutto nella sua tossicità!
Però detta così sembra che sia un materiale artificiale perché la Natura l'ha spontaneamente eliminato essendo tossico...magari! :D
Belzebub
06-09-2004, 16:40
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Ad ogni modo il punto fondamentale è staccarsi dalla dipendenza dal greggio. Se per fare questo bisognasse stare per 20 anni solo con nucleare e idroelettrico, sarebbe il male minore...certamente meglio di dipendere dalle bizze della politica estera.
Se poi ci sono zone dove si può evitare una centrale perché si può usare il geotermico, tanto meglio per tutti.
Si può fare molto su tanti fronti: uso razionale dell'energia, ammodernamento degli impianti termoelettrici già esistenti, teleriscaldamento e cogenerazione dove si può (energeticamente è aberrante usare elettricità per produrre calore!) e soprattutto tanta, tanta corretta informazione.
E magari qualche incentivo al risparmio energetico...tipo sottolineare che se attacchi la lavatrice di sera risparmi molto, mentre se usi la stufetta elettrica non è proprio l'ideale...;)
La cosa che mi inquieta è che l'argomento "olocausto energetico" non è mai trattato dai politici o dalla televisione (a meno che non sia tarda notte). Come se non esistesse il problema.... la cosa mi preoccupa moltissimo!
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Se però pensiamo che i reattori autofertilizzanti producono molto plutonio, forse ci può venire in mente perché si è cercato di levarli di mezzo proprio in un certo momento. I reattori veloci possono favorire non di poco la produzione di armi nucleari. E guarda caso Paesi come l'India si stavano armando...e si sarebbero armati molto più in fretta se avessero deciso di costruire qualche bel reattore veloce. Meglio allora far scomparire questa tecnologia, tanto più che noialtri Paesi industrializzati il plutonio ce l'abbiamo già...Phénix, in Francia, il fratello minore di Superphénix, si dice che servisse in realtà proprio a produrre plutonio...e se è così ormai dovrebbe averne prodotto quasi 2 tonnellate. Se nessuno più usa e costruisce reattori veloci, nessuno fabbricherà pezzi per fare reattori veloci...e non correremo il rischio che anche altri li costruiscano. Di certo in India non possono permettersi di costruire i reattori veloci da zero...
Quoto solo questo ma sono assolutamente d'accordo al 100% con tutto il messaggio. Infatti, ad esempio gli Stati Uniti si sono sempre opposti alla costruzione di un autofertilizzante nel loro suolo proprio per i motivi che tu hai indicato (e per dirlo loro... :eek: ).
Ma e' vero che l'Italia ha partecipato con UN TERZO dei fondi alla costruzione del Superphenix ? (l'ho letto da qualche parte ma mi sembrava una notizia un po' strana)
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Però detta così sembra che sia un materiale artificiale perché la Natura l'ha spontaneamente eliminato essendo tossico...magari! :D
In realta' io sapevo che era proprio cosi' :D ovvero che la vita sulla Terra ha iniziato a svilupparsi solo quando il Plutonio (e ce n'era parecchio) e altri materiali tossici come lui sono decaduti.
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 17:14
Originariamente inviato da Zontar
In realta' io sapevo che era proprio cosi' :D ovvero che la vita sulla Terra ha iniziato a svilupparsi solo quando il Plutonio (e ce n'era parecchio) e altri materiali tossici come lui sono decaduti.
Sì, credo anche io che sia vero, ma non credo in una Madre Natura benevola che ci abbia tolto di torno gli elementi cattivi per farci stare bene! :D E poi magari, se il plutonio fosse stato un elemento stabile, magari si sarebbero sviluppate forme di vita diverse per cui lui non sarebbe stato tossico...:mbe:
...I Rettiliani!!!! :eek: :eekk: :p :eheh:
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 17:20
Originariamente inviato da Zontar
Ma e' vero che l'Italia ha partecipato con UN TERZO dei fondi alla costruzione del Superphenix ? (l'ho letto da qualche parte ma mi sembrava una notizia un po' strana)
Eccome se è vero...anzi fu un pezzo di bravura...senza l'Ansaldo e la nostra partecipazione la centrale non sarebbe stata costruita! Ai tempi eravamo tra i Paesi più all'avanguardia nel nucleare...:nono:
...A quanto pare adesso vogliono rifilarci anche 1/3 delle scorie del Superphénix, però...:ops:
:muro: :p
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
...A quanto pare adesso vogliono rifilarci anche 1/3 delle scorie del Superphénix, però...:ops:
:muro: :p
gentili :asd:
Ansaldo? ma scusa, l'ansaldo non costruiva navi fino alla seconda guera mondiale? :what:
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 21:44
Originariamente inviato da thotgor
gentili :asd:
Ansaldo? ma scusa, l'ansaldo non costruiva navi fino alla seconda guera mondiale? :what:
Ansaldo Energia...sezione Nucleare...fino agli anni '70 eravamo all'avanguardia, pensate, siamo stati il terzo Paese ad adottare il nucleare! :)
Originariamente inviato da Belzebub
checchè ne dica una buona frangia di utenti, dobbiamo aumentare il ricorso alle rinnovabili!
cominciamo a fare l'acqua calda con l'energia solare (come fanno in grecia)
cominciamo a istallare pannelli fotovoltaici e turbine eoliche sul modello della germania o olanda
cominciamo a sfruttare le biomasse in modo concreto
cominciamo ad usare energia in modo razionale
potenziamo i trasporti pubblici
facciamo un bel repowering delle vecchie centrali a carbone
e cominciamo a pensare a come produrre un po idrogeno...
non esiste una soluzione magica, ma un insieme di interventi che messi assieme porteranno ad una minore "dipendenza" dall'estero
Un conto è il risparmio energetico, un conto è laproduzione..
Mi sembra (anche da altri post) che tu "sogni" una specie di "rivoluzione" che nei fatti è impossibile...
A quel che dici ci sono limitazioni enormi che non mi pare che tu prenda in considerazione.
P.S.
Aspettiamo tutti le risposte all'altro 3D sull'automotive...
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
E magari qualche incentivo al risparmio energetico...tipo sottolineare che se attacchi la lavatrice di sera risparmi molto,
Magari sarebbe più corretto dire che verrebbe sfruttata meglio la disponibilità di corrente elettrica durante la giornata.
il risparmio lo hanno solo i gestori per i quali costa meno nottetempo (la famosa causa del blackout: venderci energia elettrica estera di notte che costa meno di quella italiana) mentre per noi il costo è sempre identico. (come ben specificato sull'ultima bolletta ENEL)
Va bene appellarsi alla coscienza civica ma un minimo di incentivo (come in molti paesi europei) non sarebbe sgradito.
:mad:
ChristinaAemiliana
11-09-2004, 13:31
Originariamente inviato da Alien
Magari sarebbe più corretto dire che verrebbe sfruttata meglio la disponibilità di corrente elettrica durante la giornata.
il risparmio lo hanno solo i gestori per i quali costa meno nottetempo (la famosa causa del blackout: venderci energia elettrica estera di notte che costa meno di quella italiana) mentre per noi il costo è sempre identico. (come ben specificato sull'ultima bolletta ENEL)
Va bene appellarsi alla coscienza civica ma un minimo di incentivo (come in molti paesi europei) non sarebbe sgradito.
:mad:
Mi pare che l'Enel abbia già una tariffa bi-oraria.
Cmq se tutti usassero più razionalmente l'energia, alla fine i gestori la venderebbero a meno perché la pagherebbero meno.
Certo, più incentivi ci sono e meglio è, la gente non si muove finché non si tocca il portafoglio. E' come la raccolta differenziata, finché non ci sarà una qualche convenienza a farla (o viceversa una multa per chi non la fa), pochissimi la faranno. ;)
Belzebub
11-09-2004, 14:26
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Mi pare che l'Enel abbia già una tariffa bi-oraria.
Cmq se tutti usassero più razionalmente l'energia, alla fine i gestori la venderebbero a meno perché la pagherebbero meno.
Certo, più incentivi ci sono e meglio è, la gente non si muove finché non si tocca il portafoglio. E' come la raccolta differenziata, finché non ci sarà una qualche convenienza a farla (o viceversa una multa per chi non la fa), pochissimi la faranno. ;)
concordo pienamente, se ci fossero degli incentivi per acquistare pannelli solari per fare acqua calda (anzichè usare lo scaldabagno elettrico, usanza ancora diffusa nel meridione), sarebbe una gran cosa, ad esempio.
Sarebbe anche buono mettere degli incentivi (e delle stazioni di rifornimento) per le auto a metano.
E del trasporto pubblico che dire poi?
l'iniziativa 10000 tetti fotovoltaici che fine ha fatto?
Cmq la cosa più importante è la cultura del risparmio energetico, carente in Italia. Quanti uffici pubblici ad esempio dove nessuno si preoccupa di spegnere la luce di notte? e quanta acqua sprecata nelle fatiscenti condotti degli acquedotti italiani? quanta acqua spreca l'italiano medio per lavarsi i denti? Avete idea di come siano dimensionati gli impianti di condizionamento delle grandi strutture tipo supermercati, uffici pubblici etc?
Cmq c'è di peggio... lo sapevate che un americano medio consuma 10 volte più energia rispetto ad un europeo medio?
.... alle volte penso che per noi arrivare a casa, accendere la luce ed aprire il frigo sembra quasi un diritto piuttosto che un privilegio!
ChristinaAemiliana
11-09-2004, 15:41
Originariamente inviato da Belzebub
Cmq c'è di peggio... lo sapevate che un americano medio consuma 10 volte più energia rispetto ad un europeo medio?
.... alle volte penso che per noi arrivare a casa, accendere la luce ed aprire il frigo sembra quasi un diritto piuttosto che un privilegio!
Sono dei gran spreconi, è vero, ma 10 volte di più mi sembra un po' tantino...gli ultimi dati che avevo guardato parlavano del doppio-triplo, che cmq è già troppo.
Noi italiani a tale proposito siamo abbastanza attenti, checché ne dicano Beppe Grillo e i suoi amici...come consumo pro capite siamo al di sotto della media europea...o almeno lo eravamo fino a un paio d'anni fa. Non credo cmq che la situazione sia molto diversa ora, malgrado il caos creato dai condizionatori l'estate scorsa...:p
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