View Full Version : Consigli su come far ritornare in me la voglia di studiare
nascimentos
03-09-2004, 11:25
Chi ce ne ha me li dia: li leggerò molto volentieri :O
Fenomeno85
03-09-2004, 13:19
Che cosa stai studiando?? :wtf:
~§~ Sempre E Solo Lei ~§~
nascimentos
03-09-2004, 14:07
Originariamente inviato da Fenomeno85
Che cosa stai studiando?? :wtf:
~§~ Sempre E Solo Lei ~§~
economia e statistica
cmq nn vedo come possa interessare :D
Antonio Capuano
03-09-2004, 14:43
anch'io dovrei stud economia & meccanica , ma chi ha voglia....da quando sono tornato dalle vacanze non ho ancora fatto "nada".....ed il 20 & 21 ho gli esami.....che fare????:muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:
basta mettersi sui libri e starci
facendo ciao ciao con la manina alla vita sociale, figa compresa
semplice no? :)
Antonio Capuano
03-09-2004, 15:12
Mi sa che non hai tutti i torti....
trovati un lavoro da schifo, malpagato che ti faccia girare i coglioni a vortice 24h al giorno....vedi come ti torna la voglia di psaccarti la schiena a studiare! :D
Antonio Capuano
03-09-2004, 15:46
... a dirla così ti vien voglia di suicidarti,non di studiare....:doh:
nascimentos
03-09-2004, 15:51
Originariamente inviato da nEA
trovati un lavoro da schifo, malpagato che ti faccia girare i coglioni a vortice 24h al giorno....vedi come ti torna la voglia di psaccarti la schiena a studiare! :D
faccio il cameriere da 10 anni
12 ore al giorno (ma nn tutti i giorni)
quando arrivo a casa a malapena riesco ad infilare la kiave x aprire la porta
il giorno successivo, se nn lavoro, provo a studiare ma la stankezza sopraggiunta a seguito del lavoro del giorno precedenbte mi frena
il giorno successivo ancora, sempre se nn lavoro, provo di nuovo a studiare ma stavolta è la voglia ke nn c'è (anke se sussiste in me ancora qualke residuo di stankezza accumulata nei giorni precedenti durante i quali ho lavorato)
in coclusione, direi ke x me vale il contrario di quanto affermi
a conferma di ciò, posso dire ke nei periodi in cui ho lavorato poco sono "riuscito" in ottime performance in ambito scolastico
appunto..il discorso era : prova a lavorare e vedi che molto probabilmente preferisci mollare lavoro e tornare a studiare.
non vale sempre come discorso...ma per molti ha funzionato così..
nascimentos
03-09-2004, 16:07
Originariamente inviato da nEA
appunto..il discorso era : prova a lavorare e vedi che molto probabilmente preferisci mollare lavoro e tornare a studiare.
non vale sempre come discorso...ma per molti ha funzionato così..
sarà...sta di fatto cmq ke devo, mio malgrado, conciliare le due cose :(
Antonio Capuano
03-09-2004, 16:09
Originariamente inviato da nEA
appunto..il discorso era : prova a lavorare e vedi che molto probabilmente preferisci mollare lavoro e tornare a studiare.
non vale sempre come discorso...ma per molti ha funzionato così..
Guarda che il discorso è riferito a qst periodo in cui ritornare ai propri impegni è sempre duro....lavoro o studio che sia.....
....è ovvio che nella maggior parte dei casi vale la tua affermazione....:ahahah:
se ti puo consolare io la voglia di studiare nn l'ho mai avuta
nascimentos
03-09-2004, 17:18
Originariamente inviato da Vin81
se ti puo consolare io la voglia di studiare nn l'ho mai avuta
spiacente ma nn mi hai consolato :D
GiulioCesare
03-09-2004, 18:18
Anche lavoro come nascimentos, faccio il barista da quando avevo 15 anni, ora ne ho 26, quindi ero un adolescente quando ho lasciato gli studi per andare a lavorare, i primi 3 anni non sono stati poi così orribili, per un minorenne guadagnare un milione e mezzo di lire è tanto, perciò mi godevo la vita senza rinunciare a nulla, ma lentamente il mio lavoro mi cominciava a distruggere senza accorgermene, forse nascimentos che fa il cameriere sa di cosa parlo, ovvero alzarsi alle 5 del mattino, lavorare nei giorni di festa, compresi capodanno, natale e ferragosto, avere a che fare con gente che ti ordina, un caffè freddo macchiato caldo con latte scremato, nella tazza tiepida con cacao panna e dietor, immaginate cosa sia avere a che fare con una decina di clienti del genere ogni giorno, per non parlare poi dei tossicodipendenti, dei malavitosi, degli ubriaconi, di quello che ti vende l'accendino, di quello che ti vende i cd, di quello che ti vende le mutande, se stai a dare retta a tutti, alla fine la giornata di lavoro, l'hai spesa per fare offerte e tutte queste persone. Un bel giorno all'età di 23 anni, mi si accende la luce dello studio e nonostante il lavoro, decido di inscrivermi alle scuole serali, per prendere il diploma di perito informatico, mi ricordo ancora quando comunicai ai miei genitori la mia volontà di ritornare sui banchi, loro mi dissero cosa avevo bevuto quel giorno e ovviamente si fecero una bella risata, perchè credettero che stavo scherzando, invece era tutto vero ed ora mi ritrovo a 26 a fare il quinto superiore, tra lo stupore dei miei genitori e anche mio a vedere soprattutto la pagella, dove primeggiano 7 e 8 a differenza di prima in cui per arrivare al 6 dovevo sommare i voti di tre materie. Morale della favola, è che invito a tutti soprattutto ai ragazzi più giovani di me, di capire l'importanza assoluta dello studio, non solo nel pezzo di carta e del possibile lavoro che può dare, ma anche nella cultura e apertura mentale che fornisce, so che tanti si staranno annoiando a sentirmi dire tutti questi discorsi da padre fraterno, anche io mi annoiavo a sentirli quando ero adoloscente, ma ho provato sulla mia pelle quanto sia penalizzante non aver studiato e se potessi tornare all'età di 15 anni, studierei come non mai, ma purtroppo so che non è possibile, so bene che cambiare tipo di lavoro a 26 anni è difficile per non dire impossibile al giorno d'oggi, ma almeno un tentativo voglio farlo. Ora saluto tutti e mi scuso se mi sono troppo dilungato, spero di aver fatto venire voglia a qualcuno di studiare :cool:
Fenomeno85
03-09-2004, 18:43
Originariamente inviato da GiulioCesare
Anche lavoro come nascimentos, faccio il barista da quando avevo 15 anni, ora ne ho 26, quindi ero un adolescente quando ho lasciato gli studi per andare a lavorare, i primi 3 anni non sono stati poi così orribili, per un minorenne guadagnare un milione e mezzo di lire è tanto, perciò mi godevo la vita senza rinunciare a nulla, ma lentamente il mio lavoro mi cominciava a distruggere senza accorgermene, forse nascimentos che fa il cameriere sa di cosa parlo, ovvero alzarsi alle 5 del mattino, lavorare nei giorni di festa, compresi capodanno, natale e ferragosto, avere a che fare con gente che ti ordina, un caffè freddo macchiato caldo con latte scremato, nella tazza tiepida con cacao panna e dietor, immaginate cosa sia avere a che fare con una decina di clienti del genere ogni giorno, per non parlare poi dei tossicodipendenti, dei malavitosi, degli ubriaconi, di quello che ti vende l'accendino, di quello che ti vende i cd, di quello che ti vende le mutande, se stai a dare retta a tutti, alla fine la giornata di lavoro, l'hai spesa per fare offerte e tutte queste persone. Un bel giorno all'età di 23 anni, mi si accende la luce dello studio e nonostante il lavoro, decido di inscrivermi alle scuole serali, per prendere il diploma di perito informatico, mi ricordo ancora quando comunicai ai miei genitori la mia volontà di ritornare sui banchi, loro mi dissero cosa avevo bevuto quel giorno e ovviamente si fecero una bella risata, perchè credettero che stavo scherzando, invece era tutto vero ed ora mi ritrovo a 26 a fare il quinto superiore, tra lo stupore dei miei genitori e anche mio a vedere soprattutto la pagella, dove primeggiano 7 e 8 a differenza di prima in cui per arrivare al 6 dovevo sommare i voti di tre materie. Morale della favola, è che invito a tutti soprattutto ai ragazzi più giovani di me, di capire l'importanza assoluta dello studio, non solo nel pezzo di carta e del possibile lavoro che può dare, ma anche nella cultura e apertura mentale che fornisce, so che tanti si staranno annoiando a sentirmi dire tutti questi discorsi da padre fraterno, anche io mi annoiavo a sentirli quando ero adoloscente, ma ho provato sulla mia pelle quanto sia penalizzante non aver studiato e se potessi tornare all'età di 15 anni, studierei come non mai, ma purtroppo so che non è possibile, so bene che cambiare tipo di lavoro a 26 anni è difficile per non dire impossibile al giorno d'oggi, ma almeno un tentativo voglio farlo. Ora saluto tutti e mi scuso se mi sono troppo dilungato, spero di aver fatto venire voglia a qualcuno di studiare :cool:
cmq puoi frequentare le scuole serali ;) mai darsi per vinti in questo mondo ;)
~§~ Sempre E Solo Lei ~§~
Antonio Capuano
03-09-2004, 20:01
Originariamente inviato da GiulioCesare
Anche lavoro come nascimentos, faccio il barista da quando avevo 15 anni, ora ne ho 26, quindi ero un adolescente quando ho lasciato gli studi per andare a lavorare, i primi 3 anni non sono stati poi così orribili, per un minorenne guadagnare un milione e mezzo di lire è tanto, perciò mi godevo la vita senza rinunciare a nulla, ma lentamente il mio lavoro mi cominciava a distruggere senza accorgermene, forse nascimentos che fa il cameriere sa di cosa parlo, ovvero alzarsi alle 5 del mattino, lavorare nei giorni di festa, compresi capodanno, natale e ferragosto, avere a che fare con gente che ti ordina, un caffè freddo macchiato caldo con latte scremato, nella tazza tiepida con cacao panna e dietor, immaginate cosa sia avere a che fare con una decina di clienti del genere ogni giorno, per non parlare poi dei tossicodipendenti, dei malavitosi, degli ubriaconi, di quello che ti vende l'accendino, di quello che ti vende i cd, di quello che ti vende le mutande, se stai a dare retta a tutti, alla fine la giornata di lavoro, l'hai spesa per fare offerte e tutte queste persone. Un bel giorno all'età di 23 anni, mi si accende la luce dello studio e nonostante il lavoro, decido di inscrivermi alle scuole serali, per prendere il diploma di perito informatico, mi ricordo ancora quando comunicai ai miei genitori la mia volontà di ritornare sui banchi, loro mi dissero cosa avevo bevuto quel giorno e ovviamente si fecero una bella risata, perchè credettero che stavo scherzando, invece era tutto vero ed ora mi ritrovo a 26 a fare il quinto superiore, tra lo stupore dei miei genitori e anche mio a vedere soprattutto la pagella, dove primeggiano 7 e 8 a differenza di prima in cui per arrivare al 6 dovevo sommare i voti di tre materie. Morale della favola, è che invito a tutti soprattutto ai ragazzi più giovani di me, di capire l'importanza assoluta dello studio, non solo nel pezzo di carta e del possibile lavoro che può dare, ma anche nella cultura e apertura mentale che fornisce, so che tanti si staranno annoiando a sentirmi dire tutti questi discorsi da padre fraterno, anche io mi annoiavo a sentirli quando ero adoloscente, ma ho provato sulla mia pelle quanto sia penalizzante non aver studiato e se potessi tornare all'età di 15 anni, studierei come non mai, ma purtroppo so che non è possibile, so bene che cambiare tipo di lavoro a 26 anni è difficile per non dire impossibile al giorno d'oggi, ma almeno un tentativo voglio farlo. Ora saluto tutti e mi scuso se mi sono troppo dilungato, spero di aver fatto venire voglia a qualcuno di studiare :cool:
Yhea!!!! Da domani studierò di brutto....Bella "giuliocesare"
Espinado
03-09-2004, 20:09
Originariamente inviato da GiulioCesare
Anche lavoro come nascimentos, faccio il barista da quando avevo 15 anni, ora ne ho 26, quindi ero un adolescente quando ho lasciato gli studi per andare a lavorare, i primi 3 anni non sono stati poi così orribili, per un minorenne guadagnare un milione e mezzo di lire è tanto, perciò mi godevo la vita senza rinunciare a nulla, ma lentamente il mio lavoro mi cominciava a distruggere senza accorgermene, forse nascimentos che fa il cameriere sa di cosa parlo, ovvero alzarsi alle 5 del mattino, lavorare nei giorni di festa, compresi capodanno, natale e ferragosto, avere a che fare con gente che ti ordina, un caffè freddo macchiato caldo con latte scremato, nella tazza tiepida con cacao panna e dietor, immaginate cosa sia avere a che fare con una decina di clienti del genere ogni giorno, per non parlare poi dei tossicodipendenti, dei malavitosi, degli ubriaconi, di quello che ti vende l'accendino, di quello che ti vende i cd, di quello che ti vende le mutande, se stai a dare retta a tutti, alla fine la giornata di lavoro, l'hai spesa per fare offerte e tutte queste persone. Un bel giorno all'età di 23 anni, mi si accende la luce dello studio e nonostante il lavoro, decido di inscrivermi alle scuole serali, per prendere il diploma di perito informatico, mi ricordo ancora quando comunicai ai miei genitori la mia volontà di ritornare sui banchi, loro mi dissero cosa avevo bevuto quel giorno e ovviamente si fecero una bella risata, perchè credettero che stavo scherzando, invece era tutto vero ed ora mi ritrovo a 26 a fare il quinto superiore, tra lo stupore dei miei genitori e anche mio a vedere soprattutto la pagella, dove primeggiano 7 e 8 a differenza di prima in cui per arrivare al 6 dovevo sommare i voti di tre materie. Morale della favola, è che invito a tutti soprattutto ai ragazzi più giovani di me, di capire l'importanza assoluta dello studio, non solo nel pezzo di carta e del possibile lavoro che può dare, ma anche nella cultura e apertura mentale che fornisce, so che tanti si staranno annoiando a sentirmi dire tutti questi discorsi da padre fraterno, anche io mi annoiavo a sentirli quando ero adoloscente, ma ho provato sulla mia pelle quanto sia penalizzante non aver studiato e se potessi tornare all'età di 15 anni, studierei come non mai, ma purtroppo so che non è possibile, so bene che cambiare tipo di lavoro a 26 anni è difficile per non dire impossibile al giorno d'oggi, ma almeno un tentativo voglio farlo. Ora saluto tutti e mi scuso se mi sono troppo dilungato, spero di aver fatto venire voglia a qualcuno di studiare :cool:
chapeau. e buona fortuna :)
Truffato
04-09-2004, 12:41
Bella Giulio Cesare!
Anch'io di andare a scuola non ne volevo sentir parlare però alla fine ce l'ho fatta a finirla. E adesso mi sono pentito di non aver studiato di + come mi dicevano i prof (ma perchè non fai di + ... tu che puoi??)
Cmq la scuola è importante, lo studio è fondamentale ..
Per il nostro amico che non ha più voglia di studiare, ti consiglio di non pensare alla figa e al divertimento ... almeno per adesso, che son finite le vacanze per rientrare in quella mentalità da studente, una volta che ingrani fai sia l'uno che l'altro :D :D :sofico:
nascimentos
04-09-2004, 14:22
Originariamente inviato da GiulioCesare
un caffè freddo macchiato caldo con latte scremato, nella tazza tiepida con cacao panna e dietor
:rotfl: x nn :cry:
cmq la tua storia mi è piaciuta, nel senso ke un pò di voglia di studiare me l'ha fatta venire
cmq ragazzi, qui se nn se ne va sto caldo della miseria mi sa ke la voglia nn mi viene...
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.