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View Full Version : Per chi scarica in rete....LEGGETE!!!


demon01
28-08-2004, 04:39
STATE ATTENTI RAGAZZI

DAL SITO WWW.LAREPUBBLICA.IT

Copyright, arriva
la prima retata online
Scaricare musica e film è un reato. Avvisi e denunce a raffica
di LUCA FAZZO e MARCO MENSURATI


MILANO - Settantacinque persone indagate per violazione del diritto d'autore e
ricettazione, e un esercito di tremila utenti del web che in questi giorni vengono
identificati e denunciati per gli stessi motivi. Ma l'inchiesta della Guardia di
finanza di Milano sui pirati della rete di cui Repubblica è venuta a conoscenza è
senza precedenti anche per la svolta radicale che segna nell'approccio giudiziario
alla circolazione via Internet di musica, video, software. Unendo tecniche s
ofisticate di indagine informatica alle modifiche legislative entrate in vigore
il mese scorso, si è arrivati a colpire non solo i siti che diffondono materiale
coperto da copyright, ma anche lo scambio diretto tra utenti della rete,
il peer-to-peer che costituisce -
dopo l'offensiva americana contro Napster e i suoi successori - il principale
canale di circolazione del "sapere elettronico".

Il primo spunto è venuto dagli annunci di compravendita su alcuni newsgroup di
appassionati. Da qui, coordinati dal pubblico ministero Gianluca Braghò,
i "baschi verdi" della Finanza sono partiti all'assalto degli account di
posta elettronica e dei server che distribuiscono materiale tutelato
dall'articolo 171 della legge sul diritto d'autore che vieta lo scambio di
opere, anche se questo avviene senza fini di lucro. A commettere reato, recita
la legge entrata in vigore il 29 aprile 2003, non è solo chi "pone in commercio,
vende, noleggia" ma anche chi "cede a qualsiasi titolo" materiale protetto: anche
se è gratis, anche se è il freeshare che da sempre imperversa sulla rete.
È stata un'indagine tecnicamente ostica, costretta a inseguire quasi sempre
"Ip dinamici", indirizzi il cui destinatario reale cambia domicilio elettronico
ogni cinque minuti, e account solo apparentemente italiani, dietro i quali si
celano inafferrabili siti moldavi, lituani e di altri paesi dell'Europa orientale.


Ma da un ufficio affollato di terminali in una caserma periferica della Finanza,
una squadra di marescialli diventati segugi informatici è riuscita ugualmente a
ricostruire passo dopo passo le tracce dei pirati del web. Con decreti concessi
dal giudice per le indagini preliminari, per la prima volta sono stati intercettati
in modo massiccio anche i messaggi di posta elettronica - spesso criptati -
che fornitori e clienti si scambiavano: i gestori dei server sono stati costretti
dalla Guardia di finanza ad inaugurare dei "lock", delle caselle-ombra di posta
elettronica cui arrivavano in copia tutti i messaggi destinati agli indagati.

Una volta entrati nel cuore delle "pagine archivio", quelle con l'elenco dei
prodotti accessibili (musica in formato Mp3, film di prima visione, software
di ogni genere e l'immancabile porno), i finanzieri hanno quindi potuto stilare
un elenco degli utenti finali. E seguire, sempre attraverso le intercettazioni
informatiche, le tracce che avevano lasciato. Un lavoro minuzioso che ha portato
all'individuazione di tremila persone, downloader che negli ultimi mesi avevano
scaricato tutto il possibile. "Questi soggetti non sono hacker, né pirati -
spiega il comandante della Squadra pronto impiego delle Fiamme Gialle,
Mario Leone Piccinni - sono gente comune. Professionisti, studenti, impiegati.
I casalinghi, li chiamiamo noi". Al momento molti dei tremila sono ancora ignoti.
Gli investigatori sono riusciti a identificarne circa duecento.

Ma è significativo che tra questi ci siano anche due marescialli dei carabinieri,
un messo comunale e un ricercatore universitario.
Mano a mano che vengono identificati, i "casalinghi" - che si connettono alla
rete da tutta Italia - vengono denunciati alla procura di competenza che valuterà
se procedere anche per il reato di ricettazione, cioè per detenzione di materiale
di provenienza illecita, oltre che per quello della violazione del diritto d'autore.
L'inchiesta che ha già assunto dimensioni cospicue rischia però ora di
raggiungere numeri difficili da gestire. Perché buona parte del materiale
trovato nei siti che sono stati messi sotto sequestro negli ultimi giorni
proveniva da canali frequentati in modo massiccio. "Ci siamo accorti -
spiegano gli inquirenti - che quasi tutti gli archivi si nutrivano da
siti molto diffusi, come Kazaa, Gnutella, Winmx, Morpheus", luoghi della rete
che gli investigatori definiscono "sostanzialmente incontrollabili".
"Due giorni fa - dice uno dei cibermarescialli - intorno alle nove di sera
erano collegati alla rete di Kazaa più tre milioni di utenti": un oceano di
contatti in cui la caccia ai pirati si annuncia un'impresa titanica.

(30 maggio 2003)

Hal2001
28-08-2004, 04:47
:rolleyes:

bluelake
28-08-2004, 04:57
Originariamente inviato da demon01
(30 maggio 2003)
un po' più vecchia no? ;)
cmq non è questa la sezione giusta in ogni caso :)