View Full Version : Enzo Baldoni ucciso
Edizione straordinaria Tg1 :( :(
-kurgan-
26-08-2004, 23:39
poveraccio.. :(
quickenzo9
26-08-2004, 23:40
Ho già chiesto a qualche mod di chiudere il mio post, trasmesso un minuto dopo il tuo.
Ciao.
:(
speriamo non venga confermata la notizia
Confermato da ANSA e Roiter :( :mad:
Poveretto. Una vittima innocente di questi esseri malvagi che non meritano rispetto.
Ma, essendo così configurata la vita in Iraq, vale davvero la pena che il contigente italiano vi rimanga? Temo scorrerà altro sangue...
Io sarei per il tutti a casa. "Doveva essere una missione di pace"... è stata respinta dagli iracheni, la pace così non si può certo raggiungere... :(
Mi rendo conto ora della poca pertinenza con quanto ho scritto. Ma sono un po' sotto shock... scusate
speriamo venga smentita, cmq eviterei le solite generalizzazione da 4 soldi almeno in questo thread
Originariamente inviato da marben
Poveretto. Una vittima innocente di questi esseri malvagi che non meritano rispetto.
Ma, essendo così configurata la vita in Iraq, vale davvero la pena che il contigente italiano vi rimanga? Temo scorrerà altro sangue...
Io sarei per il tutti a casa. "Doveva essere una missione di pace"... è stata respinta dagli iracheni, la pace così non si può certo raggiungere... :(
E' stato ucciso da chi lo ha rapito, terroristi o predoni che siano.. non "dagli iracheni".
sempreio
26-08-2004, 23:52
mi spiace per i 2 suoi figli:(
Originariamente inviato da SaMu
E' stato ucciso da chi lo ha rapito, terroristi o predoni che siano.. non "dagli iracheni".
Non ho detto che l'hanno ucciso gli iracheni.
Infatti mi riferivo alle varie dichiarazioni dei civili iracheni: essi preferirebbero, secondo me giustamente, che l'Italia lasciasse l'Iraq. E, purtroppo, rimanere in Iraq ormai non è più molto utile, per nessuno... :(
sempreio
26-08-2004, 23:54
no c' è anche il video:(
Originariamente inviato da sempreio
no c' è anche il video:(
Mi spiace molto. Tra l'altro lui era proprio lì per dare un aiuto agli iracheni, non solo come reporter...
Cippermerlo HJS
27-08-2004, 00:00
Originariamente inviato da marben
Poveretto. Una vittima innocente di questi esseri malvagi che non meritano rispetto.
Ma, essendo così configurata la vita in Iraq, vale davvero la pena che il contigente italiano vi rimanga? Temo scorrerà altro sangue...
Io sarei per il tutti a casa. "Doveva essere una missione di pace"... è stata respinta dagli iracheni, la pace così non si può certo raggiungere... :(
sì ma non è morto un militare, è morto un civile che per sua scelta è andato in iraq...
non vedo perchè si deve collegare la sua barbarica uccisione con la permanenza in iraq....
Originariamente inviato da Cippermerlo HJS
sì ma non è morto un militare, è morto un civile che per sua scelta è andato in iraq...
non vedo perchè si deve collegare la sua barbarica uccisione con la permanenza in iraq....
Questo è verissimo. E forse mi sono lasciato un po' troppo prendere dalla tragicità della notizia. Mi scuso.
Ma vedere morire in questo modo una persona mi da una tristezza indescrivibile.
Originariamente inviato da marben
Non ho detto che l'hanno ucciso gli iracheni.
Infatti mi riferivo alle varie dichiarazioni dei civili iracheni: essi preferirebbero, secondo me giustamente, che l'Italia lasciasse l'Iraq. E, purtroppo, rimanere in Iraq ormai non è più molto utile, per nessuno... :(
A quali civili iracheni ti riferisci?:confused:
Gli unici che ho sentito fare "ufficialmente" questa richiesta, sono i terroristi nei loro proclami.
Ne hanno intervistati per strada che dicono "via gli italiani"? Ma quelli che lo dicono, rappresentano tutti gli iracheni?
Nelle immagini da Nassyria ho visto molti civili iracheni salutare i militari del contingente, lavorarci insieme, mangiare alle mense organizzate, curarsi negli ospedali..
Cippermerlo HJS
27-08-2004, 00:05
Originariamente inviato da marben
Questo è verissimo. E forse mi sono lasciato un po' troppo prendere dalla tragicità della notizia. Mi scuso.
Ma vedere morire in questo modo una persona mi da una tristezza indescrivibile.
per carità, può succedere, non ti devi certo scusare :)
certo la tristezza è grande, è brutto vedere morire barbaricamente qualcuno per colpe non certo sue... ma purtroppo di gente di mer*a il mondo è pieno...
jokervero
27-08-2004, 00:05
Un altra vita spezzata e altre rovinate (i parenti per i quali ho ancora più pena).
Ennesima vittima di una politica spietata.
Condoglianze italiano.
La stampa riferisce molto spesso di iracheni che non vogliono presenze straniere in iraq, non solo appartenenti a movimenti terroristici. Non ultimi i giocari della nazionale irachena.
Comunque mi rendo conto solo ora della poca pertinenza delle mie precedenti parole e la crudezza delle stesse. Mi sono espresso veramente male. Devo scaricare la tensione, questa notizia mi ha reso troppo teso, forse esegeratamente.
Originariamente inviato da Cippermerlo HJS
per carità, può succedere, non ti devi certo scusare :)
certo la tristezza è grande, è brutto vedere morire barbaricamente qualcuno per colpe non certo sue... ma purtroppo di gente di mer*a il mondo è pieno...
Già...
Generalmente non mi faccio prendere così da una notizia di cronaca, ma stavolta la rabbia è molta.
Lucio Virzì
27-08-2004, 00:08
Poveraccio. :(
silversurfer
27-08-2004, 00:08
Originariamente inviato da Cippermerlo HJS
sì ma non è morto un militare, è morto un civile che per sua scelta è andato in iraq...
non vedo perchè si deve collegare la sua barbarica uccisione con la permanenza in iraq....
Hai perfettamente ragione
Così lo descrive il sito dell'ansa:
Milanese, pubblicitario, 56 anni, un amore sfegatato per le vacanze in zone ad alto rischio, che poi racconta al ritorno sulle pagine di alcuni periodici: e' il ritratto di Enzo Baldoni, il giornalista italiano freelance irreperibile in Iraq. Baldoni è scomparso dopo aver seguito una missione ''non autorizzata'' di un convoglio della Croce Rossa a Najaf
Tra l'altro Baldoni era andato in Iraq per scrivere un libro sulla "resistenza" irachena, per la quale evidentemente parteggiava, ed è veramente paradossale che sia stato ucciso proprio dalle persone che voleva aiutare. Probabilmente aveva sbagliato il giudizio su quei barbari assassini che molti (lui compreso) continuano a chiamare "resistenti".
Anche se non condivido le sue idee, rimane la grande tristezza per la perdita della vita di un connazionale.
Originariamente inviato da silversurfer
Hai perfettamente ragione
Così lo descrive il sito dell'ansa:
Milanese, pubblicitario, 56 anni, un amore sfegatato per le vacanze in zone ad alto rischio, che poi racconta al ritorno sulle pagine di alcuni periodici: e' il ritratto di Enzo Baldoni, il giornalista italiano freelance irreperibile in Iraq. Baldoni è scomparso dopo aver seguito una missione ''non autorizzata'' di un convoglio della Croce Rossa a Najaf
Tra l'altro Baldoni era andato in Iraq per scrivere un libro sulla "resistenza" irachena, per la quale evidentemente parteggiava, è veramente paradossale che sia stato ucciso proprio dalle persone che voleva aiutare. Probabilmente aveva sbagliato il giudizio su quei barbari assassini che molti (lui compreso) continuano a chiamare "resistenti".
Anche se non condividevo le sue idee, rimane la grande tristezza per la perdita della vita di un connazionale.
Voler scriver un libro sulla resistenza irachena non significa condividerne gli ideali. La stampa ne aveva fatto un ritratto ben diverso, senza accennare alla sua faziosità per i gruppi iracheni della "resistenza" (termine a mio modo di vedere improprio). Si diceva anzi che lui collaborava strettamente con la CR.
-kurgan-
27-08-2004, 00:12
era una brava persona.. non so se avete saputo di quell'iracheno a cui aveva comprato delle protesi per camminare.. e di molte altre iniziative personali umanitarie.
beppegrillo
27-08-2004, 00:13
Mi dispiace moltissimo, nel viso di enzo baldoni si intravedeva la sua bontà d'animo e le sue intenzioni assolutamente pacifiche, peccato che ciò non è bastato a fermare quelle bestie terroriste.
Riposa in pace. :(
Cippermerlo HJS
27-08-2004, 00:15
Originariamente inviato da -kurgan-
era una brava persona.. non so se avete saputo di quell'iracheno a cui aveva comprato delle protesi per camminare.. e di molte altre iniziative personali umanitarie.
sicuramente una persona del genere sa i rischi a cui va incontro e ancor per questo va maggiormente onorata per i suoi sforzi...
sono molto dispiaciuto per la sua morte, pace all'anima sua
Cippermerlo HJS
27-08-2004, 00:18
Originariamente inviato da beppegrillo
Mi dispiace moltissimo, nel viso di enzo baldoni si intravedeva la sua bontà d'animo e le sue intenzioni assolutamente pacifiche, peccato che ciò non è bastato a fermare quelle bestie terroriste.
Riposa in pace. :(
secondo me gente del genere teme di più una persona che porta aiuto che i militari che vengono a cacciarli...
i militari cmq portano antipatie, chi invece viene lì con intezioni pacifiche portandoti cibo, medicinali ecc. diventa un amico, ti fa capire che nel mondo ci può essere pace e fratellanza, in qualche modo educano le persone... che è l'ultima cosa che vogliono quei terroristi...
speravo proprio di non dover leggere una cosa simile
spero che la sua morte non sia usata in modo strumentale e soprattutto che non scoraggi chi vuole andare a portare aiuti nelle zone a rischio. del resto i rischi ci sono e il lavoro dei giornalisti può portarli vicini al pericolo. abbiamo bisogno delle loro storie e delle loro verità, speriamo solo che non ne debbano morire altri prima della fine delle ostilità
silversurfer
27-08-2004, 00:21
Originariamente inviato da marben
Voler scriver un libro sulla resistenza irachena non significa condividerne gli ideali. La stampa ne aveva fatto un ritratto ben diverso, senza accennare alla sua faziosità per i gruppi iracheni della "resistenza" (termine a mio modo di vedere improprio). Si diceva anzi che lui collaborava strettamente con la CR.
Va senz'altro a suo onore la collaborazione con la croce rossa (non c'entra niente con Baldoni, ma ricordo che persone come Gino Strada hanno mosso pesanti accuse alla CRI, considerata "governativa"), ma sulla sua avventatezza e sulla simpatia verso la "resistenza" (anche a me fa schifo questo termine bugiardo) irachena credo che non ci siano molti dubbi. Non so se hai visto la foto che lo ritrae mentre sorridente solleva un kalashnikov (potevo anche postarla ma mi sembrava di cattivo gusto in un momento comen questo).
Comunque, non vorrei essere frainteso: sono rimasto sinceramente sbigottito ed addolorato dalla notizia, ma questo non toglie che, a mio avviso, stesse parteggiando per la parte sbagliata.
beppegrillo
27-08-2004, 00:23
Ecco una bella intervista http://www.tgcom.it/mondo/articoli/articolo216529.shtml ,
Bestie. Che altro c'è da dire? La guerra, il contingente italiano, la missione di pace: non c'entrano nulla. Solo bestie.
Spero almeno sia morto con un colpo in testa, piuttosto che sgozzato.
Che la terra gli sia lieve.
Originariamente inviato da silversurfer
Va senz'altro a suo onore la collaborazione con la croce rossa (non c'entra niente con Baldoni, ma ricordo che persone come Gino Strada hanno mosso pesanti accuse alla CRI, considerata "governativa"), ma sulla sua avventatezza e sulla simpatia verso la "resistenza" (anche a me fa schifo questo termine bugiardo) irachena credo che non ci siano molti dubbi. Non so se hai visto la foto che lo ritrae mentre sorridente solleva un kalashnikov (potevo anche postarla ma mi sembrava di cattivo gusto in un momento comen questo).
Comunque, non vorrei essere frainteso: sono rimasto sinceramente sbigottito ed addolorato dalla notizia, ma questo non toglie che, a mio avviso, stesse parteggiando per la parte sbagliata.
non lasciarci nel dubbio tu che sai dacci qualche link!
silversurfer
27-08-2004, 00:30
Originariamente inviato da Korn
non lasciarci nel dubbio tu che sai dacci qualche link!
La foto era pubblicata sul giornale Libero, che aveva anche un articolo di Feltri molto polemico nei confronti del povero Baldoni, articolo che in massima parte NON condivido
bluelake
27-08-2004, 00:30
BAGDAD - Il giornalista Enzo Baldoni, rapito in Iraq il 19 agosto, è stato ucciso. La notizia è stata diffusa dalla tv araba Al Jazira che l'ha attribuita direttamente ai rapitori: «Abbiamo ucciso l'italiano Baldoni».
L'emittete araba ha successivamente fatto sapere di aver ricevuto anche un video che riprende l'uccisione dell'italiano e che mostra il corpo del giornalista.
TROPPO CRUENTO - Il portavoce della tv araba ha dichiarato che il video non è stato diffuso perché «troppo cruento». «Ci sono immagini agghiaccianti», ha detto una fonte italiana che ha visionato in Qatar il video pervenuto ad Al Jazira sull'esecuzione di Baldoni.
Del freelance si erano perse le tracce lo scorso 19 agosto, quando si trovava con un convoglio della croce rossa diretto a Najaf. Il freelance italiano era poi ricomparso il 24 agosto in un video trasmesso da Al Jazira nel quale l' "esercito islamico dell'Iraq" dava due giorni di tempo al governo italiano per ritirare le truppe dal paese. L'ultimatum era scaduto giovedì pomeriggio alle 16.00 ora italiana.
ESECUZIONE - «L'Esercito Islamico in Iraq ha annunciato di aver compiuto l'esecuzione dell'ostaggio italiano rapito in Iraq - ha detto al Jazira, citando un comunicato - su ordine del suo legittimo tribunale»
IL PADRE LO HA SAPUTO DALLA TV - Antonio Baldoni, il padre di Enzo, ha saputo delle morte del figlio dalla tv. L'anziano genitore, che si trovava da solo in casa, stava guardando un telegiornale che ha dato la notizia della morte del figlio.
«Non ci sono parole per un atto che non ha nulla di umano e che d'un colpo cancella secoli di civiltà per riportarci ai tempi bui della barbarie»: è quanto afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una nota sull'uccisione di Enzo Baldoni. Il premier esprime un sentimento di pietà per Baldoni, solidarietà alla famiglia, ma ribadisce la «ferma determinazione a combattere il terrorismo». «Solo un sentimento di pietà per il povero Enzo Baldoni e di solidarietà per la famiglia - prosegue Berlusconi - soprattutto per quei due ragazzi che, con tanto amore e tanta dignità, avevano lanciato un appello, rivelatosi purtroppo inutile perchè diretto a chi evidentemente non aveva cuore per ascoltare. Ma al tempo stesso - afferma ancora il premier - la riaffermazione della ferma determinazione a combattere il terrorismo dovunque e in tutte le forme in cui si manifesti». «L'Italia - conclude Berlusconi - manterrà fede agli impegni assunti con il governo provvisorio irakeno nel quadro della deliberazioni delle Nazioni Unite per ridare all'Iraq pace e democrazia».
DEAGLIO SCONVOLTO - «Sono annichilito e sconvolto». Così Enrico Deaglio, direttore di «Diario», il settimanale per cui scriveva Enzo Baldoni. «Era l'ultima cosa che mi aspettavo oggi. C'erano dei segnali buoni, la trattativa sembrava avviata».
CASINI, TRISTEZZA E ANGOSCIA - «La notizia della barbara uccisione del giornalista Enzo Baldoni ci riempie il cuore di tristezza e di angoscia e ci conferma ancora una volta come la bestialità terroristica non si fermi nemmeno davanti al servizio nei confronti dei più deboli. Esprimo alla famiglia di questo italiano noto per il suo impegno umanitario la più affettuosa vicinanza della Camera dei deputati e mia personale». È la prima reazione del presidente della Camera Pier ferdinando Casini alla notizia dell'uccisione di Baldoni.
da http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2004/08_Agosto/26 /baldo.shtml
Chi era Enzo Baldoni
«Supera il quintale, è alto 1 metro e 86 e le sue cinture vanno dal 110 in su: Enzo Baldoni è certamente uno dei creativi più grossi d'Italia (forse d'Europa)». Era questo l'ironico autoritratto con cui si descriveva Enzo Baldoni sulla pagine di Diario, il settimanale per il quale collaborava.
Nato a Città di Castello (Perugia) nel 1948, sposato e padre di due figli di 21 e 24 anni (la famiglia vive in Sicilia), Baldoni lavora da tempo a Milano. All'attività di pubblicitario è arrivato però dopo aver fatto, si legge ancora nel sito, «il muratore in Belgio, lo scaricatore alle Halles, il fotografo di nera a Sesto San Giovanni, il professore di ginnastica, l'interprete e il tecnico di laboratorio chimico».
È stato poi un incontro con Emanuele Pirella a fargli capire che «fare il copy è meglio che lavorare». Tra le sue campagne televisive più note, quella del rasoio per uomini sensibili, in grado anche di «fare la barba» a un palloncino senza farlo scoppiare.
Traduttore di fumetti, appassionato di Zen, Baldoni è poi diventato anche freelance per vocazione, pronto a raccontare su Linus, Specchio della Stampa, Venerdì di Repubblica le sue esperienze in giro per il mondo.
Ha iniziato nel 1996 in Chiapas, Messico, dove ha incontrato il subcomandante Marcos, poi è stato in Birmania, Timor Est, Colombia. «Qualcuno pensa che io sia un mezzo Rambo che ama provare emozioni forti, vedere la gente morire e respirare l' odore della guerra come Benjamin Willard l' odore del napalm la mattina in «Apocalypse now» - ha detto una volta -, invece sono lontano mille miglia da questa mentalità, molto semplicemente sono curioso. Voglio capire cosa spinge persone normalissime a imbracciare un mitra per difendersi».
In Iraq Baldoni è arrivato per la prima volta quest'anno, un paio di settimane fa, con un accredito di Diario. «Non ho una particolare paura della morte», ha detto qualche tempo fa in un'intervista. «L'ho conosciuta abbastanza bene. Alla mia sono andato vicino un paio di volte. Poi mi sono morte diverse persone tra le braccia. Ormai è una vecchia compagna di viaggio».
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2004/08_Agosto/26/scheda.shtml
red_ka.it
27-08-2004, 00:31
Originariamente inviato da silversurfer
Comunque, non vorrei essere frainteso: sono rimasto sinceramente sbigottito ed addolorato dalla notizia, ma questo non toglie che, a mio avviso, stesse parteggiando per la parte sbagliata.
Resto dell'idea che simpatie e idee varie puoi averle solo stando nel posto, a due metri dalle bombe, oopure ragionando come un civile iracheno che si vede oltreggiato da ambo i lati e non vuole nessuno in casa propria( e ditemi che non è normale), cmq sia ho postato giusto x risponderti nell'ultima frase ma credo sia meglio fermarci qui( io e te, come altri), postare solo il nostro cordoglio altrimenti viene fuori di sicuro un flame e non credo sia il post e il momento + adatto.
ps.anch'io sognavo fino a poco fa di fare il reporter di guerra, x raccontare quello che si cela dietro le bombe e i finti o i vari ideali di libertà che siano, ragion x cui maggiormente dico "pace alla sua anima".
silversurfer
27-08-2004, 00:41
Originariamente inviato da red_ka.it
Resto dell'idea che simpatie e idee varie puoi averle solo stando nel posto, a due metri dalle bombe, oopure ragionando come un civile iracheno che si vede oltreggiato da ambo i lati e non vuole nessuno in casa propria( e ditemi che non è normale), cmq sia ho postato giusto x risponderti nell'ultima frase ma credo sia meglio fermarci qui( io e te, come altri), postare solo il nostro cordoglio altrimenti viene fuori di sicuro un flame e non credo sia il post e il momento + adatto.
ps.anch'io sognavo fino a poco fa di fare il reporter di guerra, x raccontare quello che si cela dietro le bombe e i finti o i vari ideali di libertà che siano, ragion x cui maggiormente dico "pace alla sua anima".
Condivido quello che dici: non voglio fare alcun tipo di polemica in un momento triste come questo; è molto facile sputare sentenze standosene seduti comodamente in poltrona davanti alla tv. Per rendersi conto delle cose bisogna viverle in prima persona, addirittura anche in quel caso si potrebbe avere una visione distorta della realtà. Baldoni è andato nei posti più pericolosi del mondo, sempre da free lance (quindi senza alcun supporto) per rendersi conto di come andavano veramente le cose. Probabilmente ha vissuto la vita che sarebbe piaciuto vivere a me, se solo fossi stato coraggioso come lui. Però permettimi di dire che, assieme al coraggio, aveva anche una certa dose di incoscienza.
Io credo comunque che un dibattito come il nostro, se mantentuto su toni civili, non sia fuori luogo: è un modo per ricordare chi è stato così barbaramente ucciso.
Riposi in pace.
Il pensiero corre immediato alla famiglia, a quei due ragazzi che, con dignità e compostezza, tutti abbiamo visto in televisione... vorrei abbracciarli...
:(
:muro:
beppegrillo
27-08-2004, 00:48
Originariamente inviato da silversurfer
Baldoni è andato nei posti più pericolosi del mondo, sempre da free lance (quindi senza alcun supporto) per rendersi conto di come andavano veramente le cose. Probabilmente ha vissuto la vita che sarebbe piaciuto vivere a me, se solo fossi stato coraggioso come lui. Però permettimi di dire che, assieme al coraggio, aveva anche una certa dose di incoscienza.
Non è così, se leggi l'intervista che ho linkato vedrai che non era uno sprovveduto ed ha affrontato altre situazioni analoghe.
E per fortuna che era un giornalista, altrimenti c'era chi avrebbe fatto a gara per definirlo un mercenario o per insinuare dubbi sull'originalità dei filmati dell'esecuzione come è avvenuto in precedenza.
Cmq meglio fermarsi quà altrimenti corro il rischio di innescare flame e non mi sembra il 3d adatto. :(
tatrat4d
27-08-2004, 00:50
Poveraccio.
A parte l'omicidio, continua a farmi particolarmente schifo Al Jazeera, che prima di dare la notizia non consente ai governi di vedere i filmati e informare i famigliari.
Originariamente inviato da beppegrillo
Non è così, se leggi l'intervista che ho linkato vedrai che non era uno sprovveduto ed ha affrontato altre situazioni analoghe.
E per fortuna che era un giornalista, altrimenti c'era chi avrebbe fatto a gara per definirlo un mercenario o per insinuare dubbi sull'originalità dei filmati dell'esecuzione come è avvenuto in precedenza.
Cmq meglio fermarsi quà altrimenti corro il rischio di innescare flame e non mi sembra il 3d adatto. :(
qui
http://www.ilbarbieredellasera.com/article.php?sid=11833
c'è qualcuno che ha un'altra opinione
NB è un pezzo di oggi, quando non si sapeva che sarebe stato ucciso.
tatrat4d
27-08-2004, 00:53
Originariamente inviato da Fr@nkie
Riposi in pace.
Il pensiero corre immediato alla famiglia, a quei due ragazzi che, con dignità e compostezza, tutti abbiamo visto in televisione... vorrei abbracciarli...
:(
:muro:
Avendoli visti così sereni fa ancora più male pensare a cosa staranno passando.
beppegrillo
27-08-2004, 00:59
Originariamente inviato da Lorekon
qui
http://www.ilbarbieredellasera.com/article.php?sid=11833
c'è qualcuno che ha un'altra opinione
NB è un pezzo di oggi, quando non si sapeva che sarebe stato ucciso.
Non e’ serio lavorare per le grandi corporazioni e per i grandi marchi e poi fare il difensore di deboli e oppressi.
Non si va nei posti di guerra come se si andasse a una gita domenicale. Per sentirsi realizzati e magari un po’ piu’ vivi. La sua avventatezza e’ costata la vita a una persona. Se, come Le auguro, riuscira’ a sfangarla anche questa volta, lo vada a spiegare alla famiglia di uno sconosciuto autista iracheno.
Mi basta leggere queste frasi per capire che tipo di giornalista( il barbiere della sera!!??) può averle scritte, scusami ma preferisco di dar lunga dar credito all'intervista fatta allo stesso enzo baldoni..
Originariamente inviato da silversurfer
La foto era pubblicata sul giornale Libero, che aveva anche un articolo di Feltri molto polemico nei confronti del povero Baldoni, articolo che in massima parte NON condivido
si apparte la foto qualche altra cosa dica come la pensava!
Originariamente inviato da beppegrillo
Mi basta leggere queste frasi per capire che tipo di giornalista( il barbiere della sera!!??) può averle scritte, scusami ma preferisco di dar lunga dar credito all'intervista fatta allo stesso enzo baldoni..
non tirare fuori una frase da un pezzo così lungo.
leggilo tutto, poi anche i commenti (segue un piccolo dibattito).
silversurfer
27-08-2004, 01:03
Originariamente inviato da beppegrillo
Non è così, se leggi l'intervista che ho linkato vedrai che non era uno sprovveduto ed ha affrontato altre situazioni analoghe.
E per fortuna che era un giornalista, altrimenti c'era chi avrebbe fatto a gara per definirlo un mercenario o per insinuare dubbi sull'originalità dei filmati dell'esecuzione come è avvenuto in precedenza.
Cmq meglio fermarsi quà altrimenti corro il rischio di innescare flame e non mi sembra il 3d adatto. :(
Non ho mai detto che fosse uno sprovveduto: rimane il fatto che se vai "in vacanza" in posti pericolosissimi dieci volte ti può andar bene, ma può capitare che una volta qualcosa vada storto... e purtroppo una volta sola in questi casi è sufficiente.
Io ho conosciuto tre persone che hanno operato in teatri di guerra (due giornalisti e un fotografo): tutti e tre mi hanno raccontato che c'era parecchia gente nel loro ambiente che, pur di realizzare servizi interessanti, o solo per il puro gusto del pericolo, faceva cose e andava in posti pericolossissimi contravvenendo a tutte le direttive che le autorità emanavano per la loro sicurezza. A volte, mi ha detto uno di loro, per qualcuno operare in un teatro di guerra è come una droga e puoi anche andare in crisi di astinenza...
Con ciò non dico che questo sia stato il caso di Baldoni, non ho elementi per farlo.
Infine, non mi voglio addentrare nel paragone con i quattro ragazzi rapiti in precedenza (definiti "mercenari" in modo spregiativo da qualche idiota): avrei parecchio da dire al riguardo ma temo che potrebbe sollevare polemiche, cosa che in questo momento non voglio fare.
BonOVoxX81
27-08-2004, 01:25
Si sapeva che l'uccidevano...
L'avevano detto....e il governo gli aveva risposto "noi non ci ritiriamo"
E l'hanno ucciso....non fa una grinza
scusate ma ha veramente senso tentare di giudicare Baldoni dalla foto con il fucile o da quello che pensava sulla guerra?
io credo proprio di no.
una vita umana è stata spezzata in uno dei modi più crudeli che esistano, credo che a parte il dolore e lo sdegno non ci sia altro da aggiungere.
non stava faendo niente di male, fermiamoci a questo. non è opera del popolo iracheno da di una banda di assassini che spero vengano presto messi in condizione di non nuocere ulteriormente.
una preghiera per quest'uomo e per la sua famiglia
ah scusate
non avevo capito che era solo un 3d commemorativo...
pensavo che si commentasse la notizia...
ne apriamo un altro per discutere?
FastFreddy
27-08-2004, 01:34
Originariamente inviato da BonOVoxX81
Si sapeva che l'uccidevano...
L'avevano detto....e il governo gli aveva risposto "noi non ci ritiriamo"
E l'hanno ucciso....non fa una grinza
L'unico colpevole è chi lo ha ucciso, piegarsi di fronte alle richieste degli assassini non farebbe altro che renderli ancora più forti......
Originariamente inviato da Lorekon
ah scusate
non avevo capito che era solo un 3d commemorativo...
pensavo che si commentasse la notizia...
ne apriamo un altro per discutere?
in realtà c'è già un thread su Baldoni, penso sia al massimo in seconda pagina.
il fatto è che secondo me è poco carino, specialmente nei suoi confronti, fare certe considerazioni. dopotutto chi siamo noi per giudicare?
poi ci mancherebbe, certo che si può discutere, però senza dimenticare il rispetto per una persona che è morta
qualcuno ha mancato di rispetto finora?
wolverine
27-08-2004, 01:39
Questi persone non le definirei bestie... le bestie (intese come animali) hanno dei valori... loro NO... :muro:
r.i.p
Originariamente inviato da Lorekon
qualcuno ha mancato di rispetto finora?
secondo me ci si è andati abbastanza vicini. cmq non sono mica il padrone del forum per dire come comportarsi in questo thread, solo spero che non si giunga a conclusioni affrettate sul povero Baldoni e soprattutto che la sua morte non sia una scusa per parlare male della guerra in Iraq
FastFreddy
27-08-2004, 01:46
Originariamente inviato da Lorekon
qualcuno ha mancato di rispetto finora?
Mancato di rispetto no, strumentalizzato si!
(Come si accaniranno presto a fare tutte le forze politiche in Italia, in qualsiasi schieramento)
beppegrillo
27-08-2004, 01:47
Eccovi il suo blog : http://bloghdad.splinder.com/ .
Sfogliatelo un pò, vedrete quanto si è impegnato per riuscire a far arrivare il carico umanitario a najaf.
Certe volte mi domando coma fanno le persone ad essere così crudeli.
Mi domando perchè, mi domando come si può, mi domando come si possa uccidere chi ti ha dato una mano per rialzarti...
Sono stanco di vedere uomini che uccidono i propri fratelli.
Quando finirà?
Mi unisco alla tristezza, allo sdegno e all'orrore che molti di voi stanno provando.
Mi sento vicino alla famiglia. Se potessi li abbraccierei tutti...
bluelake
27-08-2004, 02:01
Originariamente inviato da recoil
secondo me ci si è andati abbastanza vicini. cmq non sono mica il padrone del forum per dire come comportarsi in questo thread
credo che il modo giusto di comportarsi sia quello di attendere ulteriori notizie ed informazioni, ascoltarle o leggerle, pensarci sopra, capire qual'è il proprio pensiero sulla vicenda e solo dopo scrivere sul forum. Per quanto possa essere paradossale, il Ministero degli Esteri non ha ancora confernato la notizia, quindi per assurdo tra qualche ora questo thread potrebbe essere chiuso perché (come spero ancora) Baldoni sarà trovato ancora vivo da qualche parte in Iraq.
Pertanto, chiedo a tutti di rimandare a domani o ai prossimi giorni le discussioni sull'accaduto, e di lasciare che almeno per qualche ora questo sia un thread soltanto commemorativo.
shambler1
27-08-2004, 02:16
La differenza
di Giuseppe Genna
La terra, il tepore, la morte - ...Si è parlato molto di morte in questi giorni: della morte serena di Zio Carlo, filosofo e yogi, che forse sapeva la data del suo trapasso. Guardando il cielo stellato ho pensato che magari morirò anch'io in Mesopotamia, e che non me ne importa un baffo, tutto fa parte di un gigantesco divertente minestrone cosmico, e tanto vale affidarsi al vento, a questa brezza fresca da occidente e al tepore della Terra che mi riscalda il culo. L'indispensabile culo che, finora, mi ha sempre accompagnato.
ENZO BALDONI
Tra la fine di Fabrizio Quattrocchi e quella di Enzo Baldoni, in sostanza, non c'è differenza: sempre di morte si tratta. Ma tra la vicenda personale di Quattrocchi - e dei suoi compagni sequestrati in Iraq - e l'avventura umana di Enzo Baldoni corre un abisso. Poiché l'esposizione mediatica è un segnale di notevole significato, in questi tempi di indegna sottocultura, annoto che, alla morte di Quattrocchi, si ebbe il buongusto di esercitare il massimo dell'enfasi fascistoide e pauperista: il poveraccio era come un operaio che voleva guadagnare qualche soldo in più, Gasparri annoverava la salma calda tra i suoi elettori, eroicamente l'uomo aveva enunciato il principio ottocentesco che così muore un italiano. Vespa, caciare varie. Per Baldoni, due miseri collegamenti Rai di un minuto, col povero Pino Scaccia devastato dalla morte dell'amico. Vagolo per un'ora alla ricerca di notizie in tv: Mazzocchi è felice e contento e parla dello "splendido stile Chechi". Pubblicità. Su Canale 5, il promo di un concerto dei Pooh. Su Rai Uno un film francese solare e adolescenziale. Del governo, nessuno che parli, nessuno che si faccia vedere.
Perché la morte di Baldoni, al governo e all'Italia più becera e idiota, fa male. Fa peggio però a noi, costretti a subire l'ennesima conseguenza di una guerra: nemmeno da fare distinzioni tra guerra giusta e ingiusta - la guerra è una merda, come merda biologica è ora il corpo di Baldoni, schizzo tra gli schizzi di merda.
Comprendo perfettamente che fare distinguo, in queste occasioni, è cinico e letale, ma mi permetto quest'agio per ribadire che ancor più cinico e letale è, come ha fatto il governo italiano, promuovere e partecipare a una guerra. La barbara uccisione di Enzo Baldoni rientra in questa logica cinica e letale, per l'appunto. Con l'aggiunta, tuttavia, di un'enorme pietà per uno che, nei luoghi della guerra, ci era andato non per arrivismo e nemmeno per fare grano, neanche per costruirsi una fama o fare l'originalone - cattiverie che non gli sono state risparmiate, almeno fino all'attimo che precede la martirizzazione di governo, quella indegna pratica istituzionale che specula sul sorriso di una ragazzina che ha lanciato l'appello per il papà rapito.
Non era un giornalista professionista, Baldoni, bensì un uomo che viveva sulla propria pelle il tormento dell'esistenza e della stolida "necessità" dei conflitti e della sofferenza. Una necessità falsa, che trabocca di sangue sempre diverso da quello di coloro che la enunciano.
Di questa enorme ipocrisia, di questa retorica allucinante, tutta imperniata sulla fantasia del terrorismo (una fantasia fantasmatica, appunto: un fantasma autentico), grondano le parole del comunicato ufficiale del premier italiano che, questa guerra, l'ha voluta per atto di servilismo criminale nei confronti dell'inquilino della Casa Bianca: «Non ci sono parole per un atto che non ha nulla di umano e che d'un colpo cancella secoli di civiltà per riportarci ai tempi bui della barbarie»: è quanto afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una nota sull'uccisione di Enzo Baldoni. Il premier esprime un sentimento di pietà per Baldoni, solidarietà alla famiglia, ma ribadisce la «ferma determinazione a combattere il terrorismo». «Solo un sentimento di pietà per il povero Enzo Baldoni e di solidarietà per la famiglia - prosegue Berlusconi - soprattutto per quei due ragazzi che, con tanto amore e tanta dignità, avevano lanciato un appello, rivelatosi purtroppo inutile perchè diretto a chi evidentemente non aveva cuore per ascoltare. Ma al tempo stesso - afferma ancora il premier - la riaffermazione della ferma determinazione a combattere il terrorismo dovunque e in tutte le forme in cui si manifesti». «L'Italia - conclude Berlusconi - manterrà fede agli impegni assunti con il governo provvisorio irakeno nel quadro della deliberazioni delle Nazioni Unite per ridare all'Iraq pace e democrazia».
Una vergogna. Una vergogna parlare di terrorismo. Una vergogna ribadire, quando fa comodo, che siamo lì in missione di pace (ma quale diavolo di pace?) e, quando invece è più vantaggioso, parlare di guerra al terrorismo (ma quale diavolo di terrorismo?).
Sia chiaro che nessuno aveva obbligato Enzo Baldoni ad andare là: non era un soldato di leva o di firma. Ed è proprio questo che crea imbarazzo ai soloni della falsificazione, agli assassini per conto terzi, ai mandanti per nulla occulti che stanno mettendo a ferro e fuoco mezzo Medioriente. Enzo Baldoni era là a vedere coi propri occhi, e a raccontare a tutti, la sofferenza dei poveracci che, questa dannatissima guerra, la subiscono. Era là per tentare l'inaudita opera di un'intervista al più scalmanato tra i fanatici impegnati a difendere la propria terra dalle milizie neomillenariste di quest'occidente, micidiale nella sua implicita teologia: intervistare Al Sadr era il suo sogno. Era là, Baldoni, per dare una mano alla Croce Rossa. Era in quelle terre crivellate da colpi mortali provenienti da obici di tutti i tipi e tutti prodotti in occidente: per testimoniare di una professione di fede umana, più che giornalistica.
Aveva iniziato nel 1996 in Chiapas, Messico, dove incontrò il subcomandante Marcos. Poi era stato in Birmania, Timor Est, Colombia. «Qualcuno pensa che io sia un mezzo Rambo che ama provare emozioni forti, vedere la gente morire e respirare l'odore della guerra come Benjamin Willard l'odore del napalm la mattina in Apocalypse now - ha detto una volta -, invece sono lontano mille miglia da questa mentalità, molto semplicemente sono curioso. Voglio capire cosa spinge persone normalissime a imbracciare un mitra per difendersi».
In Iraq Baldoni era arrivato per la prima volta quest'anno, un paio di settimane fa, con un accredito di Diario. «Non ho una particolare paura della morte», ha detto qualche tempo fa in un'intervista. «L'ho conosciuta abbastanza bene. Alla mia sono andato vicino un paio di volte. Poi mi sono morte diverse persone tra le braccia. Ormai è una vecchia compagna di viaggio».
Baldoni, che praticava zen, poteva permettersi di pronunciare verità scomode per sé e scandalose per altri, attinenti alla propria e all'altrui morte. Non aveva accomandite occulte da parte dei servizi segreti, come qualcun altro gioiosamente celebrato da melanomi multipli in diretta tv. Non aveva padri fascisti con il tricolore stoico, a ribadire la vocazione al nazionalismo più pernicioso e fondamentalista.
Va salutato secondo l'augurio zen: che tu sia nello Zammai, Enzo Baldoni.
carmillaonline
Amu_rg550
27-08-2004, 03:21
volevo commentare ma nn so cosa dire, nn ho parole.
mi dispiace :(
StarBlazers
27-08-2004, 04:04
mah', su alcune cose posso anche concordare....
Tuttavia, negare che in Iraq non vi sia un azione di gruppi terroristici che vogliono ritagliarsi una fetta di potere in un Iraq immerso nel caos.... beh' , non scherziamo su'! li' di terrorismo ce ne sta, eccome.............
Basta andare indietro e ricordarsi come la sede dell'ONU salto in aria.....
Tra l'altro e risaputo che cellule di Al Queida hanno trasferito la loro guerra in un territorio piu instabile, come quello Iracheno......
....
Non dico nulla perchè verrei bannato o sospeso.
matteo1986
27-08-2004, 09:04
Originariamente inviato da Maury
....
Non dico nulla perchè verrei bannato o sospeso.
CoreDump
27-08-2004, 09:37
Originariamente inviato da Maury
....
Non dico nulla perchè verrei bannato o sospeso.
Quoto :(
a me queste cose mi fanno venire una rabbia enorme....mi viene voglia di ***CENSURA***....questa guerra ormai ha bisogno di qualche "svolta", perchè questi barbari, incivili, disumani terroristi sono una piaga per l'umanità intera.
Via dall'iraq?? Ma voi siete matti...guarda se lo ordinasse bush forse...ma quando te lo dicono i terroristi....meglio essere pedine degli USA che di quei maledetti.
L'innocente
e i carnefici
di EZIO MAURO
"
......
Il terrorismo è ancora e sempre questo: il tentativo di negare autonomia alla democrazia, libertà alle sue scelte. Il tormento di giorni per la sorte di un ostaggio, il dolore per l'assassinio barbaro di un uomo inerme si deve accompagnare in ogni momento - dunque soprattutto oggi - al rifiuto di questo condizionamento.
La scelta italiana di andare in Iraq è nel nostro Paese controversa, e a nostro giudizio sbagliata, anch'essa ideologica.
Ma la politica del legittimo governo di uno Stato democratico non è disponibile per i ricatti e i voleri violenti di un gruppo terroristico che pretende di determinare tempi, modi e risultati delle sue scelte. La libera democrazia ha in sé gli strumenti e le garanzie per giudicare se stessa, confermare i suoi valori e correggere i suoi errori. Non ci può essere spazio, né ambiguità, per interferenze esterne, nemmeno davanti ad una tragedia annunciata.
Naturalmente tutti dobbiamo riflettere, se vogliamo che la morte "innocente" di Baldoni non sia priva di un senso. Il governo deve capire che il suo coinvolgimento ideologico, più ancora che militare, espone l'Italia in modo particolare, e priva la nostra politica estera di un ruolo attivo ed efficace in Europa e in Medio Oriente, e cioè là dove si possono innescare le uniche novità politico-diplomatiche capaci di aiutare gli Usa ad uscire da questa crisi senza distruggere il concetto di Occidente. La sinistra deve capire un'altra lezione, parallela ma obbligatoria, dalla tragedia di Baldoni: nella crisi mondiale che si gioca in Iraq nessuno è salvo, nessuna identità è privilegiata, nessuna cultura è di riparo. Perché siamo occidentali, come ben sanno i rapitori di Baldoni e i suoi assassini. Dovremmo ricordarlo anche noi. "
articolo (http://www.repubblica.it/2004/h/sezioni/esteri/iraq31/baldonimauro/baldonimauro.html)
Er Paulus
27-08-2004, 11:14
non ho ancora visto nessun rappresentante del governo italiano commentare in diretta questa notizia.
e la cosa più atroce, è che la famiglia abbia saputo la notizia dalla tv.
la vergogna della vergogna
red_ka.it
27-08-2004, 17:33
Guardate qui (http://www.ansa.it/fdg02/200408271705163059/20040827170833054994_ass.html) , l'ultima volta che ci hanno definito un popolo coraggioso è stato quando un altro connazionale è stato barbaramente ucciso(il povero Quattrocchi), quanta ipocrisia aleggia nell'aria, almeno avessero il buon senso di starsene zitti e non elogiarci xkè un italiano ha perso la vita e oltretutto neanche in nome della patria ma x una sua passione verso il giornalismo puro(quello non inteso come mestiere) e x le mille verità nascoste, è davvero uno scempio, loro a testa alta e con il culo al sicuro mentre una famiglia intera oggi vive il suo dolore.
Scusate il tono rabbioso ma io non ci sto, e nel mio piccolo l'unico mezzo di esprimere la mia indignazione è al max un forum.
ciao.
majin mixxi
27-08-2004, 18:12
mah
Baldoni, l'ultimo mistero
non c'è nessun video
Scelli (Cri): "Gli italiani in Iraq odiati come gli americani"
di DARIO OLIVERO
ROMA - Non c'è nessun video della morte di Enzo Baldoni. Non è stata ripresa nessuna colluttazione tra l'ostaggio e i suoi rapitori. Tutto quello che si è cercato di far passare fino a questo momento sulle immagini di quelli che sarebbero gli ultimi minuti di vita del giornalista è falso. AL Jazeera non ha nessun video, soltanto una fotografia digitale. E' il ministro degli Esteri Franco Frattini a fornire questa nuova verità. Una verità che stravolgerebbe completamente il contesto. La foto ritrae Baldoni riverso a terra semicoperto di sabbia. Morto. Nient'altro. Nessuna traccia dei suoi carnefici, nessun ambiente attorno che permetta di ricostruire dove fosse tenuto prigioniero. Nessun elemento che faccia capire quando sia stato ucciso.
Ieri, nelle ore concitate che hanno seguito la notizia della morte di Baldoni, si era diffusa la notizia delle "immagini agghiaccianti" che l'ambasciatore italiano a Doha avrebbe visionato. Non solo. Al Jazeera ha parlato fin dal primo momento di un video che non avrebbe trasmesso per non urtare la sensibilità dei telespettatori. Non è così, dice il capo della Farnesina. Non è così, dice oggi la stessa Al Jazeera che sostiene di avere circa quindici secondi di immagini ferme ("still images"). Il portavoce del canale, Jihad Ballout ha sottolineato che molte delle informazioni pubblicate dalla stampa italiana sul filmato "non sono affatto precise".
Ma perché questo elemento cambia tutto? Perché permette paradossalmente di gettare nuova luce sulle più grandi, dolorose e impotenti domande che stanno dietro alla vicenda: che cosa è successo durante la trattativa con i terroristi? Che cosa non ha funzionato? E soprattutto, c'è stata una trattativa? Sì, dice Frattini davanti alle commissioni Esteri e Difesa riunite a Montecitorio. I contatti "erano ancora aperti, vivi, attivati, mentre Enzo Baldoni veniva ucciso dai suoi rapitori" poco dopo lo scadere dell'ultimatum. E aggiunge: "Il nostro connazionale è stato ucciso barbaramente, la sequenza che ha fatto precipitare gli eventi non ci permette di capire cosa sia accaduto".
Dall'inizio. Martedì 24 agosto Al Jazeera trasmette il video in cui si vede Baldoni apparentemente tranquillo e in cui l'Esercito islamico dell'Iraq lancia l'ultimatum all'Italia. E' lo spartiacque della vicenda: il governo italiano annuncia che farà il possibile per liberare Baldoni, ma ribadisce che la presenza delle nostra truppe in Iraq non è in discussione.
Linea della fermezza che viene stemperata dai ripetuti appelli sia dei familiari sia del settimanale Diario per cui Baldoni lavorava sia da Frattini che cercano di convincere i rapitori che il giornalista è uomo di pace, indipendente e anche volontario della Croce rossa. Soprattutto la scelta del ministro lascia intendere la strategia italiana di puntare sul fatto che gli italiani, quell'italiano, era in Iraq come pacificatore, non come forza occupante.
E' quest'ultima analisi che si rivelerà sbagliata. Dice Maurizio Scelli, commissario della Croce rossa italiana, l'altro grande soggetto della trattativa: "Nei confronti degli italiani non c' è avversione, come invece verso gli americani. Ma dopo la battaglia dei ponti di Nassirya dei primi di aprile è subentrata una sorta di delusione, come quella di un amante tradito. E' allora che abbiamo cominciato a sentirci dire frasi come 'ecco, anche voi avete sparato come gli americani'".
Scelli sa quello che dice visto che lui ha puntato su un altro canale della trattativa che si riteneva aperto e proficuo. Il commissario della Cri ribadisce ancora oggi che i contatti erano buoni e ad altissimi livelli, e gli avevano assicurato che l'ultimatum dei sequestratori non sarebbe stato rispettato. Erano gli stessi utilizzati per la liberazione dei tre vigilantes italiani rapiti e rilasciati a Bagdad. Già poche ore dopo il sequestro, dice Scelli, "il canale di dialogo era stato ripristinato: io stesso avevo già in programma di partire questa notte, proprio per essere di nuovo sul campo, e avevo chiesto prove del fatto che Baldoni fosse ancora in vita".
Quando oggi lo stesso commissario ha parlato con chi ieri aveva fornito le assicurazioni ("e le assicuro che non è stata una telefonata tenera da parte mia") la persona ha mostrato "rabbia e disappunto": "a suo dire - racconta Scelli - si era creata una frattura, nel gruppo che aveva in custodia Baldoni, fra gli irriducibili e l' ala morbida. Insomma, la gestione terroristica ha prevalso su quella politica".
Ma questo si potrebbe dire con certezza soltanto se ci fosse un video, o meglio se fosse documentato che Baldoni era ancora vivo fino a prima che scadesse l'ultimatum. Ma il video non c'è, c'è solo una fotografia. Un'unica foto che potrebbe essere stata scattata in qualsiasi momento, anche subito dopo il sequestro. E quindi con chi trattavano gli uomini impegnati? C'era davvero una trattativa?
che dire...
riposi in pace...
:( :rolleyes:
andy_mouse
27-08-2004, 21:54
azz mi è dispiaciuto :(
comunque questi terroristi che uccidono INNOCENTI senza ritegno non hanno nemmeno il diritto, a mio parere, di essere chiamati "resistenza" .. finchè uccidono (soldati) americani ci starebbe anche, esagerando, ma quando fanno fuori i connazionali o un giornalista..a cosa resistono???
Secondo me questi avvenimenti ci mostrano la loro vera natura, non resistenti, ma spietati e ottusi ASSASSINI con la mentalità di 2000 anni fa, che vogliono imporre le loro ottuse idee a tutta la popolazione e impedire che l'iraq progredisca.
Forse la religione e soprattutto la guerra santa sono solo mere coperture ideologiche per i suddetti fini, usate per reclutare più persone.
Vediamo se arriva il solito troll a dire che invece sono molto avanti e sono degli eroi, ma non vi scomodate che vi ho in ignore. ;)
si sapeva che l`avrebbero ucciso.. inutile ragionare con chi non ha il cervello
Jaguar64bit
27-08-2004, 23:45
Originariamente inviato da Er Paulus
non ho ancora visto nessun rappresentante del governo italiano commentare in diretta questa notizia.
e la cosa più atroce, è che la famiglia abbia saputo la notizia dalla tv.
la vergogna della vergogna
E' vero , incredibile....
le parole della moglie:
«Non c'è più e nessuno potrá mai ridarcelo ma è anche qui, insieme a noi, con quello che ci ha lasciato e nessuno potrá mai togliercelo», dice Giusy con il foglio in mano. «Enzo - spiega la donna con la voce scricchiolante - andava incontro alla vita con un sorriso. Era un inguaribile ottimista e i semi di questo ottimismo germoglieranno nel mondo. Ora - conclude - abbiamo bisogno di vivere il nostro dolore, vi chiediamo di lasciarci in pace, di lasciarci vivere il nostro dolore. Non faremo altre dichiarazioni»
spero che rispetteranno la volontà di questa povera donna.
Er Paulus
28-08-2004, 04:18
Originariamente inviato da Proteus
E' falso, lo hanno saputo, almeno così è riportato dai notiziari, tramite telefono prima che la notizia fosse resa pubblica.
Ciao
io l'ho sentito nella breve intervista del tg1 fatta alla moglie (o sorella)
Un sospetto: controllati i movimenti della Croce rossa. Possibile
che i terroristi abbiano scelto il momento per colpire un italiano
"Il rapimento non fu casuale"
I misteri dell'omicidio Baldoni
dal nostro inviato LUCA FAZZO
NASSIRIYA - Il corpo di Enzo Baldoni è qui, da qualche parte nella pianura sconfinata che si stende a sud di Bagdad. È il corpo martoriato mostrato nella foto inviata ad Al Jazeera, abbandonato nella sabbia, un occhio aperto e l'altro chiuso, il collo coperto di sangue. Ora, intorno a questo corpo si apre una nuova partita, una nuova trattativa, una nuova caccia. Non si tratta solo di riportare a casa il reporter di pace barbaramente assassinato dall'Esercito Islamico dell'Iraq. Si tratta di ripartire da quel corpo per capire cosa è davvero successo.
Perché molti indizi in queste ore raccontano che Baldoni non è morto per caso, che il suo sequestro e la sua uccisione sono stati un pezzo di una storia assai più vasta, un capitolo dello scontro tra "poteri forti" o aspiranti tali, della guerra di fazioni e di spie che si combatte in questo Iraq dall'avvenire imperscrutabile.
Fin dall'inizio, dicono questi indizi, l'operazione Baldoni è stata pensata e attuata per finire nel sangue, l'epilogo cruento era deciso dal primo giorno. Perché una escalation del terrore che coinvolga tutti gli stranieri presenti a qualunque titolo oggi in Iraq fa comodo a molti. A cominciare da Al Zarqawi, il plenipotenziario di Al Qaeda in Iraq, che proprio in queste ore sarebbe riapparso a Bagdad con il suo seguito di quattro auto blindate.
Inevitabile che per compiere il primo passo, il ritrovamento dei resti di Baldoni, si punti sugli stessi canali che erano stati attivati nella speranza di una trattativa rivelatasi impossibile per salvare l'inviato del "Diario": come l'ex ufficiale dei servizi segreti di Saddam Hussein cui si era rivolta la Croce Rossa, o i capi tribù vicini a Moqtada Al Sadr che erano stati contattati dagli emissari del nostro ministero degli Esteri.
Nessuno lo dice ufficialmente, ma è scontato che si tratti solo di una questione di tempo e di soldi. Un ex colonnello dell'esercito di Saddam è uno degli uomini a cui la Croce rossa di Scelli si era affidata per la liberazione, e che oggi potrebbe continuare a lavorare per ottenere il corpo di Baldoni.
Assai più impervia, come si può immaginare, la strada per dare un nome ai colpevoli della morte di Baldoni: un lavoro duplice: da un lato la caccia ai rapitori, dall'altro quello ai ricattatatori. Fin dalla giornata di mercoledì, dopo la diffusione del video con il messaggio che poneva le condizioni per il rilascio dell'ostaggio, una certezza era stata acquisita: chi aveva assunto la gestione politica del sequestro era un gruppo diverso da quello che aveva eseguito il sequestro del reporter uccidendo la sua guida Ghareeb.
Malavitosi comuni, con un'ottima conoscenza del territorio e forse un complice all'interno o ai margini del convoglio della Croce Rossa partito da Bagdad, gli autori materiali del rapimento. Mentre gli autori del messaggio sarebbero sciiti radicali usciti dall'orbita di Moqtada al Sadr o sunniti dell'area post-saddamita.
Ed è proprio l'analisi che i nostri uomini sul terreno stanno compiendo dell'attività dell'Esercito Islamico dell'Iraq che apre gli scenari più inquietanti. Perché l'Esercito non è solo il gruppo che ha ottenuto il ritiro delle truppe filippine dall'Iraq sequestrando un contractor di Manila, che ha sequestrato e ucciso - dopo avere girato un video tecnicamente identico a quello di Baldoni - due pachistani.
È soprattutto il gruppo che dall'8 agosto tiene prigioniero Fereydun Jahani, "diplomatico" iraniano, che in realtà pare sia un alto ufficiale dei servizi segreti di Teheran. E la mano dell'Esercito Islamico potrebbe essere anche in un sequestro non annunciato ufficialmente ma di cui in Iraq si parla con insistenza, quello di due marines statunitensi che si troverebbero da giorni nelle mani dei rapitori.
È in questo groviglio di crimini che prende forma il rapimento di Enzo Baldoni, operato da malavita comune e gestito da fazioni politiche. Quando l'Esercito Islamico ha deciso che era venuto il momento di colpire l'Italia, il convoglio di soccorsi umanitari e giornalisti che da Ferragosto aspettava di partire da Baghdad probabilmente è apparso subito il bersaglio ideale.
E quando, nonostante i divieti da Roma, le pressioni dell'ambasciata italiana e della polizia irachena, la Croce Rossa di Bagdad ha deciso di partire, è scattata l'operazione. Anche la prima mina, quella esplosa a cinquanta chilometri dalla capitale sotto un'ambulanza, faceva quasi sicuramente parte del piano sfociato nel sequestro e nel barbaro assassinio del giornalista italiano.
majin mixxi
28-08-2004, 18:21
Luca Bottura per l’Unità
1 - Nuovi sport Il Cio ha comunicato che da Pechino 2008 verrà introdotta una nuova disciplina nel tiro: il tiro Libero. Funziona così: si prende un bersaglio molto lontano, diciamo la distanza che c’è tra qua e l’Iraq, e molto indifeso, e lo si prende robustissimamente per il culo. Quindi c’è uno sul posto che spara. Una volta che il bersaglio è stato colpito, si continua a prenderlo robustissimamente per il culo, sempre a distanza. Si prevede che lo sport in questione avrà presto una grande diffusione. E’ facilissimo da praticare e non costa niente. L’azzurro Feltri già prenota l’oro.
2 - Paragoni Come spot sull’ottimismo quello della famiglia Baldoni è più convincente di quello di Tonino Guerra. Molto più convincente.
3 - Sorprese La copertina del tg2 di ieri sera, il pezzo di Claudio Valeri sul “Paese dei Giochi”, che vive sempre in pace e, irreale com’è, potrebbe prima o poi, per caso, contagiare la realtà era raffinata, toccante, sincera.
4 - Dies Iraq La bandiera iraqena utlizzata dalla grafica della regia greca per la partita con l’Italia era quella di Saddam, con le sue belle scritte coraniche verdi nella parte bianca.
5 - Tutto molto bellum “Quando Galanda sgancia la bomba della sicurezza, il Portorico si aggiunge alla lista delle vittime” (Edoardo Grassi, tg5, il suggerimento di chiamarle triple resta sempre valido)
6 - Tubi/1 Non sempre le telecronache del tubo sono tali perché le fa, poniamo, Amedeo Goria. A volte lo sono perché si fanno letteralmente “in tubo”. Cioè commentando sul video immagini lontane. Se a questo gap aggiungiamo uno sport per pochi intimi, tipo il taekwondo avremo Giulio Guazzino. Che ieri mattina ha esultato lungamente per le prodezze dell’azzurro Molfetta, realizzando solo a fine telecronaca che Molfetta era quell’altro, e aveva vinto un iraniano.
7 - Tubi/2 Se per il taekwondo, di cui forse è persino consigliabile oltre che legittimo ignorare l’esistenza, le balbuzie del telecronista suscitano umana solidarietà, diverso è il discorso per sport non proprio clandestini come il basket. Per dire: ieri sera e la telecronaca di Italia-Lituania è andata in onda inspiegabilmente sia su Raidue sia su Raisport satellite. In questo caso commentata “in tubo” da una voce che il vostro cronista non è colpevolmente riuscito a identificare (Pescante junior? Chissà). Uno spasso, una boccata di umorismo nel cupore della giornata.
Il nostro, spedito con ogni evidenza a raccontare uno sport che mai aveva visto neppure in cartolina, ha affrontato un’apnea di un’ora e mezza commentando i replay durante i timeout, trasfigurando Jaskevicius in Jasevecchkivius, giocando sul numero di manica di Macijauskas (“Ha il sei, si potrebbe dire sei magnifico”), lamentandosi dei greci che inquadrano la partita da troppo lontano “e così non si riconoscono i giocatori”. Già al terzo minuto ricordava che la Lituania ha due milioni di abitanti, pur di prendere tempo.
Salvo rivelare successivamente che alcuni lituani giocano in Italia “poi vi dirò quali, ma li conoscerete benissimo”. Resterà nella leggenda l’urlo di soddisfazione per un canestro in entrata di Bulleri: “Pareggiooo!”. Era il 2-2.
[email protected] (gago.splinder.it)
majin mixxi
29-08-2004, 20:36
Luigi Bolognini per La Repubblica
Alla morte Enzo Baldoni era già andato vicino. Un´esperienza che gli aveva lasciato una grande tranquillità e di cui ogni tanto parlava agli amici. «Ero in Messico, al mare - scriveva - mi ero spinto al largo, le onde mi sommersero. Sott´acqua dal buio passai a una luce bianca, venni pervaso da una gran serenità. Poi mi salvò un ragazzo, da allora la morte mi spaventa molto meno».
Baldoni si era avventurato anche con e-mail indirizzate agli amici a immaginare la propria morte e a dettare condizioni per il funerale, in modo scaramantico, ma non del tutto scherzoso.
«Trascurando che sono certamente immortale, se per qualche errore del Creatore prima o poi dovesse succedere anche a me di morire - evento verso cui serbo la più tranquilla e sorridente delle disposizioni - ecco le istruzioni per il mio funerale. Intanto, quando (e se) morirò, spero succeda rapidamente, un bello schianto aereo o in mare. Va bene anche in auto o meglio ancora nel mio letto per un colpo secco. Subito dopo la morte voglio essere immediatamente cremato. Poi le mie ceneri verranno disperse. In mare, direi. Ma fate voi, che cosa mi frega. Attenti alla direzione del vento sennò fate la fine del Grande Lebowski».
Presenti, «tutti gli amici raggiungibili tramite posta elettronica, blog e qualsiasi altra diavoleria elettronica inventata nei prossimi cent´anni. Per non più di trenta minuti complessivi, moglie, figli, fratelli e amici più stretti traccino un breve ritratto. Alcune parole non dovranno essere pronunciate: dolore, perdita, vuoto incolmabile, padre affettuoso, sposo esemplare, valle di lacrime, non lo dimenticheremo mai, inconsolabile, il mondo è un po´ più freddo, sono sempre i migliori che se ne vanno e poi tutti gli eufemismi come si è spento, è scomparso, ci ha lasciati».
E poi, funerale all´irlandese: «Botti di champagne, Guido con la fisarmonica e la sua band che suonino tutto De Andrè, specialmente La Città Vecchia e Il Testamento (quando apriranno il mio avranno molto meno da ridere). Stefano sul monociclo che lancia in aria le fiaccole, e Gabriella col naso da clown. La banda degli zapatisti, col trombettiere che suona attraverso il passamontagna. Una suonatrice d´arpa birmana. Dodici danzatrici timoresi che ricoprano la mia urna di drappi colorati. Donne coi vestiti a colori vivaci, gente che rida e che racconti barzellette sconce. Tutte le donne con cui sono stato in vita mia, mi raccomando tutte e tre. Fiumi di vino, di prosecco e di spumante. Ognuno versi una goccia di vino sulla bara, mica tutto a voi, in fondo sono io che pago. Un´enorme porchetta alla brace, salsicce allo spiedo, pollastri e lasagne. Non mi spiacerebbe se nascessero nuovi amori. Una sveltina su un soppalco defilato non la considererei un´offesa alla morte, bensì un´offerta alla vita».
Doveva essere un tipo simpatico
red_ka.it
29-08-2004, 20:54
Doveva essere uno simpatico dici???
In quelle parole suono tutto il suo ringraziamento alla vita in qualsiasi momento questa l'avesse dovuto abbandonare, dio mi fa i brividi pensare che fine ha fatto uno capace di scrivere tali parole sulla morte, aveva ragione chi ha scritto:"uno così simpatico non l'avevano mai ammazzato...",
che riposi davvero in pace.
Ve lo ripeto, era un grande, ma davvero.
Speriamo che il corpo torni a casa e che abbia un funerale come lo desiderava.
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