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View Full Version : Alitalia: papà contribuente, vorrei uscire per mangiare la pizza.....


tatrat4d
24-08-2004, 16:45
Copio qui quanto ho postato in un thread in Geografia e viaggi, forse è utile parlarne anche qui.

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Dal presidente Cimoli allarme su ricavi e assenteismo
Ha detto ai sindacati: "Abbiamo 20 giorni di vita"
Alitalia a rischio liquidazione
E il titolo affonda in Borsa
Apertura al ribasso (-2,57), poi crollo fino a -6, 15%
MILANO - Alitalia a picco a Piazza Affari. Dopo l'allarme del presidente Giancarlo Cimoli, che ieri ha detto ai sindacati che se non verrà varato un piano al più presto, la compagnia è destinata alla liquidazione, i titoli in Borsa stanno subendo un vero e proprio tracollo. Un avvio pesante (-2,57%), che con il passare delle ore ha visto scivolare le azioni fino al - 6,15% a 0,19 euro, per poi risalire di poco e attestarsi sull'attuale -4%

Il titolo si muove in netta controtendenza con le compagnie aeree in Europa, e la caduta dei titoli in Borsa va dunque direttamente collegato al quadro a tinte fosche disegnato ieri da Cimoli.

Incontrando i sindacati, il presidente ha parlato di 17 milioni di ricavi in meno in giugno e luglio rispetto alle previsioni. E ha illustrato dati allarmanti sull'astensionismo: duemila dipendenti marcherebbero visita ogni giorno. Così - è quanto ha detto Cimoli ai rappresentanti dei lavoratori - per correre ai ripari c'è pochissimo tempo: "20 giorni".

Da Repubblica.it

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Pronto il nuovo prestito ponte? Vediamo cosa ci dicono sindacati, Alemanno e simili questa volta

kikki2
24-08-2004, 16:49
Nuovo prestito ponte? e quello "vecchio" ?

tatrat4d
24-08-2004, 16:52
Originariamente inviato da kikki2
Nuovo prestito ponte? e quello "vecchio" ?

Se la struttura aziendale porta ad avere 20 gg. di liquidità è facile prevedere che il "vecchio" o se lo sono già fumato o se lo fumano in fretta quando gli arriva.

kappak
31-08-2004, 07:04
alitalia deve fallire!!!
non ci sono altre soluzioni
non puo lo stato sempre intervenire per aiutare kueste aziende kon i soldi dei kontribuenti!!

ci sono hostess e piloti ke guadagnano svariate migliaia di euro al mese!!!!

lunaticgate
31-08-2004, 07:13
Originariamente inviato da kappak
alitalia deve fallire!!!
non ci sono altre soluzioni
non puo lo stato sempre intervenire per aiutare kueste aziende kon i soldi dei kontribuenti!!

ci sono hostess e piloti ke guadagnano svariate migliaia di euro al mese!!!!


senza contare che l'80% di esubero personale si trova a Roma!
A buon intenditore poche parole!
22000 dipendenti.......boh? :rolleyes:

Quincy_it
31-08-2004, 08:35
Aiutatemi a capire una cosa.
Alitalia è in profonda crisi e vorrebbe varare un piano di rilancio-ristrutturazione. Questo comporterebbe licenziamenti, riduzioni lavorative/salariali, ecc.
Quindi i sindacati (con gli stessi dipendenti) intervengono: manifestazioni, astensionismo, scioperi. Ma questo non fa altro che peggiorare i conti della società. Nel frattempo i sindacati chiedono che sia lo Stato ad intervenire, giusto?

Ora, se questa mia "veloce" analisi della situazione è corretta, non è un "gatto che si morde la coda"? I lavoratori rischiano comunque il posto di lavoro, sia se Alitalia vara il suo piano, sia se fallisce. Ma non c'è, forse, più speranza di avere un posto di lavoro nel primo caso? :what:

v10_star
31-08-2004, 08:43
e che io nutrivi anche la speranza che si riprendesse... ho un pò di azioni dell'alitalia, comperate ancora nel 99, mi sà tanto che le butterò via... ma se liquidano l'azienda, le azioni che fine fanno? come i bond parmalat?

HenryTheFirst
31-08-2004, 09:17
Originariamente inviato da v10_star
e che io nutrivi anche la speranza che si riprendesse... ho un pò di azioni dell'alitalia, comperate ancora nel 99, mi sà tanto che le butterò via... ma se liquidano l'azienda, le azioni che fine fanno? come i bond parmalat?

Più o meno, solo che tu acquistando le azioni hai accettato il rischio di perdere quanto investito. Quando e se liquideranno verranno prima rimborsati i creditori, e poi gli azionisti con quanto avanza. E' chiaro che non avanzerà niente :(

v10_star
31-08-2004, 09:25
Originariamente inviato da HenryTheFirst
Più o meno, solo che tu acquistando le azioni hai accettato il rischio di perdere quanto investito. Quando e se liquideranno verranno prima rimborsati i creditori, e poi gli azionisti con quanto avanza. E' chiaro che non avanzerà niente :(


http://it.geocities.com/v10_star/images/doh.gif

SaMu
31-08-2004, 19:44
Originariamente inviato da Quincy_it
Ora, se questa mia "veloce" analisi della situazione è corretta, non è un "gatto che si morde la coda"? I lavoratori rischiano comunque il posto di lavoro, sia se Alitalia vara il suo piano, sia se fallisce. Ma non c'è, forse, più speranza di avere un posto di lavoro nel primo caso? :what:

Che gliene importa se Alitalia fallisce?

Mettendosi di traverso vogliono trattare per ottenere prepensionamenti, ricollocamenti in altre società dello stato, posti di lavoro in enti pubblici.. nelle scorse settimane si è parlato di Finmeccanica, delle FS, persino (sigh!) delle Poste.

A rischiare di trovarsi veramente senza lavoro, sono quelli che lavorano per cooperative di servizio in outsourcing, gli atipici non sindacalizzati.. tutti gli altri, avranno in ogni caso il loro paracadute a spese degli italiani.. sindacati vertici e governo stanno trattando su queste prebende, non sul salvataggio dell'azienda.

sempreio
31-08-2004, 20:07
Originariamente inviato da SaMu
Che gliene importa se Alitalia fallisce?

Mettendosi di traverso vogliono trattare per ottenere prepensionamenti, ricollocamenti in altre società dello stato, posti di lavoro in enti pubblici.. nelle scorse settimane si è parlato di Finmeccanica, delle FS, persino (sigh!) delle Poste.

A rischiare di trovarsi veramente senza lavoro, sono quelli che lavorano per cooperative di servizio in outsourcing, gli atipici non sindacalizzati.. tutti gli altri, avranno in ogni caso il loro paracadute a spese degli italiani.. sindacati vertici e governo stanno trattando su queste prebende, non sul salvataggio dell'azienda.


e soprattutto i dipendenti esterni sono quelli che prendono meno in assoluto, viva l' italia dei truffatori, ladri e pidocchi!!!

SaMu
31-08-2004, 20:28
Alitalia, impara dalle Poste

di Renzo Rosati
5/5/2004

Raffrontandole si scopre: non è vero che l'appartenenza allo Stato sia la fonte di tutti i mali; gli interessi politici contano fino a un certo punto; uscire da una crisi si può, ma occorrono vertici e sindacati all'altezza. Storia e numeri di due casi esemplari e contrari > Forum


Le Poste Italiane registrano un utile di 90 milioni di euro, contro i 22 del 2002. Per il secondo anno di seguito chiudono il bilancio in attivo, con un fatturato (7,4 miliardi) sul quale incide per il 48 per cento il Bancoposta, cioè un servizio in concorrenza. Il core business tradizionale, la corrispondenza, passa al secondo posto incidendo per il 46,2 per cento. Le Poste italiane sono la terza società italiana per numero di dipendenti: 154 mila; e la prima per estensione e capillarità della rete (14 mila uffici postali), in assoluto la più informatizzata.

Qual è la notizia? Beh, intanto che le Poste, un tempo tanto (giustamente) vituperate, si sono messe a funzionare. Certo, fanno il loro dovere, tuttavia lo fanno abbastanza bene non gravando sui conti del Tesoro (al quale appartengono) e dunque dei contribuenti, e offrendo ai clienti un servizio soddisfacente sia nel recapito di lettere e cartoline sia nei servizi bancari. Questi ultimi, soprattutto se raffrontati alle sempre più scadenti e per nulla remunerative (per clienti e aziende) offerte degli istituti di credito, che pure erano padrone del mercato.

CONCORRENZA DEI PONY
Si possono paragonare le Poste all'Alitalia? Certo che si può. Partendo da 10 anni fa. Nel 1993 le Poste chiusero il bilancio in perdita di 4.500 miliardi di lire (2,32 miliardi di euro) e avevano 222 mila dipendenti con la stessa rete di sportelli di oggi. Un'azienda sull'orlo del baratro, che svolgeva male il servizio di corrispondenza, appariva timorosa di fronte alla concorrenza dei privati (pony express e corrieri), non era presente sul mercato bancario. Ogni ufficio impiegava in media, e male, 16 dipendenti, con un tasso d'insoddisfazione altissimo da parte dei cittadini. Oggi ci sono 11 dipendenti per ufficio, il rapporto tra costo del lavoro e ricavi cala dal 71 al 67 per cento, il bilancio è appunto in attivo e, quel che più conta, i diversi tipi di servizio registrano un accettabile grado di soddisfazione.

BRUTTO ANATROCCOLO
Sull'Alitalia è stato detto tutto e il contrario di tutto; ancora impossibile capire come finirà l'azienda, mentre anche nell'opinione pubblica la discussione è accesa (voi che ne pensate? Forum di Panorama.it). Di certo c'è che è completamente uscita dal mercato, non soddisfa le esigenze dei clienti, grava sul Tesoro e quindi sui contribuenti in maniera considerevole. Eppure, dieci anni fa se le Poste erano considerate il brutto anatroccolo delle aziende di servizio, l'Alitalia si dava ancora arie da compagnia-simbolo, da «compagnia di bandiera». Viene spontaneo chiedersi di quale bandiera si parla: il tricolore, con le sue glorie e le sue sconfitte, merita comunque di meglio. Senza contare che molti italiani, proprio viaggiando Alitalia, spesso si sono sentiti assai poco vezzeggiati da hostess sbrigative, assai poco rispettati per la puntualità, avendo in mente il servizio e le premure sperimentati su altri aerei.

IN ROSSO GIA' 10 ANNI FA
Comunque già dieci anni fa l'Alitalia chiudeva il bilancio in rosso di 206 miliardi di lire, pari a 106 milioni di euro. Aveva 2.200 miliardi di debiti (12 mesi dopo erano già saliti a quasi 3.000), e 20.500 dipendenti. Oggi l'Alitalia ha 373 milioni di euro di passivo, dato che nel solo primo quadrimestre 2004 è di 250 milioni, 22.500 dipendenti, 2 mila (duemila!) più che nel 1994.

ENORME DEBITO
I debiti superano 1,3 miliardi di euro, il 180 per cento del patrimonio. Risultato: nonostante quattro «ristrutturazioni», in questi dieci anni l'azienda ha più che triplicato il deficit, aumentato il personale e l'indebitamento.

LE CIFRE DELL'INSODDISFAZIONE DEI CLIENTI
Il numero di dipendenti rispetto alle destinazioni servite (oggi sono 129, il più basso numero tra i grandi vettori europei) è passato da 103 di dieci anni fa a 174. L'insoddisfazione dei clienti, anche senza considerare blocchi degli aeroporti e scioperi selvaggi, è misurabile con queste cifre: rispetto a quattro grandi concorrenti europee e italiane (Air France, British, Meridiana e Lufthansa) l'Alitalia ha il record nei bagagli smarriti per 1.000 passeggeri (46,7), nei ritardi all'arrivo (33 per cento oltre i 15 minuti) e alla partenza, 29 per cento.

TEMPI RAPIDI
Raffrontando Poste e Alitalia si scoprono alcune cose. In primo luogo che non è vero che l'appartenenza allo Stato sia la fonte di tutti i mali. Poi che i tanto tirati in ballo interessi politici contano fino a un certo punto. Quindi che uscire da una crisi a prima vista incurabile si può. Basta farlo a tempi rapidi e con decisione; ma per questo occorrono vertici e sindacati all'altezza. Nel caso delle Poste questo è avvenuto. Per l'Alitalia sembra che manager, sindacalisti e dipendenti abbiano badato soprattutto a loro stessi, incuranti del mercato e convinti che il termine «compagnia di bandiera» fosse un feticcio in grado di coprire prezzi alti e disservizi di ogni tipo. Forse pensavano che gli italiani fossero sciocchi. E ora è troppo tardi, il conto sarà salato.

ENGINE
31-08-2004, 20:29
Originariamente inviato da kappak
alitalia deve fallire!!!
non ci sono altre soluzioni
non puo lo stato sempre intervenire per aiutare kueste aziende kon i soldi dei kontribuenti!!

ci sono hostess e piloti ke guadagnano svariate migliaia di euro al mese!!!!


sono daccordo al 100 %

il solito carrozzone Romano italiota.........

lo sapevate che la sudetta compagnia vende il 90 % dei biglietti al nord ma sono TUTTI e sottolineo TUTTI di Roma o giu' di li ?

ma vi sembra una cosa ammissibile ?

e poi quando la Lega Nord lo ha fatto presente la si e tacciata come al solito di voler dividere il paese..........


PADANIA LIBERA !!!!!!

ALBIZZIE
01-09-2004, 08:01
Originariamente inviato da SaMu
Alitalia, impara dalle Poste

di Renzo Rosati
5/5/2004
....
checchè ne dica l'articolo, le poste offrono servizi ben lungi dall'essere all'altezza di uno stato civile e vivono ancora in uno stato di cose dove la concorrenza è certamente trascurabile.

anzi spero che l'alitalia non prenda esempio dalle poste in tutto e per tutto, visto i recenti casi di posta portata al macero o nascosta, non vorrei che l'alitalia per far prima buttasse a mare i passeggeri.

parax
01-09-2004, 09:39
Originariamente inviato da ENGINE
sono daccordo al 100 %

il solito carrozzone Romano italiota.........

lo sapevate che la sudetta compagnia vende il 90 % dei biglietti al nord ma sono TUTTI e sottolineo TUTTI di Roma o giu' di li ?

ma vi sembra una cosa ammissibile ?

e poi quando la Lega Nord lo ha fatto presente la si e tacciata come al solito di voler dividere il paese..........


PADANIA LIBERA !!!!!!


che gente, pensavo esistessero solo su Telepadania. :rotfl:

Con i celti contro i romani invasori. :rotfl:

ALBIZZIE
01-09-2004, 09:54
Originariamente inviato da ENGINE
sono daccordo al 100 %

il solito carrozzone Romano italiota.........

lo sapevate che la sudetta compagnia vende il 90 % dei biglietti al nord ma sono TUTTI e sottolineo TUTTI di Roma o giu' di li ?

ma vi sembra una cosa ammissibile ?

e poi quando la Lega Nord lo ha fatto presente la si e tacciata come al solito di voler dividere il paese..........


PADANIA LIBERA !!!!!!
http://www.pierpaoletor.net/risata_grande.jpg

Bizkaiko
01-09-2004, 09:56
Originariamente inviato da tatrat4d


Incontrando i sindacati, il presidente ha parlato di 17 milioni di ricavi in meno in giugno e luglio rispetto alle previsioni. E ha illustrato dati allarmanti sull'astensionismo: duemila dipendenti marcherebbero visita ogni giorno.


Comincino a licenziarli in tronco, senza liquidazione o altri bonus d'uscita: risolverebbero gran parte del problema dei posti in esubero.

Killian
01-09-2004, 10:01
Originariamente inviato da ALBIZZIE
checchè ne dica l'articolo, le poste offrono servizi ben lungi dall'essere all'altezza di uno stato civile e vivono ancora in uno stato di cose dove la concorrenza è certamente trascurabile.

anzi spero che l'alitalia non prenda esempio dalle poste in tutto e per tutto, visto i recenti casi di posta portata al macero o nascosta, non vorrei che l'alitalia per far prima buttasse a mare i passeggeri.

magari le poste non avranno una forte concorrenza per quanto riguarda la corrispondenza, ma se è vero che il 48% del fatturato arriva dal bancoposta, non mi puoi certo dire che la concorrenza sia poca in quel settore.

ALBIZZIE
01-09-2004, 10:07
Originariamente inviato da Killian
magari le poste non avranno una forte concorrenza per quanto riguarda la corrispondenza, ma se è vero che il 48% del fatturato arriva dal bancoposta, non mi puoi certo dire che la concorrenza sia poca in quel settore.
certo che no.
ma bisognerebbe sapere, ed è impossibile, se il cliente usa bancoposta come prodotto finanziario di sua scelta o per sfruttare meglio i servizi postali.

tatrat4d
01-09-2004, 10:12
Originariamente inviato da Bizkaiko
Comincino a licenziarli in tronco, senza liquidazione o altri bonus d'uscita: risolverebbero gran parte del problema dei posti in esubero.

Ma quando mai, siamo in Italia. Non si possono licenziare in tronco i borseggiatori di Malpensa, come nemmeno il ferroviere che si dimentica di tirare il freno e fa fare al treno 20 km senza controllo.

sider
01-09-2004, 10:15
I luoghi comuni si sprecano, qui, mi pare .
E' giusto che la società cambi registro, lo hanno fatto le poste, possono farlo pure loro, magari prendendo decisioni impopolari (ma non drastiche)
Ma i dipendenti non devono pagare per l'inettitudine dei dirigenti.
Se vostro padre lavorasse all'Alitalia mantenendo la famiglia con quei soldi non parlereste così
Non si può mandare a casa un padre di famiglia che anni fa ha fatto domanda di assunzione all'Alitalia...che ne sapeva?
Adesso vogliono mettere a posto in pochi mesi una situazione che è vergognosa da decenni. Se sei impostato per mantenerti con biglietti roma-milano da 250 euro, hai voglia a metterti in concorrenza con chi li fa a 60 euro.
Pugno di ferro coi dipendenti ok ma prima di dire frasi tipo "mandiamoli a casa" pensiamoci su...

tatrat4d
01-09-2004, 10:21
Originariamente inviato da sider
I luoghi comuni si sprecano, qui, mi pare .
E' giusto che la società cambi registro, lo hanno fatto le poste, possono farlo pure loro, magari prendendo decisioni impopolari (ma non drastiche)
Ma i dipendenti non devono pagare per l'inettitudine dei dirigenti.
Se vostro padre lavorasse all'Alitalia mantenendo la famiglia con quei soldi non parlereste così
Non si può mandare a casa un padre di famiglia che anni fa ha fatto domanda di assunzione all'Alitalia...che ne sapeva?
Adesso vogliono mettere a posto in pochi mesi una situazione che è vergognosa da decenni. Se sei impostato per mantenerti con biglietti roma-milano da 250 euro, hai voglia a metterti in concorrenza con chi li fa a 60 euro.
Pugno di ferro coi dipendenti ok ma prima di dire frasi tipo "mandiamoli a casa" pensiamoci su...

Tanto non c'è alcun problema: un mese e non hanno più da pagare gli stipendi, e a casa ci vanno ugualmente. Se l'azienda non rende non sarà mica lo Stato a dover garantire i redditi, come ha fatto fino ad ora. Perchè vantaggi analoghi i lavoratori delle piccole industrie private non li hanno mai avuti.

ALBIZZIE
01-09-2004, 10:23
Originariamente inviato da tatrat4d
Tanto non c'è alcun problema: un mese e non hanno più da pagare gli stipendi, e a casa ci vanno ugualmente. Se l'azienda non rende non sarà mica lo Stato a dover garantire i redditi, come ha fatto fino ad ora. Perchè vantaggi analoghi i lavoratori delle piccole industrie private non li hanno mai avuti.
se fallisce l'alitalia ci rimettono anche i dipendenti di piccole società che con l'alitalia ci campano e che ancora una volta non vedranno riconosciuto il loro stato di crisi.

tatrat4d
01-09-2004, 10:28
Originariamente inviato da ALBIZZIE
se fallisce l'alitalia ci rimettono anche i dipendenti di piccole società che con l'alitalia ci campano e che ancora una volta non vedranno riconosciuto il loro stato di crisi.

E allora dobbiamo aprire di nuovo i cordoni della borsa per salvare un'azienda che presenta bilanci di quel genere? In pratica Alitalia sarebbe una specie di sostituto di un sussidio sociale e non un'azienda che deve concorrere sul mercato.

Bizkaiko
01-09-2004, 10:30
Originariamente inviato da tatrat4d
Ma quando mai, siamo in Italia. Non si possono licenziare in tronco i borseggiatori di Malpensa, come nemmeno il ferroviere che si dimentica di tirare il freno e fa fare al treno 20 km senza controllo.
Infatti è questo che bisogna cominciare a cambiare se si vuole che le cose comincino a migliorare un po'

ALBIZZIE
01-09-2004, 10:32
Originariamente inviato da tatrat4d
E allora dobbiamo aprire di nuovo i cordoni della borsa per salvare un'azienda che presenta bilanci di quel genere? In pratica Alitalia sarebbe una specie di sostituto di un sussidio sociale e non un'azienda che deve concorrere sul mercato.
no.
voglio dire che la cosa è diversa dal dire semplicemente 'facciamola fallire e mandiamo tutti a casa'

Bizkaiko
01-09-2004, 10:34
Originariamente inviato da sider
I luoghi comuni si sprecano, qui, mi pare .
E' giusto che la società cambi registro, lo hanno fatto le poste, possono farlo pure loro, magari prendendo decisioni impopolari (ma non drastiche)
Ma i dipendenti non devono pagare per l'inettitudine dei dirigenti.
Se vostro padre lavorasse all'Alitalia mantenendo la famiglia con quei soldi non parlereste così
Non si può mandare a casa un padre di famiglia che anni fa ha fatto domanda di assunzione all'Alitalia...che ne sapeva?
Adesso vogliono mettere a posto in pochi mesi una situazione che è vergognosa da decenni. Se sei impostato per mantenerti con biglietti roma-milano da 250 euro, hai voglia a metterti in concorrenza con chi li fa a 60 euro.
Pugno di ferro coi dipendenti ok ma prima di dire frasi tipo "mandiamoli a casa" pensiamoci su...

Se io mi faccio assumere in un posto e poi invece di andare a lavorare me ne sto a casa a guardare la tv grazie ad un medico compiacente (ma intanto lo stipendio me lo piglio) e un giorno su due sciopero (e moltiplica questo ragionamento per un migliaio o più di persone), "forse" sono responsabile se l'azienda va in perdita.
Per cui a casa i dirigenti incapaci, ma a casa anche chi ha fatto il furbo, perchè poi chi ci rimette sono sì quelli che devono mantenere la famiglia e lavorano onestamente

ALBIZZIE
01-09-2004, 10:36
Originariamente inviato da Bizkaiko
Se io mi faccio assumere in un posto e poi invece di andare a lavorare me ne sto a casa a guardare la tv grazie ad un medico compiacente (ma intanto lo stipendio me lo piglio) e un giorno su due sciopero (e moltiplica questo ragionamento per un migliaio o più di persone), "forse" sono responsabile se l'azienda va in perdita.
Per cui a casa i dirigenti incapaci, ma a casa anche chi ha fatto il furbo, perchè poi chi ci rimette sono sì quelli che devono mantenere la famiglia e lavorano onestamente
un conto sono gli scioperi un conto sono le malattie fasulle.

Bizkaiko
01-09-2004, 10:48
Originariamente inviato da ALBIZZIE
un conto sono gli scioperi un conto sono le malattie fasulle.

Infatti io col "licenziarli in tronco" mi riferivo a quelli che marcano visita per fare i furbi.
Comunque se un'azienda è in perdita non penso sia utile scioperare in continuazione, facendo perdere giornate di introiti e imbufalendo i clienti (che poi si rivolgeranno ad altre compagnie, con ulteriori perdite); soprattutto tenendo conto del fatto che ci sono molte categorie di lavoratori che sono messe peggio di quelli dell'Alitalia.

v10_star
01-09-2004, 11:19
è una verità incontestabile: il mito del lavoro statale c'è ancora! un mio amico che lavora per le fs, in apprendistato, prende ben 1000€ al mese e non fa un cazzo, ed è uno che lavora di + di tutti.
è brutto dirlo, ma i lavoratori del sud non fanno proprio na mazza: il mio amico si è persino preso parole da un collega anziano del suo cantiere perchè in mezzagiornata ha fatto il lavoro di 2 giorni che avrebbe dovuto fare lui... incredibile

tatrat4d
01-09-2004, 11:24
Originariamente inviato da v10_star
è una verità incontestabile: il mito del lavoro statale c'è ancora! un mio amico che lavora per le fs, in apprendistato, prende ben 1000€ al mese e non fa un cazzo, ed è uno che lavora di + di tutti.
è brutto dirlo, ma i lavoratori del sud non fanno proprio na mazza: il mio amico si è persino preso parole da un collega anziano del suo cantiere perchè in mezzagiornata ha fatto il lavoro di 2 giorni che avrebbe dovuto fare lui... incredibile

Sulle ferrovie ce ne sarebbero a bizzeffe. La cosa incredibile è che i bilanci reggano nonostante gli sprechi.

sempreio
01-09-2004, 11:32
Originariamente inviato da v10_star
è una verità incontestabile: il mito del lavoro statale c'è ancora! un mio amico che lavora per le fs, in apprendistato, prende ben 1000€ al mese e non fa un cazzo, ed è uno che lavora di + di tutti.
è brutto dirlo, ma i lavoratori del sud non fanno proprio na mazza: il mio amico si è persino preso parole da un collega anziano del suo cantiere perchè in mezzagiornata ha fatto il lavoro di 2 giorni che avrebbe dovuto fare lui... incredibile

e gli ingegneri di adesso si sudano i 900euro al mese senza nessuna garanzia, senza nessuno chi li protegga in caso di delocalizzazione del lavoro o fallisca l' azienda, odio gli statali e mi fermo qui altrimenti mi bannano:rolleyes:

*sasha ITALIA*
01-09-2004, 11:39
ma che la svendano e basta storie

Bizkaiko
01-09-2004, 11:46
Originariamente inviato da tatrat4d
Sulle ferrovie ce ne sarebbero a bizzeffe. La cosa incredibile è che i bilanci reggano nonostante gli sprechi.
Non essendoci concorrenza è molto più facile

tatrat4d
01-09-2004, 11:49
Originariamente inviato da Bizkaiko
Non essendoci concorrenza è molto più facile

Questo è verissimo.

sider
01-09-2004, 12:11
Come detto sopra, sono molte (moltissime) le aziende private che campano e pure bene perchè lavorano con aziende dello stato.

madaboutpc
01-09-2004, 23:31
Originariamente inviato da ENGINE
sono daccordo al 100 %

il solito carrozzone Romano italiota.........

lo sapevate che la sudetta compagnia vende il 90 % dei biglietti al nord ma sono TUTTI e sottolineo TUTTI di Roma o giu' di li ?

ma vi sembra una cosa ammissibile ?

e poi quando la Lega Nord lo ha fatto presente la si e tacciata come al solito di voler dividere il paese..........




w la lega

appena spiegano come funzionano realmente le cose vengono tacciati di razzismo..

aprite le orecchie e ragionate!

roadrunner
07-09-2004, 12:35
Originariamente inviato da kappak
ci sono hostess e piloti ke guadagnano svariate migliaia di euro al mese!!!!


e allora? tu lo conosci il loro lavoro???

hai detto una sciocchezza! :mad:

roadrunner
07-09-2004, 12:38
Originariamente inviato da sempreio
e gli ingegneri di adesso si sudano i 900euro al mese senza nessuna garanzia, senza nessuno chi li protegga in caso di delocalizzazione del lavoro o fallisca l' azienda, odio gli statali e mi fermo qui altrimenti mi bannano:rolleyes:


io lavoro per una ditta privata, ma quello che dici è dettato dall'invidia.....un ingegnere ha scelto quel lavoro e se guadagna 900 euro al mese è perchè non ha capacità o non ha raccomandazioni......triste ma vero

tatrat4d
07-09-2004, 12:42
TROPPA PAURA DEL MERCATO
ECCO PERCHE’ ALITALIA PUO’ FALLIRE


L’ALITALIA non riesce a sopravvivere senza aiuti di Stato (diretti o indiretti) o senza usare trattati internazionali che ostacolano la concorrenza. Per questo deve uscire dal mercato, cioè deve fallire. Ma appena si parla di fallimento, subito insorgono tre obiezioni, tutte fallaci. Primo: la perdita dei posti di lavoro. L’Alitalia (come le altre compagnie di bandiera di altri Paesi europei) storicamente ha goduto di vari sussidi dal contribuente e ha potuto fissare tariffe elevate in mercati protetti dalla concorrenza. Non appena i mercati si sono un po’ liberalizzati anche in Europa, l’Alitalia è colata a picco. Se uscisse dal mercato la domanda dei viaggiatori verrebbe soddisfatta da altre compagnie più efficienti, con tariffe più basse. Il mercato aereo si espanderebbe (più viaggiatori potrebbero permettersi i prezzi più bassi) e l'occupazione aumenterebbe. Certo, quella parte di assistenti di volo famosi per la loro scortesia e supponenza e quella parte di piloti sempre abbronzati che lavorano una manciata di ore al mese quando non scioperano, avranno difficoltà a trovare lavoro se non cambiano atteggiamento. Quei dirigenti che sanno gestire solo imprese protette dalla concorrenza dovranno rivedere i loro libri di business school. E’ l'occupazione di questo tipo di assistenti di volo, piloti e dirigenti che vogliamo difendere? Si tratta di scegliere fra insider privilegiati e outsider discriminati.
La seconda obiezione è che certe tratte (Milano-Roma) senza l’Alitalia potrebbero non essere servite a sufficienza. Nell’Unione Sovietica dei programmi quinquennali si pianificava l'offerta di beni e servizi a tavolino; i risultati li abbiamo visti. In un sistema di mercato, domanda e offerta si incontrano nel punto in cui l'una soddisfa l'altra. Se l’offerta di voli Milano-Roma fosse insufficiente qualche altra compagnia entrerà in questo mercato. Se invece, senza Alitalia, i voli Milano-Roma diminuissero, significherebbe che oggi ce ne sono troppi. La terza obiezione è che un Paese «deve» avere la sua compagnia di bandiera per motivi (immagino) nazionalistici. Io credo che sia meglio riversare il nostro orgoglio nazionale su quegli atleti degli sport «poveri» (cioè non i calciatori) che hanno vinto tante medaglie ad Atene e lasciare l'Alitalia al suo destino. Gli Stati Uniti spesso (a torto o a ragione) criticati per la loro arroganza nazionalistica non hanno mai avuto una compagnia di bandiera e non ne sentono la mancanza. Al contrario negli Usa la concorrenza nel mercato aereo è feroce. Molte compagnie sono fallite, tra l'altro proprio quelle vittime di organizzazioni sindacali di piloti ed assistenti di volo intransigenti. Altre invece hanno avuto straordinari successi. Le obiezioni al fallimento dell'Alitalia sono il risultato di una cultura che vede nel mercato un mostro da imbrigliare, una visione che accomuna cultura marxista, cattolica e destra sociale, le tre componenti che rappresentano il 95% delle radici della nostra classe politica. Tanto di guadagnato per assistenti di volo, piloti e dirigenti Alitalia; tutto da perdere per viaggiatori e contribuenti. Mario Monti ha portato a Bruxelles una ventata di liberismo e di difesa del mercato contro i sussidi pubblici alle imprese e avrebbe continuato a farlo. Naturalmente il nostro governo ha pensato subito di sostituirlo; come si dice in inglese: «Le buone azioni non rimarranno impunite». Insomma, se tra sei mesi ci saranno ancora voli Alitalia o è successo un miracolo o anche il nuovo ministro del Tesoro Domenico Siniscalco ha perso la partita del liberismo.

Alberto Alesina
La Stampa del 6/9/04

cerbert
07-09-2004, 12:49
Ci sarebbero un paio di cose da aggiungere perchè il quadro non si riduca a "dipendenti statali fannulloni", come si tentò (e si riuscì, purtroppo) di fare per le FS anni fa.

Ci sono responsabilità del management che non possono e non devono essere taciute e punti MOLTO oscuri della gestione degli anni passati.
Per citarne uno, le strutture di manutenzione Alitalia, personale compreso, vengono quotidianamente utilizzate da "Blu Vacanze" e, se non erro, "Meridiana". Nessuno si è mai peritato di comunicare PUBBLICAMENTE (e trattandosi di una ex-azienda a "partecipazione pubblica", sarebbe stato il minimo) quanto queste due ditte passano ad Alitalia per questo servizio di notevole valore.
Incidentalmente, se Alitalia fallisse, queste aziende (in cui sono confluiti alcuni ex-dirigenti AI) si sono già più volte dichiarate pronte, bontà loro, a rilevarne delle quote (a prezzi di fallimento).
Del resto "la merce l'hanno già provata".
:rolleyes:

SaMu
07-09-2004, 13:25
Originariamente inviato da cerbert
Ci sarebbero un paio di cose da aggiungere perchè il quadro non si riduca a "dipendenti statali fannulloni", come si tentò (e si riuscì, purtroppo) di fare per le FS anni fa.

Ci sono responsabilità del management che non possono e non devono essere taciute e punti MOLTO oscuri della gestione degli anni passati.
Per citarne uno, le strutture di manutenzione Alitalia, personale compreso, vengono quotidianamente utilizzate da "Blu Vacanze" e, se non erro, "Meridiana". Nessuno si è mai peritato di comunicare PUBBLICAMENTE (e trattandosi di una ex-azienda a "partecipazione pubblica", sarebbe stato il minimo) quanto queste due ditte passano ad Alitalia per questo servizio di notevole valore.
Incidentalmente, se Alitalia fallisse, queste aziende (in cui sono confluiti alcuni ex-dirigenti AI) si sono già più volte dichiarate pronte, bontà loro, a rilevarne delle quote (a prezzi di fallimento).
Del resto "la merce l'hanno già provata".
:rolleyes:

I bilanci sono pubblici, per sapere sapere quanto pagano questi servizi ad Alitalia basta cercare tra i ricavi in Conto Economico.

Quali sono le responsabilità del management? E in particolare di quale management, visto che se ne sono avvicendati molti dalla fondazione della compagnia, e se non altro dal 1996 ultimo anno di risultati positivi?

sider
07-09-2004, 13:30
Io lavoro in una azienda che 10 anni fa era a partecipazione statale ed aveva 22.000 dipendenti
Ora è privata, fa utili, fa lavorare una miriade di aziende con l'indotto, ed a 9000 dipendenti circa (forse sono pochi, ora).
La trasformazione è avvenuta in 10-12 anni e senza 1 (dico 1) licenziamento
lavorando con i tempi e le modalità giuste tutto è possibile, la concorrenza nel campo dei voli è cominciata da un sacco di tempo, non certo 3 mesi fa.
Ecco perchè dico che è colpa della dirigenza.

cerbert
07-09-2004, 13:36
Originariamente inviato da SaMu
I bilanci sono pubblici, per sapere sapere quanto pagano questi servizi ad Alitalia basta cercare tra i ricavi in Conto Economico.

Quali sono le responsabilità del management? E in particolare di quale management, visto che se ne sono avvicendati molti dalla fondazione della compagnia, e se non altro dal 1996 ultimo anno di risultati positivi?

Non mi pare sia così semplice. I ricavi in CE sono una voce aggregata in un bilancio pubblicizzato e, soprattutto, mi dicono quanto sono stato pagato ma non "per cosa". Ammettendo risulti scritto chiaro: "Meridiana paga X milioni", non riuscirò a sapere dal bilancio se è per 100, 1000, 10.000 ore uomo di manutenzione e 400, 4000, 40.000 Mq di spazio struttura.

Le responsabilità del management vanno indagate su tutti i management succedutisi, cosa che qui non mi sembra venga fatta: al momento mi sembra che siamo perfettamente informati sullo stipendio di ogni singola hostess e sulla localizzazione geografica di ogni dipendente, mentre delle scelte fatte dalle direzioni (tipo: a quali condizioni fornire i servizi a compagnie terze) continuano a restare un po' fuori dalla nostra vista.

SaMu
07-09-2004, 13:45
Originariamente inviato da sider
Io lavoro in una azienda che 10 anni fa era a partecipazione statale ed aveva 22.000 dipendenti
Ora è privata, fa utili, fa lavorare una miriade di aziende con l'indotto, ed a 9000 dipendenti circa (forse sono pochi, ora).
La trasformazione è avvenuta in 10-12 anni e senza 1 (dico 1) licenziamento
lavorando con i tempi e le modalità giuste tutto è possibile, la concorrenza nel campo dei voli è cominciata da un sacco di tempo, non certo 3 mesi fa.
Ecco perchè dico che è colpa della dirigenza.

Sono anni che si parla di ristrutturare Alitalia, ma non si è mai riusciti a farlo per i troppi veti contrapposti.. ognuno degli interessi in causa, dai lavoratori agli aereoporti alle tratte garantite, ha qualche "mammasantissima" che ha sempre bloccato il cambiamento.. persino ora che la compagnia perde 50 milioni di euro al mese, ed è sull'orlo del fallimento, non si riesce ad approvare un accordo.

Dove sono finiti i 13.000 ex dipendenti della tua azienda? Se sono stati spostati, come si propone di fare con Alitalia, negli organici dell'INPS di Finmeccanica delle Poste o prepensionati, non è un esempio di virtù.. è inutile prendere qualcuno che non serve da una parte, e metterlo da un'altra parte in cui non serve.. è solo un trucco di bilancio, fa sembrare migliori i conti di Alitalia ma non cambia nulla per lo Stato, che continua a pagare qualcuno per fare un lavoro che non serve.

Se per organizzare e gestire i voli in Italia bastano X persone, tutte quelle in più vanno aiutate a cambiar lavoro e farne uno produttivo.. non cambiate di posto e continuate a mantenere.

SaMu
07-09-2004, 14:01
Originariamente inviato da cerbert
Non mi pare sia così semplice. I ricavi in CE sono una voce aggregata in un bilancio pubblicizzato e, soprattutto, mi dicono quanto sono stato pagato ma non "per cosa". Ammettendo risulti scritto chiaro: "Meridiana paga X milioni", non riuscirò a sapere dal bilancio se è per 100, 1000, 10.000 ore uomo di manutenzione e 400, 4000, 40.000 Mq di spazio struttura.

Il bilancio contiene delle informazioni aggregate, ma è l'aggregato di informazioni disponibili anche singolarmente.. i ricavi saranno tutta una serie di fatture ai clienti, di servizi alle compagnie clienti, e così via.. quella che poni mi sembra una questione irrisolubile al livello di questa discussione: hai qualche informazione privilegiata che ti fa pensare che Alitalia regali servizi senza farsi pagare ai suoi concorrenti?


Le responsabilità del management vanno indagate su tutti i management succedutisi, cosa che qui non mi sembra venga fatta: al momento mi sembra che siamo perfettamente informati sullo stipendio di ogni singola hostess e sulla localizzazione geografica di ogni dipendente, mentre delle scelte fatte dalle direzioni (tipo: a quali condizioni fornire i servizi a compagnie terze) continuano a restare un po' fuori dalla nostra vista.

Questa discussione sul management non riesce a convincermi, mi sembra segua la riga del "è colpa del management è colpa dei lavoratori" che mi fa venire in mente la lotta di classe più che la gestione aziendale.

Non esiste "il management" e "i lavoratori", ma c'è una continuità di responsabilità gerarchiche in un'organizzazione (dove inizia il management e finiscono i lavoratori? Già il termine è singolare, perchè sembra che il management non lavori).

L'azienda è un'organizzazione in cui ogni parte ha un senso (o almeno, dovrebbe avercelo), se in alcune ristrutturazioni aziendali c'è il tema dei licenziamenti non è perchè "è colpa dei lavoratori", non è un "processo alle colpe", è semplicemente la presa d'atto che se per fare un servizio bastano 1000 persone e l'azienda ne ha 10.000, 9000 sono di troppo.. non è colpa specificamente di quelle 9.000, e l'azienda "in quanto tale" che è sbagliata e se ti va di pensare che è colpa del management va bene, ma allora?

Licenziamo 100 manager e lasciamo 9900 persone in Alitalia ad autogestirsi, nella speranza che vada bene?

sider
07-09-2004, 14:43
Originariamente inviato da SaMu
Sono anni che si parla di ristrutturare Alitalia, ma non si è mai riusciti a farlo per i troppi veti contrapposti.. ognuno degli interessi in causa, dai lavoratori agli aereoporti alle tratte garantite, ha qualche "mammasantissima" che ha sempre bloccato il cambiamento.. persino ora che la compagnia perde 50 milioni di euro al mese, ed è sull'orlo del fallimento, non si riesce ad approvare un accordo.

Dove sono finiti i 13.000 ex dipendenti della tua azienda? Se sono stati spostati, come si propone di fare con Alitalia, negli organici dell'INPS di Finmeccanica delle Poste o prepensionati, non è un esempio di virtù.. è inutile prendere qualcuno che non serve da una parte, e metterlo da un'altra parte in cui non serve.. è solo un trucco di bilancio, fa sembrare migliori i conti di Alitalia ma non cambia nulla per lo Stato, che continua a pagare qualcuno per fare un lavoro che non serve.

Se per organizzare e gestire i voli in Italia bastano X persone, tutte quelle in più vanno aiutate a cambiar lavoro e farne uno produttivo.. non cambiate di posto e continuate a mantenere.

Domanda corretta e intelligente, ti rispondo subito:
Alcuni interi rami sono stati scorporati, riorganizzati e venduti ad altre aziende estere (private) senza ecessivi traumi per i dipendenti
Poi per 12 anni in pratica sono stati assunti molti meno dipendenti, la precedente gestione "a partecipazione statale" prevedeva delle tabelle di organico sotto le quali non si poteva scendere, sono state pesantemente riviste e le assunzioni ridotte di conseguenza (quasi annullate per parecchi anni)
Poi ovviamente , chi aveva i contributi al max e faceva lo stakanovista (molti..moltissimi!) è stato "invogliato" ad andare in pensione
Non è tutto oro luccicante ovviamente, però di questi tempi credo sia il meglio ottenibile.
Su Alitalia..devono fare questo in 15 giorni e non in 12 anni....il problema è questo.

parax
07-09-2004, 15:08
Samu, che ci sia personale in esubero è oramai un dato di fatto ma il pesce puzza sempre dalla testa. :mc:

Se il lavoratore non fa un cazzo IMHO la colpa è sempre e comunque di chi gli sta sopra, ho visto gente in un azienda comunale a Roma gente rullare come pochi.

Yomo82
07-09-2004, 17:57
Originariamente inviato da ENGINE
sono daccordo al 100 %

il solito carrozzone Romano italiota.........

lo sapevate che la sudetta compagnia vende il 90 % dei biglietti al nord ma sono TUTTI e sottolineo TUTTI di Roma o giu' di li ?

ma vi sembra una cosa ammissibile ?

e poi quando la Lega Nord lo ha fatto presente la si e tacciata come al solito di voler dividere il paese..........


PADANIA LIBERA !!!!!!

PADANIA E SARDEGNA LIBERA!

da quando alitalia se ne andata dal nord dell'isola c'è stato un boom, cosa non successa al sud dove alitalia rimanendo ha imposto prezzi 3 volte la concorrenza

parax
08-09-2004, 08:40
Originariamente inviato da Yomo82
PADANIA E SARDEGNA LIBERA!

da quando alitalia se ne andata dal nord dell'isola c'è stato un boom, cosa non successa al sud dove alitalia rimanendo ha imposto prezzi 3 volte la concorrenza


Viva la Repubblica Romana! :asd:

sider
08-09-2004, 15:50
Comunque una cosa mi sfugge
Ho visto un servizio fatto in un capannone dell'Alitalia dove revisionavano completamente un aereo, operazione fatta tutto sommato frequentemente (non ricordo esattamente le ore di volo)
L'aereo viene letteralmete smontato pezzo per pezzo, e addirittura sverniciato e riverniciato. Migliaia di controlli .
Mi chiedo...come fanno le compagnie "low cost" a reggere i costi di manurtenzione?

roadrunner
08-09-2004, 19:13
Originariamente inviato da sider
Comunque una cosa mi sfugge
Ho visto un servizio fatto in un capannone dell'Alitalia dove revisionavano completamente un aereo, operazione fatta tutto sommato frequentemente (non ricordo esattamente le ore di volo)
L'aereo viene letteralmete smontato pezzo per pezzo, e addirittura sverniciato e riverniciato. Migliaia di controlli .
Mi chiedo...come fanno le compagnie "low cost" a reggere i costi di manurtenzione?


FINALMENTE!!!!!

Fanno meno controlli, semplicemente! non dico che non siano sicure, ma fanno MOLTI meno controlli.......

Se la tua macchina deve cambiare l'olio ogni 15000 km, e la cinghia ogni 100000 km, se tu dimezzi i tempi , hai un raddoppio dei costi.

ESEWMPIO: la McDonnel dice che il transito minimo per un Md82 deve durare 25 minuti con una decina di controlli.....Alitalia invece, e GIUSTAMENTE!!!, fà transiti di 50 minuti con una trentina di controlli!!!!