PDA

View Full Version : Murdoch e Sky ad un bivio?


Dona*
19-08-2004, 16:44
Da Il Tempo

Abbonati in crescita fino a quasi 2,7 milioni e perdite operative per 19 milioni di dollari, nel trimestre che si è concluso il 30 giugno 2004, per Sky Italia: è quanto emerge dai risultati finanziari resi noti da Rupert Murdoch, presidente di News Corporation.

Dati che diventano da profondo rosso se confrontati sull’intero anno finanziario. In questo caso le perdite operative salgono infatti a 267 milioni di dollari, a fronte di un fatturato di 1.700 milioni. Certo, una goccia nel mare di quattrini su cui naviga News Corporation, la società del magnate australiano Rupert Murdoch, azionista all'80.1% di Sky Italia. La holding - che sta per trasferire la sede legale da Adelaide a New York - ha concluso il trimestre registrando utili netti per 399 milioni di dollari, contro i 370 milioni di dollari dello scorso anno, su un fatturato di 5.5 miliardi di dollari. Per l'intero 2004, gli utili sono stati di 1.6 miliardi di dollari, il 57% in più rispetto allo scorso anno.

In Italia però le cose non vanno poi così bene. E anche se Murdoch ha spiegato che «Agli attuali ritmi di crescita Sky Italia dovrebbe raggiungere il pareggio operativo nella seconda metà di questo anno fiscale», gli abbonati si fermano sotto la soglia dei 3 milioni. A spingere sono il calcio e il cinema (acquistati dal 90% dei nuovi abbonati). Ma il colpo d’ali negli ascolti ancora non c’è.

Murdoch però non dispera. «Quello appena trascorso - ha detto - è stato un anno in cui abbiamo espanso ulteriormente la nostra copertura globale, con il rapido sviluppo degli investimenti sulla pay tv via satellite. Sky Italia ha allargato la sua base abbonati e il suo fatturato medio per abbonato. Un successo speculare a quello della piattaforma americana DirecTV, che ha raccolto più di 915.000 nuovi abbonati. L'incremento degli abbonati su questi mercati così dinamici è emblematico rispetto all'eccezionale potenziale di crescita sul lungo periodo».

IL PIANO: CEDERE MEDIASET E PRENDERE TELECOM
Gaetano Pedullà per Il Tempo

A Cologno Monzese, negli uffici di Mediaset, i risultati della Tv italiana del gruppo Murdoch hanno ingigantito una domanda che circola da settimane: «Se il magnate australiano dovrà aspettare ancora anni e anni per tirar fuori un euro dalla sua avventura italiana, perché le televisioni del Biscione hanno scucito una montagna di denaro per i diritti di Milan, Inter, Juventus e Roma sul digitale terrestre?»

La mossa di Mediaset era stata letta in chiave di contrattacco strategico. Con un’offerta complessiva da 96 milioni in 3 anni ai maggiori club di calcio nazionali (2 per la Roma), le Tv del cavaliere hanno risposto all’avanzata della Tv satellitare della News Corporation. E allo stesso tempo alle velleità della Telecom di Marco Tronchetti Provera, troppo interessata al nuovo business del digitale terrestre.

Il ragionamento era questo: Sky giochi pure la sua partita sulla parabola, ma in Italia si scordi altri spazi di mercato, come la Tv interattiva del futuro. Ma perché mettere nel piatto 96 milioni, una cifra che secondo gli analisti non ha nessuna possibilità di essere recuperare in appena 3 anni?

D’accordo che l’opzione di rinnovo è costata più dei diritti veri e propri per trasmettere le partite, ma un’offerta così alta non si giustifica se non con un altro obiettivo: far capire a Murdoch che i piani del presidente del consiglio sono cambiati e adesso si può tornare a parlare di cessione delle Tv Mediaset. La proposta era stata messa nero su bianco un paio d’anni fa, ma poi non se ne fece niente. I rapporti con la Newcorps però sono rimasti ottimi e il gruppo guidato da Fedele Confalonieri ha sostenuto l’approdo di Sky in Italia. Ora però la svolta.

A spingere il cavaliere non sono tanto le pressioni sul conflitto d’interesse. E nemmeno il desiderio di godersi maggiormente la famiglia, come lasciava intuire una recente intervista di Vanity Fair alle figlie di Berlusconi, molto esplicite nel rimproverare il padre «poco presente».

Il vero obiettivo è invece l’intenzione di puntare su un nuovo e più promettente business: la telefonia e la conquista di Telecom. Per questo il messaggio a Murdoch doveva essere esplicito (e quindi ben pagato): se non compri Mediaset, in Italia non ci sarà più spazio nel digitale terestre. Ma neppure da nessuna altra parte.

|Dagospia|