fabius00
12-08-2004, 08:51
Alla vigilia del debutto olimpico contro il Ghana, il tecnico azzurro spiega: "I nostri avversari sono più preparati, Andrea sarà il nostro punto di riferimento".
VOLOS, 11 agosto 2004 - Pare che nel Ghana tiri aria di ribellione proprio alla vigilia del debutto olimpico. Per una volta le polemiche non hanno un colore azzurro e quando si parla di calcio questo sì è un fatto davvero strano. L'Olimpica di Claudio Gentile si prepara alla gara di domani sera in assoluta serenità guardando quasi con circospezione alle vicende del ritiro africano dal quale il giocatore dell'Udinese Sulley Muntari è scappato via. Ecco perché il tecnico azzurro non si fida troppo: "Abbiamo visto i filmati e conosciamo i loro pregi e difetti. Dobbiamo sbagliare poco, perché è un avversario valido, con buone individualità e pratica un gioco maschio. Mi preoccupa solo l'atletismo africano, la rapidità e la preparazione dei ghanesi che hanno 5-6 partite nelle gambe. Dobbiamo essere preparati a fronteggiarlo".
Si dice sempre che in questi tornei così brevi, il debutto è fondamentale. Eppure agli Europei l'Under di Gentile ha saputo riemergere proprio dopo la catastrofica sconfitta con la Bielorussia alla prima giornata del girone eliminatorio. In ogni caso, meglio non ripetersi, per una volta: "I ragazzi non vedono l'ora di cominciare. Abbiamo i nostri handicap, come la preparazione diversa, ma contiamo di superarli. I nostri avversari hanno fatto la Coppa America o le amichevoli, noi avremo giocatori con 15 giorni di preparazione nelle gambe. Ma il gruppo è pronto. Sento che c'è molto interesse per noi, si vogliono rivivere le emozioni degli Europei, ma non c'è molta pressione, questo non è il Portogallo".
Il riferimento va probabilmente a Pirlo e Ferrari. Abituati allo stress del campionato e soprattutto alle polemiche della maledetta estate lusitana, ora i due sono ritornati alla magica atmosfera dei tempi dell'Under 21. Eppure Pirlo nel 2000 non se l'è vista bene, da Sideny è tornato senza medaglie e con una grossa delusione. Ora sta a lui prendere per mano l'Italia: "Pirlo dovrà dettare i tempi, dovrà essere il nostro punto di riferimento. Comunque il nostro problema è la tenuta: dobbiamo sfruttare il turnover. I rincalzi hanno qualità ed esperienza. Conosciamo le nostre responsabilità e le prenderemo come stimoli. Lippi verrà dopo l'amichevole con l'Islanda (18 agosto, ndr) e speriamo di esserci ancora e dargli soddisfazioni. La sorpresa potrebbero essere i giapponesi. Ma gli africani sono destinati a vincere le Olimpiadi. Noi non vinciamo da 68 anni e sarebbe bello salire sul podio". Lontani dal Villaggio olimpico, per ora, ma già dentro l'atmosfera da Giochi. Il calcio vuol mettere la sua impronta.
stasera giocamo e gentile gia mette le mani avanti :rolleyes:
VOLOS, 11 agosto 2004 - Pare che nel Ghana tiri aria di ribellione proprio alla vigilia del debutto olimpico. Per una volta le polemiche non hanno un colore azzurro e quando si parla di calcio questo sì è un fatto davvero strano. L'Olimpica di Claudio Gentile si prepara alla gara di domani sera in assoluta serenità guardando quasi con circospezione alle vicende del ritiro africano dal quale il giocatore dell'Udinese Sulley Muntari è scappato via. Ecco perché il tecnico azzurro non si fida troppo: "Abbiamo visto i filmati e conosciamo i loro pregi e difetti. Dobbiamo sbagliare poco, perché è un avversario valido, con buone individualità e pratica un gioco maschio. Mi preoccupa solo l'atletismo africano, la rapidità e la preparazione dei ghanesi che hanno 5-6 partite nelle gambe. Dobbiamo essere preparati a fronteggiarlo".
Si dice sempre che in questi tornei così brevi, il debutto è fondamentale. Eppure agli Europei l'Under di Gentile ha saputo riemergere proprio dopo la catastrofica sconfitta con la Bielorussia alla prima giornata del girone eliminatorio. In ogni caso, meglio non ripetersi, per una volta: "I ragazzi non vedono l'ora di cominciare. Abbiamo i nostri handicap, come la preparazione diversa, ma contiamo di superarli. I nostri avversari hanno fatto la Coppa America o le amichevoli, noi avremo giocatori con 15 giorni di preparazione nelle gambe. Ma il gruppo è pronto. Sento che c'è molto interesse per noi, si vogliono rivivere le emozioni degli Europei, ma non c'è molta pressione, questo non è il Portogallo".
Il riferimento va probabilmente a Pirlo e Ferrari. Abituati allo stress del campionato e soprattutto alle polemiche della maledetta estate lusitana, ora i due sono ritornati alla magica atmosfera dei tempi dell'Under 21. Eppure Pirlo nel 2000 non se l'è vista bene, da Sideny è tornato senza medaglie e con una grossa delusione. Ora sta a lui prendere per mano l'Italia: "Pirlo dovrà dettare i tempi, dovrà essere il nostro punto di riferimento. Comunque il nostro problema è la tenuta: dobbiamo sfruttare il turnover. I rincalzi hanno qualità ed esperienza. Conosciamo le nostre responsabilità e le prenderemo come stimoli. Lippi verrà dopo l'amichevole con l'Islanda (18 agosto, ndr) e speriamo di esserci ancora e dargli soddisfazioni. La sorpresa potrebbero essere i giapponesi. Ma gli africani sono destinati a vincere le Olimpiadi. Noi non vinciamo da 68 anni e sarebbe bello salire sul podio". Lontani dal Villaggio olimpico, per ora, ma già dentro l'atmosfera da Giochi. Il calcio vuol mettere la sua impronta.
stasera giocamo e gentile gia mette le mani avanti :rolleyes: