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05-08-2004, 21:51
PARIGI - Albert Einstein? Macche' genio, copione: questa l'opinione del docente universitario Jean Hladik, specialista in fisica teorica, espressa in un libro pubblicato a Parigi dall'esplicito titolo ''Come il giovane e ambizioso Einstein s'e' appropriato della relativita' ristretta di Poincare'''.
Gia', perche' secondo il professore d'Oltralpe la vittima degli indebiti scopiazzamenti sarebbe appunto il matematico e fisico francese Henri Poincare', che tra il 1898 e il 5 giugno 1905 pubblico' una serie di testi in cui gia' erano contemplati tutti gli elementi della relativita' ristretta, dal concetto di spazio-tempo a quello di limite invalicabile della velocita' della luce.
Ora, il futuro e famosissimo premio Nobel, com e' noto, invio' e vide pubblicato sugli ''Annalen der Physik'' l'articolo fondatore della relativita' ristretta proprio il 30 giugno 1905, a pochi giorni dall'uscita di uno scritto essenziale di Poincare'. L'articolo di Einstein non illustrava ''niente di nuovo'', sostiene Hladik, ma non faceva nemmeno menzione degli studi del collega francese, a cui il famoso scienziato rendera' omaggio solo nel 1955, poco prima di morire.
Come essere certi pero' che il fisico tedesco non sia giunto da solo alle stesse conclusioni dello studioso d'Oltralpe, seguendo il filo delle proprie deduzioni? Semplice, sostiene l'autore del volume, perche' Einstein, che leggeva perfettamente la lingua di Voltaire, in quel periodo si occupava di una rubrica sugli ''Annalen der Physik'', una sorta di ''rassegna stampa'' degli articoli apparsi in un certo numero di riviste scientifiche straniere. E siccome tra queste c'era anche ''Comptes rendus de l'Academie des Sciences de Paris'', che aveva accolto sulle sue pagine il 5 giugno l'essenziale delle intuizioni di Poincare', appare difficile credere che Einstein non le abbia lette.
Tra l'altro, aggiunge Hladik, lo scienziato teutonico, che s'era visto rifiutare per tre volte la propria tesi di dottorato, attraversava all'epoca un periodo delicato.
Il povero Poincare' - conclude quindi l'autore del libro - s'e' visto cosi' saccheggiato ''senza pudore''. Dopo, ''la cappa di piombo della storia'' e' scesa, e ha attribuito per sempre ad Einstein la paternita' della celeberrima teoria della relativita'.
FONTE: Ansa
Gia', perche' secondo il professore d'Oltralpe la vittima degli indebiti scopiazzamenti sarebbe appunto il matematico e fisico francese Henri Poincare', che tra il 1898 e il 5 giugno 1905 pubblico' una serie di testi in cui gia' erano contemplati tutti gli elementi della relativita' ristretta, dal concetto di spazio-tempo a quello di limite invalicabile della velocita' della luce.
Ora, il futuro e famosissimo premio Nobel, com e' noto, invio' e vide pubblicato sugli ''Annalen der Physik'' l'articolo fondatore della relativita' ristretta proprio il 30 giugno 1905, a pochi giorni dall'uscita di uno scritto essenziale di Poincare'. L'articolo di Einstein non illustrava ''niente di nuovo'', sostiene Hladik, ma non faceva nemmeno menzione degli studi del collega francese, a cui il famoso scienziato rendera' omaggio solo nel 1955, poco prima di morire.
Come essere certi pero' che il fisico tedesco non sia giunto da solo alle stesse conclusioni dello studioso d'Oltralpe, seguendo il filo delle proprie deduzioni? Semplice, sostiene l'autore del volume, perche' Einstein, che leggeva perfettamente la lingua di Voltaire, in quel periodo si occupava di una rubrica sugli ''Annalen der Physik'', una sorta di ''rassegna stampa'' degli articoli apparsi in un certo numero di riviste scientifiche straniere. E siccome tra queste c'era anche ''Comptes rendus de l'Academie des Sciences de Paris'', che aveva accolto sulle sue pagine il 5 giugno l'essenziale delle intuizioni di Poincare', appare difficile credere che Einstein non le abbia lette.
Tra l'altro, aggiunge Hladik, lo scienziato teutonico, che s'era visto rifiutare per tre volte la propria tesi di dottorato, attraversava all'epoca un periodo delicato.
Il povero Poincare' - conclude quindi l'autore del libro - s'e' visto cosi' saccheggiato ''senza pudore''. Dopo, ''la cappa di piombo della storia'' e' scesa, e ha attribuito per sempre ad Einstein la paternita' della celeberrima teoria della relativita'.
FONTE: Ansa