ShadowThrone
31-07-2004, 14:39
http://www.repubblica.it/2004/g/sezioni/spettacoli_e_cultura/canetim/canetim/canetim.html
Al posto del vero dogue de Bordeaux è stato premiato un sosia
I legali: "Lesa l'immagine e la popolarità del famoso animale"
Ettore, il cane degli spot Tim porta in tribunale la società
ROMA - E' come se al posto di Liz Taylor avessero premiato una delle sue innumerevoli sosia. Quando si ha a che fare con i divi bisogna stare molto attenti. Anche se si tratta di cani, nel senso dei "migliori amici dell'uomo". Ettore, il cane "napoletano" della Tim, ha citato in giudizio la società che sponsorizza. Motivo: la compagnia telefonica ha utilizzato spesso negli spot un "Ettore" finto. E, oltraggio massimo, è stato il sosia ad essere insignito con il 'Premio Charlot' qualche sera fa a Paestum.
Insomma, il cane (o meglio i suoi padroni, rappresentati dagli avvocati) è andato in tribunale e ha chiesto un risarcimento sostanzioso alla Tim per "lesione del diritto di immagine" e "danneggiamento della popolarità". Accanto ad Al Bano, per esempio, nello spot sanremese della compagnia, c'era un altro cane, non l'autentico Ettore.
Valentina Del Vescovo e Angelo De Simoni, i "padroni" del divo a quattro zampe hanno citato l'ex addestratore Massimo Perla: proprio lui avrebbe più di una volta usato un altro cane praticamente identico a Ettore anche nel nome, "Hector". A quest'altro dogue de Bordeaux sarebbe andato il Premio Charlot, un osso d'oro incastonato di diamanti. Questo prezioso oggetto avrebbe dovuto essere la ricompensa per il lavoro da testimonial di Ettore. Ma è finito tra i denti sbagliati.
Ma non è solo questione di premio (e di principio): "Ettore - sostengono i suoi legali - è stato protagonista assoluto, nonché inimitabile testimonial per circa un anno e mezzo di ben 18 spot Tim. Sempre Ettore è stato coprotagonista nella trasmissione "Beato tra le donne" e protagonista unico di numerosi sevizi giornalistici e televisivi" per i quali, sostengono gli avvocati, varie società avevano promesso notevoli somme che non sono mai arrivate ai legittimi proprietari del cane.
Non solo, Ettore reclama anche il fatto che aver messo un sostituto al suo posto nella nuova iniziativa Tim, ha rappresentato un ulteriore danno economico perché solo lui è il vero unico e inimitabile personaggio della pubblicità.
(31 luglio 2004)
http://www.repubblica.it/2004/g/ARCHIVE/homepage/images/sezioni/spettacoli_e_cultura/canetim/canetim_HM/ansa_5105282_21270.jpg
:ubriachi: :ubriachi:
Al posto del vero dogue de Bordeaux è stato premiato un sosia
I legali: "Lesa l'immagine e la popolarità del famoso animale"
Ettore, il cane degli spot Tim porta in tribunale la società
ROMA - E' come se al posto di Liz Taylor avessero premiato una delle sue innumerevoli sosia. Quando si ha a che fare con i divi bisogna stare molto attenti. Anche se si tratta di cani, nel senso dei "migliori amici dell'uomo". Ettore, il cane "napoletano" della Tim, ha citato in giudizio la società che sponsorizza. Motivo: la compagnia telefonica ha utilizzato spesso negli spot un "Ettore" finto. E, oltraggio massimo, è stato il sosia ad essere insignito con il 'Premio Charlot' qualche sera fa a Paestum.
Insomma, il cane (o meglio i suoi padroni, rappresentati dagli avvocati) è andato in tribunale e ha chiesto un risarcimento sostanzioso alla Tim per "lesione del diritto di immagine" e "danneggiamento della popolarità". Accanto ad Al Bano, per esempio, nello spot sanremese della compagnia, c'era un altro cane, non l'autentico Ettore.
Valentina Del Vescovo e Angelo De Simoni, i "padroni" del divo a quattro zampe hanno citato l'ex addestratore Massimo Perla: proprio lui avrebbe più di una volta usato un altro cane praticamente identico a Ettore anche nel nome, "Hector". A quest'altro dogue de Bordeaux sarebbe andato il Premio Charlot, un osso d'oro incastonato di diamanti. Questo prezioso oggetto avrebbe dovuto essere la ricompensa per il lavoro da testimonial di Ettore. Ma è finito tra i denti sbagliati.
Ma non è solo questione di premio (e di principio): "Ettore - sostengono i suoi legali - è stato protagonista assoluto, nonché inimitabile testimonial per circa un anno e mezzo di ben 18 spot Tim. Sempre Ettore è stato coprotagonista nella trasmissione "Beato tra le donne" e protagonista unico di numerosi sevizi giornalistici e televisivi" per i quali, sostengono gli avvocati, varie società avevano promesso notevoli somme che non sono mai arrivate ai legittimi proprietari del cane.
Non solo, Ettore reclama anche il fatto che aver messo un sostituto al suo posto nella nuova iniziativa Tim, ha rappresentato un ulteriore danno economico perché solo lui è il vero unico e inimitabile personaggio della pubblicità.
(31 luglio 2004)
http://www.repubblica.it/2004/g/ARCHIVE/homepage/images/sezioni/spettacoli_e_cultura/canetim/canetim_HM/ansa_5105282_21270.jpg
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