View Full Version : HIROSHIMA e NAGASAKI
tra poco (6 e 9 agosto) saranno passati 59 anni dallo sgancio dei due "little boy" su hiroshima e nagasaki.
ho letto molto in giro a proposito di questa storia, ma un dubbio mi assale.
di tutti gli articoli letti, l'opinione si spacca in due:
ma thomas wilson ferebee (colui che sganciò la bomba nucleare dall'enola gay) sapeva o no che era una bomba nucleare?
c'è chi dice che sapevano solo che era una bomba, infatti 40 secondi dopo lo sgancio un suo compagno sull'enola disse: "Mio Dio, che abbiamo fatto" e lui freddo rispose: "solo il nostro dovere".
altri dicono che loro, più che altro LUI era a conoscenza che si trattava di una bomba atomica...
mi sapete dire qualcosina in più?
altra cosa, dopo il primo sgancio su hiroshima, sia che si sapeva sia che non si sapeva che si stava sganciando una bomba atomica, lo sgancio su nagasaki fu più "consapevole?" cioè mi dico, mettiamo anche che i "ragazzi" dell'enola non sapessero che stavano sganciando su hiroshima una bomba atomica, quando dovettero fare il secondo sgancio su nagasaki "dovevano per forza" saperlo, visto quello che era successo a hiroshima... o no?
io penso che quasi tutti i membri dell'equipaggio sapessero che cosa stavano facendo.
magari non sapevano esattamente che tecnologia veniva impiegata dallo)e bombe (differenti tra loro, tra l'altro, una era all'uranio l'altra al plutonio) ma della potenza ne erano al corrente.
tieni conto soltanto della manovra assurda che i B29 furono costretti a fare per evitare di essere spazzati via dall'esplosione (virata secca e picchiata folle a rischio di andare in pezzi per prendere abbastanza velocità per trovarsi a almeno una ventina di chilometri al momento dello scoppio).
non puoi chiedere a capitano e pilota di fare una manovra del genere senza giustificarla :O
Originariamente inviato da kingv
io penso che quasi tutti i membri dell'equipaggio sapessero che cosa stavano facendo.
magari non sapevano esattamente che tecnologia veniva impiegata dallo)e bombe (differenti tra loro, tra l'altro, una era all'uranio l'altra al plutonio) ma della potenza ne erano al corrente.
tieni conto soltanto della manovra assurda che i B29 furono costretti a fare per evitare di essere spazzati via dall'esplosione (virata secca e picchiata folle a rischio di andare in pezzi per prendere abbastanza velocità per trovarsi a almeno una ventina di chilometri al momento dello scoppio).
non puoi chiedere a capitano e pilota di fare una manovra del genere senza giustificarla :O
Infatti.
A quell'epoca non sapevano certo i meccanismi nucleari che stanno alla bese del funzionamento delle bombe (appannaggio dei più grandi scienziati che le misero a punto) ma sapevano che si trattava di bombe sperimentali dalla potenza enorme rispetto a tutto ciò che esisteva
sapevano che era una bomba ad alto potenziale (erano preparati alla repentina fuga verso l'alto) ma la vera natura di quello che portava nel ventre l'enola gay gli venne comunicato solo a bordo; più per ragioni di segretezza che per evitare scrupoli morali: comunque a scanso di equivoci l'ufficiale sottolineo che eventuali commenti sarebbero passati ala storia (tradotto, okkio a cosa dite...)
Second Reality
30-07-2004, 09:26
Secondo me è più sconcertante che questo sgancio di bombe sia passato come atto di guerra.
A prescindere dal fatto che in guerra ci sei o non ci sei con un paese, attacchi come questi sono di puro terrorismo (tecnica del terrore) in quanto non mirano tanto a obiettivi militari ma a dimostrare la propria forza e spaventare in nemico, senza tener conto delle perdite civili.
se non sbaglio dei due piloti uno si è suicidato e l'altro è uscito pazzo...
credo che non si possa sopravvivere avendo sulla coscienza una cosa del genere, generazioni e generazioni distrutte, mutilate, geneticamente modificate...
non erano solo bombe.
:(
Originariamente inviato da Second Reality
Secondo me è più sconcertante che questo sgancio di bombe sia passato come atto di guerra.
A prescindere dal fatto che in guerra ci sei o non ci sei con un paese, attacchi come questi sono di puro terrorismo (tecnica del terrore) in quanto non mirano tanto a obiettivi militari ma a dimostrare la propria forza e spaventare in nemico, senza tener conto delle perdite civili.
L'obiettivo era invece proprio quello di piegare la resistenza giapponese che era viva e forte ed informazioni di intelligence suggerivano che portare avanti un'azione militare tradizionale (sbarchi, concquista di città in città fino alla capitale) avrebbe significato perdite ingentissime.
Il significato militare era proprio questo ;)
Originariamente inviato da Gemma
se non sbaglio dei due piloti uno si è suicidato e l'altro è uscito pazzo...
credo che non si possa sopravvivere avendo sulla coscienza una cosa del genere, generazioni e generazioni distrutte, mutilate, geneticamente modificate...
non erano solo bombe.
:(
Decisamente no.
conti1968
30-07-2004, 09:35
Purtoppo,la 2 guerra fu' condotta sotto molti aspetti con atti di terrorismo,per quello che con la parola terrorismo si puo' intendere.
Pero',non potevano gli alleati sconfiggere il loro nemico senza riccorrere a bombardamenti massicci sulle citta.
Cambia ben poco da un'atomica,ai bombardamenti fatti da hitler su citta' rase completamente al suolo come rotterdam.
Anzi,alla violenza del 3 reich,preferisco l'atomica.
Comunque sia,se di guerra si tratta,ben poco cambia fare 200mila morti in un sol colpo con l'atomica,o farne un milioni con i machete come in ruada e burundi...:rolleyes:
un breve resoconto di quei fatti :
link (http://www.cronologia.com/storia/a1945c.htm)
QUESTI I PRIMI SINTETICI COMUNICATI STAMPA CHE INORRIDIRONO IL MONDO
"Washington, 6 agosto - Il presidente Truman ha annunciato oggi che sedici ore fa aerei americani hanno sganciato sulla base giapponese di Hiroshima il più grande tipo di bombe finora usate nella guerra, la "bomba atomica", più potente di ventimila tonnellate di alto esplosivo. Truman ha aggiunto: "Con questa bomba noi abbiamo ora raggiunto una gigantesca forza di distruzione, che servirà ad aumentare la crescente potenza delle forze armate. Stiamo ora producendo bombe di questo tipo, e produrremo in seguito bombe anche più potenti" (Comunic.Ansa, 6 agosto 1945, ore 20,45)
---------------------------------------
" Guam, 8 Agosto - Il corrispondente della Reuter da Guam riferisce le impressioni del testimone oculare del lancio della prima bomba atomica. Il colonnello Paul V. Tibbits, pilota della "superfortezza volante" che ha sganciato su Hiroshina la bomba atomica, ha dichiarato; "E' difficile credere a quello che vedemmo. Sganciammo la bomba alle 9.35 precise (ora giapponese) e ci allontanammo al più presto possibile dall'obiettivo per evitare gli effetti dell'esplosione. Si levò una tremenda colonna di fumo che fece scomparire completamente alla vista Hiroshima".
Al ritorno dalla sua missione il colonnello Tibbits è stato decorato". (Comun. Ansa, 8 agosto, ore 03.30)
---------------------------------------
"Tokio - 8 Agosto - Radio Tokio informa che la bomba atomica ha letteralmente polverizzato tutti gli esseri viventi che si trovavano a Hiroshima. I morti e i feriti sono assolutamente irriconoscibili e le autorità non sono in grado di fornire dati circa il numero approssimativo delle vittime. La città è un immenso cumulo di rovine" (Prima pagina del Corriere Lombardo, dell'8 agosto 1945).
"Londra, 8 settembre - Riferendo le ultime cifre rese note alle autorità, la Domei ha dichiarato oggi che 254.000 persone sono rimaste vittime della bomba ad Hiroshima. 60.000 sono morte bruciate istantaneamente, 60.000 per ferite, 10.000 sono scomparse, 14.000 sono gravemente colpite e 100.000 leggermente. Soltanto 6.000 dei 250.000 abitanti della città sono rimasti incolumi. (Comun. Ansa. 8 settembre 1945, ore 18.25).
---------------------------------------
Nagasaki, 9 agosto, ore 12.00
"Guam, 9 agosto - A mezzogiorno di oggi, ora giapponese, Nagasaki è stata attaccata con una o più bombe atomiche. La notizia è stata data da uno speciale comunicato del generale Spaatz, il quale aggiunge che, secondo quanto ha riferito l'equipaggio, i risultati sono eccellenti" (Comun. Ansa, 9 agosto 1945, ore 09.45)
---------------------------------------
"Londra, 5 settembre - Il corrispondente speciale della Reuter, Peter Burchett, telegrafa che quanti sono ancora vivi senza nessuna ragione apparente, la loro salute comincia a declinare. Perdono l'appetito. I loro capelli cadono. Il loro corpo si cosparge di macchie azzurrognole. Le orecchie, il naso e la bocca cominciano a sanguinare. E poi muoiono" (Comun. Ansa, 5 settembre, ore 21,15)
-----------------------------------------------------------
Più tardi in un messaggio agli intellettuali italiani Einstein ha scritto: « Il nostro mondo è minacciato da una crisi la cui ampiezza sembra sfuggire a coloro che hanno il potere di prendere le grandi decisioni, per il bene o per il male. La potenza scatenata dell'atomo ha tutto cambiato salvo il nostro modo di pensare, e noi stiamo scivolando così verso una catastrofe senza precedenti. Perché l'umanità sopravviva, un nuovo modo di pensare è ormai indispensabile".
Originariamente inviato da Gemma
se non sbaglio dei due piloti uno si è suicidato e l'altro è uscito pazzo...
credo che non si possa sopravvivere avendo sulla coscienza una cosa del genere, generazioni e generazioni distrutte, mutilate, geneticamente modificate...
non erano solo bombe.
:(
Solo per i morti istananei.
In realtà degli effetti delle radiazioni ne erano tutti pressochè all'oscuro.
Gli scienziati che l'avevano sviluppata sapevano che "esistevano" le radiazioni ma loro stessi ne ignoravano gli effetti sul corpo umano.
I reali effetti vennero scoperti solo molto dopo (effetti stocastici) o poco dopo anche con l'invio di medici nelle città colpite (effetti deterministici)
Fenoftaleino
30-07-2004, 09:37
Originariamente inviato da ni.jo
sapevano che era una bomba ad alto potenziale (erano preparati alla repentina fuga verso l'alto) ma la vera natura di quello che portava nel ventre l'enola gay gli venne comunicato solo a bordo; più per ragioni di segretezza che per evitare scrupoli morali: comunque a scanso di equivoci l'ufficiale sottolineo che eventuali commenti sarebbero passati ala storia (tradotto, okkio a cosa dite...)
Ti quoto in pieno, tutto esatto.
Una cosa devo dire:
la bomba sganciata su Hiroshima era una bomba all'uranio ed era chiamata LITTLE BOY.
La boba atomia di nagasaki era al PLUTONIO e si chiamava FAT MAN.
Ciao
Originariamente inviato da Gemma
se non sbaglio dei due piloti uno si è suicidato e l'altro è uscito pazzo...
credo che non si possa sopravvivere avendo sulla coscienza una cosa del genere, generazioni e generazioni distrutte, mutilate, geneticamente modificate...
non erano solo bombe.
:(
il capitano (la cui madre si chiamava appunto enola gay) non so se è impazzito o cosa, il compagno non so so solo che colui che puntò nel mirino e schiacciò il pulsante per sganciarte dal ventre dell'enola little boy, non uscì pazzo non si suicidò e ammise tranquillamente che non si svegliò mai in un bagno di sudore con incubi, gli dispiace solo per la gente morta, ma lui ha fatto il suo dovere.
da aggiungere che disse anche: il presidente truman prese la decisione giusta dando l'ok per quelle bombe.
Second Reality
30-07-2004, 09:38
Originariamente inviato da evelon
L'obiettivo era invece proprio quello di piegare la resistenza giapponese che era viva e forte ed informazioni di intelligence suggerivano che portare avanti un'azione militare tradizionale (sbarchi, concquista di città in città fino alla capitale) avrebbe significato perdite ingentissime.
Il significato militare era proprio questo ;)
Eh certo.
Infatti gli arabi pensano di piegare l'America usando gli stessi aerei Americani. :rolleyes:
Cosa diciamo, ci sono riusciti alla grande (pochi morti contro qualche migliaia di civili Americani), hanno salvato UN SACCO di vite umane (le loro).
Scusa, ma mi pare un pò un ragionamento del pisellone.
Originariamente inviato da Fenoftaleino
Ti quoto in pieno, tutto esatto.
Una cosa devo dire:
la bomba sganciata su Hiroshima era una bomba all'uranio ed era chiamata LITTLE BOY.
La boba atomia di nagasaki era al PLUTONIO e si chiamava FAT MAN.
Ciao
già, vero...
Originariamente inviato da evelon
Solo per i morti istananei.
In realtà degli effetti delle radiazioni ne erano tutti pressochè all'oscuro.
Gli scienziati che l'avevano sviluppata sapevano che "esistevano" le radiazioni ma loro stessi ne ignoravano gli effetti sul corpo umano.
I reali effetti vennero scoperti solo molto dopo (effetti stocastici) o poco dopo anche con l'invio di medici nelle città colpite (effetti deterministici)
Addirittura sono morti di tumore o comunque per le conseguenze delle radiazioni migliaia di militari americani perchè facevano esercitazioni con le bombe nucleari facendole esplodere in prossimità delle truppe ecc.
ho letto che avevano scelto le due cittadine di nagasaki e hiroshima proprio perchè avevano una posizione tale che era più facile studiare gli effetti di quelle due bombe.
confermate?
Originariamente inviato da kingv
io penso che quasi tutti i membri dell'equipaggio sapessero che cosa stavano facendo.
magari non sapevano esattamente che tecnologia veniva impiegata dallo)e bombe (differenti tra loro, tra l'altro, una era all'uranio l'altra al plutonio) ma della potenza ne erano al corrente.
tieni conto soltanto della manovra assurda che i B29 furono costretti a fare per evitare di essere spazzati via dall'esplosione (virata secca e picchiata folle a rischio di andare in pezzi per prendere abbastanza velocità per trovarsi a almeno una ventina di chilometri al momento dello scoppio).
non puoi chiedere a capitano e pilota di fare una manovra del genere senza giustificarla :O
anche questo è assolutamente vero.
Originariamente inviato da Second Reality
Eh certo.
Infatti gli arabi pensano di piegare l'America usando gli stessi aerei Americani. :rolleyes:
Cosa diciamo, ci sono riusciti alla grande (pochi morti contro qualche migliaia di civili Americani), hanno salvato UN SACCO di vite umane (le loro).
Scusa, ma mi pare un pò un ragionamento del pisellone.
Però la seconda guerra mondiale è finita dopo le 2 bombe, dopo le torri gemelle si rischia di iniziare la 3a (se non è già iniziata)
Mi sembrano parecchio diverse le 2 cose anche perchè se non ricordo male il Giappone aveva attaccato gli USA ma non importa......
Originariamente inviato da conti1968
....
Cambia ben poco da un'atomica,ai bombardamenti fatti da hitler su citta' rase completamente al suolo come rotterdam.
..
l'unica cosa che rende giusta questa frase è che non avevano ben chiari gli effetti a lungo termine e che la differenza con un bombardamento convenzionale non si limitava al solo quantitativo di kilotoni, ma ad un incubo ben peggiore: le radiazioni e le modifiche genetiche alle generazioni successive.
Originariamente inviato da conti1968
Cambia ben poco da un'atomica,ai bombardamenti fatti da hitler su citta' rase completamente al suolo come rotterdam.
Anzi,alla violenza del 3 reich,preferisco l'atomica.
davvero?
credi davvero?
le città rase al suolo le ricostruisci, l'atomica te la porti dietro per secoli, mio caro.
Vuoi fare un giretto fra i "figli dell'enola gay"??
Originariamente inviato da Gemma
davvero?
credi davvero?
le città rase al suolo le ricostruisci, l'atomica te la porti dietro per secoli, mio caro.
Vuoi fare un giretto fra i "figli dell'enola gay"??
ben detto gemma.
cmq ho letto tutto il resoconto dei fatti ma il punto è proprio questo, i resoconti non sempre coincidono...
e avevo un po' di confusione.
la cosa veramente che mi agghiaccia e che non mi va via dalla testa è come thomas non si sia pentito di nulla, non abbia avuto un rimorso di coscienza...
solo un mi dispiace e ha liquidato tutto.
cmq è morto all'età di 81 anni, nel marzo del 2000, tranquillo, nella sua casa, accanto a una foto in bianco e nero che raffigurava lui sull'enola che salutava sorridendo all'obbiettivo.
sotto in caratteri d'oro aveva fatto scrivere: la fine del mondo (o qualcosa di simile).
quella mattina in volo aveva anche dormito mentre percorrevano il cielo per raggiungere hiroshima... più tranquillo di così...
Originariamente inviato da Second Reality
Secondo me è più sconcertante che questo sgancio di bombe sia passato come atto di guerra.
A prescindere dal fatto che in guerra ci sei o non ci sei con un paese, attacchi come questi sono di puro terrorismo (tecnica del terrore) in quanto non mirano tanto a obiettivi militari ma a dimostrare la propria forza e spaventare in nemico, senza tener conto delle perdite civili.
Mah, la guerra nel pacifico era quasi alla fine, e sarebbe durata solo poco di più con mezzi convenzionali.
IMHO quello è stato solo un esperimento molto utile.
Quanto amano i militari nascondere la vergogna dietro un "ho fatto solo il mio dovere" :rolleyes:
Originariamente inviato da Chromo
Mah, la guerra nel pacifico era quasi alla fine, e sarebbe durata solo poco di più con mezzi convenzionali.
IMHO quello è stato solo un esperimento molto utile.
Quanto amano i militari nascondere la vergogna dietro un "ho fatto solo il mio dovere" :rolleyes:
Tu il militare lo hai fatto?
Non dico che non debbano avere rimorso, ma purtroppo se sei militare esegui gli ordini altrimenti fai il farmacista.
La guerra con la Germania era ormai vinta, ma gli U.S.A. avevano ancora la bomba atomica inutilizzata. La riserva di bombe normali invece stava gradualmente esaurendo. Il presidente Truman decise quindi che sarebbe stata sganciata sul Giappone, anche se non aveva ancora in mente un posto preciso. Le motivazioni erano vendicative: gli Americani volevano rifarsi della sconfitta di Pearl Harbour, un attacco che subirono con il preavviso di una sola ora e che colse tutti i soldati della marina impreparati. L’attacco ad Hiroshima e Nagasaki si sarebbe invece svolto senza alcun preavviso. La bomba atomica aveva perciò lo scopo punitivo ed il suo obiettivo era quello di far ricordare al Giappone quale fosse lo Stato più forte, quello destinato a regnare sugli altri. Inoltre Truman pensò che la guerra in Giappone si sarebbe protratta ancora a lungo, producendo più vittime di quante ne avrebbe fatte la bomba ad Hiroshima. L’obiettivo del Presidente americano era piegare il Paese. Se a questo aggiungiamo la voglia di dimostrare alla Russia la potenza degli Stati Uniti, riusciamo a capire perché Truman sia giunto a questa decisione. Infatti anche la Russia di Stalin sembrava stesse lavorando instancabilmente alle sperimentazioni belliche di tipo nucleare. Tuttavia è facile rendersi conto dell’oggettiva difficoltà di giustificare il Presidente americano per questa scelta. Chi ci assicura che ci sarebbero stati più morti, se la guerra si fosse svolta regolarmente? Chi ci assicura che si sarebbe protratta per più di un anno? L’America era semplicemente stanca di combattere e preferì far ricadere il numero delle perdite umane tutto sul Giappone.
L’obiettivo preciso del primo sgancio fu deciso pochi minuti prima che decollasse lo storico Enola Gay, aereo che oggi è utilizzato come simbolo della II Guerra Mondiale. I soldati americani avevano infatti l’opportunità di dare il nome all’aereo che avrebbero guidato. Il pilota Thomas Ferebee, l’autore del disastro nucleare, fu quello che diede il nome di sua madre all’aereo. Il nome della bomba nucleare era invece Little Boy. Ai piloti era stata fornita una sola foto della città. Hiroshima era stata la città prescelta poiché sede di numerose industrie belliche, la risorsa di gran parte del Giappone. Molti si saranno chiesti perché Tokyo non fosse stato l’obbiettivo principale dell’Enola Gay, ma la spiegazione è molto semplice: la Capitale aveva già subito numerosi bombardamenti e sarebbe stato superfluo raderla al suolo con la bomba nucleare.
Hiroshima, dai racconti dei sopravvissuti, era una ridente cittadina a sud-ovest di Tokyo, nell’isola di Shikoku. Nei mesi precedenti allo sgancio della bomba, sembrava che la cittadina fosse sempre graziata dagli attacchi aerei dei nemici. Spesso gli aerei che passavano sulla città erano solo dei ricognitori, che stavano effettuando indagini sulla città a loro insaputa. E’ proprio grazie all’uso di questi ricognitori che Truman scelse come meta Hiroshima. I cittadini di Hiroshima che avvistarono l’Enola Gay la mattina del 6 Agosto 1945 pensarono quindi che si trattasse di un nuovo giro di ricognizione del nemico. In realtà alle otto di quella mattina, Thomas Ferebee e Claude Eatherly con l’Enola Gay stavano risalendo il corso del fiume Ota, per sganciare Little Boy sul ponte che lo attraversava, il centro topografico della città. Alle otto e quindici minuti, ora locale, i portelli dell’Enola Gay si aprirono e pochi attimi dopo Little Boy fu sganciato, alleggerendo di ben quattro tonnellate e mezzo l’aereo che lo custodiva nel ventre. Per cinquantuno secondi Little Boy è solo un grave che acquista sempre maggior velocità, un comune corpo in caduta. Poi un nuovo sole si aggiunse nel cielo e i cittadini di Hiroshima furono ridotti a larve umane. Una pioggia fangosa si rovesciò immediatamente sulla città ormai desertificata, le cui gocce corrodevano tutto ciò che incontravano.
Davanti a questo spettacolo risulta impossibile chiedersi perché nel mirino di Ferebee rientrarono tanti civili, donne e bambini, anziani, malati…la domanda se la posero anche le stesse vittime di Little Boy, che si racconta quel giorno gridarono in coro: “Naze desu ka?”, ovvero “Perché?”.
Del resto la bomba era pronta, frutto di innumerevoli sacrifici delle famiglie americane…Truman avrebbe tradito la Nazione, se non l’avesse sganciata. L’azione si svolse in silenzio solo perché così un eventuale fallimento sarebbe passato inosservato e una eventuale vittoria sarebbe stata schiacciante. Il fatto di sganciare la bomba in mare, non fu preso in considerazione da Truman: si sarebbero vanificati gli sforzi del Paese.
tratto dal libro di John Raws
Originariamente inviato da Chromo
Mah, la guerra nel pacifico era quasi alla fine, e sarebbe durata solo poco di più con mezzi convenzionali.
IMHO quello è stato solo un esperimento molto utile.
Quanto amano i militari nascondere la vergogna dietro un "ho fatto solo il mio dovere" :rolleyes:
si chromo, e pensa, pare che thomas ne andasse pure orgoglioso quando diceva: ho fatto solo il mio dovere, perchè l'aveva fatto per la patria...
una cosa non ho capito: perchè dici "esperimento utile"?
Originariamente inviato da elfly
si chromo, e pensa, pare che thomas ne andasse pure orgoglioso quando diceva: ho fatto solo il mio dovere, perchè l'aveva fatto per la patria...
una cosa non ho capito: perchè dici "esperimento utile"?
Credo lo abbia detto ironicamente....
Nevermind
30-07-2004, 09:59
Per me è stato il + grande atto terrorista della storia.
Non vi sono giustificazioi per quella atrocità.
Saluti.
io sapevo che i ragazzi dell'enola sapevano già dal giorno prima che il giorno successivo avrebbero dovuto fare uno sgancio.
e poi anche se è una cosa del tutto irrisoria avevo letto che enola gay era il nome della mamma del capitano dell'aereo, ma il capitano dell'aereo non era thomas wilson ferebee.
Originariamente inviato da the_joe
Credo lo abbia detto ironicamente....
se leggi in giro ti accorgerai che non era detto ironicamente.
veramente dico.
e poi altra cosa:
ma allora coloro che sganciarono la seconda bomba su nagasaki, loro si che erano al corrente che avrebbe portato le stesse terrificanti conseguenze della prima!
no?
Originariamente inviato da the_joe
Credo lo abbia detto ironicamente....
e poi scusa tu credi che su una cosa simile si possa parlare "ironicamente"
io credo che davanti a tanti morti non ci sia proprio da fare battute ironiche.
sembra che il patriottismo di thomas fosse tanto elevato da non sentire nessun peso sulla coscienza.
Originariamente inviato da elfly
se leggi in giro ti accorgerai che non era detto ironicamente.
veramente dico.
Allora non capisco veramente, si condanna la vivisezione e gli esperimenti sugli animali e poi si ritiene utile un esperimento con migliaia di morti?
Dico in generale non di chromo in particolare.
Originariamente inviato da elfly
si chromo, e pensa, pare che thomas ne andasse pure orgoglioso quando diceva: ho fatto solo il mio dovere, perchè l'aveva fatto per la patria...
una cosa non ho capito: perchè dici "esperimento utile"?
la seconda bomba era diversa e andavano testati gli effetti e l'efficenza dell'ordigno.
la prima aveva evitato una lunga e logorante guerra di conquista...
imho per evitare di usare la seconda non si è fato granchè per sfruttarne l'effetto psicologico; dopo hiroshima al giappone bastava solo una spinta per capitolare, invece ai civili giapponesi è stato regalato un altro inferno in terra...:(
Originariamente inviato da elfly
e poi scusa tu credi che su una cosa simile si possa parlare "ironicamente"
io credo che davanti a tanti morti non ci sia proprio da fare battute ironiche.
sembra che il patriottismo di thomas fosse tanto elevato da non sentire nessun peso sulla coscienza.
Per il peso sulla coscienza, io non avrei potuto + vivere sinceramente, ma posso pure capire chi sicuro di aver fatto la cosa giusta possa non averne, non siamo tutti uguali.
L'IMPIEGO DELLA BOMBA ATOMICA
Nel luglio del 1945 l'atomica è diventata una realtà. Alle 5,30 del 16 luglio una luce incredibile ha illuminato il deserto del New Mexico. Una luce d'oro, di porpora, d'indaco, di viola, di verde striato di bianco. Ed una nube simile a un fungo è salita fino a 13.000 metri d'altezza. La forza d'urto dell'immane scoppio è stata calcolata uguale a quella di ventimila tonnellate di tritolo. Alcuni giornalisti ignari di quanto era accaduto riportano che ad Alamogordo un deposito di munizioni è saltato «con straordinari effetti luminosi ».
Uno era presente: è William L. Laurence, il redattore del New York Times, che si esaltò allo spettacolo, e scrisse: « Fu come il gran finale di una possente sinfonia degli elementi: affascinante e terrificante, entusiasmante e deprimente, minacciosa, devastatrice, piena di grandi promesse e di grandi minacce... In quel momento comprendemmo l'eternità. Il tempo si fermò. Lo spazio si ridusse a una punta di spillo. Fu come se la terra si fosse aperta e il cielo si fosse squarciato. Sentimmo di essere stati prescelti per assistere alla nascita dell'universo, per essere presenti al momento della Creazione in cui il Signore disse: "Sia fatta la luce" ».
Truman si trova in Europa, alla Conferenza di Potsdam. Lo raggiunge un messaggio strano: «I bambini sono nati felicemente ». Significa che la bomba ha funzionato. Il Presidente si confida con Churchill, il quale lascerà scritto: «Resta il fatto storico, e sarà giudicato nei tempi venturi, che la scelta dell'uso o del non-uso della bomba atomica per costringere il Giappone alla resa non fu posta nemmeno. Attorno al nostro tavolo l'accordo fu unanime, automatico, né mai sentii soltanto accennare che si sarebbe potuto agire in modo diverso ».
Unanime e automatica non è invece la scelta del tipo di bersaglio: per alcuni deve essere una città del Giappone non ancora distrutta dai bombardamenti convenzionali, altri vorrebbero far assistere i giapponesi a una dimostrazione delle capacità devastanti della bomba.
Il 23 luglio il colonnello K. D. Nichols, inviato dal generale Groves, si reca da Arthur Compton con l'ordine di comunicargli i risultati definitivi dei suoi sondaggi. Compton trascorre un'ora di tensione, sebbene la decisione ultima non spetti a lui ma al Presidente. Poi dice: « Il mio voto personale collima con quello della maggioranza. Credo che al punto attuale si debba usare la bomba, ma non più drasticamente di quanto sarà necessario perché il Giappone si arrenda ».
Passano altri tre giorni. I Governi degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e della Cina diramano un comunicato congiunto, offrendo la resa all'Impero Giapponese. Ma nel proclama non è fatto alcun cenno all'arma totale. L'ultimatum scadrà il 2 agosto. La radio giapponese informa quasi subito che la dichiarazione di Potsdam non è stata neppure presa in considerazione. Quindi, il Governo di Tokyo rifiuta sdegnosamente l'offerta.
Il 3 agosto Harry S. Truman decide: sì alla bomba, il più presto possibile, su un centro abitato, ma non viene precisato quale, anche se viene prospettata una rosa di quattro città. Sarà il pilota a decidere.
La bomba ha già un nome, Little Boy (Piccolo Ragazzo). Esteticamente non è molto dissimile da una bomba qualunque ed ha anch'essa gli alettoni equilibratori. È un cilindro di ottanta centimetri di diametro, lungo tre metri e ventotto e pesa complessivamente quattromilaquattrocento chilogrammi. La carica nucleare è di appena 62,3 kg. di Uranio 235, scomposta in quattro parti uguali che sono tenute scrupolosamente separate. Solo all'ultimo momento quattro detonatori provvederanno a scagliarle l'una contro l'altra alla velocità di 1500 metri al secondo, affinché formino la massa critica.
Il giorno della decisione irrevocabile di Truman, Little Boy si trova già da una settimana nell'Isola di Tinian, Arcipelago delle Marianne. Ce l'ha portata l'incrociatore Indianapolis (poi affondato da un sottomarino giapponese dei 1196 uomini a bordo, solo 317 sopravvissero, almeno 200 furono vittime degli squali ). A Tinian è da tempo stanziato il 509° Gruppo di Superfortezze Volanti B-29 che per mesi, al comando del colonnello Paul W. Tibbets, s'è addestrato per compiere una missione segretissima e di natura ignota per gli stessi equipaggi. Soprattutto i puntatori, selezionati tra i migliori della United States Army Air Force, si sono allenati a colpire piccoli bersagli da una quota di oltre 9000 metri ma ad una velocità di volo per loro inconsueta, a più di 500 chilometri orari.
La sera del 5 agosto c'è rapporto speciale alla base di Tinian. L'equipaggio del B-29 di Tibbets, chiamato Enola Gay dal nome della madre del comandante, viene informato che l'apparecchio che piloterà sgancerà una bomba di grandissima potenza su una città ancora imprecisata del Giappone: la scelta esatta dell'obiettivo sarà fatta all'ultimo momento in volo, secondo le condizioni meteorologiche. Tibbets sa solo che una delle città condannata è fra queste quattro: Kokura, Yokohama, Nagasaki, Hiroshima. Tutto dipenderà dall'osservatore che lo precede, il maggiore pilota Claude Eatherly che ignora la micidiale missione; lui pensa al solito bombardamento anche se sa che questa volta verrà fatto con una bomba speciale. Lui parte alle 1,37 del 6 agosto decollando da Tinian con un B-29 carichi di strumenti meteorologici.
Oltre un'ora dopo alle 2,45 parte anche l'Enola Gay con Little Boy - ancora disinnescata - nel ventre. Ha a bordo dodici uomini: il primo pilota Tibbets, il secondo pilota Lewis, il radarista Stiborik, i montatori della bomba Parsons, Jeppson e Beser, il puntatore Ferebee il navigatore Van Kirk, il radiotelegrafista Nelson, gli elettricisti Shumart e Duzembury, il mitragliere Caron.
L'Enola Gay affronta la prima parte del lunghissimo volo e alle 6,05 del mattino passa sull'isola di Iwo Jima, e Tibbets, mezz'ora dopo è a 9000 metri. Parsons ha già montato la bomba. Alle 7,30 la innesca, le dà un ultimo sguardo, si unisce agli altri nella cabina di pilotaggio. Il maggiore Ferebee compie i primi rilevamenti.
L' aereo Straight Flush, pilotato dal maggiore Claude Eatherly, che seguita a perlustrare il territorio, comunica al radiotelegrafista dell'Enola Gay: « Stato del cielo a Kokura: coperto. A Yokohama: coperto. A Nagasaki: coperto ». C'è una pausa. Poi: « A Hiroshima: quasi sereno. Visibilità dieci miglia, due decimi di copertura alla quota di tredicimila piedi».
Lui non lo sa, ma la sua indicazioni significa che Hiroshima è condannata a scomparire dalla faccia della terra.
E' questa una città popolata da circa 250.000 esseri del tutto ignari che cosa li aspetti. Gli osservatori a terra giapponesi notano ad alta quota un luccichio, un apparecchio (lo Straight Flush di Eatherly). Sono suonate le sirene d'allarme, ma la Difesa Civile non s'è per nulla preoccupata: un aereo così ad altissima quota non può fare molti danni anche se lancia bombe. Non sanno invece che Eatherly sta soltanto guardando e decidendo la condanna di Hiroshima. Vede in basso quasi in mezzo alla città un fiume, attraversato da diversi ponti. Pensa come ha sempre fatto, cioè che quelli sono gli obbiettivi dell'aereo di Tibbets. Gli fornisce le coordinate e sparisce dall'orizzonte.
I cannoni contraerei giapponesi tacciono. Alle 7,31 suona perfino il cessato allarme mentre l'Enola Gay con le coordinate di Eatherly mette la rotta rettilinea per Hiroshima; gli mancano trecentocinquanta chilometri.
Nella città la giornata è cominciata, la gente è per le strade, gli operai entrano negli stabilimenti, i bambini vanno a scuola. C'è un bel sole. Alle otto tutto va per il meglio e la guerra sembra qualcosa di infinitamente remoto. L'Enola Gay è a meno di cento chilometri e il maggiore Ferebee si avvicina ai comandi dei portelli di sgancio.
Passano i minuti. Il cielo è sereno. Alle 8,11 Tibbets inizia a vedere in lontananza quella che dovrebbe essere la città di Hiroshima segnalata da Eatherly e dà ordini di aprire i portelli dove attende la Little Boy.
La quota precisa è di 9632 metri sul livello del mare, la velocità di 528 chilometri orari. Ferebee regola il traguardo di mira. Sono le 8,14. L'aereo è giunto su Hiroshima. Ferebee preme un pulsante e Little Boy precipita.
Alle 8,15 la bomba esplode a poco meno di seicento metri d'altezza, polverizzando all'istante ogni cosa su un'area di tre chilometri quadrati e soffiando un alito rovente (dai trecento ai novecentomila gradi) su una superficie assai più vasta. Qui gli abitanti di Hiroshima, dissolti, lasciano la loro ombra sulle pietre vetrificate. L'onda d'urto preme con la forza inconcepibile di settemila tonnellate per centimetro quadrato. Dura un attimo, ma tutto spazza e incendia. E' sceso l'inferno sulla terra. Tutto è finito, arso, smaterializzato, tutto e ritornato in molecole, atomi..
La sera, il Presidente Truman annuncia la verità al mondo. Gli Stati Uniti posseggono al momento un'altra bomba atomica - al plutonio. Ma si spera che quella di Hiroshima basterà.
E' una breve illusione. Truman autorizza la U.S.A.A.F. a colpire con la bomba al plutonio una seconda città giapponese.
La bomba al plutonio esplode sulla verticale di Nagasaki alle 11,02 del 9 agosto. L'inferno si ripete. Come a Hiroshima. Le macerie sembrano ruderi di un'età preistorica. Tutto appare fossilizzato.
L'Imperatore rompe ogni indugio e prega la Croce Rossa svizzera di comunicare al Governo degli Stati Uniti che il Giappone si arrende senza condizioni. Il 14 agosto la resa è ratificata. Il 2 settembre entra nella rada di Tokyo la corazzata Missouri e il generale Mac Arthur, riceve i delegati con la resa del Giappone .
La Seconda Guerra Mondiale all'ombra del fungo atomico, è finita.
Truman è felice: "Con questa bomba noi abbiamo ora raggiunto una gigantesca forza di distruzione, che servirà ad aumentare la crescente potenza delle forze armate. Stiamo ora producendo bombe di questo tipo, e produrremo in seguito bombe anche più potenti" (Comunic.Ansa, 6 agosto 1945, ore 20,45)
Ci fu uno che rimase sconvolto: Claude Eatherly, ed è l'anima nera del « trionfo » di Hiroshima. Viene decorato come gli altri, ma fa delle stranezze. Finirà al manicomio. Aveva 21 anni, quando scoppiò la
guerra dopo Pearl Harbour: va volontario in aviazione e si distingue. Abbatte trentatré aerei e fa carriera in un baleno. Tre anni, e a 24 anni è già maggiore. Sul petto due medaglie, ed una è la « Dinstinguished Flying Cross » la decorazione più alta « per piloti vivi »: e appunto per queste medaglie viene scelto per la grande missione. Dal fronte lo richiamano a casa per una breve licenza, poi lo destinano nel Nuovo Messico. I piloti più bravi, più coraggiosi, più famosi: sono tutti lì, ad addestrarsi in segreto. Gli consegnano un Boeing 29. Il giorno dell'ora X Eatherly apre la formazione. Sul suo apparecchio non ci sono bombe, né lui ha il sospetto di quale terribile aggeggio si nasconda nel ventre dell'Enola Gay che lo segue a un ora di volo. Lui - come abbiamo detto sopra- deve solo individuare con la massima esattezza il bersaglio. Stabilire se le condizioni del tempo permettono di fare centro su Hiroshima o, se è necessario, continuare verso gli altri due obiettivi secondari. E' lo stesso Eatherly che racconta cosa successe in quegli interminabili minuti:
« Avevo i comandi dell'apparecchio di testa, lo Straight Flush. Ho volato su Hiroshima per 15 minuti per studiare i gruppi di nuvole; Il vento le spingeva allontanandole dalla città. Mi pareva il tempo e il luogo ideale, così trasmisi il messaggio in codice e mi allontanai in fretta come mi era stato detto, ma non abbastanza. La potenza della bomba mi terrorizzò. Hiroshima era sparita dentro una nube gialla".
Il racconto di Tibbets è invece più freddo: "Be', ci avevano detto di stare attenti. Quando il mitragliere urlò : "Vedo arrivare l'onda d'urto", e di corsa ci allontanammo. Tornammo alla base e non eravamo eccitati. Eravamo sempliceniente tornati alla base da una missione. Anche i ragazzi che avevano partecipato all'operazione non credettero d'aver fatto nulla di particolare, fino a quando non fummo informati del numero delle vittime. Personalmente non ho rimorsi. Mi fu detto - come si ordina a un soldato - di fare una certa cosa. E non parlatemi del numero delle persone uccise. Non sono stato io a volere la morte di nessuno. Guardiamo in faccia alla realtà: quando si combatte, si combatte per vincere, usando tutti i metodi a disposizione. Non mi posi un problema morale: feci quello che mi avevano ordinato di fare. Nelle stesse condizioni lo rifarei."
(Che è poi quello che all'incirca dissero i processati a Norimberga).
Claude Eatherly chiese di essere congedato. Si meravigliarono un po' tutti: come poteva bruciarsi un futuro pieno di promesse? Gli offersero 237 dollari di pensione al mese. Li rifiutò, e siccome rifiutare non è consentito dal regolamento, dispose che andassero a beneficio dell'associazione per le vedove dei caduti in guerra. Torna nel Texas. E' nervoso, magro: non ride più. Ha 24 anni, si sposa con una ragazza italo-americana, ma quella strana missione di guerra ha fatto saltare i nervi del maggiore. Per mesi la notte ha gli incubi, si sveglia gridando "Gettatevi, gettatevi: arriva la nuvola gialla!". Quattro anni così. Per la moglie un vita d'inferno. Poi, nel 1950 i familiari lo convincono a farsi ricoverare nell'ospedale psichiatrico di Waco. Un semplice esaurimento nervoso, si dice.
E' un paziente modello, molto silenzioso; essendo un alto decorato, Eatherly usufruisce di un trattamento speciale. Può passeggiare in qualunque ora del giorno anche fuori dall'ospedale. E qui cominciano storie inquietanti. Un giorno tenta una rapina in banca con una pistola giocattolo; un altro giorno fa il colpo in un emporio, si fa consegnare ì soldi che poi butta via. Poi ne fa un altro. Lo pizzicano e finisce in prigione.
Nella alte sfere si tenta di minimizzare. Ma la notizia finisce sui giornali. L'America si spacca in due. Chi dice che è diventato pazzo dal rimorso per la "follia atomica" e chi dice che è un furbo che tenta con la sua millantata malattia di farsi profumatamente indenizzare dallo Stato.
Di Atomiche se ne costruirono poi tante, sempre più potenti.
E altri Tibbets che candidamente affermano ciò che lui afferma, ce ne saranno sempre fra i vinti e vincitori: "Personalmente non ho rimorsi. Mi fu detto - come si ordina a un soldato - di fare una certa cosa. E non parlatemi del numero delle persone uccise. Non sono stato io a volere la morte di nessuno. Guardiamo in faccia alla realtà: quando si combatte, si combatte per vincere, usando tutti i metodi a disposizione. Non mi posi un problema morale: feci quello che mi avevano ordinato di fare. Nelle stesse condizioni lo rifarei." Insomma il fine giustifica i mezzi !!.
Originariamente inviato da the_joe
Allora non capisco veramente, si condanna la vivisezione e gli esperimenti sugli animali e poi si ritiene utile un esperimento con migliaia di morti?
Dico in generale non di chromo in particolare.
ma infatti hai ragione non a caso ho chiesto a chromo in che senso ha definito utile tale esperimento :D
oltretutto... non credo che altri lo definiscano utile.
a me mette dentro solo tanta inquietudine.
Originariamente inviato da Chromo
Mah, la guerra nel pacifico era quasi alla fine, e sarebbe durata solo poco di più con mezzi convenzionali.
IMHO quello è stato solo un esperimento molto utile.
omississ..
concordo che l'atomica è da bandire.
loro all'epoca nn sapevano della potenza distruttiva delle bombe atomiche.
dopo le 2 bombe i giapponesi (i soldati) continuarono a combattare x anni sparsi sulle isole dove nn era potuto giungere il messaggio che la guerra era finita.
se nn ci fossero state le 2 bombe la guerra nn sarebbe finita molto presto.. magari nn sarebbe durata anni ma di sicuro nn sarebbe finita di lì a 30 gg.. e soprattutto ci sarebbero state molte più vittime da parte americana (e x un generale è la cosa più importante, che i suoi soldati stiano vivi... cosa che nn condivido..)
nn ti ricorda nulla i kamikaze ... i soldati giapponesi erano disposti a tutto x il loro imperatore, sinche il loro imperatore nn glielo avrebbe ordinato, loro avrebbero continuato a combattere sino alla morte e se avessero pututo farlo anche dopo...
le bombe sono servite (purtroppo) a far capire all'imperatore che nn aveva speranze a continuare una guerra contro gli americani..
comunque è la guerra che è sbagliata.. il resto è solo una bruttissima conseguenza...
Originariamente inviato da the_joe
Per il peso sulla coscienza, io non avrei potuto + vivere sinceramente, ma posso pure capire chi sicuro di aver fatto la cosa giusta possa non averne, non siamo tutti uguali.
già, che tristezza, hai ragione pure tu.. :(
ma sai cosa? cazzo che rabbia mi sembra impossibile che lui non abbia mai avuto nemmeno un pensierino piccolo del tipo: ma che cosa ho fatto???
:mad:
TheGuren
30-07-2004, 10:07
A quanto ne so io (vedi "una tomba per le lucciole"):
"Quando l'esercito giapponese iniziò a bombardare le città cinesi nel 1937, il dipartimento di stato americano denunciò il Giappone di fronte alla lega delle Nazioni in base al fatto che 'il bombardamento condotto su vaste aree dove risiede una densa popolazione impegnata in attività pacifiche è contrario ai principi della legge dell'umanità'. Dal 15 giugno1944 al 15 agosto 1945 , giorno della resa, i B-29 americani colpirono quasi 100 città giapponesi, per un totale di 160.000 tonnellate di bombe , che provocarono 10 milioni tra morti e feriti...il bombardamento non era di tipo esplosivo bensì incendiario come aveva dimostrato il micidiale Raid su Tokyo : nella notte tra il 9 e il 10 marzo 1945, 334 fortezze volanti mandarono al rogo 100.000 persone (più della metà di tutte le vittime civili italiane durante la 2nda guerra mondiale)"
Il film a cui mi riferisco è un capolavoro e aiuta molto bene a capire quello che la popolazione civile ha subito...ogni anno in prossimità del 15 agosto viene trasmesso dalla televisione giapponese.
Tutto questo escludendo Hiroshima e Nagasaki....quando ripenso a ste cose mi rendo conto che il mondo sarà sempre pieno di stupidi ignoranti cerebrolesi....da una parte e dall'altra....
Posto che i dati di Nagasaki parlano di 40000 ( su 200 000 abitanti)fra morti subito, morti in sguito per le ferite e maggior incidenza dei tumori ecc ecc, personalmente mi fanno + senso i 24000 morti nei bombardamenti su foggia ( su 79000 abitanti)
Logico cmq che abbiano usato le atomiche a quel punto della guerra , con le prospettive di divisione in blocchi di influenza che c'erano , marcare in qualche modo la propria superiorità era il minimo
Originariamente inviato da Second Reality
Eh certo.
Infatti gli arabi pensano di piegare l'America usando gli stessi aerei Americani. :rolleyes:
Cosa diciamo, ci sono riusciti alla grande (pochi morti contro qualche migliaia di civili Americani), hanno salvato UN SACCO di vite umane (le loro).
Scusa, ma mi pare un pò un ragionamento del pisellone.
Ma questo non ha senso..
Lì si era in guerra (scusa il particolare :asd: ) e le informazioni di intelligence e le considerazioni sulla psicologia giapponese dell'epoca davano quasi per certo che un attacco anche massiccio con mezzi convenzionali sarebbe stato durissimo e massacrante.
Ricordiamoci delle decine di isole fortificate che gli americani hanno dovuto espugnare ad un prezzo carissimo in termini di uomini e mezzi.
Ricordiamoci che i giapponesi dell'epoca (almeno molti di essi) erano così convinti di fare la cosa giusta che molti sono stati ritrovati dopo anni ancora nelle isole che dovevano difendere...
Insomma c'era la necessità di colpirli al cuore (nel loro territorio) così violentemente da spezzare il loro morale e la possibilità di fare resistenza dimostrando una superiorità militare assolutamente inattaccabile (che infatti funzionò: di lì a poco firmarono la resa)
thomas (ripeto colui che mirò al ponte a forma di T di hiroshima e premette il pulsante) aggiunse anche: anche l'america ha perso tantissime persone in guerra... :rolleyes:
comunque ripeto la domanda: ma allora al di la di tutti i dubbi se sapevano o no che su hiroshima stavano sganciando una nucleare, caspita su nagasaki, 3 giorni dopo non lo sapeva nessuno?
dai, mi sembra impossibile!
Originariamente inviato da Gemma
davvero?
credi davvero?
le città rase al suolo le ricostruisci, l'atomica te la porti dietro per secoli, mio caro.
Vuoi fare un giretto fra i "figli dell'enola gay"??
Ma nessuno lo sapeva a quell'epoca ;)
Originariamente inviato da elfly
thomas (ripeto colui che mirò al ponte a forma di T di hiroshima e premette il pulsante) aggiunse anche: anche l'america ha perso tantissime persone in guerra... :rolleyes:
comunque ripeto la domanda: ma allora al di la di tutti i dubbi se sapevano o no che su hiroshima stavano sganciando una nucleare, caspita su nagasaki, 3 giorni dopo non lo sapeva nessuno?
dai, mi sembra impossibile!
Non capisco dove vuoi arrivare :confused:
I vertici politico-militari sapevano che erano due bombe atomiche ovviamente.
Cos'è che ti sconvolge?
Che il tizio che ha aperto i portelli non si è pentito ?
Se ogni soldato in guerra dovesse pentirsi non basterebbero i conventi di tutto il mondo :)
Originariamente inviato da the_joe
Tu il militare lo hai fatto?
Non dico che non debbano avere rimorso, ma purtroppo se sei militare esegui gli ordini altrimenti fai il farmacista.
No, come ho scritto nell'altro thread ho fatto servizio civile, perchè una coscienza che non riesco a mettere da parte dietro degli ordini "superiori" ce l'ho. ;)
Originariamente inviato da elfly
se leggi in giro ti accorgerai che non era detto ironicamente.
veramente dico.
Intendevo utile all'esercito USA per valutare sul campo gli effetti reali dell'atomica sulla popolazione civile. :(
Originariamente inviato da Chromo
No, come ho scritto nell'altro thread ho fatto servizio civile, perchè una coscienza che non riesco a mettere da parte dietro degli ordini "superiori" ce l'ho. ;)
Intendevo utile all'esercito USA per valutare sul campo gli effetti reali dell'atomica sulla popolazione civile. :(
capito... capperi che roba...
Originariamente inviato da Chromo
No, come ho scritto nell'altro thread ho fatto servizio civile, perchè una coscienza che non riesco a mettere da parte dietro degli ordini "superiori" ce l'ho. ;)
OK :mano: anche se ai miei tempi il militare si faceva, non esisteva il servizio civile come lo si intende oggi :(
Intendevo utile all'esercito USA per valutare sul campo gli effetti reali dell'atomica sulla popolazione civile. :(
:( :( :( :cry: :cry: :cry:
Originariamente inviato da evelon
Non capisco dove vuoi arrivare :confused:
I vertici politico-militari sapevano che erano due bombe atomiche ovviamente.
Cos'è che ti sconvolge?
Che il tizio che ha aperto i portelli non si è pentito ?
Se ogni soldato in guerra dovesse pentirsi non basterebbero i conventi di tutto il mondo :)
hai ragione non lo so nemmeno io quello che mi sconvolge quello che non vuole entrarmi nella testa e che nemmeno io voglio capire. :muro:
bo, forse voglio sapere come si sentivano quelli che dovevano sganciarel a bomba su nagasaki sapendo che bomba era, oppure mi sconvolge che l'abbiano fatto pur sapendo che era una nucleare ... lo so che hanno eseguito solo ordini lo so :muro: è questo che bo non mi entra in testa e che non accetto :muro:
Originariamente inviato da elfly
hai ragione non lo so nemmeno io quello che mi sconvolge quello che non vuole entrarmi nella testa e che nemmeno io voglio capire. :muro:
bo, forse voglio sapere come si sentivano quelli che dovevano sganciarel a bomba su nagasaki sapendo che bomba era, oppure mi sconvolge che l'abbiano fatto pur sapendo che era una nucleare ... lo so che hanno eseguito solo ordini lo so :muro: è questo che bo non mi entra in testa e che non accetto :muro:
Vedi, in fondo la cosa è abbastanza semplice, se tu sei in guerra e sei soldato, in uno scontro armato o uccidi il nemico o sei ucciso, se uccidi puoi portarne il rimorso dentro di te, ma se muori è peggio.
Idem per le bombe, se chi le ha sganciate è riuscito a farsi la ragione di aver fatto la cosa giusta, ne è uscito fuori altrimenti è impazzito.
Originariamente inviato da evelon
Ma nessuno lo sapeva a quell'epoca ;)
a parte il fatto che mi riesce veramente difficile crederlo...
ma io rispondevo alla tua di affermazione, che per te era equiparabile ad un normale bombardamento.
giovane acero
30-07-2004, 10:31
Ma alla luce di questi due attacchi... come vengono visti, oggi, gli US dai giapponesi?
Originariamente inviato da the_joe
Vedi, in fondo la cosa è abbastanza semplice, se tu sei in guerra e sei soldato, in uno scontro armato o uccidi il nemico o sei ucciso, se uccidi puoi portarne il rimorso dentro di te, ma se muori è peggio.
Idem per le bombe, se chi le ha sganciate è riuscito a farsi la ragione di aver fatto la cosa giusta, ne è uscito fuori altrimenti è impazzito.
ma io non discuto cacchio avete ragione tutti! è solo che non lo riesco ad accettare un concetto simile sebbene mi renda conto che è assolutamente "logico" e "corretto".
semmai vado dal medico di famiglia e mi do malata mi prendo 3 giorni di malattia. :D
chi è che si è suicidato?
mi dite qualcosa in più?
Originariamente inviato da giovane acero
Ma alla luce di questi due attacchi... come vengono visti, oggi, gli US dai giapponesi?
:rolleyes: già, ottima domanda...
giovane acero
30-07-2004, 10:36
Originariamente inviato da elfly
:rolleyes: già, ottima domanda...
perchè alzi gli occhi al cielo?
e come dovrebbero essere i rapporti usa - jap?
a vederli da qui si direbbero ottimi, sicuramente qualcuno protesterà per la presenza di militari usa in giappone ma lo fanno anche qui
del resto noi coi tedeschi , tanto per dire, non è che ci sputiamo in faccia, essendo finita da 60 anni la guerra
Originariamente inviato da giovane acero
perchè alzi gli occhi al cielo?
perchè è una cosa che mi sono domandata più volte anche io dopo averli visti "alleati"
Second Reality
30-07-2004, 10:41
Originariamente inviato da evelon
Ma questo non ha senso..
Lì si era in guerra (scusa il particolare :asd: ) e le informazioni di intelligence e le considerazioni sulla psicologia giapponese dell'epoca davano quasi per certo che un attacco anche massiccio con mezzi convenzionali sarebbe stato durissimo e massacrante.
Ricordiamoci delle decine di isole fortificate che gli americani hanno dovuto espugnare ad un prezzo carissimo in termini di uomini e mezzi.
Ricordiamoci che i giapponesi dell'epoca (almeno molti di essi) erano così convinti di fare la cosa giusta che molti sono stati ritrovati dopo anni ancora nelle isole che dovevano difendere...
Insomma c'era la necessità di colpirli al cuore (nel loro territorio) così violentemente da spezzare il loro morale e la possibilità di fare resistenza dimostrando una superiorità militare assolutamente inattaccabile (che infatti funzionò: di lì a poco firmarono la resa)
Anche i terroristi hanno dichiarato guerra.
Dvono farti avere la carta bollata altrimenti non accetti il dato di fatto?
Per come la vedo io molti di noi non prendono semplicemente il dato di fatto.
E' stata un'aggressione a civili.
Come ce ne sono molte altre, ma questo non giustifica il fatto.
Originariamente inviato da kikki2
del resto noi coi tedeschi , tanto per dire, non è che ci sputiamo in faccia, essendo finita da 60 anni la guerra
vero... per andare un secondo piccolissimo OT un giorno durante una lezione di tedesco il mio prof di madrelingua ci stava mostrando un video dei nazisti e con la voce tremante e gli occhi zuppi disse nel suo italiano zoppicante: vi chiedo scusa a nome di tutti i tedeschi...
FINE OT
Originariamente inviato da Chromo
Intendevo utile all'esercito USA per valutare sul campo gli effetti reali dell'atomica sulla popolazione civile. :(
Guarda che non c'è differenza tra gli effetti sulla popolazione "civile" o su quella "militare" o su altri... :D
Le due bombe non furono mai intese come esperimento scientifico e lo stesso Truman ebbe a dire che erano un atto forte (soprattutto la seconda) per dimostrare al giappone (e soprattutto ai giapponesi) che non avrebbero potuto vincere.
Topomoto
30-07-2004, 10:49
Trovate che ci sia molta differenza tra il premere un pulsante e sganciare una bomba (il concetto di "nucleare" all'epoca non esisteva) o infilzare qualcuno con la baionetta? Personalmente ritengo molto più shoccante e traumatizzante (per un militare) la seconda.
Gli effetti terribili di quelle bombe non erano conosciuti (difatti non sono mai più state utilizzate, anzi le ritengo un deterrente), e nessuno può dire come avrebbe potuto evolversi il conflitto se non fossero state sganciate.
PS: per il fatto che quella su Nagasaki è stata sganciata dopo, e quindi si sapevano gli effetti....non è esattamente vero: le due bombe erano di concezione diversa, quindi non c'erano certezze (se non magari nelle menti di chi le ha concepite).
Originariamente inviato da elfly
hai ragione non lo so nemmeno io quello che mi sconvolge quello che non vuole entrarmi nella testa e che nemmeno io voglio capire. :muro:
bo, forse voglio sapere come si sentivano quelli che dovevano sganciarel a bomba su nagasaki sapendo che bomba era, oppure mi sconvolge che l'abbiano fatto pur sapendo che era una nucleare ... lo so che hanno eseguito solo ordini lo so :muro: è questo che bo non mi entra in testa e che non accetto :muro:
Cosa c'è di strano sul fatto che l'abbiano eseguito ?
Tu non l'avresti fatto?
Sinceramente non ci credo, primo perchè per certe cose c'è la corte marziale, secondo perchè in guerra o vinci o perdi...
Se l'America non avesse costretto il Giappone alla resa sarebbe stato il Giappone a costringere l'America alla resa...e non lo avrebbe fatto convincendola con rose e fiori ma con bombe e spari (come hanno tentato di fare all'inizio a Pearl Harbour del resto).
Insomma non mi sembra ci sia nulla di così "strano"
Originariamente inviato da Gemma
a parte il fatto che mi riesce veramente difficile crederlo...
ma io rispondevo alla tua di affermazione, che per te era equiparabile ad un normale bombardamento.
Credici perchè è vero :D
Lo stesso Fermi (il padre dell'atomica) nei primi anni di ricerche portava in giro recipienti con all'interno una reazione neutronica prendendoli con le mani....:D
Nessuno di noi oggi farebbe una cosa del genere senza una tuta anti radiazioni eppure lo scopritore dell'energia atomica...
Ed ancora: per andare a verificare gli effetti delle esplosioni nel deserto gli scienziati usavano un....mezzo blindato con delle semplici paratie in piombo....
Negli anni 50 facevano esercitazioni militari con l'esplosione di bombe ma l'unica protezione degli stessi militari erano dei ridicoli occhialini per la forte luce..
Basta?
In effetti le radiazioni ed i loro effetti sul corpo umano (specialmente gli effetti stocastici a lungo termine) sono state studiate molto più tardi.
Originariamente inviato da Topomoto
Trovate che ci sia molta differenza tra il premere un pulsante e sganciare una bomba (il concetto di "nucleare" all'epoca non esisteva) o infilzare qualcuno con la baionetta? Personalmente ritengo molto più shoccante e traumatizzante (per un militare) la seconda.
Ma infatti il punto è proprio questo.
Un morto è un morto punto e basta...
Se ne frega se è stato ucciso da un'atomica, da una bomba al fosforo, da una pallottola, da una baionetta o da una sassata in testa...
La guerra sarebbe sempre da evitare (e siamo d'accordo) ma in un mondo reale e non utopico è impossibile far sempre convergere gli interessi e le volontà di tutti...
ma ho letto in moltissimi articoli che è quasi chiaro come il sole che quello fosse più che altro un esperimento.
io parlo per cose che leggo.
non sto dicendo se l'avrei fatto o meno, ma è brutto pensare (è brutto per me) che quell'uomo non abbia avuto un minimo di rimorso di coscienza tutto qui.
e poi non sto parlando di differenza tra sganciare una bomba e infilzare, impalare, bruciare vivo un uomo o quello che vuoi tu.
parlavo solo di rimorsi.
tutto qui. si è parlato molto del grupo dell'enola, il capitano, colui che schiaccio il pulsante, ecc... e sappiamo più o meno che "fine" hanno fatto.
volevo sapere invece come sono andate poi le vite di coloro che hanno sorvolato nagasaki.
Originariamente inviato da Second Reality
Anche i terroristi hanno dichiarato guerra.
Dvono farti avere la carta bollata altrimenti non accetti il dato di fatto?
Per come la vedo io molti di noi non prendono semplicemente il dato di fatto.
E' stata un'aggressione a civili.
Come ce ne sono molte altre, ma questo non giustifica il fatto.
Ma scherzi ?
C'era GIA' una guerra (peraltro scatenata dai giapponesi)..altro che carta bollata...
Secondo te, posto che era NECESSARIO, dare una dimostrazione di superiorità schiacciante anche se nel pacifico le isole fortificate stavano dando filo da torcere alle truppe convenzionali dove dovevano usarla ?
Ti pare realistico che chiamassero l'imperatore (ricordiamo che era una divinità) in un campo deserto e gli dicessero "guarda bene: o ti arrendi o te la facciamo saltare in testa..." ?
Quale dato di fatto ?
Originariamente inviato da evelon
Ma infatti il punto è proprio questo.
Un morto è un morto punto e basta...
Se ne frega se è stato ucciso da un'atomica, da una bomba al fosforo, da una pallottola, da una baionetta o da una sassata in testa...
La guerra sarebbe sempre da evitare (e siamo d'accordo) ma in un mondo reale e non utopico è impossibile far sempre convergere gli interessi e le volontà di tutti...
forse ci sono armi terribili come un lanciafiamme che ti sciolgono la faccia, ma applicata in vasta scala ammetterai che la cosa è alquanto disumana... un morto è un morto, ma ci si augura che la morte sia veloce e indolore: rispetto a chi si trovava nell'occhio dell'esplosione e di cui è rimasta solo una foto sul muro le sofferenze portate dalle ustioni furno immani e la maggior parte nemmeno paragonabili ai 20 minuti di agonia di una baionetta: ma la cosa orribile è che se ferisci un soldato con la baionetta la ferita non si trasmettera ai figli e ai figli dei figli sino ad oggi.
edit: stò partendo dal presupposto che oltre al livello di potenza raggiunto dall'esposione e dal calore gli americani e Fermi non conoscessero effetti a lungo termine.
Topomoto
30-07-2004, 11:07
volevo sapere invece come sono andate poi le vite di coloro che hanno sorvolato nagasaki.
Credo siano andate nello stesso modo di chi ha infilzato, impalato, sparato, sgozzato....
Fa differenza uccidere 1-10-100-1.000-10.000-100.000 persone? Dov'è il "limite" dopo il quale compare il rimorso? Ci sarà sicuramente chi non dorme la notte per averne uccisa una, come chi fa sonni tranquilli con 1000 morti sulla coscenza. L'uomo è così.
Supersubway
30-07-2004, 11:08
Originariamente inviato da kingv
io penso che quasi tutti i membri dell'equipaggio sapessero che cosa stavano facendo.
magari non sapevano esattamente che tecnologia veniva impiegata dallo)e bombe (differenti tra loro, tra l'altro, una era all'uranio l'altra al plutonio) ma della potenza ne erano al corrente.
tieni conto soltanto della manovra assurda che i B29 furono costretti a fare per evitare di essere spazzati via dall'esplosione (virata secca e picchiata folle a rischio di andare in pezzi per prendere abbastanza velocità per trovarsi a almeno una ventina di chilometri al momento dello scoppio).
non puoi chiedere a capitano e pilota di fare una manovra del genere senza giustificarla :O
Dovevano pure indossare gli occhialini per non rimanere abbagliati...
CMQ ci voleva poco a lasciare l'equipaggio destinato a nagasaki completamente all'oscuro... mica c'era internet !
E non sapevano della bomba atomica in quanto tale... ma le dimensioni e il fatto di sganciare un'unica bomba non lasciavano molte interpretazioni...
forse è una domanda scema ma ...
gli effetti delle due bombe a distanza di 59 anni si vedono ancora?
nascono ancora bambini deformi, ecc..???
Originariamente inviato da elfly
forse è una domanda scema ma ...
gli effetti delle due bombe a distanza di 59 anni si vedono ancora?
nascono ancora bambini deformi, ecc..???
credo proprio di si.
Supersubway
30-07-2004, 11:14
Originariamente inviato da Nevermind
Per me è stato il + grande atto terrorista della storia.
Non vi sono giustificazioi per quella atrocità.
Saluti.
Interessante... credo che ti manchi un po' di cognizione di causa... perchè 40.000 morti davanti a 20.000.000 sono obiettivamente pochi. Sempre morti, ma...
Supersubway
30-07-2004, 11:15
Originariamente inviato da ni.jo
credo proprio di si.
Oggi Hiroshima è una città normale, come Bologna o Firenze, la gente vive la propria vita, il livello di radiazioni non è più alto e pericoloso da sconsigliarne la vita.
Pensare che praticamente è un invenzione italo-tedesca ... pensate se la bomba fosse stata nelle mani di Hitler ... se i vari Szilard, Einstein e Fermi non riuscirono a fuggire dalla Germania e dall'Italia ...
Originariamente inviato da sheva
Pensare che praticamente è un invenzione italo-tedesca ... pensate se la bomba fosse stata nelle mani di Hitler ... se i vari Szilard, Einstein e Fermi non riuscirono a fuggire dalla Germania e dall'Italia ...
sarà anche retorica, ma come si dice, la storia non si fa con i "SE"...
e se posso permettermi, nemmeno il futuro...
Originariamente inviato da elfly
sarà anche retorica, ma come si dice, la storia non si fa con i "SE"...
e se posso permettermi, nemmeno il futuro...
e allora che ti chiedi a fare SE hanno avuto dei rimorsi ??
:rolleyes: ;)
Chi non l'ha mai visto lo prenda in offerta.
http://www.dvd.it/page/dett/arti/21110/the_day_after_il_giorno_dopo_.html
Originariamente inviato da Supersubway
Oggi Hiroshima è una città normale, come Bologna o Firenze, la gente vive la propria vita, il livello di radiazioni non è più alto e pericoloso da sconsigliarne la vita.
parlavo di effetti genetici: non sono così estesi come si può pensare (la percentuale di problemi genetici è di poco più alta), ma si tramandano ai figli: non è passato poi così tanto tempo.
Cmq Hiroshima non è una città come altre, se avrai modo di vedere il loro peace park museum.
Aggiungo un particolare: non è corretto dire che il Giappone non volesse arrendersi: quello che non accettava era una resa incondizionata “Il Giappone si sarebbe arreso certamente entro il 31 dicembre del 1945, e con ogni probabilità prima del 1 novembre 1945, anche se la bomba atomica non fosse stata lanciata, anche se la Russia non fosse entrata in guerra, ed anche se non si fosse programmato e contemplato alcuna invasione”(U. S. Strategic Bombing Survey, del 1946)
Supersubway
30-07-2004, 12:01
Originariamente inviato da ni.jo
parlavo di effetti genetici: non sono così estesi come si può pensare (la percentuale di problemi genetici è di poco più alta), ma si tramandano ai figli: non è passato poi così tanto tempo.
Cmq Hiroshima non è una città come altre, se avrai modo di vedere il loro peace park museum.
Aggiungo un particolare: non è corretto dire che il Giappone non volesse arrendersi: quello che non accettava era una resa incondizionata “Il Giappone si sarebbe arreso certamente entro il 31 dicembre del 1945, e con ogni probabilità prima del 1 novembre 1945, anche se la bomba atomica non fosse stata lanciata, anche se la Russia non fosse entrata in guerra, ed anche se non si fosse programmato e contemplato alcuna invasione”(U. S. Strategic Bombing Survey, del 1946)
Io sono stato a Hiroshima 4 anni fa.
CMQ il giappone non si sarebbe arreso, la mentalità non lo permetteva... poi chissà...
Originariamente inviato da Supersubway
Io sono stato a Hiroshima 4 anni fa.
CMQ il giappone non si sarebbe arreso, la mentalità non lo permetteva... poi chissà...
di certo non avrebbe accettato il tipo di resa incondizionata che volevano imporre gli usa.
:)
Hiroshima e il museo non ti suggeriscono che sia un posto speciale e che la cosa sia stata un pò più "particolare", differente, che quello che successe a Dresda o Torino?
Phantom II
30-07-2004, 13:26
Da quello che so io le bombe sono state sganciate per diversi motivi, piegare definitivamente la resistenza giapponese, dare una gradissima prova di forza nei confronti dell'Unione Sivetica di Stalin (con il quale i rapporti dopo la morte di Roosvel erano parecchio cambiati) e verificare gli effetti degli ordigni su bersagli reali. Fino a buona parte degli anni '50 del nucleare era solo conosciuto lo spropositato potenziale, le conseguenze a breve-medio termine erano del tutto sconosciute, basta dare un'occhitata ai filmati sui test atomici di Bikini per capirlo.
Comunque l'atmica nella storia moderna ha avuto il grande merito di aver scongiurato una terza guerra mondiale, almeno per come la vedo io.
Una cosa che non capisco sono le dichiarazioni degli scienziati che hanno partecipato al progetto Manhattan, in particolare di Einstein che più volte ha denunciato l'atrocità del fine che si perseguiva, se la pensava così perchè ha collaborato?
Originariamente inviato da Phantom II
...
Una cosa che non capisco sono le dichiarazioni degli scienziati che hanno partecipato al progetto Manhattan, in particolare di Einstein che più volte ha denunciato l'atrocità del fine che si perseguiva, se la pensava così perchè ha collaborato?
Nonostante il suo impegno pacifista, fu convinto da Leo Szilard ed Eugene Wigner, due fisici ungheresi (il primo era un suo vecchio amico) da poco arrivati in America per sfuggire al nazismo, della necessità che gli Stati Uniti avviassero gli studi sulle potenzialità belliche dell'energia nucleare per evitare che i nazisti riuscissero a sfruttarla per primi. Scrisse allora (1939) la famosa lettera al presidente Franklin D. Roosevelt per chiedergli di avviare gli studi nel settore. La figura di Einstein era circondata da grande stima e quindi la sua lettera ottenne il risultato previsto. Però, anche se la possibilità di realizzare la bomba era una diretta conseguenza della teoria della relatività (della famosa formula E = mc2), Einstein non partecipò in alcun modo al Progetto Manhattan che portò alla sua realizzazione.
Val la pena di ricordare che Szilard, che era stato il primo a teorizzare la possibilità della reazione a catena, pur avendo partecipato al progetto Manhattan, si oppose all'utilizzo della bomba su obiettivi civili. Rimase però inascoltato e quindi abbandonò il progetto prima che la bomba fosse usata in Giappone. Dopo la Seconda guerra mondiale Einstein, assieme a Bertrand Russell, firmò il famoso manifesto per l'abolizione delle armi nucleari (11 aprile 1955); fu questo uno dei suoi ultimi interventi pubblici.
Note:
1. Le lettere tra Einstein e Freud sono state pubblicate nell'undicesimo volume delle Opere di Freud (Boringhieri 1979).
A cura di Emanuele Vinassa de Regny
ma sembra che come per lo sbarco sulla luna sia stata tutta una ricostruzione cinematografica ... :confused:
Ma non potevano sganciare la bomba su uno degli isolotti occupati dai giapponesi per minimizzare le perdite civili?
Avrebbero comunque ottunuto la loro dimostrazione di forza...
Come mai passo la linea di bombardare delle città?
Originariamente inviato da Duncan
Ma non potevano sganciare la bomba su uno degli isolotti occupati dai giapponesi per minimizzare le perdite civili?
Avrebbero comunque ottunuto la loro dimostrazione di forza...
Come mai passo la linea di bombardare delle città?
Posso solo immaginare che sia, forse, perchè dimostrare di non avere la forza di usare un arma equivalga a non averla.
Teniamo a mente che l'impero del sol levante faceva molta paura, non era tanto inferiore ai nazisti in quanto a crudeltà (le colonie e i paesi conquistati hanno dei ricordi poco gradevoli, alcuni cinesi anche oggi storcono il naso a sentir nominare i cugini...) e in quanto a percezione del fanatismo i kamikaze sconvolsero non poco i soldati e l'opinione pubblica.
Sembra cinica, ma la guerra è un tripudio di cinismo, altro che "guerra d'Eroi"...
Supersubway
30-07-2004, 14:13
Originariamente inviato da Duncan
Ma non potevano sganciare la bomba su uno degli isolotti occupati dai giapponesi per minimizzare le perdite civili?
Avrebbero comunque ottunuto la loro dimostrazione di forza...
Come mai passo la linea di bombardare delle città?
Perchè la censura non avrebbe mai mostrato le immagini (e chi le avrebbe documentate poi?)
Phantom II
30-07-2004, 14:16
Originariamente inviato da ni.jo
Nonostante il suo impegno pacifista, fu convinto da Leo Szilard ed Eugene Wigner, due fisici ungheresi (il primo era un suo vecchio amico) da poco arrivati in America per sfuggire al nazismo, della necessità che gli Stati Uniti avviassero gli studi sulle potenzialità belliche dell'energia nucleare per evitare che i nazisti riuscissero a sfruttarla per primi. Scrisse allora (1939) la famosa lettera al presidente Franklin D. Roosevelt per chiedergli di avviare gli studi nel settore. La figura di Einstein era circondata da grande stima e quindi la sua lettera ottenne il risultato previsto. Però, anche se la possibilità di realizzare la bomba era una diretta conseguenza della teoria della relatività (della famosa formula E = mc2), Einstein non partecipò in alcun modo al Progetto Manhattan che portò alla sua realizzazione.
Val la pena di ricordare che Szilard, che era stato il primo a teorizzare la possibilità della reazione a catena, pur avendo partecipato al progetto Manhattan, si oppose all'utilizzo della bomba su obiettivi civili. Rimase però inascoltato e quindi abbandonò il progetto prima che la bomba fosse usata in Giappone. Dopo la Seconda guerra mondiale Einstein, assieme a Bertrand Russell, firmò il famoso manifesto per l'abolizione delle armi nucleari (11 aprile 1955); fu questo uno dei suoi ultimi interventi pubblici.
Note:
1. Le lettere tra Einstein e Freud sono state pubblicate nell'undicesimo volume delle Opere di Freud (Boringhieri 1979).
A cura di Emanuele Vinassa de Regny
Grazie per la precisazione.
Di sicuro il progetto americano è stato il male minore, dal momento che è stato calcolato che nel '46 all'atomica ci sarebbero arrivati pure i tedeschi, che oltretutto considerata la loro avanzatissima ricerca missilistica sarebbero stati ben più pericolosi.
Qualucuno sa dirmi dove posso trovare informazioni circa la missionione su Nagasaki? Mi interesserebbe sapere la composizione dell'equipaggio e se il velivolo utilizzato era lo stesso Enola Gay.
Nevermind
30-07-2004, 14:18
Originariamente inviato da Supersubway
Interessante... credo che ti manchi un po' di cognizione di causa... perchè 40.000 morti davanti a 20.000.000 sono obiettivamente pochi. Sempre morti, ma...
Non capisco :confused: che vuoi dire? Spiegati meglio.
Saluti.
FastFreddy
30-07-2004, 14:32
Originariamente inviato da Gemma
se non sbaglio dei due piloti uno si è suicidato e l'altro è uscito pazzo...
Non mi risulta proprio!
Il pilota dell'enola Gay è morto recentemente a 84 anni per cause naturali......
Originariamente inviato da ni.jo
forse ci sono armi terribili come un lanciafiamme che ti sciolgono la faccia, ma applicata in vasta scala ammetterai che la cosa è alquanto disumana... un morto è un morto, ma ci si augura che la morte sia veloce e indolore: rispetto a chi si trovava nell'occhio dell'esplosione e di cui è rimasta solo una foto sul muro le sofferenze portate dalle ustioni furno immani e la maggior parte nemmeno paragonabili ai 20 minuti di agonia di una baionetta: ma la cosa orribile è che se ferisci un soldato con la baionetta la ferita non si trasmettera ai figli e ai figli dei figli sino ad oggi.
edit: stò partendo dal presupposto che oltre al livello di potenza raggiunto dall'esposione e dal calore gli americani e Fermi non conoscessero effetti a lungo termine.
?
La morte data dal fuoco nucleare, per quanto di morte si tratti e quindi brutta, è rapidissima (nemmeno te ne accorgi) e sicuramente meno dolorosa di una baionettata
Originariamente inviato da FastFreddy
Non mi risulta proprio!
Il pilota dell'enola Gay è morto recentemente a 84 anni per cause naturali......
a 81 anni nel 2004 per un tumore.
ma sull'aereo non c'era solo lui: c'era lui, il capitano, il compagno e altri...
lui ha preso il mirino, puntato sul ponte "a forma di T" e sganciato.
Originariamente inviato da evelon
?
La morte data dal fuoco nucleare, per quanto di morte si tratti e quindi brutta, è rapidissima (nemmeno te ne accorgi) e sicuramente meno dolorosa di una baionettata
però scusate non vi sembra un po' triste discutere su quale morte sia la più atroce o dolorosa?
Originariamente inviato da elfly
forse è una domanda scema ma ...
gli effetti delle due bombe a distanza di 59 anni si vedono ancora?
nascono ancora bambini deformi, ecc..???
Se non erro la radioattività in Hiroshima è solo poco sopra al fondo naturale e comunque non alta al punto di pregiudicare o compromettere la vita umana.
E' una città come tante altre.
Originariamente inviato da evelon
Se non erro la radioattività in Hiroshima è solo poco sopra al fondo naturale e comunque non alta al punto di pregiudicare o compromettere la vita umana.
E' una città come tante altre.
grazie...
Credo che la "ignoranza" sulle conseguenze della esposizione alle radiazioni di una esplosione nucleare sia ampiamente dimostrata dal fatto che gli americani hanno continuato per anni a fare esperimenti ed esercitazioni nucleari con truppe a poche centinaia di metri dalle esplosioni senza protezioni e che ancora oggi il governo stia pagando i risarcimenti alle famiglie dei militari morti nel corso degli anni per i tumori dovuti a queste esposizioni.
Quando le conseguenze furono chiare, gli esperimenti furono spostati prima sugli splendidi atolli corallini e poi sottoterra.
C'è qualcuno a conoscenza del fatto che il DNA alterato dalle radiazioni possa essere trasmesso alle generazioni successive?
Mi spiego, i contaminati da radiazioni consegnano il DNA alterato ai figli e questi ai figli e così via?
Cioè in soldoni fra le famiglie giapponesi ma non solo che hanno vissuto le esperienze di contaminazione, la nascita di figli con alterazioni genetiche è statisticamente + alta che altrove, sono stati fatti studi in proposito?
FastFreddy
30-07-2004, 14:50
Originariamente inviato da the_joe
Credo che la "ignoranza" sulle conseguenze della esposizione alle radiazioni di una esplosione nucleare sia ampiamente dimostrata dal fatto che gli americani hanno continuato per anni a fare esperimenti ed esercitazioni nucleari con truppe a poche centinaia di metri dalle esplosioni senza protezioni e che ancora oggi il governo stia pagando i risarcimenti alle famiglie dei militari morti nel corso degli anni per i tumori dovuti a queste esposizioni.
Quando le conseguenze furono chiare, gli esperimenti furono spostati prima sugli splendidi atolli corallini e poi sottoterra.
Addirittura in quegli anni si credeva che le radiazioni fossero "salutari"! :eek:
(Nelle farmacie si vendevano flaconcini di materiale radioattivo!) :nono:
Originariamente inviato da evelon
?
La morte data dal fuoco nucleare, per quanto di morte si tratti e quindi brutta, è rapidissima (nemmeno te ne accorgi) e sicuramente meno dolorosa di una baionettata
scherzi.
a parte la morte da radiazioni, di cui continuarono a morire per decenni, e non è una bella morte, il solo fuoco non ha la stessa forza dappertutto: al centro, come dicevo, ha lasciato solo delle ombre sui muri, ma in periferia ha comportato ustioni gravissime di qualcunque grado ed estensione: si è triste ma è importante capire perchè l'atomica sia un arma atroce da evitare a qualunque costo, neanche lontanamente paragonabile ad un baionetta per efficacia e crudeltà di effetti.
Phantom II
30-07-2004, 15:11
La conoscete la storia di Enemon Kawaguki, l'unico uomo atomizzato due volte?
Originariamente inviato da the_joe
C'è qualcuno a conoscenza del fatto che il DNA alterato dalle radiazioni possa essere trasmesso alle generazioni successive?
Mi spiego, i contaminati da radiazioni consegnano il DNA alterato ai figli e questi ai figli e così via?
Cioè in soldoni fra le famiglie giapponesi ma non solo che hanno vissuto le esperienze di contaminazione, la nascita di figli con alterazioni genetiche è statisticamente + alta che altrove, sono stati fatti studi in proposito?
Ci sono studi oggi per questo.
Gli effetti si dividono principalmente in base alla dose assorbita: sopra una certa quantità si hanno effetti deterministici ben prevedibili e circoscrivibili con un rapporto causa-effetto al singolo individuo.
Al di sotto si hanno gli effetti stocastici che quindi sono di natura probabilistica e non riconducibili al singolo individuo ma trattabili solo statisticamente.
Per le persone nel centro dell'esplosione (morte) o sottoposte a valori tanto alti da rientrare nella prima categoria i danni sono (ovviamente) maggiori, la difficoltà si ha nello studio delle persone soggette a valori così bassi da rientrare nella seconda.
Il DNA possiede un meccanismo di autoriparazione che, entro certi limiti, può neutralizzare gli effetti della radiazione ionizzante (non ci scordiamo che in natura le radiazioni sono SEMPRE presenti come radiazione di fondo).
E' comunque necessario che una certa percentuale di cellule sia danneggiata per produrre danni o alterazioni (non ne bastano poche in tutto il corpo).
Inoltre la quasi totalità delle mutazioni (errori di duplicazione) sono incompatibili con la vita della cellula stessa e comportano solo la morte di quest'ultima (che quindi non trasmette mutazioni a nessuno)
Delle restanti cellule mutate e vive solo un parte ha mutazioni che rientrano in parti di DNA attivo.
Infine la mutazione deve poter essere trasmissibile alla prole (altrimenti è un tumore o regressiva).
La mutazione per potersi propagare oltre qualche generazione deve essere dominante ovvero una caratteristica genetica non recessiva che si trasmette.
Se rispetta tutte queste caratteistiche allora può trasmettersi alla prole.
P.S.
Magari un medico può dire meglio la parte biologica :)
Originariamente inviato da evelon
Ci sono studi oggi per questo.
Gli effetti si dividono principalmente in base alla dose assorbita: sopra una certa quantità si hanno effetti deterministici ben prevedibili e circoscrivibili con un rapporto causa-effetto al singolo individuo.
Al di sotto si hanno gli effetti stocastici che quindi sono di natura probabilistica e non riconducibili al singolo individuo ma trattabili solo statisticamente.
Per le persone nel centro dell'esplosione (morte) o sottoposte a valori tanto alti da rientrare nella prima categoria i danni sono (ovviamente) maggiori, la difficoltà si ha nello studio delle persone soggette a valori così bassi da rientrare nella seconda.
Il DNA possiede un meccanismo di autoriparazione che, entro certi limiti, può neutralizzare gli effetti della radiazione ionizzante (non ci scordiamo che in natura le radiazioni sono SEMPRE presenti come radiazione di fondo).
E' comunque necessario che una certa percentuale di cellule sia danneggiata per produrre danni o alterazioni (non ne bastano poche in tutto il corpo).
Inoltre la quasi totalità delle mutazioni (errori di duplicazione) sono incompatibili con la vita della cellula stessa e comportano solo la morte di quest'ultima (che quindi non trasmette mutazioni a nessuno)
Delle restanti cellule mutate e vive solo un parte ha mutazioni che rientrano in parti di DNA attivo.
Infine la mutazione deve poter essere trasmissibile alla prole (altrimenti è un tumore o regressiva).
La mutazione per potersi propagare oltre qualche generazione deve essere dominante ovvero una caratteristica genetica non recessiva che si trasmette.
Se rispetta tutte queste caratteistiche allora può trasmettersi alla prole.
P.S.
Magari un medico può dire meglio la parte biologica :)
Intanto ti ringrazio. :mano:
sbomberino
30-07-2004, 15:24
ho letto parecchi pareri, molti in contraddizione con loro stessi...
1 - l'atomica ha sancito l'inizio del grande impero americano, giusto o sbagliato.
Un segnale forte a tutto il mondo. Il segnale dato dall'atomica sul Giappone è stata una chiara dimostrazione di muscoli e potenza agli occhi del resto del mondo.
Da li in poi il mondo ebbe un periodo di "pax atomica". Infatti l'altro blocco nascente (URSS) corse all'atomica di li a poco.
2 - ai generali americani, o meglio lo stato maggiore americano, non è mai importato più di tanto la perdità di uomini sul campo (lo dimostrano le scellerate tattiche suicide utilizzate nel vietnam, i film come salvate il soldato rayan lasciano il tempo che trovano).
3 - La guerra sarebbe finita da li a poco, in quanto il Giappone non possedeva più una flotta navale in grado di reggere contro la potenza americana (il giappone è un isola, la punta di diamante era la flotta navale). Lo dimostrano anche i disperati attacchi kamikaze (se avessero avuto armi e armamenti sufficienti la scelta di sacrificare mezzi+uomini contro gli incorciatori non avrebbe avuto senso).
E poi, non ci sono stati scrupoli con lo sbarco in Normandia, fino all'arrivo a Berlino, perchè non usarle anche contro hitler e chiudere la pratica in 10 minuti?
Perchè un'atomica in Europa non era concepibile, i giapponesi erano sacrificabili.
in sostanza è stato un genocidio che si aggiunge ai tanti avvenuti nel corso della 2^ guerra mondiale, un periodo IMHO dove l'essere umano perse completamente la ragione e fu spinto solo da un istinto animale e "malvagio" (passatemi il termine ;)) dai nazisti agli americani, dai giapponesi ai russi...
Originariamente inviato da Phantom II
La conoscete la storia di Enemon Kawaguki, l'unico uomo atomizzato due volte?
L'avevo letta anni fa da qualche parte... una sfortuna allucinante...
Se si può parlare di sfortuna in questi casi...
Originariamente inviato da Phantom II
La conoscete la storia di Enemon Kawaguki, l'unico uomo atomizzato due volte?
Quel tizio che era nella prima città bombarda che in seguito all'esplosione si rifugiò a Nagasaki ?
LOL
Portasse un pò sfiga ? :D
io non la conosco chi è che me la spiega meglio?
Supersubway
30-07-2004, 15:34
Originariamente inviato da sbomberino
ho letto parecchi pareri, molti in contraddizione con loro stessi...
1 - l'atomica ha sancito l'inizio del grande impero americano, giusto o sbagliato.
Un segnale forte a tutto il mondo. Il segnale dato dall'atomica sul Giappone è stata una chiara dimostrazione di muscoli e potenza agli occhi del resto del mondo.
Da li in poi il mondo ebbe un periodo di "pax atomica". Infatti l'altro blocco nascente (URSS) corse all'atomica di li a poco.
2 - ai generali americani, o meglio lo stato maggiore americano, non è mai importato più di tanto la perdità di uomini sul campo (lo dimostrano le scellerate tattiche suicide utilizzate nel vietnam, i film come salvate il soldato rayan lasciano il tempo che trovano).
3 - La guerra sarebbe finita da li a poco, in quanto il Giappone non possedeva più una flotta navale in grado di reggere contro la potenza americana (il giappone è un isola, la punta di diamante era la flotta navale). Lo dimostrano anche i disperati attacchi kamikaze (se avessero avuto armi e armamenti sufficienti la scelta di sacrificare mezzi+uomini contro gli incorciatori non avrebbe avuto senso).
E poi, non ci sono stati scrupoli con lo sbarco in Normandia, fino all'arrivo a Berlino, perchè non usarle anche contro hitler e chiudere la pratica in 10 minuti?
Perchè un'atomica in Europa non era concepibile, i giapponesi erano sacrificabili.
in sostanza è stato un genocidio che si aggiunge ai tanti avvenuti nel corso della 2^ guerra mondiale, un periodo IMHO dove l'essere umano perse completamente la ragione e fu spinto solo da un istinto animale e "malvagio" (passatemi il termine ;)) dai nazisti agli americani, dai giapponesi ai russi...
Ma cosa stai dicendo... la bomba atomica era stata pensata per essere utilizzata su berlino... infatti scienziati che hanno disapprovato l'utilizzo contro il giappone l'avrebbero usata volentieri contro hitler
non menatemi ma non so molto su questa storia... ma scusate, ma quando hanno costruito le bombe non immaginavano gli effetti devastanti?
no giustamente se poi hanno fatto gli esperimenti..
altra cosa: ma quante nucleari hanno prodotto??
quante ne sono state fatte esplodere ???
e quelle che magari ipoteticamente sono rimaste inesplose, come dire, inusate, non fanno male??
dove sono?
non c'è un modo per sbarazzarsene?
e proprio usando la fantascienza, se le buttassimo nello spazio???
dai non prendetemi in giro, voglio capire...
Phantom II
30-07-2004, 15:52
Originariamente inviato da elfly
io non la conosco chi è che me la spiega meglio?
Questa è la storia di Enemon Kawaguki.
L'ingegner Enemon Kawaguki era noto per la sua energia in tutte le immense Officine Mitsubishi. A quarant'anni, appariva infaticabile e non aveva mai rinunciato, nemmeno nei momenti in cui il lavoro era stato massacrante, a praticare lo sport. Quella mattina si trovava già in ufficio quando il rumore di un aereo lo distrasse.
Era certamente un bombardiere americano e benché l'allarme non fosse stato suonato gli operai dello stabilimento
stavano già raggiungendo i rifugi. Kawaguki rimandò a dopo, ma fu sorpreso da un improvviso bagliore.
Più tardi, benché cercasse di trovare da solo una risposta ai mille interrogativi, non seppe mai spiegare che cosa effettivamente fosse accaduto. Forse perse i sensi, probabilmente fu stordito dallo spostamento d'aria: egli si trovava a quasi cinque chilometri dal punto dell'esplosione e si ritrovò nudo, in mezzo all'officina improvvisamente fattasi deserta e dove le fiamme divampavano altissime e furiose. L'ingegnere scoprì di essere ferito - un ferro l'aveva colpito e una tegola gli aveva aperto uno squarcio nella schiena - ma quando avvertì che si stava levando
« un vento surriscaldato come fiamma ossidrica », che soffiava dal centro di Hiroshima verso l'oceano, cominciò a fuggire prima verso il mare e poi dalla parte del fiume che costeggiava il cantiere. Kawaguki vi si gettò nuotando verso la riva opposta ma soltanto per scoprire che l'inferno si era scatenato anche di là. Rimase a lungo nell'acqua e l'allenamento sportivo gli consentì di compiere più volte la traversata. Alla fine uscì dall'acqua e salì su una collinetta: di lassù, come scrive Fernard Gigon, che raccolse la testimonianza, vide che la città era un immenso braciere che stava distruggendo di colpo 55.000 abitazioni. Come fuggire? E come restare in quell'inferno? Dopo sei ore dall'esplosione
della bomba l'ingegner Kawaguki era allo stremo delle forze e si gettò sulla riva, addormentandosi. Si svegliò verso le 5 del pomeriggio: il dolore delle ustioni gli si era un po' calmato, la brezza che veniva dal mare gli aveva restituito un po' di refrigerio e di vigore. All'inizio della notte era giunto in periferia, ad una stazione ferroviaria, dove aveva trovato i binari divelti e un treno abbandonato tra i detriti. Salì su un vagone e si raggomitolò. Brividi di freddo ora scuotevano il suo corpo, ma la spossatezza e la fame erano più forti del freddo. Si svegliò, forse, un paio di giorni dopo, senza ricordare più nulla, ma era su un treno che procedeva lentamente. Delle infermiere avevano cura di feriti più gravi di lui. Il treno sembrava non dovesse fermarsi mai, ma la mattina del 10 agosto arrivò alla stazione di Nagasaki.
L'ingegner Kawaguki scese da solo e si inoltrò verso il centro della città. Nagasaki ignorava l'incubo della guerra: era una città intatta e tranquilla. A Kawaguki sembrava di sognare e non si decideva a lasciare i cinque o sei compagni di viaggio, stupiti come lui. Mentre passeggiava in direzione di Junin Machi, lungo un viale volto verso il mare, Kawaguki udì il rombo di un aereo e istintivamente levò gli occhi al cielo. Colto da un panico irresistibile l'uomo si gettò in una cunetta, schiacciandosi nella mota il più possibile. Paralizzato dal terrore sbirciava di tanto in tanto il cielo mentre i passanti sembravano stupiti dalla sua reazione. La bomba cadde a quasi 4 chilometri di distanza da Enemon Kawaguki, il quale rivide il bagliore accecante del sole atomico, l'orrore del lungo turbinante verso il cielo, il mare delle rovine, l'orrore della morte. « Conoscere due volte l'inferno in pochi giorni è troppo per un uomo, ed egli quasi vi smarrisce la ragione ». Per anni l'ingegner Kawaguki, un brillante tecnico che era stato tra i più apprezzati progettisti del complesso industriale Mitsubishi, vagherà come un disperato, incapace di concentrarsi, lasciandosi portare alla deriva dal flusso della vita: continuerà a fuggire disperatamente, fino alla morte, col terrore di veder spuntare all'orizzonte la sagoma di un B29 col suo carico di morte. La sua corsa ebbe termine nel 1957, quando il suo corpo esploderà in pustole, inconfondibile conseguenza della contaminazione atomica. Morirà col numero 163641 in un letto di ospedale, di cancro atomico, uno dei pochissimi verificatisi a Nagasaki.
Originariamente inviato da elfly
non menatemi ma non so molto su questa storia... ma scusate, ma quando hanno costruito le bombe non immaginavano gli effetti devastanti?
no giustamente se poi hanno fatto gli esperimenti..
altra cosa: ma quante nucleari hanno prodotto??
quante ne sono state fatte esplodere ???
e quelle che magari ipoteticamente sono rimaste inesplose, come dire, inusate, non fanno male??
dove sono?
non c'è un modo per sbarazzarsene?
e proprio usando la fantascienza, se le buttassimo nello spazio???
dai non prendetemi in giro, voglio capire...
L'armamentario nucleare di Russia e America sono oramai molti anni che viene costantemente "smantellato" purtroppo nel frattempo si sono moltiplicate le nazioni "nucleari".
Le bombe non serve mandarle nello spazio, il materiale nucleare può essere riciclato per ad esempio alimentare le centrali nucleari.
sbomberino
30-07-2004, 15:58
Originariamente inviato da Supersubway
Ma cosa stai dicendo... la bomba atomica era stata pensata per essere utilizzata su berlino... infatti scienziati che hanno disapprovato l'utilizzo contro il giappone l'avrebbero usata volentieri contro hitler
e chi te lo ha detto? la cia?
dove l'hanno sganciata alla fine?
Phantom II
30-07-2004, 15:59
Originariamente inviato da elfly
non menatemi ma non so molto su questa storia... ma scusate, ma quando hanno costruito le bombe non immaginavano gli effetti devastanti?
no giustamente se poi hanno fatto gli esperimenti..
altra cosa: ma quante nucleari hanno prodotto??
quante ne sono state fatte esplodere ???
e quelle che magari ipoteticamente sono rimaste inesplose, come dire, inusate, non fanno male??
dove sono?
non c'è un modo per sbarazzarsene?
e proprio usando la fantascienza, se le buttassimo nello spazio???
dai non prendetemi in giro, voglio capire...
Se non sbaglio gli ordigni prodotti durante il progetto Manhattan, sommatti alle due atmoche di guerra non raggiungono il numero di 10. Che io sappia nessuna testata è rimasta inesplosa.
Le armi nucleari si possono smantellare ma il processo è piuttosto complesso e soprattutto costoso e comunque rimane sempre il problema dello stoccaggio del materiale radioattivo.
Originariamente inviato da the_joe
L'armamentario nucleare di Russia e America sono oramai molti anni che viene costantemente "smantellato" purtroppo nel frattempo si sono moltiplicate le nazioni "nucleari".
Le bombe non serve mandarle nello spazio, il materiale nucleare può essere riciclato per ad esempio alimentare le centrali nucleari.
e poi cosa fanno le centrali nucleari?
minchia se sono messa male in quanto cultura generale...
la storia del tipo atomizzato due volte è agghiacciante.
Phantom II
30-07-2004, 16:12
Originariamente inviato da the_joe
Le bombe non serve mandarle nello spazio, il materiale nucleare può essere riciclato per ad esempio alimentare le centrali nucleari.
Questo è vero solo in parte, anche quando non più utilizzabile il combustibile nucleare rimane comunque ancora radioattivo ed estremamente pericoloso.
Originariamente inviato da Phantom II
Questo è vero solo in parte, anche quando non più utilizzabile il combustibile nucleare rimane comunque ancora radioattivo ed estremamente pericoloso.
Si ma almeno non esplode + ;)
Il problema delle scorie nucleari è grossino si si .....
@ elfly
Le centrali nucleari producono energia elettrica utilizzando come combustibile materiale "nucleare" però come scritto sopra e giustamente fatto notare da Phantom, il materiale che viene usato, anche una volta esaurito come combustibile resta radioattivo ed estremamente pericoloso per migliaia di anni perciò le scorie devono essere stoccate in discariche apposite e molto sicure perchè potrebbero inquinare il pianeta.
Originariamente inviato da the_joe
Si ma almeno non esplode + ;)
Il problema delle scorie nucleari è grossino si si .....
@ elfly
Le centrali nucleari producono energia elettrica utilizzando come combustibile materiale "nucleare" però come scritto sopra e giustamente fatto notare da Phantom, il materiale che viene usato, anche una volta esaurito come combustibile resta radioattivo ed estremamente pericoloso per migliaia di anni perciò le scorie devono essere stoccate in discariche apposite e molto sicure perchè potrebbero inquinare il pianeta.
grazie giò, ora è tutto un po' più chiaro!:)
Originariamente inviato da Duncan
Ma non potevano sganciare la bomba su uno degli isolotti occupati dai giapponesi per minimizzare le perdite civili?
Avrebbero comunque ottunuto la loro dimostrazione di forza...
Come mai passo la linea di bombardare delle città?
Tempo fa vidi su History Channel un documentario proprio su questa questione, se non erro.
In questo documentario si parlava appunto di un'azione dimostrativa sul suolo nipponico, suolo non occupato ne da civili ne da militari.
Si doveva organizzare una sorta di "meeting" al quale dovevano partecipare sia americani che giapponesi, al fine di mostrare ai politici e militari nipponici gli effetti devastanti della bomba atomica.
L'azione dimostrativa fu bocciata da alcuni vertici militari e politici americani xchè, x l'organizzare il tutto, sarebbe passato molto tempo, e visto che, nonostante la supremazia navale americana, i marines morivano a centinaia al giorno x (ri)conquistare i vari isolotti e arcipelaghi, si optò x il bombardamento "non dimostrativo"
Originariamente inviato da fogman
Tempo fa vidi su History Channel un documentario proprio su questa questione, se non erro.
In questo documentario si parlava appunto di un'azione dimostrativa sul suolo nipponico, suolo non occupato ne da civili ne da militari.
Si doveva organizzare una sorta di "meeting" al quale dovevano partecipare sia americani che giapponesi, al fine di mostrare ai politici e militari nipponici gli effetti devastanti della bomba atomica.
L'azione dimostrativa fu bocciata da alcuni vertici militari e politici americani xchè, x l'organizzare il tutto, sarebbe passato molto tempo, e visto che, nonostante la supremazia navale americana, i marines morivano a centinaia al giorno x (ri)conquistare i vari isolotti e arcipelaghi, si optò x il bombardamento "non dimostrativo"
E bombardare senza avvisare?
Trovarsi una zona del paese o un isolotto completamente spianato avrebbe fatto pensare chiunque...
Supersubway
30-07-2004, 16:33
Originariamente inviato da elfly
la storia del tipo atomizzato due volte è agghiacciante.
si ma dice che è arrivato a nagasaki il 10 agosto mentre la bomba è esplosa il 9
Supersubway
30-07-2004, 16:33
Originariamente inviato da sbomberino
e chi te lo ha detto? la cia?
dove l'hanno sganciata alla fine?
la guerra è finita in europa prima che la bomba fosse pronta.
E non è un segreto di stato, basta leggere i libri di storia. Prima di pontificare, informati. Ciao
;)
Phantom II
30-07-2004, 16:34
Originariamente inviato da the_joe
Si ma almeno non esplode + ;)
Il problema delle scorie nucleari è grossino si si .....
@ elfly
Le centrali nucleari producono energia elettrica utilizzando come combustibile materiale "nucleare" però come scritto sopra e giustamente fatto notare da Phantom, il materiale che viene usato, anche una volta esaurito come combustibile resta radioattivo ed estremamente pericoloso per migliaia di anni perciò le scorie devono essere stoccate in discariche apposite e molto sicure perchè potrebbero inquinare il pianeta.
Mi pare che in una discussione di un po' di tempo fa ChristinaAemiliana avesse parlato di un sistema venuto fuori da poco che consentirebbe di rendere inoffensive le scorie in brevi periodi.
Phantom II
30-07-2004, 16:37
Originariamente inviato da Supersubway
si ma dice che è arrivato a nagasaki il 10 agosto mentre la bomba è esplosa il 9
Già, strana come cosa perchè la fonte da cui l'ho preso mi pare attendibile.
sbomberino
30-07-2004, 18:48
Originariamente inviato da Supersubway
la guerra è finita in europa prima che la bomba fosse pronta.
E non è un segreto di stato, basta leggere i libri di storia. Prima di pontificare, informati. Ciao
;)
maggio 1945 - capitola la Germania
agosto 1945 - resa del Giappone...
non credo proprio abbiano costruito un atomica in meno di 4 mesi.
;)
sbomberino
30-07-2004, 18:53
Originariamente inviato da sbomberino
maggio 1945 - capitola la Germania
agosto 1945 - resa del Giappone...
non credo proprio abbiano costruito un atomica in meno di 4 mesi.
;)
rettifico,
non avevo capito,
la prima "prova" ufficiale fu fatta nel Luglio 45. Sebbene alcuni affermino che era possibile sperimentarla già contro la Germania...
Ciò non toglie che fu usata più come atto di forza e dimostrativo, che per "reali" necessità militari.
Supersubway
31-07-2004, 00:09
questo è indubbio, infatti non era questo che criticavo...;)
....Alle 8,15 la bomba esplode a poco meno di seicento metri d'altezza, polverizzando all'istante ogni cosa su un'area di tre chilometri quadrati e soffiando un alito rovente (dai trecento ai novecentomila gradi) su una superficie assai più vasta. Qui gli abitanti di Hiroshima, dissolti, lasciano la loro ombra sulle pietre vetrificate. L'onda d'urto preme con la forza inconcepibile di settemila tonnellate per centimetro quadrato. Dura un attimo, ma tutto spazza e incendia. E' sceso l'inferno sulla terra. Tutto è finito, arso, smaterializzato, tutto e ritornato in molecole, atomi..
Come ?!? esplode a meno di 600 metri di altezza????
ma non e' esplosa toccando terra?
....
sto pensando...ma che abbia il detonatore a minuti??
....Lo stesso Fermi (il padre dell'atomica) nei primi anni di ricerche portava in giro recipienti con all'interno una reazione neutronica prendendoli con le mani....
Infatti e' morto poi per tumore in modo precoce....
interessante questo Thread :D
giovane acero
31-07-2004, 02:15
Venne fatta esplodere a 600m di altezza per avere un rendimento distruttivo maggiore.
L'innesco avvenne tramite un impulso radio.
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.