sempreio
24-07-2004, 13:48
Liberata rumena rapita da nomadi
Polizia spara per salvare giovane madre
E' finita dopo quasi un anno l'odissea di una giovane nomade rumena di 17 anni rapita e tenuta segregata in un campo zingaro alla periferia di Roma. E' stato necessario l'intervento della polizia che ha sparato otto colpi in aria per disperdere la folla che a colpi di sassi cercava di fermare gli agenti. La ragazza, madre di una bimba di un anno e di un'altra di un mese è stata affidata al fratello che da Milano aveva fatto partire la denuncia.
La giovane era stata tenuta per quasi un anno segregata nel campo nomadi di via Salone 323 (Casilino), a Roma. All'arrivo degli agenti del Commissariato Casilino è stata violenta la reazione dei nomadi del campo: un centinaio tra donne e bambini hanno tentato di ostacolare la liberazione della giovane con una sassaiola contro i poliziotti costretti a sparare otto colpi di pistola in aria.
A dare notizia del sequestro, avvenuto un anno fa circa, era stato proprio il fratello, anche lui nomade, con regolare permesso di soggiorno, residente a Milano. Venerdì il giovane si è presentato alla stazione della polfer di Roma, riferendo che la sorella, il giorno prima, aveva confidato ad un amico di essere segregata nel campo nomadi romano e ripetutamente picchiata dal padre delle sue figlie, un ragazzo, Y.V., nomade di 22 anni.
Subito è scattato l'intervento da parte della polizia che si è recata al campo nomadi con il fratello della ragazza. Proprio mentre la polizia lasciava il campo, un centinaio di nomadi ha tentato di impedirne l'uscita, costringendo i poliziotti a sparare.
Polizia spara per salvare giovane madre
E' finita dopo quasi un anno l'odissea di una giovane nomade rumena di 17 anni rapita e tenuta segregata in un campo zingaro alla periferia di Roma. E' stato necessario l'intervento della polizia che ha sparato otto colpi in aria per disperdere la folla che a colpi di sassi cercava di fermare gli agenti. La ragazza, madre di una bimba di un anno e di un'altra di un mese è stata affidata al fratello che da Milano aveva fatto partire la denuncia.
La giovane era stata tenuta per quasi un anno segregata nel campo nomadi di via Salone 323 (Casilino), a Roma. All'arrivo degli agenti del Commissariato Casilino è stata violenta la reazione dei nomadi del campo: un centinaio tra donne e bambini hanno tentato di ostacolare la liberazione della giovane con una sassaiola contro i poliziotti costretti a sparare otto colpi di pistola in aria.
A dare notizia del sequestro, avvenuto un anno fa circa, era stato proprio il fratello, anche lui nomade, con regolare permesso di soggiorno, residente a Milano. Venerdì il giovane si è presentato alla stazione della polfer di Roma, riferendo che la sorella, il giorno prima, aveva confidato ad un amico di essere segregata nel campo nomadi romano e ripetutamente picchiata dal padre delle sue figlie, un ragazzo, Y.V., nomade di 22 anni.
Subito è scattato l'intervento da parte della polizia che si è recata al campo nomadi con il fratello della ragazza. Proprio mentre la polizia lasciava il campo, un centinaio di nomadi ha tentato di impedirne l'uscita, costringendo i poliziotti a sparare.