ALBIZZIE
16-07-2004, 16:20
La manifestazione è promossa da «Libera» e «Sviluppo e legalità»
Festa di 48 ore sui terreni confiscati alla mafia
L'appuntamento sabato nella provincia di Palermo. Lo scopo: restituire ai cittadini le tenute sequestrare ai boss
Un gruppo di ragazzi in un vigneto confiscato
PALERMO - Divertirsi, festeggiare, mangiare e bere per due giorni è un'occasione da non perdere. Ma se il cibo e il vino provengono da terreni confiscati alla mafia allora c'è più gusto. Con questo spirito centinaia di persone si sono date appuntamento sabato per una 48 ore no-stop sui terreni confiscati ai boss di «cosa nostra» nella provincia di Palermo. Canteranno, balleranno, faranno festa e mangeranno e, almeno per due giorni, faranno sì che i territori che una volta appartenevano alla mafia siano restituiti ai cittadini. La manifestazione è promossa dal Consorzio «Sviluppo e legalità» con la collaborazione dell’associazione «Libera» e delle cooperative sociali che gestiscono terreni confiscati ai boss.
«SVILUPPO E LEGALITA'» - «Tutti sono invitati - ha detto Davide Ganci, uno degli organizzatori - e la pertecipazione naturalmente è gratuita». La manifestazione si inserisce tra le numerose iniziative proposte dal consorzio «Sviluppo e legalità» e dall'associazione «Libera» per promuovere il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi. Il consorzio «Sviluppo e legalità» è nato nel 2000 dall'unione di otto comuni della provincia di Palermo - Monreale, Corleone, San Giuseppe Jato, Piana degli Albanesi, San Cipirello, Altofonte, Camporeale e Roccamena - nei territori dei quali ricadono decine di beni confiscati a personaggi del calibro di Totò Riina, Bernardo Provenzano, Leoluca Bagarella, Bernardo Brusca, Giuseppe Genovese. Beni che valgono diversi milioni di euro, ma che erano rimasti inutilizzati, e in stato di abbandono, perché le amministrazioni comunali da sole non potevano gestirli.
Un campo di grano sequestrato ai boss
MUSICA E ARTE - Tra le iniziative previste un grande spazio sarà dedicato alla musica. Sabato, dalle 22 alle 5, presso il lago di Piana degli Albanesi, ci sarà un concerto di musica folk-mediterranea. Domenica alcuni musicisti jazz suoneranno all'alba nella zona di Portella della Ginestra. Il concerto per piano e sax inizierà alle cinque di mattina. Ma ci saranno anche mostre di pittura, esibizioni di artisti da strada e spettacoli teatrali. Un momento toccante ci sarà nel pomeriggio di domenica quando saranno ricordati i giovani impegnati nella lotta alla mafia. Saranno proiettati spezzoni di film e registrazioni e filmati originali. Come ad esempio la voce di Peppino Impastato, assassinato nel 1978 per la sua ribellione alle logiche mafiose.
Emanuele Bellano
corriere.it
Festa di 48 ore sui terreni confiscati alla mafia
L'appuntamento sabato nella provincia di Palermo. Lo scopo: restituire ai cittadini le tenute sequestrare ai boss
Un gruppo di ragazzi in un vigneto confiscato
PALERMO - Divertirsi, festeggiare, mangiare e bere per due giorni è un'occasione da non perdere. Ma se il cibo e il vino provengono da terreni confiscati alla mafia allora c'è più gusto. Con questo spirito centinaia di persone si sono date appuntamento sabato per una 48 ore no-stop sui terreni confiscati ai boss di «cosa nostra» nella provincia di Palermo. Canteranno, balleranno, faranno festa e mangeranno e, almeno per due giorni, faranno sì che i territori che una volta appartenevano alla mafia siano restituiti ai cittadini. La manifestazione è promossa dal Consorzio «Sviluppo e legalità» con la collaborazione dell’associazione «Libera» e delle cooperative sociali che gestiscono terreni confiscati ai boss.
«SVILUPPO E LEGALITA'» - «Tutti sono invitati - ha detto Davide Ganci, uno degli organizzatori - e la pertecipazione naturalmente è gratuita». La manifestazione si inserisce tra le numerose iniziative proposte dal consorzio «Sviluppo e legalità» e dall'associazione «Libera» per promuovere il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi. Il consorzio «Sviluppo e legalità» è nato nel 2000 dall'unione di otto comuni della provincia di Palermo - Monreale, Corleone, San Giuseppe Jato, Piana degli Albanesi, San Cipirello, Altofonte, Camporeale e Roccamena - nei territori dei quali ricadono decine di beni confiscati a personaggi del calibro di Totò Riina, Bernardo Provenzano, Leoluca Bagarella, Bernardo Brusca, Giuseppe Genovese. Beni che valgono diversi milioni di euro, ma che erano rimasti inutilizzati, e in stato di abbandono, perché le amministrazioni comunali da sole non potevano gestirli.
Un campo di grano sequestrato ai boss
MUSICA E ARTE - Tra le iniziative previste un grande spazio sarà dedicato alla musica. Sabato, dalle 22 alle 5, presso il lago di Piana degli Albanesi, ci sarà un concerto di musica folk-mediterranea. Domenica alcuni musicisti jazz suoneranno all'alba nella zona di Portella della Ginestra. Il concerto per piano e sax inizierà alle cinque di mattina. Ma ci saranno anche mostre di pittura, esibizioni di artisti da strada e spettacoli teatrali. Un momento toccante ci sarà nel pomeriggio di domenica quando saranno ricordati i giovani impegnati nella lotta alla mafia. Saranno proiettati spezzoni di film e registrazioni e filmati originali. Come ad esempio la voce di Peppino Impastato, assassinato nel 1978 per la sua ribellione alle logiche mafiose.
Emanuele Bellano
corriere.it