bluelake
16-07-2004, 11:14
da http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2004/07_Luglio/16/diritti.shtml
Sky e diritti tv: Inter, Juve e Milan ci ridiano i soldi
MILANO - Se non è proprio guerra, è qualcosa di simile. E ormai sono tutti contro tutti: Mediaset che con i diritti del digitale terrestre di Milan, Inter e Juve ha dato un colpo a Sky; la pay tv di Murdoch che dopo l’iniziale momento di smarrimento, al grido di business is business sta preparando la controffensiva su diversi piani; le squadre di calcio che vogliono soldi dal digitale terrestre di Mediaset e dal satellitare di Sky. Ma Sky proprio non ci sta, tanto da aver fatto due conti e ora sta valutando se chiedere soldi indietro a Milan, Inter e Juve. Infatti, quando di recente la tv satellitare aveva chiuso l’accordo triennale con le tre squadre per un valore economico altissimo, lo aveva fatto in una sorta di esclusiva visto che allora Sky era l’unica piattaforma in grado di trasmettere il calcio. Ora invece la tv del magnate australiano è convinta che i valori vadano ridiscussi e che pertanto potrebbero esserci delle decurtazioni sui contratti. Insomma l’esclusiva ha un valore che va salvaguardato.
Finché la partita si poteva vedere solo su Sky aveva un certo peso, se ora si può vedere anche sul digitale terrestre (e sul computer, e sui telefonini) ne ha un altro. In qualche modo, anche tutte le altre squadre di calcio, che ancora devono chiudere i contratti con Sky, è bene sappiano che le cifre potrebbero essere meno stellari se poi si vendono i diritti anche a Mediaset, e soprattutto saranno uguali agli ultimi contratti stipulati. Peraltro i valori delle squadre di calcio sono costantemente monitorati dalle principali società di ricerche. Di recente, quella elaborata da Nielsen («indagine monitor calcio»), aveva identificato circa 27 milioni di appassionati di calcio, in Italia: tra questi il 24% tifa Juve, il 12% Milan, il 12% Inter, il 4% Roma e via di seguito. Numeri che possono pesare anche nei contratti. Quanto a Mediaset - dopo il colpo di Milan, Inter e Juve - per ora è in una fase interlocutoria, ma di trattativa, con altre squadre di serie A, tra cui Fiorentina, Livorno, Palermo, Sampdoria, Messina, Bologna, Cagliari (il suo presidente, Cellino, ha però dichiarato: «Mediaset ci ha fatto una proposta ma per ora sto a guardare, devo valutare»).
Le più felici sono proprio le squadre contattate da Mediaset, intenzionata a portare, con gradualità, la serie A sul digitale terrestre. Ma la strategia di Mediaset dev’essere forzatamente a lungo raggio: perché se è vero che avere il calcio sui decoder del digitale terrestre è un forte lancio per la nuova tecnologia, è anche vero che Mediaset per ora rischierebbe di spendere molti soldi acquistando i diritti, senza poi averne un gran ritorno. Infatti la prima stagione 2004-2005 è del tutto sperimentale e i primi mesi potrebbe anche non riuscire a trasmettere le partite (peraltro solo quelle casalinghe) di Milan, Inter e Juve. I problemi, riguardo alla tecnologia del digitale terrestre, sono di vario ordine. Per esempio, allo stato attuale, è coperto solo il 50 per cento della popolazione; ma soprattutto è ancora da capire bene in che modo incassare i 3 euro a partita che il telespettatore paga attraverso una card acquistata in tabaccheria. Insomma per i primi mesi Mediaset effettuerà dei test su varie città italiane per vedere di mettere a punto diversi aspetti della nuova tecnologia. Poi per la stagione 2005-2006 partirà la prima vera offerta per il telespettatore. Che comunque fino al 2007 continuerà a vedere le partite su Sky che ha i diritti per tutte le squadre di serie A. Solo nel 2007, quando scadranno i diritti di Sky e Mediaset potrà godere del suo diritto di prima negoziazione, tutto verrà ridiscusso. Anche se c’è chi è pronto a giurare che in realtà alla fine Mediaset rivenderà i diritti a Sky. Insomma dal Biscione non c’è voglia di forte guerra e si usa fare il paragone dei telefonini: avere la card ricaricabile o l’abbonamento col canone fisso sono due modi diversi di avere il cellulare che coesistono benissimo e che si rivolgono a pubblici diversi, proprio come il calcio per il digitale e il satellitare. Chissà, forse è vero che c’è spazio per tutti.
Maria Volpe
mi sa che alla fine verrà fuori solo un gran puttanaio... :asd:
Sky e diritti tv: Inter, Juve e Milan ci ridiano i soldi
MILANO - Se non è proprio guerra, è qualcosa di simile. E ormai sono tutti contro tutti: Mediaset che con i diritti del digitale terrestre di Milan, Inter e Juve ha dato un colpo a Sky; la pay tv di Murdoch che dopo l’iniziale momento di smarrimento, al grido di business is business sta preparando la controffensiva su diversi piani; le squadre di calcio che vogliono soldi dal digitale terrestre di Mediaset e dal satellitare di Sky. Ma Sky proprio non ci sta, tanto da aver fatto due conti e ora sta valutando se chiedere soldi indietro a Milan, Inter e Juve. Infatti, quando di recente la tv satellitare aveva chiuso l’accordo triennale con le tre squadre per un valore economico altissimo, lo aveva fatto in una sorta di esclusiva visto che allora Sky era l’unica piattaforma in grado di trasmettere il calcio. Ora invece la tv del magnate australiano è convinta che i valori vadano ridiscussi e che pertanto potrebbero esserci delle decurtazioni sui contratti. Insomma l’esclusiva ha un valore che va salvaguardato.
Finché la partita si poteva vedere solo su Sky aveva un certo peso, se ora si può vedere anche sul digitale terrestre (e sul computer, e sui telefonini) ne ha un altro. In qualche modo, anche tutte le altre squadre di calcio, che ancora devono chiudere i contratti con Sky, è bene sappiano che le cifre potrebbero essere meno stellari se poi si vendono i diritti anche a Mediaset, e soprattutto saranno uguali agli ultimi contratti stipulati. Peraltro i valori delle squadre di calcio sono costantemente monitorati dalle principali società di ricerche. Di recente, quella elaborata da Nielsen («indagine monitor calcio»), aveva identificato circa 27 milioni di appassionati di calcio, in Italia: tra questi il 24% tifa Juve, il 12% Milan, il 12% Inter, il 4% Roma e via di seguito. Numeri che possono pesare anche nei contratti. Quanto a Mediaset - dopo il colpo di Milan, Inter e Juve - per ora è in una fase interlocutoria, ma di trattativa, con altre squadre di serie A, tra cui Fiorentina, Livorno, Palermo, Sampdoria, Messina, Bologna, Cagliari (il suo presidente, Cellino, ha però dichiarato: «Mediaset ci ha fatto una proposta ma per ora sto a guardare, devo valutare»).
Le più felici sono proprio le squadre contattate da Mediaset, intenzionata a portare, con gradualità, la serie A sul digitale terrestre. Ma la strategia di Mediaset dev’essere forzatamente a lungo raggio: perché se è vero che avere il calcio sui decoder del digitale terrestre è un forte lancio per la nuova tecnologia, è anche vero che Mediaset per ora rischierebbe di spendere molti soldi acquistando i diritti, senza poi averne un gran ritorno. Infatti la prima stagione 2004-2005 è del tutto sperimentale e i primi mesi potrebbe anche non riuscire a trasmettere le partite (peraltro solo quelle casalinghe) di Milan, Inter e Juve. I problemi, riguardo alla tecnologia del digitale terrestre, sono di vario ordine. Per esempio, allo stato attuale, è coperto solo il 50 per cento della popolazione; ma soprattutto è ancora da capire bene in che modo incassare i 3 euro a partita che il telespettatore paga attraverso una card acquistata in tabaccheria. Insomma per i primi mesi Mediaset effettuerà dei test su varie città italiane per vedere di mettere a punto diversi aspetti della nuova tecnologia. Poi per la stagione 2005-2006 partirà la prima vera offerta per il telespettatore. Che comunque fino al 2007 continuerà a vedere le partite su Sky che ha i diritti per tutte le squadre di serie A. Solo nel 2007, quando scadranno i diritti di Sky e Mediaset potrà godere del suo diritto di prima negoziazione, tutto verrà ridiscusso. Anche se c’è chi è pronto a giurare che in realtà alla fine Mediaset rivenderà i diritti a Sky. Insomma dal Biscione non c’è voglia di forte guerra e si usa fare il paragone dei telefonini: avere la card ricaricabile o l’abbonamento col canone fisso sono due modi diversi di avere il cellulare che coesistono benissimo e che si rivolgono a pubblici diversi, proprio come il calcio per il digitale e il satellitare. Chissà, forse è vero che c’è spazio per tutti.
Maria Volpe
mi sa che alla fine verrà fuori solo un gran puttanaio... :asd: