majin mixxi
15-07-2004, 21:14
Costanza Aloisi per Amica
La specie umana si divide in due categorie: chi ama il sesso politicamente corretto e chi quello scorretto. E la prima volta è una cartina di tornasole. Se si incappa in zotici sessuali spesso non c'è rimedio, meglio lasciarli al loro destino o a partner simili.
Perché anche a letto - dove in teoria non dovrebbero esserci regole - c'è un galateo: difficile da insegnare, quasi impossibile da imparare. A volte può essere utile far arrivare dei messaggi subliminali o dare il buon esempio.
Ma non è detto. Samantha in “Sex and the City”, dopo avere compiuto una estesa fellatio e non averne apprezzato il sapore, la volta successiva aveva preparato al tizio dei beveroni vegetali. La cosa ha funzionato per un po', poi si è stufata di fare centrifughe perché lui non dava segni di smettere di mangiare aglio.
Gli uomini, come si sa, sono di solito i meno sensibili - il cahier de doléances che li riguarda è ampio e variegato - ma anche le donne non scherzano. Le indagini di “Amica” rivelano cose molto interessanti e permettono di stilare una sorta di bon ton a uso e consumo trasversale; ovviamente, da non mettere in pratica alla lettera.
Un maschio è considerato maleducato se nella prima fase salta alcuni passaggi fondamentali. «Quando non ti spoglia, ti tira su la gonna e via; o quando vuole penetrarti senza un minimo di preparazione», dicono in molte. «O peggio, se in preda al raptus della passione, ti rompe un reggiseno da 180 euro o ti strappa un vestito costato quattro mensilità», a meno che non si presenti il giorno dopo con un altro completo dello stesso valore (ma comunque dà da pensare).
Alla stessa stregua chi rovina la serata preparata con grande cura da lei e «ti prende sul tavolo di cucina facendo bruciare l'anatra all'arancia in forno». Dopo un amplesso prima di cena è assolutamente doveroso che lui inviti al ristorante; gli spaghetti domestici vanno bene solo se è notte fonda.
La pulizia è un altro tasto delicato. Troppa o troppo poca è anafrodisiaca. Un sudore pregresso fa schifo persino alle più indulgenti, ma un eccesso di dopobarba non è esaltante. La barba, a meno che sia lunga e ben coltivata, deve essere fatta di fresco.
La sciacquata iniziale prima del rapporto è d'obbligo. Se lui non ne fa cenno, si può dire: «Andrei in bagno». Non capta il suggerimento? È un cafone. L'uso del preservativo è alla base della buona educazione, e anche una forma di sicurezza.
Non bisogna essere costrette a pregare un signore di infilarselo. Non c'è niente di più deprimente del coito interrotto, tra l'altro. Sulle prestazioni della prima notte questi i sì e i no. No alle prestazioni extra, come rapporto anale, uso di ammenicoli sadomaso, vibratori ecc., posizioni altamente acrobatiche, visioni di pornofilm, richieste di foto con cellulare (com'è accaduto a Paris Hilton che è finita in posizioni molto sconvenienti in Internet grazie al suo ex fidanzato vendicativo).
Il suggerimento di una cerebrale: «Meno dai meglio è, così c'è sempre qualcosa da dare». La fellatio è concessa, a patto che lui ripaghi nella stessa misura o almeno chieda alla partner se può essere interessata alla faccenda. Dato importante: molte donne hanno bisogno di provare maggiore intimità prima di affrontare questa prova e preferiscono dare inizialmente solo dei bacetti sulla parte interessata. Pollice verso per chi si fa fare una fellatio davanti alla tv mentre guarda una partita di Champions League oppure in automobile e poi riaccompagna a casa la malcapitata perché «non c'è più tempo».
Consentito chiamare "amore" il partner anche se non è amore, ma è stupido crederci. Domande maleducate: «Cosa vuoi che ti faccia?» (un bravo amante dovrebbe rischiare), «Ma sei venuta? Stai venendo?». Un «ti è piaciuto?» subito dopo è l'equivalente del buon appetito. Melliflui e obbrobriosi un «come l'ho fatto con te, non l'ho fatto con nessuna» oppure «ma fai così solo con me o anche con altri?».
Quasi tutte le donne vorrebbero stare abbracciate alla fine del rapporto. Incivile è l'uomo che si alza e se ne va a casa o se ne sta una mezz'ora in bagno o se ne va in giro nudo col ti vedo non ti vedo che ballonzola. Sarebbe poi gentile non dare per scontato eventuali comportamenti da geisha, come la colazione a letto la mattina con tanto di marmellata fatta in casa ecc.
Queste, invece, le maleducate secondo alcuni maschi. Le pignole-ragioniere che danno ordini con precisione millimetrica «fammi così, infilami due dita lì, leccami in quel punto, aspetta che mi giro». Ovviamente è una questione di contesto, dice uno degli intervistati, bisogna dare tempo all'esplorazione, altrimenti «ci si sente come dei vibratori».
Poi ci sono quelle che parlano di sesso in termini di business, che mettono subito in chiaro cosa concederanno e cosa no: la donna che ha esordito entrando nel letto con «Faccio tutto fuorché prenderlo dietro» è stata poi lasciata a bocca asciutta.
Oppure quelle che si divertono a «farti impazzire», si concedono in modo appassionato, poi all'improvviso, si sottraggono. C'è chi in preda alla rabbia ha scaricato una tizia dalla macchina di notte. Per molti è quasi un'offesa se lei, dopo molta dedizione da parte del partner, non viene, però la finzione è peggio.
Preferirebbero un «facciamo un altro giorno» o lasciar intendere che ci si può aiutare con la masturbazione. Mai dare l'impressione durante l'amplesso di pensare all'arrosto, al modulo 730, al prossimo weekend. Cellulari o telefoni, quando squillano durante, rompono (anche il ritmo) però, se proprio bisogna rispondere, può essere l'occasione per fare giochini mentre lui o lei parlano. Urla, gemiti, unghiate sulla schiena, tirate di capelli sono ok, ma mandano ko se suonano artificiosi.
Se lui fa cilecca mai chiedere: «Cosa c'è che non va?», «Non ti piaccio io?», «È colpa mia?», oppure ancora peggio deridere o aggredire. Se è andata bene, quando si è in decompressione, non devono essere richieste prestazioni attive; né sono graditi i tormenti post-coitum, tipo «adesso cosa faremo?», «io credo che per amarsi...».
E nemmeno progettare le prossime vacanze, per carità.
:oink:
La specie umana si divide in due categorie: chi ama il sesso politicamente corretto e chi quello scorretto. E la prima volta è una cartina di tornasole. Se si incappa in zotici sessuali spesso non c'è rimedio, meglio lasciarli al loro destino o a partner simili.
Perché anche a letto - dove in teoria non dovrebbero esserci regole - c'è un galateo: difficile da insegnare, quasi impossibile da imparare. A volte può essere utile far arrivare dei messaggi subliminali o dare il buon esempio.
Ma non è detto. Samantha in “Sex and the City”, dopo avere compiuto una estesa fellatio e non averne apprezzato il sapore, la volta successiva aveva preparato al tizio dei beveroni vegetali. La cosa ha funzionato per un po', poi si è stufata di fare centrifughe perché lui non dava segni di smettere di mangiare aglio.
Gli uomini, come si sa, sono di solito i meno sensibili - il cahier de doléances che li riguarda è ampio e variegato - ma anche le donne non scherzano. Le indagini di “Amica” rivelano cose molto interessanti e permettono di stilare una sorta di bon ton a uso e consumo trasversale; ovviamente, da non mettere in pratica alla lettera.
Un maschio è considerato maleducato se nella prima fase salta alcuni passaggi fondamentali. «Quando non ti spoglia, ti tira su la gonna e via; o quando vuole penetrarti senza un minimo di preparazione», dicono in molte. «O peggio, se in preda al raptus della passione, ti rompe un reggiseno da 180 euro o ti strappa un vestito costato quattro mensilità», a meno che non si presenti il giorno dopo con un altro completo dello stesso valore (ma comunque dà da pensare).
Alla stessa stregua chi rovina la serata preparata con grande cura da lei e «ti prende sul tavolo di cucina facendo bruciare l'anatra all'arancia in forno». Dopo un amplesso prima di cena è assolutamente doveroso che lui inviti al ristorante; gli spaghetti domestici vanno bene solo se è notte fonda.
La pulizia è un altro tasto delicato. Troppa o troppo poca è anafrodisiaca. Un sudore pregresso fa schifo persino alle più indulgenti, ma un eccesso di dopobarba non è esaltante. La barba, a meno che sia lunga e ben coltivata, deve essere fatta di fresco.
La sciacquata iniziale prima del rapporto è d'obbligo. Se lui non ne fa cenno, si può dire: «Andrei in bagno». Non capta il suggerimento? È un cafone. L'uso del preservativo è alla base della buona educazione, e anche una forma di sicurezza.
Non bisogna essere costrette a pregare un signore di infilarselo. Non c'è niente di più deprimente del coito interrotto, tra l'altro. Sulle prestazioni della prima notte questi i sì e i no. No alle prestazioni extra, come rapporto anale, uso di ammenicoli sadomaso, vibratori ecc., posizioni altamente acrobatiche, visioni di pornofilm, richieste di foto con cellulare (com'è accaduto a Paris Hilton che è finita in posizioni molto sconvenienti in Internet grazie al suo ex fidanzato vendicativo).
Il suggerimento di una cerebrale: «Meno dai meglio è, così c'è sempre qualcosa da dare». La fellatio è concessa, a patto che lui ripaghi nella stessa misura o almeno chieda alla partner se può essere interessata alla faccenda. Dato importante: molte donne hanno bisogno di provare maggiore intimità prima di affrontare questa prova e preferiscono dare inizialmente solo dei bacetti sulla parte interessata. Pollice verso per chi si fa fare una fellatio davanti alla tv mentre guarda una partita di Champions League oppure in automobile e poi riaccompagna a casa la malcapitata perché «non c'è più tempo».
Consentito chiamare "amore" il partner anche se non è amore, ma è stupido crederci. Domande maleducate: «Cosa vuoi che ti faccia?» (un bravo amante dovrebbe rischiare), «Ma sei venuta? Stai venendo?». Un «ti è piaciuto?» subito dopo è l'equivalente del buon appetito. Melliflui e obbrobriosi un «come l'ho fatto con te, non l'ho fatto con nessuna» oppure «ma fai così solo con me o anche con altri?».
Quasi tutte le donne vorrebbero stare abbracciate alla fine del rapporto. Incivile è l'uomo che si alza e se ne va a casa o se ne sta una mezz'ora in bagno o se ne va in giro nudo col ti vedo non ti vedo che ballonzola. Sarebbe poi gentile non dare per scontato eventuali comportamenti da geisha, come la colazione a letto la mattina con tanto di marmellata fatta in casa ecc.
Queste, invece, le maleducate secondo alcuni maschi. Le pignole-ragioniere che danno ordini con precisione millimetrica «fammi così, infilami due dita lì, leccami in quel punto, aspetta che mi giro». Ovviamente è una questione di contesto, dice uno degli intervistati, bisogna dare tempo all'esplorazione, altrimenti «ci si sente come dei vibratori».
Poi ci sono quelle che parlano di sesso in termini di business, che mettono subito in chiaro cosa concederanno e cosa no: la donna che ha esordito entrando nel letto con «Faccio tutto fuorché prenderlo dietro» è stata poi lasciata a bocca asciutta.
Oppure quelle che si divertono a «farti impazzire», si concedono in modo appassionato, poi all'improvviso, si sottraggono. C'è chi in preda alla rabbia ha scaricato una tizia dalla macchina di notte. Per molti è quasi un'offesa se lei, dopo molta dedizione da parte del partner, non viene, però la finzione è peggio.
Preferirebbero un «facciamo un altro giorno» o lasciar intendere che ci si può aiutare con la masturbazione. Mai dare l'impressione durante l'amplesso di pensare all'arrosto, al modulo 730, al prossimo weekend. Cellulari o telefoni, quando squillano durante, rompono (anche il ritmo) però, se proprio bisogna rispondere, può essere l'occasione per fare giochini mentre lui o lei parlano. Urla, gemiti, unghiate sulla schiena, tirate di capelli sono ok, ma mandano ko se suonano artificiosi.
Se lui fa cilecca mai chiedere: «Cosa c'è che non va?», «Non ti piaccio io?», «È colpa mia?», oppure ancora peggio deridere o aggredire. Se è andata bene, quando si è in decompressione, non devono essere richieste prestazioni attive; né sono graditi i tormenti post-coitum, tipo «adesso cosa faremo?», «io credo che per amarsi...».
E nemmeno progettare le prossime vacanze, per carità.
:oink: